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Dragons´ Lair

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Latarius

Circolo degli Antichi
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  1. In teoria la prassi circa sarebbe che il primo sfonda la porta, il secondo tira la flash e poi si fa irruzione. Ma quello che suggerivo per semplicità era che tipo Nick aprisse e tirasse la flashbang, poi io e l'inglese entriamo e ripuliamo.
  2. Jonathan Hekmatyar «Merda...» sussurro per poi gesticolare rapidamente ai due. Faccio capire loro un classico Breach-Bang-Clear.
  3. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Io resterei in silenzio, a gestire la tensione internamente. La mortale no, passerebbe all'offensiva, punzecchiando i due per far sputare loro qualche informazione. Lascio fluire la detective all'esterno. Stiracchio prima le braccia e poi il collo. Prendo un paio di guanti dalla tasca della giacca e li indosso. Le dita ed il dorso dei guanti sono in pelle sottile mentre il lato dei palmi è in tessuto traspirante. In generale sono molto leggeri. Inizio ad avere un brutto presentimento. «Allora ragazzi! Non vi sentite neanche un po' onorati nel farMi da autisti?! E...» guardo il tizio alla mia destra e poi quello davanti attraverso lo specchietto «... a proposito dove andiamo? Non è un po' tardi per una gita al mercato del pesce?!» Osservo i due attentamente per capire se sono nervosi o semplicemente cauti.
  4. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru «Merda... tutti sintonizzati su RadioCielo voialtri!?» l'esclamazione della mortale mi sfugge prima che possa reprimerla. In ogni caso esprime pienamente il dubbio che mi ha appena assalito. Su quanti di loro ha allungato i suoi artigli? Su tutto il dipartimento? Guardo l'auto. Guardo il palazzo da cui sono appena uscita e poi di nuovo i due poliziotti. A cosa servirebbe oppormi? Non stringo nulla in mano. Niente che possa usare contro di lui. E non posso più temporeggiare, soprattutto non per un tempo sufficiente ad ottenere qualcosa. Salgo in auto.
  5. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Noto la macchina. Ignorala. Fai finta che non ci sia. Non fare casini. Dice il neberu che è in me. Affrontali. Vedi che vogliono! Siamo colleghi c@zzo! Dice la mortale. Sorprendentemente faccio come farebbe la mortale. Ricambiando lo sguardo dei due agenti nell'auto vado verso di loro a passo deciso. Sperando che non mettano in modo e se ne vadano.
  6. Interessante ma non troppo. A malincuore passo xD
  7. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Non so come prendere la notizia. Forse in modo positivo. Anche se sto cercando il pretesto che dovrebbe spingermi, da qui a tre giorni, ad andare in quell'ospedale... non voglio trovarlo. Ed anzi dovrei smettere di cercarlo. Dovrei decisamente smettere. Ma... voglio capire. Capire perché ho visto la mia fine sul tetto di quell'ospedale. Molto probabilmente questo sarà la mia fine, in un modo o nell'altro. Me ne rendo conto. Ma resistere a questo impulso è arduo. È un qualcosa che ha resistito all'interno del mio essere per eoni e che neanche un millennio di disperazione ha scacciato. Raccolgo i documenti. Li impilo, li ordino e li rimetto a posto nello scatolone. Mi cambio. Infilo jeans chiari, un paio di stivaletti, t-shirt e la solita giacca in pelle. La t-shirt è bianca con sopra un disegno in rosso. Un libro stilizzato aperto ed in fiamme con queste ultime che formano rozzamente tre cifre: 451. Visto che sono disarmata mi infilo in tasca una lama a scatto. Non che sia esperta nel combattimento all'arma bianca ma, meglio di nulla. Poi esco di casa.
  8. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Rifletto su l'ospedale. Per ora non vedo motivi che dovrebbero spingermi ad andare in quell'ospedale. Sorrido. La premonizione potrebbe essere la causa stessa che mi porterà ad andarci. Spiritoso. Finisco il dolce. Giochicchio con il cucchiaino metallico in bocca. Tra i denti, facendolo ondeggiare mentre rifletto. In un gesto tipico della femmina umana. Rivolgo la mia attenzione sui documenti che ieri ho lasciato in terra. Mi assale una curiosità. Per puro scrupolo controllo che il nome dell'ospedale non salti fuori da nessuna parte nei documenti. Non mi aspetto di trovare nulla ma, una volta avuta questa idea non posso trattenermi dal controllare.
  9. Jonathan Hekmatyar «Diamine mi seccherebbe restare qui in terra a prendere polvere!» esclamo sorridendo con fare arrogante ai due per poi avanzare. Faccio un passo dopo l'altro e non succede. La mitragliatrice non si attiva e non mi ritrovo a respirare da grossi fori nel mio torace. Tiro un sospiro di sollievo. Ma quando mi avvicino alla porta torno immediatamente in modalità seria. Cambio caricatore, sostituendo quello mezzo vuoto con uno pieno. Faccio loro segno con la mano che c'è gente che parla. Armi e ripari. Mi appiattisco contro il muro per evitare il fuoco nemico in caso sparino alla cieca attraverso la porta.
  10. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Mentre ficco in bocca un pezzetto di dolce rifletto sul nome dell'ospedale. Perché tu? Cosa hai di speciale?
  11. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Quella parte, razionale, del Neberu che alberga in questo corpo sa che è così. Ma l'altra parte, quella che sta venendo contaminata, sembra volersi opporsi a ciò. Riscaldo il riso, il resto lo prendo così come è. Anche la torta. Rei ne avrebbe mangiata solo metà o tutta, solo per non far vedere a Miki di averla lasciata. Alla mortale non piacciono i dolci. Troppo dolci. Al demone si, dannatamente. Mentre spazzolo tutto rifletto sulla visione della sera prima. Cerco di focalizzarmi sui dettagli e tutto quello a cui non ho fatto caso prima. I dettagli del grattacielo, il panorama, il mio abbigliamento, altri dettagli della creatura e qualsiasi altra cosa.
  12. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Mi risveglio agitandomi debolmente, cerco l'uomo al mio fianco prima allungando un braccio e poi con lo sguardo. Non c'è. Mi ricordo solo ora di non aver programmato alcuna sveglia. Ci sono molte cose che non ho fatto ieri... e molte altre cose che invece abbiamo fatto. Ripenso alla notte appena passata. La femmina arrossisce lievemente e si mordicchia un labbro. Mi rendo conto di non essermi mai lasciata trasportare così tanto e di non essere mai stata così... passionale. Sposto la mia attenzione sul comò di fianco al letto, per controllare l'ora. Mi alzo e vado a farmi una doccia. Prendendomi tutto il tempo che voglio. Senza fretta. Non come quando non posso tardare. In un certo questo mi secca. Sto iniziando a rendermi conto che sto solo tergiversando. Sto prendendo tempo. Quando finisco mi infilo l'intimo ed una t-shirt. Poi vado in cucina alla ricerca di cibo, con la speranza di trovare qualcosa di già pronto. Ieri notte ho soddisfatto ben altri tipi di appetiti.
  13. Jonathan Hekmatyar Pianto un altro paio di colpi nel caricatore della grossa mitragliatrice per poi fare segno ai due di lasciare andare avanti me «Se mi riduce ad un colabrodo, raccoglietemi con una paletta, non lasciami qui... mi raccomando!» dico strizzando loro l'occhio per poi provare ad avanzare. La mitragliatrice sembra disattivata ma, meglio essere cauti. Non mi va di fare la stessa fine di una forma di groviera. Avanzo lentamente pronto a schizzare verso qualche riparo nel caso l'arma iniziasse a ruggire.
  14. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Quando parla, interrompendo il bacio, resto con la fronte premuta contro la sua. Con gli angoli delle labbra arcuati verso l'alto. L'uomo sotto la pioggia? Quale uomo? mi domando totalmente dimentica. Con la mente annichilita dal suo odore. Dal sapore delle sue labbra. Da lui. Mi, o le, sfugge un urletto quando mi solleva di botto. Gli passo le braccia intorno al collo e le gambe per agevolarlo mentre si sposta. Non gli rispondo. Mi limito a guardarlo con il bisogno di lui scritto a fuoco nei miei occhi. Sul letto ribalto Miki, invertendo le posizioni e mettendomi a cavalcioni su di lui. Lo bacio mentre inizio a sfilarmi la camicetta come se ne andasse della mia stessa vita.
  15. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Prima che l'uomo esca dal bagno sono ancora da sola nel salone. Io, la bottiglia di sakè e quelle fotografie. Non indugio con lo sguardo sulle foto e non mi faccio pregare dalla bottiglia. La apro e faccio un lungo sorso, direttamente dalla bottiglia. Mentre il liquore mi riscalda la gola guardo la finestra e la pioggia. Non vorrei farlo in realtà. Ma il mio sguardo è calamitato dall'unica cosa nella stanza che non sia statica. Poi lo vedo. Deglutisco a vuoto. Lascio che mi porti via la bottiglia. Alzo la mano che reggeva l'acol, poggiandola sul suo petto. Come per provare a tenerlo a bada, lontano. Ma, nel momento esatto in cui le nostre labbra si sfiorano l'istinto primordiale dell'angelo di opporsi a tutto questo viene spazzato via. La mano, contro il suo petto, fa tutto tranne che respingerlo. Ricambio il bacio, per poi scostarmi dopo qualche secondo. Senza separarmi da lui specchio i miei occhi ambrati nei suoi, senza dire una parola, non che ce ne sia bisogno. Poi lo ribacio. Mi premo contro di lui. Baciandolo, bevendolo come se le sue labbra fossero ossigeno per i miei aridi e bisognosi polmoni.
  16. Spero solo che in mondo di Tenebre non si vada avanti a pane e bestemmioni, come a Lordran xD Comunque, scherzi a parte, edito il post?
  17. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Le fauci mostruose si chiudono su di me. Un battito di ciglia e sono di nuovo nel presente. Il mio corpo è di nuovo asciutto e la pioggia torrenziale non mi percuote più. Ma... non l'ho semplicemente visto, quando si tratta di me non è mai così. L'ho vissuto. Per quei pochi secondi ho provato l'indicibile dolore alla schiena, le scapole lacerate dalla violenza subita. La rabbia, l'odio, la frustrazione, la paura e quella dannata consapevolezza che è arrivata alla fine. Il dolore è rimasto dall'altro lato ma, quelle sensazioni no. Non si cancellano così facilmente. Rivolgo le spalle alla finestra, all'uomo sotto la pioggia. Mi lascio scivolare a terra, appoggiata con la schiena contro il muro. Lo sguardo spiritato. Le emozioni, a causa di questo ricettacolo, mi scuotono sempre prima che io possa avvolgermi e farmi scudo della mia logica. Fredda, razionale ed asettica. Ma accogliente e rassicurante. Riprendo il controllo di me stessa. Cerco di capire. Anche se comprendo di non sapere nulla. Resto così per non poco tempo. Non ho mai visto nulla del genere. Provo allora a riflettere sul grattacielo ma, la visione non era focalizzata sul panorama. E la pioggia ostacolava la visuale. Non posso risalire all'edificio. Mi alzo e vado alla ricerca di qualcosa di alcolico per la casa. Un bisogno che appartiene tanto al demone quanto alla mortale.
