Esattamente, proprio ciò che intendevo.
Chi ottiene tre 20 di fila è già troppo fortunato, è un evento raro.
Inoltre i nostri esempi erano chiari: con tanta fortuna chi è inesperto può uccidere chi è più abile o pericoloso, non fargli più male
Aumentare il moltiplicatore non ha senso, perchè vai ad apportare una modifica sull'arma e non sulla creatura che effettua l'attacco.
Prova a considerare il tuo stesso esempio, partendo dal presupposto che sia il contadino ad attaccare per primo:
Il contadino attacca e manca; morirà o verrà punito a dovere nel turno successivo.
Il contadino tira un 20 naturale; colpirà, ma probabilmente morirà o verrà punito a dovere nel turno successivo.
Il contadino tira un 20 naturale e conferma il critico (probabilmente con un altro 20 dato che difficilmente confermerà con 19); colpirà per danni raddoppiati, ma probabilmente morirà o verrà punito a dovere nel turno successivo.
Il contadino tira due 20 naturali e conferma la minaccia di critico mortale (probabilmente con un terzo 20 dato che difficilmente confermerà con 19); colpirà e si salverà, uccidendo il bersaglio.
Introduco ora la tua variante alla variante: il contadino tira due 20 naturali e conferma la minaccia di critico mortale (probabilmente con un terzo 20 dato che difficilmente confermerà con 19); colpirà per danni n-plicati, ma probabilmente morirà o verrà punito a dovere nel turno successivo.
Premiare (o quantomeno giustificare) il colpo fortunatissimo/abilissimo/potentissimo che il caso/destino/divinità ha concesso al contadino con danni n-plicati premia abbastanza la straordinarietà dell'evento?
Chiediamolo al contadino: scusi, quanto fa male il suo falcetto?
Ipotizziamo un bel moltiplicatore che da x2 passa a x10: credi che 10d4-10 bastino ad impressionare i nemici, considerando anche la marea di RD di cui si dispone ad alti livelli?