Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Bomba

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da Bomba

  1. DM x Chandra Boric Tagliarocce osservò con stupore i denti restituiti da Trull ai nani, i quali si fecero avanti timidamente per riprenderli. L'anziano ascoltò quindi con curiosità la presentazione del Forgiacciaio, il cipiglio che si spianò quando egli rivelò la sua particolare condizione da reincarnato e il suo rapporto con l'assente membro dei Coscritti Thorlum, lo stesso Thorlum figlio di mio fratello Thoric? domandò Se sei amico del figlio di mio fratello, allora sei anche nostro Boric tossì amico. Gli Schiacciagoblin hanno ucciso molti di noi a suo tempo, questo è vero, ma molti altri tra cui noi li hanno venduti come schiavi al Katai, un tributo per la loro amicizia gli altri nani si fecero avanti, sommergendo di domande i membri della compagnia Come sta? Sta combattendo con onore per il nostro cognome? Chi comanda ad Huruk-Rast? Quanti Tagliarocce sono vivi? ad un Silenzio! di Boric essi però si chetarono, lasciando la parola al più anziano Dobbiamo prima pensare al piano e al perchè gli stranieri sono qui disse, lo sguardo fiero nonostante le condizioni precarie di salute. Boric ascoltò perplesso la risoluzione del nano e di Golban. Fu chiaro al paladino, comunque, che i nani non sembravano mancare di dire la loro, in una spigliata sincerità che sembrava un tratto di famiglia Yodogawa? Perchè vi serv-- Boric si interruppe, sopraffatto dai colpi di tosse. Una volta ripresosi continuò I suoi uomini ci stanno facendo stralavorare in condizioni invivibili dopo aver guardato negli occhi gli avventurieri Questa miniera Boric si pulì le labbra sporche di sangue Era un tempo un deposito molto ricco di ferro, ma fu chiusa quando si scoprì che i livelli inferiori erano invasi esalazioni di gas nocive per la salute l'anziano Tagliarocce scosse la testa Ma agli uomini di Ishibura non importa se degli schiavi nani muoiono mentre estraggono. Non so a che Boric si interruppe per un eccessodi tosse Dicevo, non so a che cosa possa servirgli tutto questo ferro, ne abbiamo estratto veramente tantissimo, più di quanto non possa servire per armare un esercito... e so che sono molte le miniere in questo continente che lavorano a pieno regime. Un nano di mezz'età dalla barba bruna borbottò qualcosa all'orecchio di Boric, che annuì Possiamo accompagnarvi e indicarvi la strada per raggiungere Yodogawa, che in questo momento dovrebbe essere a colloquio con mio cugino Grundin Boric sospirò, il petto che sussultò Quella vecchia testa di legno sa che non gli è rimasto molto da vivere e ha deciso di prendere tempo con il generale e i suoi ufficiali il Tagliarocce quindi fece un gesto con la mano Posso anche farvi portare dai prigionieri, non che credo abbiano molto da dire ma forse voi ne sapete meglio di me Boric digrignò i denti dallo sforzo di parlare, scuotendo la testa alla proposta di Bjorn Ce ne sono a decine ancora di noi, non credo riuscireste a portarci via tutti. Se dovremo rischiare una via più pericolosa, lo faremo tutti assieme disse tossicchiando. Per la prima volta il nano parve intimorito quando Bjorn si riferì ai due Intrusi? Impossibile... il Tagliarocce sgranò gli occhi E di superiori rispetto a Yodogawa... Boric impallidì, il che era tutto un dire visto il suo stato di salute Ci sono solo gli Undici. Moradin ci protegga, se essi sono davvero qui siamo spacciati! Il nano si tirò la barba, teso come una corda di violino Dobbiamo sbrigarci per fuggire, non abbiamo scelta Boric diede degli ordini agli altri nani che, incespicando, iniziarono a prendere ciò che potevano. Quindi il Tagliarocce guardò gli avventurieri Se vorrete aiutarci lo apprezzeremo, ma capiremo se non ve la sentite. Vi dobbiamo già molto. Una difficile scelta si presentava ora agli avventurieri: la possibile presenza di membri degli Undici impediva ai viaggiatori di dividersi in sicurezza ed essi ora dovevano scegliere se proseguire nella loro missione e prelevare il generale Yodogawa o abbandonarla per salvare più Tagliarocce possibili. X tutti
  2. DM L'aboleth non si mosse, le lunghe propaggini che si mossero delicatamente sull'onda delle leggere correnti acquatiche che circondavano il gruppo al suo cospetto Una sicurezza che nasce dall'ignoranza disse la voce, rimbombando nella mente degli avventurieri dopo le parole di Thorlum prima e Clint poi La vostra futile battaglia non impedirà l'inevitabile. Eberron non è stato il primo piano a venire consumato dall'Oscuro disse, usando uno dei nomi con cui era conosciuto Tharizdun Siete stati indottrinati sul fatto che egli fosse in ceppi, tenuto a freno dal potere delle vostre deboli divinità. Siete stati ingannati un rumoreggiare sordo si udì in lontananza, proveniente dalle figure oscure che stazionavano al limite del campo visivo degli avventurieri, come cacciatori che indugiavano attorno ad una preda Le divinità crearono una prigione, ma essa serviva a contenere e difendere i piani, tenendo fuori l'Oscuro il cui potere era troppo grande per essere ghermito. Ma egli non può essere fermato. Le civiltà dei vostri piani nascono, si evolvono, conquistano e all'apice della loro gloria vengono spinte dal nostro vicario verso l'annientamento, l'arrivo dell'Oscuro disse l'aberrazione, il tono di voce che non lasciava trapelare la minima insicurezza Questo ciclo si è ripetuto più volte di quante voi possiate immaginare. Voi ora esistete, ma alla fine cederete. I tre occhi dell'aboleth si spostarono prima su Seline, poi su Celeste Il Portavoce mi ha parlato di voi gli occhi indugiarono su Clint, le iridi violacee che rilucevano come gioielli incastonati su quel corpo sinuoso, pronto all'attacco, prima di tornare sulle femmine del gruppo x Seline e Celeste X tutti
  3. DM Trull unì il gesto alla parola, sferzando con la propria catena i corpi degli ultimi due avversari rimasti, dopo aver stretto le distanze con loro per meglio avvantaggiarsi dell'arma che lo aveva aiutato ad essere ribattezzato “Cavaliere di Andromeda” dai bambini di Firedrakes. E non fu l'unico ad agire con spietata efficienza. Golban riportò all'ordine Winn'Ier, il quale si apprestò ad affrontare i due soldati superstiti che li stavano ingaggiando, anticipato però ancora una volta dalla mazza del paladino che calò inesorabile sul cranio del primo e sulla schiena del secondo, le vertebre che si spezzarono con uno schiocco secco quando il prescelto di St.Cuthbert ottenne riscosse il suo credito per i colpi subiti. Fuori di sé, e in preda alla smania di non sfigurare, il barbaro dei Fiordi si lanciò come un invasato contro i balestrieri costretti a terra, rischiando a sua volta di scivolare sulla superficie viscida evocata da Chandra pochi secondi prima. Winn'Ier però non lasciò che uno scivolone compromettesse il suo futuro nell'aldilà, relegandolo al ruolo di zimbello, riuscendo ad ancorarsi per mezzo della sua stessa mole al terreno e iniziando una sommaria opera di distruzione, i pugni grossi come prosciutti che colpirono crani, colli, costole, omeri. L'ultimo miliziano, disperatamente, provò a scappare sguazzando come un pesce fuor d'acqua, venendo infine afferrato per le caviglie e sventrato dagli artigli del discepolo di Gargamellor, ponendo la parola fine a quello scontro micidiale. Fu solo allora che i nani, che timidamente avevano osservato lo scontro oltre le barricate, si fecero avanti, guardinghi, verso i nuovi venuti. I nani erano circa una quarantina, più numerosi degli assalitori giunti, ma le loro condizioni fecero capire ben presto perchè essi non erano intervenuti direttamente: vestiti di rozze vesti di tela, i nani sembravano denutriti e infiacchiti, con pesanti cerchi attorno agli occhi iniettati di sangue che risaltavano sulla pelle candida ed