Vai al contenuto

Licia Troisi - Terza trilogia


LudTW

Messaggio consigliato


Invece di sparare a zero, potresti fare un esempio e cercare di chiarire il tuo pensiero, evidentemente troppo complesso per le mie basi?

Il mio pensiero è semplicemente questo:

i gusti son gusti (cavoli a me non piace Hesse figurati). Ma si può anche parlarne in maniera educata e senza scender sempre in confronti pseudoletterati.

Dopodiché vediamo un po'... Sinceramente le trame della Trisi a me non paiono poi così brutte... Prendiamo un manga del tipo "I cavalieri dello Zodiaco". Penso sia stupido confrontarlo coi "grandi" come Real e simili però per moltissime persone questo rappresenta veramente un piccolo "stacco".

Tutti sappiamo come andrà a finire ma non ce ne importa nulla. Sinceramente un autore che riesce a farti passare un qualche tempo di piacevole lettura non è da buttare se si pensa in questi paramentri. Certo ci sono autori che riescono a farti passare serate piacevoli dandoti IN PIù qualcosa a cui pensare ma alla fine non sono poi tanti se li affroti da lettore comune (senza le vari basi). Se consideriamo i milioni di lettori della Troisi direi che i casi sono due:

- O la cultura media degli Italiani è spaventosamente bassa e questo forum ne rappresenta l'elite (ironico eh? ;) )

- Oppure sono ormai sempre di meno quelli che possono permettersi di fare lavori intellettuali (o gli studenti, brutto da dire ma vero) ed hanno BISOGNO di staccare la spina. A me piace la Troisi, al professore che mi spiega Teologia piace Gerre Stellari ma questo perchè? Perché dopo ore di lavoro non ce la si fa più ed allora si sa anche apprezzare chi ti offre un po' di svago...

Link al commento
Condividi su altri siti

Vabbé, dovrò allenarmi anche la domenica allora, così poi sono autorizzato a rileggere Topolino anch'io.

"Allenarmi"? Sinceramente... stai prendendomi in giro?

Io posso "allenarmi" (fare sport) SOLO la domenica... Ok va bene se il concetto di fatica che hai è questo hai solo ragione. E visto che tutta l'Italia è fortunata come te mi scuso io che purtroppo non posso "allenarmi"

Buona fortuna per le olimpiadi. Mo aspetto Dusdan poi chiudo qui.

Link al commento
Condividi su altri siti

Qui non si sta mettendo in discussione il pubblico a cui e` destinato un'opera, ma la qualita` dell'opera.

Visto che citi i cavalieri dello zodiaco, se Kurumada, che non e` sicuramente un grande disegnatore, si fosse messo a disegnare uomini con tre braccia, avesse messo i fumetti a caso e avesse scritto cose tipo "Vieni qui Ioria, che ti gonfio come una zampogna" invece di "Orsu`, nobile cavaliere, disputiamo alfine la nostra tenzone" cosa avremmo detto?

Un conto e` scrivere in modo semplice, un altro e` scrivere in modo sgrammaticato.

Link al commento
Condividi su altri siti

@Cyranio: non prendo in giro proprio nessuno, e se puoi evita i post doppi: c'è il tasto Modifica e il regolamento consiglia velatamente di utilizzarlo.

Il concetto di fatica che ho io è solo mio, così come il tuo naturalmente. Potrei avere (ad esempio) dei problemi di salute abbastanza importanti, e affaticarmi in un certo modo piuttosto che un altro. Così fortunatamente non è, ma ti prego di non considerare "presa in giro" o "insulto" quello che non rientra nel tuo bagaglio di esperienze e nella tua visione del Mondo. E' piuttosto limitante e soprattutto può dare luogo a spiacevoli equivoci nello svolgimento di una discussione.

@Dusdan: quoto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Alura Kurumada scriveva proprio "Ti gonfio come una zampogna" cosa che è peggiorata addirittura nella sua opera successiva "Silent Knigt Soho" che fallì miseramente. Btx fu corretto a livello di dialoghi da un secondo autore (ignoto per quel che ne so). Però in patria veniva letto ugualmente...

Dopodiché e seriamente per Aerys: il concetto di fatica potrà essere solo tuo ma dopo che TRE utenti vi hanno chiesto (e mi sembra con le dovute maniere) di evitare parole come "capra" e si va avanti io direi che il concetto di educazione qui mi sembra abbastanza chiaro ed universale.

Mi accodo agli altri due e la smetto pure io...

Link al commento
Condividi su altri siti

Cosa c'entra il discorso sul "capra" con il discorso sulla fatica lo sapete solo tu e Rabelais credo.

Se per te turpiloquio è definire "capra" la Troisi mi scuso, ma onestamente sono qui da diversi anni e il clima generale pur non essendo volgare non è mai stato eccessivamente bacchettone. In altri termini, "capra" è ben lungi dall'essere un insulto pesante, se lo fosse sarei lieto di essere infrazionato dai Moderatori e di apprendere un nuovo dettaglio sul comportamento da tenere qui sul Forum.

Il problema non è che desse fastidio la definizione "capra", il problema è che dava fastidio il fatto di leggere critiche anche pesanti ma argomentate nei confronti di un'autrice. Non potendo/sapendo/volendo/avendo modo di ribattere con argomenti, ci si è rannicchiati a chiedere una moderazione dei termini che di fatto già c'è (a.k.a: la definirei in modo molto peggiore se non fossi ospite di un Forum civile e bello).

Link al commento
Condividi su altri siti

Alura Kurumada scriveva proprio "Ti gonfio come una zampogna" cosa che è peggiorata addirittura nella sua opera successiva "Silent Knigt Soho" che fallì miseramente. Btx fu corretto a livello di dialoghi da un secondo autore (ignoto per quel che ne so). Però in patria veniva letto ugualmente...
Cosa c'entrano BTX (imo orribile) e Silent Knight Soho (non l'ho letto)?

Perche` ti fissi sul particolare e non guardi il concetto?

Lo ripeto:

"pubblico a cui e` destinato un'opera" diverso da "qualita` dell'opera"

"semplice" diverso da "sgrammaticato"

Dopodiché e seriamente per Aerys: il concetto di fatica potrà essere solo tuo ma dopo che TRE utenti vi hanno chiesto (e mi sembra con le dovute maniere) di evitare parole come "capra" e si va avanti io direi che il concetto di educazione qui mi sembra abbastanza chiaro ed universale.
Chi ho offeso io?
Link al commento
Condividi su altri siti

Aeris... Le critiche non erano argomentate (non hai nemmeno PROVATO a dare una risposta al successo dell'autrice ma ti sei arroccato sui tuoi concetti). Sinceramente si legge solo e soltanto tra le righe che chiunque la legga (indipendentemente dall'età) è ignorante... Dopodiché sul fatto che tali critiche erano pesanti mi sembra te lo abbiano fatto notare anche altre persone... Se per te "capra" non è un'offesa ti consiglio di provare a riferirti così alle persone che ti stanno vicine.

Dusdan: il concetto è che il tuo bel manga in giappone corrisponde esattamente ai tuoi incubi (scritto coi piedi se preferisci) ma questo non gli ha impedito di essere un successo. Estendi il tuo giudizio all'intera popolazione nipponica?

Lo ripeto:

"pubblico a cui e` destinato un'opera" diverso da "qualita` dell'opera"

"semplice" diverso da "sgrammaticato"

Volevi forse dire:

IL pubblico A cui è destinatA un'opera è UN CONCETTO diverso daLLA "qualità dell'opera" STESSA.

"Semplice" E' diverso da "sgrammaticato"?

Sai giusto così per amore della grammatica...

Link al commento
Condividi su altri siti

Dusdan: il concetto è che il tuo bel manga in giappone corrisponde esattamente ai tuoi incubi (scritto coi piedi se preferisci) ma questo non gli ha impedito di essere un successo. Estendi il tuo giudizio all'intera popolazione nipponica?
Ogni tanto mi sembra di parlare al muro

Volevi forse dire:

IL pubblico A cui è destinatA un'opera è UN CONCETTO diverso daLLA "qualità dell'opera" STESSA.

"Semplice" E' diverso da "sgrammaticato"?

Sai giusto così per amore della grammatica...

SE non riesci a cogliere che volevo semplificare al massimo il concetto e che ho omesso il verbo per questo motivo (le virgolette non le ho messe a caso), e ti senti in obbligo di cercare di fare il pignolo quando non ce n'e` il minimo bisogno (lo so che in una frase normale ci va il verbo, grazie), cera di mettere le virgole al posto giusto, o almeno mettile.

Al di la` di farmi notare questi concetti molto profondi hai qualcosa da dire?

Link al commento
Condividi su altri siti

Anche io leggo per divertirmi anche se ormai non riesco da anni a leggere qualcosa di fantasy ma, siccome spendo tempo e denaro per leggere (sono una di quelle che i libri li deve possedere, per lo più), pretendo la correttezza grammaticale. Poi potrò giudicare il libro in base a stile, contenuti e quel che mi pare ma, se vedo un orrore grammaticale (non un errore di battitura, proprio un errore grammaticale/sintattico) sinceramente mi passa la voglia di continuare.

Mi è successo di recente: un congiuntivo e un apostrofo sfasati. Il pensiero è stato "fortuna che non ho speso per comprare il libro".

Ammetti di scaricarli, eh? Ghghghgh

Mai letti i PRIMI lavori di Ende? W il mondo emerso!!!

Certo che dopo una vita di scrittura uno qualcosa impara. Io avevo detto "autori italiani", guarda che se vuoi Pratchet lo aggiungo io (ed è meglio di Ende) LOL

Dissento vigorosamente. Rableis non lo conosco, ma Ende è sicuramente stato un grande autore, con grandi idee e ottima esecuzione. Se ci fosse un paradiso per gli scrittori lui penso avrebbe un posto prenotato.

Tiratemi fuori dei titoli di fantasy classici (alla dnd) per ragazzini scritti bene.

Se gli scrittori che si vogliono cimentare con questo genere non ci sono, per vari motivi, non capisco tutto questo astio per la troisi... Ha trovato un genere che tutti snobbano e ci guadagna.

Gli scrittori ci sono. Io leggo quasi solo fantasy (dopo aver letto I Miserabili di Victor Hugo tre volte, Il signore degli anelli cinque volte, Guerra e Pace due volte, Delitto e castigo due volte, Zola, Dickens, Poe, Avoledo, Amos Oz, Camilleri, King, Altieri (una chicca!), Larsson (per curiosità) e altri che non ricordo): mi son passato tutta la saga di Terry Brooks (puah!), Paolini (mmm.. sta andando sul banale), Rowling (furba), Bradley (pallosa), Burroughs (ingenuo e datato ma geniale), weis hickman and Co. (alcuni belli, peccato la traduzione per dragonlance, infernalmente belli quelli di Deathgate); Eddings (bello e piacevole Polgara la maga ... lo dovrei rileggere); Martin (incrocio le dita che finisca la saga... mostra vent'anni in più di quelli che ha); Pullman (scorrevole, ma non ha toccato le mie corde.. de gustibus); Cecilia Randall (italiana, ma si finge straniera... Hyperversum non è malaccio, ma con l'ultimo mi sono arenato); Stroud (altro geniaccio, il primo è stupendo, poi ha perso... ma complimenti per l'originalità), Gaiman (il mio preferito... più bello Neverwhere di American Gods, ma cmq talento da vendere); Mary Gentle (la saga di Ash è veramente eccezionale... una delle migliori mai lette) e Donaldson (la saga di Thomas Covenant l'incredulo... introvabile in italiano).

posso dire di avere un pizzico di esperienza (non ho letto tutto tutto, ma rimedieremo...)

Un'autrice fantasy italiana per bambini c'è, eccome: il libro è "l'ultimo elfo" al quale è seguito "l'ultimo Orco" (stupendo) e "Gli ultimi incantesimi". Stoffa da vendere, gran grammatica e tanta testa pensante per dei libri che sono uno più bello dell'altro.

Link al commento
Condividi su altri siti

SE non riesci a cogliere che volevo semplificare al massimo il concetto e che ho omesso il verbo per questo motivo (le virgolette non le ho messe a caso), e ti senti in obbligo di cercare di fare il pignolo quando non ce n'e` il minimo bisogno (lo so che in una frase normale ci va il verbo, grazie), cera di mettere le virgole al posto giusto, o almeno mettile.

Pignolo? SETTE ERRORI IN UNA FRASE? :lol::lol::lol:

Guarda che i verbi NON si possono omettere. Sono queste le basi da cui parti a giudicare la scrittura di un testo? :lol::lol::lol:

@Stikerion: vado con ordine...

Dunque quella di Ende che ha preso da Rabelis è una fissa di noi "vecchietti". Non volevo dire che l'autore non è valido solo che mi sono lasciato trasportare. Alla fine il concetto è univoco: sono i lettori che decretano il successo di un autore ed Ende ne ha migliaia. Non siamo più nel medioevo dove un genio poteva essere facilmente "incompreso". La cultura ed il gusto con l'istruzione obbligatoria ci sono e non sono più lussi.

