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Topolino88

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Messaggi inviato da Topolino88

  1. @Graham_89ho creato un form in cui ho chiesto spunti qualche tempo fa ma sono bozze poco concrete, per fare un esempio: "diventare cacciatori di anelli"(sono gli oggetti magici principali dell'ambientazione, e si ho poca fantasia). Nell'effettivo come si ritrovano per giungere a diventare cacciatori di anelli mi riesce difficile da pensare, l'idea era quella di farli unire ad un gruppo che ha salvato loro la vita in passato per poi aiutarli a sconfiggere i loro avversari recuperando gli anelli dei nemici, ma ripeto il problema è da cosa parto?

  2. Salve a tutti, scrivo oggi per chiedere consiglio su come far proseguire un'avventura conclusa. I personaggi una volta portato a termine un'incarico importante che gli ha permesso di guadagnarsi un bel gruzzoletto di monete, decidono di separarsi dato che al di fuori dell'incarico non avevano molto in comune tra loro, durante l'avventura ne hanno vissute di ogni e spesso hanno discusso su molti temi in cui i personaggi erano di pareri opposti. Ora ho trovato pochi elementi che potrebbero legare i personaggi di nuovo e di cambiare pg non ne hanno intenzione, quindi ho pensato di risolvere la cosa in 2 modi:

    -facile :  i giocatori devono inventarsi un motivo per cui i propri pg vogliano arrivare ad un nuovo obbiettivo comune al party

    -complicato: dato che tra le avventure passa del tempo potrei concordarmi con ogni giocatore su cosa fa il proprio pg in quel tempo e farli ricongiungere in un unico luogo, questo però potrebbe avere effetti dei più disparati perchè non è detto che sarebbero tutti sulla stessa linea di pensiero/obbiettivo

    Personalmente avrei preferito che cambiassero pg per adattarli a questa nuova campagna dato che l'avventura era pensata per riprendere dimistichezza con dnd perchè i giocatori non giocavano da mesi, ma è piaciuta così tanto che hanno voluto tenere i personaggi.

    ps. preciso che si tratta solo di un dilemma che riguarda la campagna non l'ambientazione

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  3. Il 19/5/2022 at 08:43, savaborg ha scritto:

    A me sembra che la questione morale centri molto poco.

    il giocatore non ha deciso deliberatamente di uccidere un bambino e neanche un ladro. Ha pensato fosse un nemico magari la spia che l’inseguiva da tempo e che era più abile di lui e l’ha attaccata. In D&D un attacco singolo non porta praticamente mai alla morte di un’avversario.

    Poi mi chiederei perché il personaggio non ha notato che il ladro era un bambino. Era buio? Era coperto da un mantello? Il pg ha fallito una prova di percezione?

    Tutto quello che viene dopo mi sembra una discussione di quelle che accadono quando non ci si intende. Col giocatore che difende la sua linea un po’ offeso e il master che non si rende conto di averlo messo in una situazione ingannevole perché diversa dall’atteso nel sistema di gioco.

    Se la scena fosse stata:

    - noti un monello che allunga le mani nelle vostre provviste.

    - lo colpisco finché non muore.

    Allora avreste un problema etico e morale.

    Ma se la scena è stata:

    - Noti un ladro di taglia piccola che armeggia con il vostro carro.

    - lo attacco.

    - peccato no ti sei accorto che era un bambino con 1 pf è morto.

    Allora forse hai messo il tuo giocatore in difficoltà senza accorgertene.

    Se avete trovato un accordo meglio, ma prova a ripassare i passaggi che avete fatto e a capire se magari alcune cose dette non siano scaturite da una situazione iniziale equivoca. 

    Posso chiederti l’età media del gruppo e il livello dei pg?

     

    Edit:

    Sulla questione “come continuare e che pena dare” condannarli tutti a morte per impiccagione e poi dagli la possibilità di fuggire di prigione e lasciare il paese.

    Se l’avventura è tutta in paese, condannali a morte e poi dagli una seconda opportunità per uscirne. Qualcosa del tipo: non ci sono altri avventurieri e il paese ha bisogno del loro aiuto” o simili. Il tuo compito come master è creare gioco non simulare il medioevo in modo credibile.