emaciata, le labbra spaccate. Diversi di loro tossivano sangue, ma nonostante ciò cercarono di tenere dritta la schiena all'arrivo dei viaggiatori. Un anziano, lo stesso che avevano già udito poco prima, dai capelli e la barba completamente bianchi (con l'eccezione del sangue che adornava i volti di tutti i presenti), parlò loro mentre veniva sorretto sottobraccio da un giovane nano dal naso a patata Io sono Boric Tagliarocce, figlio di Thoric detto il Fortem-- l'anziano nano si dovette interrompere, colpito da una forte crisi di tosse, che culminò nello sputo di sangue a terra Chi siete, voi Occidentali? Vi mandano i clan di Huruk-Rast? domandò impaziente Stavamo distraendo buona parte delle loro forze, grazie anche al fatto che abbiamo alcuni dei loro prigionieri, mentre alcuni dei nostri uomini in questo momento stanno trattando con Yodogawa e i suoi tenenti nel livello velenoso Boric si tenne il petto, stringendoselo, per poi continuare Ma sappiamo che non ci concederanno mai nulla di ciò che potremmo chiedere, questa è tutta una copertura per la costruzione di un tunnel che i nostri migliori minatori stanno completando in questo momento. Se tutto va bene, presto potremo riemergere in superficie. Non abbiamo molta speranza, ma meglio tentare il tutto per tutto per salvare anche solo un paio di noi piuttosto che vivere come schiavi! X tutti
  4. DM Il suggerimento di Clint per un approccio diretto venne accolto da Celeste, la quale fornì i mezzi per effettuare tale viaggio. Gli eroi si spinsero quindi verso la balaustra, incalzati dai nemici che stavano accorrendo verso la loro direzione: una mezza dozzina di porporati con il simbolo della piramide nera, mind flayer armati di scettri alla testa di elfi arcieri, gnomi armati di ascia, duergar che rendevano dissolventi i propri magli, umani del Katai armati di randelli in ghisa, minotauri e gnoll sbavanti equipaggiati delle bipenni affilate, mentre dal soffitto neogi armati di catene chiodate intingevano le proprie armi di veleno scuro, pronti ad aver ragione degli intrusi che fossero sopravvissuti all'ondata di avvocati umani e tiefling armati di valigette e denunce. Un cubo gelatinoso brontolò uno SPLURK! mentre avanzava per fronteggiare il gruppo proveniente dal Continente Occidentale. Il timore di Celeste di ritrovarsi nuovamene nel bagno della marchesa Hertha Benckerdoff, signora di Picco del Merlo, si rivelò infondata. L'elocatrice fu in grado di creare una breccia nel breve spazio, curvando la distanza in un pertugio che la compagnia attraversò (o penetrò nel caso di Clint). Unico punto visibile da quella distanza, tuttavia, ciò richiese di atterrare nella pozza di acqua scura vista in precedenza, la quale tuttavia non parve di primo acchito mostrare un potere immediatamente nocivo per il gruppo. Dall'odore e dal sapore sembrava nulla più che acqua di mare. Ma fu ben presto chiaro che qualcosa giaceva in agguato, nel momento in cui i sei avventurieri sprofondarono in acqua, come se ai piedi vi fosse stata legata una corda con numerosi macigni. Le orecchie si tapparono in fretta, mentre l'acqua intorno a loro li circondava mentre la superficie da cui erano entrati appariva sempre più lontana, in quell'inspiegabile viaggio verso le profondità. Fu a circa venti metri di profondità, da quando erano giunti in quelle acque oscure, che una figura si palesò loro. Egli pareva a prima vista un grosso pesce, il lungo corpo affusolato lungo più di sei metri terminante con una coda che fendeva agilmente le acque, una mole immensa (taglia Enorme) degna dell'orrore ancestrale che faceva sentire i viaggiatori insignificanti di fronte a così tanto maestoso potere primordiale... ma le similitudini con le creature acquatiche più comuni si fermavano lì. Sei lunghe propaggini, simili a tentacoli, spuntavano dal corpo della creatura, i cui tre occhi dalle iridi viola, posti verticalmente sulla fronte, osservavano i nuovi giunti. La bocca della creatura, una mostruosità formata da tre mascelle poste a formare un triangolo munito di zanne aguzze e bargigli appuntiti, scattò leggermente quando una voce profonda e cavernosa si rivolse loro. Egli era un aboleth, uno dei più potenti abomini che esistessero nel multiverso, una razza di dominatori acquatici dai grandi poteri mentali e famosi per l'incredibile capacità innata per la quale egli ereditavano, alla nascita, i ricordi dei propri genitori L'Aboleth x Seline, Clint e Thorlum I vostri passi vi hanno condotto al termine del vostro viaggio su questo piano esordì, le parole che rimbombarono nella mente dei viaggiatori, come se l'essere avesse parlato direttamente dentro di loro Alcuni di voi non dovrebbero trovarsi qui, avete violato l'oscurità gli occhi della creatura passarono da Thorlum a Oceiros, passando per Zhuge Voi siete solo di passaggio, noi esistiamo da molto prima alcune figure saettarono al limite del campo visivo dei viaggiatori, figure indistinte capaci di nuotare assai velocemente Noi siamo superiori, coloro che sono sopravvissuti e continueranno a sopravvivere. La vostra mente ci rivela i vostri segreti, le vostre paure. Ciò che state pensando ci giunge più chiaro delle vostre parole. Scese un breve momento di silenzio. L'aboleth non agì, osservando gli eroi, come in attesa. x tutti
  5. DM La mischia furibonda che si stava consumando in quei tunnel aveva l'aria di una lotta senza quartiere, nella quale le grida dei soldati e degli avventurieri si mescolavano al sangue versato da entrambe le parti, mentre i corpi cominciavano ad affollare il pavimento reso viscido e più simile a un tappeto liquido color cremisi. Winn'Ier urlò il suo sdegno per il bieco assalto di Gomon, facendosi spazio tra i suoi compagni per arrivare al confronto diretto, che già faceva pensare al barbaro dei Fiordi Finalmente un degno avversario! La nostra battaglia sarà leggendaria! in quello che si prospettava un preludio capace di attirare l'attenzione di più di una valchiria. Tuttavia Winn'Ier de Puh scoprì di aver avuto fin troppa ragione, quando dichiarò morto il proprio avversario. Quando egli lo raggiunse, i colpi della sacra mazza di St.Cuthbert mulinati da Golban avevano reclamato la vita del guerriero del Katai, riverso ora a terra e privo di vita, con fratture in tutte le ossa del corpo. Deluso da quel momento, Winn'Ier non sembrò trovare la forza di prendersela con i suoi scherani, che furono comunque presi in consegna da Sharifa e da Tom Po, che a colpi di fulmine e artigli abbatterono la metà dei lanceri nemici, due soli dei quali rimasti in piedi per fronteggiarli. Una forte esplosione di energia richiamò l'attenzione di tutti i combattenti, quando Chandra da sola riuscì ad abbattere ben sette avversari tra cui tutti i comandanti nemici, in una dimostrazione di magia che distrò perfino i soldati più esperti. Di ciò ne approfittarono felicemente Trull e Bjorn, con il mezzelfo che costrinse a terra un nuovo avversario dopo avergli reciso l'arteria femorale e aver privato un secondo delle proprie braccia, più o meno mentre Bjorn trafisse alla milza un ulteriore membro della milizia. I pochi superstiti non parvero però cedere terreno, in quello che pareva un fanatismo militare come raramente i viaggiatori avevano assistito. Supportati dai poteri lasciati dai compagni defunti, i due veterani si lanciarono contro Golban e Tom Po, i due opposti per eccellenza in quanto a rapidità ed agilità, fatto dimostrato anche in questa occasione nel momento in cui il felinide evitò gli affondi di lancia mentre il lento favorito di Vixenia venne trafitto oltre la copertura della gorgiera, iniziando a perdere sangue dalla trachea. I tiratori a terra sventolarono un'altra salva di frecce che distrusse quasi tutte le copie chiamate dalla nipote di Anzalisilvar, mentre gli ultimi due nemici di Bjorn e Trull racimolarono un altro paio di ferite dalle spalle e dalle braccia di coloro che avevano quasi sterminato da soli il loro plotone. Nessun supporto parve giungere dai nani oltre le barricate. x tutti
