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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Con la prospettiva di un viaggio nel Piano Elementale del Fuoco, Bainzu decise di salire in cattedra, offrendo ai più giovani (e pure ad Osymannoch) una protezione che secondo il suo metro di giudizio sarebbe stata più che sufficiente per sopravvivere alle condizioni normalmente proibitive di quell’angusto posto. Una volta assunta la forma di elementale del fuoco tanto per fare il paio con quella da azer di Sophia, Celeste sfruttò una frazione del suo potere per condurre il gruppo all’interno del piano primevo dell’ardente elemento, per la precisione all’interno della sua capitale. L’arrivo fu subito portatore di una buona notizia: il druido aveva scelto con accuratezza i propri mezzi e, sebbene la sensazione di caldo fosse opprimente, nessuno dei Guardiani trovò intollerabile il calore del Piano. La Città di Ottone era una metropoli maestosa e al tempo stesso inquietante, di primo acchito una parodia fiammeggiante di una grande città medio-orientale, ma che si rivelava ben presto un luogo unico e terribile nella sua rovente ospitalità e nella sua atmosfera esotica. La Città era imponente nella sua architettura segnata da edifici in metallo e arenaria, materiali per eccellenza con il quale venivano costruite le immense abitazioni, i minareti e i palazzi dove risiedevano i nobili efreeti, geni del fuoco malvagi il cui compito era quello di amministrare l’immensa città per conto del Sultano, il più potente efreeti al mondo, i cui scopi e interessi non coinvolgevano nemmeno la popolazione. Il disinteresse politico non sembrava però intaccare il profilo economico della città, che nei suoi più di tre milioni di abitanti liberi vedeva una industriosa serie di attività. Al loro apparire al limitare del quartiere degli artigiani, i Guardiani poterono trovarne diversi esempi già solo nella arteria in cui comparvero. L’attività commerciale principale era costituita dall’acquisto e la vendita di schiavi: già dal loro arrivo i Guardiani videro un efreeti materializzarsi portando in braccio una graziosa fanciulla umana dai tratti medio-orientali, dai nobili natali a giudicare dal vestiario, prima di posarla dolcemente a terra. Al contatto con la rovente pavimentazione in ottone, tuttavia, la donna iniziò ad urlare in preda al dolore Aiuto! Dèi! Brucio! gridò, scatenando le risa dell’efreeti, il quale le offrì un anello da indossare per placere quella sensazione… prima di legarle un collare in bronzo con catena attorno al sottile collo e tirarla di malagrazia Vieni! Troveremo un acquirente che saprà apprezzare la tua bellezza! ghignò. Un grasso azer con una tiara di ottone a forma di corona d’alloro in testa, e dalle dita e i polsi ricoperti di preziosi, passò accanto al gruppo facendosi trasportare su una portatina sorretta da quattro orchi dalla pelle bronzea Largo, devo andare a fare acquisti di domestici disse con una vocetta equivoca. Le botteghe della Città di Ottone lì presenti, comunque, offrivano svariati altri prodotti Anelli di protezione dal fuoco! gridò un azer con un kilt dalle finiture dorate, berciando all’ingresso di un negozio dal nome “Accessori per schiavi di Thurdeack” Non fate andare a male il vostro bestiame proveniente dagli altri piani, proteggetelo! mostrando con un gesto della mano una vetrina dove svettava una ampia collezione di rudimentali anelli che andavano dalla pietra all’oro, tutti comunque sormontati da un rubino rosso fuoco. Una salamandra si fece strada tra la folla, battendo le mani per attirare l’attenzione Clienti venite! (semicit.) sibilò, indicando un modesto esercizio con una insegna in peltro con inciso “Armi spaccaossa di Volko Hek’nir” La migliore selezione di armi per avventurieri! Abbiamo anche armi epiche in sconto! E se acquistate da noi garantiamo uno sconto del 10% sulle armature della bottega di Gaya, che è proprio là! Disse indicando un piccolo negozio con un insegna in acciaio “Bottega di Gaya” gestito da una efreeti dalla lunga chioma ardente e dal prosperoso seno, che salutò con la mano Venite a comprare da me! Sono brava a esaudire i desideri dei miei clienti! disse in tono affabile. Di lì a poco passò un carretto trainato da un ogre in catene, frustato da un azer puntiglioso dai baffi infuocati a manubrio e un fez nero in testa Muoviti, idiota! disse battendo una mano su una grossa cassa in ottone sul carro Queste armi non si incanteranno da sole! Ruzarika odia i ritardi! X chi si dirige a “Accessori per schiavi di Thurdeack” X chi si dirige a “Armi spaccaossa di Volko Hek’nir” X chi si dirige a “Bottega di Gaya” X tutti
- Video-gdr Fabula Ultima Isekai
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Grazie e arrivederci disse Laslie, salutando i Guardiani Planari, compreso Bainzu nel momento in cui egli si vide costretto a rinunciare alla ricerca del libro perduto dalla bibliotecaria. Con la loro prossima meta in programma, Sophia fu rapida nel calcolare l’area del quartiere in cui avrebbero potuto avviare le proprie ricerche. Forte dei mezzi che poteva mettere a disposizione dei suoi compagni di viaggio, ella assunse subito la forma di una azer, una nana alta circa un metro e trenta, dal fisico tozzo e robusto e dai capelli fiammeggianti. Contrariamente alla credenza popolare, le esemplari femminili della razza non avevano la barba (come d’altronde ciò avveniva per i più comuni maschi nani). Ella era pronta a condurre i compagni verso la sinistra città comandata da un sultanato di efreeti, come già correttamente spiegato da un esasperato Bainzu. X tutti
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Sessione Zero - Creazione Setting e PG
- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Laslie inarcò un sopracciglio alle parole che Bainzu rivolse a Sophia, ma non si sbottonò. Anzi, ella sorrise alla giovane Corretto. Una mente acuta merita dunque la risposta alla domanda che cerca disse per poi schiarirsi la voce So che Ellis, prima di venire da me, aveva un appuntamento con una azer fabbra. Lo so perché ho svolto alcuni affari con lei, circa alcuni volumi (per fortuna ignifughi) sulla sua arte. Si chiama Ruzarika e ha un negozio nella Città di Ottone, nel quartiere degli artigiani spiegò la bibliotecaria E’ una professionista affermata nel suo mestiere, ma ha davvero un caratteraccio. Fate attenzione quando le parlate, perché sa essere davvero irascibile. Certo, prima è opportuno trovarla per poi fare un cenno ai Guardiani affinchè si avvicinassero. Laslie si avvicinò a una libreria, per poi scorrerne alcuni volumi e trarne una piantina della grande città. Anzi, più che grande essa sembrava una metropoli ancora più grande di Union, fatto che fu confermato dalle parole di Laslie Nella Città di Ottone ci vivono più di quattro milioni di persone, contando gli schiavi. Immagino perdereste molto tempo a cercare la fabbra, io non sono mai stata da lei, ma vi direi di concentrare qui le ricerche disse indicando il quartiere di cui l’anziana parlava Non credo ci sia bisogno di dirvi che il Piano Elementale del Fuoco è un ambiente ostile a chiunque non sia adeguatamente protetto concluse la donna. Una volta terminata la spiegazione, Laslie fece un cenno del capo verso i Guardiani Spero riuscirete a risolvere la questione e a ritrovare Ellis. Nel frattempo, se qualcuno dei miei libri ha attirato la vostra attenzione, non esitate a chiedere sorrise la anziana bibliotecaria. X tutti- Sessione Zero - Creazione Setting e PG
Io propongo gli anni 80. La tecnologia e internet fanno il loro ingresso nella società, ma con molti (TANTI) limiti. Ci sono i primi videogiochi e i primi anime importati, spuntano i primi nerd. E ne dovrà passare di tempo prima che la gente capisca che loro sono destinati a fare grandi cose, mentre i bulli finiranno in galera o a prendere il reddito di cittadinanza.- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La breve sbirciata di Gunnar lo portò a scoprire un mondo di applicazioni erotiche mai visto prima. Quel tomo sembrava contenere tutte le conoscenze necessarie per l’appagamento intimo con una miriade di razze senzienti comprese le razze più comuni, ma anche draghi, ninfe, driadi, demonesse e tante altre Lasci a me, non si preoccupi disse Laslie con un sorriso, aiutando Gunnar a rimettere a posto il libro, ma indicandogli in maniera discreta anche il prezzo riportato dietro la copertina di 5000 monete d’oro. Celeste, dal canto suo, non fece fatica a trovare i tomi sulle Xorvintaal precedenti alla quarta, sebbene fu presto evidente per lei che una rapida occhiata alle figure non era la stessa cosa che leggerlo all’effettivo. La Furia Bianca avrebbe dovuto valutare se comprarli al prezzo di 300 monete d’oro l’uno. Bainzu parve portare la sua attenzione direttamente su Laslie, mostrando una galanteria frutto forse della più vicina età tra i due. Nonostante il galateo, tuttavia, l’anziana bibliotecaria corrugò la fronte quando le domande dei Guardiani passarono su un altro argomento rispetto a quello che lei si aspettava Si è saputo qualcosa? chiese, in apparenza intenta a valutare le implicazioni di quei quesiti Ellis doveva passare a effettuare una consegna qualche giorno fa, ma non si è presentato. Ho provato a contattarlo, ma senza successo quando le fu domandato su precedenti clienti da cui recarsi, la donna annuì lentamente In effetti anche un paio di Sentinelle sono passate a chiedermi se sapevo qualcosa sul suo giro di consegne, ma ho già detto a loro quello che sapevo la donna si pulì il fronte della sua veste da un po’ di polvere, prima di osservare i suoi clienti e scrutandoli a fondo Mi pare chiaro che anche voi lo state cercando. Ma se state investigando mi domando se siate persone abbastanza acute e capaci di ragionare… oppure sciocchi pronti a intralciare delle indagini sventolando pezzi di metallo o lanciando sfere magiche in giro Laslie si aggiustò una ciocca di capelli prima di sfidarli Vi proporrò un enigma. Se lo risolvete vi darò le stesse informazioni che ho fornito alle Sentinelle. Fallite e dovrete andare a cercare le vostre risposte altrove disse la vecchietta, sedendosi sul bordo di un tavolo Tre mercane distinti e onesti hanno cenato alla Rondine d’Argento, una locanda. Il primo di loro, dopo aver consumato il suo pasto, ha chiesto il conto. L’oste a quel punto gli ha risposto “Si diriga pure la cassa, messere, conti pure i soldi che vi sono all’interno e ne metta altrettanti. A quel punto prenda pure come resto 2 monete d’oro” spiegò l’anziana Quando il secondo finì il suo pasto chiese il conto all’oste, il quale gli ripetè “Si diriga pure la cassa, messere, conti pure i soldi che vi sono all’interno e ne metta altrettanti. A quel punto prenda pure come resto 2 monete d’oro” e pure il terzo, dopo che il secondo uscì, ricevette la stessa indicazione “Si diriga pure la cassa, messere, conti pure i soldi che vi sono all’interno e ne metta altrettanti. A quel punto prenda pure come resto 2 monete d’oro” Laslie sorrise Quando l’oste, tutto gongolante, raggiunse la cassa… la trovò vuota “Mi hanno derubato!” gridò, arrabbiandosi. Ma io vi dico che aveva torto disse l’anziana I mercane furono onesti ed eseguirono alla lettera le istruzioni dell’oste. Sapendo ciò, mi sapreste dire quanto danaro c’era