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Tolkien e politica


Messaggio consigliato

W Tolkien!

Ho sempre pensato che fossero minchiate le storie sulla sua appartenenza all'estrema destra e soprattutto ho sempre pensato che fossero stupide le interpretazioni politiche de Il signore degli anelli!!!

E' solo (!) una meravigliosa storia fantasy! E' così difficile da accettare???

Ah, un avviso: presto ucciderò Italia uno, che per non far ritardare il calcio la domenica ha segato in due La compagnia dell'anello (che è l'unico film di Jackson che mi è piaciuto dei tre)!!!

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Questo è verissimo, ma a volte è comodo dimenticarselo per la gente...

Diciamocelo: tirare acqua al proprio mulino è da sempre la principale esigenza di gran parte dei "rappresentanti" di bassa lega di ogni schieramento politico, e se negli anni '70 Tolkien in Italia non era pubblicato a causa delle proteste della sinistra perchè tacciato di fascismo (e nel resto del mondo era letto anche e in gran parte dagli hippy), oggi che il pensiero comune lo riabbraccia, si cerca di dimenticarsi questi "incresciosi episodi" e accaparrarsi anche da quel lato il vanto di dire "J.R.R. era dei nostri". Insomma, una volta morto tutti sanno mettergli in bocca parole non dette.

La vera domanda non è "Tolkien era di destra o di sinistra?", anche perchè è vissuto in un contesto oramai superato, ha avuto un figlio soldato durante la Seconda Guerra, ha subito un disboscamento sia della natura che dei valori che non poteva provocare altro che reazionarismo... Tanti, troppi elementi che è fin troppo facile non ricordare.

La domanda per me (e per amore della letteratura/cinematografia/arte) potrebbe diventare "quali valori espressi nell'opera di Tolkien sono accomunabili all'attuale visione del mondo di sinistra o di destra?", nel senso che ora che il mondo è quello che noi vediamo dalla finestra e non lui, potrebbe avere senso rileggere l'opera in ottica attuale ed analizzarla per capire cosa ci fa dire "Tolkien era così o cosà" leggendone le opere.

Già una volta un topic simile era nato, magari questa è la volta buona...

Come spesso accade, mi rifaccio alla saggezza del Re Folle.

Quoto più o meno tutto e ricordo bene quella discussione a cui si riferiva, a cui alla fine abbiamo partecipato solo io e lui...

Che Tolkien abbia smentito i vari accostamenti con episodi di vita reale con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in realtà questi accostamenti siano del tutto infondati.

Tolkien è stato un uomo che ha vissuto la sua epoca ed è difficile immaginare che in un'opera della portata del Signore degli Anelli abbia potuto escluderla completamente.

Chi diceva che non fosse schierato politicamente, dice solo una mezza verità. Tolkien era un utopista cristiano. Credeva che il mondo ideale fosse quello governato dalle sole leggi di coscienza del crisitianesimo. Che questa sia una posizione di destra o sinistra, credo non vada sottolineato.

Dire che non aveva intenzione di schierarsi politicamente con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in qualche modo non abbia trasmesso un messaggio.

Poi tenevo a smentire Rija sul discorso del Bene e del Male...

Vedere il Male e il Bene da una parte, anzichè dall'altra, è un modo di pensare estremista, pericoloso e non democratico.

Trovare nel Signore degli Anelli segnali politici, non vuol dire identificare la Destra con gli Uomini, la Sinistra con gli Orchi o viceversa.

Significa analizzare vari elementi e stabilire, o meglio discutere, se sono di Destra o Sinistra secondo l'attuale concezione di Destra e Sinistra (concezione estremamente mutevole con il passare del tempo).

Quindi, visto che è inutile dire il Signore degli Anelli è di Destra o di Sinista, in quanto non ho mai visto un libro andare a votare, discutiamo che genere di messaggio trasmette.

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Come spesso accade, mi rifaccio alla saggezza del Re Folle.

Quoto più o meno tutto e ricordo bene quella discussione a cui si riferiva, a cui alla fine abbiamo partecipato solo io e lui...

Che Tolkien abbia smentito i vari accostamenti con episodi di vita reale con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in realtà questi accostamenti siano del tutto infondati.

