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Star Wanderers (8 - stelle e pianeti)


MattoMatteo

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Questo articolo sarà piuttosto "tecnico": si tratta di un breve "trattato" di astronomia e planetologia.
Cercherò di tenerlo il più breve e semplice possibile, ma dovrà contenere abbastanza informazioni per facilitare ai master (e ai giocatori) la creazione di sistemi stellari.

 

STELLE

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PIANETI

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Ogni pianeta ha una serie di proprietà, descritte di seguito; la "T" dopo un numero significa "rispetto alla Terra".

P.S.: quando parleremo di "vita" intenderemo sempre le forme di vita Neo-Xeroniane e Para-Xeroniane, e i loro affini biologici.
La vita (e l'intelligenza) può svilupparsi anche in ambienti che non permettono la sopravvivenza di Neo-Xeroniani e Para-Xeroniani, ma solitamente si tratta di creature png.

Nome

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Il nome datogli dagli abitanti (se esistono e sono dotati di intelligenza) o dai colonizzatori (se non esistono, o non esistono più, abitanti intelligenti; vale per qualunque sia il motivo dell'eventuale scomparsa, compreso lo sterminio da parte dei colonizzatori).

Posizione all'interno del sistema

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Viene dato prima il nome della stella, poi un numero che indica la distanza del pianeta dalla stella, relativamente agli altri pianeti.

Fascia abitabile

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Indica se il pianeta si trova nella cosiddetta "fascia abitabile", vale a dire una distanza giusta (nè troppo vicino, nè troppo lontano) dalla propria stella per permettere la nascita e il mantenimento della vita.
Questo, però, è solo uno dei fattori che influenzano la possibilità del pianeta di sviluppare la vita.

-1) fuori dalla fascia abiltabile, troppo vicino alla stella.

0-) dentro la fascia abitabile, nella parte più vicina alla stella (tendono ad avere una temperatura superficiale più alta).

0) dentro la fascia abitabile, nella metà centrale.

0+) dentro la fascia abitabile, nella parte più lontana dalla stella (tendono ad avere una temperatura superficiale più bassa).

+1) fuori dalla fascia abitabile, troppo lontani dalla

Rapporto distanze

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Rapporto tra la distanza massima e quella minima del pianeta, dalla propria stella.
Tale valore deve essere 1-1,2 affinchè un pianeta possa essere potenzialmente abitabile; oltre questo valore, le differenze nella quantità di luce ricevuta, e quindi gli sbalzi termici durante l'anno, rendono impossibile lo sviluppo della vita.

Se il valore è negativo, significa che il pianeta percorre la sua orbita in direzione contraria a quella degli altri pianeti nel sistema (orbita retrograda); questo fenomeno, più unico che raro, può accadere solo se il pianeta è stato catturato dalla stella, dopo la formazione del sistema stellare.

Inclinazione assiale

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Inclinazione dell'asse di rotazione, rispetto all'orbita del pianeta.

L'iniclinazione ottimale, per lo sviluppo della vita, è 15-30° o 150-165°.

Un'inclinazione 0-15° o 165-180° non è ottimale quanto la prima, ma è pur sempre preferibile alle altre alternative.

Un'inclinazione 30-45° o 135-150° rende la vita molto difficile, ma non impossibile.

Un'inclinazione 45-135° rende la vita pressochè impossibile, perchè il pianeta ha stagioni relativamente normali solo per due stagioni su quattro (per comodità chiamiamole "primavera" e "autunno"); per un'altra stagione ("inverno") una metà del pianeta è sempre immerso nell'ombra, mentre l'altra metà è costantemente illuminato; per l'ultima stagione ("estate") la situazione è invertita; questa situazione costringe la superficie a sbalzi di temperatura troppo estremi.
L'unica zona del pianeta che abbia una temperatura abbastanza costante durante tutto l'anno è l'equatore; se una vita può svilupparsi, può accadere solo lì.

