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Strikeiron

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Strikeiron

  1. Strikeiron

    La nostra storia...

    Mmmm Njasheen (se la recuperiamo) e Manzo dovrebbero avere qualcosa da dire in propos....
  2. Strikeiron

    La nostra storia...

    Ben fatta Wolf... riprendiamo...
  3. Ah, allora avevo capito bene... era un cazziatone... 8)
  4. Io pensavo dovesse postare Joram il combattimento....
  5. Strikeiron

    La nostra storia...

    E il nostro buon chierico torna per seminare un po' di scompiglio... In quei pochissimi giorni era successo di tutto e tutto quanto troppo in fretta. Perenor sospirò... per un compagno perso ne avevano acquistato un’altro, anzi un’altra. Anche se stentava a capire il significato di tutto questo... Il kender era con loro di nuovo ora e del kyton, nonchè del lich non vi era più traccia. Di Colui che avevano visto nel bacino di Sturmir nemmeno. Ma il villaggio dal quale erano partiti era stato cancellato dalla faccia di quelle terre.. caduto in mano ai demoni. Perchè tutto quel sangue? Avrebbe osato chiederne a Paladine stesso il motivo od almeno una mera giustificazione... Silenzio. Sorrise, capendo che non vi era nessuna risposta ad una simile giustificazione. Suo compito ora era credere, nel suo dio, ma anche nei suoi compagni di viaggio. E se fossero riusciti a sopravvivere... forse. Sospirò pesantemente sentendo di essere di troppo in quella stanza: fuori c’erano il sole e la luce, l’aria fresca finalmente dopo tutto quello che avevano passato. Senza farsi notare uscì silenziosamente dalla porta. Non aveva intenzione di allontanarsi, ma soltanto di stare un po’ da solo... almeno per il momento. Fuori si scorgevano a malapena i ruderi avvolti nell’edera di quella che era stata una volta la costruzione, come l’avevano vista prima nella sua primitiva semplicità e bellezza. Rimanevano soltanto quei segni dei muri e poco altro, tutt’al più qualche traccia di sentieri ormai abbandonati da tempo. Si incamminò lungo uno di essi, inoltrandosi nella foresta. L’aria era mite ora, la luce abbagliante che filtrava a sprazzi dalle chiome alte degli alberi secolari, ma soprattutto nessun pericolo in agguato lì intorno. Perenor seppe immediatamente che nulla li poteva minacciare in quel luogo, almeno per il momento. Come potesse saperlo, anzi esserne convinto, era un mistero anche per lui stesso. Ma era inutile farsi domande anche su questo. Se ne fosse valsa la pena prima o poi l’avrebbe saputo... altrimenti non gli importava più di tanto. Si appoggiò al lato in ombra di un’ampia quercia, il muschio che ricopriva la corteccia del suo verde brillante e chiuse gli occhi. Aveva voglia di riposare. Una volta per tutte... steso su un letto morbido e tranquillo. Si sedette ed inconsciamente aprì lo zaino che teneva sempre con sè. Si trovò tra le mani un fagotto di stoffa lacera. Lo svolse. Il libro. Lo rigirò tra le mani, la copertina in pelle era solida ed intatta. Non vi erano segni strani incisi su di essa. Per la prima volta la osservò attentamente, ma non notò nulla di strano. Lo aprì. Dentro, sulle pagine lucide, quasi consunte, un insieme di simboli strani ed apparentemente incomprensibili. Perenor sorrise tra sè compiaciuto. Ma lui sapeva come leggerle ora. Anche senza l’ausilio dello specchietto del kender non gli bastò altro che concentrarsi un istante; non era facile ed era pure un po’ faticoso, ma con un po’ di pazienza cominciò a tradurre dapprima le singole parole, poi le frasi. Ed in quel tempo il regno di Ishtar prosperò, i commerci della seconda era viaggiavano sicuri tra i piani dei quattro regni... Perenor sfogliò le pagine velocemente, provando a leggere un po’ a casaccio: dappertutto le stesse cose. Sembrava essere una descrizione storica, anche se apparentemente incomprensibile. Per quanto ne sapesse lui Ishtar era un piccolissimo regno di superficiale importanza, senza nessun commercio degno di rilevanza. Cosa si intendeva poi per i piani dei quattro regni? All’improvviso gli balenò in mente un’idea... come non averci pensato prima? Con calma ritornò all’inizio del libro, al punto in cui Garfuss aveva trovato la pagina strappata. Quella la ricordava bene... con quella strana profezia, era impossibile dimenticarsene. La trovò e la rilesse... inspiegabilmente la pagina non era più strappata ed era l’unica in cui le scritte non fossero ribaltate. Ormai la profezia la conosceva a memoria, chissà come. Ma quello che gli interessava non era quello, quanto ciò che vi era scritto dopo. Girò la pagina e la lesse... a differenza del resto del libro però non era un discorso scorrevole, non una cronaca. Bensì un insieme di frasi incomprensibili... una sorta di puzzle. Come se la pagina stessa fosse stata rovinata, oppure le scritte fossero appositamente state fatte di modo da risultare incomprensibili. Perenor lesse gli spezzoni di frasi: ..esplosero scaraventando... ..un enorme potere... ...decretò fintanto che i demoni... ...che fosse la chiave a sigillo della pace... Nient’altro. Troppo poco per capirci qualcosa. Nel più assoluto silenzio Perenor senti delle voci. Forse i suoi compagni erano usciti dalla casa diroccata e lo stavano cercando. Gli parve tra tutti di sentire la voce del kender: -Uuuuuh che bellooooo!!! Venite tutti qua fuori! QUI NON C’E’ PUZZA DI CARNE BRUCIATA! E che belle foglie ed il SOOOLEEEE!!!- Perenor chiuse il libro di scatto, irritato. Sì, si trattava decisamente del kender... di nuovo tra loro. Avrebbe dovuto riabituarsi alla sua presenza ora e viste le premesse....sarebbe stato molto difficile. Si rialzò in piedi ed il libro gli scivolò di mano, cadendo a terra ed aprendosi. Si aprì giusto sulla pagina che aveva appena finito di vedere poco prima. Pensò che probabilmente era un caso, chinandosi a terra per riprenderlo. Ma la sua mano si bloccò a mezz’aria... sulla pagina ora c’era scritto qualcosa che prima era assolutamente certo non c’era stata. Tutto ebbe inizio dal kender, dopo che fu sfuggito dai demoni... Le scritte affioravano sulla pagina, scomparendo man mano che Perenor le leggeva, mentre i pochi pezzi di frasi incomprensibili si ordinavano sotto i suoi occhi. Spaventato scattò con la mano sul libro e lo richiuse seccamente, come se fosse stato un serpente. Sudava freddo ora. Quello che aveva letto era a dir poco spaventoso. Inconsciamente strinse il libro contro di sè, raccogliendolo da terra... perchè avevano recuperato quel maledetto libro? Perchè? Non sarebbe stato più facile? Questa volta la risposta arrivò, ma da dove meno Perenor se lo sarebbe aspettato, sebbene l’avesse già sentita quella voce: “Io narro ciò che accade e proteggo il mio custode. In me sta il presente che diviene futuro. Accetta i miei consigli.” La voce si spense, ma non se l’era immaginata. Veniva dal libro. Era la stessa voce che da un po’, come sensazione, lo avvertiva dei pericoli...Ma non voleva una simile responsabilità! Già era troppo il peso della sua fede! Paladine tuttavia aveva voluto così... Scappò, avvolgendo il libro nella stoffa e richiudendolo nello zaino. Basta così, stai zitto, pensò e non dire nulla agli altri. Il libro tacque nella sua mente, ma Perenor capì che era un segnale di assenso. Per il momento nessuno di loro doveva saperlo. E raggiunse gli altri.
  6. Strikeiron

