Vai al contenuto

Caedes della notte

Ordine del Drago
  • Conteggio contenuto

    62
  • Registrato

  • Ultima attività

Informazioni su Caedes della notte

  • Compleanno 16/02/1988

Informazioni Profilo

  • Località
    Trieste
  • GdR preferiti
    Dungeons & dragons
  • Occupazione
    studente
  • Interessi
    giochi di ruolo, disegnare

Obiettivi di Caedes della notte

Studioso

Studioso (5/15)

  • Primo messaggio
  • Collaboratore
  • Iniziatore di conversazioni
  • Prima settimana con noi
  • Un mese dopo

Insegne recenti

4

Punti Esperienza

  1. Ho visto il film suddetto qualche mese fa in streaming con i sottotitoli e penso che non lo vedremo mai in italia. Di base la trama è sempre la stessa che si può ricavare da un torneo di arti marziali, ciò che mi ha fatto ribrezzo e la caratterizzazione dei personaggi: come gia visto nella recensione più sopra i legami tra i protagonisti sono letteralmente buttati a caso: Anna e Nina che collaborano, Yoshimitsu un assassino al soldo di Kazuya, Christie che non ha nessun legame con Eddy Gordo eccetera. Ma la cosa che più mi ha dato fastidio sono la scelta di alcuni attori, in particolare Marshall Law e Kazuya:Il primo, come penso che sappiate tutti,non è altro che una citazione, un omaggio o come lo volete chiamare a Bruce lee Il famoso attore e maestro di arti marziali. Quindi più si cerca di trovare qualcuno che rassomigli a Bruce lee più si otterra Law. Ora mi chiedo: quanto può essere difficile trovare un atleta asiatico col fisico magro ma muscoloso? (è quasi uno stereotipo dopotutto) Invece no! hanno trovato un orientale con il fisico tozzo che non ha niente di Bruce lee e quindi tanto meno di Law. Il secondo è Kazuya: Kazuya è nell'aspetto una persona perrennemente incavolata col mondo. Sguardo truce da assassino, qui invece diventa un ricco ereditiere con la BARBA che vive nella speranza di stupire il padre e di succedergli un giorno passando le giornate a sc*****i Anna e Nina contemporaneamente. Come se ciò non bastasse a rovinare il personaggio aggiungiamo che nel film il signor Kazuya combatte con due asce. Quindi consiglio mio anche se siete dei fan della serie evitatelo.
  2. Io ho visto l'altro anno entrambe le serie sia higurashi no naku koro ni che higurashi no naku koro ni KAI. Penso sia stato uno dei migliori anime che abbia mai visto pieno di suspance e intrigo. In poche parole è fighissimo. Da poco è uscito anche la terza serie Higurashi no naku koro ni REI che si compone di soli 6 episodi. Purtruppo quest'ultima non è assolutamente al livello delle precedenti (almeno secondo me).Ho inoltre scoperto che gli autori si sono pure preoccupati di fare vari manga che oltre a raccontare gli eventi dell'anime affrontano nuovi cicli inerenti alla prima serie In particolare uno ambientato nella scuola privata di Shion quindi fuori dalla città piuttosto strana. Personalmente lo consiglio a tutti, prende tantissimo e non si ha idea di come possa finire.
  3. Salve a tutti sono qui per chiedervi aiuto per una mia avventura futura. Probabilmente tornerò a fare il master dopo un lungo periodo di vuoto e stavo pensando ad un'avventura in cui, ad un certo punto, è presente un dungeon. Tale dungeon è una specie di tempio delle stelle in cui è custodito un prezioso tesoro (gia deciso). All'interno di esso vi sono delle prove, degli scontri o degli enigmi che fanno riferimento ai segni zodiacali, in ordine dall'ariete ai pesci. Alcuni ho gia deciso cosa fare, altri ho solo poche idee mentre altri non ho la minima idea. Quindi vi chiedo se avete consigli o idee da propormi, di seguito elenco i segni con cosa ho gia deciso: Ariete:L'entrata, pensavo ad una porta con la raffigurazione di un ariete, in realtà si tratta di una pecie di trappola ma non ho ancora deciso cosa... Toro:Molto banale: lo scontro con un minotauro potenziato. Gemelli: Uno scontro con due enormi statue dalle fattezze di angeli, una volta sconfitti i due bestioni si inginocchiano schiena contro schiena e le loro due ali formano le ante di una porta, l'unico modo per