Spazio aperto.
Scena completamente nera, si intravedono galassie ad anni luce di distanza.
La telecamera si avvicina lentamente, zoom accelerato su un pianeta insignificante. Oltrepassa una nave cargo, un paio di stelliti boa, si vedono delle nuvole di azoto ad un altezza media.
La telecamera vi ci si tuffa in mezzo. Ti da l’idea di soffocare. Nebbia rossa, ci sta bene.
Falla durare un po’, tre secondi densa, sempre più densa e subito dopo inquadratura ampia. Voglio che metti in risalto i grattacieli di vetro e acciaio. Fa in modo che sia una cosa catartica.
Una macchina volante ti passa davanti, niente di eccezionale, è la norma. Qui su DecimasX le auto volanti sono all’ordine del giorno, in fin dei conti, se sia una Erdest3K o una Earth24 non mi frega. Basta che sia nuova.
Arriva vicino ad una olofinestra e poi giù in picchiata. Almeno mille metri di caduta libera voglio. Sentiti a disagio, hai l’impressione di cadere per davvero. Fermati all’altezza del primo livello. Perfetto. Inquadra i due alieni a destra che si baciano. Due uomini, o due donne, due mutanti ormai non fa differenza. Voglio che inquadri gli alieni.
Si, così. Ora scendi al livello due. No, più lento, non avere fretta. Ecco, lì. Fammi un mezzo campo sull’hotel. Si lo so che c’è tanta gente. Occhèì. Inquadra la scritta. Bethlem6500. Ecco. Stop.
Capisci dove sei arrivato? No, sicuramente. Allora fermati in fondo, dietro ai due tizi con tre occhi e la quella strana cosa che sembra una barba rossa. Ascolta. Quello che dicono.
Non senti bene, c’è tantissimo casino. Senti qualche brandello di conversazione. Ti pare di sentire “Scandalo…terribile.. ma tu ci credi… certo che così, dal nulla.” E poi “Che faccia tosta lei…”.
Non riesci ancora a capire, vero? Pazienza, non avere fretta. Guardati un po’ in torno. Vedi una cosa che ha le fattezze umane, a parte orecchie un po’ più lunghe della norma, la pelle grigia e i capelli bianchi. Gli occhi sono completamente neri, non solo la pupilla. Anche il bulbo oculare. È snella, slanciata, muscolosa. Vestita da una veste di pixel viola, copre solo spalle, seno e bacino. Ti sembrano blu in effetti. Ma anche verdi. Dipende dall’inclinazione con i quali li guardi, è evidente. È una veste di oled cangianti. Bella no? Tre mesi di stipendio e puoi comprarti una maglietta dello stesso tipo. Guardi l’essere vicino a lei. Due metri per centottanta chili di muscoli. Verde. Peloso, molto peloso. Ben pettinato, orecchino d’oro e canino mandibolare ipersviluppato. Questo è vestito solo con un paio di pantaloncini marroni in sintepelle. Belli, costano un occhio della testa. Deve essere ricco e forte, quel tizio. La tipa dalla pelle grigia è appesa a al suo bicipite. Lo sbaciucchia di continuo. Patetico, a tratti eccessivi. Ma qui è la norma. Sono passati gli anni in cui Drow ed orchi non si potevano nemmeno vedere. Da almeno mille anni, dalla comparsa dell’elettricità e dai primi viaggi planetari molte cose sono cambiate.
In giro è più o meno tutto così. Vedi addirittura un tizio piccolino, barba rossa, pelle abbronzata, colossale nel suo metro e 35 di statura che porta al guinzaglio una bestiolina strana. Sembrerebbe un tarrasque in miniatura, a ben vedere.
E poi umani in egual quantità. Vedi anche incroci che a te paiono terribili tipo il tizio là in fondo, assieme ad una umana bionda ed un orca. Così ad occhio, sembra un misto tra un orco e un nano. Fa il suo effetto, bisogna ammetterlo. Le femmine dicono che fanno molto più effetto nudi, sono stati creati per essere i gigolò migliori nell’intera via lattea. Certo, i gigolò della costellazione di Arturo sanno il fatto loro, grazie ai loro molteplici tentacoloni, ma questi sono il meglio a disposizione nell’arco di cinquanta anni luce.
Ascolti ancora. Parlano di un grande evento. Un grandissimo evento, che si sta per compiere da li alle prossime due ore. Dicono di un dio, un nuovo dio, non un avatar, un vero figlio, forse.
Ti alzi in volo leggermente, guardi verso l’inizio della fila. Avrai almeno un milione di persone attorno a te, nessuna si spinge, nessuna si urta. Pare quasi fantascienza.
Se guardi bene verso l’ingresso dell’hotel, vedi tre figure strane. Davanti a tutti, un omino fiammeggiante che svolazza. Ben vestito, per carità. Un papillon nero, un coletto bianco e dei pantaloni di amianto trattati. Sembra forte, molto forte. Fa da apripista a tre strane figure. Il primo è un pugno nero umanoide. Alcuni raggi verdi partono da lui, tutto intorno. Sei convinto che solo a guardarlo potresti morire di dolore. Eppure a nessuno dei presenti succede niente. Pare che il pugno nero stia contenendo il suo potere. Ha paura, il pugno nero. Paura, timore, rispetto.
