Tutti i contenuti pubblicati da doria
-
Nuova ambientazione in sviluppo - Valdskrye II
Bella... ...bè...vi lascio il mio indirizzo e-mail...(è anche msn) doria3@hotmail.it... contattami qui per descrivermi il tipo di racconti che vorreste... e anche per inviarmi qualcosa relativo all'ambientazione...perchè, altrimenti, dovrei leggermi pagine e pagine di topic...quindi si fa prima se mi passi tu un riassunto...
-
Miei racconti
Posto un altro mio racconto... (se per i mod è meglio che io faccia un topic per i soli miei racconti...bè..mi avvisino..) Non mi entusiasma troppo, però è stato uno dei miei primi tentativi di scrittura al presente...(l'ho scritto prima della Promessa) Se qualcuno avessa voglia di dare un giudizio, siate spietati, è invitato caldamente a farlo... a presto ______________________________________________________________ L'uomo si allontana dalla reception. Un piccolo gruppo di uomini entra al suo posto e deposita su di un lettino a rotelle un grasso uomo. Della bava cola dalla bocca dello sporco individuo, andando a depositarsi sul cuscino verde su cui hanno appoggiato la sua testa. Anche il gruppo di uomini esce, al loro posto subentrano due individui vestiti da infermieri. Entrambi guardano schifati quello che tra poco sarà un cadavere: non sanno cosa ha fatto e non lo vogliono sapere, non è loro dovere sapere. La lunga serie di lampade accompagna quell'orrenda processione, proiettando lame di luce sulle flaccide membra dei tre. Ecco la porta. I due infermieri si allontanano. Uno spiraglio si apre e il lettino viene trascinato all'interno di una piccola stanza. Ora inizia il terrore. Vedete? L'uomo si è svegliato. Lo hanno legato con delle catene di ferro ad un lettino. Cerca di muoversi, ma l'unica cosa che si agita è la sua enorme pancia. Prova ad urlare: la benda che avvolge la sua bocca si macchia del sangue gommoso che in filamenti gli infanga la lingua. Sente un dolore indicibile alla gamba, ode il rumore della sega che lentamente perfora le sue carni, lasciando nell'aria quel greve odore di bruciato. Tutto il suo corpo è in subbuglio: ogni singolo muscolo si agita inutilmente, annaspando nel tentativo di far finir tutto. Ma siamo appena all'inizio. Il seghetto è giunto al femore: i denti della lama affondano nell'osso e, lentamente, molto lentamente, lo spezzano in due. Un taglio di una precisione degna di stima. Sta impazzendo? Giudicate voi: che cosa vi dicono i suoi occhi? Solo dolore. Con la gamba hanno finito. Gliela mostrano. Come un orrendo fantoccio vede il suo piede, lo sente calato sul volto: gli stanno schiacciando la faccia con quel moncherino sanguinolento. Come mai non sviene? E' desiderio dei medici ed è previsto dal protocollo. Ogni “cliente” della clinica deve essere sottoposto alle stesse regole e lui non è di certo da meno. Quindi, secondo quanto stabilito dalla scaletta, è ora il turno del braccio destro. Non sa cosa succede, ma inizia a sentire qualcosa. E' un sentore lontano, che, piano piano, si avvicina. E' calore, nulla più. Stanno avvicinando al suo braccio una torcia, ne è certo. Sente la sua mano ridursi in poltiglia. Immagina, per quello che riesce a fare mentre il sangue gli ottura anche il naso, la pozzanghera che le sue vecchie carni stanno creando sul pavimento. A vederla è una disgustosa melma rossastra, solcata da pennellate di nero carbone. Dura qualche ora quella fase: alla fine gli rimane solo la spalla di quello che era il braccio destro. Adesso la normale procedura stabilirebbe di porre fine alla vita del “cliente” ma, come prevede il contratto, è possibile, pagando un piccolo extra, procedere al trattamento completo, che prevede la cura di un'altra parte del corpo. A quanto pare hanno scelto gli occhi. Viene calata sul suo volto una maschera. Cosa vede? Un ago, che si avvicina sempre più alla pupilla. E' un freddo metallo che fora il suo acquoso occhio. Ecco ora il trattamento è concluso: dalla piccola lama se ne sono aperte altre quattro laterali e la maschera è stata sollevata. E' stato fortunato: per alcuni istanti i suoi occhi sono rimasti attaccati ai nervi e gli hanno permesso di godersi la vista del suo corpo mutilato. Ora e' il buio. Sa che tutto sta per finire. Lo desidera e così avviene. Come da protocollo una siringa inietta un veleno nel suo sangue. Due infermieri si chinano sul lettino. Il paziente è servito. Aprono la porta e lo conducono all'esterno. Alla reception c'è un uomo che indossa dei rayban che sta aspettando. Si alza dalla sedia dove è seduto; aiutato da alcuni uomini prende il corpo e lo porta via... Si sveglia. Si guarda il braccio destro: c'è ancora. Tocca la sua gamba: e' ancora saldamente ancorata al corpo. Era solo un sogno.... Ma allora perché sul suo polso ci sono i segni delle catene?... Si guarda nuovamente la gamba: non c'è! Si tasta il braccio: sente di stare accarezzando solo il vuoto. Prova a guardarsi intorno: non vede nulla... Realtà? Sogno? Non capisce più nulla, ma il buio che lo circonda sembra dargli una concreta risposta...