poter proseguire. Pensavo che le due statue potessero essere in stanze diverse e che si dovesse attirarle in qualche modo... Cancro:Non ho idea Leone:Non ho idea Vergine:Una stanza con al centro la statua di una donna e un epitafio con un indovinello. Quando i pg entrano le porte si chiudono e la stanza si riempie di fantasmi (ad esempio wraith) e continuano a venire finche non si dice ad alta voce la soluzione dell'enigma. Bilancia:un enigma con dei piani semoventi che funzionano con dei contrappesi, ma non so come... Scorpione:Non ho idea Sagittario:Probabilmente un enigma ma non ho idea Capricorno:No ho idea Acquario:Per questa ho solo l'idea risolutiva: ci saranno due enormi anfore sospese nell'aria quando si riuscirà a risolvere la prova presente le due anfore si rovesceranno ma il liquido al loro interno (una specie di polvere di stelle) invece di andare dall'alto verso il basso andrà al contrario formando una corrente ascensionale che i pg potranno percorrere. Pesci:Essendo l'ultima prova sarà un boss enorme che attaccherà i pg mentre percorrono la corrente dell'acquario. Non ho scritto di proposito il livello e le classi dei pg perchè non so ancora come farò l'avventura. Voi sentitevi comunque liberi di dire qualsiasi cosa vi passi per la mente io poi mi preoccuperò di adattare all'occasione. Grazie a tutti in anticipo.
  4. Non mi viene in mente nulla che possa far andare in giro il vampiro di giorno. Prova a guardare sul liber mortis, nei primi capitoli è spiegato come usare i non morti come pg forse c'è qualche talento che li preserva dalla luce solare. Nell'evenienza puoi usare due soluzioni: 1) costruisci il party di pg in modo che siano interessati ad andare in giro solo di notte, o inventa un ambientazione gotica in cui è sempre notte lavorando un pò su quella di ravenloft 2) (questa è molto personale) Secondo il "dracula" di Bram Stoker il vampirò può andare in giro anche di giorno, semplicemente è infastidito dalla luce e dal calore e risulta piuttosto indebolito. (memorabile la scena in cui va ad accordarsi col capitano della nave vestito da "dracula" ma con un capello di paglia per proteggersi dal sole). Quindi volendo puoi cambiare le regole per far stare il pg, se proprio è necessario. Usa al massimo la 'creatura base' per creare il vampiro: di notte sarà un vampiro a tutti gli effetti mentre di giorno userà solo le caratteristiche della creatura base per giustificare l'indebolimento (deve mantenere però i malus dati dall'essere un vampiro, come l'intolleranza all'aglio e ai simboli sacri). Aggiunto a questo puoi dire al pg che ogni tot giorni sarà obbligato a dormire nella bara per rigenerasi, dopotutto se lo fai girare anche di giorno e come se una persona normale stesse senza dormire per giorni. Manca un dettaglio fondamentale: io ti ho dato questi consigli dando per scontato che tu sia il master, se così non fosse è un altro paio di maniche...
  5. Io di solito cerco di far coincidere la salita di livello dei pg con la fine dell'avventura, non ci riesco sempre ma la maggior parte delle volte si. In questo modo i pg si prendono un paio di giorni per riposarsi in città e, si suppone, per allenarsi per compilare il nuovo livello. La proposta di gandalf mi sembra interessante: è può offrire molti spunti ma sarebbe da mettere dei paletti. ad esempio il sistema: grande maestro insegna a piccolo guerriero può funzionare perchè è un tipo di allenamento fisico, ma per un chierico no. i poteri del chierico gli vengono "prestati" dalla sua divinità e richiesti tramite la preghiera, quindi il pg chierico cosa fa? si allena a pregare meglio? mi sembra un pò inverosimile. Stesso discorso per lo stregone che per definizione è un autodidatta. Quindi secondo me sarebbe da differenziarlo da classe a classe. Questo ovviamente solo se il master ha voglia e se riscontra l'interesse dei giocatori. Se fosse una hr obbligatoria in quanto guerriero mi darebbe fastidio dovermi rompere a cercare sempre un maestro mentre il mio collega chierico sale in automatico. La critica di blackstorm mi sembra