Se l'inclinazione è 0-90°, il pianeta ruota sul suo asse nella stessa direzione in cui percorre la sua orbita (a meno che non sia un pianeta con orbita retrograda).
Se l'inclinazione è 90-180°, il pianeta ruota sul proprio asse in direzione opposta a quella in cui percorre la propria orbita (a meno che non sia un pianeta con orbita retrograda).

Dimensioni

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Pianeti rocciosi
Sono relativamente piccoli (massa da 0,01 a 10 T, diametro da 0,2 a 2,4 T), ed essendo composti principalmente di roccia e metallo hanno un'alta densità (da 4 ad 8 volte quella dell'acqua, per quelli più grandi; da 2 a 4 volte quella dell'acqua, per quelli più piccoli; quella della Terra è 5,52).
La gravità superficiale, in rapporto a quella della Terra, è approssimativamente uguale al diametro (andrebbe tenuta presente anche la densità ma, per semplificare, al momento ignoreremo questo parametro).

Spoiler

0) cintura di asteroidi: massa <0,001 T; diametro <0,01 T; campo magnetico assente; atmosfera assente; non abitabili.

1) nani: massa 0,001-0,01 T; diametro 0,1-0,3 T;

2) minuscoli: massa 0,01-0,1 T; diametro 0,2-0,5 T; campo magnetico assente; atmosfera assente; non abitabili.

3) piccolissimi: massa 0,1-0,2 T; diametro 0,4-0,6 T; campo magnetico assente; atmosfera assente; non abitabili.

4) piccoli: massa 0,2-0,5 T; diametro 0,5-0,9 T;

5) medi: massa 0,5-2 T; diametro 0,7-1,4 T;

6) grandi: massa 2-5 T; diametro 1,1-1,9 T;

7) enormi: massa 5-10 T; diametro 1,5-2,4 T;

Pianeti gassosi
Sono grandi (massa da 10 a 4.000 T, diametro da 3 a 35 T), ed essendo composti principalmente da gas (con un piccolo nucleo solido) hanno una bassa densità (da 0,5 a 2 volte quella dell'acqua).
Non sono dotati di una superficie solida... o meglio, ce l'hanno, ma si trova sotto migliaia di km di atmosfera, dove la pressione è talmente elevata che ci si possono avventurare solo astronavi estremamente specializzate.

Spoiler

 

Satelliti

Campo magnetico

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La presenza di un campo magnetico è indice di un nucleo liquido, cosa che
Inoltre un campo magnetico difende il pianeta dalle radiazioni e particelle stellari; senza un campo magnetico, un pianeta perde la propria atmosfera nel giro di pochi milioni di anni.

0) Assente: il pianeta è privo di campo magnetico, quindi è geologicamente morto

Pressione atmosferica

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Composizione atmosferica

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Temperatura superficiale

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Terre emerse e ghiacci polari

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Percentuali, arrotondate al 5% più vicino, rispetto alla superficie totale del pianeta.

Ecosistemi

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0) nessun ecosistema, nessuna forma di vita.

Satelliti

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Numero di satelliti; le loro caratteristiche vengono descritte a parte.
Questo può essere importante per i satelliti dei giganti gassosi, che spesso hanno decine di satelliti, alcuni abbastanza grandi da poter essere abitabili.

Se dopo il numero di satelliti c'è un "+" seguito da un numero, questo indica la presenza di un sistema di anelli.

+1) anelli di piccole dimensioni (Giove e Nettuno sono +1).

+2) anelli di medie dimensioni (Urano è +2).

+3) anelli di grandi dimensioni (Saturno è +3).

Gli anelli sono presenti su quasi i giganti gassosi; sono composti quasi esclusivamente di frammenti di ghiaccio (chiari, trasparenti, ed altamente riflettenti); talvolta, però, sono composti di frammenti di roccia (scura, opaca, e poco riflettente).
Gli anelli sono estremamente rari sui pianeti rocciosi, e sono composti quasi esclusivamente di roccia (scura, opaca, e poco riflettente); talvolta, però, sono composti di minerali chiari e altamente riflettenti.
I pianeti molto vicini alla propria stella non hanno mai anelli.