-
[proposta]...narratori per manuali gdr
Bè...fammi sapere...e se vuoi già darmi qualche ragguaglio...bè...mandami un mp...
- Nuova ambientazione in sviluppo - Valdskrye II
-
[proposta]...narratori per manuali gdr
semplicemente... clicca sulla barra di explorer in alto con il tasto destro...fai copia...vai nel massaggio e poi fai incolla...
-
[proposta]...narratori per manuali gdr
bè... se vuoi fare un libro comico d&d fai un altro topic al riguardo... poi...posta qualche tuo racconto..di modo che possiamo vedere il tuo stile... e vedere se funzionano o no...
-
[proposta]...narratori per manuali gdr
Ciao a tutti... Mi è venuta in mente questa idea: tutti i manuali di tutti i giochi di ruolo sono ricchi di piccoli racconti, atti, la maggior parte delle volte, a far immedesimare il lettore nello scenario... molte persone, quindi anche molti utenti, hanno creato o stanno creando dei giochi di ruolo.... Fare questo comporta utilizzare un grande lasso di tempo... e spesso può darsi che uno non abbia il tempo di creare i propri piccoli racconti da inserire nel futuro manuale... Quindi, in sostanza, mi rendo disponibile nel caso qualcuno necessiti di uno scrittore per i racconti delle sue ambientazioni/gdr.... posto il link di alcuni miei racconti, di modo che possiate rendervi conto del mio stile...http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=20277 http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=20243 A Presto p.s. se ci fosse qualcuno che volesse anch'egli proporsi come scrittore...bè..lo scriva e alleghi il link ad alcuni suoi racconti... p.p.s i racconti del primo link li ho scritti tutti tempo fa...un bel po' di tempo fa...a parte il ragazzo e la promessa...
- Miei racconti
- Miei racconti
-
In cerca di capolavoro...
Bè...che cos'altro se non assassinio sull'orient express?...l'hai già letto? allora, sempre di agatha christie, poirot si annoia... vuoi qualcosa di diverso?...che ne dici de "I collezionisti" di baldacci?... se ti può piacere un giallo ambientato nell'antica Roma, è bello anche morituri te salutant..
-
Miei racconti
Posto qui un mio breve racconto...devo averlo già pubblicato su qualche altro sito..ma non ricordo quale...spero solo di non violare il regolamento postandolo anche su dragonslair... ______________________________________________________________ Guarda le onde che in lontananza si abbattono sulla scogliera: dall'alto di quel monte può finalmente amare tutta la realtà, abbracciarla con un lungo, tenero sguardo. Non sa quanti minuti potrà ancora concedere a quella stupenda vista, forse pochi attimi prima dell'oblio. Ha solo il tempo di scegliere quale ultimo pensiero regalare al creato: abbandonare tutto con un semplice sorriso vorrebbe, ma non può, non riesce a strapparsi dalla testa la condanna. Come vivida immagine arde ancora il ricordo di quella notte, di quella piccola follia che, per quanto apparisse innocente, si dimostrò un errore fatale. Se solo non avesse accettato, se solo non avesse preso quella siringa, ora potrebbe sperare. Si alza. Non può restare lì. Si volta e si incammina. Ecco cosa lo attende: pochi passi prima del cimitero. Neanche lui sa cosa troverà oltre quel cancello arrugginito, ma, ormai rassegnato, abbassa la maniglia ed entra: solo lo stridere dei cardini arrugginiti sembra essergli di compagnia; mute giacciono le lapidi, sfiorate dal pulviscolo sollevato dal vento, e solitaria si erge la piccola cappella, ormai invasa da svariate forme di vegetali, quando, proprio da lì, vede uscire l'uomo: quanto sembra diverso da come appariva quella serata al pub! Quella notte, così almeno gli sembra di rimembrare, portava una camicia a righe e dei Jeans da lavoro; calata sul volto aveva la visiera di un berretto rosso e fumava, quasi non sembrava poterne fare a meno; ora invece è ricoperto da una lunga veste rossa che gli lambisce le ginocchia e nella mano non stringe una Winston consumata dal fuoco, ma un piccolo libro, in cui tiene un dito come segnalibro. -Ben arrivato Marco- Non risponde. -Paura?- Ancora silenzio -Non serve che tu parli, ma avresti reso le cose più facili facendolo- L'uomo si incammina, lui lo segue; l'uomo entra nella chiesa, lui lo segue; l'uomo si siede su una delle panche, lui fa lo stesso. Non ci sono ceri accesi a fianco del tabernacolo, l'unica fonte di luce è la finestrella sul lato sinistro. -La colpa è solo tua, Marco.- L'uomo si schiarisce la gola e si alza:ora gli è davanti con il volto verso di lui. -Ricordi? Ricordi quanto dicemmo quella sera? Io ti avrei dato ciò che desideravi e in cambio volevo solo una tua promessa. Ricordi?