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Le terre rubate- La Taverna di Oleg
@Plettro Il goblin lancia una imprecazione quando Juliano lo calcia via, facendogli poi linguacce e versacci contro. Il cheliaxiano, seguito a ruota da Beregor, si fionda verso il contadino urlante che, come indemoniato, cerca fra gli spasmi di colpirvi con la sua lama. Beregor schiva un colpo che lo avrebbe preso in pieno petto e lui è Juliano realizzano un colpo incrociato che avrebbero la gioia di qualsivoglia squadra affiatata, anche se qui di affiatamento ve ne è ancora poco: un pugno di Juliano viene parato dal popolano che innalza a mo di scudo ambo le braccia, unite per tappare e proteggere volto e torace. Il salto all’indietro sala forza dell’impatto lo spinge però fra le “braccia aperte” di Beregor, che affonda con violenza in un rene la sua spada. La smorfia di dolore del popolano si spegne quando gli giunge il pugno di Juliano in faccia, spezzandogli il collo. Jasmine non è però dal meno: se la sua tigre con una zampata lascia agonizzante e morente un disgraziato finito dai goblin, lei sferra un colpo preciso che ( nelle sue intenzioni) smorzerebbe il fiato del nemico spezzandogli una costola: sfortunatamente il colpo è cosi iolento da perforargli probabilmente polmoni e cuore. <<Hai ragione omuncolo! Costoro sono malati, malati di false credenze e perniciose bugie! Ma io gli ho indicato la via. Presto comprenderanno cosa vuol dire essere liberi!>> dice una voce profonda e crudele che si spande nell’aria senza che ci sia alcuni. Sembra provenga dal cielo e da verso la locanda. Locanda il cui retro esplode letteralmente, mentre si iniziano a sentire le urla: qualcuno ha sfondato un pezzo della parete di dietro per entrare all’interno. Dei popolani rimasti, due si trasformano orribilmente come il primo, gli occhi da folli puntati su di voi: sono leggermente più grossi di quello di prima. @tutti
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
<<Non preoccuparti: la magia da noi funzionava in modo totalmente diverso da qui, ognuno di noi (se ha doti magiche o simili) le ha portate...con sè. Anche se molto più controllabili!>> risponde Baldr come se Koen fosse stato preoccupato per i suoi poteri. <<Voi civilizzati non credo che capiate. I demoni, i loro mostri sono parte della nostra vita come il freddo e la terra dura, così come il mare sempre in tempesta. Se si chiudesse il “portale”, ogni possibilità di tornare indietro svanirebbe. Anche se in realtà... non c’è più un mondo a cui tornare. Forse...>> inclina la testa ed incrocia le braccia, come se ci pensasse. <<Non ho idea del rituale...non sono uno studioso di magia, a differenza del Conte. Però posso chiedere ad uno dei miei sconfitti, è un grande sapiente di magia. Però voglio qualcosa in cambio. Voi siete identici alla gente che dovrebbe creare un regno , lo hai detto tu “nostre terre”! Voglio...voglio un lasciapassare, si chiama così, no? Potrò passare per le vostre terre e visitarle in lungo ed in largo! Si, voglio quel foglio di carta con la cera rossa sopra!>> @Ian Morgenvelt
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
@Ian Morgenvelt, @Pippomaster92, @Nilyn
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Capitolo Ventisette – Genesi dei ferrotitani
Oceiros gruppo 1
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
