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Capitolo Ventisette – Genesi dei ferrotitani
Capitolo Ventisette – Genesi dei ferrotitani Il confine nord-occidentale di Saikai, che divideva il feudo da quello di Ezo, era costituito da una serie di desolati rilievi scuri, formazioni rocciose in cui ben poca vita sembrava svilupparsi tra la ghiaia e le fredde e spoglie creste naturali. La partenza da Kirigashima aveva dato l'occasione agli avventurieri di osservare le ampie risaie e le coltivazioni di alberi da frutta, risorse talmente importanti per la guerra da essere controllate a vista dalle divisioni di soldati che non volevano concedere al nemico l'occasione di intaccare le loro riserve. Ma nonostante il clima di guerra, quella visione che li aveva accompagnati per quattro giorni di viaggio in carrozza era sembrata comunque assai più allegra del posto in cui si trovavano ora... e questo senza contare il fatto che essi stavano per entrare all'interno della misteriosa fabbrica in cui venivano prodotti i ferrotitani, l'ultima innovazione per la guerra dell'esercito di Masato Ishibura. I venti samurai che accompagnarono il gruppo nel corso di quei giorni, uomini vestiti con armature color bronzo e recanti gli stendardi dello shogun Nichiya, assicurarono agli avventurieri un adeguato riposo notturno. Zelanti, avrebbero rifiutato qualsiasi offerta di condividere le veglie notturne Lo shogun vuole che siate preparati al massimo. Il riposo per un guerriero è importante quanto la sua lama ribatterono a più riprese. La scorta si congedò da loro il giorno prima dell'arrivo in quella spoglia gola, raggiungibile tramite un dissestato sentiero che fu scovato dagli esploratori grazie alle tracce di ruote di carro che solcavano l'angusto terreno Da qui potrete procedere a piedi, fino all'ingresso. Buona fortuna e che gli dèi vi accompagnino augurarono. Il sentiero conduceva a un piccolo pianoro, in cui gli avventurieri più attenti notarono diverse tracce di carri sovrapporsi, stimando passaggi di mezzi con carichi pesanti al ritmo di cinque o sei nell'ultima settimana. Le tracce conducevano presso quella che era una grotta solo esternamente dall'aspetto naturale. Al suo interno due strade si diramavano, sancendo i percorsi in cui nel primo venivano condotte le materie prime, mentre nel secondo venivano presumibilmente fatti uscire gli scarti. L'ipotesi venne avvalorata quando tracce di trucioli di ferro e frammenti di vetro vennero rinvenuti all'ingresso della seconda strada. Al centro di quel bivio, una pesante griglia di ferro che si trovava a due metri di altezza sanciva l'ingresso dell'ampio condotto di areazione scavato all'interno della roccia e puntellato da travi di ferro. Tolta la copertura, Sharifa non aveva problemi a poter entrare. I tre gruppi erano pronti a dividersi, tredici avventurieri in quella breve zona priva di personale all'ingresso del misterioso complesso dove venivano generati i terrificanti ferrotitani. x tutti
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
DM x Zhuge La maggior parte degli avventurieri compilò i propri testamenti, che vennero presi in consegna dallo scriba di palazzo Auspico che essi potranno essere un giorno riletti dagli autori, anziani e con il sorriso sulle labbra, in ricordo dei pericoli che siano stati superati con successo disse lo shogun, solennemente Vi auguro di poter tornare sani e salvi, ospiti ancora nel mio palazzo per raccontarmi delle meraviglie che avete veduto. Una ventina di samurai giunse a cavallo, pronti a fungere da scorta per il viaggio che gli avrebbe permesso di attraversare la regione alleata e raggiungere infine il luogo d'origine dei ferrotitani, l'arma non più segreta dell'esercito di Ishibura. Quando le carrozze infine partirono, diversi abitanti del luogo sollevarono lo sguardo alla vista di quella processione. Uomini, donne e bambini, bottegai e mendicanti, soldati e artigiani, tutti attesero il passaggio delle carrozze per porgere un educato inchino, segno di rispetto per coloro che erano giunti dal Continente Occidentale per salvare la loro terra. Pur non potendoli aiutare nella guerra, i popoli del Katai che si opponevano alla tirannia erano con loro, eroi di una terra lontana.
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
I doni dello shogun vorrebbero essere un prestito per la guerra (frecce a parte, non pretende gliele ritrovate ogni volta). Venderli sarebbe considerato estremamente scortese
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
DM Il comandante Ikari, che aveva sottoposto loro la questione, osservò con malcelato sdegno l'ubriachezza di Thorlum e le frecciate scambiate con Bjorn e Oceiros, il cipiglio truce che si spianò leggermente solo quando fece gli onori di casa nel ringraziare la cortesia degli altri eroi che spesero grandi ringraziamenti, come Sharifa e Golban E noi siamo grati a voi per l'aiuto che ci avete mandato nel momento del bisogno. La famiglia reale di Firedrakes ci ha tenuto a spiegare il vostro contributo nel permettere l'invio di uomini in nostro aiuto. Lo shogun si sente in grande debito con voi ma, se riusciremo a ribaltare le sorti di questa guerra, allora forse potremo darvi il giusto riconoscimento dopo aver preso nota delle decisioni degli avventurieri giunti da occidente, e aver posto un educato inchino, egli si allontanò. Non vi furono conseguenze per la condotta indecorosa di Thorlum, tuttavia nei giorni seguenti il nano ebbe più volte la sensazione che ad egli venissero riservati i pezzi di pesce meno pregati e i tagli di carne meno gustosi. X Trull x Winn'Ier x Bjorn Riepilogo oggetti identificati La mattina del quinto giorno da quando si erano riuniti, gli avventurieri ebbero modo di incontrare nuovamente lo shogun, il quale aveva fatto preparare per loro le carrozze color celeste e argento che li avrebbero condotti attraverso l'entroterra fino al confine meridionale di Ezo, dove sorgevano i rilievi che componevano per buona parte quella ampia regione dal clima rigido Il Picco del Dolore sorge come un dente grigio vicino ad altri rilievi minori spiegò Nichiya Kosuke Non potrete sbagliarvi, né al contempo dovrete temere le temperature. In questo periodo dell'anno Ezo ha temperature miti e adatte all'agricoltura di riso e il Picco si trova nella fascia più temperata. E' una landa desolata e principalmente rocciosa, povera di piante e animali. Non avrete difficoltà a raggiungere l'interno, secondo i dati che abbiamo, tuttavia fate attenzione a ciò che troverete all'interno raccomandò lo shogun Fermare la produzione di ferrotitani e distruggere i modelli costruiti sono l'obiettivo, ma non abbiate paura di fuggire, se a un certo punto ritenete di non potercela fare. La vostra presenza nella battaglia finale può essere ancora più rilevante, specie per il morale delle vostre truppe. Lo shogun chiamò uno degli scribi di palazzo Confido che la vostra esperienza e le vostre scelte come gruppo porteranno al successo, tuttavia so che alcuni di voi hanno famiglia e se qualcuno di voi volesse lasciare testamento può farlo Kosuke tossicchiò prima di proseguire Non vi è disonore nel pensare ad ogni eventualità, in particolar modo se dovrete vedervela con Masato Ishibura, gli Undici e i draghi cromatici nella battaglia che si prospetta a Katori. Farò in modo che i documenti vengano ufficializzati e trasmessi nel vostro continente. x tutti
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