Per il resto devo dire che i libri che hai citato (od almeno quelli che ho letto io) li hai sitetizzati in una maniera che condivido in pieno quindi mi procurerò sicuramente Eddings e Gentle (dimmi che non sono tomi enormi ti prego ;P) visto che ne parli così bene.

L'ultimo elfo? Ma chi lo ha scritto, hai omesso il nome!! Ho trovato su Google De mari Silvana. Se confermi quello me lo procuro al volo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Pignolo? SETTE ERRORI IN UNA FRASE? :lol::lol::lol:

Guarda che i verbi NON si possono omettere. Sono queste le basi da cui parti a giudicare la scrittura di un testo? :lol::lol::lol:

Sono senza parole.

Quando si vuole spiegare una cosa in modo estremamente sintetico la cosa piu` semplice e` usare un linguaggio simil matematico: se scrivo a = b come lo leggi? "a e` uguale a b" o "a uguale b"?

Ho fatto la stessa cosa. Adesso ti prego, dimmi che non ti vuoi impuntare ancora su questo e che finalmente farai un commento sensato a quello che ho scritto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dusdan... Si legge "a è uguale a b" altrimenti è un errore di grammatica (se parliamo di lingua italiana) di quelli che la maestra alle elementari ti segna con la penna rossa.

In matematica si usano spesso queste "licenze poetiche" ma trovami un testo narrativo che riporti la tua dicitura. Non è impuntarsi è proprio che non hai le conoscenze di base della lingua e quindi mi chiedo come fai a giudicare la grammatica di un testo...

Mi posso anche rendere conto che gli studi che si fanno possono portare fuori strada. Io faccio una fatica boia con i congiuntivi dopo tre anni di conferenze tradotte dal tedesco ma, se fai caso, non mi son mai permesso di criticare o giudicare cicchessia sulla sitanssi e sulla grammatica...

Dopodiché il commento a quanto intendevi (scusa hai ragione) è questo. Se io ho la capacità linguistica per scrivere saggi teologici (e non ho vezzi particolari) vado a lavorare per il vaticano e manco penso a scrivere libri per ragazzi.

Se un'autrice non ha le capacità grammaticali così profonde ma ha una buona fantasia allora si orienterà DICHIARATAMENTE su testi per giovani.

Il punto del discorso è questo: la Troisi non ha mai presteso di aver scritto il nuovo guerra e pace ed il suo lettore medio è una ragazzian quattordicenne (ammesso da lei stessa senza vergogna alcuna). Quando io ho comprato il mio primo libro del mondo emerso lo ho comprato sapendo che mi sarei letto un romanzo per quattordicenni perché lo avevo letto in una dichiarazione di Licia stessa. Non mi aspettavo nulla di più e, con queste premesse, mi è piaciuto.

Per questo dico che il target di utenza è un fattore essenziale per giudicare un libro e non si può scartarlo.

Vale anche il contrario: "Delitto e Castigo" dato ad un ragazzino delle elementari diventa un polpettone illeggibile che probabilmente farà passare al suddetto ragazzino la voglia di leggere. Anche il Signore degli Anelli io lo consiglio sempre dalle medie in poi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il topic si chiama "Licia Troisi - Terza trilogia". Non trovo traccia di questo argomento nei post di cui sopra. A parte forse qualche accenno annegato in fanfalucche...

offtopic8ys.gif = lock.gif

Abbiamo virato argomento da due pagine a causa del linguaggio usato da alcuni utenti che ha spinto due persone ad abbandonare la discussione, ma vedo che va di moda leggere un po' sì ed un po' no... Fai così anche coi libri? Perché allora mi adeguo. :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti

Va bene, dopo l'angolo del signor Devoto-Oli rientriamo in carreggiata con il topic.

Riassumo la mia posizione: la Terza Trilogia di Licia Troisi, come le prime due, non mi piace.

Oltre a motivazioni di carattere personale (a.k.a. non mi piacciono storia, personaggi, ambientazione), trovo inaccettabili le carenze di stile e tecnica dell'autrice, carenze ampiamente discusse. Non credo, inoltre, che apporre "per ragazzi" al proprio genere letterario sia una scusante per tali carenze, specie quando si pubblica con una casa editrice importante come Mondadori.

A questo giudizio, allego come nota a margine una mia personale antipatia per la responsabile di queste opere, maturata con la lettura di interviste alla stessa e interventi da lei scritti sul suo blog personale, e dopo aver individuato brani autocelebrativi nelle sue opere.

