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MooD | DooM


Shar

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Strana cosa, l'umore.

Già il nome, "Umore", è qualcosa di particolare. E' il tuo stato d'animo, ma parla anche di liquidi fisiologici. Bleah, che schifo! E in alcuni momenti il tuo umore ti ricorda perchè...

Non a caso, deriva proprio da quello. Latino, greco, sanscrito... il tuo buono o cattivo stato dell'animo dipende dall'equilibrio tra i tuoi umori interni. Mi chiedo quali. Cioè: più urina e meno sangue che vorrà dire? Forse meglio non chiedere, meglio non sapere.

Comunque sia, stavo pensando intensamente all'estremo potere metafisico del cellulare. 'Che c'entra con l'umore?' - penserete. Ci arriviamo. Un attimo di pazienza.

Facciamo finta che il nostro umore sia una vasca da bagno, e che ci siano per comodità due rubinetti, quello "buono" e quello "cattivo". A seconda di quale dei due è più aperto, la miscela ti porta ad essere più allegro o più depresso. Semplice, quasi banale.

Ecco, mi pare come se le vasche da bagno dentro di me siano due. Una per rubinetto. Solo che mentre quella cattiva ha lo scarico otturato (come? beh, dovreste vedere quel che esce dal rubinetto!), dell'altra si è perso il tappo. Fiuuu! Tutto quello che esce dal rubinetto passa via dritto. Rimane solo il contenuto dell'altra vasca. Tanto o poco che sia, è l'umore sbagliato...

Ora, perso il tappo qualcuno che te ne fa un altro lo trovi, e io l'ho trovato. Anzi: tre. Si tappa la vasca buona e a quel punto sta a te farla competere con quella cattiva.

E ora arriviamo al cellulare. Quando sei li che combatti per riempire una vasca e sgottare l'altra arriva una telefonata. Che, da sola, riesce a farti perdere anche il nuovo tappo (tutti e tre), a chiudere il rubinetto buono (spaccando la manopola), a spalancare quello cattivo (spaccando anche qui la manopola) e a donarti un paio di ettolitri di umore nero arretrato con cui riempire la vasca. Denso come la fango. E non ho sbagliato a coordinare articolo e nome.

Capito, il potere del cellulare? Incredibile...

A questo punto sembra quasi destino. Ogni volta che ti pare di aver trovato un tappo buono, riescono a fartelo perdere di nuovo. Ma prima o poi ce lo incollo con l'Attack... devo ancora capire cosa fare con il cellulare, ma una soluzione prima o poi la si trova, no?

3 Commenti


Commento consigliato

mmm io ti passo tutta la fornitura di attack necessaria per incollare il tappo a chiudere la vasca dell'umore buono.

Sai, c'è una cosa, metafore di amicizia a parte, che mi torna sempre in mente: a distruggere qualcosa ci vuole un attimo, a costruire invece ci vuole molto tempo..

E' vero anche nell'umore. Per costruirti la serenità, cosa così faticosa in questo periodo, ci vogliono immani sforzi di autocontrollo e di impegno. Per distruggertela, basta una ca**o di telefonata.

Quella che io ricordo più vivamente nella mia esperienza è stata a capodanno 2005, che ero con voi serena e felice in sala, spensierata e allegra, e Igor ha provato a telefonarmi almeno tre volte, senza che io rispondessi. Sono bastate quelle tre dannate telefonate a cui non ho nemmeno risposto a buttarmi di nuovo giù dalla china che tanto faticosamente stavo risalendo.

Perchè i nostri sentimenti sono forti e sono la quasi totalità di noi stessi, e nel momento in cui vivi tu i tuoi sono una tempesta incontrollata. Non appena trovi un attimo di quiete, ti basta un secondo per tornare nel vortice.

Però ti garantisco che a forza di superattack nel tappo della vasca buona, e idraulico liquido nello scarico della vasca cattiva, e di tenderti la mano quando sei nel vortice, combatterò con te per quanto mi è possibile questa battaglia..

So che non è molto utile a te in questo momento, ma te lo dico lo stesso, ecco..

....

......

io ero arrivata a pensare di cambiare numero di cellulare.. ti ricordi? :/

che roba..

...c'è qualcosa di davvero utile per te in quello che ho detto? non lo so. Non so se si può dire qualcosa di davvero utile.

Ma volevo rispondere, volevo dire la mia, volevo farti sapere di nuovo che ti sono vicina.

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In effetti il cellulare è una curiosa creatura del Maligno: accorcia le distanze (una volta bastava starsene a casa per evitare brutti incontri), dilata i tempi (può passare un secolo tra una domanda e una risposta)... :think:

Un mio caro amico un paio di anni fa lo lanciò in mare, il telefono. Poi lo ricomprò, perché siamo una banda di viziatelli tecnologici, ma il gesto fu importante secondo me: tutto può essere lanciato in mare, siano ricordi, illusioni, speranze, cellulari, pentiti (Mafia docet :lol:), esche... l'importante è capire se e quando riprendere quello che lanciamo, e soprattutto capire quanto lontano occorra andare per trovare un buon punto di lancio.

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