    Sulla questione "simulare medioevo" la penso come te ma spesso sono per primi i giocatori a cercare il "realismo" e a puntualizzare quando ci sono elementi fantasy che rendono il tutto più leggero e godibile.

    Mentre sulla questione dei dettagli ammetto che a volte do per scontato un troppi elementi per pigrizia ma anche perché conoscendo il gruppo so che immagazzinano davvero poche info, all'inizio appositamente mettevo indizi utili per avvenimenti futuri ma per una qualsivoglia ragione se li scordavano.

    Sono tutti pg di livello 4 e siamo un gruppo dai 18 fino ai 22 anni

  4. @Bille Boo direi che i motivi sono entrambi, non voglio limitare i giocatori ma allo stesso tempo a me dnd in questo momento piace in versione eroica e non cruda e cupa, inoltre sí, non vorrei perdermi in avventure che hanno poco a che fare con la campagna solo per una scelta irresponsabile di un giocatore.

    Per quanto riguarda il bambino, no non era rilevante ma solo un "evento casuale" per creare una piccola sfida, ora peró sono tentato di cavalcare l'evento per creare qualcosa dietro che magari si ripresenterá piú avanti.

    @Ermenegildo2 giá discussa, semplicemente me la sono cavata con una classica legge del taglione mista anche al parere delle vittime in questione, in sostanza la legge dice qualcosa ma le vittime possono provare a ridurre o aumentare la pena

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  5. Ringrazio tutti per le risposte, l'altra sera ci siamo riuniti apposta per discutere sul come procedere, tutti i giocatori hanno concordato sulla reazione esagerata e che una multa sia la cosa migliore(non hanno molto denaro, di conseguenza il warlock perderá tutto il suo equipaggiamento). La discussione, poi, é caduta inevitabilmente sull'argomento allineamenti perché il warlock continua a ribadire che il suo pg é neutrale caotico e credendo che la figura fosse ostile dopo gli eventi dei precedenti giorni si é sentito giustificato nel colpirlo.

    Inoltre pure il ladro é saltato su dicendo che anche il suo personaggio avrebbe fatto cosí e dopo qualche minuto di discussione ho capito che abbiamo concezioni di allineamento diverse, cosa del tutto normale e ampiamente discussa in altre discussioni su questo forum.

    Il problema sembra risolto ma dalla nuova descrizione dei 2 pg (ladro e warlock)del party a me non sembrano neutrali ma malvagi, spero che questo non porti ad altri problemi in futuro dato che ho espresso in modo chiaro di non voler ingarbugliare troppo la trama con vicende legate alla fuga dalla giustizia.

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  6. 8 ore fa, Bille Boo ha scritto:

     

    Ciao, questo pezzo non c'era la prima volta che ho risposto a quel commento, e in effetti cambia un po' le cose.

    Posso chiederti qual era lo scopo (lo scopo di gioco) di questa serie di eventi, in particolare del biglietto nascosto?

    Può darsi che il giocatore abbia avuto la sensazione di essere in balìa di eventi decisi da te su cui non poteva esercitare nessun controllo. Ha notato la spia sul tetto, ma a cosa è servito? Gli è sfuggita. Si è barricato nella stanza e ha nascosto tutto, ma a cosa è servito? È stato beffato, il biglietto lo dimostra. Adesso siamo al culmine: è stato guardingo, ha tirato percezione continuamente, ha scoperto un ladro, lo ha fermato... ed è venuto fuori che era un bambino innocente e tutti guardano a lui come al criminale. Il giocatore potrebbe aver pensato: "qualunque cosa io faccia, fallita o riuscita, si rivela inutile o controproducente: che ci sto a fare qui?".

    Non vuole essere un giudizio negativo sulla campagna, eh, è impossibile giudicare senza essere al vostro tavolo. Sto solo cercando di mettermi nei suoi panni per presentarti un'ipotesi di "altra campana"

    Apparentemente potrebbe essere legit che si sia sentito preso in giro però la reazione è decisamente spropositata.