Questo post non contiene insulti né spropositi, è la mia opinione senza fronzoli e in quanto tale penso sia considerabile come chiusura delle polemiche da parte mia.

Detto questo sono apertissimo a ricevere critiche e ironia da chicchesia, non mi cambierà la giornata. Saludos! :bye:

Link al commento
Condividi su altri siti

E le mie scuse le ricevi?

Purtroppo non condivido le tue idee ma se le scrivi così le accetto.

Dopodiché io riporterei nel binario la cosa: io non ho capito (ma magari mi è sfuggito) cosa intendi per "carenze di stile". Io premetto che lo ho letto la sera tardi ma non ho trovato errori così gravi da impendirne la fruizione, anzi il libro scorreva veramente bene al contrario di testi di altre case editrici che mi obbligano spesso a rileggere le frasi.

Certo che il linguaggio è semplice e assolutamente non ricercato ma questo ci riporta all'eterno dilemma: serviva un linguaggio più forbito data l'utenza?

Link al commento
Condividi su altri siti

Le scuse sono superflue. ;-)

Per me scivoloni come personaggi che prima si mettono "carponi" (per passare in un cunicolo che non viene definito "basso" ma "stretto") e subito dopo "avanzano camminando spediti" sono cadute di stile poiché denotano una certa confusione da parte dell'autrice, così come un regno cui nessuno accede da oltre centocinquant'anni in cui si trovano persone arrivate cinquant'anni prima; frasi tipo "uno a zero per me" o "dovresti fare lo scrittore" in un racconto fantasy sono cadute di stile in quanto fuori luogo; una flotta navale che prima non esiste e dopo un capitolo comprende cinquanta velieri è una caduta di stile in quanto fonte di illogicità; affermare che un arco sia un'arma che non richiede forza è una caduta di stile in quanto denota carenza di documentazione... cose così intendo.

Il linguaggio semplice posso addirittura capirlo (sebbene come ripeto spesso ai miei tempi nel Topolino i bambini leggessero parole come "guiderdone" e "salamelecchi", e questo lungi dall'impedirci di leggere Topolino ci aiutava ad arricchire il nostro bagaglio culturale), ma la debolezza logica no: i bambini non sono deficienti, basta non essere troppo metaforici o allusivi (o esserlo ma celare la cosa dietro un livello di lettura semplice "di copertura)" e sono in grado di seguire tranquillamente una trama qualsiasi. Il target è quello delle quattordicenni, dici? Perché non insegnare loro che non è necessario piangere ogni sei pagine allora? E' un po' un cane che si morde la coda, questo del target: si abituano i ragazzini a ricevere testi del genere e poi si scrivono testi del genere perché i ragazzini sono abituati a riceverli. E così via.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dusdan... Si legge "a è uguale a b" altrimenti è un errore di grammatica (se parliamo di lingua italiana) di quelli che la maestra alle elementari ti segna con la penna rossa.

In matematica si usano spesso queste "licenze poetiche" ma trovami un testo narrativo che riporti la tua dicitura. Non è impuntarsi è proprio che non hai le conoscenze di base della lingua e quindi mi chiedo come fai a giudicare la grammatica di un testo...

Mi posso anche rendere conto che gli studi che si fanno possono portare fuori strada. Io faccio una fatica boia con i congiuntivi dopo tre anni di conferenze tradotte dal tedesco ma, se fai caso, non mi son mai permesso di criticare o giudicare cicchessia sulla sitanssi e sulla grammatica...

Mi sembra di essere su candid camera. Se non capisci l'intento con cui ho scritto quella frase non so cosa farci. Ho provato a spiegartelo ma non vuoi capire. Probabilmente e` piu` evidente a chi ha seguito un corso di matematica o di informatica. Comunque mi aspetto delle scuse per la parte grassettata. Sono serio.

Dopodiché il commento a quanto intendevi (scusa hai ragione) è questo. Se io ho la capacità linguistica per scrivere saggi teologici (e non ho vezzi particolari) vado a lavorare per il vaticano e manco penso a scrivere libri per ragazzi.

Se un'autrice non ha le capacità grammaticali così profonde ma ha una buona fantasia allora si orienterà DICHIARATAMENTE su testi per giovani.

Quindi e` lecito scrivere testi sgrammaticati solo perche` li leggono i giovani? Ma stiamo scherzando?
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo...