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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre Quando passo davanti alla porta di Sonia mi fermo un momento lì davanti, in silenzio. Sono indeciso se entrare oppure no. Entrare per dirle cosa?... mi pare di averle già detto fin troppo. E poi vuole stare un po' sola... Con un gesto di stizza mi scuoto dal torpore e proseguo verso la camera di Isabella, eppure non riesco a togliermi di dosso un senso di esasperazione e nervosismo. Nonostante la frustrazione per non aver soddisfatto il mio desiderio carnale, reputo di aver fatto bene ad essere stato sincero con lei. Non dubito che sarebbe stato peggio se fosse venuta a sapere, dopo, di aver condiviso il letto con un morto che le aveva spudoratamente mentito... tuttavia la possibilità di aver creato un muro invalicabile tra noi mi spaventa e mi rende indeciso. E io detesto essere indeciso. Basta. Passerò da lei prima di partire per Santià. Arrivato nella camera di Isabella vado diritto al punto. Sono stranito, non ho nessuna voglia di girarci attorno. Il converso che voleva violentarti nella prigione di Vercelli si è improvvisamente ed inspiegabilmente sentito male. Non sono qui per fare accuse, non so cosa gli è preso, ma se c'entri qualcosa allora smetti. Quegli uomini mi servono. Ieri sera ha per caso fatto qualcosa che ti ha indispettita?
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre @ flashback Ripenso alla domestica di Sibillini, mi ricordo di averla vista una volta. Il suo nome era Sabrina? Non credo sia un caso che sta con quella palla di lardo foderata di soldi. Lei lo starà manipolando? Devo andare da Sibillini per avere più informazioni, ma senza far capire alla Zingara che so chi è. Vado in camera mia e, sopra agli abiti normali che portavo già, mi rimetto la tunica bianca con gli scapolari neri e il cinturone di cuoio dov'è appesa la spada. Ripesco anche il grosso crocefisso d'oro che porto di solito al collo, finito nella vasca quando mi sono lavato la scorsa sera e da allora rimasto lì. Sono pronto per andare ma un converso inizia a stare male. Mi rivolgo quindi agli altri due: La strega è in nostro pugno e non sarebbe così sciocca da innervosirmi dato che io decido del suo dolore. Quindi frenate le congetture. Quasi niente è come sembra, dovete imparare ad abituarvici in questo lavoro. dico con fermezza per infondergli calma. Adesso andate in ospedale e informatemi su come va. il mio sguardo si indurisce. E tenete la bocca chiusa, se qualcuno vuole sapere qualcosa lo chiederà a me. Vi raggiungo tra poco. Quando se ne sono andati, vado da Isabella. @ Master
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre Vorrei aiutare la ragazza in qualche modo, ma quando la sento vomitare più volte mi rendo conto che probabilmente meno mi avvicino meglio è. Cristo santo... però mi ha un po' ascoltato. Mi obbligo a considerare almeno questo come un buon segno. Quando l'ex portavoce esce dal bagno sembra appena scampata da una tempesta. Mi dispiace aver provocato tutto questo e improvvisamente mi sento molto stanco anche io, soprattutto dopo aver ripetuto fino allo sfinimento che non sono un'allucinazione provocata dalla Zingara. Senti Sonia, perché non ti siedi? indico il letto e le porgo una coperta che ho preso mentre era in bagno. Immagino che starai gelando. Io non mi avvicinerò. Sì, il mio corpo è vivo a tutti gli effetti... posso fare tutto quello che un uomo qualunque può fare.Tranne essere percepito dai morti. Tuttavia il mio corpo posso anche... "spegnerlo". Se lo faccio, bhe, i miei organi smettono di funzionare, tranne per il dolore... quello lo sento sempre. Il mio corpo smette di funzionare anche se vengo ferito molto gravemente e quindi è troppo danneggiato per avere regolari funzioni... però lentamente guarisco fino a tornare sano. mi gratto la barba. Me lo sono chiesto spesso perché sono così, ma davvero non lo so. Probabilmente è una mia capacità... come per esempio quella di Eleonora di sprigionare fuoco. Però io ho un'altra stranezza: non percepisco i vivi...