Giorno e anno

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Durata del giorno planetario in JGS; durata dell'anno planetario in AGS e giorni planetari.

Se il pianeta ruota sul proprio asse nella stessa direzione in cui percorre la propria orbita, e la durata del giorno e dell'anno coincidono, si dice che si trova in orbita sincrona.
Questo significa che rivolge sempre la stessa faccia alla stella (esattamente come la Luna rivolge sempre la stessa faccia alla Terra); la faccia perennemente illuminata è significativamente più calda di quella perennemente al buio.
Questo genere di pianeti non ospita quasi mai la vita, visto che è una situazione che si presenta quasi esclusivamente con pianeti molto vicini alla propria stella; se il pianeta è abbastanza lontano dalla stella (parte centrale o esterna della fascia abitabile), la vita potrebbe svilupparsi comunque, soprattutto a cavallo del terminatore (il nome del confine tra la zona illuminata e quella oscura).

Ogni pianeta viene indicato con una complessa sigla, che rappresenta un riassunto delle sue caratteristiche generali.
Prendiamo per esempio la Terra; il suo "nome completo" è:
Terra (Sol 3-9 / FA0 / RD / IA23,45° / R5 / CM2 / PA 3 / CA 2 / TS2 / TG 30-10 / E? / S1 / JA 1,01647-0,9281-365,2422)
Il significato del "codice" tra parentesi è:

  • 3° pianeta (su 9) della stella Sol;
  • posizionato al centro della fascia abitabile;
  • rapporto tra la distanza massima e quella minima 1,034;
  • inclinazione assiale 23,45°;
  • roccioso di dimensione media;
  • campo magnetico medio;
  • pressione atmosferica media;
  • atmosfera azoto/ossigeno;
  • temperatura superficiale media;
  • circa 30% della superficie occupato da terre emerse, circa 10% della superficie occupato da ghiacci polari;
  • ecosistemi multipli;
  • dotato di 1 satellite (nome e descrizione si trovano a parte);
  • durata del giorno planetario 1,01647 JGS; durata dell'anno planetario 0,9281 AGS e 365,2422 giorni planetari;

P.S.: è molto raro, ma talvolta possono esserci dei "pianeti orfani"; si tratta di pianeti che non orbitano attorno a nessuna stella, essendo stati scagliati via dal proprio sistema stellare da un qualche tipo di catastrofe (di solito l'esplosione della stella, o due sistemi stellari che passano troppo vicini l'uno all'altro).
Questi pianeti, se anche hanno mai ospitato la vita, ora sono solo cadaveri congelati ed oscuri.

 

Link ad un pdf, con le regole per creare sistemi stellari; non è opera mia, solo che l'ho scaricato tanto di quel tempo fà che non ricordo più da dove l'ho preso.
Come si può facilmente notare, alcuni punti di questo articolo sono presi proprio da quì.
Ne stò comunque creando una versione "aggiornata" per Star Wanderers.

2 Commenti


Commento consigliato

Non so se e quanto possa interessare e/o essere utile, visto anche se sono passati un po' di mesi dal post...

All'epoca dello sviluppo del mio gdr mi ero anche messo a sviluppare una procedura per la creazione di sistemi solari.

Se può essere d'ispirazione, è qui

 

 

  • Grazie 1
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Grazie mille per il documento.
Gli ho dato una prima occhiata veloce, e mi piace molto; senza dubbio lo userò come spunto, una volta avuto modo di esaminarlo con più calma.
Magari è anche "troppo" complesso, ma (imho) è più facile semplificare una cosa complicata che fare l'inverso.

Ora devo solo trovare la voglia di riprendere il tutto... ho la brutta abitudine di perdere interesse nelle cose che faccio, se cominciano a diventare troppo lunghe e complesse.
Anche per colpa del lavoro, che alterna imprevedibilmente periodi in cui ho un sacco di tempo libero, ad altri in cui riesco a malapena a ritirare il fiato.

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