  18. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Non sei al sicuro neanche lì. E neanche lui. È chiaro. La mano che avevo poggiato alla finestra si serra rapidamente a pugno. Facendo sempre più forza contro il vetro. Quando me ne rendo conto rilasso la mano scostandola. Ancora rabbia. La mia e la sua. E... paura?! No. Si? Non per me... per lui. Per un attimo resto paralizzata dal solo pensiero. Incapace di scostarmi dal vetro. Quando passa un'altra domanda mi scuote Quando mi sono compromessa così tanto? IO, spaventata dalla perdita di una singola vita uman-...? Spaventata dalla sua perdita...? MERDA! esclamo mentalmente in un modo così tipicamente umano. «Non serve. Per quanto ne sai potrebbe essere davvero un folle...» gli rispondo con un tono più duro di quanto vorrei. Chiudi gli occhi. Torno a concentrarmi, spronata dalla presenza in fondo alla strada.
  19. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Alzo un sopracciglio alle sue parole. Quando poi lui va in bagno mi alzo e mi avvicino alla finestra, accostando la mano destra al vetro. Cerco l'uomo con lo sguardo.
  20. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru All'inizio era solo confusione, era difficile distinguere chi fosse chi e cosa fosse mio o suo. Poi ho iniziato a capire. Ho riordinato. Ho reso funzionale la nostra simbiosi. Credevo che con il tempo sarei riuscita ad estraniarmi a sufficienza dalla donna. Sbagliavo. Più vado avanti e più i legacci si stringono. I concetti stessi di mio e suo iniziano a sfaldarsi. I confini si assottigliano. Lo guardo. Non rispondo subito. Poso la foto in terra, sopra un'altra sempre della stessa scena. La foto di una scarpetta da bambina in una piccola pozza di sangue. Rialzo lo sguardo su di lui. «No, nulla...» dico poco convinta per poi distogliere lo sguardo. Sento l'impulso di lasciare che mi stringa così forte da cancellare i ricordi del diavolo, di tutta la mattinata e... del resto della notte. Irrazionale. Raccolgo la deposizione dell'assassino. Lei potrebbe recitarla a memoria. La rileggo comunque. O almeno ci provo... Quando Miki parla torno a voltarmi verso di lui come se non potessi assolutamente farne a meno. In parte anche incuriosita dalle sue parole. «Perché? Che è successo?»
  21. Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Scalza porto lo scatolone nel salone, mi siedo in terra e con scrupolosità posiziono ogni singolo fascicolo in terra. Li schiero a ghiera davanti ed intorno a me, in modo da poter raggiungere ogni documento senza dover rovistare tra di essi. Lancio un'occhiata ai fascicoli nel loro insieme. La donna li conosce a memoria. O almeno ne è certa. Ma non è la mortale che deve esaminarli ma, il Ninsun. Rileggo ogni singolo fascicolo senza saltare una lettera o una fotografia, come se fosse la prima volta. Non tralascio nulla, neanche le note a bordo-pagina. Rileggo il dossier sulle indagini sulla Kumagai-gumi e su Masatoshi. Poi rileggo anche le indagini sull'uomo che fu sospettato dell'omicidio di suo padre, quello che la donna ha aggredito. Alla fine rivolgo la mia attenzione all'elenco delle telefonate degli ultimi giorni del sospetto, recuperando il foglio dalla pila alla mia destra. Cerco di far combaciare qualche nome. Ad ogni foto su cui ho poso gli occhi un forte peso si accumula nel mio petto e delle fitte mi colgono alla mano sinistra. La fisso, aprendo e chiudendo le dita un paio di volte. La mano è guarita, per quanto possibile, da anni. Resta l'indelebile cicatrice. È solo dolore fantasma. Continuo a rivivere nella mente della donna gli ultimi momenti di vita del padre. Non ha mai superato quel trauma, mai superato quel dolore. Ma ha imparato a trasformare il dolore in rabbia e determinazione. --- Mi volto verso la porta con in mano la fredda foto di una manciata di bossoli in bilico su un gradino di una scalinata.

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