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre Fino all'ultimo momento ho voluto credere che Isabella si stesse sbagliando, ma la scena che mi si presenta davanti non lascia molti dubbi. Per lunghi momenti resto a fissare l'ex portavoce, tramutato in una statua di sale. Sono paralizzato dalla sorpresa e dalla delusione. Questa donna con cui Sonia sta parlando, non si è accorta di me... Isabella diceva che la Zingara è un morto... e i morti non percepiscono gli altri morti. Questo sono io per lei? Sono "le sue conoscenze da sfruttare"?!! Sento la rabbia crescere dentro di me ad ondate sempre più accecanti. Vorrei afferrare l'ex portavoce e scuoterla dalla sua trance ma mi trattengo perché voglio ascoltare la conversazione fino alla fine. Arretro leggermente verso la porta allontanandomi un po' dalla ragazza, senza fare rumore. Resto immobile e silenzioso, avvolto nel buio della stanza rischiarata debolmente dalla luna. Attendo che la conversazione finisca e che Sonia si svegli dalla trance accorgendosi della mia presenza. Ora basta con le menzogne.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre La strega inizia a perdere i sensi e a sanguinare. Maledizione Isabella. La porto verso il letto dove la adagio. Sonia non farebbe una cosa simile. Quindi può essere come dici tu... sono nervoso e arrabbiato, inoltre la storia della possessione non mi convince troppo. Qualche tempo fa ha iniziato a prendere lezioni di spionaggio da quella serpe di Nobili... che lui c'entri qualcosa? Ma com'è possibile che se davvero è posseduta non mi sono mai accorto di nessun cambiamento in lei? Metto da parte tutte le domande. Vado da lei. Se davvero è posseduta, temo che chi la possiede possa farle del male se si sente scoperto, quindi nel peggiore dei casi mi limiterò a distrarla. Intanto tu cerca qualcosa di utile nel tuo libro. Glielo appoggio su letto. Manderò un converso a stare davanti alla tua porta, mi riferirà lui. Mando un converso davanti alla porta di Isabella poi cerco Sonia.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre Osservo con soddisfazione il comportamento impeccabile di Isabella. Non ha deluso le mie aspettative... a differenza dei conversi. Intanto che la strega parla finisco la bistecca senza troppo entusiasmo, eppure una volta mi sembrava un piatto così delizioso... e quando mi domanda se ho io il suo libro rispondo con un cenno di assenso. Te lo darò insieme a tutto l'occorrente. Allora vai a prendere quello che serve. la sua frase successiva mi fa tornare in mente che i conversi non sanno qual'è il vero nome della strega visto che c'ero solo io nella stanza d'ospedale quando lei me lo disse. Loro credono ancora che si chiama Anna. Chiamatela... Isabella. Scosto leggermente il piatto vuoto in avanti e mi dedico al dolce sperando che mi dia maggiore soddisfazione. @ Master
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre Spalanco gli occhi dalla sorpresa vedendo due armi puntate contro la donna alla mie spalle... e quindi anche contro di me. Cosa state facendo RAZZA DI IMBECIL.LI ?!! solo guardandoli meglio mi accorgo che una delle cose brandite dai due uomini, non è un'arma ma un crocefisso. Fisso quel converso finché non abbassa lo sguardo e vorrei mettermi una mano in faccia. Se davvero fossimo stati in pericolo, questo sarebbe sopravvissuto meno di un minuto e l'altro avrebbe colpito me... Io li ammazzo. Fortunatamente interviene subito il terzo uomo. Incenerisco con lo sguardo il converso che ha ancora il crocefisso, Volevi anche lanciarlo magari?!! Glielo