    La spia in questione fa parte di una setta che vuole impedire ai pg di compiere la loro impresa. Il giorno precedente alla partenza, il party partecipa ad una rissa in una taverna in cui si scontrano con un gruppo di ladri, uno dei pg si vanta con uno di loro di avere un incarico importante, nominando anche la famiglia che li ingaggia, e che presto saranno ricchi. Conclusa la rissa il party e i ladri fuggono, le informazioni vengono vendute dai ladri alla setta in questione che identificano i pg e cercano di dissuaderli dal loro obbiettivo.

    Come dire, a me non sembra di non aver rispettato la loro agency, inoltre materialmente non hanno ancora subito alcun attacco ma solo minaccie.

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  7. 16 minuti fa, bobon123 ha scritto:

    Come realismo, fai come vuoi. Ci sono numerose società tutt'oggi in cui la polizia chiuderebbe un occhio se un ricco e potente sparasse ad un borseggiatore, bambino o meno, e ci sono numerose società anche nell'antichità in cui usare armi in città sarebbe stato un crimine a prescindere dall'omicidio. Puoi descrivere la tua società come la preferisci.

    Dal lato del gioco, se vuoi scoraggiare il comportamento ma non vuoi incentrare il resto della campagna sullo scappare dalla legge, valuterei la multa - era comunque un ladro alla fine. La multa non devia la campagna e viene esaurita immediatamente, ma ha il massimo costo per il giocatore. Scappare di prigione è divertente, perdere X monete o un oggetto magico no.

     

    e se una volta pagata la multa il party cerca di riprendersi il denaro derubando il borgomastro? il comportamento rimarrebbe "impunito"

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  8. 7 minuti fa, KlunK ha scritto:

    A differenza dell'altra discussione mi trovo abbastanza d'accordo con quanto scritto dagli altri.
    Molto dipende da com'è la legge è in vigore, una questione che sta a te vedere per com'è il mondo in questione.
    Considera che molte cose possono sembrare aberranti a noi moderni occidentali, ma ti ricordo che ad esempio i romani praticavano senza alcuna remora morale la schiavitù (per quanto gli schiavi non potessero essere uccisi a piacere), o un ragazzo di 14/15 anni era già considerato "un uomo" e veniva mandato in battaglia.

    Nel caso specifico mi sembra che intanto il warlock si sia comportato da malvagio. Non tanto per il gesto in sé (magari pensava fosse il classico halfling ladro e non morisse), ma perché non se n'è pentito per nulla. E ammazzare a sangue freddo una persona disarmata è un'azione abbastanza malvagia.
    Detto ciò per quanto riguarda la situazione legale a meno di grandi sorprese il borgomastro dovrebbe condannare almeno al carcere il warlock per quanto sopra, mentre il resto del gruppo non mi sembra abbia fatto nulla di male dato che si è perfino arreso spontaneamente (non è concorso in omicidio se sei in compagnia di un tuo amico e quello spara a un tizio per strada mentre tu sei testimone).

    Per quanto riguarda l'indirizzo possibile della campagna, mi sembra solo un buono spunto per proseguire. Posto che il warlock è in carcere (magari in attesa di pena capitale), se il resto del gruppo sono suoi stretti amici potrebbero decidere di ideare una fuga rocambolesca dalla prigione quindi dalla città

    Un altro aspetto che non mi fa impazzire è proprio la deviazione della campagna che da una ricerca di una persona smarrita si trasforma in un simulatore di criminali perennemente in fuga dalla giustizia

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  9. La causa principale è che il giocatore in questione è molto maniaco del controllo, mi spiego meglio, la sera precedente all'omicidio escono dalla locanda tutti ubriachi tranne il suo warlock, grazie alla percezione passiva nota qualcuno che sembra li stia osservando da un tetto e così il pg prova a tenerlo sott'occhio ma senza destare sospetti, la prova fallisce e perde di vista la spia. Durante la notte si barrica nella stanza in cui dorme, nasconde tutto nei minimi dettagli perché è sicuro che qualcuno lo deruberà/aggredirà, in effetti la mattina ritrova tutto il suo denaro + un biglietto minaccioso stile minaccia mafiosa. Da quel momento in poi non ha fatto altro che tirare percezione per tutto il viaggio fino all'arrivo nel borgo. 