DM x Bjorn Vaiara si allontanò a passo svelto. Per giorni ella non si fece vedere. Gli avventurieri non mancarono di tenersi impegnati, godendosi il momento di tranquillità che si presentò loro. Seline, Oceiros, Celeste e Sharifa scoprirono i piaceri dei massaggi, effettuati da educate signore del luogo la cui delicata pressione delle dita e delle mani rilassò e distese i muscoli tesi delle clienti come mai era avvenuto, distruggendo sul nascere qualunque paragone che la elocatrice potesse avanzare Sembra che lei combatta tutto il tempo commentò una delle massaggiatrici mentre si occupava di Celeste Sento tantissimo stress, come se lei badasse a un sacco di persone contemporaneamente, signorina un responso diverso giunse dalla orientale che si occupava di Seline Qui non sento molto stress, non è una che si affatica molto. Clint portò le collane di madreperla, il cui effetto venne confermato dal negoziante dalla camicia verde con un drago dorato cucito, che le osservò e le identificò Sono un articolo che non ha grandissimo mercato via via che si va nell'entroterra commentò Inoltre il materiale è assai raffazzonato. Le perle valgono davvero poco, come se a chi le ha create importasse più avere un oggetto il più presto possibile che non un nobile orpello il commerciante comunque le accettò, firmando una lettera di credito che il Draconis fu in grado di incassare ad una delle filiali bancarie presenti. Lì scoprì che buona parte della valuta del Katai era in stoffa intarsiata con il valore, a volte assai elevato, dell'importo. La ragione di tale innovazione bancaria stava nel maggior controllo delle risorse minerarie e in un notevole risparmio nei trasporti e nella produzione. x Clint Una particolarità che venne scoperta nel tempo passato a palazzo fu un passatempo molto in voga tra gli studiosi e i nobili: lo shogi. Esso assomigliava molto agli scacchi occidentali, tuttavia aveva un suo metodo di “promozione” delle pedine e si basava molto sulla capacità strategica che non sulla sola fortuna. Le scommesse erano piuttosto comuni tra i funzionari e i ministri, che spesso scommettevano posizioni lavorative minori o favori richiesti dal vincitore. X giocare a Shogi Giunsero novità da Firedrakes, quando la contessa Sophia si trovò a comunicare l'esito dell'infiltrazione portata da una squadra di Garnia presso la miniera di Kozan. Dopo la crisi portata dall'assalto degli eroi e la scomparsa del generale Yodogawa, la sicurezza era stata raddoppiata. Dei Tagliarocce che avevano tentato la fuga, solo in pochi sembravano essere riusciti a fuggire dal tunnel scavato nell'area dei miasmi velenosi, con molti dei nativi che morirono per le intossicazioni e i rimanenti che furono di nuovo messi in catene e al lavoro. Purtroppo non sembrava esserci possibilità di salvare nessuno, vista la rinnovata e più severa sorveglianza, e non essendo nemmeno noto il destino dei pochi fuggitivi. Le informazioni sui ferrotitani erano costate un prezzo alto, motivo per il quale lo shogun passò ancora più tempo con i suoi strateghi per assicurare la migliore collaborazione nell'assistere l'ingresso degli avventurieri nel pericoloso complesso in cui erano tenute le creature costruite dagli Schiacciagoblin. Uno dei comandanti dell'esercito dello shogun Nichiya, una sera, si rivolse al gruppo dopo la cena Lo shogun chiede se avete deciso come schierarvi per l'ingresso all'interno del Picco del Dolore disse Inoltre intende farvi dono di alcuni cimeli personali per accompagnarvi nel vostro viaggio aggiunse facendo chiamare un paio di servitori che portarono a braccia un lungo baule in legno sigillato. Aperto il lucchetto, all'interno essi poterono trovare alcuni oggetti il cui funzionamento fu spiegato loro dai servitori. Molti di essi erano armi ormai inutilizzabili alla guerra o pezzi di armatura la cui ricostruzione avrebbe richiesto più tempo del dovuto. Tuttavia più di un reperto si rivelò utilizzabile anche nell'immediato. Lista dei cimeli valutati come utilizzabili x tutti
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
DM Lo shogun convenì sull'assenza di domande particolari, limitandosi a convenire sulle riflessioni degli avventurieri più scrupolosi E' vero, la sopravvivenza di Maki Tetsuo potrebbe far ripresentare il problema in futuro. Qualora vi trovaste ad affrontarlo non temete di vedervela con lui, poiché gli Undici costituiscono i più spietati servitori di Ishibura. Con il termine della cena, diversi servitori giunsero a portare via il resto delle vivande non consumate, con lo shogun che augurò un buon riposo ai suoi ospiti Potrete rimanere nel mio palazzo finchè non sarà il momento di condurvi a Picco del Dolore. Fino ad allora potrete girare liberamente la città. Vi consiglierei di rimanere in città in questi giorni, così da poter essere facilmente reperibili in caso di bisogno furono le ultime parole che egli rivolse agli stranieri, prima di dirigersi ai propri alloggi. x Bjorn La permanenza a Kirigashima offrì l'occasione, a tutti i viaggiatori, di scoprire le particolarità della cultura quotidiana del Katai, come i bagni pubblici noti come sento. Esse erano strutture riconoscibili dalla tenda divisoria usata come insegna all'ingresso, al cui interno erano presenti settori riservati ai due sessi separati da un unica parete divisoria alta circa due metri. Il galateo locale richiedeva, prima di potersi immergere nudi nell'ampia vasca pubblica di appartenenza, di lavarsi tramite gli appositi saponi e i secchi di acqua a disposizione, poiché il bagno veniva visto come un rituale di purificazione del corpo e dello spirito. L'ingresso costava 1 moneta d'argento ad ingresso per chi non sottoscriveva abbonamenti particolari. Strutture simili chiamate onsen, che sfruttavano però l'acqua termale, erano presenti solo nelle aree di campagna. Se nel Continente Occidentale vi era più libertà di esercizio (con i rischi relativi), la prostituzione del Katai pareva assai più ordinata, esercitata in un vero e proprio “quartiere del piacere” in cui varie strutture volgarmente chiamate “ostelli dell'amore” offrivano la possibilità di avere compagnia con delle oiran, prostitute del luogo. Nonostante agli inizi vi fosse stata una certa reticenza nei confronti degli stranieri, l'aumento degli affari compensò i controlli cui le prostitute si sottoponevano a beneficio della loro salute. Le strutture avevano anche un particolare servizio di massaggi che, allo stesso modo dei piaceri carnali acquistabili, aumentavano di qualità all'aumentare del prezzo, arrivando ad accompagnarsi ad aromaterapia, musica di sottofondo e bagno caldo effettuato dalla paziente. X chi cerca servizi nel quartiere del piacere Il fatto che Kirigashima fosse stata riconquistata non sembrava aver diminuito il livello di allerta delle forze presenti, giunte da diversi angoli del Continente Occidentale per aiutare i soldati della resistenza che costituivano le ultime forze pronte a lottare contro lo shogun Masato Ishibura. Il quartiere militare era in fermento e non era insolito vedere diversi carichi giungere dal porto, venire controllati e infine fatti pervenire a beneficio dei fabbri locali. Molti giovani del luogo avevano trovato lavoro come apprendisti maniscalchi, per quanto in quel periodo il ferro era sempre più difficile da reperire (gli avventurieri sapevano il perchè) e buona parte delle materie prime venivano importate da Occidente. La presenza di wu-jen e sacerdoti garantì la creazione di diverse opere, le quali non sempre trovarono però un bacino di utenza ampio, finendo per essere venduti in sconto. Lista delle armi e delle armature in sconto a Kirigashima (1 esemplare per modello) La visita in tali luoghi generò una certa gioia dai soldati stranieri, in particolar modo gli uomini dei fiordi degli jarl Fredrik e Siggard, oltre ai Dragoni di Acquastrino. Diversi erano i veterani che avevano combattuto nel corso dell'assedio al palazzo della Regina del Gelo o nella battaglia dell'Enclave e l'occasione di poter ripagare gli eroi del loro coraggio venne suggellata con una notevole dose di bevute. Se gerle e anfore di vino erano giunte da Glantria e dalla Lega di Ilitar, anche idromele dai Fiordi e botti di birra recanti i sigilli di Huruk-Rast assicuravano agli uomini la possibilità di rilassarsi fuori dal loro servizio. Bevanda che comunque venne accolta con favore anche dagli occidentali fu il sakè, una bevanda alcolica locale piuttosto forte (tra i 15 e i 17 gradi per capirci) derivata dalla fermentazione del riso. x tutti
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
DM Bjorn! eclamò Vaiara, raggiungendolo in quello che fu un momento intimo assai pubblico. Gli anni passati sembravano aver modellato in meglio la giovane mezzelfa, ora giovane donna. Gli ultimi segni della sua adolescenza erano stati sostituiti da lineamenti marcati, il corpo risanato come lo spirito. La mezzelfa abbracciò l'uomo dei Fiordi, che venne investito da un profumo di lavanda prima che la giovane prendesse il suo viso tra le mani, un candido sorriso stampato sul volto Non sapevo foss-- anche Vaiara si interruppe, imbarazzata, quando si accorse che tutti gli occhi erano puntati su di loro. Ricompostasi, fece un profondo inchino in direzione dello shogun Perdoni la mia mancanza di rispetto, mio signore disse. L'anziano lasciò correre quello slancio di affetto, l'ombra di un sorriso che spuntava sotto i lunghi baffi Nessun problema, Vaiara. Al termine della riunione potrete parlare in privato. Lo shogun Kosuke annuì alla domanda di Liang In parte, sì. Sono addolorato di doverti annunciare che buona parte dell'Ordine della Fenice di Giada è stato sconfitto dagli Undici, l'elitè di combattenti di Ishibura. I superstiti, o per essere precisi coloro che hanno l'età per combattere, sono Moshi Zakuya e due giovani suoi compagni che egli ha “risvegliato” nel corso di questi anni spiegò l'anziano capo Egli sta coordinando azioni di guerriglia a Shuto in questo momento, fornendo