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Ragnarok28

Ordine del Drago
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Messaggi inviato da Ragnarok28

  1. @Ghal Maraz

    Spoiler

    "Come ...?" E' l'interrogativo strozzato di Aldur che sancisce il preludio di uno squarcio sull'illogico. Non ha alcun senso ciò che si consuma difronte ai tuoi occhi, o forse lo ha ma è un senso che non dovrebbe appartenere alla norma auspicata da ogni sano essere umano. L'uomo alza una mano tremolante verso il cielo con dita scomposte che scattano in maniera meccanica, come se fossero gli arti di una goffa e orrenda bambola manovrata da un burattinaio. 
    E' questione di pochi e allucinanti attimi prima che anche il capo conficcato nella pietra venga scosso da un fremito violento e improvviso, uno scatto folle e contorto che permette all'uomo di staccarsi dallo spuntone. Si mette in piedi con flemma che a tratti si direbbe assonnata e ad altri nervosa, come se alternasse un torpore apatico ad un violento moto agitato. "Fa ..." Biascica dalla bocca cianotica e incrostata di sangue. "Fa :.." 
    Trema, scosso da spasmi incontrollabili che lo spingono a torcere il capo in ogni direzione possibile. Anche gli arti assumono angolature e pose innaturali, contraendo muscoli e flettendo ossa al limite del possibile. Pare una danza quella fatta dall'uomo, una danza grottesca e disgustosa che nulla conosce in merito a grazia e bellezza.
    Senti gemere Jan alle tue spalle, il suo è un verso terrorizzato che tradisce l'impotenza addirittura ad urlare. 
    "Ehi, mi senti ... amico?" Azzarda Aldur con un tono per nulla convinto mentre si accosta circospetto all'uomo. La sua ingenuità bonaria lo porta a cercare speranza anche dove non c'è e, in questo caso, non solo essa è assente ma è letteralmente fuggita a gambe levate. Non esiste speranza quando la natura viene rivoltata contro se stessa.
    "Fame" Gorgoglia infine l'uomo. Spalanca gli occhi, rivelando pupille iniettate di sangue che guardano altrove. Guardano un punto che probabilmente non esiste. Sono occhi di squalo. Occhi affamati.
    Digrigna i denti e si avventa contro Aldur schiumando dalla bocca. Cerca di morderlo, mancandolo per un soffio. 
    "cavolo!" 

     

    Spoiler

    Iniziativa: Stefan, Zombie, Aldur.
    Jan è rimasto sotto l'effetto di "Spaventato"
     

    ! I tiri per attaccare di Stefan fammeli pure tu, mi fido. 

     

     

    @Xolum

    Spoiler

    La cena è un pasto piuttosto frugale, composta da pane e stufato vegetale preparato per tutti i membri della cerchia interna dell'Oculus. 
    Quando finisci di mangiare non ti rimane altro che raccogliere tutte le tue cose e prendere la licenza universitaria da mostrare alle autorità cittadine per poter accedere in tutta sicurezza alla piccola cappella vicino al mercato. 
    Ti lasci alle spalle le stanze dell'Oculus, percorri i corridoi candidi dell'Università e passi oltre aule e laboratori fino a quando l'Università stessa, una svettante torre di marmo bianco che sfida il cielo alla ricerca di un sapere che trascenda i confini fisici dei mortali. 
    E' una costruzione prometeica ed è facile per qualche mala lingua attribuire a quel posto un inevitabile destino di punizione per la tracotanza che si cela nelle sue fondamenta. Se solo si sapesse cosa davvero viene custodito all'interno di quel luogo di sapienza, sarebbe la fine per tutti i suoi professori e studenti. La magia è una scienza per pochi ormai, clandestina e pericolosa attorno alla quale l'odio che è fermentato ha assunto connotazioni di ferocia sanguinaria.
    Vieni scortato lungo le strade di Jodram con una delle carrozze universitarie, la quale sfreccia sotto alti edifici appuntiti e tetti a mansarda illuminati da lampade ad olio e candele. La vita, nella parte centrale della città, è un tripudio di rumore e movimento anche durante le ore della notte. Si dice che quella zona non dorma realmente mai essendo anche frequentata spesso da molti tuoi compagni di università per mero svago in taverne e locali. Vi abita quel mare magnum classificabile come "ceto medio", affiancato dalla borghesia imprenditoriale che ancora non è riuscita ad accaparrarsi ranghi nobiliari attraverso matrimoni combinati. Le case sono di varia natura, molte delle quali addossate le une alle altre e intervallate da villette distaccate con giardini personalizzati, vezzo dei più ricchi di quella zona urbana. Voci e schiamazzi si rincorrono assieme ai fumi delle fabbriche, mischiati agli odori di alcolici e profumerie. Tutto vibra, tutto parla e tutto ascolta nella parte centrale di Jodram. 
    Il mercato è già chiuso quando la carrozza vi transita attraverso, con le botteghe e i tendoni raccolti e sprangati in vista del mattino successivo di vendite e scambi. Il cocchiere svolta lungo un vicoletto secondario che ti conduce finalmente alla meta.
    La piccola chiesetta è davvero di dimensioni modeste e senza nulla di particolare nella sua conformazione circolare. Eppure, il modesto pinnacolo che la sormonta, emana effettivamente un vivido alone di luce color rubino che tutto appare fuorché naturale. La luna ormai ha fatto scendere la notte su Jodram e niente potrebbe essere responsabile di quella luminescenza se non qualcosa che effettivamente sovverta le leggi fisiche fino ad oggi conosciute su Morian.
    Scendi dalla carrozza e mostri il lasciapassare ai due cavalieri del Santo che sorvegliano la cappella, i quali ti fanno passare con un grugnito scortese. Nessuno tra i più zelanti fedeli della Chiesa gradisce le intromissioni degli accademici.
    Dentro trovi ciò che ci si aspetterebbe in ogni chiesetta: panche di legno per i fedeli e un'altare con predella per l'officiante delle cerimonie. Infondo a tutto, una statua di San Julianus, il protettore dei morti e fratello di Zekharia, svetta nella sua mole incappucciata intenta a fare il segno del silenzio con l'indice della mandritta in pietra.
    Sono tre le persone presenti all'interno della struttura e quello che davanti a te si para è chiaramente un litigio. 

    "Abbiamo l'autorizzazione del Vescovo Rolaff, non c'è alcun cavillo legale a cui potete aggrapparvi per impedirci di esaminare questa struttura" Dice con tono tagliente e piccato una ragazza dai capelli biondo slavati, lisci e con un paio di occhiali rotondi sul naso. A dispetto dell'aria da prima della classe, è una ragazza per niente affatto sgradevole. Esile e mingherlina, il viso è talmente delicato che sembra fatto di nuvole. Tutto in lei sembra misurato e ingentilito per quanto negli occhi brilli una luce metallica di supponenza. Riconosci la ragazza: si tratta Ella, una studentessa di Archeologia e membro dell'Oculus. Una maga promettente e molto poco simpatica, anche se si è sempre dimostrata piuttosto gentile nei tuoi confronti. 
    Il ragazzetto dalla pelle olivastra e il pizzetto corvino è Basilio Fernandez, uno studente di edilizia proveniente dalle Repubbliche Carmezziane con un accento molto marcato e un'inguaribile attitudine al divertimento più becero in taverne malfamate. A discapito di ciò è estremamente bravo nel suo studio di Storia dell'Arte, cosa che lo rende molto competente anche in fatto d'edilizia. Ha un buon potenziale pure come mago, pur tuttavia non essendo tra i più brillanti membri dell'Oculus.
    Lui si gode lo spettacolo mentre una sacerdotessa giovane e secca come uno scheletro freme nelle sue lunghe vesti bianche recanti il teschio grigio di Julianus. I suoi occhietti da topo sono carichi di livore.
    "Non mi importa! Non avete la licenza con voi. Senza non vi farò toccare nemmeno la polvere a terra, guai se ci provate!" Squittisce lei.
    Sei arrivato in tempo con il tuo documento, a quanto pare, per salvare la situazione. 

     

    @nanobud @Pippomaster92

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    @Pippomaster92

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    "Una bellezza triviale, bambolina" Risponde prontamente Ingrid mentre si tormenta una ciocca corvina in preda ad una chiarissima stizza causata dall'invidia. La smilza infatti non riesce a staccare gli occhi di dosso dalla moglie del visconte. 
    "E' pure già ubriaca, povera creatura. Ancora non ha capito che il suo posto dovrebbe essere il bordello da dove viene? Non per essere cattiva, chiariamoci, ma è evidente che si senta a disagio in una simile situazione. Lo dico per il suo bene!"
    Civetta con tono mieloso Elsa mentre continua ad ingozzarsi. Yulia invece, impassibile difronte all'entrata della donna, ridacchia velenosa in tutta risposta.
    "Oh, per il suo bene? Elsa adorata, quando dirai qualcosa per il bene di qualcuno gli asini voleranno in cielo" 
    "Perché, credi che già in un certo senso non lo facciano?" Rimbecca Elsa con una certa aggressività nel tono, alludendo all'attuale situazione in cui versa Jodram. La situazione che riguarda il mondo intero è argomento accantonato durante le cene, i ricevimenti e i colloqui tra nobili il più delle volte. Si cerca di fuggire da una realtà inevitabile: l'aristocrazia ha reagito così in questo tempo di rovina e fine, fingendo e chiudendo gli occhi. Percepisci una certa ostilità provenire dal gelido disappunto di Yulia
    "Bé, adesso ... godiamoci la musica, suvvia" Cerca di rimediare la grassona, visibilmente intimorita dall'occhiata glaciale della tua protettrice. Yulia è molto più potente delle due donne che vi stanno facendo compagnia al tavolo e rispettarne il potere è d'obbligo se non si vogliono rischiare grossi guai. La baronessa sa essere molto crudele anche per ragioni di second'ordine. 
    "René Saintcroix! Quanto lo adoro ... la sua musica è così dannatamente seducente ..." Mormora Ingrid, rapita dalle note del bel bardo solo per beccarsi una stoccata pungente da parte di Yulia. 
    "Non farti troppe illusioni, mia cara"
    "Cosa vorresti dire?"

    "Avanti, è una cosa risaputa che Saintcroix sia in rapporti molto intimi con il Conte. Non cascarmi dalle nuvole, adorata" S'intromette Elsa tra un boccone e l'altro, lasciando una sospirante Ingrid in preda alle sue fantasie impossibili.
    In quell'esatto istante noti Yulia fissare con ostilità una donna pochi posti distante da voi. Ha dei capelli ricci ed estremamente folti, un volto ovale che sembra fatto di cera e un lungo vestito verde smeraldo. "Hilde von Karstaff ... stalle lontano il più possibile. Quella è solo una cagna arrivista" ti sussurra Yulia. E' la prima volta che senti quel nome ...

    @nanobud

    Spoiler

    "Non posso darti torto" Ammette tuo fratello con una scrollata di spalle "Vorrei averla anche io la tua capacità di lasciarmi andare in simili occasioni. Ma a quanto pare il Santo ci ha benedetti con doni diversi, nevvero?" Sorride lui, riprendendo a mangiare.
    C'è sempre un velo di mestizia e tristezza ad adombrargli il volto, qualcosa di pesante e greve che non lo abbandona nemmeno per un istante. Sai poco del suo lavoro, tuo fratello è un lucchetto chiuso anche per se stesso nonostante sia incapace di mascherare l'amarezza che lo consuma di anno in anno. Ultimamente il suo stato emotivo sembra peggiorato stando ai continui vuoti di memoria e al consumo eccessivo di alcool che hai scoperto per puro caso. E' facile pensare che sia per qualche motivo legato alla sua professione, probabilmente un caso particolarmente difficile o cose del genere. Qualunque cosa sia, è una pesantezza che di tanto in tanto torna a farsi avvertire. 
    "Permaloso com'è sono sicura avrà da ridire in merito a questa serata" Puntualizza tua madre in relazione alla tua considerazione fatta sul cantore del Conte.
    "Come se non fosse già abbastanza questa serata in sé a ridire di se stessa!" Il patriarca dei Dusl non manca di certo a questa nuova occasione per una delle sue scoccate ciniche e sarcastiche. Probabilmente non lo hai mai visto in differenti versioni di se stesso se non quella che lo vede intento ad insultare "creativamente" terzi o a fare umorismo nero e pesante su situazioni e dinamiche. Le tue sorelle hanno ripreso gran parte di quel carattere velenoso, mancando tuttavia della prudenza del padre, cosa che non le ha salvate dal finire in punizione. Le gaffe continue che compiono in presenza di altri nobili sono spesso gravi e in diverse situazioni tu e tuo fratello siete stati in procinto di scendere alle mani pur di frenare la rabbia offesa di qualche nobile punto dalle lingue di quelle monelle bizzose. Eppure è impossibile per te non volere loro bene.
    "Il crollo di questa casata è inevitabile. L'unica pecca è che da tutto ciò è il visconte non ha nemmeno una figlia da sposare, Magnus. Sarebbe stata un'ottima cosa risollevare e assorbire i possedimenti degli Schrodimberg una volta decaduti attraverso un matrimonio di convenienza"
    "Madre, come fai darli già per spacciati?"
    Esclama tuo fratello
    "Sono semplicemente realistica! E poi tu di cosa ti impicci? Hai già una promessa sposa! E pure ricca, per giunta"
    "Ah, come tu abbia fatto, figliolo, a sedurre quella serpe della von Eltreij è un mistero. Ti è andata di fortuna però, è tanto potente quanto irrimediabilmente stronza" Borbotta tuo padre.
    "Non essere cattivo con Yulia. E' una donna di tutto rispetto"

    La musica di Saintcroix raggiunge vertici di virtuosismi altissimi, conduce gli astanti in mondi immaginifici e paradisiaci. Premiato e glorificato da quasi tutti i nobili di Jodram, è l'orgoglio del Conte. E' proprio quando la musica finisce che un urlo agghiacciante squarcia l'atmosfera.
    All'urlo ne segue un secondo. Poi un terzo che sfocia in pianto. Dalla balconata superiore, quella dove i ciceroni di casa stanno banchettando, si affaccia in preda al terrore una domestica dal volto paonazzo.
    "L'hanno ucciso! Hanno ucciso il Visconte!" 
    Un caos di voci scoppia nella sala ...

     

    @Pentolino

    Spoiler

    Sei come un felino nero nella notte che si aggira impugnando l'arma più letale di tutte: la Fede. Zelante e obbediente, lasci il mastodontico edificio della Cattedrale alle tue spalle. E' una costruzione impressionante, inumana ... e probabilmente lo è davvero come vogliono le leggende. Guglie nere, pinnacoli di pietra oscura e statue minacciose sono solo una parte della sua possanza titanica, sviluppata su terrazzate, ponti sospesi sul vuoto e cupole labirintiche. La Cattedrale è una città dentro la città, la cui scalinata gigantesca da dove si esce e si accede è quasi un collegamento tra la sua santità e la profanità materiale del resto della città.
    Ti tuffi dentro Jodram, svicolando tra le magioni dei nobili e gli edifici dei borghesi fino ad arrivare al mercato ormai chiuso. La notte è calata eppure continua ad esserci vita in quella zona di città, consumata tra locande e locali in un vortice di dinamismo che un inquisitore non può far altro che guardare con sospetto se non addirittura con sdegno. 
    Il peccato puzza come le ciminiere delle fabbriche cittadine. Puzza come i profumi che fuoriescono dalle botteghe per dame d'alto ceto. Puzza come gli effluvi alcolici delle locande. Qualche mendicante di guarda e prega la carità della Chiesa. E' gente povera, accattoni senza più nulla se non la speranza che nella vita oltre la morte il Santo possa accoglierli nella sua grazia. La città si snoda attorno a te tra tetti appuntiti ed edifici cupi che si schiacciano da soli, si affastellano e paiono voler soffocare chiunque vi passi sotto.
    Infine arrivi.
    La chiesetta è piccola, circolare e in pietra con un pinnacolo aguzzo dal quale promana una luminescenza cremisi del tutto singolare. Miracolo o sacrilegio? Opera del santo o dell'inferno?
    I due cavalieri della Chiesa che fanno da guardia alla piccola cappella ti riconoscono subito e ti fanno cenno di avvicinarti.
    "In bocca al lupo dentro: L'Università ha già mandato tre dei suoi ficcanaso cagacazzo. Dovrebbero pensare a pregare anziché stare su libri ammuffiti e pericolosi" Ti fa quello alla tua sinistra.
    Dall'interno senti dei toni concitati ... un litigio, a quanto pare, è in corso. 