- Lui china il capo in cenno d'assenso. -Ricordi anche la promessa?- Un altro cenno di assenso accompagna quelle parole. Ma che altro può fare se non tacitamente assentire? -Marco, tra poco inizierà per te una nuova vita. Non sarai più chi eri. Alcuni dicono che una volta fatto non si è più e basta: io cosa sarei allora?Mi vedi, Marco?- -Si- -Sono reale?- -Si- -Sei pronto?- Vorrebbe dire di no; già lo sta per pronunciare, ma ecco che accade. Inizia tutto con un tremito: le gambe iniziano a tremare; il volto si contrae in una smorfia di dolore: lo copre con le mani. Vorrebbe urlare, ma è come se delle catene gli legassero le corde vocali, impedendogli di farlo. -Il tuo corpo dice di si, ragazzo- -Ma il suo spirito non è ancora sconfitto- Chi è che parla? Marco non lo sa. I suoi occhi bruciano e la sua mente sembra esplodere. -Tu?!- -Io- -Come vedi sei arrivato in ritardo- -No, non è mai troppo tardi- Marco sente una mano sfiorargli il braccio: una mano ruvida, secca. -Il punto di non ritorno è vicino. Cosa pensi di poter fare?- Marco non sa cosa sta succedendo. Sente l'uomo davanti a lui urlare: un urlo seguito da un tonfo di corpo che cade. Sente dei passi: forse l'altra persona si sta avvicinando. Adesso non sente più nulla. Sa di stare urlando, ma non ne è completamente conscio. Si alza in piedi. Prova ad aprire gli occhi, ma non ci riesce. Ecco! Sente qualcosa! Un fortissimo odore! Gli piace. Prova ad avvicinarvisi. Adesso sa di essere chino su di un corpo. Lo tocca, avvicina la bocca e morde. Lo fa di nuovo. Ripetutamente affonda i suoi denti nella carne di quell'essere. Prova un piacere immenso nel farlo ma, improvvisamente, si ferma. Ha sentito un tocco sulla spalla. Un senso di calma lo pervade. Sa di essersi seduto e sente le mani di qualcuno che gli toccano il volto, gli afferrano le dita, gli tastano gli occhi. -Marco, mi senti?- Cosa è successo? Non saprebbe dirlo. E' ancora nella piccola chiesa, ora illuminata solo da una candela. Capisce che da tempo è calata la notte. Si guarda intorno: vede panche distrutte, la finestra rotta e sente uno strano odore. Si volta: disteso sul freddo pavimento c'è il corpo dell'uomo dalla lunga veste. Non ha più la testa, molti morsi ne hanno dilaniato il corpo e, al suo fianco, ci sono i resti di un libro. -Che cosa è successo?- -Hai oltrepassato il limite e sei tornato indietro.- Marco non capisce. Ricorda solo la terribile angoscia che qualche ora prima gli attanagliava lo stomaco. -Chi era?- -Uno di loro. Uno degli oltre-passati, Marco. Tu hai accettato il suo patto e lui ti ha soggiogato.- -Oltre-passati?- -C'è chi li chiama così. Altri li chiamano i senza-speranza, altri non-morti, altri ancora anime-perdute. Tu sei stato per pochi attimi uno di loro. -Uno di loro?- - Forse un giorno capirai- Marco abbassa il volto. Ha capito di essere stato salvato da qualcosa di terribile, ma per il resto non comprende. -Come ho fatto a salvarmi?- -Ti sei fidato, Marco. Hai accettato il mio tocco- -Tu chi sei?- -Oggi sono un amico. Domani potrei essere solo una frase o un paesaggio- Marco chiude gli occhi. Gli duole la testa e non sta capendo nulla. Dopo poco alza la palpebra superiore e si accorge di essere solo. La cappella è deserta. Si alza ed esce. Dopo poche ore ritorna a casa, si stende sul letto e dorme. Tutto sembra finito,ma sogni strani lo tormentano. Sente un dolore lancinante alla spalla. Si alza. Sa di cosa ha bisogno. Apre il cassetto e la vede: eccola la siringa. Allunga la mano e la immerge nel liquido. Avvicina l'ago al braccio. Ecco fatto. Adesso è finalmente tranquillo. Chiude gli occhi. Li riapre. Sente un tremito lungo la gamba. Sente un fortissimo dolore alla testa e il suo volto si contrae in una smorfia di terrore. Urla, ma nessuno può sentirlo. Piange, ma solo il ghigno sommesso di qualcuno al fondo del suo letto gli fa compagnia. Ormai Marco sa. E non c'è più nulla da fare. Un ruvido tocco gli sfiora i capelli e un odore piacevole gli invade le narici. Un sogno? Realtà? Non sa dirlo, ma il caldo sapore sulla sua lingua sembra dargli una concreta risposta.
-
Modifica dell'ultimo post
Domanda: perchè non lasciate che sia possibile sempre modificare i propri messaggi?.. com'è adesso non mi permette, ad esempio, di modificare un messaggio nel pbf per apportare alcune modifiche nel regolamento, nelle house rules... c'è una ragione per cui i messaggi non posso essere sempre modificabili?