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-Feanor-

Ordine del Drago
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Informazioni su -Feanor-

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Punti Esperienza

  1. Grazie mille ad entrambi!! Rapidissimi e chiarissimi
  2. Buonasera, Sto masterando una campagna di D&D 5e, uno dei PG (appensa salito al 3°) è un monaco della via del kensei. Stavamo valutando come sviluppare nella storia il discorso legato alle "armi da kensei". Per motivi legati al personaggio avrebbe piacere a scegliere il martello da guerra. Qui mi è sorto un dubbio, essendo un arma versatile lui potrà sia attaccare con il martello a due mani e con una azione bonus attaccare con un colpo senz'armi? Teoricamente direi di sì poiché quest'ultimo attacco potenzialmente potrebbe essere un calcio/gomitata/testata o comunque qualcosa che non richieda le mani libere, però per potergli dare conferma mi rifaccio prima ad un vostro parere. Grazie mille in anticipo a chi vorrà darmi il suo parere.
  3. Ok quindi, giusto per fare un esempio pratico e capire se ho inteso quello che dici, nella cittadina di turno dove hanno base i giocatori non faresti trovare una biblioteca/arcanista dal quale il mago possa andare e trascrivere gli incantesimi, ma sfrutteresti questa meccanica con tomi/pergamene ecc che il personaggio troverà in giro? Grazie per la pazienza 😅
  4. Intanto grazie mille per le vostre risposte! Concordo al 100% sul fatto di far trovare pergamene o simili coerenti all'ambientazione. La mia domanda (probabilmente mi sono espresso male) era proprio legato a questo, al di là del loot o premio che sia, con che frequenza è opportuno dare la possibilità al mago di andare dall'arcanista di turno e trascrivere nuovi incantesimi? Da come mi avete risposto mi sembra di capire che un'idea potrebbe essere quella di lasciare al mago la possibilità di fare "compere" ogni volta che può permetterselo, come il guerriero di turno che ogni volta che lo desidera può andare dal fabbro, ho capito bene? Esatto, è proprio per questo che ho aperto questa discussione, perché vorrei capire come mantenere un equilibrio di gioco ma allo stesso tempo permettergli di interpretare al meglio il personaggio Grazie ancora a tutti per il supporto!!
  5. Ciao, oggi vi scrivo per chiedervi dei consigli, non in veste di giocatore ma bensì da master. Ho da poco iniziato a masterare la mia prima campagna, uno dei membri del party è un mago. Quello che volevo chiedervi riguarda la meccanica di questa classe che prevede di apprendere nuovi incantesimi ad un certo costo e trascrivendoli sul proprio libro. La domanda è, ogni quanto è "giusto" far trovare incantesimi da aggiungere, mantendo comunque l'equilibrio del gioco? Perché non vorrei nè rompere gli equilibri ma neanche "dimenticarmi" di questa possibilità. Grazie
  6. Ciao! Intanto grazie per il tuo parere. Sono anche io dell'idea di preferire la caratterizzazione alla "meccanica", essendo però ancora un'idea e nulla di già pronto volevo analizzare più possibilità. A livello parametrico penso che il top sia il mezzelfo per uno stregone, però appunto volevo provare a valutare altro. Il "variante" perché il talento già da primo livello penso che sia un bel plus, il drow perché rispetto al mezzelfo (già usato) mi ispirava da provare, con i suoi pregi e difetti Ciao, e grazie! Anche io trovo che sia molto forte questa meccanica delle origini di tasha che aggiunge (e permette di scambiare!!) degli incantesimi alla misera lista di incantesimi conosciuti dallo stregone. Devo dire che ero parecchio convinto su uno stregone origine draconica (magari con mezzelfo o variante e talento adepto elementale), ma queste origini mi stanno facendo riflettere. Pur rimanendo l'origine "sangue di drago" molto allettante per flavour e privilegi
  7. Buonasera, Come da titolo vi scrivo per chiedervi aiuto riguardo un prossimo PG che mi piacerebbe giocare, appunto, uno stregone. Ora, ho due dubbi sulla razza e due sull'origine. Il mio gruppo gioca con i 3 manuali base più, da poco, xanathar e tasha (i dubbi nascono proprio da queste aggiunte, altrimenti credo avrei optato per un mezzelfo origine draconica). - razza: 1) umano variante, per prendere già dal primo livello il talento della metamagia per aggiungere punti stregoneria e per raddoppiare (almeno per i primi livelli) le opzioni di metamagia. 2) drow, per alcuni tratti "magici" della razza, per i modificatori e soprattutto per il flavour che potrebbe avere il PG (dico potrebbe perché non ho mai giocato un drow ma li trovo affascinanti) - origine: 1) divina, la possibilità di lanciare dalla lista del chierico mi intriga, sia dal punto di vista delle meccaniche sia per l'aspetto caratterizzazione. 2) aberrante, trovo molto interessante l'aspetto psionico di questa sottoclasse, mi sembra dia dei buoni privilegi e soprattutto gli incantesimi aggiuntivi mi sembrano un bonus assurdo, essendo un grosso limite dello stregone gli incantesimi conosciuti. Mi sono un po' dilungato ma così ho fatto un quadro generale della situazione. Grazie a chiunque vorrà dare un consiglio/parere.
  8. Grazie mille per i vostri pareri! A questo punto penso che sceglierò proprio questo giuramento. Già che ci sono vi chiederei un parere invece per quanto riguarda lo sviluppo, ovvero, io attualmente ho 16 in for e 14 in car, al prossimo aumento di caratteristiche, consigliate di portare forza a 18 per maggiori danni o 16 in carisma per alzare le varie CD, visto che questo archetipo mi sembra abbia tante cose basate sui TS (oltre ad aumentare i danni di arma spirituale che mi piace davvero tantissimo, sia di stile che di meccaniche) Grazie ancora
  9. Ciao a tutti! Vi scrivo subito la domanda per la quale ho creato questa discussione e poi ne spiegherò il senso: È possibile ruolare un paladino della conquista senza essere per forza "dark" o cattivo? Mi spiego: nella campagna che sto giocando come paladino sono arrivato al 3° livello e devo scegliere il giuramento. Come idea e capacità mi piaceva molto quello della conquista, anche perché in una delle ultime sessioni il master mi ha fatto ricevere un "messaggio" dalla divinità a cui sono legato per BG la quale mi chiamava "l'Araldo che condurrà i miei eserciti", per questo il tema della conquista mi sembrava abbastanza appropriato. Leggendo/guardando un po in vari forum/video ho visto che spesso il paladino della conquista, senza essere per forza malvagio, ha un carattere abbastanza "dark" passatemi il termine. Il mio paladino, quando si tratta di combattere contro i nemici si lancia nella battaglia senza pensarci 2 volte, fuori dai combat però, con i membri del party è, per così dire, il compagno di taverna perfetto, goliardico, non brillantissimo e sempre pronto a farsi una risata, bere buona birra e ascoltare le canzoni del suo amico bardo. Volevo capire se secondo voi questo carattere potesse coesistere con il giuramento della conquista, posso essere "condottiero" di eserciti e allo stesso tempo festaiolo da taverna? Scusate per quanto mi sono dilungato ma spero di essere riuscito a spiegarmi Grazie a tutti!!
  10. Intanto grazie mille per il tuo parere! E si, la mia idea non era fare un copia e incolla di quel personaggio, però devo dire che anche come detto dagli altri il paladino si avvicina di più a quello che volevo giocare. Per guardiani spirituali (che non ho mai provato in game, ma anche solo a livello di come lo interpreterei mi piace davvero tantissimo) una piccola soluzione potrebbe essere, come suggeriva @SamPey, il giuramento della corona, che al nono lo fa apprendere al paladino, è vero, sei al nono e non al quinto come se fossi un chierico (e probabilmente da paladino avrò anche una CD più bassa), però potrebbe essere una cosa carina che si andrebbe ad aggiungere e darebbe ulteriore falvour al personaggio.
  11. Grazie mille a tutti, come sempre disponibilissimi!! A questo punto opterò per il paladino, e per quanto riguarda il giuramento mi guarderò anche quelli oltre al manuale base come da voi suggerito, e ne parlerò con il master!
  12. Grazie!! Anche io ero più orientato verso il paladino, però volevo sentire un po di opinioni. Il dubbio che mi rimane sul paladino riguarda il giuramento, noi usiamo solo i 3 base, ma di quelli nessuno mi convince appieno... Quello di devozione avrebbe senso perché comunque vorrei fosse legato a una divinità, ma leggendo un po mi sembra il classico paladino legale, che però non sarebbe l'idea del pg I dettami del giuramento degli antichi mi sembrano abbastanza in linea con quello che avevo pensato...però per il resto, incantesimi e capacità simil druido/ranger non c'entrano proprio nulla Mentre quello della vendetta mi piace molto a livello di incantesimi e capacità (da uno che sa menare le mani all'occorrenza), ma a livello di idea del pg non ci azzecca molto. Pareri? Nel caso come vedreste una proposta al master di studiare insieme un giuramento ad hoc, essendo anche un'ambientazione inventata da lui? Grazie!!
  13. Buondi! Come accennato dal titolo volevo chiedervi un consiglio riguardo alla creazione di un personaggio, prendendo ispirazione da un npc di Dark Souls 3, Siegward di Catarina. Ovviamente non vuole essere un copia incolla o un "come creare quel personaggio in d&d 5e", ma solo una fonte di ispirazione. L'idea del personaggio è infatti un nano abbastanza in là con l'età, non molto brillante o intelligente ma con un cuore buono e pronto a proteggere e sacrificarsi per gli altri, che ama bere e festeggiare, sempre ottimista. Mi piace che, come appunto il cavaliere dall'armatura a cipolla, non sia un rissoso/guerrafondaio, ma che quando la situazione lo richieda si sappia rivelare un potente alleato, in poche parole, che al bisogno sappia menare le mani e fermare chi minaccerà i suoi compagni o i suoi ideali. Sono indeciso tra paladino e chierico perché da BG mi piace che abbia anche un legame con il divino. Per concludere, lo vorrei giocare, almeno principalmente dato che entrambe le classi ricoprono comunque bene questo ruolo, non come support/healer (escluderei dominio vita del chierico o protezione come stile di combattimento del paladino), ma come un combattente che senza indugio si butta in prima fila per proteggere chi gli sta accanto (vedasi Sieg contro il demone di fuoco in DS3) che sappia incassare e soprattutto abbattere i suoi nemici, con un tocco di "legame divino" (guardiani spirituali e punizione divina sono le cose che più adoro delle rispettive classi, pensando a come le ruolerei) Mi scuso per il poema ma spero di aver reso l'idea! Grazie mille per tutti i consigli e opinioni che avrete da darmi
  14. Buondi! Leggendo la descrizione di arma spirituale mi è venuto un dubbio: l'arma che abbiamo la possibilità di muovere e di usare per attaccare, innesca la meccanica del fiancheggiamento? Nel senso, se io fossi in mischia con un nemico, se spostassi l'arma spirituale alle spalle del nemico, verrebbe considerato fiancheggiamento con relativo vantaggio al tiro per colpire? Nel caso la risposta fosse si, trarremmo vantaggio sia io che l'arma? Grazie!
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