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Dragons´ Lair

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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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  1. Che gli allineamenti non siano il massimo è vero. Che abbiano senso solo in certi contesti di ambientazioni fortemente radicalizzate (multiverso moorcockiano? Sì, grazie) è ancor più vero. Che la griglia dei nove allineamenti sia più un limite che altro è verissimo. Ma che la semplificazione degli allineamenti che è stata fatta in 4^ edizione sia ancor peggiore di quel che c'era prima è altrettanto vero. Io preferirei di gran lunga un gioco senza allineamenti, o al limite con cose più "di fazione" che altro (anche in un contesto moorcockiano, esiston casi - Elric che combatte il Caos coi poteri del Caos? - nei quali l'allineamento è limitante), ma visto che in D&D 5^ ci dovranno essere preferisco un sistema meno imbarazzante.
  2. Quoto Aleph. Posate un poco l'occhio sui lavori di Moorcock, e poi su certe figure di WH40K (e non) come Abaddon il Distruttore, e vedrete degli esempi di "paladini" caotici fin nel midollo. Certo, se il paladino è solo l'Orlando delle canzoni di gesta non può essere caotico, ma da quanto è che il ranger non è più Aragorn e basta?
  3. La cosa andrebbe fatta bene, chiaramente. Ogni cosa, oserei dire, per essere gradevole andrebbe fatta bene. Basterebbe rendere gli status facili da memorizzare, e la cosa funzionerebbe molto bene. Ma la direzione della WotC sembra essere un'altra. PS: riguardo a "realismo" e "verismo" sono io che impiego categorie letterarie. Purtroppo, spesso per il fantasy non le impiegano neppure i critici letterari (in quanto i critici veramente capaci tendono a snobbare il fantasy, e i critici fantasy a non essere molto ferrati in materia); per dirne una, qualsiasi esperto di letteratura non può che riscontrare in Martin degli aspetti nettamente realistici che cozzano con l'epico, ma siccome Martin si ispira a Tolkien e qualsiasi cerebrodotato sa che Tolkien scrisse epica in prosa ecco che pure le parti in cui Martin ci descrive fior fior di piatti e portate vengono stranamente incluse nell'epica, con Petronio che se non fosse Petronio si rivolterebbe nella tomba.
  4. Più che altro sembra il paladino di Pathfinder, con l'imposizione delle mani che cura anche altri effetti particolari. Molto positivo. Come anche il modo che il paladino possa essere anche un onorevolissimo legale malvagio tempestosamente brillolamato. Anche se secondo me c'è una nicchia anche per il campione divino caotico. O forse no, il campione paradigmatico caotico può essere qualcosa di non per forza devotamente bigotto (mi sto immaginando una classe declinabile al Caotico Buono come Tex Willer, al Caotico Neutrale come V, e al Caotico Malvagio come Joker; fantastica).
  5. Decisamente: immagina un sistema nel quale anche se manchi puoi sbilanciare l'avversario (non buttarlo a terra, eh!), o magari portanti in posizione migliore per il prossimo attacco, o fare chissà che tutto... sarebbe interessante, unirebbe realismo (NB: non "verismo", una spada che ti fa venire il tetano è realista, una spada che fa più danni di un coltello da cucina è realistica) e praticità, risolverebbe tanti problemi e soprattutto darebbe a D&D una cosa che pressoché tutti i videogiochi concorrenti non hanno. Ma, a quanto pare, la direzione intrapresa è un'altra. Vabbè, mi consolo con RuneQuest II e coi manuali di Elric in arrivo. ^__^
  6. Difatti per questo in molti, me compreso, sarebbero più interessati a un sistema che sposti il focus del combattimento dal fare danni per ridurre una cifra spropositata di punti ferita al colpire o mancare. Il tutto con l'aggiunta di effetti particolari che trasformino il combattimento in qualcosa di più interessante: manovre, CA dinamica, effetti particolari... ci si può lavorar sopra per conservare lo spirito di D&D e tirar fuori un giocone molto più interessante. Se la WotC lo farà avrà i miei soldi.
  7. Tu la vedi così, altri no. Non è una novità che i pareri non siano concordi. E non è una novità che le meccaniche di un gioco possono sempre essere migliorate.
  8. Questa, invece, è una vera e propria satira. Sconsigliata per i deboli di mente e per chi è più propenso all'ira che non all'autocritica.
  9. Cosa per me molto rara, oggi vi presento una poesia dai toni stranamente gioviali e ridanciani.
  10. Alla fine ho risolto, come da tradizione informatica, sollegando e ricollegando lo stesso monitor (i cavi erano diversi, l'adattatore lo stesso). Se gli esseri umani funzionassero come i computer, in medicina si imparerebbe quasi solo ad ammazzare le persone per poi resuscitarle. Grazie del supporto, la cosa resta misteriosa ma almeno si è sistemato tutto e non vedo più il monitor di Grande Puffo/Marneus Calgar.
