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Domon

Circolo degli Antichi
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  1. -cut- credo che sia una questione universale: i tempi morti non piaevano nemmeno 100 o 1000 anni fa.
  2. ma no. non c'è bisogno di fare tutte queste scenate per un errore. questo non lo rende meno tale. [/uqote] No, dai, seriamente... sì, io tendo a fare battute di mio, ma questa scelta di termini è stata alquanto infelice. E ora chiudiamola con gli OT su D&D 4^ lungo, corto, forgita o pacioccone. Sennò dimostriamo di essere degni di Bratslair. chi chiede di chiudere un ot non dovrebbe portarlo avanti nello stesso post, è un atteggiamento un pochino vigliacco...
  3. ultimo piccolo OT sulla lunghezza di dnd: è importante non confondere ingenuamente lunghezze diverse. l'accorciamento di dnd4 è un accorciamento 1) della campagna in totale 2) del singolo round di combattimento non è un accorciamento dei combattimenti (se non ocnfrontandolo ai combattimenti di alto livello di dnd3, che però potevano pure essere cortissimi visto la quantità di effetti "salva o sei fuori" che dominavano). il singolo combattimento è più lungo perchè vuole essere il cuore del gioco, ed è divertente così per le persone a cui piace il combattimento tattico. per le altre persone, scegliere dnd è un errore a priori. un errore che hanno il diritto di fare, se vogliono, ma nondimeno un errore.
  4. il fatto è che il mio mulino me lo sono scelto DOPO aver preso questa posizione. ed è anche un mulino no-profit (anzi sono in rosso). viste le posemiche che sorgono ogni volta, ho provato pure a mollarlo e tornare indi(e)pendente, ma on mi lasciano andare via... ;D questa è un'ottima intuizione. il punto dell'accorciamento è PROPRIO quello. evitare di allungare il brodo solo per far durare di più la zuppa.
  5. boh, non capisco. o sono troppo lenti, o sono troppo veloci. ma sei riucito ad ammettere entrambe le possibilità nello spezio di una pagina. non capisco. per quanto riguarda i rapporti tra dnd4 e produzione forgista, non capisco come tu possa pretendere un comunicato ufficiale dalla wizards.... hai deciso che non è così, per ignoranza, e adesso hai anche deciso quale tipo di prova ti convincerà del contrario, indipendentemente dalle prove che effettivamente esistono e dall'improbabilità che una multinazionale si metta a fare discorsi su come uno dei suoi dipendenti si sia ispirato per il nuovo prodotto. e dopo mesi e mesi di discussione, ancora confondi la regola zero con le house rules. PER FORTUNA che perlomeno hai deciso di non essere più nostro clienti, così non rischio di doverti spiegare qualche gioco. per essere più coerentemente OT: non ci vedo nulla di male nell'abbreviazione delle campagne e nella velocizzazione della crescita del personaggio. se prendo un manualeche dettaglia 20 o 30 livelli di personaggi, poi vorrrei anche usare tutte le cose che ci trovo, e non sempre quelle di basso livello. è solo una modifica COSI' OVVIA che mi stupisce ci abbiano messo così tanti anni per arrivare a questo punto (già con dnd3 si evinceva una significativa velocizzazione della progressione dei pg, ma col 4 è andata ben oltre). in generale le case editrici maintream che hanno pubblicato roba "boardgameosa" si sono rese conto che O rendono i gdr dei giochi che funzionano senza dover saper giocare bene prima, oppure alla lunga il mercato si asfissierà senza appello...
  6. al di la del fatto che non è una fetta di mercato interessante per dnd (lo sarebbe per la atlas games o la chaosium...), non è successo questo, e di indi gamer che hanno rpeso dnd4 io, che di indie game ne conosco oramaipiù di un centinaio di persona, li posso contare sulle dita delle mie mani. piuttosto, ho potuto usare dnd4 per abituare alcune persone al gioco coerente (un primo assaggio) e poi "agguantarli" con agòn o solar system. un consiglio generale: lanciare il sasso e ritrarre la mano non è mai ben visto. direi che è la direzione in cui si sta muovendo QUEL gdr, ma le direzioni in cui i gdr si stanno muovendo, dopo anni di immobilità, sono un po' tutte. un altro gdr mainstream nuovo interessante è quello del dr. who non posso darti torto, ma siccome parliamo del futuro, e questo approccio porterà alla morte della stragrande maggioranza di loro, nel futuro non sarà più un problema verissimo. è una scorrettezza di comodo. in ogni caso, the forge ha la missione di aiutare la pubblicazione di giochi indie SIA che siano forgisti, SIA che siano pesantemente "system 0" (e lo fa, infatti). una delle argomentazioni più condivise è che la stragrande diffusione del system zero sia una conseguenza di un'editoria mainstream le cui esigenze non erano pefrettamente allineate con le necessità degli hobbysti. già eliminando molte di queste esigenze più pressanti (tipo: dover tirare fine mese, pagare gli stipendi, ecc) il fenomeno dovrebbe attenuarsi con naturalezza (sebbene poco alla volta)
  7. ma certo, michele. infatti, se non si estrapolano certe affermazioni dal contesto alla bisogna, si può andare a notare come questo collegamento tra DnD e pratiche di design forgiste viene sempre citato come esempio del fatto che l'editoria maintream sta finalmente abbandonando un modello che l'ha immobilizzata per due decenni, e si sta ispirando all'unica realtà che produce qualcosa di innovativo e (per me) migliore.
  8. http://www.treasuretables.org/2006/08/interview-with-mike-mearls http://mearls.livejournal.com/129570.html?thread=1270306 si, posso capire che non siano messaggi chiari per qualcuno che non li vuole sentire...
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