un pò strana: chiedi perchè il pg che sta imparando non possa entrare in possesso di tutti i poteri ai quali potrebbe accedere? in effetti la risposta: sul manuale c'è scritto di no! non ha molto valore. ma si possono dare diverse spiegazioni in game: 1.Il personaggio non può imparare altri poteri perchè semplicemente non sa che esistono, il giocatore si perchè ha il manuale sotto mano ma il suo personaggio no. 2. Il pg sa che esistono ma non ha tempo per impararli: il gruppo forse deve partire presto per una nuova avventura e il personaggio non può ritardare la partenza di mesi solo perchè vuole imparare più cose. Sono i primi due che mi vengono in mente ma con un pò di fantasia se ne possono trovare degli altri. Questo sistema richiede una grande complicità tra dm e giocatori perchè si tratta di mascherare un freddo sistema regolistico con l'interpretazione. Il fatto che l'avanzamento sia impostato a livelli non significa che deve essere automatico se il master e i pg preferiscono un approccio più interessante. Inoltre sul manuale del master della terza edizione era previsto un' alternativa proprio di questo tipo, cioè andare a cercarsi in giro per il mondo gli "aggiornamenti" per il proprio pg. Parlo della terza ma alla fin fine nella quarta sarebbe uguale. Non mi sembra giusto dire che è una cosa impossibile visto che è anche contemplato nelle regole. Difficile da gestire si ma non impossibile.
  6. Questo significa che nel prossimo kingdom hearts mi troverò a combattere con i vendicatori?
  7. Anch'io sono un master premuroso, tendo ad evitare di uccidere i miei pg ma d'altro canto tento di non far sembrare la cosa scontata e prevedibile. La cosa peggiore che possano fare i tuoi pg oltre a criticarti e credere che non li faresti mai morire, ciò porta inavvertitamente a sottovalutare le tue avventure e affrontare con troppa tranquillità qualsiasi sfida. Per quanto riguarda la strategia da battaglia stai attento a cosa usi. Dei mostri o PNG con una certa intelligenza sanno che devono uccidere prima il chierico controllare il guerriero ecc. ma non tutti fanno questo ragionamento. Ad esempio se io dovessi mettere i miei pg contro un gruppo di goblin questi ultimi non solo non adotteranno una strategia utile ma addirittura si intralceranno tra loro, finiranno spesso e volentieri in attacchi di opportunità e faranno azioni chiaramente idiote (adoro interpretare i goblin come creature stupide). Questo renderebbe più forti (all'apparenza) i nemici più importanti e più pericolosi gli scontri con loro senza necessariamente portarli in punto di morte, anche se ci sta perfettamente. Non tutti i mostri del manuale usano una tattica perfetta e sno in grado usare tutte le loro risorse. Almeno questa è la mia opinione...
  8. Il nostro gruppo ha provato a fare un paio di sessioni con la nuova edizione, così per provare. Personalmente io rimarrò con la 3.5 questa nuova edizione ha portato delle novità che non condivido molto: Il bilanciamento delle classi: è vero ai fini del combattimento è giusto che tutti siano uguali e che nessuno debba sentirsi frustrato per aver scelto un pg più debole di un'altro ma a livello interpretativo si perde abbastanza. Mi spiego: nella 3.5 al primo livello un mago e molto più debole di un guerriero, è giusto, un guerriero di primo livello ha una certa esperienza di "vita dura" alle spalle sia che sia diventato grr come risultato dell'addestramente militare sia come mercenario. mentre il mago di primo è appena uscito dall'accademia di magia dove l'unico sforzo fisico consisteva nell'alzarsi per andare dalla bibleoteca alla mensa è ovvio che si ritrovi più in pericolo rispetto al guerriero in dungeon o simili. Di contro agli alti livelli il mago sarà molto più forte del guerriero: Anche questo è giusto secondo me, un mago con l'esperienza impara a manovrare energie che vanno oltre l'umana concezione mentre un guerriero per quanto si alleni non potrà mai superarlo con la mera forza fisica. Combattimenti e ruolo: I combattimenti sono basti sui poteri e su l'uso meccanico che si fa di essi. è stato bocciato un tipo di gioco creativo e interpretativo per trasformare il gruppo in un commando d'assalto progettato per sconfiggere i nemici nel minor tempo possibile e con minori perdite. Proprio qualche giorno fa parlando con un amico è venuto fuori un esempio sull'obbligo di meccanica del gioco: Il gruppo sta combattendo con alcuni gregari del cattivone in una stanza arredata (sedie, tavoli, mobili, ecc.) mentre il suddetto cattivone li canzona e li deride. A questo punto il barbaro del gruppo, che il giocatore ha deciso di interpretare come impulsivo e brutale, perde le staffe, prende una sedia e la lancia al cattivone. Ci stà perfettamente! l'azione rispecchia il carattere del pg, ma una cosa del genere non esisterà mai nella 4 edizione, non perchè non si possa fare, ma perchè nessun giocatore medio lancerebbe una sedia che al massimo farà 1d6 di danni, quando con il suo potere iper figo ne fa 1d10+ mod di forza+ lo stordisce. Insomma la meccanica ha rovianto il gioco creativo. Questo si vede nella figura del mago che prima poteva fare cose molto interessanti mentre adesso deve solo scegliere se fare danni da fuoco piuttosto che da gelo. L'aspetto videogiocoso che ha preso il gioco mi dà abbastanza fastidio... Non so se a livello globale si giochi di più all'edizione vecchia o alla nuova ma di tutti quelli con cui ho parlato ben pochi apprezzano la nuova versione.
  9. Allora è andata così il nostro master ci aveva detto di fare i personaggi di 5° livello con un allineamento buono, non malvagio al massimo neutrale. Quindi sull'allineamento saremmo dovuti andare abbastanza d'accordo (almeno virtualmente). Fatti i personaggi ci siamo creati il background, ognuno per i fatti propri senza sentire gli altri su niente tranne qualche piccola informazione appresa per sbaglio, che però si limitava a: "quello mi sembra voglia fare l'arciere, quell'altro vorrebbe combattere con due armi, ecc". Siamo arrivati alla prima sessione non sapendo niente l'uno dell'altro, come del resto era giusto, ognuno aveva la sua storia i sui interessi e motivazioni. L'avventura è cominciata con la frase del master di cui ho gia detto, accompagnata dalla spiegazione, secondo la quale, noi abbiamo lavorato insieme durante una missione per salvare un villaggio dai goblin. In sostanza abbiamo lavorato insieme nell'avventura, virtuale, che ci ha portati al 5° livello e li ci saremmo conosciuti. Pur tuttavia continuo a chiedermi perchè il nostro incontro non potesse avvenire direttamente anziche dire "è avvenuto l'ultima volta". è logico pensare che il master volesse evitare le parti di contorno per gettarci subito nell'azione, ma la mia curiosità è: se questa parte è effettivamente di contorno o, essendo D&D un gioco di ruolo, una parte fondamentale del gioco (almeno secondo me). seguo ora le domande di Cyrano 1. Il lavoro di background è rimasto profondamente minimizzato (almeno per me gli altri ancora non so). Annullato no. perchè in un modo o nell'altro è venuto fuori ma sarebbe potuto essere marcato di più sia per me che per gli altri. 2. Sono giunto alla conclusione che per gli altri membri del mio gruppo l'importante è giocare. Se per farlo devono concentrarsi di più sull'interpretazione o sul menare le mani è indifferente. Si adeguano 3. La trama va avanti e non ne siamo delusi anche se a me rimane il cruccio dell'interpretazione. Infine vorrei rimettere l'accento su una cosa che ho gia detto all'inizio della discussione: essa non vuole essere una critica verso il mio master. Non sono qui per lamentarmi del suo operato ma solo per sapere cosa ne pensate in merito alla situazione.
  10. Esattamente quali ulteriori dati vi servirebbero?
  11. @ Cyrano No aspetta! ci stai descrivendo come dei bambini capricciosi che PRETENDONO avere alcune cose. Se il master non voleva concederci le cdp semplicemente non c'è le lasciava fare e a noi non sarebbe cambiato nulla avremmo fatto solo classi base. Lui tratta le cdp come se fossero livelli normali quindi che io faccia un livello di mago o un livello da maestro elementale non gli cambia. specificando questo non capisco cosa vuoi dire col togliere "tempo,fonti di ispirazione e novità"...l'avventura è sempre quella e la giocheremo comunque.