     

  2. @Ghal Maraz

     

    Spoiler

    Jan, in un primo momento, sembra sollevato dalle tue parole che giungono come un fiume fresco di conforto dissetante. Eppure, al tuo solo ipotizzare la presenza di una qualche trappola, ecco che il ragazzo torna nuovamente ad imbastire uno sguardo da cerbiatto spaurito. Lo hai visto in circostanze migliori: impetuoso e imprudente difronte a ciò che è noto e poco complesso, sei abituato a conoscerlo come un ragazzo appassionato e testa calda. Eppure hai avuto più volte modo di constatare quanto impaurito dall'ignoto e dalla morte lui possa essere, soprattutto se la seconda proviene per mani incerte e invisibili. Il sospetto che abbia incontrato faccia a faccia un Vilesangue, o più di uno, è normale che sorga spontaneo. Di sicuro la sua mente non ha retto l'orrore di qualunque cosa lui abbia visto e le conseguenze della paura si fanno strada in lui ogni volta che dorme. Lo hai sentito tante volte piangere nel sonno e gridare nomi. Familiari, amici, conoscenti ... non lo sai, non puoi, ma senti chiaramente l'odore della perdita e della solitudine aleggiare come un lezzo mortifero attorno al corpo di quel ragazzo. 
    "Io allora ... vi aspetto qui"
    Si tira indietro, si fa in disparte. Lascia che tu ed Aldur sbrighiate quella gravosa faccenda da soli e, probabilmente, tra tutti i mercenari assoldati per fare da guardia alla carovana tu sei quello più adatto ad occuparti di simili faccende. C'è qualcosa che scorre in te, un fiume viscerale che ti tiene sempre in contatto con quel senso di sacro tipico di un uomo delle tue terre. Non hai mai dimenticato le tue radici e il sangue che ti plasma grida vendetta, stringendo tra i denti un nome. Quello di una Madre.
    "Che pezzi di merda" Sbotta Aldur con il suo fare ursino mentre tu levi la tua silenziosa preghiera ai silenti protettori silvani. "Chi è tanto schifoso da fare una porcata del genere? Ah, mi verrebbe una voglia tale di spaccare la testa a chiunque sia stato ..." E' fondamentalmente un buon uomo l'imponente Hollent che sta a guardia della prima carrozza. Padre di famiglia con una moglie e una figlia che lo aspettano a Jodram, è una macchia di bonaria purezza in mezzo a tutto quello sfacelo marcescente che diventato il mondo. 
    La tua mano passa sulla pelle del cadavere, ma forse qualcosa ... non è proprio come sembra ...
    Percepisci la carne gelida tipica di un morto, una carne che dovrebbe dunque essere immobile, abbandonata a se stessa. Ma così non è. L'uomo stra tremando ...
     

    Spoiler

    31 al test automatico di Percezione! (successo)

     

     

    @Pentolino

     

    Spoiler

    Il vescovo non può vedere i tuoi lineamenti, disconosce il tuo aspetto e ignora qualsiasi dettaglio fisico della tua persona. I suoi occhi velati e senza luce paiono tuttavia scrutare più a fondo della mera realtà sensibile. Sono occhi di chi conosce con affilata chiarezza le anime di un gregge infinito.
    Ti sorride e quando lo fa è ancora più raccapricciante di quando è serio: le sue labbra sono rasoi che si piegano e si flettono con movimenti meccanici, preludio di altre urla straziate emesse dall'uomo carbonizzato.
    "La cappella è affidata alla giovane sacerdotessa Lenka ed è consacrata al Santo Julianus, il nostro amatissimo protettore d'anime e silenzio, fratello del Martire. Pare che la sua quiete sia stata turbata da qualcosa. Non credo che la cara Lenka abbia nulla a che fare con ciò, ma ... avrai modo di interrogarla sul posto" Si umetta le labbra secche con la sua lingua aguzza.
    "Solo una cosa ... mi sono giunte notizie piuttosto fastidiose. L'Università sembra aver mandato un paio dei suoi studenti per analizzare il fenomeno. Hanno una licenza, naturalmente, ma il tuo è un ordine superiore: se interferiscono con le tue indagini non esitare ad arrestarli"
    Sentenzia lui per poi voltarsi in direzione del macabro spettacolo che si sta consumando sotto i suoi occhi ciechi. Per lui questi suoni sono godimento puro. 

     

  3. @Ghal Maraz

     

    Spoiler

    Cosa mai può essere successo di così grave da dover fermare la carovana di punto in bianco? Sperare che sia stata solo una scazzottata tra guardie mercenarie è l'unica opzione a cui aggrapparsi per non dover cedere completamente alla paura. Non c'è più posto, su Morian, nella fiducia per la vita e tu lo sai bene.
    Arrivi dunque all'altezza della prima carrozza, dai cui tendaggi di tela grezza sbuca qualche sguardo spento dei profughi e dei loro scheletrici figli. Ti guardano tutti come se fossi trasparente, a loro forse nemmeno importa più di tanto di vivere o morire, l'istinto di sopravvivenza che arde nelle loro vene è un mero istinto meccanico che alcuni di loro probabilmente vorrebbero mettere a tacere.
    "Che brutto affare ..." Senti la voce profonda e di gola di Aldur borbottare come un tamburo percosso.
    "Si, proprio una bella merda" Gli fa da eco il giovane Jan. 
    Quando lì raggiungi li trovi in una situazione ben diversa da quella che potevi aspettarti: affiancati l'uno all'altro con sguardi inquieti e un colorito di pelle slavatissimo, sono intenti a rimirare uno spettacolo a dir poco raccapricciante.
    In mezzo al sentiero, a tre metri dalla prima carrozza, spunta un grosso pietrone nero come l'ossidiana e dalla consistenza identica a quella di una pietra lavica senza essere nessuna delle due cose. Il pietrone è chiaramente una di quelle conformazioni insolite che esistono su Morian sin dall'alba dei tempi, da quanto ne sai te quella è una delle ultime Petre-Ur rimaste. Le leggende narrano che siano state piovute dal cielo, andando a comporre anche la stessa Cattedrale del Santo Zekharia.
    Ma non è la Petra-Ur la cosa davvero raccapricciante che si para dinanzi alla tua vista, bensì il corpo di un uomo sulla trentina, vestito con un saio bianco e conficcato su uno spunzone aguzzo del piccolo dolmen nero. L'uomo è indubbiamente morto dal momento che lo spunzone gli trapassa la testa sbucandogli dalle labbra spalancate in un urlo muto ed eterno. Gli occhi ormai ciechi fissano un cielo orrendo che nessun aiuto gli ha donato. Il lezzo di putrefazione e sangue secco rappreso impesta l'aria già pesante di suo.
    "Dovremmo seppellirlo" Sentenzia Aldur, sistemandosi alla cintola il martello da combattimento. 
    "Stefan, potresti aiutare Aldur a seppellire quell'uomo? Io ... io ... non ci riesco." Jan sospira e appoggia la schiena contro la carovana. Non conosci niente riguardo il passato del ragazzo, ma puoi facilmente intuire quante cicatrici, nonostante la giovane età di diciottenne, possa aver maturato. Eppure, a differenza di altri, non è riuscito a indurirsi. E' ancora debole, troppo molle per un mondo in rovina. 
    "Forza Starek, vieni a darmi una mano" Ti esorta Aldur con voce grave

     

    @Pippomaster92

    Spoiler

    "Oh, in salute ... che carina che sei!" Ti fa eco la corpulenta Elsa, squadrandoti con sguardo colmo di zuccherosa tenerezza come se fossi una bambina appena nata. "Dove l'hai trovata una damina così, eh, Yulia? L'hai pescata da una collezione di bambole della scorsa generazione? Pensavo che non ne facessero più, purtroppo" Constata Elsa amareggiata.
    "Già, ormai se vuoi una dama di compagnia ti ritrovi quasi sempre con una ragazza dai modi simili a quelli di uno scaricatore di porto. Hai avuto fortuna a trovarti una bambolina così graziosa" Sottolinea Ingrid, guardandoti a sua volta con occhi inteneriti e civettuoli. 
    "Sono stata decisamente fortunata, me ne rendo conto" Ammette la tua protettrice. A quel punto i servitori iniziano a distribuire piatti e bevande, disponendo sulle tavolate la prima portata della serata: pasticcio in pasta sfoglia con formaggio di capra fuso, servito su un letto d'insalata. 
    Alla tua osservazione, Yulia ridacchia divertita: "Eccessivo, dici? Oh, ma Berenika, l'eccessività può talvolta anche essere piacevole da guardare se ben realizzata, ma qui ci troviamo nel bel mezzo del regno della ridondanza oscena. E' come se un rigurgito di neonato fosse stato spalmato su questi pavimenti candidi e sulle tende."
    "Mia cara, stiamo mangiando!" La rimbrotta Ingrid, sfarfallando i suoi occhietti vispi e suscitando il ghigno ilare di Yulia, che a sua volta inizia a sbocconcellare dal piatto.
    Un tintinnio improvviso di bicchieri, proveniente dalla balconata infondo alla stanza, porta tutti al silenzio. Tre figure si affacciano sulla terrazza. La prima che noti è quella di Altfried Schoembergh, il secondogenito vescovo del visconte. E' giovane ma non si direbbe un ragazzo sui ventotto anni dal momento che pare una creatura senza età, al di là dei confini del tempo con il suo incarnato pallido, la sua folta barba bionda e la sua pelata ecclesiastica. Indossa la veste color crema dai fregi dorati che i vescovi sono soliti indossare di consueto. I suoi occhi sono palesemente braci ardenti di fastidio e ostilità.
    La seconda che riconosci è quella di Alain Schoembergh, l'avvenente primogenito di trent'anni, erede del visconte e sposato con Miriam Hirenth, la figlia di un imprenditore edile attualmente non presente alla festa a causa del funerale di sua madre. 
    Ma al centro svetta lei, la ragione d'essere della festa: Melania Gruskovnjac, la stupenda donna per cui il visconte ha perduto la testa. Inutile girarci intorno: la novella viscontessa è decisamente bella, dotata di un fisico statuario e di una spessa cascata di boccoli biondissimi che sta in coppia al suo sguardo azzurrino. Indossa un vestito rosa confetto completo di guanti e cintura a fiocco. Sorride senza contegno, come una bambina.
    "Signori e signore, il mio nobile marito si unirà a noi più tardi. Mi auguro che tutto sia di vostro gradimento e ... ehm ... insomma, mangiamo!" Non solo è impacciata ma, dalla voce, capisci pure che è già un po' brilla. 
    Schiocca le dita e da uno dei tavoli si alza una figura ben conosciuta nell'alta società di Jodram, trattasi infatti di René Saintcroix, l'affascinante bardo straniero alla corte del Conte in persona, il quale invece non è presente, come di suoi solito, alla festa. Atletico, dai capelli rossi raccolti in una lunghissima treccia e dalla barbetta scarlatta di media lunghezza, il bardo ha circa ventidue anni e veste con pregevoli abiti color porpora. Non appena si posiziona al centro della stanza, tutti lo guardano e lui, con il suo violino, inizia a suonare una musica celestiale. 

    @nanobud

    Spoiler

    "Probabilmente le apriranno dopo la cena. Che c'è, fratellino, sei già in vena di fare conquiste questa sera?" 
    Tuo fratello ti da una gomitata scherzosa al fianco, suscitando il disappunto stizzoso di vostra madre che contrae le labbra come se avesse appena addentato un limone.
    ""Ragazzi, vi prego, la serata è già disastrosa di suo, cerchiamo di mangiare alla svelta e defiliamoci il prima possibile. Non voglio lasciare troppo a lungo le vostre sorelline sole in casa con la servitù"
    "E' già tanto che ritroveremo una casa al nostro ritorno con quelle due pesti a piede libero" Borbotta il capo famiglia dei Dusl con il suo consueto umorismo cinico. 
    "Bah, mi serviva una pausa dal lavoro" Rimbecca tuo fratello mentre addenta il pasticcio di formaggio e verdura che è stato appena servito all'intera tavolata dalla servitù.

    Un tintinnio improvviso di bicchieri, proveniente dalla balconata infondo alla stanza, porta tutti al silenzio. Tre figure si affacciano sulla terrazza. La prima che noti è quella di Altfried Schrodimbergh, il secondogenito vescovo del visconte. E' giovane ma non si direbbe un ragazzo sui ventotto anni dal momento che pare una creatura senza età, al di là dei confini del tempo con il suo incarnato pallido, la sua folta barba bionda e la sua pelata ecclesiastica. Indossa la veste color crema dai fregi dorati che i vescovi sono soliti indossare di consueto. I suoi occhi sono palesemente braci ardenti di fastidio e ostilità.
    La seconda che riconosci è quella di Alain Schrodimbergh, l'avvenente primogenito di trent'anni, erede del visconte e sposato con Miriam Hirenth, la figlia di un imprenditore edile attualmente non presente alla festa a causa del funerale di sua madre. 
    Ma al centro svetta lei, la ragione d'essere della festa: Melania Gruskovnjac in Schrodimbergh, la stupenda donna per cui il visconte ha perduto la testa. Inutile girarci intorno: la novella viscontessa è decisamente bella, dotata di un fisico statuario e di una spessa cascata di boccoli biondissimi che sta in coppia al suo sguardo azzurrino. Indossa un vestito rosa confetto completo di guanti e cintura a fiocco. Sorride senza contegno, come una bambina.
    "Signori e signore, il mio nobile marito si unirà a noi più tardi. Mi auguro che tutto sia di vostro gradimento e ... ehm ... insomma, mangiamo!" Non solo è impacciata ma, dalla voce, capisci pure che è già un po' brilla. 
    Schiocca le dita e da uno dei tavoli si alza una figura ben conosciuta nell'alta società di Jodram, trattasi infatti di René Saintcroix, l'affascinante bardo straniero alla corte del Conte in persona, il quale invece non è presente, come di suoi solito, alla festa. Atletico, dai capelli rossi raccolti in una lunghissima treccia e dalla barbetta scarlatta di media lunghezza, il bardo ha circa ventidue anni e veste con pregevoli abiti color porpora. Non appena si posiziona al centro della stanza, tutti lo guardano e lui, con il suo violino, inizia a suonare una musica celestiale. 

    @Pentolino

    Spoiler

    La spigolosa e inquietante figura del vescovo Florentz ti attende di consueto nell'anfiteatro d'esecuzione, seduto sugli spalti più alti e intento a gustarsi lo svolgersi della prassi purificatrice. Entri nella sala e ciò che ti accoglie è un altro urlo straziato e prolungato, quello di un uomo fatto scivolare all'interno di una piscina di carboni ardenti posta al centro dell'anfiteatro. La carne è ormai completamente carbonizzata e nessuno potrebbe più riconoscere il volto di quell'individuo, ma d'altronde, entro il finire della nottata sarà solo cibo per vermi sotto terra. Le esecuzioni sono lente, dolorosi calvari di strazio purificatorio, eppure ... finiscono. La pace la si trova sempre infondo al tunnel della sofferenza.
    Il tanfo di carne abbrustolita è qualcosa a cui tu sei abituato, tanto quanto alla vista che ti si prospetta dinanzi. 
    Il vescovo Florentz si volta verso di te e ti fa cenno di avvicinarti e sederti accanto a lui. E' un uomo incredibilmente alto, la cui stazza si aggira addirittura qualche centimetro al di sopra dei due metri. E' spigoloso, ha un viso affilato senza alcun accenno di barba o capelli. Le sue mani sono ossute come il resto dello scheletri corpo celato sotto vesti nere adornate da fregi dorati: la tipica veste di un ecclesiastico membro del corpo inquisitorio.
    "Hans, accomodati. C'è una cosa di cui ti voglio parlare ..." Esordisce lui con voce atona e piatta. La calma che si cela nell'animo del vescovo è qualcosa capace di far accapponare la pelle. Sotto, nello spiazzo dell'anfiteatro, l'uomo urla nuovamente mentre viene risollevato attraverso catene e corde alla vasca di carboni. Due grossi silenzianti, mascherati e nerboruti, stanno presiedendo allo svolgimento dell'esecuzione. 
    "Mi è giunta notizia che in una chiesetta posta accanto al mercato, sia avvenuto uno strano ... fenomeno. Il pinnacolo della piccola cappella parrebbe capace di attirare a sé la luce" Spiega sommariamente il vescovo, tamburellando le dita scheletriche contro la pietra. Ti fissa senza sbattere le palpebre, i suoi occhi sono quelli di un cieco. 
    "Controllerai per me se questo è un segno del Santo o solo un altro degli inganni partoriti dagli inferi?"

    @Xolum

    Spoiler

    "Già due degli studenti della cerchia interna aventi le suddette competenze stanno svolgendo indagini nella cappella" Ti informa la professoressa Fiona con il suo tono di voce perennemente spazientito e sbrigativo. Temporeggiare non è nelle sue corde.
    "Ceneremo seduta stante allora" Afferma il professor Malcom, suscitando un'ondata di consensi rumorosi all'interno della stanza.
    "Siamo ad un passo dal conoscere qualcosa di nuovo, ne sono più che sicuro. E tu, Sherydan, sarai una delle lingue di fiamma che arderanno sulla fiaccola prometeica che illuminerà la strada buia dell'ignoranza. Noi dell'Oculus ci apprestiamo a carpire segreti proibiti a chiunque altro, fidatevi delle mie parole"
    La professoressa Fiona borbotta qualcosa di incomprensibile, scrollando il capo.

     

  4. @Ghal Maraz

    Spoiler

    E' nel bel mezzo dei tuoi tumulti interiori che la carovana si ferma all'improvviso. Il cocchiere della tua carrozza arresta i cavalli stanchi e dalla criniera sparuta, accompagnando il suo fare con un'imprecazione sputata tra i denti. 
    Senti un vociare particolarmente agitato provenire poco più avanti dalla posizione in cui la prima delle tre carrozze che compongono la carovana si è fermata. Una giovanissima donna dal colorito cianotico e le occhiaie nere ti fissa con sguardo smorto, sistemandosi il figlio in fasce in grembo.
    "Signore, cosa succede?"
    Ti domanda con voce strozzata e tremula. Gli altri profughi ti squadrano da capo a piedi con occhi identici a quelli della donna, colei che ha involontariamente fatto da portavoce all'ansia generale. Gli intoppi non sono mai buon segno e tu lo sai meglio di tutti loro.
    "Hey, Starek, perché non vai a dare un'occhiata?" Ti esorta con tono svogliato Karl, il robusto ragazzone biondiccio con i denti da lepre che assieme a te fa da guardia alla carrozza in cui ti trovi. Eravate in quattro quando siete partiti, ma gli altri due ragazzi sono spariti nel giro di poche notti di veglia. E' come se il nulla se li fosse presi, ma tu sai perfettamente che nel nulla si agita un'esistenza abominevole e indescrivibile.
    "Scommetto che Aldur e Jan si siano messi nuovamente a litigare nella prima carrozza. Se uno dei due ha per caso importunato per sbaglio uno dei profughi nella zuffa, dagli una bella ripassata a suon di sberle"
    Sentenzia sbrigativamente il tuo compagno armato per poi poggiare il capo contro una delle casse vuote nella carrozza. 

     

    @Pippomaster92
     

    Spoiler

    Tu e Yulia venite finalmente risucchiate nel gorgo di baroni e baronetti che riescono ad entrare nel palazzo del Visconte. Procedete come un singolo corpo lungo il corridoio d'ingresso che non smentisce affatto l'opulenza ridondante che il visconte  Schrodimbergh tanto ama. Tra quadri di nature morte, paesaggi idilliaci stracolmi di donne seminude avvolte in spirali di fiori variopinti, candelabri d'oro bianco e mobilia color mogano dal profumo di resina pungente, è difficile posare gli occhi troppo a lungo su di un singolo particolare dal momento che subito un secondo sopraggiunge a ruota. Il tappeto color crema si sposa alla perfezione con le pareti marroncino pastello della magione. Porte e porticine si susseguono in un'infilata che pare infinita, aperture dalle quali escono di continuo servitori e domestiche affaccendate con il fiatone e il sudore sotto le crestine e gli abiti umili. Alla fine del corridoio raggiungete l'ampia sala d'ingresso dalla quale s'innalza l'imponente scalinata con il corrimano d'oro massiccio che suscita notoriamente invidie nei cuori di tantissimi pari rango del visconte. La risalite piano piano fino a sbucare nel cuore palpitante del palazzo: "La Salle de Diamant". Scintillante e sfolgorante con le sue tende blu elettriche, le sue colonne smaltate d'oro e, soprattutto, con l'immenso lampadario ad olio di vetri pregiatissimi con al centro un grosso diamante che sembra risplendere di vita propria. Al centro della sala, le lunghe tavolate imbastite per la cena, colmano per intero lo spazio. Una pletora di domestici inizia a disporvi di posto in posto. Assieme alla tua protettrice, ti ritrovi seduta faccia a faccia con due giovani baronesse non maritate: quella a sinistra è corpulenta e formosa ed ha sommerso il proprio corpo sotto broccati e merletti color confetto, mentre l'altra, dal fisico slanciato e flessuosa come un giunco, indossa un abito strettissimo e senza maniche in perfetta tinta con le tende della sala. 
    "Yulia cara, ma che piacere vederti!" Esclama la smilza con voce squillante
    "Ero certa che saresti venuta. Yulia che si perde una serata del genere? Per nulla al mondo. Ami troppo il grottesco per rinunciarvi" Gongola l'altra.
    "Mie adorate, da quanto tempo! Mi fa oltremodo piacere rivedervi" Glissa Yulia con fare serafico.
    "Come state? Oh, ma fermi tutti ... conoscete già la mia preziosissima Berenika, vero?" Riprende la tua protettrice, puntandoti lo sguardo addosso.
    "Berenika cara, hai già conosciuto Elsa ..." La baronessa corpulenta affonda il suo sorriso nelle guance a forma di mele "E Ingrid, vero?" Quella smilza si mette a giocare con una ciocca di capelli corvini.
    Hai già visto le due nobildonne ad un ricevimento avvenuto due mesi fa a casa di Yulia: Elsa è la moglie di barone che si occupa di macellerie mentre Ingrid è maritata ad uno degli aristocratici che si occupa di gestire la polizia cittadina.
    E' in questo esatto istante che con l'occhio non puoi fare a meno di notare un dettaglio impossibile da trascurare: l'ingresso delle tue "amatissime" sorelle. Ljunta ti nota subito, ma forse non vorrebbe averlo fatto dato che ti rivolge un sorrisetto sdentato per poi distogliere prontamente gli occhi. Zara, d'altra parte, ti ignora come se nulla fosse. Entrambe con i rispettivi mariti si siedono in un tavolo diverso dal tuo. 

    @Xolum
     

    Spoiler

    Ciò che balza subito al tuo occhio, in base agli appunti presi di getto, è che la capacità di assorbimento è effettivamente propria della Petra-Ur. Strano è che nessun ladro abbia cercato di appropriarsene ma, come ben sai in base alle tue conoscenze o attraverso quel quid che talvolta guizza nella tua mente prodigio, la Petra può essere facilmente celata sotto mentite spoglie. Il sospetto che dunque la chiesetta possa essere la custodia di una delle ultimissime Petra-Ur funzionanti è più che palese. Ma dunque, cos'è davvero questa chiesetta? Chi ha posizionato lì quel materiale raro e misterioso e per quale motivo?
    Quello che puoi facilmente ricavare da questa analisi teorica e puramente ipotetica è che la chiesetta possa essere stata edificata sullo scheletro di qualche tempio pagano appartenente agli Svecniac centinaia di anni fa. Che sia un indizio importante per potersi avvicinare alla comprensione della rovina di Morian? Meglio di molti altri, tu sai quanto la luce, le stelle e il cielo possano manipolare la realtà sottostante.
    "Abbiamo inviato due apprendisti sul campo ieri sera dopo aver ottenuto il permesso del Vescovo, ma credo che potresti andare a dare un'occhiata pure tu, Sherydan. Ci farebbe molto comodo un tuo rapporto"
    Propone il professor Malcom

    @Pentolino

     

    Spoiler

    Tu bussi e la porta si apre di scatto. Dietro di essa il corridoio interno si svela come una piaga aperta da un chirurgo dall'animo algido e un po' sadico. Le stanze di Giustizia sono una delle realtà portanti della Chiesa di Purezza: dalle pareti interamente rivestite di metallo rugginoso, appaiono come un monito severo per chiunque vi acceda. Dietro la porta sono due i Silenzianti che sorvegliano chiunque entri ed esca, per quanto siano più i primi che i secondi. I due figuri sono vestiti con i loro caratteristici cappotti grigi da gentiluomini, accoppiati alle maschere bianche inespressive a forma di corvo che portano sempre sopra i loro volti sormontati da grossi cappelli. Non sai cosa si celi sotto i loro panni, nessuno lo sa perché i Silenzianti fanno voto di non rivelare mai e poi mai la natura del loro volto. Nessuno sa chi fossero prima di entrare nell'ordine ma tutti conoscono la loro funzione di guardiani e protettori di vescovi e sacerdoti. La loro spietatezza è perfettamente espressa dalle lame arcuate che portano dietro la schiena. 
    "Il Vescovo Florentz ti aspetta nella stanza infondo". Sibila uno dei due Silenzianti con voce metallica e amorfa.
     Un urlo agghiacciato squarcia l'aria come un coltello affilato e letale. C'è dolore e sofferenza in quel luogo: il puzzo di ferro si mescola ad arte con quello di sangue e carne bruciata.
     

     

    @nanobud

     

    Spoiler

    Anche tu, come molti tra i nobili di Jodram, hai ricevuto il singolare invito alla festa senza senso del grasso Visconte Schrodimbergh. La tua famiglia intera, ovviamente, è stata invitata.
    E' risaputo, tuttavia, che ad aver indetto la festa non sia stato il visconte ma la sua novella sposa che di giorno in giorno desta scandalo nell'alta società con ogni suo respiro. Ex prostituta portuale, con il suo aspetto di bocciolo in fiore e i suoi capelli color del grano, ha fatto impazzire il cuore del visconte che ha insistito per sposarsela. Una volta sottoposta al rituale di purificazione ed espiazione, prassi che viene concessa molto di rado dalla Chiesa ma la volontà di un nobile può accedere in posti proibiti ad altri, si è resa spiritualmente limpida per potersi maritare al visconte. Amante dei piaceri della vita e con scarso acume, il visconte ha una certa fissa per le feste e ignora volutamente le malelingue diffamanti che sul suo secondo matrimonio si sono diffuse. Ironia della sorte, la nuova mogliettina ha pure invitato alla festa i figli che il nobile ha avuto con la sua primissima sposa, situazione che, come ben puoi comprendere, creerà uno spettacolino immancabile per nobildonne annoiate e dame.
    La festa si prospetta essere una vera tragedia ai danni della reputazione del visconte e dei suoi figli. 
    Assieme ai tuoi genitori e a tuo fratello, siedi ad una delle lunghe tavolate per la cena nella Salle de Diamant del Palazzo degli Schrodimbergh. Bianco e costellato da colonnine bidimensionali e scanalature che culminano in foglie di acanto all'esterno, color crema e dorato con tende blu elettrico e lampadari di vetro soffiato all'interno, la magione del visconte è una tra le più opulenti di tutta Jodram.
    La tua famiglia non poteva non essere invitata ad un simile evento contando il legame che i Dusl hanno con l'oreficeria cittadina, tuttavia tu e tuo fratello non siete esattamente l'orgoglio di vostro padre, uomo tradizionalista e impositivo che non ha mai digerito molto le libertà che entrambi vi siete presi: se tuo fratello maggiore ha voluto intraprendere la carriera di commissario e ispettore, tu sei quello che si definisce un vero "dandy". Spadaccino abile e avvolto nel mistero, sei un enigma per gli altri ed è bene che tu lo rimanga il più possibile. Cosa direbbe la nobiltà di Jodram se si scoprissero i tuoi traffici poco puliti nelle fogne sotto il mercato? Cosa si direbbe dei Dusl se si scoprisse il tuo piccolo segreto?

    Tua madre sospira "Questa serata sarà ..."
    "Una schifezza!" Sibila tuo padre, interrompendola bruscamente. 

     

  5. Ragazzi, ottima notizia. Sono riuscita a recuperare le schede in zip. dal computer vetusto di mia zia (non so che abbia fatto a resuscitare. Non la zia, ma il PC eh!) e le ho fotografate, così quando sto in hotel le ho in foto a portata di mano.
    Vi ho fatto l'introduzione, manca solo quella di @nanobud, che ho già scritto ma che inserisco quando mi da lui il via con gli ultimissimi dettagli di BG 

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  6. Suspiria de Profundis - Primo Atto (Life is but a walking shadow)

    "Era dell'Eclissi"

    Il mondo di Morian è ormai una sperduta landa di devastazione e rovine, un piccolo punto morente nell’infinito oceano dell’Universo. L’umanità è allo stremo, vittima addolorata delle proprie mani insanguinate e dell’orrore che è fuoriuscito dagli anfratti oscuri dell’esistenza. 
    L’Era del Fuoco, foriera di rivalità e inimicizie su scala mondiale, ha visto l’essere umano rivoltarsi contro se stesso. Vicino contro vicino, amico contro amico, padre contro figlio e fratello contro fratello. Dimenticando dei propri avversari storici, le tanto variegate quanto ostili e mostruose popolazioni native di Morian, l’umanità ha preferito ingaggiare una lotta fratricida per imporre un primato interno, scegliendo una tragica strada senza ritorno. Fu all’alba della di una delle innumerevoli battaglie combattute alla fine di quegli anni impregnati di sangue che il Sole per un’intera ora venne oscurato dalla Luna. Una coltre di tenebra avvolse l’intero globo nel medesimo istante, travalicando qualsiasi legge fisica e geografica. Il buio febbrile ebbe fine non appena il luminare d’argento, che fino a quel momento aveva dominato solamente la notte, si spostò, rivelando un fatto quanto mai incredibile. La luna, divenuta rossa come il sangue, aveva inghiottito il Sole tra le sue fauci lattescenti, partorendo una luce rugginosa e ambrata dalle malate sfumature. L’Era del Fuoco giungeva a termine, lunga vita all’Era dell’Eclissi.
    Fu in quell’esatto momento che le antiche creature di Morian, emersero dagli Abissi. Affamati e destati da quello che sembrava essere un sonno gravoso, riversarono sul mondo la loro titanica influenza, diffondendo follia, malattia e rovina. Le popolazioni primeve di Morian, denominati sotto il dispregiativo di "Vilesangue" dalla Chiesa del Santo, sciamarono fuori dai loro nascondigli, da tane, grotte e foreste per appagare la loro sete di sangue e vendetta a cui tanto avevano anelato in quei secoli d’assenza. L’umanità venne sterminata quasi del tutto e le alte torri delle sue splendide città caddero, finendo sepolte sotto sabbie, melme e acquitrini. Solo un bastione, un ultimo avamposto sofferente, rimase a fronteggiare l’ascesa de. Jodram, la Nera Città, la capitale benedetta sede del vero cuore della Chiesa di Purezza, si strinse in se stessa non appena l’intero clero levò le sue preghiere alle spoglie del Santo Martire Zekharia contenute nella Cattedrale d’ossidiana. 
    E al giorno d’oggi, mentre i Vilesangue vomitano il seme della distruzione sul mondo, qualcosa si agita nei più profondi anfratti del cosmo stesso, puntando a sua volta gli occhi su Jodram …

    Regole: Warhammer 2nd
    Giocatori: @Pippomaster92, @nanobud, @Xolum, @Ghal Maraz, @Pentolino
    Grassetto: Parlato
    Corsivo: Pensato/missive/insegne

    @Ghal Maraz

    Spoiler

    Il cielo è rosso sopra di te, una calotta sanguinolenta che pare ondeggiare sinistramente come fango misto a ruggine e interiora rigurgitate. In alto risplende lei, sibillina ed enigmatica, la Luna che ha divorato il Sole alterando l'equilibrio tra giorno e notte ascendendo a regnante unica e incontrastata. Sembra fissarti con cipiglio beffardo, un'impressione appena percettibile che getta ombre disturbanti lungo il terroso sentiero boschivo che porta a Jodram. Gli alberi scuri e nodosi che si intrecciano ad ambo i lati della strada grossolanamente sterrata sono sentinelle silenziose e cupe, corvi di legno dalle chiome fatte di foglie che non vedono l'ora di assorbire i resti di corpi in putrefazione, nutrendosi di ossa polverizzate dal tempo. Loro attendono, hanno pazienza, cosa che tu forse non puoi permetterti, non ora, non nel bel mezzo del tuo delicato compito di proteggere l'ultimissima carovana di sopravvissuti diretti verso Jodram. Sei un eretico camuffato da credente, un ragazzo spezzato a metà dalla perdita, diventato uomo in un modo privo di dolcezza a causa di un mondo divorato dalla rovina. Non hai meritato nulla di ciò che ti è successo, eppure ... è successo. 
    Qualcuno nella carrozza piange, per lo più bambini, qualcuno geme attraverso labbra arse dalla sete mentre altri semplicemente stanno in silenzio, concentrati nel fissare impotenti i propri piedi con sguardi vacui, deprivati da ogni gioia. E' gente povera quella che stai scortando, gente sfuggita alla malvagità dei Vilesangue per puro miracolo. 
    L'aria attorno a te è umida e fredda, pesante quasi come una coperta di pelliccia che anziché riscaldare penetra a fondo nella carne, insinuandosi all'interno dei corpi mortali come una serpe inarrestabile che fa marcire ogni anelito di speranza. 
    Cosa farai una volta entrato in città? Dove andrai? Cosa pensa di fare un ragazzetto da solo, armato fino ai denti, in un posto come la Città del Santo? Domande che la vita ti pone, richiedendo a forza una risposta. Spetta a te dargliela, spetta a te cercare di scrivere un futuro forse diverso dal tuo passato fatto di sangue. Oppure uguale.


     @Pippomaster92

    Spoiler


    Yulia ha insistito molto affinché tu ti preparassi di tutto punto per questa serata, sommergendoti sotto una valanga di raccomandazioni sul come vestirti, sul come comportarti, sul modo di porgerti a certi invitati e sul modo di non porgerti ad altri, magari evitandoli a prescindere. Per quanto petulante e logorroica sia la baronessa che ti ritrovi a dover accompagnare come dama, è innegabile la fonte di informazioni che per te rappresenta, per non parlare di quanta utilità il suo supporto e la sua confidenza possano essere capaci di stuzzicare le tue più profonde e impronunciabili ambizioni. Una ragazzina dalla mente affilata come un rasoio, in tal modo sarebbero pronti a definirti molti che ti conoscono. Ma cosa davvero, dietro il tuo acume tagliente, si nasconda lo sai solo tu ... e forse è meglio così. Mai esternare più del necessario: il tuo viso è fatto di cera solidificata, una maschera di ponderazione e sicurezza sfuggente. 
    Ecco la prima regola che Yulia ti ha impartito, il primo comandamento del sacro libro invisibile della nobiltà.
    Questa sera, tu e Yulia, vi siete recate al palazzo di Lord von Schrodimbergh, un visconte in stato di palese obesità che ama il buon cibo e i piaceri della vita in modo così smodato che sembra ignorare del tutto la rovina e la decadenza che attanagliano la città di Jodram, non che la distruzione che inesorabile avanza su tutta Morian. Nel suo poetico idillio di pacione e bambinone, la sua novella sposina, una prostituta teoricamente pentita di cui il Lord si è perdutamente innamorato, ha indetto una festa senza ragion d'esserci: non è il compleanno di nessuno e men che meno la nascita di un bambino, è solo un misero giorno di noia come tanti altri passati sotto la Luna di Sangue che ora arde come ambra cremisi, prossima a far calare le tenebre dopo il crepuscolo.
    Per quanto scandaloso sia lo sposalizio del Lord, le nozze sono state rese legalmente e religiosamente possibili grazie alla prassi di purificazione spirituale a cui la ragazza ha scelto di sottoporsi per poter essere considerata purgata dai propri peccati. Una prassi rara e concessa difficilmente, ma un Lord può ottenere diversi privilegi anche in materia ecclesiastica. 
    Il palazzo è piuttosto grande, completamente bianco e dai tetti smaltati d'oro. AI lati delle finestre e delle balconate si susseguono una serie di colonnine bidimensionali che terminano in eleganti florilegi di marmo. 
    Al seguito di Yulia, scendi dalla carrozza e affondi subito nella calca di vesti, pizzi, merletti e cilindri che compongono la folla di nobili fuori dalla porta degli Schrodimbergh. Uno ad uno entrano a passo cadenzato e studiato, cercando di ignorare l'aria tesa che già si respira sin fuori dalla porta. 
    "Sarà un meraviglioso disastro. Una tragedia comica che ricorderanno per anni, mia cara" Ti bisbiglia con velenoso sarcasmo Yulia mentre ti si fa vicina con i suoi abiti di damasco lillà pieni di sbuffi. 
    "Sai che saranno presenti pure i due figli della prima moglie di Schrodimbergh, vero? Sono sicura che saranno felicissimi di passare l'intera serata con la loro nuova mammina adottiva" Puntualizza lei con un sorrisetto falsamente serafico.
    "Ad ogni modo, hai domande? E' tutto chiaro ciò che ti ho detto? Mi raccomando, questa sera devi essere il più cauta possibile."