    Il giocatore mi ha detto che non si pente di ciò che ha fatto perchè il suo personaggio si comporta così e se dovesse ricapitare lo rifarebbe, in effetti il suo pg è un pò maniaco della sicurezza

  10. Salve a tutti, oggi porto un argomento insolito, quasi scontato magari ma che fino ad ora non mi si era mai presentato, ovvero la legge nei mondi fantasy. In una società sviluppata in un mondo fantasy la prima cosa che mi è venuta in mente è di basarmi sulla società medioevale, ma leggendo qualcosa in giro non mi ha ispirato molto, o meglio, avevano concezioni di legge molto diverse, tipo che per un omicidio si poteva pagare una semplice cauzione in base alla persona uccisa ed il furto invece era punito in modo molto più severo. La situazione del mio party è semplice, una figura minuta ruba loro le provviste dal loro carretto su cui viaggiano mentre sono nella piazza principale di un borgo a osservare un monumento, bene il warlock decide senza remore di lanciare eldrich blast sul ladro scoprendo in seguito essere un bambino, ormai non più in vita. La gente del posto chiama le guardie ed il party decide di consegnarsi senza opporre resistenza. Ora, tralasciando il fatto che il party sta rasentando diciamo il limite "morale", non ho idea di come il borgomastro possa punirli, anche perché vorrei sfruttare la situazione per far capire indirettamente al party che colpire uno sconosciuto a caso non è una grande mossa, oppure in modo drastico dire al party bene i vostri pg marciranno in cella per 10 anni e dichiarare la fine della campagna. (apro una piccola parentesi, non è la prima volta che faccio fatica a gestire alcune scelte da allineamento "caotico" che portano all'uccisione indiscriminata di un png)

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  11. Salve a tutti, credo di aver già citato questo argomento in altre discussioni ma avevo voglia di sentire pareri in modo specifico. L'altro giorno parlando con 2 master, abbiamo discusso sulla scelta di dichiarare subito e apertamente ai giocatori l'obbiettivo di una campagna in sessione 0. Entrambi concordano sul mantenerlo nascosto e che "dirlo subito rovina l'esperienza, i pg devono scoprirlo da soli"........e io rimango sbigottito dall'affermazione. Parere personale, i giocatori 10 volte su 10 questo obbiettivo "segreto" non lo troveranno mai, e prendendo un esempio fatto dai miei amici, iniziare una campagna in cui i pg si incontrano per caso e succedono cose a cui i pg debbano interessarsi penso sia la morte del gdr e l'inizio di un simulatore di passeggiate oltre all'enorme sforzo inutile del master per "incastrare" i background. Mi faccio convincere purtroppo a giocare una nuova campagna masterata da uno dei 2. Inizia la sessione 0 in cui il master inizia a descrivere l'ambientazione nei minimi dettagli per circa 2h, non so l'obbiettivo quindi non capisco quali dettagli servano e cosa no, poi tira fuori un plico di domande a cui rispondere per scrivere il background dei pg. Le domande sono di una precisione incredibile, non dico che chiede il numero di capelli sulla testa del pg ma quasi. La vera domanda che mi pongo è, se in sessione 1 succede l'evento trigger della campagna ma al mio pg non frega una mazza ne dei compagni del party e ne dell'evento, io ho buttato solo tempo a crearlo. Concludo sottolineando che a parere mio sapere cosa andrà a fare un pg di un giocatore prima di iniziare una qualsivoglia avventura/campagna sia fondamentale. Vorrei conoscere la vostra in merito, anche da parte dei sostenitori dell'"obbiettivo celato", aggiungo che mi riferisco a campagne non sandbox.

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  12. ok con lo scassinare una porta è semplice, ma con attrezzi da navigatore? non sono sostituibili da una prova di sopravvivenza? Per contestualizzare sto creando un artefice gnomo delle rocce con background artigiano della gilda che mi permette in totale di avere proficiency in 4 attrezzi

  13. Salve a tutti, oggi espongo un mio dilemma riguardo all'utilità degli strumenti in generale. Partendo con un esempio, se sono un ladro con expertise in rapidità di mano (+4) e ho pure gli attrezzi da scasso che mi darebbero +2 in una prova per scassinare una porta(Destrezza), in questo caso gli attrezzi diventano inutili e meno efficaci della sola prova di rapidità di mano o sbaglio?

  14. @Bille BooSono passate 2 sessioni nel frattempo, l'ultima, giocata di domenica ha chiuso l'avventura. 

    Per quanto riguarda il meta ho risolto semplicemente parlandone con i giocatori e stabilendo che per le pianificazioni è consentito ogni tipo di meta game, basandoci sul fatto che ogni personaggio condivida a prescindere le info utili con gli altri anche se non dichiarato/ruolato.

    Mentre per la divisione tra i giocatori impulsivi vs quelli più riflessivi si è risolta da sola, o meglio, ho fatto comparire dei personaggi che hanno dato ulteriori informazioni ma anche un paio di grane in più, questo è servito per sbloccare la situazione ed ha permesso l'attuazione di un piano.

    L'unica nota dolente è stata la boss-fight finale totalmente improvvisata per scelte imprevedibili dei pg e una situazione spinosa sul finale che ha portato i pg a litigare per il possesso dell'oggetto da recuperare per completare l'avventura, e qui mi chiedo se ho sbagliato qualcosa nella dichiarazione d'intenti, più che dire "dovete collaborare per recuperare questo oggetto" non saprei come fare diversamente. Inoltre ho riscontrato un enorme problema riguardante gli allineamenti, che nonostante abbia chiesto al gruppo di fare pg buoni ogni situazione ha un grande spazio di interpretazione che rende gli allineamenti inutili, ma questo credo sia un altra storia........ 

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  15. Salve a tutti, apro questa discussione su un argomento molto soggettivo di cui mi piacerebbe conoscere pareri diversi, mi riferisco alla complessità della trama/storia che caratterizza le nostre avventure(principalmente mi riferisco a dnd5e ma penso sia applicabile ad ogni gioco di ruolo)

    Nonostante la mia poca esperienza, 2 anni come master, ho sempre reputato che una storia semplice anche con molti cliché ma mai banale é la migliore formula. Ho sempre avuto giocatori che dopo 2 sessioni iniziavano a perdere pezzi o a dimenticarsi elementi fondamentali della trama e non vedo altre soluzioni se non alleggerirla a monte.

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  16. Salve a tutti, mi è capitato spesso di vedere sia al tavolo che nelle giocate di altri che un pg attacchi o utilizzi un incantesimo al di fuori del combattimento per colpire un mostro, magari il boss di un dungeon mentre i compagni ci stanno discutendo per esempio. In questi casi il pg può attaccare o deve prima rollare iniziativa? Il manuale non precisa le condizioni per cui inizia un combattimento

  17. ripensando alla scorsa sessione e anche a quella precedente diciamo che 3 pg sono molto propensi alla discussione mentre gli altri 2 vorrebbero agire e vedere cosa succede ma sono anche quelli che tirano su ogni volta il cavillo che fa saltare tutti i piani. Domenica lasceró qualche minuto ancora per discutere dopodiché faró accadere qualcosa che sia qualcuno che li scopre, un evento che li porti ad agire come un prigioniero dei ladri che viene torturato davanti ai loro occhi, oppure l'ingresso di qualche png che vorrebbe aiutarli, in realtá mi sono dimenticato di un dettaglio importantissimo, il gruppo non é l'unico che vorrebbe recuperare un oggetto che i ladri possiedono, ringrazio comunque tutti per i suggerimenti interessanti

