Ripercorrendo i vostri passi, tornate nella stanza comune in cui avete sopraffatto i banditi intenti a giocare a carte: i vostri prigionieri sono ancora ben legati e imbavagliati in un angolo e non sembrano intenzionati a, o in grado di, fuggire. Superandoli, Thalion si accosta alla porta dall’altro lato del corridoio che vi ha condotto in questa parte del nascondiglio. La chiave appena scoperta scivola nella toppa senza problemi e, un istante dopo, rivela quello che è chiaramente il laboratorio di un mago.
Quando mettete piede nella stanza, vedete un grosso ratto—sorpreso dal vostro ingresso—scappare via da voi, attraversando il pavimento ed andando ad infilarsi sotto un grosso tavolo da lavoro al centro della stanza. Alambicchi, storte, condensatori a spirale, ed altri strumenti alchemici sbuffano e borbottano sul piano da lavoro. Lungo il muro alla vostra sinistra corrono mensole e scaffali, incurvati sotto il peso di numerosi libri e pile di pergamene dall’aspetto misterioso. Una porta chiusa, incassata fra stipiti in pietra nel muro sul lato destro della stanza, conduce fuori dal laboratorio.