nella cassa all’inizio? X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Gli occhi di Suplindh si dilatarono quando i membri dell’Assemblea cominciarono a porre le loro prime domande Dunque accettate di aiutarmi? Ottimo! disse frizionandosi le mani artigliate. Su tale slancio egli fu subito molto prodigo a rispondere alle domande poste dai neo-assunti detective Non ho avuto modo di parlare con Laslie. L’ho incontrata, ma non posso dire di conoscerla. Lei preferisce trattare libri non magici, quindi non abbiamo molto terreno di discussione. Sul fatto che lei rappresentasse la visita che doveva precedere la mia l’ho però accennato alle Sentinelle di Union quando le ho contattate, due giorni dopo aver cercato di contattare Ellis. Proprio le Sentinelle mi hanno detto di aver usato mezzi di divinazione rispose, senza poter tuttavia dare a Osymannoch i dettagli che cercava Ma senza successo. Ingegnosa però l’idea di andare a ritroso commentò sulla strategia proposta dalla mezza-ninfa. Il gargoyle quindi passò a parlare di quello che sapeva sul mercane Non so se fa parte dell’Unione dei Mercane di Union, dovete capire che una razza non fa per forza sempre comunella sulla ipotesi di Bainzu però Suplindh scosse vigorosamente la testa No, non credo si sia fatto corrompere. Siamo partner in affari da anni e posso garantire che è un tipo onesto. Molto schietto, che dice le cose come stanno. Non so dove abiti, ma è sempre molto puntuale nelle consegne, motivo per il quale mi sono subito preoccupato della sua assenza. Di norma lo contattavo comunque per divinazione, quindi non mi sono mai posto il problema di sapere dove andarlo a cercare, ecco spiegò. Quanto alla presenza di un mercato nero su Union, il gargoyle fece fremere le sue ali Onestamente penso ci sia, ma quei pochi che sanno dov’è se ne guardano bene dal diffondere a chicchessia la sua ubicazione. Se chiedete alle Sentinelle vi diranno che non esiste nulla di illecito, ma diciamoci la verità… sappiamo che la criminalità non manca mai su queste indicazioni di scarso aiuto, egli comunque appuntò su una pergamena l’indicazione della Libreria dove lavorava Laslie, quella che fu la successiva meta dei Guardiani In bocca al lupo per la ricerca li salutò Suplindh. Sulle note di una transizione, il gruppo si spostò altrove per proseguire la propria indagine. La Libreria nella Strada del Mercato sorgeva in verità in una viuzza laterale dell’arteria principale dell’isola. Tuttavia, anche se Suplindh non avesse detto loro dove si trovava, i Guardiani avrebbero scoperto ben presto che il piccolo esercizio era ben noto a chiunque raggiungesse Union per affari, finchè avessero coinvolto dei tomi di antico sapere. La bottega sorgeva a piano terra in un caseggiato di legno e muratura, con una vetrina di forza messa per esporre i libri più intriganti nella maggior sicurezza ricercabile. Quando il gruppo fece il proprio ingresso, si trovò all’interno di una libreria stipata di volumi. Scansie, armadi, tavoli e scaffali erano ricolmi di volumi messi in ordine alfabetico e separati per materie. Per Osymannoch, che aveva sviluppato nel tempo una certa affinità con lo studio, quel luogo rappresentava un ricettacolo di sapere senza precedenti, superiore a quello di qualunque biblioteca avesse mai potuto divinare. Riepiloghi di grandi battaglie, guerre ed eventi politici di scala mondiale erano conservati, sapere legato a intere civiltà (Osymannoch notò un tomo dal titolo “La guerra civile di Huruk-Rast, storia di un nano idiota” mentre Celeste notò un volume intitolato “Storia della quarta Xorvintaal su Arth”). Oltre a ciò studi sulla natura terrena e planare, sulla flora e la fauna che poteva spaziare nei vari terreni fino a supposizioni su ciò che si celava oltre i Reami Remoti (Bainzu notò un volume dal titolo “Dees-Nay: finzione o minaccia per tutta la natura?”). Volumi più leggeri, in arte orientale, tratteggiavano storie narrative bardiche illustrate, mentre i trattati più seri parlavano dell’onore e dell’arte dei guerrieri votati fino alla morte (Sophia notò una serie di volumi dal lungo titolo in kanji che tradotto recitava “Non è poi così sbagliato trovare l’amore in un dungeon mentre si sta lanciando Tentacoli Neri” più o meno nello stesso in cui Maxillium notò un tomo dal titolo “L’arte della guerra di Tzu Sun”). La mole di Gunnar per poco non lo portò a sbattere con uno dei lampadari e con una grande pila di libri romantici interrazziali. Un riflesso istintivo lo portò ad afferrare in tempo un volume che gli era quasi piombato tra le mani dal titolo “Libro delle Imprese Erotiche”. Quel luogo comunque non era vuoto e una voce calda e materna accolse i Guardiani al loro ingresso Benvenuti nel mio umile negozio. Come posso aiutarvi? disse un’anziana vecchietta dai capelli grigi raccolti in una crocchia e vestita con un sobrio abito marrone e verde dalla gonna lunga fino ai piedi Dispongo di numerosi libri, anche se non ho ancora ricevuto le mie ultime consegne. Se siete in cerca di tomi di magia arcana, tuttavia, sono spiacente di dovervi informare che non ne posseggo disse l’anziana Come politica di negozio preferisco non immischiarmi troppo con la magia. Detto ciò, se c’è qualcosa che attira la vostra attenzione non esitate a chiedere spiegò con un sorriso Magari nel frattempo riuscirò anche a ritrovare quel quarto volume di Commentari della Mitica Alba che cerco da due giorni… l’anziana scosse la testa, sospirando, prima di smuovere con movimenti lenti e misurati una pila di tomi su calcoli algebrici applicati alla osservazione della cosmologia planare. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Per molti dei Guardiani Planari era passato diverso tempo da quando avevano lavorato per il mero bisogno di un guadagno economico. Ma a discapito di ciò non fu difficile trovare un impiego, non con Nassin-Frost il quale, contattato dal gruppo, fu estatico nel fornire loro le precise indicazioni per il più vicino portale per raggiungere Union e le coordinate precise per arrivare presso la bottega di Suplindh, il socio in affari che aveva bisogno di aiuto per indagare su alcune armi scomparse Lo avviserò del vostro arrivo disse alla fine, augurandogli una piacevole permanenza ad Union durante quella che sarebbe stata la loro prima visita. Anche dopo aver visto Garwyth nelle sue peggiori condizioni, il confronto con Union era impensabile. La metropoli planare era diversa da qualunque città i Guardiani fossero mai stati nel corso delle loro vite. Con una popolazione di più di centomila abitanti superava qualunque insediamento esistente su Arth, composta da un calderone di razze e culture che convivevano nelle numerose isole che fluttuavano su un infinito cosmo stellato, collegate tra di loro da robusti ponti. Ogni isola accoglieva distretti composti da case, casette, casupole, palazzi ed esercizi commerciali, illuminati dalla luce di lampade magiche e sorvegliate dall’occhio vigili da uomini d’arme vestiti con cotte d’arme color argento, strette sopra pesanti indumenti vaporosi, tali da non impedirne i movimenti. Tali guardiani erano le Sentinelle di Union, eccellenza militare planare che lavorava per il Consiglio dei Mercane, l’organo che aveva fondato Union nell’interesse di creare il crocevia commerciale perfetto per chiunque avesse affari superiori a quelli che potessero mai svolgersi sui più umili piani d’origine. I Guardiani si trovarono ben presto immersi in una calca di folla delle più variegate forme e razze, tali da lasciar passare inosservata persino la presenza di Osymannoch in tutto il suo splendore non-morto, ognuna di queste rappresentanze sembrava aver in comune la presenza sul piano per lo svolgimento di qualche affare Sto pensando di passare alla Società Cartografica Planare per vedere se hanno scoperto qualche nuovo piano disse un anziano mago vestito di blu e dalla lunga barba bianca a un suo esimio collega vestito di viola E così gli Spigolatori mi hanno detto “Ti diamo 600mila monete d’oro!” disse una tiefling guercia a uno spadaccino incappucciato, il quale annuì Allora stasera paghi te la cena! prima di scoppiare entrambi a ridere Mi segua, commendatore interloquì un giovane mercane, accompagnando a braccetto un grasso, pelato e baffuto nobilotto per le strade. Un rodomonte mezzelfo dai capelli ingrigiti chiacchierava frattanto con un lupo mannaro Sai cosa? Penso che andrò al locale di Chindra! Mi sento davvero allupato ricevendo in risposta un’occhiata perplessa dell’uomo maledetto Ma mi stai a pigliare per i fondelli? Seguendo le indicazioni fornite da Nassin-Frost, i Guardiani riuscirono a farsi largo fino al ponte sospeso sul cosmo che li condusse infine al Quartiere Magico. Questo favoloso distretto era il fulcro di tutte le attività, i laboratori e le dimore di coloro che erano interessati al reperimento o al miglioramento di qualche potente oggetto magico. La rivendita di Suplindh era sita presso il centro del quartiere, una bottega di medie dimensioni priva di vetrina, al cui interno era presente un unico bancone e una porta che conduceva verso il retro, mentre diversi oggetti da esposizione quali tavolette di pietra (Sophia ne notò una con i rudimenti per apprendere Rovina), armature esotiche (Celeste e Gunnar notarono una delle armature chiodate un tempo possedute dai servi di Baneliness) e pergamene (Bainzu e Osymannoch notarono una strana pergamena di Palla di Fuoco Ritardata Intensificata Ampliata Immobile Silenziosa) erano esposte con i relativi prezzi. Una grande statua a forma di raccapricciante gargoyle con tratti demoniaci capeggiava al centro della stanza… almeno fino al momento in cui la statua non si mosse, rivelando la sua natura di gargoyle Benvenuti alla rivendita di Suplindh disse in tono affabile Io sono il titolare, beh… Suplindh! confermò per poi portarsi una mano sul petto in un cenno di saluto Molti di quei prodotti sono da esposizione, non credo cose che possano interessarvi… ma sono ben felice di poter ascoltare qualunque vostra richiesta. Dovete migliorare qualche vostra arma? domandò accarezzandosi la lunga cresta che partiva dal ponte del suo naso e gli percorreva tutta la schiena O il vostro eminente lich cerca qualche potente nuova magia? chiese Credo che uno dei miei incantatori abbia trovato un segreto di bellezza per le donne… beh, di questo credo però che le vostre signorine non abbiano bisogno disse rivolgendo un occhiolino a Sophia e Celeste. Quando Suplindh fu informato del motivo della loro visita, spalancò gli occhi dalle iridi dorate Ah, ma siete voi gli esperti di cui mi parlava Nassin? Benissimo, vi aspettavo! disse in tono gioviale. Egli non perse tempo a spiegare loro la questione, a quanto pare già conscio del fatto che Frost non fosse entrato nei dettagli Sono passati ormai quattro giorni da quando mi doveva arrivare una partita di armi. Non quelle che trovate dal fabbro sotto casa, per capirci. Armi epiche, mazzafrusti pesanti per la precisione. Credo che Nassin se le sia procurate da qualche parte e abbia fatto da intermediario per alcuni passaggi… Suplindh fece un gesto vago con la mano artigliata Ad ogni modo, la consegna non è mai arrivata. Il mercane che doveva portarmeli, Ellis Green, doveva seguire un itinerario per svolgere alcuni affari. Ma io so solo che prima di me doveva recarsi alla Libreria nella Strada del Mercato, per concludere un affare con Laslie Fredow, la titolare disse scuotendo la testa Perdere questa partita è un duro colpo per i miei affari, sono in ballo svariati milioni di monete d’oro. Ma se riuscirete a recuperarle tutte e otto posso raggranellare un milioncino facendo la cresta sulla rivendita delle armi una volta recuperate. Dunque, posso contare su di voi? chiese. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Re Ambric annuì in silenzio alla risoluzione dei Guardiani Planari Dovremmo aver trovato un piano adatto, colpito da un cataclisma che ha spazzato via la popolazione, non da così poco perché possa nuocerci, ma neanche da così troppo perché le strutture rimaste non possano aiutarci nella ricostruzione fu la sua risposta. Ed essa fu l’ultima occasione in cui egli si rivolse loro, spingendo infine tutta la sua attenzione e i suoi sforzi per gestire ciò che rimaneva del suo potente regno. Fu con Thomas di Birchdale che i Guardiani si trovarono ad avere a che fare più spesso nel corso della giornata: il campione del re, nonostante l’aspetto minaccioso, si scoprì infatti essere una persona di buon cuore, tanto che egli aveva preso fin da giovane il palatinato Non credo ci sia molto da dire su quello che è successo, non più di quanto sia già stato esposto perlomeno disse loro, concedendo una piccola tregua dopo la trafila di tragiche notizie ricevute. Egli non cercò di addossare loro la colpa, né di assolverli da parte della responsabilità intercorsa. Semmai cercò di far concentrare il gruppo su come essi potessero aiutare il maggior numero di superstiti a trovare una via per Brescau Abbiamo diversi villaggi isolati, comunità di montagna e isolette sparse. Abbiamo già accettato il fatto che non potremo salvare tutti, ma forse più della metà… oggi è forse l’ultimo giorno rimasto per tentare di salvarne il più possibile spiegò. Le parole del paladino non si rivelarono esagerate, i danni inflitti all’atmosfera e alla vegetazione dalla doppia calamità aveva ridotto la respirabilità dell’aria a livelli critici e già molti dei più anziani e dei più giovani avevano cominciato a manifestare pericolose difficoltà respiratorie. Bainzu era già stato ampiamente istruito circa la possibile degradazione della natura nei peggiori scenari possibili e dovette riscontrarne l’esistenza di parecchi di essi a Brescau e zone limitrofe, dovendo suo malgrado convenire che le predizioni degli incantatori si erano rivelate esatte. Ben presto di Garwyth non sarebbe rimasta che una landa sterile e infuocata, popolata da svariati elementali del fuoco. La giornata dei Guardiani fu quindi impiegata a percorrere quanta più strada possibile, seguendo le indicazioni degli incantatori e di Thomas, i quali avevano stilato una triste lista dei posti più popolosi e quelli in cui risiedevano le menti più brillanti e importanti, coloro che sarebbero stati necessari per il nuovo mondo che essi avrebbero dovuto fondare di lì a poco. L’unico che non si unì a tale opera di salvataggio fu Osymannoch: il lich, non condividendo per nulla lo spirito di pentimento dei suoi compagni, e avendo una considerazione nulla per il destino degli abitanti di Garwyth, fu visto aggirarsi tronfio per le strade della capitale, scoccando occhiate compiaciute alla devastazione e lanciando gesti al limite del flirtaceo ai cadaveri presenti qua e là, come se si stesse appuntando mentalmente quale di essi avrebbe potuto rianimare per primo. Tale atteggiamento fu visto con un disprezzo a dir poco assoluto da parte delle autorità del regno privo di dèi e, quando giunse la tarda sera di quell’amaro giorno, Thomas di Birchdale si rivolse loro Penso che sarebbe meglio dividere le nostre strade qui e ora. Le persone da voi salvate vi ringraziano disse Non gli abbiamo raccontato tutto, per non creare ulteriori difficoltà precisò Buona… fortuna per i vostri viaggi li congedò infine, con un saluto militare. Nella loro ultima notte a Brescau, forse per sempre, ai Guardiani restava da decidere che cosa avrebbero fatto il giorno successivo. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Fu il membro maschile della Legione rispondere a Celeste Conoscere un artefatto non significa averci per forza un legame, Celeste disse Jasmeera sapeva del Bastone, ma non vi aveva mai interagito. Stesso discorso per Ao e l’Anello del Carnifex, che dubito egli potrebbe mai aver indossato spiegò. La parola quindi fu presa da un’altra rappresentante Come tu hai visto molti mondi e molte lande, noi abbiamo visto molto nelle nostre vite e abbiamo tra le varie cose scoperto dell’esistenza dell’Occhio illustrò. Su tale risposta terminò l’incontro della Borealis con la fazione del Reame Imponderabile. La notte passò cupa sul Teschio di Paithah, forse anche per Osymannoch che era tra i meno convinti all’idea di tornare su Garwyth per fronteggiare lo Scaldri, un nemico che si era già dimostrato inarrestabile contro di loro quando essi erano perfettamente equipaggiati. Tale impegno avrebbe anche anticipato la partenza in direzione di Serabbannin, avendo essi deciso di accettare l’incarico suggerito dalla Legione del Reame Imponderabile. Tuttavia, né loro né il resto dell’Assemblea furono interpellati per l’imminente ritorno al luogo in cui era stato costruito il Bastone della Rovina. Nonostante ciò, i Guardiani Planari partirono alla volta del castello di Re Ambric, per conferire con il re. Sebbene fossero passati pochi giorni dalla loro partenza, Garwyth sembrava un altro mondo. Il sole non era più visibile, coperto da una coltre grigio-nerastra, l’aria carica di polvere e ceneri, tali che la popolazione era costretta a girare con fazzoletti legati attorno al naso e alla bocca per poter filtrare meglio ciò che respiravano. Le forze dell’ordine pattugliavano costantemente le strade, fermando occasionali fenomeni criminali. Anche l’atmosfera al palazzo di Brescau era cambiata di molto dall’ultima visita. Un andirivieni continuo di militari e conestabili imperversava per il palazzo del sovrano, i Sevikim chiamati agli straordinari per osservare e controllare con sguardo truce ogni visitatore. E gli aasimar non mancarono di notare i Guardiani Planari quando essi giunsero Voi! disse uno di loro, con la tradizionale cresta da moicano color argento Eravate gli avventurieri che dovevano distruggere il Bastone e lo Scaldri. Il re aspettava vostre notizie! disse per poi invitarli a seguirlo. La guida sembrava procedere di fretta e ben presto essi raggiunsero una grande e sfarzosa sala riunioni, dove diversi tavoli e sedie in mogano erano stipati di mappe, calcoli e progetti gestiti da una torma di uomini dalle lunghe vesti, i migliori incantatori del regno. Al centro della stanza Re Ambric latrava ordini, mentre al suo fianco il campione Thomas di Birchdale sovrintendeva ai lavori Guardiani Planari! tuonò il re vedendo infine palesarsi coloro a cui aveva affidato il Bastone della Rovina. Sebbene l’età fosse avanzata per il sovrano, egli sembrava ancora capace di farsi sentire quando la situazione lo richiedeva Che cosa accidenti è successo nel deserto? Dovevate eliminare lo Scaldri, dannazione! Non lasciarlo libero di imperversare! disse accalorandosi Ed è proprio vero che le disgrazie non vengono mai da sole, se già eravamo in pericolo è pure giunto uno sciame di rovina sul nostro piano! O almeno ciò che ne è ormai rimasto! Le parole del re non erano solo dettate dal catastrofismo, come ben presto i Guardiani scoprirono Se lo Scaldri fosse stato eliminato subito, forse ci sarebbe stato modo di risolvere tutto spiegò un giovane mago occhialuto, riassumendo la situazione agli ultimi arrivati Ma quella creatura non solo è in grado di muoversi per più di un migliaio di chilometri al giorno, ma è anche in grado richiamare elementali del fuoco, dei più potenti purtroppo spiegò scuotendo la testa Scaldri e i suoi hanno già distrutto quasi un quarto delle civiltà del piano, mentre un altro quarto è stato preso d’assalto dallo sciame disse per poi puntare il dito su una immagine stilizzata di un grosso insetto simile a una locusta zannuta Non sappiamo da dove sono giunti, ma il loro comportamento non è troppo dissimile dai suoi pari. Divorano e si muovono, si muovono e divorano spiegò Carne, ortaggi, anche semplice vegetazione. Non lasciano nulla al loro passaggio. E il problema è che questi insetti evitano attentamente lo Scaldri e i suoi, certo per il fatto che sono fatti di fiamme a loro nocive il mago sospirò Non c’è modo di fermarli. Abbiamo provato con la magia, con le armi… niente ha funzionato. Stimiamo che più di un terzo della popolazione di Garwyth sia stata sterminata in questi due giorni fu il tetro bilancio. Ma pure allora le cattive notizie non parevano avere fine E anche se riuscissimo a far magicamente sparire lo Scaldri e lo sciame mentre parliamo, ormai gli elementali sparsi e i danni provocati alla vegetazione del pianeta sono tali che il nostro mondo sta collassando, ormai incapace di ospitare la vita. L’unica cosa che possiamo fare è lasciare Garwyth alla sua ineluttabile distruzione fu il lapidario responso. Questo scenario apocalittico fu alla base delle reticenze che il re portò ai Guardiani Non avrei dovuto consegnare il Bastone. E’ stato quello l’errore più grave che abbia mai compiuto disse Magari volevate solo fare del bene, ma è chiaro che non eravate pronti per questa impresa, dovevo capirlo. Non rischierò ulteriormente fu il responso di Ambric Tutti gli incantatori del regno destineranno i loro sforzi per cercare di portare via quanti più abitanti via dal nostro piano, verso un altro che possa ospitare i profughi di questo mondo ormai condannato. Se vorrete aiutarci a portare via quante più persone potete verso la capitale, allora il vostro aiuto è accetto, altrimenti potete anche andarvene per sempre. Non c’è più nulla qui per voi come per noi. E dimenticatevi l’aiuto mio e dei miei sudditi. Non rischierò più nulla per seguire i vostri consigli o i vostri ideali. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il confronto di Celeste con la Legione del Reame Imponderabile non fu troppo dissimile dal primo in cui venne accennata l’esistenza dell’Occhio. Stavolta i membri della Legione avevano preso casa nella dimora precedentemente di proprietà dei Guardiani, ma erano stati rapidi a togliere tutto e riportare l’abitato alla desolazione iniziale. Seduti inginocchiati in cerchio, i cinque volsero lo sguardo verso la Borealis. Qualche attimo di silenzio precedette la risposta di una voce maschile Quando molte fazioni dubitavano di noi, voi avete creduto nella nostra partecipazione. Avremmo promesso che ci sarebbe stato un contributo e, oltre alla partecipazione alla missione, abbiamo deciso di condividere le nostre preoccupazioni circa la possibilità che sia l’Occhio ad essere la causa di questo cataclisma spiegò. Egli non smise di parlare che subito la voce femminile di un altro membro si aggiunse Comprendo la curiosità circa il piano da cui proveniamo. Esattamente come l’ultima volta che ce lo domandasti, vorrei poterti dire di più sul luogo da cui proveniamo, ma per il momento abbiamo delle ragioni specifiche che ci impediscono di parlarne con chiarezza. Spero tu possa comprendere e avere fiducia nelle nostre ragioni. Chi invece comprese qualcosa di sicuro fu Nassin-Frost. Il mercane consigliato dalla regina Jasmeera interloquì per buona parte del pomeriggio con i Guardiani, concordando i prezzi e le disponibilità di svariati articoli di cui la Borealis e il druido potevano aver bisogno Sì, posso far arrivare praticamente qualunque articolo non troppo raro nel giro di un giorno se si escludeva il sovrapprezzo su cui il mercane aumentava il proprio guadagno, i membri dell’Assemblea potevano contare su un rifornimento immenso e capace di rivaleggiare con qualunque mercato. La ragione di tali disponibilità fu spiegata dal Frost, e sostenne la teoria basilare di Osymannoch Ci sono molte persone potenti nel multiverso. Molti vivono una vita all’interno di una bolla, sia essa un villaggio, una valle o un piano. Ma per chi si spinge oltre è possibile scoprire mondi incredibili. Come Union, una metropoli planare come non se ne è mai vista prima. Dovreste farci un salto, un giorno suggerì. Quando Sophia chiese per possibili incarichi, il mercane annuì Ironico, parlavamo giusto di Union. Lì vive un altro mercante con cui intrattengo spesso trattative, Suplindh, soggetto davvero scaltro. Mi diceva poco tempo fa di aver bisogno di un gruppetto bello motivato per investigare sulla scomparsa di una partita di armi epiche che dovevano arrivargli e che era già in ritardo. Non so quali aggiornamenti ci possano essere stati da allora, ma potreste chiederglielo. Di certo ricompenserebbe bene un aiuto spiegò Frost Altrimenti ho ancora un committente che cerca un gruppo disposto ad andare in un contorto regno fatato per recuperare la Corona della Luce, un antico artefatto, dalla Cripta del Progenitore, un LeShay che si dice fosse all’origine della razza elfica. Posso garantire 1 milione di monete d’oro di credito più tutti i tesori che potrete recuperare dalla tomba per una simile impresa, se vi interessa propose Nassin-Frost In alternativa ho sempre quella missione nel 300esimo strato dell’Abisso, Feng Tu, per recuperare un oggetto dalla divinità minore Lu Yueh, un’arma leggendaria appartenuta un tempo a Ma Yuan, l’Assassino degli Dei. Ho trovato un modo per far accedere un piccolo gruppo all’interno del sancta sanctorum del dio che la custodisce. Il cultista che mi ha ordinato questo furto senza precedenti mi permette di garantirvi 2 milioni di monete d’oro di credito presso di me o un furto altrettanto incredibile, se siete interessati. Interesse dell'Assemblea, invece, fu quello di mostrare una maggiore unità, forse offesi dalla mancanza di fiducia che la Legione aveva mostrato non troppo velatamente. Lord Fnut passò con una pergamena nel pomeriggio, informando i Guardiani di aver consultato tutte le fazioni e di aver colloquiato con loro circa la proposta della Legione Qualora decidiate di accettare la proposta di quei sinistri membri della Legione, noi vi forniremo tutto l'aiuto disponibile. A parte Ao, che a detta sua non può allontanarsi troppo dalla sua torre perchè "non vuole essere lontano se passano i suoi nipotini", tutti gli altri hanno accettato di fornirvi un supporto. Basterà contattare un fazione ed essa vi fornirà un supporto logistico chi invece di offrire aiuto lo richieste fu Re Ambric di Garwyth, il quale la sera fece inviare per mezzo dei suoi maghi diversi messaggi magici per sapere come stava procedendo la loro impresa Lo Scaldri è libero! Avete distrutto il bastone? Sconfiggerete il mostro a breve? recitò uno dei messaggi Già cinque villaggi sono stati dati alle fiamme! Lo Scaldri ha evocato altri elementali delle fiamme e sta imperversando! Per favore, fate presto! senza contare un Oltre allo Scaldri siamo attaccati anche da uno sciame che spolpa fino alle ossa qualunque cosa vivente che incontra! Potete aiutarci? laddove essi erano ancora ignari dell’origine dello sciame di rovina. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La risposta dei Guardiani Planari ricevette ben presto il supporto di Lord Fnut Mi pare il minimo. Prendetevi il tempo che vi serve per decidere commentò il Filosofo E sono certo vorrete aggiornare i vostri compagni su queste fosche novità su tale risoluzione la riunione fu sciolta e le fazioni si trattennero per breve tempo a parlottare del più e del meno, prima di dividersi nuovamente e dirigersi verso le proprie mansioni o i rispettivi alloggi. Il resto della giornata fu investito dai Guardiani Planari per sanare le ferite ancora aperte e contattare Nassin-Frost, il quale si presentò con uno sbuffo di fumo e i modi ossequiosi con i quali aveva abituato i nativi della superficie di Arth Benritrovati, carissimi. Vi siete trasferiti? Sempre molto minimal il vostro arredamento disse, per poi notare i numeri ridotti del gruppo Immagino dovrò segnare dei nuovi diamanti fu il suo commento. Quando gli fu spiegato delle difficoltà incontrate, il mercane annuì Farò in modo di preparare il magazzino per gli eventuali ordini dei vostri compagni. Nel caso siate in difficoltà voglio solo ricordarvi che potrei trovare qualche mansione qualora abbiate bisogno di maggiori liquidità. Questo posto che abbiate il tempo per occuparvene convenì. Non insistette però sull’argomento, preferendo mantenere i suoi modi cordiali e professionali per tutta la breve trattativa. Il giorno successivo portò con sé un senso di deja vù nell’udire il bussare del corriere di Nassin-Frost alla porta. Quando il lucertoloide mezzo-drago se ne andò, Osymannoch potè quindi riportare alla vita Celeste e Bainzu, nudi come essi erano giunti alla vita ma di nuovo in grado di poter respirare. Servì un poco di tempo per risolvere il problema più impellente (soprattutto per Celeste, una delle poche donne del gruppo), ma al termine di tale situazione entrambi poterono ricevere i dovuti aggiornamenti da parte dei propri compagni circa la possibile nuova meta, data la richiesta da parte della Legione del Reame Imponderabile. Fu proprio al termine della spiegazione, per ironia, che un forte bussare alla porta preannunciò l’arrivo di Intel, uno dei Ragni Planari che il gruppo aveva conosciuto nella prima spedizione nei confronti del Carnifex Rilevato ritorno alla vita dei componenti deceduti. Inizializzo protocollo di saluto disse il Ragno Il consenso è favorevole nell’esprimere la propria soddisfazione nel vedervi tutti operativi. La mia presenza è giunta nell’interesse di ricordare il completo supporto del nostro popolo nei vostri confronti. Sobrilik inoltre ha consultato tutto il consenso e mi ha incaricato di confermarvi la nostra totale collaborazione qualora sia vostro interesse cercare di recuperare l’Occhio di Igrath spiegò L’unica nostra richiesta a tale proposito è la possibilità di occuparci della distruzione di tale artefatto entropico Intel, dopo aver lasciato tale messaggio, girò quindi il suo grosso busto per incamminarsi verso l’alveare in cui risiedevano lui e i suoi simili. Tuttavia questa non fu l’unica visita della mattinata. Preannunciata da un La Regina Jasmeera, sovrana di Ardentia! un bussare alla porta preannunciò l’arrivo… beh, proprio di Jasmeera in persona. Vestita, se così poteva dirsi, con la sua pittura armata, ella lasciò che uno dei suoi servitori prendesse il suo mantello di visone per poi rivolgersi ai Guardiani Planari Alleati, sono lieta di vedere che stiate tutti bene. Spero che la sfortunata spedizione su Garwyth non abbia piegato il vostro spirito di abnegazione, poiché tra tutte le fazioni siete tra le più promettenti al momento, pare disse l’elfa, accettando un posto a sedere qualora le fosse stato offerto. I convenevoli presero qualche minuto, durante i quali la sovrana delle Terre Oscure volle sincerarsi delle condizioni dei Guardiani, in particolare di coloro che erano tornati in vita da poco. Ma come essi immaginarono, la visita della sovrana non era solo dovuta a uno spirito compassionevole (sempre che Jasmeera ne fosse in possesso) Come Lord Fnut reputo sia vostra sola volontà decidere se fidarvi o meno della Legione. Per quanto mi riguarda, penso che in realtà essi siano solo marionette, costrutti manovrati a distanza da qualcuno che ancora deve rivelarsi confidò la nobile elfa Ma anche così non fosse, di certo la vostra strada è irta di ostacoli. A tale proposito, reputo di potervi venire incontro. Avete sacrificato tanto nel tentativo di liberarvi degli artefatti, ma nel caso dell’Occhio di Igrath sono pronta a porgervi un’offerta molto generosa disse Sebbene il vostro concetto di ripagamento dei debiti sia labile, sarei pronta a cancellare ogni favore lasciato in sospeso qualora mi consegnaste l’Occhio. E per supportare la vostra causa, e le vostre finanze, sarei felice di elargirvi una ricompensa di centomila monete di platino, il corrispondente di un milione nella valuta usata sul vostro piano, direttamente dalla mia tesoreria e forgiate alla mia personale zecca disse Jasmeera. A quanto pareva, più di una fazione sembrava interessata all’Occhio custodito a Serabbannin. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Tarzi e la Trenodia rimasero in silenzio durante le spiegazioni di Osymannoch. Al termine di esso, vari membri osservarono confusi Tarzi, il quale annuì lentamente, dopo aver scrutato a lungo il lich Non ho motivo per non credere che abbiate fatto tutto il possibile, specie se perfino una come Celeste è morta. Immagino che Quendan e gli altri fossero ancora troppo acerbi per un simile scontro disse con voce grave. Egli sembrava aver perlomeno capito le ragioni dei Guardiani Planari e non sollevò più obiezioni sul loro operato. Alle domande rivolte dei Guardiani non fu la stessa partecipante della Legione, bensì un altro dalla voce assai più maschia Comprendo la vostra curiosità. Abbiamo letto i rapporti delle operazioni svolte negli altri piani e conosciuto le varie fazioni all’interno di questa Assemblea. E’ un progetto ambizioso, lo voglio riconoscere ai Filosofi Fnut mugugnò, osservandoli sospettoso Tuttavia disse il Legionario Con tutto il rispetto per i membri, riteniamo questa associazione piuttosto fragile. E molte delle sue forze sono sbilanciate. Tra tutte ritengo che solo i Guardiani Planari abbiano membri dotati di uno spiccato equilibrio combattivo tra di loro. E la loro volontà nel voler liberare il multiverso da questi pericolosi artefatti li rende tra i più affidabili per poterci nel caso consegnare l’Occhio, così che potremmo garantire la cancellazione permanente concluse infine il membro. Questa affermazione sollevò un vespaio tra le altre fazioni L’Assemblea può funzionare protestò Lord Fnut, accalorandosi In che senso equilibrio? Mi dispiace se siamo gli unici rimasti del nostro mondo rispose veemente Hygrave Il consenso è unanime nel considerare la distruzione di questo artefatto entropico come esclusiva nostra aggiunse Sobrilik, gli occhi che si illuminarono di rosso E’ mia opinione che la Legione non si fidi di chi finora è stato un membro partecipe? domandò Jasmeera, inarcando un sopracciglio Io comunque non ho mai sentito di questo artefatto brontolò Ao Senzacorpo E comunque noi siamo moralmente migliori e ben più affidabili dei Guardiani Planari sbuffò Lady Myonaitx, i capelli che svolazzavano anche senza vento E possiamo usare Auberil per volare per Serabbannin tale affermazione sollevò una domanda da parte di Hygrave A proposito di volare, i Demoni Circensi avevano un dirigibile planare. Non potrebbe essere usato per lo scopo? chiese. La risposta della leader del gruppo di Halcya fu veemente Lo abbiamo distrutto. Era uno strumento malvagio usato da malvagi Hygrave scosse la testa. Fu in quel momento che la voce del Legionario fu udibile di nuovo, ma stavolta nelle menti dei Guardiani Planari, i quali poterono sentire i loro pensieri anche se avevano adottato schermature Per favore, accettate se potete. Temo potrebbero davvero mandare la mezzelfa qualora rifiutaste. In cambio cercheremo di fare il possibile per ricondurla sulla via che ha smarrito, è una promessa comunicò. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La doppia calamità scatenata turbò solo una parte dei Guardiani Planari. Osymannoch, dal par suo, era ben pronto a proseguire e la sua unica preoccupazione era la spesa per gli ennesimi diamanti, oltre a dove acquistarli. D’altro canto, sia lui che i suoi compagni si abbandonarono all’inedia, rimuginando sugli errori compiuti ma non prendendo iniziative dirette. Fu su tale slancio che la giornata passò alla ricerca di una nuova direzione, la quale forse sarebbe giunta al termine della riunione dell’Assemblea presso l’anfiteatro. Con la uscita di scena dei Demoni Circensi oltre che del Patto Silvano, i posti a sedere furono abbondanti per tutte le fazioni presenti e, almeno per una volta, non ci furono burle o ritardi sulla tabella di marcia. Quando Lord Fnut prese la parola, lo fece comunque con un tono più burbero del solito, un atteggiamento forse dovuto a coloro che erano al centro di quella riunione La Legione del Reame Imponderabile a chiesto di rivolgersi a tutti noi per parlare di un artefatto che potrebbe essere l’origine dei nostri problemi, tale Occhio di Igrath. Ascolteremo cos’hanno da dire, dopodichè su richiesta della Trenodia in Velluto chiedo anche un rapporto ai Guardiani Planari circa il Bastone della Rovina esordì, per poi rivolgersi ai membri della Legione Dunque parlate, poiché io mai ho sentito parlare di tale oggetto… o creatura disse lasciando la parola al misterioso gruppo in armatura nera. Fu un membro femminile (almeno a giudicare dall’inflessione della voce) della Legione a parlare Non si sa se Igrath venne creato nel multiverso o venne convocato in maniera accidentale da una realtà alternativa di caos assoluto. Alcuni pensano che egli venne condotto nel nostro multiverso da una breccia temporale da un tempo in cui non vi era ancora un’ordine nel creato. Si dice che, prima che i piani venissero stabiliti, intere dinastie di terribili creature esistessero e si combattessero l’un l’altra guidate unicamente da una fame di dolore e un desiderio innato di distruzione. Secondo la leggenda essi erano figli di Tharizdun, l’Oscurità primordiale, ed essi in tale oscurità vivevano, combattevano e morivano. Essi erano conosciuti come Tenebrae. L’ultima di queste protodivinità fu distrutta eoni addietro, prima che il Piano Astrale si sovrapponesse a quello Materiale e a quello Etereo. La loro esistenza fu testimoniata solo dalle tracce che essi lasciarono. Echi delle loro voci sono ancora udibili in lontani piani e immagini dei loro scontri possono essere visti tra le scie delle nubi stellari. In verità, nessuno sa che aspetto avessero i Tenebrae, ma una popolare teoria sostiene che gli Uvuudaum e le creature protonaturali siano gli esseri a loro più vicini, pericoli planari generati dai residui dei loro sconfinati poteri magici. Il più vecchio di tutti i Tenebrae era Igrath il quale, a differenza dei suoi simili, era in parte immortale. In parte, poiché il suo occhio (e solo quello) è ancora vivo, chiuso in un letargo millenario. Secondo le voci, esso dovrebbe trovarsi tra le correnti aeree di Serabbanin, un piano del caos, difeso da un gruppo di devote creature in attesa del giorno in cui esso si sarebbe riapaerto. E’ stata la paura di queste creature, oltre alle tempeste naturali che flagellano quell’area di Serabbanin, a dissuadere i cacciatori di artefatti. Si dice che l’occhio non abbia alcuna funzione, se non quella di causare distruzione indiscriminata. Quando l’occhio di Igrath si aprirà, dicono i saggi, il caos dell’alba dei tempi ritornerà e trascinerà tutto con sé. E’ nostra opinone che ciò possa coincidere con la crisi che stiamo vivendo spiegò la Legionaria. I suoi compagni rimasero in silenzio, gli elmi rivolti verso la platea. La rappresentante quindi concluse E’ nostra opinione sia imperativo controllare lo stato dell’Occhio e, a questo punto, recuperarlo affinchè non possa finire in mani sbagliate. Richiediamo pertanto l’intervento dell’Assemblea, preferibilmente dei Guardiani Planari, per questo compito. Un brontolìo infastidito giunse telepaticamente da Ao Senzacorpo Non ho mai sentito parlare di questo artefatto e mi pare folle che IO non sappia della sua esistenza lamentò il demilich. Dopo qualche secondo egli aggiunse Ma non vi terrò il broncio. E poi ho già comprato gli ovetti di cioccolato con la sorpresa. Il consenso è concorde nell’affrontare questa minaccia entropica commentò Sobrilik Tuttavia vorremmo sapere quali sono i piani per la sua distruzione chiese. Un Broooooooo preoccupato di uno dei drow interruppe la risposta della Legione Cioè Ragno disse uno degli elfi oscuri Ma voi pensate a distruggere tutto ciò che non è rigido? Cioè ma che fate se allora vi svegliate tardi la mattina? Vi terminate? la risposta di Sobrilik fu lapidaria Noi non abbiamo bisogno di dormire. E non arriviamo MAI in ritardo puntualizzò. La Regina Jasmeera entrò nel discorso, cercando di placare i due gruppi Immagino che questo aspetto possa essere discusso dopo averlo recuperato disse, cercando quindi con lo sguardo i Guardiani Planari. Dello stesso avviso furono anche Lord Fnut e i suoi Concordo, per una volta che la Legione decide di condividere qualcosa disse l’anziano sapiente, scoccando occhiate sospettose alla Legione. Quindi anche egli si rivolse ai Guardiani Ma la scelta di andare alla fine è vostra. Checchè ne dicano i Legionari, non siete obbligati se non ve la sentite fu a quel punto che Lady Myonatix sollevò una mano Io! Io! gridò Ci possiamo andare noi! Siamo moralmente più affidabili dei Guardiani Planari! disse, per poi tossicchiare quando notò l’espressione severa di Hygrave e i suoi uomini a quelle parole Mi correggo, non sono cattivi… solo a volte combinano un po’ troppi casini. Tipo liberare un abominio, più volte i compagni della mezzelfa proruppero in sospetti colpi di tosse a quell’affermazione E quel piano è difficile da percorrere, serve un mezzo o una capacità assoluta di volare Auberil flettè le sue poderose ali, sollevando il mento con un che di tracotante. Lord Fnut non sembrava riporre fiducia nelle capacità del Seguito di Lady Myonatix, ma annuì all’ultima frase e si affrettò a dare spiegazione ai Guardiani E’ un mondo fatto di isole fluttuanti in un cielo infinito e attraversata da tempeste magiche. Un luogo di caos e disorganizzazione gli elfi della Trenodia strabuzzarono gli occhi arrossati a quella descrizione così intrigante. Tarzi si portò una mano sulla fronte, sconsolato. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM E me lo dite così? domandò Tarzi strabuzzando gli occhi, tale fu la sua reazione alla freddezza tombale di Osymannoch, il quale comunicò il lutto con la stessa naturalezza con cui avrebbe parlato del tempo. Il cordoglio offerto da Maxillium parve stemperare un pochino la tensione, ma il leader della Trenodia fu udito brontolare anche dopo che essi si furono allontanati in direzione del loro appartamento. Tuttavia il riposo fu di breve durata. Maxillium sperava in un’ultima, disperata carta. Essa era l’ampolla di Zephet che avevano recuperato su Muzziomone, di cui sapevano solo che ciò che conteneva era capace di porre fine al piano. L’idea che ciò potesse rappresentare un mezzo capace di contrastare la potenza straripante dello Scaldri fu come un tarlo nella mente del cacciatore di taglie ed egli cercò di convincere il gruppo a sostenere questo estremo tentativo. La proposta fu accolta e sostenuta da Osymannoch, molto spesso d’accordo con le iniziative e le preferenze dell’Ivarstill. Ben presto i due elaborarono un piano di arrivo, apertura e rapida fuga. Giusto per non rischiare di trovarsi invischiati troppo nelle conseguenze che potevano scaturire dalla misteriosa ampolla. Come scoprirono ben presto, le precauzioni furono sagge e assai utili. Ritornati nel deserto di Loshim grazie a un portale di Maxillium, il gruppo recuperò l’ampolla e ripartì alla ricerca dello Scaldri. Ritempratosi sottoterra, l’abominio sembrava aver ripreso la via della superficie, percorrendo il deserto in direzione delle città più vicine, distanti svariati chilometri. Arrivati a una distanza di sicurezza, fu allora che Osymannoch stappò la bottiglia, la quale iniziò a vibrare e ronzare, prima di sputare il suo contenuto. Il cielo parve oscurarsi all’uscita di una moltitudine di insetti, superiore a quella di qualunque sciame di insetti che avesse mai calcato Arth. Essi sembravano (anche nelle ridotte dimensioni) un incrocio tra calabroni e locuste, dalle ali nere ronzanti come una segheria in piena attività e muniti di mascelle seghettate di un color rosso rubino. La fuoriuscita di queste creature terminò con un forte schiocco nel momento in cui l’ampolla si ruppe nelle mani del lich, il quale fu il primo ad essere avvolto dalle pericolose creature. Ma la sua natura da non morto sembrò ancora una volta una manna dal cielo per il lich, il quale evidentemente non costituiva un pasto abbastanza appetibile. Fu anche grazie a lui se il resto dei Guardiani ebbe il tempo di scappare via da quella nuova pericolosa entità. Essa infatti era uno sciame di rovina, un flagello che nella storia era riportata negli antichi tomi, come testimonianza della desolazione e del massacro che queste creature portavano divorando tutto ciò che poteva essere consumato, fosse essa vegetazione… o carne. Il lich fu l’ultimo a fuggire e l’ultimo a notare come, oltre a lui stesso, lo sciame ignorò lo Scaldri (la cui natura fiammeggiante lo rendeva assai pericoloso), spingendo quindi la nube di insetti in direzione del centro abitato più vicino. Garwyth ora si trovava a fronteggiare due cataclismi invece di uno. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM La spaventosa creatura di magma non riemerse dal sottosuolo nei secondi che passarono… ma neanche nei minuti successivi, lasciando il gruppo senza indizi sulla sua posizione. Privi di due di loro e costretti a volare per aver salva la vita, i Guardiani Planari non avevano mezzi per inseguire lo Scaldri pure nel sottosuolo. Un’azione che pure fosse stata possibile avrebbe presentato diversi rischi, primo tra tutti la potenza straripante dell’essere. Sebbene ormai reso folle, Teshtukku era stato sincero quando aveva definito lo Scaldri come Immensamente più forte una verità di cui tuttavia, forse, i membri dell’Assemblea avrebbero fatto volentieri a meno. Presa la difficile decisione di allontanarsi, i Guardiani in forma di draghi lasciarono quindi Garwyth per riposarsi al Teschio di Paithah. Il breve ritorno fu accolto dapprima con una certa preoccupazione da parte di Hygrave DRAGHI! DRAGHI CROMATICI!! gridò a squarciagola, estraendo Ombra Fugace, la sua lancia intelligente che iniziò a lanciare saette a destra e a sinistra. Quando l’identità degli alleati fu palesata, egli tirò un sospiro di sollievo Riposo, uomini! disse ai suoi, per poi riporre la propria arma Guardiani, per favore la prossima volta almeno uno di voi rimanga riconoscibile. Siamo già rimasti in pochi, noi di Arkossa, e rischiamo di calare ancora di più se mi verrà un infarto disse tra il sollevato e lo spaventato. Egli non rimarcò comunque a lungo lo spiacevole episodio: il leader dei Cacciatori infatti sembrava avere delle nuove per i nativi della superficie di Arth La Legione del Reame Imponderabile parlerà stasera in una riunione dell’Assemblea. A quanto pare hanno deciso di contribuire con delle informazioni circa un possibile artefatto che potrebbe essere la causa dei terremoti spiegò Se ci siete, il ritrovo è all’anfiteatro dopo cena disse. A quanto pare l’incontro avrebbe visto la presenza di tutte le fazioni ancora affiliate con l’Assemblea. Buona parte di esse, comunque, si palesò ai Guardiani quando furono attirate come falene dalle urla spaventate di Hygrave Amici! disse Lady Myonatix giungendo a cavallo di Auberil Si può sapere che razza di scherzi sono? Mi pare un po’ cattivello far paura ad Hygrave li ammonì, mentre il drago prismatico squadrò con disprezzo le forme cromatiche assunte dalla maggior parte dei campioni di Arth, ad eccezione di Sophia la cui forma parve suscitare un malcelato apprezzamento del prismaico. Un rollìo di monopattini e lo scalpiccìo di infradito anticipò di breve i Brooooooo di un gruppo di una mezza dozzina di elfi oscuri della Trenodia, vestiti come sempre con colori sgargianti e cannette alla mano Cioè, ma che roba ha preparato tuo cugino? Cioè, ci vedo i draghi! domandò un elfo trasandato a Tarzi, unico degli elfi oscuri a procedere a piedi Zitto, sciocco! disse, per poi rivolgersi ai Guardiani State bene? domandò preoccupato Che cos’è successo? Dove sono Quendar e gli altri? Giuro che se hanno creato dei disastri gli faccio ingoiare le loro cannette! disse flettendo le dita delle mani, come a strangolare un collo invisibile. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il cielo si oscurò per un attimo quando Sophia assunse una nuova forma, quella di una gloriosa dragonessa d’argento, sventagliando l’aria con le sue possenti ali e torreggiando sui draghi bianchi sotto di sé. Ma il suo soffio non fu diretto contro le creature cromatiche, nemiche per natura, bensì contro l’abominio che si trovava sotto di lei, il quale fu investito da una pioggia di brina che si sciolse in gran parte contro il corpo bollente dell’essere. Quando lo Scaldri in risposta spalancò i propri pseudopodi, egli parve come un uccello che stesse per prendere il volo. Forse il più brutto uccello mai visto nella storia del creato, un orrore che sarebbe stato rigettato anche dai Reami Remoti che si trovavano oltre le stelle, aldilà di dove chiunque sano di mente avrebbe osato posare il suo sguardo. Ma egli non spiccò il volo. Come avrebbe potuto, con una mole simile? Il breve terrore dei Guardiani Planari passò, ma non per molto. Quando anche Maxillium scagliò contro di lui uno dei suoi incantesimi migliori, il terribile essere che aveva affrontato gli dèi respinse il colpo come un adulto avrebbe fatto con una palla di pezza, mantenendo ben forte il timore degli eroi nei confronti dell’avversario che si trovavano contro. Fu allora che l’elementale scatenò una colonna di fuoco nerastro dal cielo, simile al giudizio di un dio vendicativo. Tale colonna di crepitanti braci investì la porzione di cielo dove si trovavano Maxillium e il neo-drago bianco Gunnar, il quale più tra tutti soffrì le feroci fiammi sacrileghe richiamate dallo Scaldri, capaci di oltreassare anche le difese erette dal mago dei pugnali incantati. Lo Scaldri, comunque, parve avvedersi dei limiti del suo corpo, motivo per il quale non insistette in quella lotta a distanza, preferendo scivolare brevemente sul terreno e inglobare anche i corpi degli ultimi due elfi oscuri (infradito comprese) e poi iniziare a bruciare e ardere come non mai, le fiamme che assunsero una tonalità più tendente al bianco mentre egli si scavò una via nel sottosuolo, bruciando la sabbia sotto di sé ed entrando dentro Garwyth come un verme avrebbe fatto su una succosa mela. Dietro di lui, la sabbia del deserto di Loshim coprì piano piano la sua figura, in discesa forse verso il centro di quel mondo? Riepilogo X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Laddove la terra era pericolosa per i Guardiani, forse i cieli sarebbero stati più clementi. Questa fu l’idea di Osymannoch quando egli spronò il gruppo a solcare i venti per allontanarsi dalla minaccia che rappresentava lo Scaldri. Sophia accolse quell’idea con grande favore, specialmente perché l’abbraccio dell’abominio del fuoco le stava rischiando di spezzare le fragili ossa da ninfa. Assunta la forma di una arcontessa tromba, ella si teletrasportò in aria, flettendo le ali per mantenersi ad alta quota. Altrettanto spettacolare fu la fuga di Gunnar, il quale impossibilitato a planare fece un balzo temporale a fianco del lich in forma di drago bianco, per poi salirgli con una certa concitazione in groppa, stringendosi sul suo collo e sulle escrescenze delle sue scaglie più esposte. Dal canto suo il lich si teletrasportò a fianco dell’alleato Maxillium, offrendogli la stessa forma di drago, prima di salire ad alta quota, destreggiandosi nonostante la stretta che il combattente orso gli stava serrando attorno alla gola nel tentativo di non cadere. Il cacciatore, imitando il compagno, lo raggiunse per poi scagliare ancora una volta un globo che colpì lo Scaldri laddove si sarebbe potuto trovare il suo volto, scavando un buco che si rimarginò molto in fretta. Lo Scaldri non perdonò il gesto. Ma invece di prendersela con chi non sembrava poter raggiungere, egli portò il suo solido pseudopodo ad avvolgere il corpo fiammeggiante di Bainzu, più lento degli altri nella sua ritirata. Il lento scontro tra i due appariva già di suo a senso unico e la sensazione trovò conferma quando lo Scaldri incombette sull’esperto di natura del gruppo, sopravanzandolo con sul corpo e portando i suoi psedupodi a percuoterlo senza pietà, mentre le fiammate del corpo del druido si sparsero nell’aria di quel deserto reso ancora più incandescente. Seppur coraggioso, anche Bainzu fu infine sconfitto e assorbito dalla terribile melma magmatica primordiale, la quale si prese perfino il tempo di scivolare e aggiungere alla sua orrenda mole anche i cadaveri di due degli elfi oscuri della Trenodia in Velluto. Già un terzo dei Guardiani Planari era caduto sotto i colpi di quel bestio apocalittico. Riepilogo X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Quando Gunnar fu avvinto dallo Scaldri, anche il corpo privo di vita di Celeste venne raggiunto dalla poderosa mole dell’essere, la quale avviluppò come un guanto l’elocatrice, trascinandola all’interno della massa e consumandola nel suo fuoco soprannaturale. Fu allora che una scarica di energia simile a una tempesta proruppe da quel punto, scatenando una serie di lampi violacei dal fianco della creatura. Quel fenomeno non era un segno del ritorno in auge di Celeste, tuttavia rappresentava comunque una notizia positiva per i Guardiani Planari in quanto essi compresero ben presto che il corpo fiammeggiante dello Scaldri doveva aver colpito gli oggetti in possesso della Borealis, tra i quali figurava anche il Bastone della Rovina. Quella incredibile invenzione dell’artefice Zaun era stata infine distrutta una volta per tutte, sebbene forse non nella maniera che l’eroina della Xorvintaal si sarebbe aspettata. Pur tale evento non sembrò smuovere o indebolire, almeno in apparenza, il possente Scaldri. Anzi, uno dei suoi pseudopodi si avvicinò al punto per poi toccarne la superficie, come una persona che si gratti un prurito sulla schiena. Tale visione, e gli ordini di Bainzu, furono sufficienti a motivare gli elementali della pietra circa una rapida fuga nel sottosuolo. Una ritirata strategica durante la quale i Guardiani Planari, secondo le istruzioni di Osymannoch, sarebbero dovuti salire di quota per raggiungere nuove vette e tentare un assalto dall’alto contro lo Scaldri. Una realtà che purtroppo si rivelò ben diversa. Sebbene uno dei globi di Maxillium raggiunse il poderoso essere, e Sophia lo imitò, lo Scaldri parve rimarginare buona parte dei solchi creati dagli avventurieri. Peggio ancora, i tentativi di volo dei Guardiani si rivelarono esagerati per la disponibilità dell’incantesimo. Le scarse informazioni fornite dal lich, infatti, portarono a una eccessiva fretta di allontanarsi e tale fretta si rivelò, come si soleva dire, cattiva consigliera. Usciti dall’area che legava i membri del gruppo coinvolti, per Maxillium, Bainzu e Osymannoch stesso la caduta fu rovinosa a terra. La punizione giunse invece pesante per Sophia quando lo Scaldri la raggiunse. Senza nemmeno un ostacolo davanti a sé, e dimostrando di possedere in realtà una velocità prodigiosa per la sua taglia, l’elementale ribelle raggiunse i fianchi colpì subito la ninfa con uno pseudopodo, dandogli assaggio della stessa potenza che Celeste aveva assaggiato poco prima. E quando ella si trovò avvolta dalla stretta della creatura, capì come mai la sua compagna era caduta sotto tutta quella manifestazione di potere. Il Bastone della Rovina era stato distrutto, ma quale prezzo avrebbero pagato Garwyth e i Guardiani stessi? Riepilogo X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Sebbene in numeri già ridotti rispetto all’inizio, la caduta dei membri della Trenodia in Velluto non scoraggiò i Guardiani Planari, i quali guidarono la carica con gli elementali di Bainzu, i quali si gettarono tra le sabbie del deserto, scivolando in certi punti come se si trattasse di acqua, e sferrando i propri pugni alla base di quella colossale montagna che era la mole dello Scaldri. Sebbene i ceffoni e i colpi delle creature di pietra evocate dal druido fossero capaci di tramortire svariati uomini, essi sembrarono come una manciata di ciottoli lanciati all’interno della caldera di un vulcano attivo, un vulcano purtroppo vivente e ben deciso a proseguire la propria avanzata. Fu allora che l’arsenale magico dei membri dell’Assemblea provenienti da Arth piovve dal cielo (nel caso della cometa) o sibilarono per aria sotto forma di globi di energia (nel caso di Maxillium e Osymannoch) staccando piccoli pezzi di magma dal brontolante Scaldri, ma non riuscendo a fermare la sua avanzata. Il muro improvvisato formato dagli elementali fu però di grande aiuto per Celeste e Gunnar, quando essi si teletrasportarono alle spalle del progenitore del fuoco e lo assaltarono in un attacco coordinato, l’alabarda di Celeste che affondò più e più volte sulla mole dell’essere, lanciando schizzi di magma incandescente per tutto il campo di battaglia. Gunnar artigliò la creatura, scavando un solco profondo e non doloroso per il suo corpo immunizzato al fuoco. I due colpi, che avevano messo in difficoltà pure un infernale come Teshtukku, non servirono però a smuovere o far ricredere lo Scaldri, se non forse a renderlo ancora più furibondo nella sua missione di consumare l’intero piano di Garwyth. Con un