  6. DM x Clint La discesa tramite il montacarichi, la cui velocità venne regolata dalle forzute braccia di Thorlum, venne accompagnata da quello che Zhuge riconobbe essere un incantesimo, il quale in maniera puramente accessoria accompagnava salite e discese di quel mezzo di comunicazione con una placida melodia di sottofondo, al fine apparente di offrire una minima distrazione nel corso del tragitto. Il raggiungimento del primo livello portò gli avventurieri a una breve distanza dal “quartiere” in cui sorgevano i laboratori, che furono in grado di raggiungere dopo una breve passeggiata in cui in più di una occasione illithid, neogi e umani dalle tuniche scure li osservarono incuriositi. I casolari e le strutture erano in solida pietra, scolpita con la magia dalla materia prima di cui era formato il quartier generale stesso, ma a parte ciò essere sarebbero state indistinguidibili da quelle di un qualsiasi collegio o gilda di maghi e alchimisti, gli scaffali ricolmi di antichi tomi di sapere e i tavoli ricolmi di provette, alambicchi fumanti e calderoni pieni di liquido ribollente. La differenza madre, rispetto al resto di Arth, stava nei praticanti che lavoravano in questo settore, quasi tutti mind flayer e loro attendenti schiavi al seguito, il cui compito era quello di assistere o fungere da cavie per gli esperimenti degli illithid loro padroni. L'area sembrava offrire diverse attrattive, tra scienziati pronti a sperimentare le loro innovative idee, genieri intenti a costruire un apparato meccanico semovente, un anziano illithid deciso a dimostrare che il vapore poteva essere il futuro... e l'immondizia che traboccava di pozioni misteriose depositate senza tante cerimonie da alchimisti frustrati. Ma prima che ciò potesse avvenire, una donna dalla tunica color porpora e dai corti capelli spettinati, puntò il dito contro Thorlum E' un Coscritto! urlò E quelli sono Oceiros e Celeste Borealis! sbraitò puntando quindi l'indice contro i rispettivi avventurieri. Diversi illithid si voltarono, sibilando il loro disprezzo verso i nuovi giunti e ordinando ai loro schiavi di passare all'attacco. Una pattuglia poco distante, formata da un altro mind flayer, sei duergar e un minotauro, si lanciarono contro gli eroi di Firedrakes. La battaglia fu rapida, ma sanguinolenta per i difensori del posto. Gli uomini del Katai, gli elfi silvani schiavizzati, i duergar e il minotauro caddero rapidamente sotto i colpi dei viaggiatori provenienti dall'Occidente, in buona parte stesi da Zhuge, Celeste e Thorlum. Pure il mind flayer, un esemplare anzianotto che gridò Proprio oggi che è il mio ultimo giorno prima della pensione! cadde per mano di Clint e Seline, con la tiefling che si prese la soddisfazione di uccidere anche la porporata che li aveva identificati pubblicamente. Tuttavia fu ben presto evidente che quella era poco più di una prima avanguardia, il corrispondente di un paio di guardie cittadine in qualsiasi centro abitato del Continente Occidentale. Una campana risuonò in lontananza, riecheggiando all'interno del quartier generale dell'Ordine Sinaptico mentre gli avventurieri cercavano di raccogliere le idee e decidere come agire per la mossa successiva. Dopo una breve consultazione (Celeste, cosa vedono i tuoi occhi da albina?) portarono a scoprire come la scalinata per il livello inferiore, il secondo, conduceva a quella che era una grande piazza costruita attorno all'ampio spazio centrale. Clint invece, esperto di pertugi oscuri e nascondigli trovati in fretta, scovò un possibile nascondiglio in un vecchio laboratorio dismesso a causa di infiltrazioni interne per cui il servizio di manutenzione non aveva ancora posto un rimedio. La discesa diretta per il terzo e ultimo livello, sancito dalla sinistra pozza d'acqua presente, appariva ora leggermente più vicina. In lontananza, un rumore di passi faceva presagire l'arrivo di un più nutrito gruppo delle forze di difesa dell'Ordine. X tutti
  7. DM Il motivo per cui i fanti della milizia dell'esercito del Katai fossero così temuti fu presto chiaro agli avventurieri: i combattenti non erano né spavaldi, né avventati, preferendo ricorrere a un metodico rigore marziale. Ogniqualvolta uno di essi veniva abbattuto, un altro prendeva il loro posto. Non sembrava vi fosse una distinzione di ruoli, così che i balestrieri potevano rapidamente intercambiarsi per tappare i buchi in prima fila, urlando e inveendo nel loro dialetto contro gli eroi, mentre cercavano di aver ragione in forza dei loro numeri. Gli assalitori che avevano raggiunto il centro del gruppo vennero presi in consegna da Golban, il quale ne abbattè uno a colpi di mazza prima di fracassare lo sterno del secondo. Il miliziano, gridando mentre si teneva il petto, vide le sue sofferenze terminare quando Winn'Ier lo abbattè con un pugno, in una dimostrazione di furia marziale che stese altri due avversari prima che Tom Po potesse alzare un dito contro di essi. Sharifa innalzò un muro invisibile, mentre Chandra si costrinse a far sparire sé stessa e le proprie illusioni mentre i soldati che l'avevano presa di mira, stesi a terra dal suo untuoso incantesimo, colsero il momento per ricaricare le proprie armi da tiro e tentare di proseguire con le proprie salve tirate da terra. Costretti alla mischia, invece, i balestrieri abbandonarono le armi quando Trull abbattè il cranio del primo di loro, per poi riservare un amaro destino anche al secondo che gli capitò a tiro, con il mezzelfo che strappò la mano con cui lo sfortunato avversario cercò di impugnare il proprio falcione. Bjorn svanì, ma non il suo falchion che palesò la sua presenza decapitando un altro dei lanceri nemici. I soldati, dimezzati dalla potenza del nord del Continente Occidentale, strinsero i denti mentre regalavano loro terreno, per poi cercare di trafiggerli con le punte dei propri falcioni. Bjorn rimediò un taglio sulla tempia sinistra, mentre Trull ricevette un paio di infide stilettate quando le punte superarono, di poco, le maglie della sua armatura. Ma se la situazione sembrava offrire uno spiraglio di luce e un principio di sortita, essa crollò quando oltre l'invisibile muro innalzato da Sharifa, una sacerdotessa dalle lunghe vesti cremisi, trucco pesante (anche se non ai livelli di Chandra) e dai capelli scuri legati in una crocchia latrò a una sua sottoposta dalle vesti arancioni. Entrambe indossavano dei pesanti pendenti con un monile rappresentante cinque teste di drago, ognuna di colore diverso. La giovane, dagli occhi chiari e dai capelli sciolti, abbattè contro di esso un bastone di cristallo verde, che scatenò un brusco rumore di vetri infranti. La caduta del muro magico divenne evidente quando le voci degli inseguitori rieccheggiarono dall'imboccatura Shizue, prepara un incantesimo! ordinò la sacerdotessa in cremisi Gomon, prendi quattro uomini! Yoroi, ora! Non possiamo lasciarli scappare, non ora che due di loro sono qui in giro! gli uomini e i miliziano annuirono ai suoi ordini Sì, sacerdotessa Izumi! il presunto Yoroi, un uomo completamente glabro con una tunica rossa, mormorò alcune parole arcane mentre la sacerdotessa Izumi fece lo stesso da una pergamena. Un quartetto di balestrieri, membri dell'elitè soldatesca (ma privi di armatura) scattarono davanti a loro prima di rilasciare un quartetto di quadrelli che investì i nemici più vicini visibili. L'assalto proseguì con altri quattro uomini armati stavolta di falcione, che si fecero avanti trafiggendo i nemici, prima che Gomon stesso sgomitasse perfino tra i suoi stessi commilitoni per raggiungere la prima fila, tale era la sua sete di scontro Tu sarai la prima! disse mulinando il suo falchion a una velocità portentosa prima di colpire la stregona della Savana provocandole una brutta ferita che le solcò il muso all'altezza delle narici, un profondo taglio orizzontale da cui iniziò subito a perdere sangue. X tutti