Tolkien è stato un uomo che ha vissuto la sua epoca ed è difficile immaginare che in un'opera della portata del Signore degli Anelli abbia potuto escluderla completamente.

Chi diceva che non fosse schierato politicamente, dice solo una mezza verità. Tolkien era un utopista cristiano. Credeva che il mondo ideale fosse quello governato dalle sole leggi di coscienza del crisitianesimo. Che questa sia una posizione di destra o sinistra, credo non vada sottolineato.

Dire che non aveva intenzione di schierarsi politicamente con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in qualche modo non abbia trasmesso un messaggio.

Poi tenevo a smentire Rija sul discorso del Bene e del Male...

Vedere il Male e il Bene da una parte, anzichè dall'altra, è un modo di pensare estremista, pericoloso e non democratico.

Trovare nel Signore degli Anelli segnali politici, non vuol dire identificare la Destra con gli Uomini, la Sinistra con gli Orchi o viceversa.

Significa analizzare vari elementi e stabilire, o meglio discutere, se sono di Destra o Sinistra secondo l'attuale concezione di Destra e Sinistra (concezione estremamente mutevole con il passare del tempo).

Quindi, visto che è inutile dire il Signore degli Anelli è di Destra o di Sinista, in quanto non ho mai visto un libro andare a votare, discutiamo che genere di messaggio trasmette.

quoto, ma non puoi negare che ognuno, soprattutto inconsciamento, identifica il male con una fazione e il bene con un'altra, è più che normale, insito nell'animo umano.

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Come spesso accade, mi rifaccio alla saggezza del Re Folle.

Quoto più o meno tutto e ricordo bene quella discussione a cui si riferiva, a cui alla fine abbiamo partecipato solo io e lui...

Che Tolkien abbia smentito i vari accostamenti con episodi di vita reale con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in realtà questi accostamenti siano del tutto infondati.

Tolkien è stato un uomo che ha vissuto la sua epoca ed è difficile immaginare che in un'opera della portata del Signore degli Anelli abbia potuto escluderla completamente.

Chi diceva che non fosse schierato politicamente, dice solo una mezza verità. Tolkien era un utopista cristiano. Credeva che il mondo ideale fosse quello governato dalle sole leggi di coscienza del crisitianesimo. Che questa sia una posizione di destra o sinistra, credo non vada sottolineato.

Dire che non aveva intenzione di schierarsi politicamente con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in qualche modo non abbia trasmesso un messaggio.

Poi tenevo a smentire Rija sul discorso del Bene e del Male...

Vedere il Male e il Bene da una parte, anzichè dall'altra, è un modo di pensare estremista, pericoloso e non democratico.

Trovare nel Signore degli Anelli segnali politici, non vuol dire identificare la Destra con gli Uomini, la Sinistra con gli Orchi o viceversa.

Significa analizzare vari elementi e stabilire, o meglio discutere, se sono di Destra o Sinistra secondo l'attuale concezione di Destra e Sinistra (concezione estremamente mutevole con il passare del tempo).

Quindi, visto che è inutile dire il Signore degli Anelli è di Destra o di Sinista, in quanto non ho mai visto un libro andare a votare, discutiamo che genere di messaggio trasmette.

Una cosa, innegabilmente invece io tenderei a pensare che Hitler nel Signore degli Anelli c'entri eccome... anche se Tolkien non lo dice il libro narra di una guerra per il potere assoluto che ha come fine la distruzione del genere umano. Questo in sunto ricorda molto il periodo storico nel quale Tolkien è vissuto in cui un unico capo ha scatenato i suoi eserciti per la conquista del mondo ed inoltre ha perpetrato un genocidio. Di sicuro il parallelismo non è immediato, nè forse Tolkien lo ha scritto con questa intenzione... Tolkien narrava una storia, ma probabilmente si può aggiungere che la storia da lui narrata si ispirasse ad eventi realmente accaduti nella vita dell'autore...