ruggito che scosse tutta la sua mole e la terra attorno a sé, lo Scaldri parve volgere la sua massa cranica senza viso dietro di sé, ignorando i tentativi degli elementali della pietra e focalizzando la sua attenzione su Celeste e Gunnar. Fu allora che lo Scaldri sollevò un grosso braccio colante di magma, grande come una torre, e lo abbattè sulla Borealis. Celeste aveva affrontato innumerevoli avversari nella sua vita, ma nessuno di essi l’aveva mai colpita così duramente. L’impatto creò un cratere attorno a lei e le sue ossa scricchiolarono come la sua arma al colpo… cui ne seguì un secondo, un terzo, un quarto e così via! La furia dello Scaldri si abbattè su di lei come il maglio di un dio, gli stessi che l’essere aveva millenni fa sfidato. E la potenza che stava scatenando sulla Furia Bianca bastava a dimostrare che egli aveva di certo dei mezzi validi per farsi sentire. Gli impatti piegarono dapprima sulle ginocchia l’eroina della Xorvintaal, per poi fracassare le sue ossa e i suoi muscoli, lasciando di Celeste solo una massa distrutta dalla furia dello Scaldri. I colpi non si arrestarono però lì e investirono ben presto anche Gunnar, il quale si sentì come un bambolotto di pezza contro gli assalti del mostro. Sebbene un tentativo disperato di artigliarlo ancora una volta andò a segno, egli si trovò ben presto stretto tra due di quei terribili pseudopodi e stritolato con una pressione tale da poter scalfire il diamante. La situazione stava precipitando in fretta. Riepilogo X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Mentre Bainzu evocava elementali della pietra dallo sguardo truce e dai grossi corpi tozzi color mattone, gli elfi oscuri annuirono alla richiesta di Gunnar Broooooo ma certo, abbiamo qualche bottiglia, qualche cannett- Ah, dici per gli incantesimi? fu la risposta. Quando essi furono protetti dal calore per merito del druido, ed essi si riunirono per un breve conciliabolo, i quattro stregoni della Trenodia elargirono delle distorsioni ai membri della compagnia Brooooooo commentò Quendar Siete tutti sfocatissimi! commentò L’incantesimo è andato benone, oppure quella botta è scesa davvero alla grande… per fortuna dei Guardiani Planari, la salute di Quendar non era in pericolo ed essi avevano una difesa in più al proprio arsenale. In compenso a Trelthan servì un ricostituente una volta che Sophia assunse un aspetto da ninfa che la rendeva molto simile a sua madre, l’incantevole ninfa Lorelai. Armati, ispirati e preparati oltre ogni dire il gruppo si apprestò presso la cupola all’interno della quale si trovava recluso l’essere per cui erano giunti fin lì. X tutti Sebbene la chiave avesse un aspetto simile a molte altre nel multiverso (seppur in formato un po’ più grande) la sua forma era evidentemente solo un memento. Quando essa toccò con la punta la grande volta, essa si schiuse di colpo, senza bisogno di usare toppe o lucchetti, orpelli forse considerati inutili dalle divinità che avevano imprigionato il potente essere. Una grande luce proruppe dall’interno prima che due possenti psedupodi, grandi come piccole case e fatti di magma, sostenessero l’uscita del temibile Scaldri dalla sua lunga prigionia. Grande come una collina, l’essere aveva una forma vaga, il corpo che all’occorrenza creava nuove protuberanze artigliate per spingere la possente mole, simile a un grande cumulo di lava il cui scopo era consumare e distruggere, riflettendo una luce bianco-blu che emanava un calore superiore a quello del cuore del vulcano più grande del multiverso. Un grosso moncone si trovava laddove ci si poteva aspettare di trovare un volto, un viso privo di occhi che si guardò a destra e a sinistra prima di trascinarsi in direzione dei Guardiani Planari. Un ribollire attraverso la superficie incandescente dello Scaldri prima che uno dei suoi pseudopodi si sollevasse ed evocasse una pioggia di braci roventi sui Guardiani, gli elementali di Bainzu e i membri della Trenodia. Gli elementali di Bainzu gridarono in Terran, avvinti dalla potenza del titanico essere mentre dei Broooooooo!!! Bruuuuuciaaaa!! giunsero dagli elfi oscuri. Saggiamente premuniti contro l’elemento simbolo dello Scaldri, i Guardiani ne emersero illesi, sebbene fosse evidente che gli elementali non se la fossero passata altrettanto bene. Quanto al punto in cui poco prima si trovavano i membri della Trenodia, ora si trovavano solo quattro corpi completamente carbonizzati, le sole infradito scampate a quell’assalto letale per i compagni di Tarzi An’Drasta. Riepilogo X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Il ritorno di Ao Senzacorpo e Jasmeera, dopo la loro indagine planare, fu l’occasione per l’Assemblea di riunirsi e prendere una decisione riguardo i fatti accaduti su Arth. L’iniziativa del Seguito di Lady Myonatix e la conseguente cacciata dei Demoni Circensi di Hecke avevano lasciato l’amaro in bocca a tutti e, su richiesta dei Guardiani Planari era stato improvvisato un “processo” ai danni dei membri di Halcya. I Guardiani furono chiamati come teste, sebbene le versioni offerte da loro e dal Seguito sembravano provenire da due punti di vista abbastanza diversi, che comunque essi avevano già notato nel modo di fare dei loro alleati celestiali. La votazione che seguì fu piuttosto tesa, poiché tutti i gruppi erano consci che al momento i loro numeri si stavano riducendo sempre più Ma un crimine è un crimine, specie se dovuto a troppa entropia disse Sobriliki Voto per l’allontanamento del gruppo di Lady Myonatix fu il suo voto. Ad imitarlo giunsero anche Hygrave e i Filosofi Ma broooooo disse uno della Trenodia, prendendo la parola al posto di Tarzi che lo fulminò con lo sguardo Cioè, gli errori capitano. E poi siamo amici di cannette. Io dico che rimangano con noi votò, con non poco scorno dei Ragni Planari Se i Guardiani hanno ritenuto di preferirli ai Circensi, direi di tenerli. Come prime linee, dato il loro fervore sul campo di battaglia suggerì Jasmeera. Anche la Legione si mostrò a favore del perdono Avremo bisogno di tutto l’aiuto disponibile, sebbene non condoniamo del tutto queste azioni. E gli schiamazzi notturni precisò l’anonimo membro. Lasciato per ultimo, Ao Senzacorpo lanciò un gridolino, trasalendo come se si fosse appena svegliato Come? Che succede? esclamò. Quando gli fu ripetuto tutto ciò che era successo, il demilich si lasciò andare ad un laconico So ragazzi… per stavolta gliela si perdona… il processo non fu però del tutto un successo per il gruppo di Halcya. Myonatix e i suoi furono costretti a versare una multa che sarebbe andata come fondo di ricostruzione per la città di Primarosa Ok, ma non li abbiamo subito… ve li manderemo tra un po’ si affrettò a dire Lady Myonatix. Lei e i suoi, per i successivi giorni, furono destinati alla difesa del Teschio con il divieto assoluto di allontanarsi senza aver prima avvisato uno tra Jasmeera o Lord Fnut. La mattina della ripartenza del gruppo vide finalmente Celeste rialzarsi senza che le sue ossa scricchiolassero e i muscoli chiedessero pietà, una guarigione aiutata sia dal riposo privo di interruzioni come di solito avveniva, sia grazie alla ripresa dal possente potere dell’elocatrice. Oltre a ciò, il ding dong e il ling lang del campanello (che ancora non si capiva dove si trovasse) preannunciò l’arrivo del corriere mezzo-drago in divisa che portò i numerosi acquisti del gruppo, compreso i bracciali nuovi fiammanti di Gunnar, freschi di disinfettante e candeggina, probabilmente per lavare via il sangue di coloro che erano morti cercando di affrontare chi li possedeva. Il nuovo e rimpinguante rifornimento di oggetti preparò quindi lo squadrone, sebbene prima di ciò giunsero dei rinforzi, selezionati dal gruppo per questa particolare impresa su Loshim. Il rumore di ruote di monopattini e infradito raggiunse le orecchie dei Guardiani Planari, quando quattro elfi oscuri maschi, vestiti con abiti dai colori sgargianti e con gli addominali in bella vista, si fermarono davanti a casa loro Broooooooo! esclamò uno di loro, che si presentò confusamente come Quendar Cioè, eccoci qua. Tarzi ci ha detto che avete chiesto il nostro aiuto e, cioè, siamo venuti a darvi i poteri e seguirvi per lottare contro il male disse, stropicciandosi gli occhi iniettati di sangue Cioè, pensate che noi abbiamo vissuto per anni con tipe matriarche che ci frustavano dalla mattina alla sera e veneravano una dea infame. Cioè, se noi possiamo fare qualcosa per redimire il nome della nostra razza lo faremo un altro drow di nome Kalandar, frattanto, sembrava non staccare gli occhi da Celeste Cioè, sorella, ma ti sei schiarita troppo! Ma, cioè, hai un sedere che parla. Cioè, se dopo vogliamo farci una bevuta insieme… io e te… uno dei suoi compagni, un certo Krenaste, gli spiegò l’errore che avevano compiuto già svariati altri membri della sua fazione Ahhh… cioè, quindi sei umana? disse Kalandar Cioè, sei comunque una sventola. L’offerta resta sempre valida stranamente questo stesso fascino che emanava la Borealis, non pareva suscitato allo stesso modo da Sophia, un evento più unico che raro. O almeno fu ciò che si pensò finchè l’ultimo drow, di nome Trelthan, non si rivolse a lei per chiederle candidamente se aveva era in cerca di uno schiavetto Cioè brooooo… la nostra società odiava le dominatrici, però da te mi farei legare… Lo squadrone di Arth, sia superficie che Sottosuolo, si diresse quindi verso il deserto di Loshim e l’antica città dove il gruppo aveva affrontato Teshtukku AAAAAHHHH!!! I MIEI OCCHI!!! I MIEI OCCHI!!! esclamarono i drow alla vista del sole cocente del deserto BROOOOO!!! MA CHE CALDO E’??? esclamarono, avvinti sia dalla luce che dal caldo Cioè broooooo disse uno agli altri Non possiamo usare i monopattini! commentò uno seguito dai Nuoooooooo!!!! dei suoi simili, che però constatarono ben presto come Però le infradito sono adattissime! affermazione che portò il gruppo di drow a farsi grasse risate. Tra una imprecazione al sole e la promessa di fare dei quadri delle rovine di quell’antica civiltà, gli elfi oscuri accompagnarono comunque i Guardiani all’interno di quel luogo carico di potere, con Kalandar e Trelthan che si offrirono cavallerescamente di portare gli abiti di Celeste e Sophia Cioè brooooo, se avete caldo non ci offendiamo se avete bisogno di spogliarvi disse Kalandar, mentre Trelthan aggiunse un Posso chiamarla padrona? rivolto a Sophia. Quelle propote proseguirono fino alla grande cupola, all’interno della quale doveva trovarsi il tanto decantato Scaldri. Fu allora Quendar domandò Cioè, broooooo, qual è già la missione? X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM Sebbene non fosse più l’autorità massima sul proprio regno, avendo egli ceduto al figlio Dorian la corona, Derbel Von Gebsatell non rimase inoperoso di fronte ai bisogni del suo popolo. Già il giorno successivo alla tragica mattinata, artigiani e carpentieri arrivarono in massa a Primarosa per offrire la loro consulenza, la manodopera e i progetti necessari per imbastire un piano di ricostruzione della città. Il rischio che tale situazione ristagnasse richiedeva un intervento immediato e già nel pomeriggio, dai villaggi limitrofi, giunsero carri carichi di materie prime mentre per le strade iniziava la lenta opera di ripulitura dai detriti. Non fu difficile per Gunnar trovare