  8. DM x tutti La ricerca di Thorlum di un adeguato compenso, a fronte del duro combattimento svolto, portò a considerare ulteriormente le risorse degli skum. Se gli avventurieri erano infatti equipaggiati di non indifferenti armi magiche, la feccia acquatica non ne disponeva, con l'unico vestiario consistente in brache tagliate al di sopra delle ginocchia per non offrire una vista fin troppo evidente delle loro vergogne. Fu il Senzacasta ad aprire la fila, immergendosi nell'oscuro antro marcato dal centro della sinistra spirale, seguito a ruota dalle sue compagne di viaggio e Oceiros. A chiudere la fila, silenziosi come solo sott'acqua si era obbligati ad esserlo, stavano Clint e Zhuge. L'esplorazione del nano della caverna lo portò dopo una breve discesa dentro un ampio condotto, simile a una fognatura completamente allagata, il cui percorso però riportava presto a una nuova salita. La causa di tale bizzarro tragitto divenne chiaro dopo diversi tentativi di cui ebbe bisogno l'ex Tagliarocce per risalire, raggiungendo infine quella che era l'apertura... verso un interno arieggiato. Il gruppo era riemerso nella cima di quella che pareva essere una elegante balconata barocca, dotata di una ringhiera in metallo, che sorgeva a cingere l'area della piscina da cui erano emersi. La balconata comprendeva un montacarichi per permettere la discesa al livello inferiore già visibile da dove essi si trovavano, una vista come raramente gliene era capitate. Il quartier generale dell'Ordine Sinaptico somigliava a una città sotterranea, scavata all'interno della formazione rocciosa vista quando si erano immersi, modellata ad uso di quel gruppo misterioso che per tempi immemori avevano plasmato il futuro di intere nazioni, lontano da occhi indiscreti. Essa sembrava essere stata strutturata su tre livelli, ognuno dei quali di forma simile a una ciambella, il cui “buco” era formato da un ampio foro al centro del livello stesso, una caratteristica che offriva dall'alto la vista del fondo di quella struttura, che finiva in quella che pareva una grande pozza di acqua scura come la notte. Le comunicazioni tra i vari livelli avvenivano tramite scalinate in pietra che sorgevano al limitare del pericoloso centro. L'ampio spazio che sorgeva tra il vuoto centrale e le pareti esterne, in compenso, era un brulicare di vita: bipedi dinoccolati e calvi, dalla pelle gommosa e di un color bluastro camminavano con passo sicuro, salutando i propri simili mentre dietro di loro gruppetti di umani, elfi, minotauri e altre creature umanoidi li seguiva pendendo dalle loro labbra... o per meglio dire dalle loro appendici simili ai tentacoli di un polpo, che Clint identificò come illithid. E se già essi erano uno spettacolo per stomaci forti, gli altri schiavisti con cui spesso incrociavano il cammino o intrattenevano scambi erano pure peggio, creature dal corpo di ragno, con volti spigolosi che sorgevano da teste il cui lungo collo era simile a una enorme proboscide. Essi erano neogi, una razza di aberrazioni planari tristemente famosa per i loro commerci a base di persone viventi. Non tutti gli umanoidi, tuttavia, sembravano schiavi in ceppi. Diversi di essi, accomunati dal pallore della pelle e le tuniche color porpora, svolgevano i loro affari portando (o più spesso facendo portare) pile su pile di pergamene e tomi, scambiando informazioni e passando ordini sigillati. Quando gli avventurieri avrebbero deciso di scendere, avrebbero trovato un montacarichi dotato di paranco che, tramite un sistema di leve, permetteva anche a una sola persona di consentire la discesa per il livello inferiore, il primo. Lì diverse attività, già notate dall'alto, sorgevano a beneficio dei membri dell'Ordine Sinaptico e a necessità di coloro che erano diventate pedine prive di mente nelle loro mani: una caserma, dove le truppe si allenavano e riposavano tra i turni di guardia, un bazar, dove sorgevano esercizi commerciali in cui buona parte della valuta era formata da esseri viventi scambiati come bestiame, una mensa aperta a tutti, nella quale anche gli illithid talvolta vi si fermavano, una struttura simile a un teatro all'aperto indicata come Arena della Performance Culinaria, una serie di laboratori e officine in cui artigiani e professionisti di vari campi compivano i propri miracoli. Tra tali attrazioni, le due che sorgevano nei pressi di scalinate utili a raggiungere il livello inferiore erano il bazar i laboratori. L'ultimo livello, comunque, pareva raggiungibile tramite un ampio tuffo nella pozza nera che sorgeva nel fondo dell'ampio spazio aperto al centro, una prodezza che tuttavia difficilmente sarebbe passata inosservata ai numerosi abitanti. Gli eroi erano ora chiamati a decidere come approcciarsi a quel posto brulicante di nemici, per poi tentare la discesa.
  9. DM Chandra Silverhand ebbe appena il tempo di mormorare alcune parole arcane che evocarono una vischiosa sostanza sul terreno, che fece sdrucciolare alcuni dei soldati a terra. Non fu, in compenso, né la sangue di drago né un Tagliarocce a distinguersi in quel primo assalto, ma bensì un Forgiacciaio. Pure in quel remoto angolo di Arth il membro del clan dei forgiatori per eccellenza spiccò un agile balzo da mezzelfo, per poi far calare la sua pesante catena su uno degli sfortunati miliziani nemici. L'orientale, a bocca spalancata, cercò di frapporre l'asta del suo falcione per fermare l'ariete di Huruk-Rast, ma il tenero legno fu come burro per il coraggioso Trull che infranse ogni difesa, scavando una orrenda ferita che partiva dalla fronte fino a raggiungere l'inguine. Il nemico cadde prima in ginocchio e poi faccia sul pavimento, i commilitoni che indietreggiarono istintivamente di un passo prima di farsi sotto, nel tentativo di vendicare il loro compagno. Ma non avevano fatto i conti con Bjorn Havardsson. Il combattente dei Fiordi piombò contro quella gragnuola di nemici deviando i falcioni con il proprio falchion, prima di afferrare per il bavero uno dei miliziani e scagliarlo senza troppe cerimonie addosso ad uno dei suoi compagni, quasi che il marito di Tiana sollevasse menhir di professione. Un clangore di armi e imprecazioni si fece sempre più vicino, proveniente dall'imboccatura che essi stessi avevano preso. Diverse figure, almeno una ventina, si profilavano all'orizzonte Eccoli! si udì berciare da un uomo dalle vesti rosse Preparatevi ad ingaggiarli! urlò una voce di donna. Un uomo del Katai rasato, dal viso scavato e con un lungo pizzo, fu il primo a farsi avanti. Vestito con una cotta di maglia lucente e con un flagello legato sul fianco, impugnava tra le mani un falchion dall'aspetto letale Trovati! si limitò a dire, snudando i denti in un ghigno sadico. Gli uomini in battaglia, riconoscendolo, sembrarono ritrovare nuova linfa Gomon! Gomon! gridarono, rinnovando i loro sforzi per abbattere gli assalitori, spingendo la loro carica contro gli uomini che li stavano bloccando. Rinvigoriti, i balestrieri puntarono le loro armi contro i difensori, rilasciando una salva di quadrelli che abbattè buona parte delle copie che Chandra evocò per difendersi, la stregona che non riuscì ad emergerne completamente illesa, riportando alcune ferite tra cui un taglio alla coscia e un quadrello sotto la scapola destra. Eroicamente, Trull abbattè il nemico che Bjorn aveva lanciato, lottando come un puma anche quando i balestrieri lo colpirono al petto. L'Havardsson tentò di fare scudo come meglio potè, ma i fanti lo costrinsero sulla difensiva, con un paio di colpi che trapassarono la sua armatura ferendolo al polpaccio e trapassandogli una caviglia. Con i nani impossibilitati o non disposti a intervenire, la situazione sembrava sull'orlo di precipitare. X tutti