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Una cosa, innegabilmente invece io tenderei a pensare che Hitler nel Signore degli Anelli c'entri eccome... anche se Tolkien non lo dice il libro narra di una guerra per il potere assoluto che ha come fine la distruzione del genere umano. Questo in sunto ricorda molto il periodo storico nel quale Tolkien è vissuto in cui un unico capo ha scatenato i suoi eserciti per la conquista del mondo ed inoltre ha perpetrato un genocidio. Di sicuro il parallelismo non è immediato, nè forse Tolkien lo ha scritto con questa intenzione... Tolkien narrava una storia, ma probabilmente si può aggiungere che la storia da lui narrata si ispirasse ad eventi realmente accaduti nella vita dell'autore...

io sarai più propenso a credere che sia stato un processo inconscio. e poi, se ci si pensa, tutti i cattivoni vogliono distruggere il genere umano... :rolleyes:

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Una cosa, innegabilmente invece io tenderei a pensare che Hitler nel Signore degli Anelli c'entri eccome... anche se Tolkien non lo dice il libro narra di una guerra per il potere assoluto che ha come fine la distruzione del genere umano. Questo in sunto ricorda molto il periodo storico nel quale Tolkien è vissuto in cui un unico capo ha scatenato i suoi eserciti per la conquista del mondo ed inoltre ha perpetrato un genocidio. Di sicuro il parallelismo non è immediato, nè forse Tolkien lo ha scritto con questa intenzione... Tolkien narrava una storia, ma probabilmente si può aggiungere che la storia da lui narrata si ispirasse ad eventi realmente accaduti nella vita dell'autore...

io di parallelismi ne troverei molti di più se è per questo.

per esahettr: vedere la fazione politica come Male e non come modo sbagliato di interpretare la storia e l'attualità è l'ombra dell'estremismo...

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per esahettr: vedere la fazione politica come Male e non come modo sbagliato di interpretare la storia e l'attualità è l'ombra dell'estremismo...

hai ragione, se qualcuno lo fa razionalmente bisogna chiamare la neuro, e subito! però inconsciamente è assolutamente naturale identificare il Bene e il Male con ciò che personalmente si ritieni questi 2 concetti astratti rappresentino, fazioni politiche comprese. se il processo è inconscio, è più che normale, se è conscio e voluto... vedi sopra :mrgreen:

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  • 3 mesi dopo...

Come spesso accade, mi rifaccio alla saggezza del Re Folle.

Quoto più o meno tutto e ricordo bene quella discussione a cui si riferiva, a cui alla fine abbiamo partecipato solo io e lui...

Che Tolkien abbia smentito i vari accostamenti con episodi di vita reale con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in realtà questi accostamenti siano del tutto infondati.

Tolkien è stato un uomo che ha vissuto la sua epoca ed è difficile immaginare che in un'opera della portata del Signore degli Anelli abbia potuto escluderla completamente.

Chi diceva che non fosse schierato politicamente, dice solo una mezza verità. Tolkien era un utopista cristiano. Credeva che il mondo ideale fosse quello governato dalle sole leggi di coscienza del crisitianesimo. Che questa sia una posizione di destra o sinistra, credo non vada sottolineato.

Dire che non aveva intenzione di schierarsi politicamente con il Signore degli Anelli, non vuol dire che in qualche modo non abbia trasmesso un messaggio.

Poi tenevo a smentire Rija sul discorso del Bene e del Male...

Vedere il Male e il Bene da una parte, anzichè dall'altra, è un modo di pensare estremista, pericoloso e non democratico.

Trovare nel Signore degli Anelli segnali politici, non vuol dire identificare la Destra con gli Uomini, la Sinistra con gli Orchi o viceversa.

Significa analizzare vari elementi e stabilire, o meglio discutere, se sono di Destra o Sinistra secondo l'attuale concezione di Destra e Sinistra (concezione estremamente mutevole con il passare del tempo).

Quindi, visto che è inutile dire il Signore degli Anelli è di Destra o di Sinista, in quanto non ho mai visto un libro andare a votare, discutiamo che genere di messaggio trasmette.

Il riesumatore di topic in una nuova avventura!

Dalla mia parte, sono sempre stato piuttosto sicuro, per quello che secernevo (Lorenzo ROX) dai libri e per quello che sapevo, che Tolkien fosse un massone (non un grande masso, uno di quelli che vogliono costruire il mondo ideale).

Quoto sostanzialmente Vader. In un opera le idee dello scrittore, bene o male, vengono sempre fuori. Prendo come esempio il casino che fa lo Stregone Bianco/Multicolore a Isengard. Tolkien mette dalla parte dei buoni gli alberi che sfasciano la tecnologia, e questo mi sembra piuttosto significativo.

Sul fatto che abbia messo Mordor ad est, per dire che Mordor è comunista e che rappresenta il male, oppure le allusioni alla Cina, che si scrive con gli ideogrammi di Terra e Mezzo, queste mi sembrano delle grosse vaccate.

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mi riallaccio al filo del discorso più dell'altro topic,che di questo,specifico su tolkien

i lettori di fantasy che conosco in genere si disinteressano alla politica,comunque,se dovessi giudicare,guardando ai contenuti di questo filone letterario,direi destra;i valori celebrati nel fantasy sono quelli del singolo:non c'è forse quasi sempre un eroe?e questo eroe,riesce a compiere le imprese che compie,non in virtù delle proprie capacità?sì,poi inneggiano spesso allla collaborazione,e a molti valori di comunità,ma è sempre un singolo personaggio che attraverso le sue azioni,SUE,mostra quanto valgano(i valori).

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mi riallaccio al filo del discorso più dell'altro topic,che di questo,specifico su tolkien

i lettori di fantasy che conosco in genere si disinteressano alla politica,comunque,se dovessi giudicare,guardando ai contenuti di questo filone letterario,direi destra;i valori celebrati nel fantasy sono quelli del singolo:non c'è forse quasi sempre un eroe?e questo eroe,riesce a compiere le imprese che compie,non in virtù delle proprie capacità?sì,poi inneggiano spesso allla collaborazione,e a molti valori di comunità,ma è sempre un singolo personaggio che attraverso le sue azioni,SUE,mostra quanto valgano(i valori).

non vedo perchè i lettori fantasy si dovrebbero disinteressare della politica...

in ogni caso non è solo l'individualità, una caratteristica destreggiante del fantasy.

C'è per esempio il concetto di elite (gli eroi sono sempre dei privileggiati/predestinati), c'è la borghesia (basti vedere il Signore degli Anelli), c'è il rigore morale nel concetto di giustizia, ecc ecc

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non vedo perchè i lettori fantasy si dovrebbero disinteressare della politica...

in ogni caso non è solo l'individualità, una caratteristica destreggiante del fantasy.

C'è per esempio il concetto di elite (gli eroi sono sempre dei privileggiati/predestinati), c'è la borghesia (basti vedere il Signore degli Anelli), c'è il rigore morale nel concetto di giustizia, ecc ecc

non intendevo che dovessero disinteressarsi,non ce n'è infatti motivo,che scicchezza,bensì che io personalmente sono meno in condizione di giudicare in base alle conoscenze,dato il loro disinteresse;-)

cmq hai ragione,anche questi ideali mostrano l'orientamento più di destra del fantasy,soprattutto elitè e borghesia...

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Imho però è sbagliato dire che il fantasy è "di destra": sarebbe come dire che tutte le storie primordiali dell'uomo, i miti, le fiabe e le leggende su tutti, sono "di destra". Semplicemente il fantasy è legato a tradizioni antiche e quindi può essere visto come "conservatore".

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Imho però è sbagliato dire che il fantasy è "di destra": sarebbe come dire che tutte le storie primordiali dell'uomo, i miti, le fiabe e le leggende su tutti, sono "di destra". Semplicemente il fantasy è legato a tradizioni antiche e quindi può essere visto come "conservatore".

ma infatti si parla di messaggio, non di genere di destra o di sinistra

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Il mio discorso imho vale anche per il messaggio: struttura antica, argomenti antichi, messaggi antichi e quindi conservatori.

Non necessariamente; il messaggio (pur non pienamente volontario) "w gli alberi, non disboscate, no alle macchine puzzolenti" è molto recente, non antico. (Poi ai tempi di Tolkien i contrari al progresso selvaggio erano conservatori, adesso sono progressisti, vogliono l'ecosostenibile).

Ciò dimostra che il miglior fantasy si basa su archetipi perenni, non solo su antichità; e che "conservatorismo" ha molti, molti significati.

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un momento... gli scrittori sono attuali e chi legge lo fa nel presente non nel passato...

infatti, come ho detto io, gli scrittori mandano messaggi moderni o pseudotali, se li mandano; e se non li mandano, gli escono spontaneamente, se mettono la loro personalità in quel che scrivono.

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