The Knight who say Ni
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Power Grid??
Sia su "La tana del goblin" che su "Boardgamegeek" Power Grid ha ottimi voti... deve essere un gioco divertente... qualcuno ci gioca, ci ha giocato?
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Creatività!!!
Questo tipo è geniale!!!
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abilitÃ
The Knight who say Ni ha risposto a The Knight who say Ni a un messaggio in una discussione Altri GdRahah deformazione da WRPG comunque... sto creando dei PNG e mi serviva proprio un Geologo... "Storia naturale" mi richiamava alla mente il Museo di Storia Naturale della mia città: Lo scualo bianco appeso al soffitto, altri animali imbalsamati, le vaste collezioni d'insetti, il fossile di "dinosauro", un rilevante “campionario” di mutazioni e anomalie del mondo animale e umano, gli impressionanti feti conservati in formalina... pensavo fosse un abilità essenziale per il mio geologo... un mix di botanica, mineralogia, evoluzione del pianeta... ma... ma ... non avevo notato che esiste "geologia" ... che distratto, scusate... ok "storia naturale" cestinata! P.S. purtroppo non ho il manuale, che è rimasto a casa del master!
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abilitÃ
Ciao, non ho il manuale sotto mano... chi può spiegarmi in cosa consiste in CoC l'abilità "Storia Naturale"? è come dire scienze naturali? Comprende biologia, lo studio degli aspetti fisici della Terra e dell'Universo e delle forme di vita...piante, animali, minerali? Quali sono secondo voi abilità indispensabili per un geologo? P.S. "reputazione" cosa comporta? in che occasione si usa? Grazie 1000
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Le trappole/tranelli più belli mai visti!
The Knight who say Ni ha risposto a Diablo KnoT a un messaggio in una discussione Ambientazioni e Avventureciao, anni fa giocavo con un master veramente malato/paranoico in fatto di trappole. mi ricordo solo delle specie sanguisughe che ignettavano le uova nella carne del macapitato... queste all'insaputa della vittima crescevano nutrendosi dei suoi muscoli... una trappola poi era ... aperto uno scrigno o una botola partiva una grande freccia che girava in senso rotatorio nelle carni della povera vittima, la freccia era inoltre ricoperta d'aculei ricurvi, se si cercava quindi di bloccarla mentre si faceva largo e affondava nella carne, questi procuravano ulteriori ferite lacerando... il Personaggio doveva quindi aspettare che la freggia girasse un pò nella sua pancia, facesse qualche danno e... e se non moriva era salvo!! ;D ...poi le solite stanze che si allagano e i PG in armatura rischiano l'affogamanto... lunge nuotate sott'acqua per pasare da una stanza all'altra attraverso sifoni... pavimenti che si sbriciolano lasciando cadere in vasche di acido... massi che rotolano in coridoi in discesa e piccolissime nicchie dove ripararsi...
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Esposizione sul mondo musicale
si per piacere, per tenere un po' "alto" il livello del thread ad un link o ad un generico nome di una band aggiungete perfavore qualche riga di commento... appunto per dare a quelli che non conoscono un genere almeno un punto di vista dal quale poter ascoltare in maniera critica. (a mio parere una sfilza di nomi non indica granchè se non li si conoscono, ne invoglia a un ascolto)
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[Carcassonne] Tessere nuove: Start Tile Alternative
Ho creato qualche variazione sul tema "tessera iniziale" Seguendo sempre lo schema CRLR (città, strada, prato, strada). Le modifiche sono piccoli giochi di stile, ma possono introdurre qualche varietà nella divisione dei campi o sul segmento di strada iniziale Potete scaricarle da QUA, stamparle e ritagliarle... Giocateci pure, mi farebbe piacere qualche commento... Eccole: IL VILLAGGIO Divide il prato superiore in due, l'incrocio separa le strade IL POZZO Divide il prato superiore in due, la strada è unica LA LOCANDA Partenza con locanda DUE STRADE Divide il prato in tre campi, tutti toccano la città DUE CASE Prato unico IL BASTIONE Divisione particolare, simile alla "due strade", ma le punte possono portare a divisioni in più
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Pochi l'hanno notato, a fine film tra i titoli di coda c'è la scritta: "Questo film è costato 20 chili... ne sta incassando l'equivalente in peso di Cameron."
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ROTFL... dovrebbe essere la stessa di Resident Evil
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Libri spagnoli
The Knight who say Ni ha risposto a Dusdan a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazioneAnch'io mi sono trovato in "difficoltà" nel dover scegliere un autore spagnolo... i classici ok... di Borges stò leggendo "El Aleph" un po' arzigoggolato. Anche "cien anos de soledad" purtroppo mi incaglio... smetto e poi devo riprendere dall'inizio... l'ho iniziato 3 volte credo... ma autori moderni moderni?!? Ho letto "la sombra del silencio" carino all'inizio perchè scritto in un Castillano informale, quello che si sente per la strada... ma il libro non è nulla di che, specialmente alla fine... dello stesso autore è uscito pure un altro libro, che mi rifiuto di leggere comunque è un best seller in spagna. Poi c'è "La catedral del mar" di Ildefonso Falcones... devo ancora leggerlo, credo sia un pochino più impegnativo del "ombra..." e cavalca il successo della città Barcellona nel mondo... ... guardo tra alcune riviste che ho a casa e magari questo fine settimana linko altri 2 titoli...
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Esposizione sul mondo musicale
Sembra una versione alternativa o una demo... non è quella su Storia di un minuto La riposto... eccola qua... nella tonalità familiare, i flauti mellotron e il moog a manetta Sebbene non sono per niente un fan del prog, devo riconoscere che era veramente un gran bel periodo italiano. Influenzato dalle band inglesi, ma forse imho addirittura un passino avanti, grazie a contaminazioni mediterranee che introducono un bel po' di ottani al genere. Area, Goblin, Orme, Banco del Mutuo Soccorso, ecc... Ho apprezzato i link di Lorenzo_l di qualche giorno fa al Battisti prog di Anima Latina, (nascosti nel thread sui Beatles ;-P) sono canzoni che da sole ti riempiono una stanza. Posto un bel articolo che mi son salvato sul pc (da anni tra i documenti) da tastierista appena si parla di vecchi synth tiro su le antenne di Alberto Crespi - L'Unita', 20 agosto 2002 ----------------- [...] 29 agosto 1970: al festival dell'isola di Wight esordiscono Emerson Lake & Palmer. Suonano per quasi un'ora (da poco la Sanctuary Records ha pubblicato un cd con la registrazione del concerto) e scoperchiano molte teste, soprattutto grazie alla presenza di un "mostro" chiamato Moog Synthesizer. E' l'antenato delle tastiere elettroniche di oggi: Keith Emerson lo usa per sventrare i Quadri da un'esposizione di Musorgskij, dando la stura ad un genere (le riletture rock della musica classica) che nel decennio produrra' anche numerose sconcezze. Il primo Moog che si ascoltera' mai su un disco sara' il finale di Lucky Man, sul primo lp di EL&P. In Italia, paese dove EL&P diventano subito popolarissimi, il primo Moog sara' il ritornello (suonato, non cantato! Grande trovata) di Impressioni di settembre. Franz DiCioccio, batterista della Pfm, racconta cosi' l'idea: <<Quell'inciso era talmente bello che ci sembrava di non avere a disposizione lo strumento adatto per farlo. Provammo con il flauto, lo facemmo con la chitarra, ma era troppo normale. Mancava lo strumento... ma questo strumento esisteva. Lo avevamo sentito in un pezzo di Emerson Lake & Palmer, Lucky Man. Ci informammo e venimmo a sapere che lo importava la ditta Monzino. Si chiamava Moog, dal nome del suo inventore. Incontrammo il Signor Monzino quasi per caso, alla "Mostra dello strumento" del 1971. Aveva con se un prototipo di Moog, il secondo, perche' il primo era di Keith Emerson che lo aveva ricevuto dal signor Moog in persona. "Quanto costa?" chiedo a Monzino. Costava uno sfracello e mezzo. Ed ecco apparire l'abruzzese che c'e' in me; dico a Monzino: "Io penso che questo strumento potrebbe veramente dare una svolta alla musica italiana. Dallo a noi e ne venderai almeno dieci". Non so come, ma Monzino ci diede il Moog. Incidemmo Impressioni di settembre. Usci' il disco e fu un botto pazzesco. Era un nuovo suono, una novita' per i sensi, una nuova creazione di immagini e suggestioni. Fu da questo successo che nacque l'idea di fare il primo LP. Quanti Moog vendette Monzino? Molti piu' di dieci!>> [...] -------------------------
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+1 Mai persa la sensazione che sia un film d'animazione... Googlando ho trovato questo (con varie altre foto)... niente male eh? Timespirits, un fumetto Marvel del 1985...
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Vero! Bel post... le aspettative, ecco il punto... Sinceramente sono andato a vedere Avatar, per passare una serata... le mie aspettative erano basse... le foto e il trailer mi davano chiaramente l'idea di un blockbuster, di un film dagli effetti massicci e trama sciocca. Pero'... il regista del mitico Aliens e Terminator (Titanic invece l'ho odiato). Il film piu' costoso della storia che ha incassato cinque volte le spese in pochi giorni. E soprattutto dieci anni nella testa di Cameron, che attendeva solamente la tecnologia giusta per confezionare il suo capolavoro (chissa' che trama, ho pensato!). Il 3D, tre ore di durata... recensioni entusiasitiche sui giornali... 8,6 su imdb insomma ci son cascato nonostante il campanellino d'allarme. Ho inizato a pensare "forse e' veramente un film epocale", "da vedere". Forse nonostante la bella superficie data dagli effettoni (non mi son nemmeno troppo piaciuti) ho pensato sia anche profondo, sfaccettato. Una fantascenza alla Matrix, o un pianeta senziente alla Solaris, animista come la Principessa Mononoke o con qualche bel risvolto di quelli che ci pensi su tornando a casa... o almeno un Balla coi lupi nello spazio o mistico e zen alla Ultimo samurai (due film con due cocciuti soldati tra i selvaggi). Ecco le aspettative servite... mi aspettavo il capolavoro di cui tanto si parla Possibile confezionare un campione d'incassi in questo modo? passaparola, passaggi sui massmedia, attesa, sensazione di partecipare ad un evento, file ai botteghini... sembrano gli ingredienti giusti Insomma il battage pubblicitario ha tirato su un bel souffle'.
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Pare che qui tutti abbiano passato una bella serata al cinema, come sempre d'altra parte... per qualcuno la bella serata non è dipesa dal film Facendo notare che Pretty Woman è praticamente Maria Maddalena e Gesù auguro buonanotte
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Mosè è un po' forzatino eh... In Avatar non c'e' una certa divinita', delle piaghe e un esodo. C'e' una storia d'amore tra un "civilizzato" e una "selvaggia"
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E' la differenza tra canovaccio e intreccio. Il canovaccio e' piuttosto simile a pocahontas (ma anche a balla coi lupi e tanti altri riferimenti). Non molto originale. Ma l'intreccio ha per forza delle differenze... Ad esempio, in pocahontas il protagonista si ferma ad allacciare le scarpe, mentre in avatar a collegare la treccia ai piedi...
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Condivido... visto al cinema in 3D Ok, trama scontata e sempre prevedibile, se non con largo anticipo, anche un minuto prima che qualcosa avvenga sullo schermo. In pratica in 3 ore non c'e' mai un colpo di scena... Il primo tempo è parecchio lento, mentre nel secondo l'azione aumenta e di conseguenza scivola via piu' spedito. Sinceramente mi aspettavo chissacche' anche dal 3D... non mi e' parso sfruttato benone. Per dire. Prima del film hanno mandato i trailer 3D di "Alice nel Paese delle Merviglie" (di Tim Burton) e mi vedo cappellai matti letteralmente uscire dallo schermo, fino quasi a sedermi in braccio. Dico WOW, incredibile come il cervello si inganni a tal punto! In Avatar il 3D è usato soprattutto per la profondita dei piani, quasi senza esagerare. Ma talvolta hai la sensazione di sagome di cartone poste a distanze diverse. Omini piatti che parlano con omini piatti piu' lontano. Belle le cose che passano davanti, luci, pulviscolo o l'immagine vista attraverso le visiere che sembrano davanti al naso (anche se l'effetto risulta da sparatutto in prima persona alla half-life) In nessun momento del film guardando gli omini blu (ho rimosso pure il nome del popolo) ho avuto la sensazione di dire: sembra fatto di pelle, carne e ossa! Sono piuttosto gommosi Se resto al 2D... la grafica non mi pare schiacciare Final Fantasy (un altro polpettone eco-futurista videogiocattoloso), film oramai di quasi 10 anni fa Insomma, tutta sta innovazione tecnologica di Avatar mi è sfuggita. In un film di grafica, mi ha deluso anche la grafica. Spoiler: PS: vado a metter su "La Principessa Mononoke".