    @Pentolino

     

    Spoiler

    Una missiva recapitata in fretta e furia da un ragazzino vestito con un saio grigio, gli occhi ciechi e la lingua mozzata: ecco cosa ti ha svegliato questa volta dalla tua piccola cella-dormitorio nella Cattedrale. L'odore di umidità che ti saluta al risveglio è nauseante per chiunque non vi è avvezzo ma tu, abituato come sei ad essa, la riesci ad inalare senza problemi arrivando quasi a beartene. Il messaggio ha rivelato un contenuto piuttosto conciso, se non addirittura stringato: "Vieni immediatamente alla Sala di Giudizio". La calligrafia la riconosci subito: è quella del vescovo Florentz, uno degli inquisitori a cui più spesso fai riferimento nei tuoi ... lavori.
    Dalle sbarre della cella s'infiltrano gli ultimi reflussi di luce sanguigna della Luna nella sua fase di "giorno", segno che a breve scenderà la notte. Sei ormai abituato a svegliarti quando il buio cala, consapevole che l'opera dell'Inferno raggiunge il suo apice durante le tarde ore della giornata, quando in molti dormono e in pochi pregano. I tuoi sensi ti mettono sempre in allerta durante la notte, sussurrandoti parole informe che evocano nella tua mente passi striscianti in angoli oscuri e occhi maligni che fissano da tombini maleodoranti. Il male è ovunque e tu sei uno degli uomini chiamati ad epurarlo a costo della morte.
    Recuperi i tuoi indumenti e strumenti di lavoro, incluse le armi che ti hanno fornito in seguito all'investitura di cacciatore apprendista, e ti lanci nel corridoio nero dei dormitori. La Cattedrale è interamente fatta di un materiale che sembra frutto dell'unione di marmo nero e pietra lavica senza però essere nessuno dei due. Dicono che la prima forma dell'edificio simbolo del santo sia ben più antica dell'avvento della Chiesa, dimora di antichi rituali profani e pagani che ne celebravano la provenienza misteriosa e sconosciuta. C'è chi dice che la Cattedrale sia piovuta dal cielo, prodotta delle stelle cadute. 
    Il corridoio partorisce un eco ad ogni tuo passo, accompagnato da cigolii scricchiolanti e rumori metallici in lontananza. Abbandoni ben presto quella sezione, ritrovandoti lungo una delle innumerevoli rampe di scale che salgono e scendono all'interno della Cattedrale. Non c'è nessuno, sai bene che a quest'ora sacerdoti e iniziati sono intenti ad officiare le ultime orazioni delle messe serali giù nella grande Navata Centrale.
    Imbocchi i gradini che conducono in basso per poi svoltare ben presto a sinistra. Davanti a te si para una piccola porticina arcuata di legno: l'ingresso alla Sala di Giustizia. Prestando attenzione con l'udito è facile sentire i geminiti sommessi che si levano di sottofondo.
    Le campane della Cattedrale risuonano possenti, sconquassandoti l'udito con i loro severi rintocchi.
    I rintocchi di una religione che non è mai stata affettuosa con te, insegnandoti l'obbedienza, la fede e la durezza.



    @Xolum

     

    Spoiler

    "Sono certo che sia la Luna"
    Esordisce il Professor Malcom con la sua tipica voce nasale. Tutto in lui ricorda una lumaca, a partire dalla gobba evidente che ha sulla schiena, passando sulla prominente pancia gonfia di chi abusa troppo vino, fino ad arrivare agli occhietti sporti fuori dalle orbite come un paio di antennine.
    "Non può esserci altra spiegazione, è la Luna"
    Da circa mezz'ora tu e gli altri membri del Circulum Oculi state disquisendo sulla natura di un bizzarro fenomeno che ha interessato una piccola cappella nella Jodram Centrale in una zona non molto distante dalla piazza del mercato. Trattasi di un'improvvisa luminosità scaturita di punto in bianco dal piccolissimo pinnacolo in miniatura della chiesetta, la quale, se fino a non molti giorni fa era una tra le tante cappelle in cui vecchi e ingombranti sacerdoti svolgevano le loro ampollose funzioni, è diventata un'attrazione per molti curiosi e, ovviamente, meta di pellegrinaggio per molti tra i credenti più fanatici della Chiesa del Santo.
    Nel Circulum però non ci si lascia condizionare da simili suggestioni e superstizioni: la magia è scienza e la scienza è magia, due volti di una stessa medaglia che permettono di accedere alla Visione dell'Idea di Essere, l'origine di tutto da cui tutto deriva. Il senso dell'esistenza.
    E tu, studente prodigio della facoltà d'astronomia, non puoi che essere stato coinvolto nel vivo della discussione: se si parla di corpi celesti, anche i professori gradiscono di sentire la tua opinione in merito. 
    La stanza in cui vi siete riuniti è la solita, sotterranea e pietrosa, in cui file di panche semicircolari vi permettono d'accomodarvi per poter disquisire con tutta la comodità del mondo, rilassando il corpo e lasciando lavorare faticosamente la mente in piani che ad altri parrebbero blasfemi e peccaminosi. 
    "Cosa vuoi dire, Malcom?" 
    Chiede la professoressa Fiona, una delle prime donne ad essersi laureata in scienze infermieristiche, dall'alto della sua crocchia di capelli grigi che enfatizza i suoi alti zigomi e la sua bocca arcigna. 
    "Voglio dire che quella luminosità non è affatto apparsa dal pinnacolo. E' il prodotto di un assorbimento di luce proveniente dalla Luna!"
    "Cosa ne pensi tu, Sherydan?"

    Domanda infine il professor Igor, puntandoti contro il suo naso aquilino mentre si aggiusta gli occhiali rotondi. 

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  7. Farvi aspettare ulteriormente però mi scoccerebbe davvero troppo ... 

    @Ghal Maraz @Pentolino voi riuscireste a rimandarmi le schede in pdf? È l’unico formato che il cellulare mi fa scaricare/aprire. Alla fine uso il telefono e festa finita, così si inizia appena mi rimandate i file (lo so, è uno sbattimento, scusate davvero. Vi siete beccati la Master sfigata 😫

  8. Ragazzi, mi ero dimenticata di avvertirvi riguardo una home rules che nelle campagne WFRP sono solita adottare. Colpa mia (era da tempo che non riprendevo WFRP sotto mano). 
    Una cosa che mi ha sempre fatto strano è che per parare un colpo serva solo la percentuale di WS mentre per schivare sia necessaria addirittura l'abilità specifica, come se i PG rimanessero fermi al loro posto, zitti e buoni a farsi bastonare anche da un gigantesco mostro super lento. Mi è sempre sembrata poco realistica come dinamica.
    In merito a ciò, l'abilità di "Dodge Blow" sarà sostituita da "Parry". Quindi per parare dovrete avere l'abilità, per schivare no. 
    Una volta per round, per un SOLO colpo nemico in mischia, si tirerà un test contrapposto di Agilità. 
    Questo non cambia in alcun modo le regole della riduzione dei danni legati alla Resistenza e all'Armatura. Si possono schivare attacchi in mischia e a distanza (Archi/Balestre/Coltelli da lancio) ma NON armi da fuoco e nemmeno incantesimi a "missile" (tipologie di attacchi troppo veloci da eludere per il fisico umano e, inoltre, sia pistole/archibugi sia la magia hanno regole più complesse di loro per natura).
    Le suddette dinamiche valgono però pure per i nemici, per i quali si farà un test di agilità. Colpire un nemico con elevato punteggio di agilità sarà quindi più difficile. 
    Ciò faciliterà un minimo le cose dal momento che vi ritroverete ad affrontare per gran parte della campagna nemici con Stats più alte delle vostre 

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  9. Fatto :D

    Piccole info su conoscenze generali prima dell'inizio:
    1) I non morti "corporei" non esistono su Morian nel modo in cui li si può intendere normalmente, ma sono più che altro dei cannibali deformi, le cui cause di creazione sono sconosciute ... almeno così parrebbe.
    2) I non morti "incorporei" invece esistono e sono le anime dei defunti sofferenti che non sono riusciti a passare oltre. Spesso addolorati e spesso ostili. Alcuni defunti delle tribù Svecniac e Puldunjy tuttavia, come già detto su, diventano protettori e guardiani di villaggi, case e famiglie intere spesso legandosi ad un'albero. Le due etnie simil-slave credono nella reincarnazione. 
    3) I Vilesangue sono entità sovrumane dalle forme sfaccettatissime e diversificate, esseri che abitano Morian da tempo immemore. La Chiesa e il Canto li chiamano "demoni", le etnie Svecniac e Poldunjy invece "bies". Si sa pochissimo su di loro, ma pare che alcuni tra loro riescano a possedere le persone (!)
    4) La Chiesa e il Canto sostengono che ci sia un Paradiso e un Inferno in senso classico e che i Vilesangue appartengano al secondo. Il Paradiso è stato invece creato dal Santo, stando a ciò che sostengono. 
     

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