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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 04/07/2022 in Voci blog

  1. Di recente ho rallentato parecchio il ritmo (sono sotto esami) ma è una buona occasione per voi: potete leggere le avventure che ho postato fino ad ora. Sono buone? Sono pessime? Non saprei dire, ma sicuramente alcune sono bizzarre e vale la pena buttare un occhio! Quick Quest Lv9 - Le Mangrovie della Morte | Il Blog Bellicoso Quick Quest Lv10 - Il Vascello Volante | Il Blog Bellicoso Quick Quest Lv11 - Kall of Klabani | Il Blog Bellicoso Quick Quest Lv12 - La Battaglia di Bythelin | Il Blog Bellicoso Quick Quest Lv13 - L'Albero Astrale | Il Blog Bellicoso
  2. Questo è il primo di una serie di tre articoli introduttivi alle Toplakar Nai. Questo sarà dedicato alla geografia fisico-politica con lo scopo di illustrare una breve panoramica sul mondo, il prossimo sarà dedicato alla storia e alla religione, l'ultimo della serie invece aprirà una finestra sulle razze. Su tutti questi argomenti si tornerà poi in seguito. Geografia fisica La regione propriamente chiamata Terre di Nai non è molto estesa, circa due terzi dell’Europa. Essa si articola nella grande Penisola di Saros, prosegue a Nord nell’arcipelago delle Isole, e a Sud e ad Ovest nel continente desertico, per questo chiamato Terre Desertiche (Toplakar Colli). Il continente è molto esteso, ma il Regno di Nai non si addentra troppo in profondità nella desolazione dei deserti. In totale le Toplakar Nai si estendono da Nord a Sud per circa 4000 chilometri e da ovest a est per circa 2000. Il Regno è caratterizzato prevalentemente da un clima caldo, torrido in buona parte del continente, mediterraneo nell’Arcipelago Lunare, e da svariati tipi di bioma, dagli aridi deserti delle Toplakar Colli ad imponenti montagne, dalle dense foreste di Alssahria alle isole bagnate dal mare scintillante. Ad Est il massiccio di Jabal separa le Terre di Nai con la parte del continente chiamata Terra degli Estranei, Toplakar Uzali, patria degli Yaratik, la popolazione che per secoli ha sottomesso il Regno di Nai. Le Toplakar Uzali prima della Frammentazione erano sotto l’ala dei Nailiani, ma dopo l’Occultamento si persero la maggior parte dei contatti. A sud si estendono montagne e pianure, che mutano in deserti caldi e freddi. Queste regioni sono abitate da genti, anche mostruose, che comunque hanno rapporti con i Nailiani. Le Terre Morte (Toplakar Olum), chiamate anche Desolazione, un immenso deserto dove vivono gli Halfling, segnano lo sfumato confine ad Ovest delle Toplakar Nai dal resto di Dunya. Geografia politica Le Toplakar Nai sono rette da un Califfato elettivo e semi-feudale. Il Califfo è colui che regna, vedremo successivamente con quali limitazioni, su tutte le Terre di Nai ed è eletto a maggioranza assoluta da una dieta delle massime autorità politiche e religiose. Il Regno di Nai è suddiviso in 7 Bandiere, ciascuna retta da un sultano, che corrispondono grossolanamente ai sette sultanati maggiori nati dopo la Frammentazione del vecchio impero, e dal Libero Stato di Serendib. Il Califfo inoltre regna in modo assoluto nella Franca Bandiera. Qui di seguito le Bandiere, con una breve descrizione: Bandiera Nailah: questa è stata la regione in cui l’inviato del Grande Nai, Nailah, si stabilì dopo aver liberato le Toplakar Nai dagli Estranei. Questa terra era tuttavia antica già prima che arrivasse: piena di antiche tradizioni magiche e creature soprannaturali, questa è veramente una landa di mistero. Si trova nel continente ma divide con una piccola penisola l’Uwshan Dakhili dall’Uwshan Wasat. La sua capitale si chiama Raul ed è stata la città in cui si è palesato per la prima volta Nailah. Bandiera Candarli: in passato questi territori facevano parte di un