un aiuto inestimabile agli eserciti alleati mentre stiamo organizzando l'invasione. Nichiya Kosuke raddrizzò la schiena, osservando i presenti Il piano finale non consiste in una guerra di conquista. La necessità di spostare così tante truppe in una terra per voi straniera rischierebbe di costare troppo. Le truppe dell'Occidente marceranno invece verso Katori, nel tentativo di conquistarla in un unico assedio. Sarà un rischio grande, in cui scommetteremo su ogni singola risorsa che è stata schierata nello scacchiere della guerra. Ma se conquisteremo la città, e magari uccidere Ishibura stesso, la posizione della più grande città del Katai renderà semplice la conquista del resto dei feudi Kosuke tossì per poi proseguire Aver fatto di Katori il centro nevralgico della guerra potrebbe infatti rivelarsi un'arma a doppio taglio per Ishibura. Ed è su questo che contiamo. Lo shogun appoggiò i gomiti sul tavolo, per poi congiungere i polpastrelli delle mani in una posa riflessiva Prima di ciò, però, sarà importante tentare di fermare la produzione dei ferrotitani. Sono una ideazione recente spiegò lo shogun in risposta ai dubbi di Celeste Un parto della mente malata di uno dei membri degli Undici. Il vostro amico disse riferendosi a Bjorn Li ha descritti bene, sono capaci di sventrare anche la migliore armatura completa. La loro stazza compete con quella dei draghi che avete affrontato il che sì, li rende di certo importanti. Non ne sono stati sviluppati molti per fortuna, quindi se riusciste a fermare la produzione e magari anche i prototipi già operativi, eliminereste un grosso vantaggio per i nemici aggiunse per chiarire il dubbio sul ruolo degli avventurieri posto in essere da Clint. lo shogun prese una sorsata di tè, per concludere il suo pasto e rispondere alla richiesta di informazioni avanzata dal kalashtar Il rischio di fallimento c'è, nonostante le nostre informazioni, quindi il vostro tentativo non deve essere per forza una missione suicida. Ad ogni modo abbiamo seguito i carichi di ferro fino al Picco del Dolore, scoprendo che la struttura all'interno deve disporre per forza di un ampio personale e forze di difesa preparatissime. Sappiamo di almeno un membro degli Undici all'interno, poiché Maki Tetsuo non ha più lasciato la struttura dalla sua apertura, mentre la sicurezza è stata affidata a un occidentale come voi, che dopo alcune brevi indagini abbiamo scoperto chiamarsi Paradiso Velleri. Prima che la nostra spia venisse scoperta, ci ha inviato i progetti originali della zona di carico e scarico merci spiegò lo shogun, chiamando un paio di servi che fecero spazio sul tavolo per mostrare delle pergamene ingiallite su cui erano riportati gli schemi architettonici della parte iniziale della struttura Come potete vedere vi sono due strade principali. I nostri strateghi hanno stabilito la migliore strategia possibile per assicurarvi le minori perdite, quella di dividersi per confondere il personale che possa scoprirvi, per poi riunirvi nell'anticamera della produzione centrale. Ma dovete fare attenzione, c'è una particolarità nei sistemi di sicurezza lo shogun puntò un dito per indicare due porte, una per ogni strada Esse possono essere aperte solo dall'interno. Per fortuna abbiamo trovato una strada alternativa, un condotto di areazione necessario per questa massiccia struttura, il quale può essere attraversato in sicurezza da uno solo di voi, un esperto che possa raggiungere le porte dall'interno e aprirle a beneficio di entrambi i gruppi che si faranno strada lo shogun quindi rimarcò le due strade a disposizione, che attraversavano aree destinate allo stoccaggio temporaneo Dovrete coordinarvi con attenzione, quindi consiglio di scegliere un leader in entrambe le squadre, qualcuno che possa ispirare lealtà attraverso l'esperienza e capacità di guidarvi tra le linee nemiche. Giunti nell'anticamera dovrete agire a vostra discrezione, poiché non abbiamo informazioni su ciò che troverete all'interno e su come potrete sabotare la produzione e i prototipi attivi. Vi sono domande? Un interruzione giunse, ma non dagli avventurieri. Un servo si avvicinò al suo signore, per poi inginocchiarsi e porgergli una coppia di missive. Kosuke controllò la prima, leggendola con sguardo attento, prima di annuire e congedare il suo servitore. Quindi allungò la seconda agli avventurieri E' arrivata una staffetta per voi, da Firedrakes, scritta dal generale Yodogawa con un dossier solo per i vostri occhi gli avventurieri furono quindi liberi di poter leggere il resoconto inviato. Contenuto della missiva di Yodogawa x tutti
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Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente
Capitolo Ventisei – Una finestra che si affaccia ad Oriente La necessità di riunire i tredici Eroi dell'Occidente, nome che veniva più spesso utilizzato dagli abitanti di Arth per indicare il gruppo di avventurieri che fungeva da portabandiera per la guerra che stava avvenendo, richiedette tre ulteriori giorni e la collaborazione di Eipherys Silverstar. Non ci fu quindi da stupirsi se i primi a giungere in carrozza al punto di incontro a Saikai, furono coloro che vennero accompagnati sulla costa dal druido Gargamellor e dalla sua compagna animale, il capodoglio Celestina. Il mentore di Winn'Ier diede la sua parola di riportare sani e salvi i prigionieri salvati, poco prima che il gruppo venisse raggiunto da un gruppo di samurai, i guerrieri scelti al servizio dello shogun Nichiya Kosuke, affinchè li scortassero sani e salvi a quella che fungeva da capitale pro-tempore. Kirigashima era infatti la seconda città più popolosa di Saikai, l'ampia regione costiera del Continente Orientale, riconquistata a fatica dalle truppe dello shogun solo dopo che esse avevano ottenuto il supporto di un nutrito gruppo formato da ottocento uomini dei Fiordi, cinquecento dei Dragoni di Acquastrino, seicento fanti da Scogliera Argento, mille uomini dell'esercito di Arcoria e altrettanti da Garnia, oltre a duecento panettieri da Brughioro. Per quanto le battaglie avessero portato anche la necessità di molte riparazioni, quando il primo gruppo di avventurieri giunse, la nuova capitale sembrava aver già risolto il grosso dei problemi. Riconoscibile artisticamente per i particolari tetti in tegole e le abitazioni che si sviluppavano molto più in verticale rispetto ad Occidente, Kirigashima offriva uno spettacolo esotico per chiunque non fosse mai giunto in quel lontano paese. Kirigashima (vista serale) Gli impegni dello shogun per consolidare gli instabili confini del suo stesso paese, in piena guerra contro le interminabili ondate nemiche, costrinse il gruppo di eroi ad aspettare più del dovuto. L'attesa non fu comunque dettata dalla noia, poiché offrì l'occasione a Clint, Oceiros, Seline, Celeste, Zhuge e Thorlum di visitare la grande città, in cui gli abitanti dagli occhi a mandorla sembravano api industriose. Ma pure il loro attaccamento alla tradizione, ai kimono e al loro dialetto che a volte rendeva difficile capirli, era solo una falsa impressione di quello che era un carattere molto educato e al contempo riservato. Gli stranieri non avrebbero saputo dire se ciò rappresentasse una effettiva apertura verso l'Occidente, ma a discapito di quale fosse il loro pensiero, la guerra sembrava non creare distinzioni di razza e i mercanti si dimostrarono tutti ben disponibili a fare affari con i nuovi venuti. Le bancarelle variavano da semplici souvenir a abiti di foggia locale, da specialità locali (che ebbero modo di conoscere bene) ad oggetti volti alla guerra come armi e armature elaborate secondo la tradizione di quel continente, costruite e trattate in ogni singolo dettaglio, come se il loro artigiano cercasse la perfezione in ogni gesto e in ogni singolo componente. Il terzo giorno, accolti da una calca di bambini e curiosi, giunsero anche Chandra, Bjorn, Trull, Winn'Ier, Sharifa, Golban e Tom Po, i quali ebbero presto l'occasione di reincontrarsi per strada con i propri compagni. Essi poterono godere delle stesse novità che si erano presentati agli occhi dei compagni, che poterono guidarli tra i venditori di dango e tè verde, okonomiyaki, onigiri, ramen, soba, udon, sashimi e banane glassate ricoperte di zucchero servite su un bastoncino. Era una cucina molto diversa da quella a cui erano abituati, che giustificava le immense risaie che erano visibili dai punti più alti della città, sconfinate come i campi in cui crescevano il resto dei frutti che nutrivano quel grande e rigoglioso paese. Coloro che erano giunti da più tempo avevano avuto modo di dormire presso le ampie stanze degli ospiti predisposte dallo shogun Nichiya, il quale finalmente ebbe il tempo di palesarsi a loro quando furono chiamati a cena. La presenza di così tanti eroi aveva spinto i cuochi di corte a offrire una offerta completa delle pietanze che avevano preparato, un menù di più di cento portate diverse che offrivano un vero e proprio ventaglio alimentare del Katai e che comprendeva anche molti piatti fritti andare a braccetto con il pesce crudo che era una componente importante. Bizzarra tradizione locale, al posto delle usuali posate vi erano solo una coppia di bacchette. I bagagli vennero portati alle stanze singole in cui ognuno poteva dormire, le cui pareti erano in cartapesta e le porte fatte in un leggero legno e binari su cui esse scorrevano all'apertura. Come letti vi erano dei giacigli noti come futon. Al momento della cena con i suoi illustri ospiti, lo shogun Nichiya Kosuke fece il suo ingresso. A discapito dei regnanti giovanili cui erano stati abituati (con la sola eccezione di Augustus Mac-Tir), lo shogun pareva assai avanti con l'età, un vegliardo pelato e con una lunga barba e baffi grigi, la schiena curva sotto il peso dell'età. Nichiya Kosuke Dopo un inchino da in piedi, egli si rivolse ai suoi ospiti Possiamo sederci disse dando così il via alla cena A quanto ho potuto capire, molto vi devo per l'aiuto che ho ricevuto. Sono addolorato che dobbiate visitare il mio paese in questi tempi. Prima della guerra Saikai era una rara gemma di bellezza, un paese in cui anche il più povero poteva portare cibo in tavola. Adesso non sempre è così e io stesso cerco di rinunziare a quello che posso, se può servire ad altri. Non fraintendetemi disse lo shogun sollevando lo sguardo e osservandoli con occhi a mandorla svegli e attentissimi Quello che non vi sentirete di mangiare non verrà buttato, ma verrà donato ai più poveri e alla mia fedele servitù. Lo shogun Nichiya Kosuke parlò quindi in tono pratico agli avventurieri So che vi siete reincontrati solo oggi, quindi cercherò di riassumere le notizie che siamo riusciti ad ottenere. A nord-est di qui, nelle pendici sud di Ezo, sorge il Picco del Dolore. Non è una località interessante, anzi è spoglia e arida, solcata solo da venti freddi. All'interno di quella montagna, a quanto ci è stato detto dal generale Yodogawa Hisashi, sorge il complesso in cui vengono creati i ferrotitani, mostruosità partorite dall'unione di ferro, tecnologia del vapore e magia. Mostruosità capaci di abbattere interi eserciti e la cui potenza nello scacchiere della guerra è assai grande lo shogun bevve una tazza di zuppa per poi proseguire Io e i miei strateghi stiamo elaborando varie possibilità sulla base delle poche informazioni a nostra disposizione. So che i vostri sovrani erano soliti inviare piccoli gruppi, ma data l'importanza di questa missione abbiamo convenuto che non saranno sufficienti solo alcuni di voi. Ci servirete tutti per questa importante missione di infiltrazione e spionaggio che precederà il vostro ingresso in guerra. Lo shogun rimase in silenzio, per dare l'occasione agli avventurieri di porgli le domande e conversare tra di loro. Per suggellare il suo momento di ascoltò, battè le mani per chiamare una delle sue ancelle, una graziosa e giovane coppiera mezzelfa che quando ebbe modo di vedere gli eroi finì per far cadere a terra la propria brocca, lo sguardo trasecolato fisso su Bjorn Havardsson. Nonostante il kimono che indossava e l'assenza delle percosse che aveva visto al loro primo incontro, egli riconobbe subito Vaiara, la mezzelfa che aveva salvato quattro anni prima. x tutti
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM Derbel annuì alle parole di Trull Dovremmo fare att-- Quello che mio marito intende dire interloquì Marie Antoinette E' che non possiamo rischiare di mandare più uomini a morire di quanti ne potremmo salvare. I Tagliarocce sono nani... di rispetto, ma essi dovranno badare a sé stessi, nel momento in cui si sono separati da voi. Avete fatto la scelta giusta, il generale era ben più importante comunque ci tenne a puntualizzare Sophia, con un filo di voce, non parve comunque voler concedere l'ultima parola alla cognata Io contatterei Augustus per sentire se ha modo di mandare un gruppo di esploratori accompagnati dal suo mago di corte spiegò Se la miniera avrà per allora ricevuto rinforzi, mi assumerò il rischio Derbel rivolse un sorriso enorme alla sorella Procedi pure, sorella mia La principessa sua moglie si limitò a sbuffare in silenzio. Derbel quindi proseguì Godetevi la giornata, presto faremo in modo di riorganizzare la vostra ripartenza, la tappa sarà a Kirigashima dove stabiliremo i dettagli per la vostra prossima missione. x Trull x Winn'Ier x Sharifa x Bjorn Il sole raggiunse lo zenit, per poi ridiscendere lentamente in quell'ultimo momento di riposo a Firedrakes, la città che aveva fatto incontrare i primi eroi e che ora nostalgicamente li salutava, prima del loro ritorno ad Oriente. La guerra chiamava, inesorabile e ineluttabile.
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM Accidenti, mai che me ne vada una giusta! imprecò a mezza bocca Gargamellor, bloccato sul nascere dalla presenza di quel muretto basso, ma solido (e che alcune malelingue avrebbero definito anche tracagnotto) che prendeva il nome di Seline. Il druido non potè che brontolare come non ci si potesse fidare del prossimo, prima di annuire alle osservazioni di Oceiros Nessun problema per questo. Non avete idea di quante persone può prendere su Celestina, c'è posto per tutti e anche di più! commentò ridacchiando. Celestina spruzzò uno sbuffo di acqua che finì per investire in pieno Thorlum. Clint e Celeste colsero l'occasione, mentre venivano distribuiti cibo e conforto, per conoscere i nuovi venuti. Se la piccola Assia si limitò a dire il suo nome, dopo aver sgranato gli occhi alla vista del gioco di prestigio della Trombavino, il dromita Ijash e il duergar Horgar rimasero in ascolto mentre Festan parlò con l'elocatrice Non siamo un ordine cavalleresco, ma ci riteniamo più degli avventurieri erranti spiegò l'uomo mentre si passò una mano tra i lunghi capelli cresciuti nel corso della prigionia Gli dèi ci hanno dato la benevolenza di poteri simili a quelli dei paladini, ma noi non ci leghiamo a dei dettami se non a quelli di tutelare la libertà delle persone. E per quanto io non potessi venire controllato da quei maledetti ragni, essi riuscirono però a farmi prigioniero... Lucrecia si fece avanti quando l'argomento toccò il Vicario In questo forse posso aiutarvi disse la Decanti Il Vicario è l'entità più misteriosa dell'Ordine Sinaptico, al vertice sopra chiunque e seconda solo a Tharizdun, di cui è progenie spiegò la mora Il tempo che ho passato distante da voi l'ho speso in ricerche per scoprire la sua identità. Egli è un balor, generato dalla pura e semplice malevolenza dell'Oscuro, e porta il nome di Xagroth. La sua potenza è incalcolabile, basti pensare che egli da solo fu in grado di uccidere con facilità l'ex Portavoce Volchovar, un diavolo della fossa psicopatico che fu condannato a morte per aver fallito il precedente tentativo di far partire una guerra su larga scala dal Katai Lucrecia si strinse con la mantellina datale da Celeste E' potente e astuto, un avversario che non credo possiate sconfiggere direttamente. Ma forse potete boicottare i suoi piani, se riuscirete a porre presto fine alla guerra. Io cercherò di capire meglio da dove e come opera la donna sospirò Non ci saranno segreti. Ve lo devo. x Seline Gargamellor diede risposta ai dubbi di Celeste Il rendez-vous sarà direttamente a Kirigashima, una delle città più grandi di Saikai spiegò il druido La vostra contessa mi ha spiegato che, grazie alle truppe che avete recuperato, i vostri eserciti sono riusciti a stabilire una base conquistandola assieme alle truppe ribelli dello shogun locale. Sarete quindi in terra straniera, ma al sicuro. Il mio compito sarà di portarvi sulla costa e da lì i samurai dello shogun vi accompagneranno alla città, in attesa del resto dei vostri compagni il mentore di Winn'Ier sorrise Direi che, dopo quello che mi avete detto, un po' di riposo ve lo siete guadagnato disse sedendosi sul bagnasciuga Il sole illuminò il Mare delle Meraviglie, che piano piano tornò quieto dopo il burrascoso terremoto che era avvenuto. Seduti in riva al mare, rinfrescati dalla brezza marina che spirava sui loro volti, gli eroi poterono tirare un sospiro di sollievo. Il primo passo era stato fatto.
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
Sono lucertoloidi mezzi draghi di ottone, si usa l'archetipo
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
Ancora non è stato deciso, sia perchè l'avventura non è confermata, sia perchè nel caso non voglio distrarvi dalla campagna attuale.
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Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
Come promesso, nel caso vinciate la campagna, potrete gestire anche la build di eventuali mostri come di seguito indicato. Progressione succube Progressione ninfa
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM x Bjorn Principalmente magia rispose Yodogawa Io sono un soldato e un tattico, non un mago, ma da quello che ho capito i ferrotitani vengono animati in una maniera simile a quella dei golem, ma senza che essi abbiano modo di pensare o agire, se non tramite i propri... piloti possiamo chiamarli il generale del Katai si passò una mano sulla barba La loro costruzione richiede comunque una dose di artigianato fuori dal comune, che è stata sviluppata da un clan nanico proveniente da questo continente, gli Schiacciagoblin. Pare che essi abbiano sviluppato delle innovazioni industriali che Maki Tetsuo ha trovato perfette per la creazione dei ferrotitani. Le domande di Chandra strapparono un sorrisetto al generale Ho anche questa informazione, contessa consorte. I ferrotitani però non vengono prodotti altrove, ma direttamente nel Katai, lontano dal mare il capo del generale venne scosso alla domanda di Sharifa No, non l'ho visto in azione, ma alle riunioni degli ufficiali a Katori ho avuto modo di sentire alcuni colleghi che hanno visto il prototipo in azione e me ne hanno confermato il funzionamento lo sguardo penetrante dell'orientale puntò gli occhi della lucertoloide Sì, il ferro è destinato alla produzione, ma in quanto alla diserzione, le mie ragioni mi appartengono. Qualora non vi fidiate, i vostri sacerdoti potranno cercare di sondare la mia veridicità, ma sappiate che nulla di ciò che vi dico è una menzogna. In patria sappiamo bene che non siete gentili con i prigionieri Marie Antoinette faticò a nascondere un perfido sorriso. In quanto agli Undici aggiunse il generale traditore Li ho incontrati alcune volte, ma non posso dire di conoscerli e il livello delle loro informazioni è superiore al mio. Essi sono eroi che hanno servito il Katai nel corso di questi anni, compiendo missioni ad alto rischio per unificare tutto il Continente sotto la bandiera dello shogun Ishibura Yodogawa incrociò le braccia, sollevando il mento Redigerò dei dossier per farvi sapere tutto quello che è possibile su di loro quindi si rivolse ai reali Spero che questa informazioni valgano la mia parte di accordo. I reali rimasero in silenzio, fino a che il principe non prese parola Sì, vale il prezzo pattuito ammise. Sophia si rivolse agli avventurieri in tono concitato Dovremo parlare in privato con il generale, per cercare di capire meglio la questione. Per quanto mi riguarda avete svolto un lavoro eccezionale si congratulò la contessa, esibendo un dolce ma tirato sorriso E vedremo di predisporre quanto prima il vostro ritorno nel Katai. Eipherys a questo scopo potrebbe aiutarci. Farò contattare mio fratello interloquì Marie Antoinette Dovremo anche trasferire tutte le nostre forze verso il Katai, non solo delle truppe di supporto disse la principessa. In contrasto con qualsiasi altro momento finora vissuto assieme, Sophia annuì convenendo con le parole della cognata Il vostro operato nel corso di questi anni ci ha dato modo di stabilire una testa di ponte sulla costa di Saikai, dove potremo radunarci prima di cercare di muovere l'ultima guerra Marie Antoinette notò di essere osservata insistentemente da Derbel mentre parlava, tanto che ella arrossì. La arcoriana strinse le labbra Potete andare e... ben fatto nessuna richiesta di inchini venne avanzata. Il gruppo di eroi, terminata la loro missione, ebbero la giornata libera in vista della loro prossima riconvocazione, che li avrebbe riportati nel Katai, in attesa di stabilire le prossime mosse. x tutti
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM x Celeste e Zhuge I viaggi e i pericoli che gli avventurieri, alcuni presenti fin dal giorno della prima udienza per la ricerca della contessa Sophia, avevano vissuto erano stati fautori di un aumento della prudenza. Vittime di complotti e assalti, inganni e intrighi, i sensi si erano affinati e Oceiros non dovette ricorrere a molte parole per ottenere un controllo da Celeste, che osservò la ragazzina a un centimetro dal viso, gli occhi ridotti a due fessure. Lo stesso trattamento, sebbene assai poco ortodosso e salottiero, venne riservato ai prigionieri. A volte però la vita era sincera, con la spaventata bambina che riaffondò il viso nella tunica di Oceiros e i prigionieri adulti che supplicarono gli avventurieri di portarli con loro una volta che fu chiaro che essi ne avevano il potere. Chi non supplicò, priva di lacrime fu Lucrecia. Ma se il cordoglio della figlia poteva far passare la sua per indifferenza, le sue parole sembrarono opporvisi No! la donna allungò una mano, che tentennò avvicinandosi alla figlia, come se la pelle della tiefling fosse fatta di fuoco ardente Tu... io... voglio provarci... portami da Nicolette, f... Lucrecia si morse il labbro inferiore, come se le fosse impedito pronunciare la parola “figlia”. La mora strinse i denti, lo sguardo , allungando infine la mano e carezzando la pelle della figlia, l'espressione contrita Andiamo via da qui Sebbene Celeste temesse di riemergere all'interno dei temuti “bagni pubblici” del Katai in cui vecchi grinzosi erano soliti ritrovarsi per lavarsi la schiena a vicenda, entrambi i gruppi riemersero nella placida tranquillità della spiaggia di Kaigan, non funestata dal terremoto che aveva smosso gli abissi, il mare solo leggermente mosso da quel fenomeno che era costato la vita a molti membri di un ordine segreto e pericoloso. Negli ultimi minuti che precedevano la conclusione dell'incantesimo di Oceiros, Seline si sollevò in aria e lanciò alcune palle di fuoco per farsi notare da Gargamellor e Celestina. La tiefling uccise quattro gabbiani e tre poiane, che ricaddero sul molo e sul pontile, mentre Celeste (quella leggermente più magra) distribuiva del cibo ai prigionieri salvati. Per quanto i duergar non sopportassero tutti i non-duergar, il nano grigio salvato si avventò sulla razione offerta, masticando assai poco tra un boccone e l'altro. Non che i suoi compagni di sventura furono da meno, gli stomaci ritratti fino a far vedere le costole dopo i maltrattamenti ricevuti Grazie di tutto disse l'uomo fermandosi a metà pasto Mi chiamo Festan Blueriver e, nel nome dei Sacri Liberatori di Brughioro, vi prometto che ripagherò il debito che sento nei vostri confronti la ragazzina, la bocca piena, osservò prima Festan e poi gli avventurieri Graz... Coff... Coff... Eff... Glurg! disse strozzandosi con il cibo. Il quarto prigioniero, un dromita in catalessi, dovette essere imboccato da Festan affinchè si nutrisse Troppe torture commentò. L'immensa sagoma del capodoglio Celestina gettò un'ombra sul gruppo quando essa si avvicinò al litorale Rimani indietro o rischierai di spiaggiarti gli disse Gargamellor prima di capitombolare sul bagnasciuga Ahio! urlò, per poi massaggiarsi la testa mentre si rimetteva in piedi Com'è andata? Chi sono queste persone, soprattutto quella scarmigliata ma assai attraente signora? disse dandosi un certo tono e lanciando occhiate sensuali (o presunte tali) in direzione di Lucrecia Ci siete riusciti? La domanda scatenò una rapida serie di valutazioni nella mente del gruppo: si poteva considerare la loro missione un successo? L'Oratore, la seconda entità più potente dopo il solo nominato ma mai apparso Vicario, era stato abbattuto assieme a uno dei suoi figli. Mordecai era fuggito, ma anche se egli non fosse stato sincero nel suo proposito di non agire più nella guerra, la caduta del quartier generale avrebbe gettato nella confusione le cellule sparse per Arth. E senza l'isola di Shima, i cui abitanti sembravano ora riprendere il controllo delle proprie azioni, confusi e spaesati dopo un periodo passato sotto il giogo degli aboleth, la risposta sembrava un sì. Gli eroi potevano ora rifiatare, dopo quel loro primo successo nel Continente Orientale x tutti
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM Yodogawa inarcò un sopracciglio Le vostre forze richiedono che perfino i vostri ministri combattano? domandò una volta udito il rango che Trull aveva a palazzo. Rivolse appena un cenno del capo alla presentazione di Sharifa, l'espressione supponente mentre il ciambellano dava i suoi ordini. Non fu per egli difficile procurarsi l'incantesimo, che venne lanciato da uno dei vescovi tramite una pergamena Che tenevamo per la prossima festa dei soci ammise. Il generale ascoltò le presentazioni dei restanti avventurieri, riserbando un sorriso beffardo a Golban Dunque facciamo in modo di soddisfare la curiosità dei vostri regnanti disse. L'arrivo delle carrozze reali fu il segnale della partenza in direzione del palazzo dei Von Gebsatell. Il viaggio fu breve, nonostante le pressanti domande di Winn'Ier che vennero accolte da un'espressione dubbiosa del generale Iori e Higuma si sono presentati, quando sono giunti. Higuma è un orso, ma suo padre è Xendharvelmiran. Parlerò degli Undici, se questo è il tuo desiderio.... uomo disse dopo una smorfia all'aver sentito l'odore del barbaro Ma a tempo debito, prima voglio le mie garanzie i viaggiatori rimasero sul chi va là per il resto del viaggio, ma assalti nemici non ve ne furono e l'arrivo a corte fu motivo di grande interesse e un rapido richiamo dei reali che erano presenti a palazzo, vale a dire i Von Gebsatell e la principessa consorte. Yodogawa Hisashi li osservò con attenzione quando essi entrarono e presero posto, lo sguardo penetrante che sembrava studiarli attentamente Generale Yodogawa esordì il principe Derbel Noi abb-- Quello che mio marito sta cercando di dire interruppe Marie Antoinette Ivarstill E' che i nostri servitori l'hanno portata qui, al nostro cospetto. Immagino sappia come la sua posizione di traditore la pone in una situazione precaria, almeno finchè non saprà guadagnarsi la nostra stima la arcoriana ricambiò lo sguardo del generale. Yodogawa Hisashi prese un profondo respiro, per poi inginocchiarsi Non rischierei la mia vita per ingannare dei regnanti temuti come voi. Prima però, se possibile, gradirei un po' di vino il gesto del generale parve soddisfare la principessa, che si appoggiò con la schiena sul suo trono, per poi dare ordine a un servo di portare il richiesto. Sophia scosse la testa, gli occhi al cielo. Quando una coppa di vino venne portata al generale, egli bevve con gusto Penso potrò abituarmi ai vostri prodotti. Prima di parlare, però, vorrei che venissero confermati i termini del nostro accordo disse. Fu Sophia a rispondere I regni di Arcoria e Glantria pagheranno il pattuito e predisporranno il suo trasferimento verso la località che ha indicato, dove potrà passare il resto della sua vita, tra gli agi e i lussi pattuiti. Yodogawa sorrise, lo sguardo che squadrò da capo a piedi Sophia Le sue parole suonano belle quasi quanto lei disse in tono lascivo, prima di proseguire Vi starete domandando se le informazioni che ho per voi saranno sufficienti a ripagare i rischi corsi per salvarmi. Lascerò il giudizio a voi disse per poi infilare una mano all'interno della piastra superiore della propria armatura Maki Tetsuo, un membro degli Undici nonché uno dei maghi più potenti del Katai, sta gestendo in questo momento un progetto. Un giorno disse di aver avuto una visione, giuntagli in un sonno in cui egli stava precipitando nell'oscurità ed ha avuto un'illuminazione Yodogawa scosse la testa, scettico Quando si svegliò disegnò un progetto per vincere la guerra... e quello che ci presentò era un incubo ammise Hisashi E ve lo dice uno che conosce gli incubi. Ne realizzò un prototipo... e forse ora ne saranno già stati prodotti diversi. Yodogawa estrasse un foglio di pergamena piegato diverse volte, mentre dei servitori portarono un tavolo per permettergli di stendere il progetto, così che potesse essere visto da tutti. Disegnata sulla pergamena si trovava il progetto di una atrocità mezzo costrutto e mezzo veicolo, un ragno grande quanto un piccolo edificio, munito di una coppia di chele e pilotato da una coppia di uomini che guidavano quella mostruosità osservando l'esterno da dietro una coppia di vetri che fungevano da “occhi” per il progetto. Da uno sfiatatoio, la creatura emetteva fiamme che incenerivano le vittime ai suoi piedi, mentre le pinze avevano smembrato un cavallo bardato. Derbel strinse i braccioli del suo trono, pallido come la morte. Sophia trattenne il fiato. Perfino Marie Antoinette non disse nulla, gli occhi sgranati di fronte a quell'empia scoperta. Li chiamiamo ferrotitani disse il generale x tutti
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM Quando fu chiara la volontà del gruppo di preferire la possibile salvezza di innocenti all'impedire la sua fuga, Mordecai si lasciò andare ad una fragorosa risata, che rieccheggiò tra le mura di quel luogo. I sacerdoti che lo accompagnavano risero di sottecchi, ma quando il Portavoce parlò essi furono rapidi a zittirsi Speranza? domandò rivolto a sua figlia L'unica speranza infranta fu la mia quando capii che provavi amore... amore! Questa orrenda creatura disse puntando il dito contro Celeste Ti aveva già rovinata prima che ti incontrassi. Non c'è posto per stupidi sentimentalismi nella vita al servizio dell'Oscuro! Credi che vi fosse davvero amore tra me e tua madre? Mordecai scosse la testa Voi donne siete così facili da ingannare, qualche bella parola e siete pronte a sciogliervi per l'uomo di turno l'ex maestro degli intrighi sorrise in direzione di Celeste, deciso a provocarla dopo le minacce ricevute Come tua madre. Potrei farle una visitina e scoparla fino a seppellirla, che ne dici...? la sinistra proposta fu interrotta quando Clint rivolse la sua risoluzione Sei pronto a giudicare le mie possibili menzogne perchè tu sei sempre abituato a distribuirne, vero Draconis? Forse perchè io e te non siamo così diversi, anche tu non provi amore e vuoi solo appagare i tuoi appetiti disse per poi aggiungere Ma i tuoi compagni preferiscono non rischiare che io dica la verità... ti conviene non farli aspettare! Giusta osservazione disse Mordecai in risposta a Oceiros In questo caso mi conviene non deluderli fin dall'inizio. Goditi il poco tempo che potrai passare con Alistrel. Mordecai si voltò, allontanandosi con il suo entourage. Più tardi gli avventurieri avrebbero ricordato poco dei febbrili momenti che si susseguirono, che parevano fugaci: il teletrasporto di Celeste al livello superiore, la ricerca delle prigioni che culminò nell'incontrare una pattuglia di neogi e i loro schiavi, lo scontro che ne seguì in cui gli orrendi ragni extraplanari vennero per metà uccisi e per il resto messi in fuga, i balzi necessari per evitare i cedimenti e i crolli (Oceiros rischiò di finire seppellito prima di venire estratto da Thorlum e Zhuge), il raggiungimento della prigione da cui si udivano le urla di coloro che erano incatenati per le caviglie alle pareti, menti troppo forti per essere piegate o futuri schiavi il cui padrone non era ancora stato deciso. Infine, quando Zhuge riuscì a sfondare la porta di una delle celle, lo scoprire che tra di essi vi era Lucrecia, appesa per i polsi al soffitto e lasciata senza cibo al punto che ella stessa sembrava uno scheletro, il sangue rapperso che macchiava le sole gambe da ferite che dovevano partire da sotto la veste lisa che portava Voi... Seline... Perchè...? domandò con un filo di voce, il viso simile a un cadavere mentre i capelli sciolti le ricadevano sulla pelle candida evidenziando gli zigomi. Quando Thorlum riuscì a spezzare anche l'ultima catena, il quartier generale scosso sempre più dal terremoto acquatico che si era scatenato, quattro prigionieri si trovavano ora al loro cospetto: un uomo sulla quarantina con barba e capelli castani lunghi fino alle spalle, un duergar che portava forti segni di percosse e una bambina di dieci anni dai lunghi capelli biondi e occhi verdi, che piangeva sommessamente Portatemi via da qui! pianse afferrandosi a Oceiros Per favore, non voglio più vedere i mostri! x tutti
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM La posizione di guardia di Higuma, alla provocazione di Winn'Ier, fu assai particolare: sollevatosi sulle due zampe, la testa che sbattè contro il soffitto della miniera tale era la sua mole, la creatura ruggì un SCONTRO! SCONTRO! le zampe anteriori spalancate, quasi volesse accogliere il barbaro dei Fiordi con un abbraccio. Ma le fauci della creatura, che parevano sbavare di continuo, non sembravano suggerire una felice risoluzione di quello che si preannunciava come un vero e proprio scontro tra titani, dei veri propri pesi massimi in una battaglia che si candidava di certo ad essere seguita con grande attenzione perfino dal Valhalla, la dimora dell'aldilà per chi periva valorosamente in battaglia. E contro una creatura delle dimensioni e della ferocia di Higuma di valore sembrava potercene ricavare a badilate. Ma fu allora che arrivò Chandra. Laddove ella aveva già abbattuto nuguli di nemici, la contessa consorte scagliò per l'ennesima volta il proprio incantesimo preferito, investendo orso e geisha. I due, tenendo testa al loro grado, uscirono illesi dallo scontro, ma la distrazione si rivelò fatale per interrompere il flusso di contromagia creato dalla trama bardica della vicecomandante, permettendo alla Silverhand di estrarre la pergamena ottenuta a Firedrakes. Con Bjorn che oltrepassò rapidamente le dimensioni per andare a prendere e portare a loro il generale Yodogawa, essi poterono infine teletrasportarsi via da quel luogo pieno di insidie, tornando nel Continente Occidentale. L'ultima fugace visione furono lo sguardo di Iori puntato su Chandra e l'espressione afflitta di Higuma MA IO SCONTRO! VOI CORRE CORRE!! Il ritorno a Firedrakes non avvenne in pompa magna, ma nel modesto laboratorio dell'alchimista Cendrine, che fece volare per aria una coppia di becker che, frantumandosi a terra, iniziarono a spargere un odore di fragole misto a feci di corvo Ah, oh dèi! esclamò, per poi portarsi la manica della tunica al naso Non odoratelo, non odoratelo! Rischiate di diventare sterili, voi uomini! Non lo avete odorato, vero? chiese la rossa, spingendo il gruppetto verso l'uscita Avevo dimenticato che avevamo impostato questo punto per il ritorno, in caso di feriti. Come state? L'agitazione fu contagiosa quando, all'interno del tempio di Boccob, si sparse la notizia del ritorno degli avventurieri. Una carrozza venne chiamata loro, ma prima di ciò un bombardamento di domande li investì, una salva più serrata dei quadrelli dei balestrieri del Katai Avete bisogno di cure? Tutto bene? Eravate in missione? Non avete odorato l'ultimo esperimento di Cendrine, vero? Che ore sono, scusate? Cosa ne pensate di un viaggio a Isola del Delfino per le vacanze? Chi è costui? domandarono notando il generale Yodogawa. L'ufficiale chiamato in causa guardò storto i membri del clero più potente della città, preferndo rivolgersi direttamente agli avventurieri C'è mancato poco, ma ce l'avete fatta disse Delle presentazioni sarebbero comunque doverose, di me direi che sapete più di qualcosa il suo sguardo penetrante passò in rassegna i sette viaggiatori, indugiando in particolare su Golban. x tutti
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM Dal fondale, Clint Draconis scatenò un'ondata di gelo che investì il sinistro Oratore e non danneggiò nessuno dei suoi alleati. L'adepto dei draghi, tuttavia, aveva fornito in questo modo anche a Thorlum il modo di continuare nella sua nuova programmazione, la quale prevedeva di spappolare il cranio di Oceiros. Il Coscritto mulinò il suo martello goliath, spingendosi con la forza delle proprie gambe tozze verso il sacerdote-ur, che evitò con la magia il fendente che rischiava di metterlo a tacere per sempre. L'assalto cominciato con il freddo dal basso, continuò dall'alto nel momento in cui Zhuge Liang lanciò il suo incantesimo modificato per l'occasione, un'esalazione di bolle roventi che investì la potente aberrazione, che già stava cercando un nuovo assalto mentale. Un grido mentale investì gli avventurieri, la mole della possente creatura che finì di smuovere i propri tentacoli, gli occhi che rotearono per qualche istante, guardando vacui gli avventurieri Il ciclo continuerà fu l'ultima lapidaria dichiarazione dell'Oratore, la carcassa che iniziò a scivolare verso il fondale Terminate la vostra guerra. Noi attenderemo un lamento baritonale giunse dagli ultimi due aboleth, i quali cercarono di arretrare nelle tenebre acquatiche da cui erano giunti. Oceiros e Celeste, però, non concessero la fuga per uno di loro, che venne abbattuto come monito al suo simile che riuscì a fuggire. Uno smottamento nel fondale riportò gli avventurieri all'ordine, costretti a riprendere la superficie per sfuggire al terremoto acquatico che sembrava essere stato il risultato di quello scontro senza precedenti. Gli eroi giunti dall'Occidente riuscirono, uno dopo l'altro, a riemergere dalla pozza da cui erano giunti, in quello che era il terzo ed ultimo livello del quartier generale dell'Ordine Sinaptico: un ampio spiazzo sacrale con un altare di pietra nera uguale a quella che avevano visto all'ingresso, un'area in cui la temperatura era più fredda rispetto a qualunque altro posto che avevano visitato di quell'ambiente, avvolto da una aura negativa che generava un'involontaria pelle d'oca a coloro che erano appena giunti, che avevano la sensazione che tutto fosse sbagliato in quel posto. Eppure, la prima cosa che ottennero giungendo fin lì furono... degli applausi. Splendido commentò Mordecai, impeccabile come sempre anche nella sua lunga tunica nera con venature viola simili a quelle che percorrevano l'altare. Il tiefling non sembrava preoccupato dal terremoto che stava intervenendo, sebbene diverse crepe iniziassero a solcare la superficie delle mura ed egli, nonostante quattro sacerdoti al suo seguito, si trovasse di fronte a coloro che avevano appena ucciso le loro autorità più potenti Io lo sapevo che eri destinata a grandi cose, Seline mia! il tiefling espose un sorriso esagerato, snudando anche le gengive Ora che l'Oratore è caduto io, il Portavoce, potrò guidare il culto quando l'Oscuro giungerà a noi, primo discepolo dopo il suo Vicario Mordecai sospirò, quasi paradossalmente commosso dal momento Quando quell'idiota di tua madre ha cercato di avvisarvi dei pericoli che vi aspettavano, quando ha mandato quel messaggio al druido, ho temuto il peggio... ma così non è stato una smorfia delusa attraversò il viso del genitore della tiefling E' un peccato che non hai deciso di abbracciare la follia, io e te avremmo potuto fare grandi cose... migliori anche di quelle che abbiamo fatto a Garnia l'ex maestro degli intrighi sollevò e abbassò le sopracciglia in una maniera allusiva Terribili e proibite, forse... ma grandi! Mordecai fece un gesto svolazzante con la mano E sia, hai scelto la tua vita e i tuoi bambini... tieniti pure il cognome di tua madre, se vuoi, le nostre strade si divideranno qui, per sempre disse, per poi schiarirsi la gola L'Ordine Sinaptico ha dato quello che doveva per questo piano, passeremo ad altro in futuro... quando il tempo sarà propizio Uno dei sacerdoti che accompagnava Mordecai gli bisbigliò qualcosa all'orecchio Come? Ah, già... il tiefling si grattò dietro la nuca In effeti potreste anche volermi uccidere, è il tipo di cose che degli sciocchi idealisti come alcuni di voi potrebbero voler fare... il tiefling gettò la maschera di cortesia per squadrare con severità il gruppo Ma una cosa che ho imparato è che bisogna sempre avere un asso nella manica, in questo caso migliore di quello sciocco banchiere che ho usato per scagionare subito quei tiranni degli Ivarstill e spingervi a mettere quella orrenda donna sul trono... il tiefling mosse l'indice facendo un “no”, un pezzo di soffitto grande come un tavolo che cadde poco distante Lucrecia si trova al secondo livello, nelle prigioni. Questo posto non durerà molto e, anche se forse potreste sopraffarmi, non potete salvare tutti. Un vecchio detto della guerra... Mordecai sbuffò, sorridendo Dunque che cosa scegliete, uccidermi o salvare una vita innocente? x tutti
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM x Golban Le parole pronunciate da Sharifa e Trull furono ascoltate con molto interesse dai diretti interessati, convinzione che sembrava spianarsi al porsi di Chandra, giusto nel momento in cui Bjorn decidette di passare all'azione. Ma prima che ciò potesse risolversi, qualcosa raggiunse le orecchie dei coraggiosi avventurieri, una cosa che avrebbero calcolato come una delle ultime che avrebbero mai potuto udire in quell'umido, oscuro, pericoloso e sinistro angolo del Katai: della musica. Ad eseguire la musica era i liuto di una donna, vestita con un kimono nero su cui erano ricamati rami di ciliegio dai fiori rossi. La donna era alta, favorita da ciò dagli alti sandali in legno che indossava, ed era pesantemente truccata, il viso completamente bianco e le labbra tinte di un rossetto nero come la pece, i capelli scuri raccolti in una elaborata acconciatura che era sostenuta per mezzo di lunghi fermacapelli in ferro, che rendevano la chioma più artificiosa e più simile a una corona. Per quanto esotica, la donna sembrava emanare un fascino quasi insostenibile (Apparenza 32) Giunge l'autunno e anche i fiori più rigogliosi cadono, ultimo ricordo di un'estate fuggevole come la vita la donna guardò per un attimo gli avventurieri, le mani che indugiarono sul suo liuto E infine giunge l'inverno, come il freddo gelo della tomba un'ondata di freddo investì gli avventurieri, una brina che indugiò in particolare su Chandra, Golban e Bjorn mentre la donna continuava la sua nenia, gli ufficiali (Yodogawa compreso) palesemente scossi dal vederla. La geisha sollevò lo sguardo, gli occhi dorati che fissarono gli Occidentali Il mio nome è Tamaki Iori, vice comandante degli Undici. Finalmente ho l'occasione di vedere alcuni dei famosi Eroi del Continente Occidentale Tamaki Iori Una fiera apparve dietro di lei: a prima vista, esso poteva sembrare il frutto di un amore proibito tra un orso e un rettile. La creatura aveva sì la struttura e il muso di un orso, possente nella sua lunghezza e muscolatura (taglia Grande) ma oltre a ciò sinistri spuntoni scagliosi di un profondo color nero tappezzavano la sua schiena, gli occhi gialli simili a quelli di un rettile e gli artigli feroci come le zanne che possedeva. Particolare ancora più disturbante in quella ferale visione, l'essere sembrava in grado di esprimersi nella lingua corrente HIGUMA QUI! HIGUMA UNDICI! HIGUMA SVENTRA EROI! Higuma Bravo Higuma disse Iori, carezzando distrattamente la creatura mentre essa si posizionava sopra di lei Ora vediamo se questi eroi sono pronti a rischiare la vita per salvare quel traditore di Yodogawa, mh? osservò A meno che uno degli ufficiali non voglia cercare una promozione sul campo... La schermaglia che ne seguì fu rapida e sanguinosa. Gli ufficiali iniziarono subito a cantilenare i loro incantesimi, che tuttavia parvero non avere alcun effetto, unica testimonianza una risatina della geisha. Non che Yodogawa ebbe bisogno di stimoli, estratto rapidamente il proprio spadone, egli investì il suo secondo con una serie di affondi che tinsero di ulteriore rosso la tunica dell'ufficiale, prima che esso crollasse a terra.
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM L'artiglieria magica e gli assalti fisici che vennero perpetrati contro l'Oratore avrebbero scosso la maggior parte dei mostri, forse anche più di un drago del calibro di quelli che partecipavano alla Xorvintaal. Ma gli eroi erano solo la metà rispetto al solito e l'aboleth che li aveva apostrofati, per quanto sanguinasse come loro e barrisse di dolore, non sembrava cedere né voler mancare di opporre la superiorità della sua razza Ammiro la vostra determinazione, è una caratteristica che ho riscontrato in pochi dei mondi che l'Oscuro ha conquistato disse, la voce che investì come un maglio le menti degli avventurieri quando Clint sferrò il suo soffio e Thorlum fu capace di colpire uno dei tentacoli con il suo possente maglio Potreste tornarci utili la creatura si interruppe quando venne investita dai dardi di Zhuge e dal colpo di Cuore Nero sferrato da Celeste, il tono che si fece più basso e crudele Voi vivete perchè lo permettiamo. Ora ci servirete perchè lo esigiamo fu in quel momento che una stretta alla mente investì gli avventurieri, un assalto brutale sferrato da quelli che sembravano tentacoli mentali che si insinuavano nei ricordi e nei pensieri che vivevano i mortali. L'Oratore, peraltro, utilizzava una strategia mai vista prima d'ora: non solo cercava di carpire i ricordi, ma li univa e li fondeva assieme alle coscienze che collegava tra di loro come un artista di mosaici avrebbe fatto con pezzi di vetro per dare vita a una nuova rappresentazione. La mossa fu tale da far rischiare di far perdere per sempre la propria identità a coloro che vennero investiti da quella potenza ancestrale... con Thorlum che non riuscì a resistere, sopraffatto mentre le urla della sua coscienza vennero udite anche dai suoi compagni, prima che essa venisse chiusa a chiave e lasciata nell'angolo più remoto della sua mente, il Senzacasta ora un burattino nelle mani dell'Oratore Uccidi il sacerdote fu il secco ordine dell'Oratore. Thorlum si voltò verso Oceiros. Zhuge Liang era ormai in prossimità della superficie, ma non vi era solo l'Oratore come minaccia Figli miei, non lasciatelo fuggire! ordinò l'Oratore, una delle sue progenie rapida nel lanciare un fulmine di energia magica che attraversò l'acqua come la più veloce tra le anguille, l'altro che cantilenò una serie di parole in Aquan prima che Celeste sentisse un'orrenda sensazione: quella di non riuscire più a respirare acqua tramite la collana presa in superficie. L'elocatrice stava annegando. X tutti
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM x tutti, loot dei comandanti (sono indicati solo gli oggetti magici) Di comune accordo, i viaggiatori si incamminarono nella direzione indicata da Boric Tagliarocce. L'arrivo nell'area afflitta dai gas, che avevano minato la salute degli schiavi, fu riconoscibile dalle esalazioni di color giallo paglierino che sorgevano dal terreno poroso, ma invero assai ricco di ferro. Parecchie vene erano state estratte con scavi di riconiscibile fattura nanica, ma la miniera sembrava ancora disporre di lavoro per diversi mesi solo con ciò che era visibile ad occhio, un tempo che avrebbe sancito comunque la morte di molti lavoratori. Oltrepassata la svolta con la roccia a forma di vertebra di moffetta indicata da Boric, gli avventurieri riuscirono a sentire alcune voci poco distante. Una era una voce da uomo dal timbro deciso e la parlata da aristocratico, mentre la seconda era più roca e profonda, come se l'interlocutore fosse afflitto da un forte raffreddore Come possiamo avere certezza che le sacerdotesse ci accorderanno delle cure di tanto in tanto? domandò la voce roca. Garantisco io rispose la voce decisa Izumi e Shizue destineranno parte del loro potere, una volta a settimana, per curare i vostri malati più gravi. E in quanto al cibo? rimbeccò la voce roca. Una terza voce, dall'accento del Katai pronunciato, si intromise Generale! Mi scusi, ma non posso ascoltare oltre! Questi schiavi hanno preso dei nostri uomini, ma se loro sono stati così idioti da farsi catturare da dei nani, allora meritano di morire! Ci dia solo un ordine e uccideremo tutti i capi, a cominciare da questo nano, e frusteremo i restanti finchè non ritroveranno la voglia di lavorare! Taci, Gozuri! rispose la voce decisa del generale Yodogawa Ho ordini dall'alto ben precisi... o preferisci essere te a scavare per rispettare le tabelle di marcia? Gozuri non rispose Quando il gruppo raggiunse la caverna da cui provenivano le voci, trovò quattro uomini e un nano. Il generale Hisashi Yodogawa rispecchiava fedelmente il ritratto che egli stesso aveva inviato, i lineamenti marcati accentuati dall'espressione fredda e dalla crocchia che teneva legati i lunghi capelli unti di olio, elegante nella sua cotta di maglia elfica e la katana dal fodero laccata legata al fianco. I suoi tre ufficiali vestivano kimono rossi e portavano wakizashi legate alla fascia stretta all'addome: il primo era completamente rasato, sopracciglia comprese, e i suoi denti erano ingialliti e in pessimi condizioni. Il secondo, presumibilmente Gozuri a giudicare dal fatto che era un passo avanti rispetto ai suoi compagni, aveva un viso paffuto e guance grasse, un espressione perpetuamente sorpresa sul viso. Il terzo, il più giovane, aveva un'espressione acuta e teneva i suoi capelli scuri intrecciati in una elaborata treccia. Il nano, un anziano sdentato e con i capelli grigi come la barba, pettinati alla bell è meglio, doveva essere Grundin Tagliarocce. Gozuri osservò sorpreso i nuovi venuti Chi siete? Seala, Naburi! State in guardia! esclamò, i suoi commilitoni che sollevarono le mani, le dita flesse pronte a disegnare una trama nel Velo della magia. Fermi! ordinò Yodogawa, che tentennò un attimo prima di pronunciare le parole seguenti Portatemi al manicomio se sto per dire una pazzia, ma se questi sono nemici non sembrano pronti alla battaglia. Via, abbassate le mani disse ai suoi uomini Dannazione, lasciateli parlare! il generale guardò gli avventurieri, imitato dai suoi luogotenenti. Grundin fece altrettanto, un silenzio che scese in attesa delle parole dei viaggiatori. x Bjorn x tutti
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM Per molto tempo la più autorevole esperta di magia di fuoco del gruppo, almeno fino all'arrivo di Sharifa, Seline Trombavino scoprì che cosa significava trovarsi fuori dal proprio ambiente, limitata nei movimenti dalla profonda acqua di quegli abissi nascosti, le gambe tozze che non riuscirono a darle la spinta necessaria per risalire. La tiefling però poteva respirare e, pur avendo difficoltà ad udire ciò che accadeva al di fuori del suo piccolo spazio personale, ella riuscì a lanciare almeno uno dei suoi incantesimi. Un rapido scuotimento delle acque, che si incresparono come uno stagno in cui fosse stato gettato un ciottolo, presagì l'incantesimo di Oceiros che investì in pieno gli aboleth e rincuorò magicamente il cuore dei combattenti. Celeste, coraggiosamente, decise di non perdere tempo e giocare il tutto per tutto con il suo colpo migliore. Parve ai presenti che un battito di ciglia fosse bastato all'elocatrice per aggredire alle spalle (si fa per dire) l'Oratore, mutata nella sua forma definitiva (?) e armata di Cuore Nero, una combinazione che era stata capace di addurre infiniti lutti ai demoni nella breve permanenza a Shendilavri. Fu quindi con sorpresa vedere come la lotta tra tentacoli non andò come al solito e solo un colpo dello spadone della Borealis fu in grado di colpire l'aboleth, il quale lanciò un barrito acquatico prima di investire la nativa di Primarosa con uno sbuffo di muco che le intasò le vie respiratorie, per fortuna dell'albina non necessarie in quel particolare frangente. Zhuge, preferendo un approccio completamente diverso al combattimento, preferì evocare un incantesimo per poi iniziare la lenta ascesa in quel volo acquatico, in direzione della superficie. Ma pur nuotando con vigore, egli non riuscì ad evitare l'assalto delle aberrazioni che investirono il gruppo con un assalto magico che parve sgretolare loro la pelle, la carne rinsecchita ben evidente anche in quell'ambiente acquatico. I barriti acquatici degli aboleth si fecero assordanti, reliquia di un potere tramandato nel corso dei millenni dalle generazioni di quelle mostruosità del profondo del mare. x tutti
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Capitolo Venticinque – La scommessa di un traditore
DM Boric annuì, accettando la scelta del gruppo che aveva deciso di continuare la loro missione per salvare il generale D'accordo, darò ordine ai miei uomini di portare con sé i prigionieri, così che almeno potremo guadagnare del tempo nel caso veniamo scoperti mentre stiamo finendo i lavori. Quanto a Yodogawa il Tagliarocce diede alcune indicazioni agli avventurieri, mentre gli altri nani accettavano grati il cibo e l'acqua offerti da Golban, riempiendo i loro stomaci vuoti. Dopo diversi minuti di interrogazioni, per assicurarsi che i viaggiatori avessero compreso e memorizzato le svolte da seguire per raggiungere una particolare caverna, Boric dichiarò Lì potrete trovarlo, lo so per certo perchè è stato Grundin a dirmi che lo avrebbe incontrato in quel punto con i suoi ufficiali spiegò. Il nano sputò a terra del sangue Ma fate attenzione a non rimanere lì troppo a lungo, quella zona è già all'interno dell'area colpita dalle esalazioni nocive. Il nano offrì la sua mano sporca agli avventurieri Per quanto sia stato un breve incontro, vi ringrazio per l'aiuto fornito e vi auguro che la vostra missione abbia successo il Tagliarocce fu colto da un'altra serie di colpi di tosse, che interruppero il suo saluto Vi chiedo solo una cosa, casomai incontriate Thorlum o un altro Tagliarocce. Ditegli, se mai verrà il giorno che gli Ishibura cadranno e la capitale, Katori, verrà riconquistata, di cercare i registri di spedizione degli schiavi nella Sala del Sapere, la biblioteca di palazzo. Lì potrà recuperare la prova che potrà condannare gli Schiacciagoblin per sempre! Sorretto dal giovane nano che lo aveva accompagnato fino ai viaggiatori, Boric Tagliarocce salutò gli avventurieri, guidando la spedizione dei suoi compagni di sventura verso un tunnel laterale che li avrebbe condotti verso il loro destino, nella loro fuga verso la libertà. Ancora una volta gli eroi erano da soli, in quel lugubre luogo di dolore e sofferenza, ma con notevoli possibilità davanti a loro. X tutti
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Capitolo Ventiquattro – Seguendo l'oscurità come in un sogno
DM La tua mente non è insondabile per noi, tiefling fu la fredda risposta della voce mentale dell'aboleth, che investì la compagnia come una corrente acquatica gelida. La determinazione di Clint non parve smuovere la sicurezza con cui l'aboleth parlava La nostra specie trascende la vostra comprensione, non potete nemmeno sfiorare la natura della nostra esistenza e di quella dell'Oscuro commentò, gli occhi che passarono pigramente in rassegna gli avventurieri che si erano schierati contro di lui. Voi esistete solo perchè lo permettiamo e vi estinguerete perchè lo esigiamo sentenziò l'aboleth, i tentacoli che si agitarono leggermente mentre la sua mole si mosse, torreggiando sugli avventurieri Il vostro sentiero si è concluso, ora potrete smettere di combattere invano dall'oscurità altri due aboleth emersero, i corpi sinuosi che si stagliarono nella loro immensità mentre circondavano il gruppo di coraggiosi che li aveva sfidati nel loro territorio. Una leggera tensione accompagnò la fina di quel colloquio, quando la forza che li aveva sospinti delicatamente in acqua si arrestò, permettendogli di muoversi liberamente. E se Thorlum Tagliarocce fu visto sventolare le proprie braccia come un ossesso nel tentativo di sostenere un'armatura pesante in acqua, Seline affondò come neanche la marchesa Hertha Benckerdoff era solita fare nella propria vasca da bagno, raggiungendo il fondale roccioso di quell'angolo oscuro di Arth, più veloce di quanto sarebbe mai potuta essere Sharifa nel rifiutare le ennesime avances di Winn'Ier. Gli aboleth si fecero avanti, pronti a soffocare quelle vite così effimere e giovani in confronto alle loro menti millenarie. x tutti