strappo di mano e ringhio ad entrambi: Provate di nuovo ad offendere Nostro Signore o a puntare un'arma contro di me e io vi taglio in due. Rimetto con cura il crocefisso sulla parete a cui era appeso. Durante il pranzo percepisco la tensione dei presenti, ma evito di farci caso comportandomi normalmente per non fomentarla ancora di più. Come sempre, voglio che la mia bistecca sia al sangue ma non riesco comunque a trovarla mai pienamente soddisfacente. Non c'è niente di simile alla carne umana.... è tutto insipido al suo confronto. Infatti dopo un po' mi arrendo. Lo sarà finché lo ritengo necessario. A meno che non mi stanco di vedere voi tre che ve la fate addosso. li guardo tutti e tre duramente poi il mio sguardo si sofferma sul converso che fissava Sonia: Qualcosa da dire? Bevo un sorso di vino e mi pulisco la bocca col tovagliolo prima di procedere. Ora, qui ad Ivrea c'è una spia. Non sappiamo com'è, né per chi lavora, né cosa vuole. Sappiamo solo che è un traditore della Città di Dite e che gira di notte. Tutto piuttosto vago. Questa casa in particolare, con tutto quello che contiene, è un ottimo bersaglio per una spia visto che siamo noi a condurre ogni indagine... e io non ho nessuna intenzione di consentire ad un ficcanaso di giocare con me, per chiunque esso lavori. Adesso indico Isabella. Lei ci aiuterà a trovarla. E ha anche un'idea di chi potrebbe trattarsi. Mi rivolgo alla strega: Dì a loro quello che hai detto a me. sto alludendo al possibile collegamento con la Zingara, so bene di essere stato io a dirlo a lei e non viceversa, però lo lascio dire ad Isabella in modo che sembri ancor più collaborativa. In realtà non intendo tenere Isabella solo per questa missione... però meglio abituare gli altri un po' alla volta. @ Master
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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)
Michele Della Torre Osservo l'intensità e la confusione nelle emozioni della strega nei miei confronti. Io sono nella sua stessa situazione. Non so ben definire i miei pensieri su di lei, ma sicuramente mi affascina. Vedo in lei qualcosa di aggressivo e appassionato, qualcosa che mi ricorda me stesso... Qualcosa che innegabilmente mi piace. La conduco sulle scale tenendo la sua mano in modo da non farla cadere. Lo so che è una mossa azzardata. Tuttavia, finché i miei uomini continuano a vederti come disumana e pericolosa c'è il rischio che facciano qualcosa di estremo. Io posso ordinargli di non farlo però la paura spinge ad essere subdoli. Invece io ho bisogno di potermi fidare di loro. Quindi comportati bene, fai in modo che possano vederti come un essere umano... come una di loro. E per quanto riguarda il rituale dimmi cosa ti serve e quali rischi comporta. Ne so abbastanza di occulto, so che spesso richiede un prezzo di sangue.... ma questo teniamolo per noi perché sarebbe davvero troppo da "digerire" per gli altri. mi fermo sul pianerottolo vuoto fino a che non mi risponde, poi scendo dove si trovano gli altri. Lascio la mano di Isabella e apro la porta rivolgendo a tutti uno sguardo fermo e tranquillo per fargli capire che non ci sono pericoli, ma resto in allerta per evitare che qualcuno dia di matto. È stata una lunga giornata e immagino che siete tutti affamati. Io compreso. guardo un converso. Vai a prendere qualcosa di buono. chiudo la porta e mi siedo a capotavola sul lungo tavolo situato al centro di quello che doveva essere un salone. Faccio a tutti cenno di sedersi.