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Esposizione sul mondo musicale
Bellissimi tutti! Love!!! ... e poi i Velvet Underground!!! Visto che anche Morvelion mi sembra appassionato al periodo, ripropongo i di cui parlavo in un altro thread, altra band di quell'epoca che adoro... bucolici come si confà. Una delle più importanti band del folk-rock... Ma mi fermo qua, senza divagare sulle band inglesi Tornando agli USA: i GRATEFUL DEAD e JEFFERSON AIRPLANE ovviamente, ma questi sono dei must del genere floreale. Per cose piu tostine, in zona psichedelia folle alla 13th FLOOR ELEVATOR, ci stanno i http://www.youtube.com/watch?v=qteFf8uQ_MQ... qui il pH è bassissimo Non a caso queste ultime due band vengono fuori entrambe dal Texas. Strano a dirsi, da quei posti di ultraconservatori armati fino ai denti, verso la fine dei sessanta, sono uscite un sacco di garage band. Un rock psichedelico parallelo e decisamente meno rilassato di quello californiano
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Chitarra digitale
Ah dimenticavo questo... il Probabilmente il vincitore assoluto Qualche anno fa ho seguito un seminario con l'inventore di questo e vari altri sistemi: Sergi Jordà dell'università/conservatorio di Barcellona. Le formine compongono il controller, una telecamera interpreta le figure e un proiettore illumina il tavolo e mostra cosa avviene Il suono è generato da un software su un computer. Il montaggio richiede un paio d'ore per l'allienamento di telecamera e proiettore. Ma c'e' da dire che questo è' un sistema "chiuso", nel senso, questo particolare controller comunica solo con il suo software. Qui l'home page e un video di un con l'uso più formine. La cosa non credo sia entrata in produzione (anche se Jordà stava cercando imprese disposte), ma ha comunque destato particolare attenzione. Bjork ad esempio si è portata questo strumento nell'ultimo tour
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Chitarra digitale
E' una cosa a se... non andrebbe visto come un emulatore (lo dice lo stesso produttore, a quanto leggo) e non produce suoni propri. Va collegato ad un modulo esterno, un generatore di suono come un sintetizzatore, un campionatore... In soldoni e detta terra, terra: consente ad un chitarrista di suonare un suono di una tastiera, con l'impostazione da chitarra Un chitarrista potrebbe fare dei tappeti, degli "archi", dei suoni eterei e spaziali, dei bassi sintetici o dei lead per assoli in stile moog... cose in cui la sensibilita' al tocco è decisamente relativa... Il tutto usando le scale e accordi da chitarra. Senza dover imparare a suonare una tastiera... Niente di più. Potrebbe pure usare campioni di strumento d'orchestra: trombe, pianoforte (sic), flauti e... chitarra Ovviamente, qui il tocco e la sensibilita' del controller pesa e imho il risultato sarebbe pure una gran tamarrata
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Chitarra digitale
Si, chiaro, ma mai incluso nel corpo di una chitarra (a parte la chitarra del chitarrista dei Muse... ma quel kaosspad non è usato come controller midi, ma come effetto sul suono della chitarra) Voto le eowave con sensori midi sensibili a temperatura, luce, distanza, direzione, fotocellula, laser, flessione, respiro, posizione nello spazio... tutto quel che serve per costruirsi una bardatura o midizzare qualcosa guanti, caschi, porte, stanze, ecc... le meraviglie del fai da te
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Chitarra digitale
Nella fattispecie non conosco il funzionamento dei Korg, ogni casa poi ha la sua terminologia. Il protocollo midi permette comunicazioni tra le macchine. Un controller, come una tastiera o questo aggeggio a forma di chitarra (o il finto sax), di suo e' "muto". Ma grazie al midi può comandare un synth o un campionatore: altezza delle note, dinamica, modulazioni... Bisogna assegnare al controller e al synth lo stesso canale midi (da 1 a 16) così che uno ascolti i messaggi dell'altro. Quindi sì, è possibile usare un aggeggio apparentemente inutile, come questa chitarra, per controllare un sintetizzatore di fascia anche molto alta, un campionatore o un plugin su computer. Da quanto leggo sulla descrizione dell'oggetto, lo stesso produttore non intende imitare una chitarra, ma permettere ai chitarristi di sperimentare con suoni elettronici... ma non è un'idea nuova, chitarre midi esistono da decenni, questa di diverso ha una superficie sensibile al tocco e quindi qualche parametro in piu' da mandare via midi. Non cambierà la storia della musica...
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Chitarra digitale
La frase era veramente assurda... leggendola ho avuto quasi uno smarrimento Spoiler: Il microkorg include una valvola, credo una preamplificatrice, usata per saturare il segnale audio nell'ultimissimo stadio, cioe' all'uscita. Il suono sintetizzato in maniera digitale (nel korg), passa nella valvola per ricevere una "scaldatina" prima di uscire. Non è fondamentale... tant'e' che si trova negli aggiornamenti dei modelli korg, ma nei predecessori non c'era (triton, electribe, ecc...) Il minimoog (e tutti gli altri synth che mi vengono in mente) non ha valvole. Genera varie forme d'onda mediante circuiti a transistor. Dagli oscillatori, il segnale audio attraversa dei filtri e giunge allo stadio di amplificazione e quindi all'uscita. Su questa catena divisa in tre blocchi si può agire con i controlli. E' proprio il transistor la fortuna dei sintetizzatori "analogici" come il moog: i transistor possono essere aperti o chiusi da tensioni molto basse e le tensioni regolate manualmente (con potenziometri) o in automatico (con circuitazioni collegabili ai parametri di altre). La catena del segnale può diventare bella complessa e il pannello di un sintetizzatore riempirsi di spinotti e cavi che mandano una tensione di controllo da una parte all'altra tra i vari blocchi. La valvola invece deve lavorare a tensioni decisamente alte e non sarebbe stata utile. Questi erano gli "analogici". Consentono bassi profondi, attacchi graffianti, presenza su tutto lo spettro delle frequenze, controlli continui... a scapito di polifonia, varieta' timbrica a disposizione Riassumo la catena di sintesi sottrattiva (la piu' usata) OSCILLATORE manda segnale a FILTRO e quindi a AMPLIFICATORE Nei "digitali" gli oscillatori sono sostituiti da altre fonti come campioni di forme d'onda (un solo ciclo ripetuto = wavetable o un campione più lungo = workstation e sampler). oppure ancora generatori in modulazione di frequenza (FM). Grande varieta di suoni, polifonia, ma timbro spesso poco incisivo, freddo, controllo non continuo, ma discreto a balzelli I nuovi synth a "modelli fisici" simulano in maniera matematica il comportamento di un segnale in un circuito, possono quindi emulare gli "analogici" sia nei suoni che soprattutto nei controlli (da metà anni 90 siamo tornati ai synth pieni di manopole), pur garantendo buona polifonia Questa chitarra dal concetto per niente nuovo e che non credo avra' successo, la vedrei bene proprio con i synth a "modelli". P.S: Nella tua frase sfortunata di prima c'erano altri due errori che mi han fatto saltare sulla sedia: 1) Il moog non è polifonico, quindi non ideale con l'aggeggio del topic 2) Il moog non è midi, non potresti mai usarlo con questo accrocco di chitarra
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Chitarra digitale
Rileggi per un secondo questa frase e conta il numero di strafalcionerie "Un synt è un moog e quindi un apparecchio che produce un suono per oscillazione valvolare." Scusa ma non mi metto nemmeno a discutere di capolavori, gusti, successi, chitarristi, workstation o synth... mi spiace E non te la prendere... ma calibra un attimo gli interventi... Spoiler: Un autoveicolo è una maserati e quindi un apparecchio che produce movimento per rotazione equina
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