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Mezzanotte

Circolo degli Antichi
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  1. Ho già accennato, durante il nostro primo incontro, al mio piano per scongiurare la guerra. Zadracarta ha tutto l'interesse che il conflitto non scoppi qui e in un momento di transizione così delicato per il governo. A questo punto si lascia sfuggire il fatto che i quadri dell'esercito sono stati falcidiati dalle purghe e occorre tempo per ricostruire gli organigrammi con elementi leali alla nuova direzione politica. Vorremo anche continuare ad avere buoni rapporti con voi della Vorota, se fosse possibile, aggiunge. E non impiegate molto a capire che quel 'fosse possibile' è strettamente legato alla vostra capacità di scendere a compromessi. Dovete perdonami, continua l'ambasciatrice, ma ho già discusso nei dettagli un piano per risolvere la crisi con il mio corrispettivo del guanliao. Voi e la Vorota resterete al vostro posto se ne accetterete i termini.
  2. Stasera sono qui in veste di ambasciatrice di Zadracarta e voi i miei unici ospiti, dice Afràs. Le questioni che dobbiamo affrontare sono troppo importanti per il futuro dei nostri mondi e forse dell'intero Settore. Piega lievemete il capo in direzione di Vadim e beve dalla coppa con evidente gusto. Sono contenta lo abbiate portato con voi. Nello spazio avrei dovuto abbatterlo, invece qui su Fog possiamo parlare liberamente e persino bere shiraz assieme. Vi sono grata del dono. Il gesaffelstein risponde con un rigido inchino, portando a sua volta il calice alle labbra con un gesto meccanico. Sepideh gli sta molto vicina. Non vi siete accorti quando lo ha dirottato verso un altro tavolo. Ad un certo punto la responsabile della sicurezza gli sussurra qualcosa all'orecchio e stranamente lui ride. Sorride anche lei. Una scena surreale visti gli attori in scena. L'ambasciatrice osserva l'improbabile coppia dal bordo dorato del suo calice, brindando nella loro direzione. Sepideh a volte sconcerta persino me, confessa. Immagino sia perché ha avuto un padre che riesce ad essere così... socievole con un maschio, quando necessario. Forse la guardate strano perché lei continua, oh, non nasciamo tutte dalle provette, non lo sapevate? Alcune di noi si sposano con -non può fare a meno di prodursi in una smorfia disgustata- degli uomini. Un costume vecchio e decadente, ma che a volte produce frutti apprezzabili, come la mia assistente appunto. In tempo di pace abbiamo bisogno di menti più aperte. Anche se la situazione potrebbe cambiare presto, grazie a voi.
  3. Ehhh sì. Anche se a dire il vero non sono "armate fino ai denti". A parte i guanti di lattice hanno la solita roba della sicurezza. Manganelli elettrificati, taser e pistole laser. Afràs e Sepideh invece sono apparentemente disarmate.
  4. @Maiden Dunque ti rechi in città per incontrare i mercanti? Come li convincerai ad offrirti un passaggio? Non hai nulla di valore con te.
  5. Si era piazzata alle sue spalle, zitta zitta. Protocollo standard latariano .-D E poi gli hanno fatto tenere lo spadino per tenerlo buono. Non dirmi che non sono adorabili con i bambini.
  6. Sepideh Gazsi chiede venia per l'assenza di personale maschile addetto alla perquisizione degli uomini, assicurandovi però che le donne presenti sono perfettamente addestrate ad intrattenere rapporti civili con il sesso opposto. Infatti le sei agenti si comportano in modo assai professionale tastandovi delicatamente e scansionandovi con la loro elettronica in modo composto e rispettoso. Solo una di loro, ad un certo punto, inizia ad infilarsi uno spesso guanto di lattice lungo fino al gomito prendendo posizione alle spalle di Vadim, ma viene immediatamente fulminata da un'occhiataccia di Sepideh che sibila fra i denti qualcosa in farsi. Al che la donna si affretta a mettere via il guanto e, chinando ripetutamente la testa, rispondere nella medesima lingua evidentemente frasi di scusa dirette alla sua superiore. Tutto questo, fortunatamente, senza che il nobile rampollo si renda veramente conto del pericolo corso. Forse per rassicurare il giovane, evidentemente teso e sulla difensiva, Sepideh gli concede di tenere la sciabola cerimoniale, poco più di una reliquia preistorica per le latariane. La mossa sembra funzionare. Vadim stringe l'elsa dell'arma sentendosi meno indifeso e con l'onore intatto. Dopo aver sfiorato l'incidente diplomatico tutto sembra tornare alla normalità. Le donne vi circondano e venite condotti altrove, alleggeriti di tutte le armi e la tecnologia che avevate addosso. Vi hanno sottratto persino i comunicatori. Se chiedete spiegazioni su questo fatto, Sepideh giustifica la cosa adducendo come scusa l'estremo grado di riservatezza degli incontri che si potrebbero verificare durante la festa. Giungete dunque, strettamente scortati, in un salone dove le vostre accompagnatrici vi liberano disponendosi discretamente in posti chiave, lungo il perimetro della sala. Accanto ad un buffet sontuoso vi attende l'ambasciatrice Afràs, in un austero ma aderente abito scuro da rappresentanza. Scambia qualche parola in farsi con Sepideh prima di farvi portare dei calici di rinomato nettare latariano. Con un certo sconcerto vi rendete conto che, a parte voi e le donne di zadracarta, la sala è deserta. Siete gli unici invitati.