  10. DM Seline Trombavino non ebbe molto tempo di fare mente locale su ciò che le era successo, poiché un robusto strattone la riportò a riprendere conoscenza, nel bel mezzo della battaglia. Oceiros, autore di quella rianimazione sul campo, per non rischiare inondò la stregona di energia ricostituente, il tipo di potere divino che riservava usualmente per le serate tra amici o per quando in generale serviva qualche libbra in più da mettere in campo. E se, al contrario, Celeste di libbre non ne pesava tante, Cuore Nero non venne comunque mulinato con delicatezza, i fendenti che rischiarono di colpire anche i suoi compagni mentre l'albina riversava la sua furia sugli infidi e spietati anfibi. Il temporaneo killer della tiefling venne raggiunto dapprima da Thorlum, che gambizzò a colpi di martello uno skum prima di fratturargli la scapola. A quel punto, Celeste in persona completò l'opera trapassando il basso ventre del nemico, che si scoperchiò in un trionfo di budella galleggianti. Clint Draconis, nel frattempo, sembrava dover fare gli straordinari in quel giorno in immersione, mentre cercava di tenere a bada due nemici alla volta, la stessa missione in cui era impegnato anche Zhuge Liang, che richiamò tutto il potere di cui disponeva per colpire allo sterno uno dei suoi avversari. Gli skum non reagirono bene a quelle ulteriori decimazioni e alla resilienza nemica. Lanciando sibili e imprecazioni a mezza bolla (dopotutto erano sott'acqua) gli insidiosi difensori abbandonarono la battaglia, fuggendo come meglio potevano per nascondersi dalla furia dei loro avversari. Gli eroi di Firedrakes, nonostante alcune difficoltà in quell'ambiente difficile, erano emersi vincitori! L'obelisco, ora sgombro di pericoli, non sembrava disporre ingressi o indizi sul suo funzionamento. Clint tentò la fortuna, osservando la superficie nera su cui venature color porpora sembravano danzare come sottili serpenti. Quando la mano dell'adepto toccò la struttura, però, le venature seguirono la sua mano e il suo braccio, un freddo venefico che lo costrinse a ritrarre l'arto prima che lo traesse a sé, non senza sentirsi intirizzito e dolorante. Zhuge fu lesto nel riconoscere in ciò la pietra nera che veniva usata nei luoghi più sacri di Tharizdun, ricordando di aver sentito di templi in cui tali strutture venivano usate per consumare vivi i sacrifici umani che venivano offerti alla loro folle divinità. A parte questo accenno di storia, però, non pareva esservi nulla di utile. Solo un ingresso divideva gli eroi dal territorio nemico. X tutti
  11. DM La compagnia attraversò in fretta l'ampia stanza, lasciandosela alle spalle mentre udivano il rumore di alcune porte che si aprivano, presumibilmente parte di quelle che avevano già notato in precedenza. Ma essi decisero di inoltrarsi tra le pareti frastagliate dell'arteria principale di quelle miniere. Il rumore delle grida aumentò di intensità via via che gli avventurieri procedettero verso il tunnel centrale, chiudendosi alle spalle l'ingresso per mezzo della magia di Sharifa, messa come il resto dei suoi compagni a dura prova in quella infiltrazione che si era trasformata presto in una missione di assalto in una struttura nemica. Quando gli eroi di Firedrakes giunsero infine all'origine del parapiglia, trovarono una ventina di uomini della milizia del Katai, intenti a scambiarsi a gran voce ordini mentre coordinavano tiri di balestra contro le posizioni nemiche, inveendo contro gli improvvisati difensori Arrendetevi e non ci saranno punizioni! gridarono diversi orientali, in quello che era un conflitto non all'arma bianca, ma basato su una particolare attenzione alla difesa. I nani, però, non parevano aver predisposto le loro coperture per arrendersi: diverse barricate erano state sollevati con mezzi di fortuna quali ceste e carrelli di ferro rovesciati, sacchi di detriti e travi oltre a macerie del soffitto, impilati a formare un robusto fronte difensivo contro cui i quadrelli finivano inevitabilmente per scontrarsi Non ci muoveremo finchè non avremo garanzie! Allora riavrete i vostri prigionieri! si udì da una voce maschile oltre la barricata Già! gli fece eco un secondo, tossendo Non moriremo più invano per il ferro! una terza voce roca tuonò in risposta ai tentativi di richiesta di resa dei nativi del Katai Provate ad avanzare e scoprirete che cosa significa vedervela con dei Tagliarocce furibondi! le teste di una mezza dozzina di nani sbucarono e altrettanti sassi volarono in direzione dei miliziani, che furono costretti ad abbassare la testa. L'arrivo degli avventurieri fu notato da un paio degli uomini, che diedero voce ai loro commilitoni Intrusi dall'esterno! gridarono, mettendo mano alle loro armi Accidenti, dov'è Gomon? Dove sono i tenenti? Tutti con il generale? pur non disponendo di un ufficiale in comando, però, gli uomini estrassero i loro falcioni e le loro balestre, pronti a dare battaglia contro i nuovi arrivati. Dietro di loro un rumore di passi in lontananza preannunciava l'arrivo di rinforzi dalla stessa strada da cui essi stessi erano venuti. Se gli orientali erano finiti per trovarsi in una possibile tenaglia tra i nani e gli avventurieri, ora questi ultimi rischiavano di finire tra le mascelle delle forze di difesa. X tutti
  12. DM Thorlum Senzacasta non era il guerriero più elegante e raffinato in circolazione. Il nano approcciava il martello come approcciava le donne, con brutalità e desiderio di colpire più forte che potesse. E se talvolta tale strategia si rivelava inefficace (specialmente con le creature di sesso femminile), lo skum che cercò di parare il colpo con le proprie braccia si ritrovò a gridare nel momento in cui l'impatto fratturò gli avambracci del mostro, prima di abbatterlo sul fondale e fracassargli il cranio. Una caduta che precedette di poco quella di un altro dei bruti acquatici, trafitto dalla forza di Cuore Nero, il quale ferì alla spalla sinistra un altro degli aggressori. Ma la feccia acquatica trattenne con le mani lo spadone, impedendo alla Borealis di correre in soccorso di Seline. La tiefling pose la propria mano su uno dei suoi aggressori, colpendo il suo sistema nervoso, ma venendo aggredita dalla sua vittima quando ella cercò di lanciare un secondo incantesimo, gli artigli che le trafissero i polsi prima che la testa si serrasse sul suo collo, lo skum che si dibattè per recidere, con successo, la giugulare della nativa di Pescalia. Quando l'essere trasse indietro la propria testa, la bocca piena della carne nemica, Seline iniziò a galleggiare lentamente verso la superficie, il corpo privo di vita immobile, la testa piegata in un arco innaturale mentre i pugni dei difensori dell'Ordine Sinaptico si sollevarono fieri per l'uccisione rimediata. Un festeggiamento di breve durata nel momento in cui Clint riversò su due di essi la propria possanza draconica (anche in questo caso, quella dei soffi). Zhuge, dal canto suo, cercò un colpo di taglio, ma i nemici schivarono l'affondo, per poi cercare di ghermirlo nuovamente, il wu-jen che ringraziò il suo addestramento marziale che gli impedì di fare la stessa fine della dame comandante di Firedrakes. x tutti
  13. Dragons' Lair Forum, Agosto 2019 - Pronti per il loro viaggio nel Katai, gli abitanti dei Fiordi Winn'Ier (a sinistra) e Bjorn (a destra), famosi per le loro schermaglie a base di pugni e lanci di avversari, si apprestano a raggiungere i compagni prima della partenza. L'immagine cattura pienamente la fedeltà al dovere di Bjorn, il quale indossa vesti con i colori della casata Evankalos di Isola del Delfino, di cui ha ottenuto il cavalierato.
  14. DM Se i wraith avevano colto di sorpresa le incantatrici, Chandra aveva già visto sufficiente morte (in questo caso non-morte) nella Savana per non sapere come adoperarsi. Una colonna di piume simile ad un obelisco investì le creature di energia negativa, che strillarono mentre esplosero in un schizzi di ectoplasma che investirono le due donne. Golban, giunto per portare la giusta punizione divina sulle creature non potè fare altro che notare le due arcaniste, coperte ora da capo a piedi da un vischioso e appiccicaticcio liquido che ne insozzava il viso, il seno e le vesti. Il clangore delle armi che giungeva nei tunnel divenne un vago ricordo quando gli eroi fecero la loro avanzata. Bjorn scivolò in avanti, oltrepassando il suo avversario, per poi sollevarlo e scagliarlo contro il comandante nemico, che venne colpito come un pupazzo ad una fiera di paese e gettato a terra con il suo commilitone. Il comandante ebbe appena il tempo di urlare Gomon! Gomon! prima di venire investito da una torma di pugni di Tom Po, che aveva oltrepassato le aste delle armi nemiche per ingaggiarlo in mischia, in una colluttazione di corpi in cui il leader di quei difensori sembrava spaesato. Trull mulinò la sua catena, avvolgendola attorno al collo del suo avversario prima di decapitarlo e ferire a una gamba il suo vicino. Il Forgiacciaio, ben piantato sulle sue gambe, ribadì la sua supremazia quando si trattava di armi con portata! Winn'Ier, dal canto suo, assunse la sua forma di orso preferita e distribuì pugni con la stessa disinvoltura con cui Clint Draconis distribuiva il proprio seme. Le pelose mani dell'orso abbatterono mascelle, sterni e clavicole, che si spezzavano come ramoscelli secchi sotto l'egida di quei pugni forti come magli. Una detonazione nelle retrovie investì i balestrieri, il comandante e anche Tom Po, vittima della sua stessa impazienza quando si trovò nella linea di fuoco di Sharifa. La stregona scaraventò una seconda esplosione che fece tremare le pareti e il soffitto, da cui iniziarono a cadere macerie, ma che infransero infine l'ultima linea difensiva che separava gli avventurieri dal loro proseguio. Lo spiazzo a cui poterono finalmente accedere, superate le barricate, fu una grossa caverna in cui diversi percorsi erano a loro disposizione. Il primo, nonché il più rumoroso, era il tunnel centrale che conduceva in direzione del rumore di battaglia che avevano udito fin dal loro arriva e che stava proseguendo. Un altro tunnel laterale, scoperto come quello principale, conduceva verso una lieve discesa. Ma pure qualora essi non avessero voluto insinuarsi nel pieno delle miniere, diverse porte si palesavano loro: una con la scritta “Montacarichi”, un ingresso tarlato per una stanza indicata come “Ventilazione”, una grossa porta in legno rinforzato con scritto “Magazzino” e una porta in ferro battuto con una finestrella inferriata nella parte superiore. Purtroppo la traccia di Winn'Ier era perduta nel marasma di sangue, carne bruciata e i numerosi odori che testimoniavano il ruolo cardine di quella posizione nello snodo tra le varie attività. Fu evidente ai viaggiatori che il tempo per decidere non era molto, in quanto i passi che le stregone avevano udito in precedenza si fecero via via più forti. Presto nuovi nemici provenienti dal livello superiore avrebbero raggiunto la loro posizione. x tutti, riepilogo delle azioni
  15. DM I nativi della superficie, abituati da tempo ad aspettarsi il peggio, non persero tempo alla vista degli Skum. Seline, Oceiros e Celeste innalzarono le loro migliori difese, che apparvero sotto forma di scudi e armature che risplendettero come un faro in quell'abisso marittimo. Clint Draconis, dal par suo, scatenò la potenza del drago... ma non quello che usava in camera da letto, bensì l'innato potere del soffio di pura energia sonica e tonante, che avrebbe reso orgoglioso qualunque drago blu. La feccia acquatica che venne investita tremò quando l'elettrocuzione li raggiunse, quasi come fece anche il corpo del bruto anfibio che venne colpito dal falchion di Zhuge, che gli trafisse la gamba sinistra. Ma il popolo acquatico che sorvegliava quel tetro angolo di proprietà dell'Ordine Sinaptico era pronto a difendere la posizione con le unghie e con i denti... letteralmente. Lo sciabordio nell'acqua preannunciò l'arrivo di tre delle ondate nemiche contro gli avventurieri, mentre una delle coppia si occupò personalmente del mago della fenice di giada che era giunto per primo al loro cospetto. Gli skum, come già i viaggiatori avevano potuto notare, non avevano particolari orpelli, né armature (che li avrebbero oltremodo rallentati in acqua) e nemmeno armi. Ma i loro corpi avevano speroni affilati, protuberanze ossee di cui in particolar modo Celeste e Zhuge ebbero la sfortuna di accorgersene quando le creature si scagliarono su di loro con ferocia inaudita, i movimenti rapidi delle braccia e delle mascelle che sollevavano sbuffi di sabbia che per poco non accecarono i difensori. Seline si ritrovò un profondo taglio sul collo, Zhuge si vide staccato un pezzo dell'orecchio sinistro e venne artigliato allo stomaco, Celeste fu morsa direttamente sul viso, che venne minacciato di venire mutilato dall'assalto mentre speroni e artigli trafiggevano avambracci e cosce, Clint venne morso al basso ventre e si procurò un taglio sulla fronte. Solo Oceiros e Thorlum parvero uscirne quasi illesi, sebbene il nano rischiò di perdere l'unico occhio sano rimediando solo un taglio sulla guancia. Il sangue dei viaggiatori, provenienti dai brutali tagli inferti, iniziò a tingere quel fondale bluastro, mentre le urla delle vittime risultavano appena udibili, ovattate fino all'estremo in quella che gli skum intendevano rendere la loro tomba. x tutti, riepilogo delle azioni
  16. DM x Sharifa e Tom Po Se Sharifa aveva invocato un muro invisibile, esso doveva essere stato un'ottima creazione, poiché nulla lasciava trasparire alcuna differenza nel corridoio da cui si stava generando un notevole rumoreggiare. Gli avventurieri, guidati da Winn'Ier, volsero le spalle al corridoio bloccato prima di scendere nel livello inferiore. La discesa non fu delle migliori, il terreno che diveniva via via sempre più instabile e scomodo anche per le suole di stivali più spesse. Quella scomoda situazione non fu comunque di lunga durata, in quanto gli avventurieri ebbero presto l'occasione di emergere in un grosso spiazzo interno, un passaggio che terminava in un grande cancello in ferro, le cui ante erano spalancate e dalle cui grate di quella di destra penzolava una lunga catena con un grosso lucchetto. Oltrepassato l'ingresso, diversi nativi del Katai sostavano dietro alcune barricate fatte da sacchi di tela impilati. Gli uomini della milizia interna, una decina armata di falcioni e balestre, non portavano armature, preferendo tuniche nere a T cinte da fasce color rosso, i capelli raccolti in elaborate crocchie. Il loro comandante era distinguibile per il colore del proprio kimono rosso e il simbolo del drago nero riportato nella schiena, una visione fugace che ebbero prima che egli notò l'ingresso dei nuovi venuti Intrusi dall'esterno! fu l'urlo a malapena udibile al di sopra dei rumori di battaglia e le grida che provenivano dai dedali di cunicoli che si intravedevano oltre le barricate, distorte in quell'ambiente al punto da esserne irriconoscibile la provenienza. Pur non essendo paragonabili per esperienza all'elitè dell'esercito, la rapidità dei miliziani fu disarmante: il comandante dalla tunica rossa sollevò le mani, per poi congiungerle in una serie di simboli e mormorare Supido No Geijutsu! Una mossa che dapprima parve un fallimento totale... non erano volate palle infuocate, draghi bianchi dagli occhi azzurri... ma fu presto chiaro che l'intento non era quello di colpire gli intrusi, bensì i difensori stessi. Metà degli uomini della milizia si lanciò avanti con una rapidità impressionante, le braccia tese dietro la schiena prima di colpire con i propri falcioni, un istante dopo la salva di quadrelli che investì gli uomini della compagnia, muro umano (e non solo) contro quella fanteria nemica. Le balestre pesanti non uccisero, ma Bjorn si buscò un quadrello nel ginocchio destro, così come Tom Po uno al fianco sinistro e Trull uno sotto l'ascella. A complicare le cose, i falcioni impugnati dai fanti non solo furono in grado di provocare altre fastidiose ferite, tra cui un profondo taglio alla coscia del felinide, ma complicarono le cose nel momento in cui le aste di cui erano fatte permisero agli orientali di tenere una sostenuta distanza dai loro nemici. Se Chandra e Sharifa parvero risparmiate dalla furia dell'est, le due incantatrici si dovettero ricredere. Alle loro spalle, non un esercito nemico, ma un duo di wraith discese dal soffitto, ingaggiando le due donne. E laddove un tempo la peggiore preoccupazione delle due femmine era il tocco inopportuno di Clint e Winn'Ier, furono gli incorporei a prendersi la maggiore soddisfazione, intirizzendo le membra delle due avventuriere (seppur testimoni oculari di nota fama avrebbero potuto testimoniare che i wraith ebbero non poca difficoltà a colpire i centri giusti, come se parte delle loro avversarie fosse in una materia plastico-inorganica). Come se non bastasse, un rumore di passi fu udibile provenire dalla cima della discesa che essi avevano appena terminato di percorrere. x tutti, riepilogo delle azioni
  17. DM x Zhuge Zhuge Liang ebbe il suo bel da fare per passare le dovute informazioni ai suoi compagni, indicando la spirale come il simbolo non dell'erosione casuale del terreno o di un architetto eccentrico, ma come uno dei più chiari vessilli del culto di Tharizdun. La presenza della piramide nera priva di punta era un ulteriore indizio in tale direzione, costruzioni che spesso fungevano da altari oscuri carichi di pura energia malevola e pericolosa qualora toccati da cuori impuri. Il gruppo riuscì, balzellon balzelloni, ad avanzare spedito verso il tetro monumento. Ma prima che essi potessero interagire con la stessa infame opera d'arte, un pericolo si palesò attorno a loro. Se infatti le figure acquatiche erano finora rimaste ai margini del campo visivo, ora esse avanzarono verso gli invasori a coppie, circondando rapidamente il gruppo mentre fendevano l'acqua con la naturalezza che avrebbe avuto un falco in cielo. Le creature a prima vista sembravano grossi umani nerboruti, ma la pelle sopra i muscoli nodosi era di uno sporco color nero-verdastro, le mani e i piedi troppo lunghi e palmati. Gli occhi bulbosi fissarono il gruppetto e i denti acuminati si snudarono in un ghigno serafico. Essi erano skum, un popolo acquatico tristemente famoso per la brutalità del loro approccio al combattimento, in cui preferivano sempre aggredire con zanne e unghie invece delle armi create dall'arte forgiatoria. Paragonati spesso agli ogre o ai minotauri della superficie, questi esseri erano di certo meno alti, ma non meno forti delle loro attribuite controparti non anfibie. Gli avventurieri avrebbero dovuto sperimentare per la prima volta le loro capacità al di sotto della superficie del mare. x tutti, riepilogo delle azioni
  18. DM Lo scontro che scaturì non sarebbe diventato una ballata, poiché esse usualmente non cantavano sonetti talmente brevi. Chandra dispiegò le ali e scagliò le proprie piume addosso ai nemici. I soldati del Katai parvero fin da subito ossi ben più duri da rodere, ma non abbastanza per resistere alla potenza sprigionata dalla contessa consorte, capace di annicchilire qualunque iniziativa dei suoi compagni, perfino Sharifa che stava per ultimare l'incantesimo che avrebbe portato devastazione e morte tra i nemici. Non che ciò che avvenne passò inosservato. Allarme! Allarme! urlarono parecchie voci dal corridoio laterale, accompagnato da un sordo rumore di passi e metallo che sbatteva contro metallo Intrusi nella miniera! Alle armi! Alle armi! gridarono le voci dal dialetto del Continente Orientale, forse commilitoni di coloro che ora giacevano a terra, il sangue che colava dalle numerose ferite che avevano trafitto carne, ossa e metallo, ornamento cremisi in quel crocevia privo di eventuali novità ma nel quale Winn'Ier era l'unico in grado di trovare una traccia, la quale proseguiva verso il corridoio opposto a quello da cui era partito l'allarme, il quale scendeva verso il livello sottostante. Ora stava agli eroi decidere se e come fronteggiare il dilemma che gli si poneva dinnanzi. x tutti, riassunto delle azioni
  19. DM x tutti La teoria di Celeste si rivelò esatta quando Clint provò a immergersi nelle acque della baia, scoprendo la funzionalità della perla legata al collo, che gli consentiva di respirare e muoversi liberamente in acqua, senza nemmeno risentire della resistenza che usualmente si percepiva in apnea. I viaggiatori provenienti dall'Occidente si procurarono quindi le collane, prendendole senza troppe cerimonie da altrettanti abitanti, i quali come pronosticato non ebbero particolari moti di reazione. Una reazione ilare sarebbe forse stata quella che avrebbero mostrato amici e parenti di alcuni degli eroi che si immersero in acqua, a tratti con non poca spavalderia. Seline annaspò a più riprese, quasi fosse stata immersa direttamente nell'acquasanta (Coff... coff... Eff... Glurg! fu spesso udito da testimoni attendibili), ma fu comunque un più valoroso risultato rispetto ai tentativi di Thorlum e Oceiros, che affondarono come sacchi di patate a cui fossero stati aggiunti macigni e incudini. Zhuge, Clint e Celeste, che per fortuna o per bravura si trovarono a loro agio tra i flutti (in particolar modo Celeste, che tenne alto l'onore delle sue omonime) aiutarono la nativa di Pescalia nell'immersione per raggiungere i compagni che controvoglia li stavano precedendo. Ma sia che si stesse discendendo con la naturalezza di un pesce (capodoglio compreso) o con la grazia di un pianoforte lanciato dal sesto piano, la spedizione acquatica apparve nondimeno inquietante. La luminosa superficie sopra di loro divenne presto sempre più lontana, il mare aperto che li inghiottì sempre più nelle sue immense profondità oscure, mentre attorno a loro formazioni rocciose e alghe simili ai tentacoli di una piovra costituivano la vegetazione dominante in quel regno sconfinato e così raramente calcato dagli abitanti della superficie. La discesa di Thorlum e Oceiros avvenne con un grosso sollevamento di sabbia sul fondale, a una ventina di metri di distanza da un grosso pianoro di fattura artificiale. Esso infatti era stato modellato a guisa di una grande spirale frastagliata, che percorreva il fondale livellato di quella che era una grande spelonca del diametro di più di un centinaio di metri di diametro, quasi la cima di una torre che sprofondava nel buio. L'unico ingresso per tale massiccia struttura era un grosso buco al centro della spirale, grande abbastanza per consentire l'ingresso anche a bulette sovrappeso. Altro particolare sito presente sul pianoro, ai margini della spirale, era una imponente struttura simile a una piramide priva di punta fatta da una pietra più scura della notte. L'ambiente del pianoro era fiocamente illuminato dalla luminescenza di alcune alghe che sorgevano tra le crepe delle frastagliature. Nessuna sorgeva nei pressi della piramide nera. Giunti dai propri compagni, anche i migliori nuotatori poterono rimirare l'insolito panorama e notare diverse figure nuotare in lontananza, nella oscura penombra delle profondità marine che li circondavano. x tutti
  20. DM Deciso di non indugiare oltre, gli avventurieri percorsero il corridoio fino in fondo, il quale sbucava su un'ampia stanza di snodo, anch'essa scavata nella roccia, che conduceva a tre possibili vie: quella al lato opposto in cui erano giunti, la cui direzione era sancita da un incisione sulla roccia che recitava “Montacarichi e fonderia”. La strada a destra non era indicata, ma essa procedeva a scendere verso l'oscurità. Il percorso a sinistra proseguiva verso un altro corridoio. Ma pur la tenue luce fornita dalla lampada ad olio appesa al soffitto non mancò di illuminare i volti e le vesti dei sette soldati che si trovavano in questa stanza. Gli uomini del Katai, riconoscibili dagli occhi a mandorla, erano leggermente più bassi rispetto agli abitanti del Continente Occidentale, tuttavia i loro volti erano solcati da numerose cicatrici che ne testimoniavano, assieme ai fisici tonici al massimo della loro forma l'estremo allenamento marziale. Le loro corazze di piastre, gli elmi noti come kabuto e le insegne del casato degli Ishibura (un drago nero su sfondo rosso) li identificavano come soldati scelti. Gli uomini si voltarono all'udire i passi dei nuovi giunti, rapidi ad estrarre chi una delle lunghe spade a lama sottile note come katana o chi delle balestre pesanti caricate con quadrelli capaci di trafiggere anche il più solido usbergo Intrusi! urlò uno degli uomini, puntando la propria arma contro Bjorn. Gli eroi stavano per fronteggiare per la prima volta i nemici del Continente Orientale. x tutti
  21. DM tiri utili effettuati Diversi erano i racconti che trattavano di culti segreti nascosti sotto facciate assai più beveole, come spesso gli adepti di Hextor stessi erano soliti fare. L'idea di perlustrare il tempio fu progettata da Clint sulla base dei metodi coercitivi a cui si stava pian piano appassionando, sebbene assai poco ortodossi. Ma in quell'occasione non ve ne fu bisogno. Il sacerdote presente non si oppose quando il gruppo avanzò nella sua esplorazione, cercando ovunque come aspettandosi di trovare una botola che conducesse in basso verso dei livelli inferiori, una tenda che nascondesse una porta segreta o un pulsante che aprisse un portale per l'Abisso... uno in più rispetto a quello già presente per mezzo della Dame Comandante dei Cavalieri di Firedrakes presente con loro. L'ispezione fu lunga e meticolosa... e non produsse risultati. Contrariamente ad ogni aspettativa, il tempio di St.Cuthbert non pareva celare ingressi segreti e, a parte l'assenza di incantesimi protettivi nella sua area, il luogo di preghiera non portava con sé indizi sul proseguio del loro viaggio. Sembrava dunque che la loro ricerca si dovesse concludere in un buco nell'acqua. Finchè Celeste non risolse la situazione. La nutrice preferita da Ragnar Bjornsson e Alucard Borealis non aveva intenzione di arrendersi e diede fondo a tutti i mezzi possibili a sua disposizione, cercando di studiare la collana, scrutando ogni possibile illusione esistente ed arrivando a sondare con la sola vista con cui era nata i comportamenti degli abitanti alla ricerca di qualunque cosa potesse dargli un indizio. E infine lo trovò. L'elocatrice era giunta, in maniera assolutamente casuale, alla pasticceria locale dove notò diverse casse da spedizione in imballi sigillati con la cera. La particolarità spinse la elocatrice a cercarne di capire il motivo, fatto che divenne evidente quando uno dei garzoni (come tutti munito di collana) prese il pacco raggiungendo il molo, per poi consegnarlo... in acqua. L'uomo si immerse con la stessa naturalezza con cui Clint si sarebbe spogliato in un'orgia, la mancata riemersione che fece scoprire agli avventurieri perchè nessuno avesse finora trovato il luogo da cui veniva coordinata la gilda più misteriosa di Arth. Il quartier generale dell'Ordine Sinaptico si trovava nelle profondità degli abissi. x tutti
  22. DM x Tom Po Con rapide ispezioni, gli avventurieri controllarono le quattro stanze che erano situate vicino a quella del generale Yodogawa in cui erano giunti all'inizio. Le occupazioni erano più piccole di quella del generale del Katai, consistenti in un letto con lenzuola color viola scuro, una mensola, scrivania e una sedia. Una delle stanze si scoprì quasi del tutto allagata dalla stessa infiltrazione che iniziava a prendere possesso anche della camera del loro obiettivo. Altre due presentarono delle particolarità: in una, Sharifa sentì una strana sensazione sulla gamba sinistra, prima di accorgersi che un ragno grosso quanto un melone stava risalendo il suo corpo, un viaggio che fu di breve durata nel momento in cui venne ributtato a terra e schiacciato senza troppe cerimonie. In un'altra stanza, un cofanetto in legno di cedro era appoggiato sul letto. Tom Po non parve molto fiducioso dell'ispezione di Trull, il quale affermò che non vi fossero trappole in agguato. Il felinide fu afflitto ancora da una dolorosa sensazione al petto, che lo lasciò fiaccato come nemmeno il duca Ascharon era stato in grado di fare. Ma il suo corpo parve finalmente finire di soffrire, permettendogli pur malmesso di tentare l'approccio alla scatola. Stavolta Trull non si era sbagliato. Il cofanetto conteneva un'arpa in legnoscuro, un capolavoro di artigianato scolpito sulla figura di un'elfa dalla schiena inarcata all'indietro, il cui vestito intagliato era adornato da veri gioielli, piccoli rubini rossi che rendevano lo strumento non solo un'ottima fonte di musica, ma anche un cimelio di notevole valore. X tutti
  23. DM Le analisi di Zhuge non portarono più informazioni di quante egli ne avesse già fornite, in quanto lo strumento stesso non sembrava al momento sprigionare il potere di cui era stato infuso. Clint decise di saggiare la collana con le mani, riscontrando la fragilità del monile stesso, prima di indossarlo ponendolo attorno al proprio collo. Gli ultimi timori sul fatto che la misteriosa creazione potesse avere a che fare con lo strano atteggiamento degli abitanti... furono smentiti: la collana di madreperla non sembrò dare sensazioni negative alla psiche del Draconis, osservato dai propri compagni di viaggio con trepidazione. Ma il nobile di Acquastrino non riscontrò alcuna differenza dall'indossare un qualsiasi altro gioiello o pendaglio privo di magia. I sei viaggiatori avrebbero dovuto effettuare dei test e degli esperimenti per scoprire la funzione dell'oggetto, indicato come strumento per il loro ultimo viaggio. x tutti
  24. DM x Trull, Tom Po e Winn'Ier Tom Po aprì la piccola porta, percependo già al tatto come essa fosse stata rimessa sui cardini piantati nella roccia in maniera non perfetta, tanto che l'apertura portò un fastidioso rumore mentre essa strisciava sulla superficie del terreno. Il piccolo spazio all'interno fungeva non solo da ripostiglio, vista la presenza di un paio di sedie in legno, ma anche da deposito per un pesante forziere in legno, presente in un lato della stanza, e un piccolo scrigno in ottone vicino ad esso. Trull, con zelo, controllò la stanza e i forzieri, entrambi chiusi con dei robusti lucchetti. Il fu nano, dopo un'attenta analisi, assicurò che non vi erano pericoli in agguato e passò l'azione a Tom Po. Il felinide, non disponendo di attrezzi specifici, si dovette ingegnare con quel poco che aveva a disposizione, sfruttando le cinghie delle proprie vesti per tentare di venire a capo delle serrature, cominciando da quella più piccola, la quale si rivelò essere intrisa di una sostanza che minacciò fin da subito di consumare le dita del monaco, che evitò la liquefazione delle proprie falangi. La seconda serratura non conteneva unzioni speciali, ma un feroce meccanismo che scagliò una salva di aghi contro l'Ammazzadraghi, uno dei quali colpì al sopracciglio sinistro lo sfortunato scassinatore. Investito in maniera quasi istantanea da un lancinante dolore al petto, che cominciò a bruciargli quasi fosse stato trafitto da mille falchion infuocati, Tom Po fu costretto ad ammettere la sua sconfitta contro i lucchetti, i quali vennero a quel punto aperti solo in virtù della forza bruta di Winn'Ier, che assumendo la sua più bestiale forma (non quella per la quale era divenuto famoso tra le ninfe) ebbe ragione delle misure di sicurezza poste dai responsabili della miniera. Lo scrigno più piccolo pareva all'inizio un contenitore di gioie, data la presenza di anelli su misura per nani e diversi preziosi quali rubini, diamanti e zaffiri. Tuttavia un'ispezione accurata rivelò anche un dettaglio più macabro, la presenza di cinque denti d'oro ancora sporchi di sangue, come se fossero stati estratti con poco riguardo per la salute del paziente. Lo scrigno più imponente conteneva pesanti sacchi di velluto color porpora, tenuti chiusi con dei lacci in pelle e ognuno contenente numerose monete. Che fossero in rame, argento, oro o platino, le monete erano leggermente più grandi e sottili rispetto a quelle a cui gli avventurieri si erano abituati nel corso dei loro viaggi, con una testa di drago riportata su una delle facce e il disegno di un immenso palazzo grande quanto un intero quartiere sull'altra. A parte il dolore al petto che il monaco continuava a sentire, null'altro vi era di interesse. L'esplorazione diminuiva le proprie strade. x tutti, riassunto dei loot x tutti
  25. DM x Zhuge e Celeste, intenti a lavorare nei marciapiedi x Clint, Seline e Thorlum al ryokan . X tutti

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.