  12. Accidenti non pensavo che quella frasetta sulle cdp potesse scatenare questo pandemonio. Comunque passo a spiegare come funzionano da noi e so gia che sconvolgerò qualcuno di voi: Da noi funziona che: si può far tutto basta chiedere prima al master ed avere la sua approvazione. Se una cdp ha come requisiti qualcosa di particolare (come ad esempio l'assassiono che deve compiere un omicidio, o il maestro esangue che deve morire e risorgere...) bisogna compiere quel qualcosa in game e in maniera logica. Se invece i requisiti sono solltanto: tot talenti o tot punti in una determinata abilità allora il pg può prendere la cdp "naturalmente" una volta raggiunti i requisiti. (anche nel deserto come aveva ironizzato qualcuno precedentemente.) Personalmente è un sistema che io non condivido ma in questa sede sono solo un pg e non faccio paragoni. Non condivido quello che ha detto Cyrano, cioè che queste classi dovrebbero essere rarità e il loro uso dovrebbe essere scelto solo dal master. Alcune cdp sono descritte come "rare" per fare un esempio il discepolo dei draghi. Ma altre invece vengono presentate cose se ci fossero intere gilde solo di queste classi di prestigio (il mago dell'ordine arcano nè è un esempio). Per tanto mi risulta assurdo che un pg non venga a sapere di alcune di queste classi. Tra l'altro sui vari perfertti sono organizzate proprio per permettere ai pg di consultarle e di sceglierle. Dal mio punto di vista le cdp vanno usate come spunto intepretativo e non come scusa per creare pg iper-sgravi sono contrario al power playing quindi vi assicuro che la scelta di fare la cdp non era di certo per potenziarmi il pg...
  13. Ciao benvenuto! Secondo me il fatto che riescano a fare fuori facilmente mostri più forti e perchè non riesci a sfruttare le capacità del mostro al 100% considera che alcunigradi sfida non sono determinati dal mero combattimanto fisico. Un esempio: il doppelganger viene catalogato come un GS 3 ma questo gs è determinato per la sua capacità di prendere le sembianze di chiunque quindi va giocato in maniera furtiva. Affrontarlo in combattimento diretto sarebbe a malapena un gs 1. Quindi prima di mettere un mostro contro i tuoi pg studialo bene in modo da poterlo sfruttare la meglio. Ciao!
  14. Intanto grazie a tutti per le risposte. Mi ha fatto molto piacere sentire i vostri pareri, ma vorrei solo chiarire alcune cose: é venuto spesso fuori il discorso del background. Attenzione! con il mio discorso della conoscenza tra pg non intendevo sapere vita morte e miracoli della storia passata degli altri pg. Come è stato detto alcuni potrebbero avere dei segreti che non vogliono rivelare e non è mio interesse saperli prima del tempo dovuto (alcuni di noi probabilmente li hanno ma è solo un mio sospetto...). Quello che intendevo era che carattere e personalità avessero i miei compagni di viaggio, se ad esempio il guerriero era un tipo burbero, se l'elfo è una persona particolarmente gentile, se il chierico è una persona irritante per come si esprime ecc. Saltando la parte della conoscenza è stato impedito hai pg di dare un volto emotivo alle proprie controparti. Questa perdità è perdurata nel corso dell'avventura perchè è mancato il "mordente" d'interpretazione che a mio avviso dovrebbe essere coltivato fin dall'inizio. Io ho cercato di immedesimarmi ma mi rendevo conto che i miei compagni stavano facendo l'avventura impersonando loro stessi e non i pg... Ci sono rimasto un pò male... Infine per rispondere a Cyrano Partire dal quinto livello non è stato fatto con l'intenzione di fare i pg fighi e sboroni. Di solito noi partiamo sempre dal primo livello ma, per impegni nel mondo reale, la campagna finisce spesso per arenarsi e raramente riusciamo a raggiungere l' 8° livello. Ah suon di ripetere sempre i primi livelli ci siamo un pò stufati perchè vedevamo sempre gli stessi talenti e incantesimi. Partire dal quinto è stata una decisione di gruppo: intanto perchè così le cdp non erano più un miraggio troppo lontano e poi perchè con un livello più elevato potevamo avere una certa fama da poter sfruttare (sia essa positiva o negativa) per l'interpretazione. Aggiungo anche che la tua accusa è un pò infondata, cioè al quinto livello incontriamo sfide adeguate al nostro livello non facciamo mica avventure di primo livello con pg di 5° l'equilibrio è mantenuto...
  15. Salve a tutti! Scrivo queste righe come sfogo a proposito di ciò che mi è accaduto questo pomeriggio. Oggi dovevamo cominciare una nuova campagna in cui, finalmente, sarei riuscito a fare il giocatore. Partiamo con i pg di 5° livello: sia perchè i primi livelli erano diventati noiosi a livello di regole sia per creare dei pg con una certa fama da sfruttare per l'interpretazione. Io mi sono preparato un personaggio particolare e già, mentre lo creavo, mi immaginavo la reazione che avrebbero avuto gli altri a vederlo e come avrei potuto interagire con loro. Ero insomma molto attratto dalla fase di conoscenza dei nostri pg. Fin qui tutto bene. Cominciamo la sessione e la prima cosa che dice il master è "Dunque... voi vi conoscete gia, siete stati chiamati da...ecc" come ho sentito questa frase mi sono cadute le braccia e non solo. Io sono dell'idea che cominciare una campagna in questo modo equivale ad uccidere l'interpretazione. Poichè ogni giocatore si crea il proprio pg, ma al di là delle caratteristiche e di qualsiasi valore numerico, se lo immagina nel mondo: come interagisce, cosa dice, ecc. Ma se non ha la possibilità di dimostrare ciò e come se avesse un tizio X e non quel specifico pg. La fase iniziale della campagna dovrebbe essere quella più delicata poichè i pg devono conoscersi, non i giocatori ma i pg! io conosco gia i miei compagni al tavolo, so come giocano ma sarei curioso di sapere che volto e che carattere hanno dato alle loro controparti. Questa ipotetica fase 1: "la conoscenza" dovrebbe essere una cosa sacrosanta perchè mette i giocatori nella condizione di recitare la parte dei propri pg non solo per gli altri ma anche per se stessi. Più di una volta mi è capitato, durante la creazione del mio eroe, di immaginare come si comporterebbe in certe situazioni e poi, interpretandolo dal vivo, scoprire che la sua strada era un'altra. Spero di spiegarmi... A mio avviso il master che comincia la campagna con: "voi vi conoscete gia" e come se dicesse "non mi frega un cavolo di che pg avete fatto l'importante e che facciate la mia avventura". Infatti in questo modo l'avventura non viene fatta da Rogar: nano guerriero, Elamir:elfo ranger e kadhir: Mago umano bensi da Giacomo: studente 17enne, Matteo Universitario e Carlo Assistente sociale. Cioè senza dare la possibilità ai giocatori di immedesimarsi non avranno motivo di farlo una volta cominciata l'avventura, giocandola di conseguenza senza la ben che minima interpretazione. Per fare un esempio reale: uno che gioca a calcio dice: "ma si! sono bravo a giocare posso evitare di fare la preparazione atletica tanto non serve..."in effetti il soggetto è bravo ma una volta in campo risulta molto più fiappo di come non lo sarebbe se si fosse preparato prima. Secondo me l'interpretazione è la stessa cosa se non viene coltivata fin dal principio sarà sicuramente più scadente... Quando faccio il master e creo la prima avventura della campagna so gia che essa verrà giocato appena alla seconda sessione o al meglio alla fine della prima, Perchè tutto quello che c'è prima è l'incontro tra i pg e la conoscenza. Possa essa venire nei modi più scontati come la solita taverna o prigione. (scontata ma mai ripetitiva poichè i pg cambiano e si creranno sempre scene nuove). Cosa ne pensate? sono io che mi faccio problemi o condividete questo pensiero? PS: A scanso di equivoci vorrei precisare che questo non è una scusa per parlare male o per criticare il mio master che comunque stimo. Semplicemente l'evento di oggi mi ha fatto riflettere su quanto scritto sopra. Ciao
×
×
  • Crea nuovo...