spazio di manovra per la sua immensa forza, tale da permettergli di spostare intere travi e macigni come fossero fuscelli. E sebbene egli cercò di mantenere un profilo basso, o perlomeno in linea con il resto del contado, non potè non notare diverse donne del villaggio osservare la sua statura e possanza con sguardi ammirati. In più di un’occasione una popolana si offrì di detergergli il sudore o gli offri acqua o una fetta di pane dolce per ristorarsi dalle fatiche della giornata. Tra di essi, come scoprì ben presto il barbaro, si trovava anche un’amica d’infanzia di Celeste, Eloisette. Sebbene non disponesse del fascino esotico e il fisico statuario della Guardiana, la locandiera della città era una quarantenne ancora piuttosto attraente, dai lunghi e luminosi capelli ramati, dalla schiena ben dritta e dal florido seno ancora ben sollevato, una caratteristica che aveva contribuito all’ottimo bilancio della sua attività Gli amici di Celeste sono anche amici miei disse sorridendo al barbaro Spero potrete passare anche alla mia locanda quando potrò riaprirla in sicurezza. Il primo giro lo offre la casa disse. La donna, salvata da un inconsapevole Maxillium, fu ben felice di riabbracciare Celeste nonostante le circostanze difficili. Peraltro fu in grado di aggiornarla sullo stato di sua figlia Rakayah non era in città stamani. L’ho incrociata e mi ha detto che andava a dormire da uno dei suoi schiavetti per un paio di giorni. Ha detto che… beh… “Aveva parecchia fame” disse con una punta di imbarazzo Almeno per una volta le sue abitudini sono state… un bene. Certo, vederla vestita in abiti da dominatrice e armata di frustino è stato un po’… estremo commentò l’amica. Non più un giovincello, Bainzu ottenne comunque il rispetto della quasi totalità del villaggio e l’approvazione del sindaco Remolo D’accordo, questa decisione le rende onore fu la sua risposta. Il commiato al momento della ripartenza del gruppo fu carico di abbracci e promesse di rivedere una migliore Primarosa al ritorno dei membri dell’Assemblea alla loro Arth. In verità il ritorno al Teschio fu rinviato di circa una mezz’ora, il tempo necessario per accompagnare l’anziano Osy all’ipermercato noto come Emporio dei Sogni dove, dopo essersi quasi incastrato tra i carrelli all’ingresso, l’anziano fu in grado di portarsi a casa una nuova cintura e una action figure del principe Dorian Von Gebsatell a cavallo di Sovrano Nero, la sua inquietante e spietata cavalcatura. Buona parte del tempo dei Guardiani Planari sul Teschio, nei giorni seguenti, fu passata a spostare il mobilio e gli arredi acquistati presso il nuovo complesso ottenuto, quello che fino ad allora era stato occupato dai membri della Legione del Reame Imponderabile. I cinque membri in armatura nera non avevano nulla da spostare, avendo scelto una totale assenza di oggetti all’interno della loro serie di cinque bolle create dalla magia di Ao Senzacorpo. Ciò non impedì comunque al gruppo di dare una mano ai Guardiani per liberare il loro complesso, mentre il Seguito prestava la propria attenzione ai nuovi arrivati Amici della Legione, spero potremo conoscerci meglio, finalmente! Sono curiosa di sapere come sono i vostri volti sotto quelle maschere! disse la mezzelfa mentre li scrutava con curiosità, mentre Ashbet porgeva loro un cesto pieno di biscotti, bignè e dolcetti vari Se volete stasera diamo una piccola festa con vari giochi da tavolo, mi farebbe piacere se ci foste… offrì, ricevendo in cambio un ambiguo Le faremo sapere di una dei membri. Nassin-Frost fu invece ben felice di fornire a Osymannoch dei preventivi per i suoi ordini Tre giorni? Sì, posso far arrivare tutto per tempo… cercò subito di accordare il mercane, scartabellando tra i suoi appunti Mi faccia fare solo una chiamata disse per poi portarsi indice e medio della mano destra al rispettivo orecchio Sua mostruosità! Come sta la sua progenie? ai Guardiani parve di udire un blaterare gorgogliate in risposta Sono lieto per lei… mi dispiace per quel regno di halfling. Come ha detto? No, no… sì, esatto, quel mantello… ah, benissimo! Manderò uno dei miei mezzi-draghi disse per poi riagganciare e rivolgersi a Osymannoch Sì, posso garantire un ottimo mantello per 720mila monete d’oro. Per quanto riguarda il diadema devo solo fare un’offerta e ungere un po’ di ingranaggi per parlare con il gioielliere di Union che me lo può dare. 730mila monete d’oro e la situazione sarà risolta. Per quanto riguarda l’anello ho avuto una soffiata circa una reliquia in mano a un tetro assassino che terrorizza le vie di una metropoli. Con 840mila monete d’oro posso garantire i mezzi a un gruppo di eroi davvero super che possano scalzarlo e portare l’anello qui per tempo spiegò il mercane, offrendo una stretta di mano a Osymannoch per suggellare il patto Abbiamo un affare? domandò. X tutti- Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
DM X Gunnar e Bainzu Laddove la gioventù tentennava, l’esperienza e la laboriosità scendevano in campo. A Primarosa ciò avvenne per mezzo delle braccia di Gunnar, sempre pronte a sollevare grossi pesi come fossero fuscelli, e le arti magiche di Bainzu, ideali in un contesto di necessità quale era quello in cui giaceva la città. Sebbene la cittadinanza non fosse esposta a pericoli nemici, la sopravvivenza era diventato l’imperativo e la necessità di procacciarsi del cibo fu da subito uno dei problemi più impellenti. Laddove Bainzu pensò di benedire il terreno per garantire un futuro anche nel lungo periodo, l’arcidruido fu assai produttivo anche nell’immediato. Unendo la sua coscienza a quelle delle piante e degli alberi che lo circondavano, egli seguì la voce della natura per condurre gruppi di donne verso cespugli di bacche e frutti di stagione fuori dai sentieri solitamente battuti, e gruppi di uomini in aree dove erano sorti funghi commestibili. Ad aiutarlo intervenirono anche i ciarlieri unicorni che egli ormai conosceva bene, sebbene il loro arrivo fu funestato da un loro timore reverenziale, memore dell’ultimo spaventoso incontro ODDIO, SENTO IL SUO ODORE E QUELLO DEL SUO AMICO DRAGO! LEI NON E’ QUI, VERO? domandò uno, terrorizzato, le narici che si dilatavano dal terrore. Quando lui e i suoi compagni furono rassicurati del fatto che Myonatix e il suo Seguito fossero fuori città, le creature dei boschi furono ben felici di aiutare la cittadinanza a reperire cibo ben più edibile di quello per animali, il quale fece però la gioia delle capre, delle mucche e dei palmipedi scampati a quella battaglia mattiniera Da quella parte, in quella radura, percepisco dei deliziosi meleti da cui potrete attingere a piene mani disse uno degli unicorni Oh, ma fate attenzione! Percepisco anche l’odore di un cinghiale piuttosto grosso. Penso possiamo evitarlo passando… un sonoro CRACK anticipò l’incontro con Gunnar, il quale recava in spalla la carcassa dell’animale, salutando gli uomini e lasciando l’unicorno in uno stato di profondo cordoglio per quella perdita per il regno animale. La ricompensa di ciò furono però i sentiti ringraziamenti degli abitanti di Primarosa, le lacrime dei bambini asciugate sui loro volti alla vista del cibo genuino e campagnolo offerto, oltre alle strette di mano e i baci che le persone più anziane rivolsero loro (con l’eccezione di Osymannoch, per ovvie ragioni) Celeste è sempre stata… speciale spiegò l’anziano sindaco Remolo Ma siamo contenti che abbia buoni amici. Adesso la situazione è un po’ da sistemare, penso potete capire bene. Ma una volta che Primarosa sarà di nuovo come prima vorrei consegnarvi le chiavi della città. E’ solo un titolo onorifico, ma spero possa esprimere almeno quanto vi siamo grati per il vostro aiuto spiegò Oltre a ciò vorremmo intitolare la piazza principale a lei, signor druido disse rivolto a Bainzu. Sebbene il villaggio natale di Celeste avesse subito un duro colpo, la speranza nel ricevere presto aiuti e la fiducia nel genere umano erano ancora ben presenti. Calma, calma! Qui c’è tutto fuorchè speranza e fiducia! esclamò Hygrave, frapponendosi tra Maxillium e il Seguito, i cui membri ridussero i propri occhi a fessure alla spiegazione di Maxillium, benchè assolutamente veritiera Mi hai offesa. Questo è malvagio. Ma d’altronde tu devi essere proprio un gran malvagio, ho sentito che tutta la tua famiglia lo è. Normalmente dovremmo preoccuparci anche di loro e di te commentò Myonatix in tono aspro, per poi sollevare le mani Ma ti perdono, per stavolta fu allora che Lord Fnut cercò una conferma nel racconto offerto dal cacciatore di taglie, al che la stregona rispose con un Max non sa descrivere bene le cose, ci fa passare per malvagi disse con occhi improvvisamente lucidi Ma è vero, siamo colpevoli di aver aiutato a debellare del male dall’Assemblea, laddove ormai era impossibile la convivenza. E voi lo avete visto. Pure di fronte alle loro minacce non abbiamo nemmeno ucciso nessuno, come sapete i demoni vengono esiliati nel loro piano. Quindi appunto, nessuno ha tecnicamente ucciso nessuno spiegò, con vari gesti della mano e cenni di assenso dei membri del suo gruppo. Lord Fnut brontolò a mezza bocca prima di rispondere Ma questo non vi autorizzava a decidere da soli! ribattè, alchè subentrò Auberil I Guardiani Planari hanno fomentato la tensione con i loro comportamenti scostanti. Li conoscete, vanno a destra e a sinistra cercando di fare gli amici di tutti… quando è evidente che ci sono punti di vista molto diversi tra alcuni di noi commentò aspro, scoccando un’occhiata gelida a Maxillium. A quell’affermazione, Lord Fnut non rispose, mentre gli occhi di Sobrilik brillarono di luce rossa e verde Il consenso ha in effetti riscontrato una certa entropia nei comportamenti dei Guardiani Planari, sebbene il consenso non sia d’accordo nell’attribuirgli una responsabilità per i fatti accaduti replicò. A quel punto Fnut fece un gesto con la mano Questa situazione richiede analisi! In questi giorni studieremo i fatti e, quando torneranno Ao e Jasmeera, prenderemo una decisione. Nel frattempo voi del Seguito rimarrete qui sul Teschio, con il divieto di uscire dal piano! disse Fnut, ricevendo un assenso da Hygrave Io e i miei uomini li sorveglieremo puntualizzò. A quel punto il leader dei Filosofi diede una voce alla Legione, una delle rare volte in cui ciò accadeva Potete scambiarvi di abitazione con i Guardiani? Un po’ di distanza può solo aiutare il silenzioso quintetto parve prendersi qualche secondo prima che uno di loro rispondesse Non è un problema per noi. La nostra dimora è praticamente vuota disse con una profonda voce telepatica. Myonatix si portò una mano al petto Accetteremo la decisione dell’Assemblea, ma voglio sia chiaro che non portiamo rancore verso i Guardiani Planari, che per il loro contributo consideriamo come nostri spiriti affini e grandi amici disse, per poi rivolgersi a Maxillium Sono più che pronta e concentrata per salvare il multiverso dalla minaccia dei terremoti planari. E sono convinta che potremo cooperare e unire le forze per sistemare questa faccenda, insieme come amici disse. Lord Fnut corrucciò la fronte a quelle parole Mmm… ne terremo conto sebbene non sembrasse del tutto sicuro del proclama della mezzelfa. Fazioni attualmente presenti nel Teschio e relativa attitudine X tutti - Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone