Salve, il motivo principale per cui mi sono iscritto al forum (oltre all'infinità di risorse che ho trovato semplicemente vagando giusto un paio di ore) è per capire come affrontare le situazioni più "umana" al tavolo che di regolamento vero e proprio. Al momento ho una situazione alquanto "spinosa"
Mi scuso in anticipo se mi dilungherò...Vi descrivo il mio caso:
Ho sempre voluto provare il GDR penna e carta, dai tempi in cui ero un giovane topo da fumetteria (un nerdaccio insomma ) ma sfortunatamente le mie compagnie erano per tutt'altri interessi (TCG o Wargame) e chiedergli di affrontare una spesa come quella dei manuali di D&D (ai tempi 3.0) per le nostre magre finanze da studenti che già affrontavano spese per altri giochi (chi Magic, chi Warhammer, fumetti ed amenità assortite) non era minimamente considerabile. Negli anni ho avuto la fortuna di provare, sfortunatamente in sessioni "introduttive" durante piccoli eventi (ludoteche o fiere), e l'esperienza mi piacque molto. Mi misi a raccogliere tutto il materiale che trovavo online (anche non del tutto legale ) imparando le meccaniche e le regole base, ma nessuno con cui giocare.
Gli anni passarono, gli interessi cambiano, cambiano le compagnie, e ultimamente fra un paio di elementi del mio gruppo che frequento da 8 anni, durante una serata di giochi in scatola, viene fuori la voglia di provare D&D, io che nel frattempo mi ero procurato i manuali base di Pathfinder (per "indottrinare" i miei nipoti che fra un paio d'anni avranno l'età per poter giocare ) ossia regole base e bestiario, oltre al manuale del giocatore (l'advanced player guide, per intendersi) dico che non c'è problema, il grosso della spesa è già fatto, basta radunare le persone. Riusciamo quindi a trascinare altre 2 persone della compagnia interessate a provare.
Uno dei due da cui è partita l'idea si offre volontario per fare il DM, io non voglio negargli la possibilità di provare nonostante fosse totalmente nuovo al mondo del gdr cartaceo, mette anche a disposizione il suo ristorante, nel giorno di chiusura, per le sessioni settimanali e si mostra volenteroso fin da subito, si legge le regole, si compra di tasca sua il Manuale del GM, si occupa di stampare il materiale che potrebbe essere necessario per la campagna, sembra tutto partire per il meglio. Io già pregustavo la possibilità di giocare una campagna per intero. Ma sfortunatamente non tutto fila liscio come l'olio.
L'altro che ha espresso la volontà di giocare (che da ora chiamerò il monaco) però non sembra altrettanto collaborativo, alla vista della mole del manuale parte dicendo al DM "beh mi spiegherai poi quando giochiamo", io mi offro come aiuto del DM per spiegare ai giocatori un minimo di regole, lo stretto indispensabile per compilare la scheda del personaggio, entrambi i trascinati esprimono buona volontà nell'imparare le caratteristiche del proprio personaggio (un barbaro mezz'orco e uno stregone umano) dandogli anche un minimo di carattere, il mini indispensabile non conoscendo il mondo in cui è ambientato il gioco, il monaco però (che fa appunto il monaco) senza la benchè minima volontà di impararsi le regole, anche solo quelle del suo pg, costruisce però una paginata di background, e vuole assolutamente che il suo pg abbia un compagno animale, il DM pur di non scontentare e di non far scemare l'interesse dell'amico, pur avendogli proposto l'alternativa del druido come classe e ricevendo un no come risposta da parte del monaco, gli dice che se avrà modo durante l'avventura potrà trovare un animale (senza che ovviamente il monaco abbia la più pallida idea di come funzioni Addestrare animali).
Partiamo con l'avventura (Ascesa dei signori delle rune, una AP ufficiale di PF) un po' a singhiozzi visto che il DM pur avendo letto le regole non ricorda a menadito tutte le caratteristiche di ogni razza o classe e visto che nessuno si era preso la briga di studiarsi il PG era una continua consultazione del manuale. Fin dall'inizio il monaco dimostra ostilità, il suo personaggio è un solitario, quando si crea la prima occasione di combattere il gruppo lui se ne va, giustificandosi con il suo background da legale malvagio assetato di vendetta con scopi che solo lui sa. Notando che però in questo modo per tutta la sessione in corso non avrebbe giocato inizia a lamentarsi, il DM avrebbe dovuto parallelamente seguire lui oltre al combattimento degli altri. Alla sessione successiva, torna sui suoi passi e con un abile escamotage sul background dice che da ora il suo pg può combattere con noi. Il problema che insorge adesso è che inizia ad ignorare deliberatamente ogni sorta di quest che il DM ci vuole dare, ogni parvenza di proseguo della storia lo evita a priori, e convincerlo a tentare di seguire un minimo la storia che il DM (ancora inesperto quindi in difficoltà quando si esce dal tracciato) è un'impresa, il background del suo pg solitario gli impone di non collaborare, ma si lamenta se rimane escluso dai combattimenti, e nell'eventualità che riuscissimo a coinvolgerlo si lamenta se il suo pg non si fa valere in combattimento e fa brutti lanci di dado, perfino per l'iniziativa. Nei momenti in cui non è strettamente richiesta la sua presenza al tavolo, durante i turni di combattimento altrui o durante lo svolgimento della storia (quando non c'è bisogno di lanciare i dadi insomma) si alza e va a fumare, affacciandosi ogni tanto chiedendo "tocca a me?". A volte sembra pure avere momenti di collaborazione e sembra divertirsi, ma non appena il suo pg rimane nell'ombra di un altro pg (ha meno successo in combattimento, o un altro pg ha idee migliori su cosa fare/cercare/dire) cambia subito atteggiamento, lamentando al DM di trascurare il suo gioco non chiedendogli cosa volesse fare, o accampando scuse sul fatto che non sa le regole, nonostante non appena qualcuno tenta di spiegargliele lui si disinteressi o aggredisca con un "sì vabbè grazie", fregandosene del gioco e di ciò che il DM sta dicendo.
Sia io che il DM gli abbiamo detto che è un gioco collaborativo, ed il suo personaggio non può da solo fare tutto e soprattutto seguire solamente la sua "sub quest" da background, che deve capire le meccaniche del gioco e non è un gioco in scatola che può imparare giocando in mezz'ora, ma non sembra darci ascolto, si disinteressa totalmente e pur di non perdere un giocatore il DM asseconda i suoi capricci, non potendolo allontanare perchè rimane comunque un amico che frequentiamo al di fuori del tavolo e per evitare che il gruppo di gioco vada a rotoli visto che sia io che il DM abbiamo speso di tasca nostra per poter far giocare gli altri.
Scusate se sono stato prolisso ma volevo dare un quadro completo alla situazione (ho soprasseduto sul DM un po' permissivo, ma ci arriverò poi), vorrei sapere come comportarmi e quindi aiutare il DM a comportarsi visto che sono una sorta di aiuto-DM.
Grazie in anticipo per l'aiuto