@Ian Morgenvelt @Pippomaster92 @Nilyn La battaglia, iniziata sotto pessimi auspici, si rivela una vittoria clamorosa: dopo pochi minuti di violenza inenarrabile, le forze nemiche sono in rotta, terrorizzate dalla vostra determinazione e dalla sparizione dell’osceno ragno dedicato a Lamashtu, sparito in una nebbia rossastra. Gli uomini vostri alleati vorrebbero inseguire ed uccidere senza quartiere, ma la stanchezza è troppa. Le idre ( a parte una) si salvano dalla battaglia, stranamente mansuete una volta uccisi i goblin. Gli scienziati insieme a Koen urlano di non attaccarle ed effettivamente riescono a prenderle in custodia. È adesso poco meno della mezzanotte. Curiosamente notate che la luna in cielo ha uno strano riflesso verdognolo. Lily e Koen, anche senza l’incanto attivo, riescono a percepire una aura magica mostruosa aumentare a dismisura. All’orizzonte strani fenomeni di luci si manifestano nell’isola al centro del lago. Quando vi riunite, sembra ci sia un’aurora boreale e l'intero accampamento è pregno di un’aura magica che proviene dal Tempio di Abadar, vicino a voi c’è anche Baldr, leggermente ferito fra petto e braccia. <<Ah, forse stanno per farcela?!>> Baldr vi osserva un secondo imbarazzato, poi inizia a parlare. << Il lord credeva di poter sfruttare “il portale” che ci ha portato qui per portare un pezzo del nostro mondo. Così forse chiuderà definitivamente l'instabilità...si spera. Non arriverà niente di troppo pericoloso così. Peccato...>>
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Le terre rubate- La Taverna di Oleg
Le urla di Juliano hanno l’indubbio valore di scuotere le persone. Scuotono anche un goblin che butta a terra la pugnale. Conunque, il combattimento continua. Juliano si precipita a difesa di un goblin: il colpo di Juliano fa saltare i denti del popolano, che cade svenuto ( e probabilmente qualcosa di più), ma ci pensa il goblin a finirlo pugnalandogli la pancia ed iniziando a mordicchiargli la pancia aperta come ad impedirgli di richiudersi (?). Nel marasma, i goblin stanno avendo la meglio sui popolani, essendo in numero maggiore e più infami. Uno dei popolani però inizia ad urlare di dolore: butta la spada a terra, mentre punte di ferro gli si manifestano dal corpo. Afferra uno dei goblin e gli strappa la testa dal corpo, per poi dare una gomitata ad un’altro. Quando il goblin cade a terra gorgogliando, vedete che il gomito del popolano ha una lama lunga come una spada bastarda, seghettata e crudele, collegata ad essa.
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Capitolo Ventisette – Genesi dei ferrotitani
Oceiros Squadra 1
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
@Nilyn @Ian Morgenvelt Il gran Teogonista Esmer, con le mani coperte dai guanti d’armatura, chiede a Valena di porgerle il fodero. Vi lega un sigillo d’oro rappresentante una saetta. << Con la velocità del fulmine non temerò per te, figliola, nemmeno se cavalcherai verso le valchirie di Khorne.>> dice con tono sacrale, prima di allontanarsi per salire verso un pulpito mobile, accompagnato da varie guardie del corpo in armatura completa e da una ventina di donne flagellanti. Poco dopo è Baldr ad avvicinarsi, porgendole una pozione arancione. <<Serve per essere immune alle fiamme sparate da Squarta-e-schiaccia! Mi raccomando bevila!>> Koen viene fatto salire su un carro meccanico a vapore, alla scritta con Zeppel sul fianco. Attorniato da una ciurma di scienziati dall’aspetto bizzarro, lo salutano tutti in una lingua che non comprende. Fortunatamente un seguente a bordo parla già il comune e gli spiega che hanno preparato per lui un moschetto Hochland ( la migliore arma da cecchino). La macchina bellica di questi profughi provenienti da un altro mondo si attiva. Le formazioni di fanteria composta da uomini feriti si sposta al suono di tamburi e canzoni militaresche, guariscono al vento decine e decine di stendardi. Lo spettacolo presto finisce per Lily, rimasta indietro a proteggere i feriti. @Nilyn @Ian Morgenvelt e @Pippomaster92
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Capitolo I - Le Origini del Male
Arthorius Theos Azuj <<Credo che ti accompagnerò volentieri. Ed il nostro servo potrà continuare a fare la guardia, almeno per il momento. Domani comunque cercherò in giro se c’è qualche artista di fama per far fare alcuni tarocchi. Ed inizierò a guardarmi intorno per le vittime. Non c’è niente di meglio di un poco d’occulto e superstizione perché letteralmente impazzire qualcuno. >> dico con un mezzo sorriso.
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Topic di Servizio ed OFF topic
Esatto la seconda. stavo aspettando Pretzel per avanzare ma oggi ( max domani) avanzo u.u
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
Le vostre parole non sembrano trovare eccessivo spiraglio con Orlock, ma una voce con un accento diverso interrompe il maggiordomo di palazzo prima di parlare. <<Senti Orlock...esticazz* se non conosciamo la loro fede o qualche altra sconcezza: nun me pare nessuno c’abbia chiacchierato ir culo, quinni delle due l’una: o li fai combatte o li fai combatte. Al massimo li mannamo in culo dopo, no? All’anima de li mortacci vostra, vi movete culi di piombo che non siete altro?>> termina dall’alto di un galeone a ruote un uomo anziano che sarebbe stato vestito veramente bene, non fosse per il torace di armatura che per quanto su misura sembrava non calzargli. Le ultime parole furono dedicate ai marinai, chiaramente presi di sorpresa dalle parole dell’anziano. Il maggiordomo china il capo e se ne va.La nave iniziò a muoversi con sbuffi di vapore assai peculiari, seguiti a breve dall’eco di un rumore assai simile. Dalla zona mensa, veniva spero un doppio portone ed usciva un misterioso carro di ferro con una struttura rialzata. Giovani e vecchi erano saliti sulla “torre” semovente con vari strumenti, fucili e strane armi. Il prelato incontrato prima da Valena arriva da voi, accompagnato da una decina di donne mezze nude, penitenti piene di cicatrici e dal volto coperto da cappucci da boia. <<Gran Teogonista Esmer. Qualora vogliate davvero combattere in prima linea, potremmo armarvi, visto che mi sembrate assai poco preparati ad una battaglia vera e propria. Innanzitutto...>> dice mentre estrae una pietra e la sbriciola con la mano guantata, delle scariche di statica verdi vi circondano e vi danno una leggera scossa, drizzandosi i peli ed i capelli. Miracolosamente, le vostre energie magiche si riformano secondo dopo secondo. Mentre ( sopratutto Koen) è preso dalla meraviglia, le donne mettono l’armatura ad Esmer con un che di rituale. <<...ed adesso avrei qualcosa da chiedervi: dove vorreste combattere?>> @tutti <<...a seconda della vostra scelta, vi darò in prestito qualcosa che possa aiutarvi così come voi ci aiutate.>> Sullo sfondo ( anche se prima di andarsene aveva risposto di sì a Lily), Baldr si è avvicinato al gruppo di orchi più disumani che abbiate mai visto: alti, grossi, larghi ben più di un uomo e con i volti quasi caricaturali. Andato dal più grosso gli ha tirato una testa con un salto e da lì sono partite urla di giubilo, scontri di petto fra orchi e cagnara varia. <<Noi zi va! Noi zi va!!!NOI ZI VA!!! Vediamo ze gli altri orki pozzono pulirci le zcarpe!>> Mentre giocano con delle balestre e dei balestroni che probabilmente sono baliste raffazzonate. I popolani sono spostati con ordine dai giovani nani, accompagnati dai servi in livrea e dai soldati impaludati di nero. Baldr vi raggiunge dopo aver fatto un poco a botte con gli orchi, con già qualche livido e rosso per le grosse mani. <<Io parto in prima linea! Avete bisogno di qualcosa? Un’arma, una pozione, un furto agli dei? >> dice incredibilmente galvanizzato. Poi fischia. Con un rumore di metallo che stride ed il ruggito di una creatura mostruosa, arriva un cannone mostruoso. Sbava come alcuni cani lapilli e magma. << Squarta-e-schiaccia, amico mio! Adesso ci divertiamo!>> dice andando al fianco della canna di cannone per assestargli un pugno particolarmente forte. La cosa sembra apprezzare con un uggiolio ed un rumore di ingranaggi che si muovono. @tutti
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Le terre rubate- La Taverna di Oleg
@Plettro Il popolano inizia a dimenarsi ed ad urlare ( potesse almeno, visto la mancanza della lingua). <<Sedalo Mirian.>> dice Colin mentre sembra abbia terminato col gigante, visto che afferra un poco sprezzante la bacchetta di Juliano. Le ferite del gigante si chiudono. Poi iniziare a sentire le urla dei goblin. Alcune sono grida di dolore. <<PerilChiaosssssssssss!!!!>> si sente urlare da fuori. Quando uscite, notate l’arrivo di una quindicina di popolani completamente impazziti che stanno cercando di farsi largo uccidendo I goblin. Non gli sta riuscendo per niente in realtà, anche se un goblin è stato ferito. @tutti
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
@Pippomaster92 @Ian Morgenvelt e @Nilyn Quando vi riunite di nuovo, il maggiordomo di palazzo sembra “in ambasce”. È evidente che è straziato da quello che dovrebbe dirvi, ma che alla fine ci dice altro. A vederlo arrivare Baldr fa un poco di spazio. <<Sarò sincero signori e signore...avete fatto molto per noi, degli estranei, e lady Valena si è offerta di combattere in prima linea con i nostri soldati...>> dice con un filo di apprensione <<...il problema è che non conosciamo le vostre usanze, le vostre religioni ed i vostri dogmi. La guerra ha unito noi disperati ed abbiamo tutti deciso di far buon viso a cattivo gioco: un ragazzo che ruba potere agli dei del caos, orchi mercenari, ogri più o meno civili e molto altro. Non vogliamo chiedervi più di quanto ci avete già concesso: noi non concederemo quartiere perché abbiamo avuto conferma che qui possiamo riottenere qualcosa di...ciò che rimane del nostro mondo. Qualcosa che potrà essere portato qui dalla distruzione totale. Se vorrete aiutarci, il lord ha già detto che vorrà concedervi...offrirvi una alleanza.>>
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Capitolo I - Le Origini del Male
Arthorius Theos Azuj <<Ci vorrebbe anche qualcosa che faccia sembrare questo non un semplice atto di...distrazione, ma qualcosa di più inquietante, terribile e maestoso.>> dico mettendomi a lisciare il mento.
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Le terre rubate- La Taverna di Oleg
<<È questo il problema di coloro che non sanno nulla di medicina...MIRIAN!!!>> urla Colin due volte, appoggiando la bacchetta con poche cerimonie su un tavolo con alcune pozioni ed alcune provette. Arriva da fuori un uomo, quello che avete salvato, in una armatura di cuoio. Ha con sé diverse erbe. <<È un sacerdote, anche se non ricorda di che Dio. Crede Erastil, visto le sue competenze in erbe, estratti e persino alchimia.>> <<Piacere di conoscervi. Grazie per avermi salvato.>> dice l’uomo mentre inizia a lavorare con mortaio e pestello. Il popolano afferra la matita andando a tentoni ed inizia a scrivere, in modo incerto. Viste...con i miei occhi. Un colosso me li ha cavati. Voleva che sentissi meglio il dolore. Senza occhi sento meglio mi ha detto. Ha uno spasmo di dolore per cui è costretto a smettere. <<Sia costui che il gigante hanno curiose ferite che devono essere chiuse e medicate prime di essere aiutati con semplice magia curativa...per non parlare del cuore mancante.>> dice Colin mentre con perizia taglia del filo da chirurgia dopo aver chiuso l’ennesima ferita interna. Stanno arrivando, stanno arrivando... stanno arrivando, stanno arrivando. Arrivo. Il popolano smette di scrivere ed inizia ad urlare, o quantomeno ci prova, senza lingua.
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
@Nilyned @Ian Morgenvelt @Pippomaster92 Dopo almeno una mezz’oretta che siete impegnati con i vostri affari, suona un corno di guerra a cui fanno eco grida varie. Sembra che la misteriosa armata di banditi, orchi e goblin stia arrivando. Sembra inoltre che, se non il Signore, un suo diretto servo stia per giungere per discutere con voi del vostro possibile dispiegamento...
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
Oceiros <<E vogliamo parlare anche del suo udito splendido e la sua volontà indomabile: la prima gli permette di non ascoltare per giorni chi gli dice di non fidarsi di succubi divenute nane per darsi al mercimonio di figli che non dovrebbe avere; la seconda gli ha permesso di non fare NIENTE in battaglia se non cercare di uccidere me. Complimentoni!>> disse sghignazzando malamente.
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Topic di Servizio ed OFF topic
@Nyxator @Theraimbownerd Dai Diarchi @Pretzel Jack
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
@Nilyn @Nilyne @Ian Morgenvelt @Pippomaster92
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Strategie di combattimento 2
Per me ok la proposta di organo, ma manderei più Chandra che Seline u.u
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
Oceiros Oceiros accettò l’invito di Seline, procurandosi di poter pasteggiare bere il meglio possibile dopo ( o durante) le sessioni di massaggi e di agopuntura. Sparlò un poco su tutto e tutti, ma specialmente su la gente che secondo lui non pensava al futuro. Furono però discorsi senza grande importanza o impegno. @Bjorn e Clint
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[Atto 3] Il sangue dei vinti, l’ira dei giusti
Il maggiordomo di palazzo lancia un’occhiataccia ai soldati, poi risponde a Valena. <<Non so cosa vorrà fare il lord. Credo che dipenderà dai responsi magici sulla zona. È comunque una possibilità. >>
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Capitolo I - Le Origini del Male
Arthorius Theos Azuj <<Occorre informarsi adeguatamente però. Anche perché se ella non è qui in questo istante, quantomeno adesso non ha ancora abbracciato la nostra fede. Ci vorrà tempo ed impegno...quest’ultimo lo apprezzo assai, dimostra chi è dedicato e chi no.>> dico pensieroso, mentre inizio a togliermi la maschera, rivelando il volto. <<Quindi se vogliamo effettuare i lavori, necessità che la Guardia sia impegnata...in altro modo. Se è vero che la tua persona è una maschera che indossi per non apparire ciò che sei, potresti essere tu, l’impegno. Un assassino nella notte è qualcosa che potrebbe impegnare la guardia, considerando l’arrivo di molti nobili nell’imminente.>>
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Le terre rubate- La Taverna di Oleg
<<Ti capisce, ti capisce.>> dice Colin, atono. Con le mani ( e gli avambracci) lorde di sangue ti indica carta e carboncino. <<Anche perché è vivo. La sua non è non morte.>> <<Fortunatamente può scrivere, anche se non ha granché da dire. Granché di logico o veritiero, almeno.>> dice lapidario, mentre continua ad operare. I fogli
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Le terre rubate- La Taverna di Oleg
È Svetlana a farvi un cenno con la mano per scortarvi nella casa/stalla del gigante e dei goblin. Vedete Colin che quasi non vi fa alcun cenno, a parte uno di saluto con la testa, aiutato in parte da Bokken, l’anziano alchimista. Il gigante è in fin di vita, pieno di tagli e squarci sul corpo. Sdraiato su un letto vicino c’è un cadavere. Jasmine lo riconosce, è il contadino dalla bocca sfregiata: gli hanno aperto il torace ed asportato con terribile attenzione il cuore, lasciando tutto il resto intatto ( a parte lingua ed occhi che sono stati barbaramente strappati). Vi prende un colpo quando il “morto” emette un gemito strozzato ed inizia a dimenarsi e Bokken è costretto a sedarlo. <<Dovreste ucciderlo...dopo una mia visita per comprendere perché sia vivo.>> Svetlana a quel punto parla << Stamattina abbiamo trovato Spacca quasi morto ed Elmer in quello stato, appeso ad un palo di legno. Ai suoi piedi un pezzo di carta con su scritto “vi vediamo. Non parlatene”. Ci siamo armati e pare che ogni villaggio o casa vicina abbia avuto un avvenimento simile, con animali oppure...persone.>>