impero al di fuori del dominio degli Estranei ed è stato conquistato solamente in un secondo momento, quando Nailah era già da decenni sul trono del mondo. Le persone di questa bandiera contaminarono la cultura di Nai con elementi della loro civiltà. In pieno continente, confina a sinistra con la Bandiera Nailah ed è vicino al Golfo Dorato. Ciononostante quasi non ha sbocchi sul mare e nell’entroterra ospita alcune tribù di nomadi. E' una regione chiave nell'economia degli oggetti magici in quanto ospita i principali centri di manufattura magica. Bandiera Sheliak: regione al centro della penisola di Saros, tradizionalmente popolata da agricoltori che coltivano i campi vicino al mare e alle montagne. La religione Nailiana qui abbonda di sincretismi con le precedenti credenze religiose. L'attuale Califfo era prima il sultano Sheliak Bandiera Osman: questa bandiera si estende su tutto l’Arcipelago Lunare e sull’estremità della grande penisola. Il territorio non tanto fertile e la posizione insulare di questi posti ha spinto i suoi abitanti ad espandersi lungo il mare come mercanti. Da questa regione provengono le migliori navi. Bandiera VJ: la maggior parte degli abitanti di Saros e del continente guardano alla Bandiera VJ come una regione mitica, irraggiungibile, poiché qui vivono i Peri, gli esseri fatati per antonomasia. La regione abbraccia tutto il Golfo Dorato e si espande nell’entroterra montuoso fino alle pianure che delimitano le Toplakar Nai a Sud. Ospita la flora più lussureggiante di tutte le Terre di Nai, a causa probabilmente (i Peri sono gelosi nei confronti dei propri segreti) di qualche loro metodo mistico capace di portare la vita nel deserto. La sua capitale, Juherabad (Città dei Gioielli), è una delle città più misteriose, ma pare che sia il centro più magnificente delle Terre. Bandiera Fihr: La Bandiera Fihr si estende lungo tutto l’ovest, addentrandosi a lungo nella Desolazione; in pratica è quasi tutto deserto tranne una zona costiera che si affaccia sull’Uwshan Wasat. Nella parte più interna vivono gli Halfling delle Toplakar Nai, ma ospita anche altre popolazioni nomadi. Ospita anche l'Altopiano Maledetto, dove vivono i Kheri, umani semi-zoomorfi. Bandiera Hajjah: Questa invece si trova al limite sud-orientale delle Terre di Nai. Essendo una regione fondamentalmente inospitale, poiché la sua metà più ad est è occupato dalle montagne più impervie e pericolose di questa porzione di mondo e l’altra metà è per metà desertica e per metà stepposa, si capisce come mai sia stata relegata ad un ruolo secondario nelle vicende dei Nailiani a causa dell'atavica mancanza di risorse, tuttavia ha giocato un ruolo fondamentale nella difesa delle Tolakar Nai dagli Estranei. I campi intorno alla sua capitale, Taif, che sorge in una valle tra i monti, sono gli unici posti in cui si può coltivare la Rosa Trigintipetala, un fiore che cresce solo lì dotata di qualità taumaturgiche. Franca Bandiera: Il Califfo ha a disposizione una regione sulla quale può regnare come un sovrano assoluto. La Franca Bandiera è posta a metà della penisola di Saros e si affaccia sull’Uwshan Dakhili. È la terra dotata di maggiori risorse agricole ed uno degli snodi commerciali principali, il porto di Liman, si trova qui. Nella città di Ashantir, che sorge sul delta del fiume Sir, risiede il Califfo e il suo entourage. Libero Stato di Serendib: Questo stato si trova a Sud-Ovest delle Toplakar Nai e, pur facendo parte del Regno, è sostanzialmente estraneo a tutte le sue vicende. Serendib (questo il nome completo) è famoso perché la sua popolazione è composta principalmente da geni e demoni che, bloccati per qualche motivo in questo mondo, non vogliono avere nessun contatto con gli umani, a cui è vietato vivere qui a parte un pugno di rifugiati politici.
  3. …un’ossessiva ansia verso il fato… Una convinta società mercantile e cosmopolita all’incessante ricerca di meraviglie e grandiosità… Magia legata alla pazzia o ad un antico potere… Jinn, creature composte di fuoco e aria, più antichi dell’umanità, ancora sottomessi a leggi divine… Ciao a tutti, apro questo blog per parlare dell’ambientazione che sto creando. Per definire l’estetica e la sostanza di questo mondo ho attinto a piene mani dalla Persia e dall’Arabia tardo medievali, con lo scopo di creare un contesto culturale originale: se nelle varie ambientazioni è comune il tema di un maestoso passato ormai scomparso, nel quale la magia e spesso gli elfi avevano una gloria ormai scomparsa, nelle Terre di Nai si respira invece lo stesso clima di fioritura e progresso che si respirava nell’Europa rinascimentale. Inoltre i setting mediorientali soffrono di un orientalismo soffocante che ne ha impedito innovazioni, quindi ho provato ad affiancare al tipico panorama arabo elementi di originalità o quantomeno con cui solitamente non vengono abbinati (mantenendo tuttavia il tono orientale della narrazione) e a arricchire figure classiche, spesso appiattite dagli stereotipi. Un mondo religioso Il Nailismo, ovvero il culto di Nai, l’Unico Dio, e dei Fikir, i suoi Infiniti Pensieri, è la religione più diffusa in tutta la regione delle Toplakar Nai, e nel tempo ha caratterizzato profondamente il sistema culturale, dando vita a un contesto spiccatamente orientale. Per la creazione di questa religione mi sono ispirato non solo all’Islam, come si potrebbe pensare, ma anche e soprattutto al Platonismo e in misura minore allo Zoroastrismo. La storia ci dimostra ampiamente come la religione abbia sempre caratterizzato profondamente l’uomo e la società, non la si può quindi relegare ad un ruolo secondario, non ci si può dimenticare dell’impatto che ha la spiritualità sul mondo materiale: infatti è grazie ai valori del nailismo che nelle Terre di Nai si è potuta sviluppare una società che definiremmo “illuminata”. La mia intenzione è quella di ottenere una religione costruita con cura: in molti setting fantasy ci sono culti e divinità di ogni genere, ma questi non hanno mai un reale impatto nel mondo e tutte le culture sembrano comunque di stampo prettamente europeo, nonostante da un punto di vista religioso non vi sia alcuna giustificazione per questo. La creazione di una religione non può limitarsi a dare solamente il nome ad una divinità, creando qualche cerimonia e qualche figura particolare. La magia al centro Allo stesso modo della religione la magia è uno dei fattori che trasforma profondamente le società che va a toccare. La magia nelle Terre di Nai è un’arte alla quale tutti possono accedere, ma pochi sono sufficientemente dotati da ottenere risultati accettabili. Nel corso della storia ogni cultura ha cercato di trovare una propria spiegazione al fenomeno, ma solo negli ultimi secoli si è giunti a una comprensione che ne trascende i limiti culturali, per quanto non si sia arrivati a una unificazione di tutte le correnti magiche. Nelle Toplakar Nai si potranno trovare quattro differenti approcci principali alla magia: troveremo l’approccio filosofico-scientifico nato negli ultimi anni grazie alla nascita del pensiero scientifico e dei meccanismi della magia; l’approccio più sciamanico e religioso dei santoni; l’approccio più istintivo e indiretto degli Sha’ir e infine un approccio più tradizionale e divino dei vari tipi di Sufi. La magia ha cambiato radicalmente il mondo quando i maghi hanno trovato il modo in cui realizzare oggetti magici durevoli; questa scoperta ha portato alla nascita di vere e proprie “industrie” di oggetti magici per far fronte alle richieste dei vari Stati (gli oggetti costano troppo per la maggior parte dei privati, quindi gli acquisti sono legati perlopiù a grandi società), quindi alla nascita di confederazioni di maghi creatori di oggetti magici diventate vere e proprie “multinazionali” della magia, che ormai detengono la sovranità economica, e indirettamente politica, sulle Terre di Nai. Cenni di storia Proprio con l’inizio dello studio razionale della magia, che sarebbe la magia praticata dai maghi d&deschi, gli storici fanno iniziare l’Era Attuale. Prima la magia era studiata empiricamente ed era una materia esoterica, oscura, e per questo poco flessibile e in parte sconosciuta. Con il rinnovamento dei classici metodi di studio della natura la magia non venne più trattata come una disciplina misterica ma come oggetto di studio del pensiero razionale e quindi nacque un nuovo filone di utilizzatori della magia. Questi nuovi maghi scientifici si rivelarono ben presto come gli incantatori più forti delle Toplakar Nai e grazie al loro utilizzo in guerra in prima linea e nella costruzione di oggetti magici fu possibile una fusione tra i maggiori dei tronconi del vecchio Regno di Nai, ormai frammentato in emirati, beilicati, khanati. Il Regno (ora Impero) non è mai caduto, ma ha subito una serie di modifiche dettate dall’evoluzione della base culturale ed economica, avvicinandosi ad una concezione più moderna, prese le giuste distanze (dopotutto nelle Toplakar Nai non è mai arrivato l’Illuminismo).
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