  7. Il giovane abbassa lo sguardo. Potrebbe tenerti legata a lui, e non solo con gli antiallergeni. Conosce sostanze, veleni, in grado di annullare la volontà di un essere umano. Ma, al di là del momentaneo appagamento dei suoi più ripugnanti istinti animali, come potrebbe questo renderlo veramente felice? "Gli spaziali scendono presso la città di Albi" rivela infine. "è lì che devi essere scesa anche tu. Il Duca è sempre interessato a nuovi schiavi ed armi che vengono dal cielo. Ma se ti porto dai mercanti di mondi devi giurarmi che verrò con te. Non mi importa dove, né dei rischi. Con te la morte non è morte. Senza di te la vita non è vita" Non hai mai ricevuto una dichiarazione d'amore più appassionata ed ingenua. L'amore di Marjane era delicato e timido, quello delle tue commilitoni uno sfogo necessario. Questo di Philippe invece è solo triste e disperato, perché l'unico sentimento che provi per lui è pietà.
  8. Vadim può protestare quanto vuole, ma questo è il tuo feudo. E poi chissà cosa gli farebbe Kadriye se tornasse lasciandovi sul pianeta. Forse niente. Sotto l'armatura di dissimulazione e menzogne che si è dovuta costruire fin da bambina per sopravvivere al letale ambiente della famiglia, tua cugina nasconde qualcosa di sensibile, persino tenero. Lo hai visto distintamente, su Alatar. Deve soffrire terribilmente per questo. Non auguri a nessuno di passare la vita a fingere di essere un altro, un essere che odi con tutto te stesso, solo per la speranza di vivere un gorno in più. E neanche lei sicuramente. Per un attimo ti balena nella mente che la sua ambiziosa scalata ai vertici della casata possa avere un fine più grande del potere assoluto. Un obiettivo che possa giustificare tutto quel dolore. Cambiare le cose, ad esempio. Anche se vorrebbe dire perdere la vita e distruggere i Gesaffelstein nel tentativo. Per questo si sarebbe alleata con te. Gli servi. Di chi altro potrebbe fidarsi per il suo folle proposito se non di Nereo, il bastardo a cui la casata ha tolto tutto? No, folle è avere queste idee mentre dovresti invece pensare a come salvare il tuo piccolo regno, merce di scambio in un gioco molto più grande di te. O mangi o vieni mangiato. A parlare è stato Vadim. Lo guardi perplesso. Il cugino è rimasto in silenzio mentre indossava l'uniforme da gala dei Gesaffelstein, tutta alamari e ricami dorati. E cingeva la sciabola da cerimonia con la solennità di un crociato in procinto di battersi per il Santo Sepolcro. Il suo mutismo si è protratto lungo tutto il viaggio nella limousine pressurizzata. Fino ad ora. Non diventiamo tutti grandi e spietati per il piacere di farlo, dice abbassando timidamente lo sguardo. Lo facciamo per sopravvivere. Intendo alcuni di noi, almeno. Se la metto così riesco a sopportare molte delle cose che devo fare. E di quelle che mi vengono fatte. Il tempo che ho passato qui e quello che hai detto prima cugino, quando mi hai minacciato, mi ha fatto pensare. Non sono stupido. So quanto siete importanti per la mia signora e quanto abbiate bisogno di aiuto per restare sul pianeta. Ebbene sono io quell'aiuto. Ma forse la signora non mi ha inviato per portarvi via. Gli sareste infatti maggiormente utili qui, a gestire il più prezioso bene del Settore. La mia signora è così intelligente e buona! Assieme cambierete il mondo, molti mondi, ne sono sicuro. Hanim Kadriye mi ha salvato la vita quando ero solo un bambino. Sarei onorato di restituirle il favore, ora. Perchè forse siete voi che dovete restare e io che devo andare. Vadim si asciuga gli occhi umidi quando esce dalla limo, nel bagliore accecante del garage sotterraneo della Kahar. Ed è di nuovo lo strafottente ragazzino di una volta. Il nobile schizzinoso e superbo che può fare e dire qualsiasi cosa per diritto di nascita. Almeno apparentemente. Impiegate lunghi istanti