  18. Salve a tutti, sto masterando un'avventura avviata da poco, i pg si trovano in una situazione di stallo in cui stanno prendendo molto tempo per pianificare un assalto ad una banda di ladri rinchiusa in un edificio abbandonato, in questa situazione a detta loro stanno uscendo diverse problematiche tra cui il discorso meta, ovvero man mano che il tempo passa i giocatori tendono a ruolare di meno e ad accordarsi con informazioni che i loro pg non dovrebbero sapere o meglio che solo alcuni sanno. Il secondo elemento a detta dei giocatori problematico è che io come master sto dando troppo tempo per mettersi d'accordo, effettivamente appena elaborano qualcosa salta su qualcuno che tira in mezzo l'elemento che rende il piano inutile. In questa situazione sono molto combattuto se sbattergli una soluzione/occasione in faccia o punirli con probabilmente un tpk dato che stanno discutendo nei pressi della base nemica. Premetto che sono giocatori semi-novizi e su certe cose sono evidentemente spaesati nonostante abbiano tutte le informazioni che gli servono spiegate in modo chiaro le scorse sessioni.

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  19. Salve a tutti, sotto suggerimento del mio party, come master, sto pensando di introdurre delle scelte morali all'interno dell'avventura che stiamo giocando, esistono numerose guide ed articoli che ne parlano molto bene e consigliano il loro utilizzo ma mi chiedo, queste scelte non potrebbero portare ad una rottura o conflitto all'interno del party? ogni pg ha un modo di approcciarsi alle situazioni in modo differente, nonostante abbia espressamente chiesto a tutti di fare pg di allienamento buono, il paladino segue la legge, il monaco segue la morale, il ladro i soldi e così via.......,davanti ad una situazione del genere andrei anche a compromettere la volontà di un pg di arrivare all'obbiettivo dell'avventura. Come le gestite voi?

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  20. Salve a tutti, sono alle fasi finali della progettazione di una piccola avventura per introdurre dei giocatori quasi novizi e ho pensato a tutto tranne che all'inizio, l'obbiettivo é ben definito e facendo forza su questo vorrei provare a iniziare la campagna con un combattimento a cui man mano partecipano tutti i giocatori per poi scoprire, spero, che si stanno dirigendo nello stesso posto.

    Il mio dubbio peró é che in questa scelta le cose non potrebbero andare esattamente cosí,sarebbe meglio che si conoscessero giá prima i personaggi? chiedo un parere a voi

    I giocatori sostanzialmente hanno visto un annuncio di una taglia su un oggetto e si stanno recando da chi l'ha messa per chiedere info

  21. Dopo 2 anni di pandemia tornerò finalmente a giocare i real, dalla sessione 0 i giocatori mi hanno chiesto un'avventura in cui le interazioni sociali siano al centro ovvero un buon 60% rispetto a combattimento ed esplorazione, fino ad ora ho sempre bilanciato le mie avventure sui tre pilastri forse dando più spazio al combattimento, vorrei capire come rendere le interazioni interessanti e fruttuose, inoltre che tipo di avventura si adatta allo scopo? 

  22. Per rispondere un pò a tutti vi spiego il mio dilemma nel preparare la prossima sessione: i pg hanno un appuntamento con una ricca signora per raggiungere assieme un luogo in cui ci sarà una sorta di resa dei conti con una fazione, comune nemica dei pg e della signora. Il problema è che la signora è vittima di un intrigo orchestrato dal sindaco che le ha messo contro i contadini della cittadina e i pg arrivando alla villa si ritroveranno davanti la folla inferocita. La mia idea era quella di vedere cosa combinano (senza avere in mente una sfida ben definita) e che nel caso la situazione degeneri alcuni agenti del sindaco ne approfittino per entrare nella villa e rubare un prezioso oggetto. Io tutto questo non ho idea di come bilanciarlo perchè non so da che parte si schiereranno, i pg sanno dell'inganno ma non vogliono nemmeno inimicarsi il popolo che fino ad ora si era fidato di loro. Aggiungo che la signora ha dalla sua una guarnigione di cavalieri ben addestrati, la figlia ha litigato con i pg, mentre il capo dei cavalieri è entrato in simpatia con uno dei pg. Aggiungo in oltre che gli agenti del sindaco sono 2, un personaggio già affrontato, mentre l'altro è un pg morto ma riportato in vita come revenant dalla necromazia della fazione citata all'inizio che è in combutta con il sindaco.

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