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Quando la donna mi afferra il polso, mi abbasso piegandomi sulle ginocchia in modo che i nostri visi siano alla stessa altezza. Lascio che la sua mano resti avvolta intorno al mio braccio e la sfrutto per avvicinarla ancora di più con un leggero strattone. Credi che a me farebbe piacere attirare qui Ruina?! È molto facile immaginare cosa succederebbe a questa intera città, a te e ai tuoi amici se lui dovesse arrivare, perché dopo la batosta subita al processo contro il Tempio l'inquisizione non può permettersi altre sconfitte. Quindi si può dire che finché io resto in piedi, voi siete al sicuro... più o meno al sicuro. Io rappresento l'Inquisizione qui e non vi conviene cambiare "rappresentante"... perché di certo non otterreste un altro uomo di ampie vedute come lo sono io. Vuoi venire a Santià? Molto bene. Ma valuta attentamente la tua posizione Isabella. Hai detto che ci sono brave persone lì... quindi le conosci. Se, per caso, il tuo è solo un misero tentativo di tradirmi e di tornare dai tuoi amici, bhe, allora tieni bene a mente quello che ti ho detto poco fa: è molto più conveniente per tutti che io resti sano e vittorioso. Il mio sguardo si fa piatto e ironico. Sarebbe quindi la tua ricompensa per la fede nel diavolo?! Ma per favore. stringo gli occhi però quando mi tornano in mente un paio di cose. Pensi sia qualcuno della Culla, tipo il Medico? Oppure un altro cacciatore? E perché mai avrebbero dovuto aiutare Sonia?! Credevo che avessimo smesso di giocare al gatto e al topo. Ma se ci tieni, io ricomincio volentieri. Voglio trovare la spia e non mi farò fermare, tu lo sai. Mi alzo in piedi e mi dirigo verso la porta per uscire dalla stanza. Prima di andarmene però mi volto verso Isabella. Ora devo tornare di sotto. Ho da fare e ho anche una certa fame... non di carne. Credo che manderò qualcuno a prendere qualcosa di buono. Vieni anche tu. Tendo una mano verso di lei e faccio leva sia sul significato simbolico che il mangiare ha per la Culla sia sulla probabile fame di Isabella che non deve aver visto un pasto goloso da tempo. Tu e gli altri dovete iniziare ad andare d'accordo. Non è possibile che ogni volta che torno a casa loro sono terrorizzati e tu fai cose strane. La paura è un ottimo incentivo a fare stupidaggini.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Mi appoggio allo stipite della porta. E la fiamma sono le tue emozioni... Quando sei arrabbiata o spaventata sai fare molto di più che far svolazzare un misero cucchiaio. È come se i tuoi poteri "prendessero la forma" dell'emozione che provi in quel momento. rifletto ad alta voce. Questo significa che ci sono molte più cose che potresti essere in grado di fare, quindi tanto per cominciare prova a nascondere o cambiare il colore dei tuoi occhi. Esercitati. Ci risolverebbe un sacco di problemi. Se è vero allora non c'è nessun legame tra lei e la guarigione di Sonia. E questo che vuol dire? Ritieni che non sia opera tua? Per quanto riguarda Santià, la Chiesa non c'entra. Devo andarci io lì quindi mi serve un piano d'emergenza... E tu sai benissimo che se mi dovesse succedere qualcosa di tremendo, il tuo caso passerebbe ad un altro inquisitore... e visto che la faccenda è così delicata, magari sarebbe proprio il mio maestro, Ruina, a prendere il caso. Dimmi Isabella, ti piacerebbe incontrarlo?! Ascolto la storia della Zingara e scuoto leggermente la testa. Non so se è lei la spia in questione, ma è l'unica pista che ho. A meno che tu non sia a conoscenza di altre spie qui ad Ivrea... Quindi come si fa a trovare la Zingara? Lavora per qualcuno?
