Nuova Taverna
Nome Locanda/taverna:
La Biro Ubriaca
Categoria:
Buona
Descrizione
La Taverna della Biro Ubriaca è un posticino quanto mai singolare, è stata infatti ricavata sfruttando l'interno di un antico e imponente torrione difensivo. La taverna è ubicata su di una dolce collinetta appena fuori le mura della città, ed è attorniata da un bosco estremamente corposo e fitto. Imboccato il vialetto che porta alla collina, dopo pochi minuti si giunge ad una radura, al centro della quale sorge con la sua molle l'alto torrione; alla sommità della grande porta in legno vi è affisso un largo e spesso cartello, anch'esso in legno chiaro, con su scritto: “Taverna & Biblioteca della Biro Ubriaca”. Oltrepassata la soglia si resta davvero stupiti dall'interno della costruzione; d'innanzi, si apre una grande sala a pianta circolare, ricca di tavoli ben disposti e impregnata di un buon odore di stufato, giunge subito un vociare grasso e divertito proveniente da una folta e multirazziale schiera di clienti. Ma a lasciare i nuovi arrivati per un attimo basiti e disorientati, è la miriade di copertine di libri usate per rivestire interamente le pareti della torre. Alzando lo sguardo verso l'alto non si può restare che estasiati dal vortice di colori e da strani effetti di luce che le copertine generano. La particolarità inoltre, e che tutte le copertine dei libri appartengono ad un unico genere letterario: quello licenzioso, erotico, perverso e lussurioso. Non è inusuale vedere persone con un calice di birra scura tra le mani, incominciare a passeggiare torno torno le pareti per leggere quanti più titoli possibili; eccone una serie in cui vi potreste imbattere:
-Il coboldo attizzato
-La nana gelosa
-Beato tra le elfe
-L'orco voluttuoso
-Io ogre Tu umana
etc... etc..
In fondo la sala è situato un grande bancone circolare delimitato a destra e a sinistra da due larghe librerie ricolme di libri, (sempre ed esclusivamente di genere erotico); i clienti interessati, possono decidere di tesserarsi alla taverna per poterli liberamente consultare mentre si sorseggia un buon liquore.
Dietro al bancone circolare, salgono delle scale in muratura che torno torno, girano lungo le pareti della torre, come in una spirale. Oltre la metà dell'altezza, sono situati, per mezzo di un soppalco, la cucina e gli alloggi per il personale.
Personale:
Caius Faber: Proprietario e oste, il piccolo e anziano gnomo è stato l'ideatore e il fautore della taverna della Biro Ubriaca. Il Torrione che adesso la ospita, anni addietro non era che uno dei quattro torrioni difensivi di un castello a pianta quadrangolare. Possessore del castello era un eccentrico nobile di una casata decaduta, Jonan Maltus. Questi, per lunghi anni, sperperò tutto il suo patrimonio nella ricerca e nell'acquisto di quei libri, che ora tappezzano le pareti della locanda e riempiono le sue librerie. Dopo la morte di Jonan, il castello, lasciato a se stesso, era fatiscente e in pessime condizioni. Così il reggente della città decise di farlo abbattere. Ma Caius riuscì a comperare l'ultimo torrione rimasto in piedi, e al suo interno vi trovò una quantità davvero sconfinata di libri maliziosi, alcuni totalmente rovinati dalle infiltrazioni d'acqua, altri ancora leggibili. Con le copertine dei primi decise di tappezzare gli interni della locanda; i secondi invece, li dispose con cura in grandi librerie, così da essere a disposizione della clientela della taverna/biblioteca.
Ulpiano: Giovane ragazzotto umano dalle braccia forti e dalla mente debole. E' un tuttofare al servizio di Caius, sposta, prende, spinge, carica e altri mille verbi che che non necessitano un eccessivo sforzo di pensiero. Fortunatamente non sa leggere, altrimenti i titoli sulle pareti lo distrarrebbero sicuramente dai suoi compiti.
Mimià: Aggraziata fanciulla mezzelfa dalla fisionomia liscia e sensuale. Con Caius, serve ai tavoli o lavora dietro al bancone. Odia il suo lavoro, ma non può farne a mano. Odia specialmente Ulpiano, che spesso la guarda con cupidigia e tenta dei goffi approcci. Inoltre deve essere sempre più che attenta ai clienti più brilli e smaniosi, caricati da quelle perverse letture.
Renè: Lo Chef della taverna della Biro Ubriaca. E' un omaccione grosso e burbero, ma i suoi piatti sono davvero prelibati. Rinchiuso nella sua cucina, aspetta le ordinazioni; quando la clientela è troppa si fa aiutare nella preparazione dei piatti anche da suo figlio, Tolin, l'unico a cui permette di accedere nella cucina. Renè inoltre ama sperimentare in cucina, e spesso crea dei piatti davvero davvero strani, unendo le componenti più impensabili.
Servizi:
La locanda della Biro Ubriaca fornisce i seguenti servizi:
Tessramento: Chiunque sia interessato alla lettura dei libri licenziosi raccolti nelle librerie della taverna, nonché usufruire di alcuni sconti, non deve far altro che tesserarsi, pagando 5 monete d'oro all'anno.
La tessera include:
-Consultazione gratuita di tutti i titoli presenti nella taverna.
-Sconto del 10% sulle birre d'importazione
-Sconto del 15% sugli "esperimenti culinari" di Renè.
-Accesso gratuito alle serata di "lettura licenziosa"
-Sconto del 20% sulla riserva di liquori speciali di Caius.
Letture Licenziose: Alla taverna della Biro Ubriaca, ogni inizio settimana comincia con la lettura dei passi più peccaminosi dei libri presenti nella taverna. Ci si mette tutti attorno al grande bancone, e a turno ogni cliente, sceglie il suo passo preferito, sale sul bancone e lo recita. L'alcool e le risate fanno il resto.
La cucina di Renè: La taverna dispone di un ottima cucina.
La Cantina di Caius: Il proprietario, oltre ad essere un appassionato li letteratura alternativa, è anche un grande amante di birra, liquori e distillati di ogni genere. La sua cantina ospita una gran vastità di alcolici, tutti in vendita per i clienti. Inoltre ha una sua riserva speciale, dove conserva i liquori più pregiati e costosi, a malapena accessibili con lo sconto offerto dal tesseramento.
Piatti Tipici:
La cucina di Renè offre i seguenti piatti tipici: (i cui titoli sono liberamente ispirati ai racconti nella libreria)
-Il cervo promiscuo: Stufato di cervo con piselli,patate e bacche di ginepro.
-La libido del Cinghiale: Bocconcini di cinghiale in umido
-La cresta rizzata: Petto di pollo con funghi trifolati
-La coscia svelata: Stinco di maiale con zucchine e crema di asparagi.
Inoltre, ecco alcuni esempi degli esperimenti di Renè:
-Crema di manzo con cavolfiore, uovo e latte di pecora.
-Prugne ripiene di zucca bollite nell'aceto.
-Involtini di ricotta con fegatini di pollo, verza e crema allo zabaglione.
La cantina di Cauis metta a disposzione:
Birra: chiara, scura, rossa, nanica, alle noci, al doppio malto e allo zenzero.
Vino: rosso, molto forte e acido.
Liquori: di limone, mallo di noci, erbe montane, albicocche e more.
Distillati: all'alloro, ai funghi, alla radice di genziana, al miele e al melograno.
La sezione riserva offre liquori di qualità davvero rara:
Brandy
Rum
Whiskey
Cognac
Prezzi:
-Le serate di Lettura Licenziosa sono gratuite per i possessori della tessera.
Chi non ne è in possesso è obbligato a prendere almeno due consumazioni.
-I piatti tipici di Renè costano:2MA cadauno
-Gli esperimenti di Renè costano: 6MR al piatto
-Le birre vengono 5MR l'una
-Il vino costa 2MR al bicchiere
-I liquori costano 8MR al bicchierino
-I distillati 9MR al bicchierino
-I liquori riserva costano 2MD al bicchierino
Personaggi:
-Fellon: Rozzo nano insaziabile di letture e birra. E' una pietra miliare della taverna; A qualunque ora entriate lo troverete seduto al bancone con la testa ficcata in un libro.
-Aomir: Capo delle guardie cittadine, inguaribile Don Giovanni; ci prova praticamente con ogni donzella che varca la soglia della taverna.
-Un giovane bardo sta componendo una ballata sulle gesta di Marpione, eroe assoluto della letteratura licenziosa. (Stando nella taverna ne sentirete delle belle sulle sue avventure)
-Un piccolo gnomo sta perlustrando tutti i titoli dei libri presenti nelle librerie, sghignazzando di gusto.
-Due uomini incappucciati parlottano nell'oscurità di un tavolo. Non sembrano molto interessati alle letture.
Voci:
-Si sta spargendo la voce che un fronte cittadino pudico e morigerato vuole richiedere ufficialmente la chiusura della taverna della Biro Ubriaca e la distruzione di tutti i libri licenziosi contenuti al suo interno.
-Il cuoco Renè proprio non riesce a trovare i semi di finocchietto per i suoi esprimenti. Ha promesso una calorica ricompensa a chiunque riesca a procurargliene un po'.
-il Reggente continua a vessare gli esausti contadini con gravose gabelle.
-Non molto lontano dal Torrione vi è uno strano buco nel terreno, qualcuno dice di aver visto uscirne strane creature la notte.
-Si dice che Caius stia per mettere le mani su di un nuovo e succoso carico di testi fortemente lussuriosi
Accettazione del regolamento:
Si