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ser Alexander

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  1. personalmente ci ho messo anni a passare a PF: cosa mi dovrebbe spingere ad abbandonare un gioco che già mi piace, che i giocatori adorano, e in cui ho speso una fortuna (decine di manuali) per una sua "errata corrige" (non la prima, per altro)??? Ora sono felicemente convertito a PF, ma credo che lo scetticismo abbia molto influito sulle vendite e un paragone sia impossibile.
  2. Sulle bacchette concordo assolutamente, ma la presenza o meno di bacchette è arbitrata dal dungeon master, a meno che non si creino, il che comporta dispendio da parte dei pg. Esempio con chierico e manuale magia di faerun alla mano: un chierico buono ben protetto che lanci scudo su altri e fato divino su un bel barbaro in****oso e tracotante di salute, ne aumenta i PF potenziali, in uno scontro, del 150%. Se al mago viene in mente di aggiungere un bel pelle di pietra abbiamo creato un mostro. Ora, questo mi dimezzerebbe i mostri che sia sensato utilizzare contro cotanto allegro trio. Vi sono numerose soluzioni a questo problema, vero, e tra queste una è quella che propongo. No chierico, no +150% PF. E non ho contato guarigione e cura... Comunque valuterò di debellare anche i druidi
  3. personalmente non è e non è mai stata mia intenzione pensare di essere in grado di offrire una giocabilità migliore rispetto a quella offerta dagli sviluppatori del gioco. Nel mio stile di gioco, veloce, ricco di intreccio narrativo e caratterizzato da pochi ma significativi combattimenti, diminuire il numero di PF a disposizione del gruppo è una soluzione semplice, intuitiva e percorribile che ho tentato di applicare (o mi vuoi dire che i chierici non sono i migliori healer?). Avendo avuto successo (da parte mia inaspettato), con i miei giocatori, mi sembrava carino condividerla. Nessuno è obbligato ad adoperarla, ognuno ha il proprio stile e non lo discuto: mi spiace constatare che invece il signor Blackstorm mi debba definire inesperto ed ingenuo: se il mio post non le interessa me ne faccio una ragione. Se mai ci incontreremo ad una manifestazione sarò lieto di masterizzare per lei ed allora mi dirà se si è divertito o meno.
  4. vi ringrazio della moltitudine di opinioni, mi aiuteranno a migliorare la mia idea Matteo, i non morti non sono stati un problema, ho limitato quelli con risucchio di caratteristica, però. Latan, finire al 2% o al 100% credo faccia una enorme differenza in termini di divertimento: crea la tensione che spinge il giocatore a fare il meglio col suo pg, per non vederlo soccombere, e ciò si estende anche al gruppo, di conseguenza. aggiungere incontri, è proprio ciò che vorrei evitare per snellire le avventure. Quanto al signor Blackstorm, lo ringrazio per le sue argomentazioni ma faccio presente che gioco dal 1991, ho attraversato 5 edizioni, e quindi non mi ritengo nè ingenuo nè meritevole del suo scherno. grazie ancora
  5. le cure le preparano i druidi. non voglio eliminare le cure, ma evitare le smodate capacità di cura dei chierici. Senza chierici e compendi assurdi il PP non esiste, e nel gioco rientrano il rischio e l'interpretazione. La materia narrativa, avvalendosi della sola magia arcana, diventa di stile meno tragico e più leggendario. Inoltre i personaggi non si curano di continuo ed ogni incontro è più significativo. Non ho dovuto modificare i GS dei mostri, semmai li dovevo alzare nelle mie precedenti campagne. Quanto alle sconfitte del party a volte capitano, ma più spesso corrispondono a ritirate che a morti ( la resurrezione è poco diffusa, aspetto a mio giudizio sacrosanto, odio le campagne in cui si resuscita di continuo)
  6. il lich potrebbe risiedere in una zona di magia selvaggia in cui si trova un tempio dove recuperare un artefatto potentissimo da cui dipende il destino del regno dei pg: tale tempio è sigillato da potenti interdizioni magiche e l'amuleto consente di utilizzare la magia correttamente in tale zona (e perciò era custodito da un innocente). in realtà esiste un altro modo di entrare nel tempio, ma è scritto in una pergamena al più basso piano di un sotterraneo antico e maledetto in cui da secoli nessuno ha il coraggio di entrare... mentre il lich studia gli incantesimi per entrare nel tempio i pg dovrebbero affrontare il sotterraneo maledetto e recuperare le pergamene
  7. premesso che consiglio di usare i soli manuali base ed i compendi delle classi (perfetto avv, comb, arc, e sac) per le classi di prestigio, consiglio di tentare, come ho fatto con successo, una campagna senza chierici. Il pretesto si trova con facilità, io ho creato una ambientazione monoteista e piuttosto laica, con "preti" privi di qualsivoglia potere e giustificando i poteri divini di altre classi con semplicità (paladini/guardie nere : forza di volontà, druidi/ranger :forze degli spiriti della natura). La mancanza del chierico toglie un ammontare di PF disponibili enorme al gruppo che comincia a dare importanza ad aspetti altrimenti spesso secondari (esempio: per un PG di liv 10 una pozione di cura ferite mod. non diventa più un oggetto obsoleto...). Inoltre i combattimenti restano equilibrati ma sono più rischiosi e veloci, il che è stato sottolineato e molto apprezzato dal mio gruppo. Provate...
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