per abituavi alla luminosità del nuovo ambiente. Sei donne in fila in lucide divise nere, i volti completamente coperti da visori opachi, vi attendono immobili in posizione di riposo con le braccia dietro alla schiena. Una settima donna completamente calva con indosso un abito da gala latariano, una elaborata tunica d'argento che fa risaltare il pallore diafano della sua carnagione, si avvicina presentandosi come Sepideh Gazsi, la responsabile della sicurezza della Fondazione. La donna ha gli occhi socchiusi e il collo e parte del cranio tatuati con caotiche e sinuose linee dorate. Ivan Petrov Sepideh vi offre un educato ma freddo benvenuto. Siete attesi con ansia dalla direttrice della fondazione, nonché ambasciatrice del suo mondo su Fog. Ma prima deve farvi perquisire. Gli oggetti e le armi presi in custodia vi verranno restituiti alla fine della serata. Non è niente di allarmante, si tratta del normale protocollo di sicurezza. Del resto siete già stati perquisiti prima del vostro incontro con l'ambasciatrice, anche se non alla presenza di un tale spiegamento di forze.
  9. Nell'esercito militavo in un battaglione psico-medico. Dopo gli scontri la mia unità soccorreva i nemici sopravvissuti alla ricerca di volontari per la raccolta di informazioni e la sperimentazione di nuove terapie, ammette candidamente Afràs. Ma la mia specialità è sempre stata la psionica e i Gesaffelstein sono psichici di eccezionale talento. Mi piacerebbe conoscerne uno, tutto qui: per noi ricercatrici di Zadracarta è difficile avere rapporti con loro. Intendo dire parlarci in modo civile come stiamo facendo noi ora mister Ublyudok, precisa. Sa, la politica. Ritieni non sia completamente sincera. Anche se probabilmente la sua militanza negli infami squadroni medici della Ginarchia è vera. Le proprietà dello shiraz e della tua parlantina devono essere notevoli per averla fatta sbottonare così. La lasciate per tornare da Vadim che non è affatto contento dell'invito. Non dopo che hai minacciato di venderlo alle latariane. Ti implora di legarlo, picchiarlo persino, se ti ha offeso in qualche modo, e rinchiuderlo in uno sgabuzzino della Vorota guardato a vista dai tuoi gorilla piuttosto. Reputi i gusti di tuo cugino in fatto di divertimento a dir poco opinabili, dato che in fondo gli stai offrendo una festa piena di ragazze e ottimo vino.
  10. Afràs prende una bottiglia e versa un liquido color rubino in tre eleganti calici dorati. Due li spinge verso di voi, attraverso il tavolo, mentre tiene per sé il terzo. Shiraz coltivato sotto la cupola dalla nostra città santa, su Zadracarta. Vi informa. Fossi in voi non perderei l'occasione. Di solito non lo offriamo mai agli uomini. Poi sprofonda nella poltrona e si prende lunghi istanti per fare le sue valutazioni, mentre contempla il prezioso liquido pastoso arrossare le pareti del suo bicchiere. Una proposta interessante, anche se non è possibile avere il controllo del Grigio senza fare i conti con il guanliao, osserva, o con noi della Ginarchia e la Gilda dei Mercanti. In verità chiunque governi Fog viene tollerato perché garantisce l'afflusso della polvere alle grandi marine del Settore in modo imparziale. Dovesse cambiare questa premessa, sarebbe la guerra. Una guerra che nessuno vuole scoppi su Fog interrompendo l'afflusso della polvere. Mi hanno inviato qui appositamente per risolvere questa crisi, signor Ublyudok. E posso farlo con voi della Vorota o senza. Sta a voi decidere. Se volete l'appoggio della Ginarchia posso scongiurare l'invasione del pianeta, ma voglio qualcosa in cambio. Potrebbe farmi conoscere il suo ospite straniero, ad esempio. Terrò una piccola festa per la mia assunzione di incarico stasera, qui alla fondazione, perché non portate il giovane Gesaffelstein con voi? Siete tutti invitati. E bagna le labbra nello shiraz.
  11. "è vero, conosco solo questo mondo. Sono un semplice apprendista apotecario ignorante dell'universo e tu una dea scesa dal cielo, mia signora. Pesto erbe in un mortaio di pietra tutto il giorno. Pensi potrei vivere sul tuo mondo?" Per un breve istante non puoi impedirti di immaginare Philippe su Zadracarta e ti si stringe il cuore. Le tue sorelle lo attaccherebbero ad una macchina. Se non peggio. Poi lo vedi mentre tenta di usare una tuta da vuoto, prima che il gelo cosmico lo congeli o le radiazioni gli facciano venire il cancro. Perché è questo che gli capiterà se lo porti via da qui. Hai letto storie sui perduti oceani della Terra. Di creature nate nelle oscurità degli abissi, morire perché portate alla luce del sole. Quando le sue labbra corrono alla tua mano, baciandola, ti spaventi di quanto lo speziale appaia giovane ed innocente. E ormai succube della tua volontà.
  12. Modificato il post. Non ne avete parlato ma l'improvvido Vadim è stato notato comunque.
  13. Ahh peccato. Mi sarei preso un altro pezzo della tua anima :-< Era una idea interessante. Moralmente discutibile, ma interessante. Facciamo che non hai detto nulla. A questo punto però...
  14. Siete ricercati sia dai Ges che dai mandarini. Anche se vi deve un grosso favore non è chiedere troppo alla cuginetta? La vostra presenza alla sua corte sarebbe peggio che ingiustificabile, alimenterebbe i sospetti che vi siate messi d'accordo per uccidere il fratello e spianarle la strada per il potere. La mettereste in una situazione impossibile, la rovinereste politicamente. Vadim ha l'ordine di mettervi in salvo. Vi porterà ovunque vogliate. Ma la corte di Kadriye al momento è il luogo più pericoloso dell'universo per voi.
  15. Lasciate Vadim pallido e preoccupato guardato a vista dai vostri uomini per recarvi alla sede della Kahar. La fondazione ufficialmente gestisce programmi di sviluppo, ma tutti sanno che sotto questa copertura i suoi rapporti con il governo di Zadracarta sono molto stretti. Ad accogliervi è Afràs Darya, la nuova direttrice. Una giovane dai lunghi capelli corvini algida ed austera. Se chiedete che fine ha fatto chi l'ha preceduta, la donna vi informa freddamente che la precedente direttrice è stata giustiziata per tradimento. Appare presto chiaro che Afràs è un falco, diretta emanazione del cambio di governo che si è recentemente consumato sul suo mondo natale. Non sembra ben disposta nei vostri confronti. Anche se la propaganda della ginarchia non l'avesse indottrinata fin da bambina, la vostra decisione di lasciar linciare i prigionieri ha confermato quanto di peggio potesse immaginare sulle qualità maschili. Non che le latariane non sappiano essere crudeli, ma la violenza per loro è sempre funzionale ad un bene superiore, mentre voi avete confermato che il patriarcato persegue egoistici vantaggi personali. Capite presto che la direttrice non vuole una guerra su Fog ora, nel pieno di una epurazione che sta falcidiando i ranghi civili e militari del suo mondo. Piuttosto è qui per disinnescare il conflitto e voi siete la chiave per farlo. Forse sta già mercanteggiando con il guanliao per rimuovervi. Poi cambia discorso. Ha saputo di un Gesaffelstein giunto da poco sul pianeta. Dice che hanno visto gli uomini della Vorota portarlo via.
  16. Mi sfugge come usare il sacco di sabbia per trovare passaggi segreti.
  17. Questa cosa di vendere il cuginetto non è male, sai? .-D
  18. Quando perdi più di un paio di livelli di salute lanci meno dadi. Sono segnati sulla scheda. Semplicissimo. E un buon modo per rendere il logoramento a mio avviso. Intendevo che sistemi ben studiati -e non ereditati- permettono di esplorare dimensioni nuove. Nel Richiamo c'è l'orrore cosmico lovecraftiano, nel Mondo di Tenebra il dark-urban fantasy che permette di mettersi nei panni del mostro. D&D invece è sempre uguale a sé stesso anche quando vorrebbe fingersi altro. Negli anni ha provato a produrre ambientazioni con temi alternativi ma senza mai crederci veramente. Esemplare in questo senso l'ambientazione di Ravenloft, che resta un fantasy-eroico anche se rincorre atmosfere horror. Ho provato velocemente FATE, e pur riconoscendogli crismi di assoluta originalità, l'ho trovato un sistema troppo 'astratto' per i miei gusti. Probabilmente studiandolo -e capendolo- meglio lo apprezzerei di più. Ah, non mi sembra di aver detto chissà che cosa, ma va bene. Amen!
  19. "Bella mossa cugino, davvero" Vadim sorride nervosamente, e capisci che ora ha paura. "Bluff pregevole. Sono venuto su ordine della nobile Kadriye. Sono un parente. E certamente immagini cosa mi farebbero quegli esseri amorali se mi consegnassi a loro" Prova a ridere, ma la risata gli riesce debole e falsa. "Sono qui per aiutarvi"
  20. De gustibus. Ma dovrai convenire che sistemi agili e veloci sono più indicati in situazioni dove perdere molto tempo e fare molti lanci per risolvere un combattimento è un lusso. Prendiamo i PbF. D&D sicuramente non è il sistema migliore per giocare in questa modalità. Certo non è nato per questo e non si può fargliene una colpa, ma il forum pullula comunque di partite di D&D perché è quello che a cui sono abituati la maggior parte dei giocatori. Perché, come hai fatto notare anche tu, al giocatore di D&D piace curare la "build" del personaggio (che può essere molto profonda) e livellare. Praticamente è un gioco nel gioco. Anche se secondo me va a detrimento di altri aspetti. Io ho sempre preferito l'enfasi sul racconto piuttosto che sulle regole che perciò reputo debbano essere semplici ed eleganti. Per altri evidentemente non è così oppure hanno altre idee di eleganza. La cosa non mi turba più di tanto. Ad ognuno la sua filosofia. E con questo non voglio dire che D&D è il Male. Io, come molti, ho iniziato a conoscere il gdr con D&D e sarebbe ipocrita negare i suoi indubbi meriti. Perciò pace, amore e d20.
  21. Il traffico di esseri umani è tollerato in questo Settore .-P Avete tempo, se volete. Kadriye, almeno per il momento, non vi sponsorizzerà. Siete roba che scotta. Siete voi che dovete farvi strada. Il bello del sandbox.
  22. Non è esattamente quello che ho scritto ma sembra che su alcuni temi almeno ci siamo intesi.
  23. Prendila come una discussione più ampia mentre aspettiamo l'uscita di Historia, sul modello degli interventi che l'hanno preceduta. Ho semplicemene detto come la penso. Ho espresso delle critiche -credo fondate- a D&D ma ho anche detto che sono pronto a ricredermi con la 5e, anche se reputo alcune debolezze del sistema congenite. Non che esistano sistemi perfetti, chiaro, in tutti si possono ravvisare difetti. Semplicemente per D&D è più difficile porvi rimedio per via della grande e fidelizzata base di giocatori ormai assuefatti ad alcune arcaiche meccaniche. Grazie anche agli interessanti articoli pubblicati qui su Dragon's Lair oggi conosciamo tutti la genesi oserei dire caotica del sistema più giocato al mondo. Un sistema che dopo molti decenni non è mai cambiato veramente. Risultato: creatori e master praticamente lo "patchano" dall'alba dei tempi. Quando passarono dal Mondo di Tenebra alle Cronache lo Storytelling System venne stravolto. Incidentalmente la cosa non funzionò perché la nuova versione del sistema faceva acqua da tutte le parti, perciò nella successiva tornarono alle idee precedenti cercando di ottimizzarle. Non credo che con D&D si prenderebbero mai un rischio simile.
  24. "Mi meravigli cugino. Dovresti sapere che la nostra famiglia è legata al guanliao. Abbiamo orecchi nel loro governo su Silicate, ovviamente. Quanto a fidarti di me sei libero di non farlo. Ma pensaci, non fosse la nobile Kadriye ad avermi mandato non mi sarei presentato come un suo emissario. Tutto il Settore crede che ti odi per averla rapita e poi aver ucciso l'Arciduca Altan. Sarebbe molto strano cercare di ottenere la vostra fiducia presentandomi a suo nome, non credi?" Vadim guarda Nereo dritto negli occhi con un misto di disapprovazione ed ammirazione, anche se quest'ultimo sentimento non è rivolto a lui. "Allearsi con l'assassino del fratello, un sangue debole rinnegato perdipiù. La mia signora è un essere straordinario. Guadagnerei molto dal vendervi ai mandarini, ma vi risparmio la vita sapendo che le vostre esistenze plebee potranno essergli utili in futuro"

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