  11. Il monitor è LCD, e anche abbastanza buono. Provo a fare una verifica con qualche altro computer e faccio sapere. A occhio di modellista*, comunque, gli aghetti della presa son tutti dritti. * occhio che distingue storture nell'ordine di una frazione di millimetro, noto anche come l'occhio del rompiballe.
  12. Stamattina, accendendo il computer (questo computer, ho scoperto con orrore che tutti i colori sono tendenti al blu, come se tutti i pixel potessero essere soltanto di quel colore: il bianco è un azzurrino chiaro, il nero un blu notte, e così via. Tutto dannatamente blu. Ho provato a riavviare, ma niente. Ho fatto alcune prove: non sembrano essere problemi di impostazione del monitor, quantomeno non di quelli risolvibili tramite il suo menù accessibile dai pulsantini inferiori. Anzi, il menù del monitor viene visualizzato coi colori normali. Ho pensato che potesse essere un problema di scheda video, ma ho provato un gioco abbastanza pesante (Risen) e mi gira senza problemi, a parte le tinte da puffo, cosa che senza una scheda video funzionante non dovrebbe fare. Insomma, non so che pesci pigliare. Se ci riesco, ora provo a sostituire il monitor per vedere che cambia, ma temo che il problema sia interno all'unità centrale. Soltanto, non capisco in che cosa possa consistere. EDIT: ho provato con un altro monitor (passare dai 21 ai 17 pollici è come rinchiudere un dio in una bottiglia), e qui i colori si vedono bene. Immagino a pensare, quindi, che il problema fosse legato al monitor stesso, o meglio ancora alla trasmissione delle informazioni. Non so però come tutto questo possa essere materialmente possibile. Mi tornano in mente episodi di dieci anni fa (sono vecchio, aiuto), quando con la play station sentivo solo l'audio o vedevo il video senza audio perché i cavi erano attaccati male e facevano contatto solo da un lato. Può essere un problema del genere? Non penso, ma a questo punto me le tento tutte, ivi comprese le libazioni a Ganesha.
  13. In realtà, per spostare il focus dai PF alla CA, non serve alzarla all'inverosimile: basta ridurre i bonus per colpire complessivi. ^^ E penso che sia questa la direzione in cui si vogliono muovere. Riguardo alla monotonia del mancare, una delle poche cose che ho apprezzato nella 4^ (avevo sei manuali base, li ho venduti tutti) è stata l'introduzione di effetti nel caso di attacchi mancati. Anche a livello marziale la cosa può funzionare senza poteri strambi. Va studiata bene ma può funzionare e salvare capra e cavoli.
  14. Beh Mirkolino, se D&D 4^ fosse quello della tua infanzia qualcosa non tornerebbe, devi ammetterlo. ^^' In sostanza, chi vivrà vedrà.
  15. Grazie. La pelliccia in realtà è facilissima da fare, ed è anche una tecnica ad effetto che rende bene pure per capelli e altro. Basta stendere un velo non troppo sottile di materia verde (avendo cura di posarlo su una superficie non liscia in modo che lo stucco aderisca) e, quando è ancora fresca e malleabile, prendere una piccola lama ben inumidita (in modo che non si attacchi) e tracciare tutta una serie di piccoli solchi non troppo regolari secondo il disegno che si vuole creare. La tecnica è facilissima, ma premia di sicuro. Riguardo all'uso, saranno sostanzialmente dei conta-come, ovvero dei modelli unificati che a seconda della liste userò o come pirodemoni, o come furie, o come strillatori a tema Slaanesh.
  16. Un nuovo componimento a tema primaverile.
  17. Tanto per fare un esempio, l'attuale RuneQuest HA un sistema con pochi punti ferita dove conta di più l'abilità nel difendersi o colpire, e associa il tutto a delle regole per inserire diverse opzioni tattiche: colpisci e magari sbilanci l'avversario, pari il colpo di lancia e magari ti avvicini per poter usare meglio la tua daga, e così via. L'errore madornale è pensare che un sistema nuovo debba essere il solito vecchio sistema con una regoletta appiccicaticcia al posto di quella esistente e tutto il resto lasciato così com'è. Se si cambia qualcosa, si rivede tutto di conseguenza. Ma, come ho detto, il vero dubbio è vedere se la WotC vuole davvero modificare questo concetto. Quel che io spero di vedere è uno spostamento del focus dai PF alla CA, e magari anche un inserimento di ulteriori mosse di lotta per rendere interessanti i combattenti senza scadere nelle spadate vanciane.
  18. In pratica quel che ho detto io, la fusione di Hit Points/Wound Points con altre regole di cura rapida. Anche se il "paradosso della freccia" resterebbe sempre. In ogni caso, le soluzioni possono essere molteplici senza per forza fossilizzarsi sull'esistente.
  19. Gli impulsi curativi però "spezzano" il cielo di carta, perché ti ricordano della falsità del tutto che, lungi dal sembrare "realistico", non sembra direttamente verosimile. Un po' come un manichino tutto ben vestito con un bullone che spunta in mezzo al collo: servirebbe a immaginarti come tu possa vestire quell'abito, ma il bullone attira lo sguardo e spezza l'illusione. I modi ci sono, e non sono solo i livelli di salute o la tabella dei critici o i punti ferita per locazione o quel che si vuole. Ci sono molte possibili soluzioni che son già state ideate, e tante altre che possono essere pensate. (tanto per dirne una, ci si è dimenticati di citare i doppi punti ferita del secondo SW d20: associati agli impulsi curativi per recuperare solo i punti colpo e non i punti salute potrebbero rendere la meccanica degli impulsi meno dubbia, ad esempio) Insomma, di soluzioni ce ne possono essere tante, è limitante e limitato pensare che la soluzione debba per forza essere una che abbiamo già visto. Sempre che si voglia veramente cambiare qualcosa e che non si preferiscano invece i roboanti proclami alla sostanza.
  20. No, i PF in D&D sono sempre stati una comoda regola, astratta per certi versi e per altri concreta, che funziona fino a che non vuoi vedere bene come funziona (tipo un manichino che da una certa distanza sembra proprio un uomo, ma non ha abbastanza chiaramente organi interni né vita). L'esempio della freccia, altrimenti, sarebbe paradossale. Questo non è per forza un male, ma essendo ibridi i punti ferita si portano dietro tante contraddizioni intrinseche che un buon sistema deve provvedere a nascondere in modo che non si strappi il cielo di carta troppo di frequente.
  21. In concetto dei "punti ferita astratti" funziona solo fino a che non gli chiedi come fa a funzionare. Come spiega una freccia che non colpisce ma fa calare la capacità di resistere i colpi? Il personaggio si è spaventato e quindi si muove più lentamente per schivare gli attacchi? -.-' La soluzione secondo me potrebbe essere semplice, e si sposerebbe bene con quanto hanno detto riguardo al rendere i mostri "base" più pericolosi anche agli alti livelli: ridurre i punti ferita totali, o meglio rallentare la progressione, e fare lo stesso anche per i danni medi inflitti. Buttando fuori cifre a caso, mettiamo che un guerriero di 1° abbia 12 punti ferita, uno di 5° 25 e uno di 10° 38 (numeri sparati a caso). Un orco che causa 1d8+2 danni sarà una minaccia molto sentita al primo livello, al 5° e al 10° lo sarà di meno, ma potrebbe comunque abbattere il PG con pochi colpi. Nel contempo, la palla di fuoco di un mago di 5° potrebbe fare al massimo 15-20 danni, diciamo 3d6, e aumentare di 1d6 per ogni tre livelli dell'incantatore oltre il 5°, quindi un guerriero ne uscirebbe ferito sì ma ancora in piedi. E magari, come suggeriva Dracomilan, un PG sanguinante potrebbe avere alcune penalità, magari un -2 a certi tiri, e nel contempo dei bonus legati al "diamo il tutto per tutto ché sono nella m*rd@ fino al collo" (sì, sapete che film stavo vedendo ieri ora). E non servirebbero mille incantesimi di cura per ripristinare la salute di un personaggio, altrettanto chiaramente (che le cure naturali siano lente ci sta, ma ci sta anche che la magia di un guaritore possa risolvere tutto rapidamente, salvo ferite gravi - non so, i punti ferita da sanguinante "costano" il doppio per essere curati? O altre cose del genere meno buttate via in mezzo secondo - e che dunque il chierico possa evitare di essere la scatola di cerotti dedicando relativamente "pochi" incantesimi alla cura). La cosa è fattibile. Sempre che la vogliano fare, e che la vogliano davvero fare così.
  22. Son comunque pezzi prodotti in massa di cui esistono abbastanza esemplari, e non più in produzione ma recenti. ^^ Mica sono Elric, Bertha o il primissimo modello di Tycho (tutti e tre pezzi che possiedo ^^).
  23. Nome cuore in trappola, è stato rivisitato su un altro manuale, è di livello altuccio. In generale, per gli ammaliamenti Dragonlance ha tanta bella roba.
  24. Altri haiku.
  25. Esatto, proprio quella del sottopassaggio, e l'edizione che ho io è in tutto e per tutto affine a quella di Lovecraft che hai citato (ahimé anche nei curatori), quindi penso che ci siano tutte le opere originali di Howard.

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