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Sollevo la donna da terra e, nonostante le difficoltà che ancora ha, trovo il su miglioramento davvero sorprendente. Sarà merito dei suoi poteri. penso mentre Isabella si scruta allo specchio e io finisco di lavarmi il sangue dal volto e dalla barba. Osservo per un po' il mio riflesso distorto nell'acqua ormai tinta di rosso, c'è qualcosa che non mi torna. C'è stata un'altra guarigione lampo qui ad Ivrea... Sonia, quando fu avvelenata da Bianco... mi sento vagamente in colpa a fare una simile associazione tra loro due. è davvero possibile che Sonia e Isabella si siano già incontrate in passato? mi sembra così strano. Mi asciugo la faccia e torno a voltarmi verso la strega. cosa dovrai fare? Te l'ho già detto. Per un po' non dovrai farti vedere da nessuno, dovrai restare qui. E dopo, bhe, ti assicuro che con me non ci si annoia mai... come hai potuto notare. ridacchio pensando a tutte le cose che sono capitate. Comunque prima dobbiamo concentrarci a far andare liscia la finta esecuzione e il resoconto che dovrò fare ai miei superiori. Quindi se c'è qualcosa che puoi fare, parla... visto che a quanto pare ogni giorno tiri fuori una nuova capacità. Sei migliorata davvero molto in fretta... la fisso. C'è anche un'altra questione: cosa sai dirmi del cimitero di Santià? E poi pare che ci sia un ficcanaso qui ad Ivrea che si aggira per il paese di notte ed è un traditore della città di Dite... una volta mi parlasti di una certa Zingara, ma non sono certo che si tratta di lei in questo caso. Ne sai qualcosa?
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Sì, eri tra le mie braccia... ma anche adesso lo sei. È questa la mia libertà, Isabella. Io posso decidere se tenere qualcuno tra le mie braccia per distruggerlo... o per proteggerlo. Perché questo sono io. E nessun altro inquisitore può... se non avessi incontrato me ora staresti bruciando viva sul rogo. Mi alzo e, passandole le mani sotto le braccia, rimetto in piedi anche lei. La conduco davanti ad uno specchio. Ti avrò anche portato via un pezzo, ma ti sto ridando tutto il resto. Guardati... avresti mai osato sperare di tornare a fiorire in tutta la tua bellezza? Avresti mai osato sperare che un immortale rischiasse così tanto per salvarti?! Mi avvicino al catino pieno d'acqua che si trova nel bagno e mi pulisco il viso e la bocca dal sangue. Perciò ascoltami molto bene: il prima possibile emanerò la tua condanna a morte e disporrò la tua esecuzione. Tuttavia sfortunatamente tu sarai morta sotto tortura prima di tutto questo... per un secondo mi godo la paura nel suo sguardo, sorrido e poi aggiungo: Di sotto è già pronta la tua "sostituta": è un cadavere che ho trovato, ti somiglia molto. Dovrò sistemarlo in modo da riprodurre cicatrici simili alle tue poi gli metterò in testa il tuo casco. Grazie ad esso nessuno ti ha mai vista in volto e questo semplifica le cose. Quel cadavere brucerà al posto tuo, così metteremo in pace sia la Chiesa sia la Culla. A questo punto la mia espressione si fa più severa. Adesso chiariamo un paio di cose. Primo: io non intendo segregarti qui per sempre, ma è ovvio che prima dell "esecuzione" e anche per un po' dopo, da qui non puoi uscire a meno che non si tratti di estrema necessità... E questa non è una tortura, è una questione di sicurezza per te e per tutti noi. Poi troveremo un modo per camuffare i tuoi occhi, mentre per la mano basterà che indossi dei guanti lunghi: quello vuoto lo riempiremo di stoffa così ad una prima occhiata non si noterà la mancanza dell'arto. Secondo: le persone in questa casa stanno tutte quante rischiando la vita per te. Io compreso. Quindi non provare più ad attaccarci, altrimenti io farò altrettanto.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Sento il fremito del corpo di Sonia sulle mie labbra e la vita palpitante dentro di esso. È inebriante essere attratti da qualcuno sia per il suo corpo sia per la sua carne, contemporaneamente. E anche se non mangerei mai Sonia, sono convinto che ai vivi sia completamente ignota un'attrazione così travolgente. Mi stacco da lei ma prima le sussurro: Hai detto a Spina che stasera avevi un appuntamento... bhe possiamo fare in modo che sia vero. Quando apro la porta della stanza fatico a realizzare che la persona che ho davanti è Isabella e fatico ancora di più a definire che effetto mi fa questo cambiamento. Per qualche ragione, in fondo, sono fiero di vederla così. Si è messa in ghingheri per me. È me che aspettava.... e non ti metti in ghingheri per uno che vorresti soltanto uccidere, no, ti metti in ghingheri per qualcuno che vuoi... compiacere. Le rivolgo un sorriso predatorio e trionfante. Ho ottenuto ciò che volevo: in qualche modo l'ho legata a me. Non so quanto sia forte questo legame, non so se reggerà o mi tradirà alla prima occasione, non so nemmeno dove mi porterà, però ho avuto la conferma che esiste... e che è sicuramente qualcosa di profondo, complicato e deforme come il luogo in cui è nato, cioè una sala di tortura. Per questo accolgo la sua rabbia. Ho vinto io Isabella. Ho comunque vinto io. Appena la strega smette di colpirmi e collassa al mio fianco, tossisco e mi giro di lato per sputare il sangue. Mi tiro su a sedere. Non preoccuparti Sonia. Non è niente. Allontana i conversi per favore. Solo adesso mi giro verso la figura che si contorce gemendo e con uno scatto mi metto io sopra di lei. La immobilizzo e le afferro con forza il braccio mutilato e tirandoglielo davanti agli occhi: Sei finita tra le braccia dell'inquisizione e questo è il prezzo che hai pagato. Soltanto questo. Nessuno sopravvive all'inquisizione da secoli... tranne te. Lo sai cosa mi ha fatto la tua gente, E IO AVREI DOVUTO AVERE PIETÀ DI TE?! la fisso negli occhi e mi avvicino al suo volto lasciando che il mio sangue le goccioli addosso. E pensare che io ero venuto qui per parlarti di come intendo liberarti... di come intendo ridarti la dignità. Non ero io quello che pretendeva che glielo succhiassi insieme ad altri quattordici uomini, oppure te lo sei già scordato?! la mia voce diventa un sibilo basso, rauco e caldo: Il mio regalo per te era Agenore. Ho avuto la confessione di Minetti. Volevo arrestarlo e portarlo qui da te lasciandoti usare tutti i miei bei giocattoli su di lui... @ Master
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Sorrido a Sonia. Qualcosa ci inventeremo. Tuttavia... allungo un braccio e cingo la sua vita attirandola al mio petto. Non darmi del voi. Non tu. le dico con voce bassa e roca sfiorando il lobo del suo orecchio con le labbra fino a raggiungere il sensibile incavo tra il collo e la mascella, dove la bacio. Apro la porta e non sono nemmeno sicuro di capire chi ho davanti. Isabella?!! Resto saldamente davanti a Sonia e osservo la donna da capo a piedi. Togliti gli occhiali.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Appena entrato vengo accolto dal vociare confuso di quattro persone che parlano in contemporanea senza far capire nulla. Alzo le mani rivolgendo i palmi verso di loro in un secco gesto di calma. Ascolto con stupore, quella donna è davvero piena di sorprese!! ma rimango calmo e deciso, Qui nessuno è medico, quindi smettetela di urlare al demonio. Calmatevi. Quella donna non vi farà del male. mi rivolgo in particolare ai tre uomini lanciando loro un'occhiata arcigna, E voi tre vedete di essere al livello della vostra reputazione. Vi sembra terrificante questo? Allora fateci il callo perché ne vedrete ancora molte. Faccio un sospiro perché mi balena in mente che non sarà facile tenere Isabella in casa, non pensavo che iniziasse a muoversi così presto dannazione. Adesso vado di sopra a controllare, voi tre restate qui. Sonia tu accompagnami, potrebbe volerci l'aiuto di una donna. Sulle scale mi rivolgo alla ragazza. C'è una cosa che vorrei dirti... anzi due. Ho deciso di non uccidere la strega, inscenerò la sua esecuzione fingendo che è morta sotto tortura e utilizzando un cadavere che le somiglia da mettere sul rogo. Lo so che sembra una follia ma... sospiro di nuovo. Sono in una pessima situazione: la Culla vuole distruggermi perché pensa che io sia l'arcangelo Michele e la Chiesa vorrà togliermi di mezzo appena scopre ciò che so. Ho bisogno di alleati e non posso essere schizzinoso... sempre a questo proposito, l'altra cosa che volevo dirti è che il capo della setta degli Abitanti di Dite vuole parlare con me, vuole un'alleanza... Devi promettermi che qualsiasi cosa tu faccia, dovunque tu vada e con chiunque parli, starai sempre attenta. Sanno che sei legata a me... mi fermo sul pianerottolo e ora la guardo in volto: mi dispiace di averti coinvolta. Mi dispiace davvero... Probabilmente sono molto lontano dall'essere la persona che credevi...
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Davvero una misera prova di fiducia. Prenderò io delle precauzioni. Rivolgo alla donna uno sguardo piatto. Oppure ti ha mandata perché sei sacrificabile. Comunque, verrò. Butto il velo ai suoi piedi. Ora vattene. Il mio sguardo resta piantato sulla donna fino a che la vista mi consente di scorgerla poi scendo nei sotterranei e prendo gli strumenti di tortura più piccoli (coltelli, pinze, ecc) per portarli nel mio palazzo. Dirò che la strega è morta sotto tortura e che l'ho spostata in quell'edificio lontano dal centro per motivi di sicurezza visto il suo enorme potere. Mi dirigo da Isabella.
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre Ascolto la donna con interesse e il piano che da un po' cova nella mia mente prende sempre più forma: la Culla ha agganci troppo potenti per essere eliminata, quindi se non si può sconfiggerla tanto vale trasformarla in un'opportunità... un'ottima opportunità. Se riuscissi a trovare l'Antico potrei accordarmi con lui e insieme togliere di mezzo Morte, sono sicuro che la setta è piuttosto scontenta di lui viste tutte le sconfitte. Io posso offrire alla Culla un aggancio interno all'Inquisizione e in cambio, bhe, qualcuno dovrà pur prendere il posto di Morte... sorrido, del resto anche io sono un morto come quelli della stella di Astaroth. E, in tutto questo, Farina può essere un ottimo ponte tra me e la Culla. Stringo leggermente la presa sulla suora, questa qui potrei tenermela e farle tutto quello che loro hanno fatto al mio converso... non mi piace chi si permette di giocare con le mie cose. La osservo e le sfilo il velo da suora, voglio vedere il suo volto. Oppure la rimando a casa e mi tengo buono Farina, così posso usare "il debito" del converso per alzare la posta in gioco durante le trattative. Allento la presa e lascio la donna ma le resto comunque vicino facendole capire che posso riagguantarla in ogni momento. Voi siete alleati della Culla e fate di tutto per compiacerli. Quindi per quale ragione non dovrebbe essere una trappola? Non mi hai detto niente di concreto, questa spia può essere benissimo un'invenzione. Devo andare da Isabella, potrebbe sapere qualcosa. E devo anche spiegarle il piano per la sua finta esecuzione. @ Master
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre già, sarebbe un vero peccato. le sibilo con finta preoccupazione. Dato che nelle navate può entrare chiunque in qualsiasi momento, tiro la donna nella sagrestia vuota e chiudo la porta. Continuo a tenere la "suora" bloccata di spalle. Però sai, a quanto mi risulta... fingo di pensarci un po'. il tuo capo mi deve un subordinato e sono sicuro che Farina è un uomo equo. Quindi capirebbe. le lascio qualche secondo per elaborare il concetto. Non avete cattive intenzioni eh? Quando io non ho cattive intenzioni, non invio qualcuno a fare da esca. Allora, te lo chiedo una sola volta, che cosa volete da me? @ Master
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I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
Michele Della Torre La "suora" fugge verso l'altare invece che verso l'uscita. ma che vuole fare? meglio fermarla. Ricambio il suo sorriso con un ghigno beffardo. Dio mi perdonerà, vedrai. scatto verso di lei senza preavviso. @ Master