Zevanur, nero mezz’orco
Mi avvicino al gruppo e decido di rompere il silenzio:
<<No, no, Egut! La tua retorica sulla grande famiglia è una grande boiata: Sieg finora trasuda solo mancanza di rispetto e stima nei nostri confronti, e tu ora non puoi fare blablabla e pretendere che noi ora lo si tenga in grande considerazione. Piuttosto è da capire come mai tu ti stia ergendo a sua paladina, dato che non lo conosci e lo degni della tua “fiducia da orco”, quando poi l’umano non sembra proprio averne alcun bisogno, dato che non ha la minima paura a minacciare il nostro capo Gork.
E non solo: egli forse non crederà nei nostri Dei, ma con il linguaggio che sta usando in tuo cospetto, non sembra avere neppure molto rispetto di te, Chierica della Grande Madre*. Come mai non t’indigna tale linguaggio? Io non ho mai visto nessuno rivolgersi così ad un emissario degli Dei...
Comunque, da Roik sentiamo parole sagge, ma io vorrei capire chi di noi conosce la magia così bene da poter parlare di tradimento? La magia della lettura della mente è un tradimento di per sè, perchè legge quello che noi non possiamo nascondere: i nostri pensieri, che ci sono e basta. Io, Roik o Sieg qua non pensiamo al cilindro? va bene, ma nella nostra mente il ricordo c’è.
Inoltre questo mago magari ci stava già spiando.. cosa ne sappiamo?>>
Lascio il discorso a metà perchè ormai ho perso la pazienza e la mia ritrosia a parlare ha ripreso il sopravvento.
per tutti