Segue immediatamente un altro tizio strano. Sembra un cyber martello da guerra con in testa una bilancia con i piatti allineati. Non ha gambe, semplicemente procede così, a mezz’aria. Attorno a lui, luce, sicurezza, giustizia. Ma anche questo non ti fa effetto. Non è che contiene il suo potere, semplicemente non lo emana.Ha paura di emanarlo. E ti pare davvero impossibile che possa stare vicino al pugno nero.
A chiudere la fila, una nebbiolina rossa. Attorno alla nebbiolina, un cerchio di sette stelle blu e bianche. Anche da questa nebbia, nessun potere. Ha paura anche lei di emanare. Non ti sembra troppo a disagio con gli altri due. Sembrerebbe la loro via di mezzo.
Ti lascia interdetto tutto ciò. Senti i mezzinaniorchi che parlano dei capi delle tre casate più potenti dell’Universo. Alcuni dicono che erano pura leggenda. Altri che da eoni si credevano morti. Altri ancora che credono sia tutto marketing. È una scena solenne e tremenda, a modo suo. i nomi non ti dicono molto, non li ricordi nemmeno più. suonano come bal, bahhl, balll, non sai sente bene. latadre, lathander, ltar, e mitra, mistra, non capisci. quei nomi sono vuoti per te, giovane vivente.
Entrano nell’hotel Bethlem6500, in fila indiana. Il coso rosso volante si ferma fuori, svolazzando. Sembra una stella,ora.
Entri anche tu. Puoi farlo perché lo dico io.
Segui i tre tizi, non ti notano nemmeno. Tu ringraziami, che stai per vedere qualcosa di unico al mondo. Alcune olotelecamere riprendono la scena. Vi è una droide, distesa in un letto, gambe allargate, alla sua destra un Bove8000W (8Gw di potenza, può scaldare mezzo mondo con un solo psycovolt. Non male no?) che mantiene in temperatura i circuiti di piombo quantistico della droide. La chiamano Mary, gli ingemedici attorno a lei. A destra, un orco. Brutto, deforme, ma con uno sguardo sveglio e intelligente.
Lavora i raggi luce ed i raggi cosmici, è una sorta di fabbro laser. Un buon orco. Perché una droide sia rimasta incinta di un orco, è un mistero per tutti. O quasi.
I droidi, per definizione non hanno organi riproduttivi di alcun genere. Nemmeno i droidi di compagnia, come questi. Quando si è saputo della condizione "interessante" della droide, l'hanno sottoposta ad analisi in tutte le costellazioni dell'universo conosciuto. Non ha organi riproduttivi, ma è incinta.
Se guardi bene vi è pure Ciukop 450, mantiene i circuiti di raffreddamento della droide ad una temperatura costantemente mezzo milligrado sopra lo zero assoluto. Vogliono salvare sia la droide che il nascituro, senti dire.
Ha una luce strana negli occhi, lei. Pare serena, anche se rassegnata al suo destino. Guarda i tre entrati, con un leggero brivido. Sussurra qualcosa come “grazie di essere venuti”, e i tre si inginocchiano. Inziano le doglie,se di doglie per un droide ha senso parlare. Il ciukop450 sta lavorando a regime, la temperatura della droide non cambia. Il piomboquantistico inzia a fuoriuscire dalle gambe della droide. Gli ingemedici parlano di qualcosa di straordinario, come se fosse la rottura delle acque per i normali esseri biologici.
Vedi una luce accecante fuoriuscire dal ventre di Mary, che urla in un linguaggio strano. Riconosci distintamente solo le parole”sia fatta la tua volontà!”. la lcue ti avvolge, i entra dentro, ti guarda nell'anima e ti oltrepassa. hai l'impressione che questa lauce fredda avvolga almeno tutto il pianeta e continui ad espandersi come se trasportasse un messaggio all'Universo intero.
E per terra, giace ora un bambino. È un misto di tutte le razze. Occhi neri, capelli rossicci, un po’ muscoloso, dai riflessi metallici. Senti aura di sacralità attorno a lui. I tre esseri (pugno bilancia e nebbiolina) ti sembrano minuscoli, ed insignificanti, al suo pari. Hanno paura e rispetto, al tempo stesso. Chissà quali doni gli hanno portato.
Senti gemere il bimbo. È bello, sereno. Una vita di dolore e sofferenza lo aspetta. La folla dal di fuori ha assistito a tutto il travaglio sugli oloschermi. è da una settimana che la droide soffre. E ora il pubblico urla a squarciagola, in tutte le lngue conosciute dagli esseri viventi e non, “sia lode al figlio di Ao!!”
Allora, giovane umano, ti piace il mio bambino?