    La nostra storia...

    Sto aspettando l'mp di Manzo in quanto il mio pezzo coinvolge indirettamente anche il kender, per quanto riguarda gli eventi futuri...
  7. Strikeiron

    La nostra storia...

    Mando mp a Manzo per ultimi accordi e poi posto...
  8. Strikeiron

    La nostra storia...

    Come non è esattamente il passato? Mandami un pm (pubblico ministero) chè se fosse il passato potrei sfruttare quel benedetto libro...
  9. Strikeiron

    La nostra storia...

    Non va bene... un personaggio in meo da gestire per te è più semplice ehehehehe (scherzo) A breve posto qlcsa
  10. Strikeiron

    La nostra storia...

    Qui langue...come siete?
  11. Strikeiron

    Due risate con D&D

    Aia me l'ha passato e ve lo consiglio, peccato solo per la qualità video non eccelsa, ma è da ribaltarsi dal ridere!!!!
  12. So quando posso uscire di casa. Conto i minuti che passano eterni... ancora di più per me, il tempo diventato nemico dei miei passi e dei miei respiri. Esco e laggiù, nella tenue penombra che abbandona il tramonto vedo quella linea scura e burrascosa, l'acqua color cobalto che da lontano mi minaccia... quanto vorrei essere laggiù quando il sole a picco nel cielo sfavilla come mille lame nell'acqua. A me è rimasta solo la tempesta... il buio dove posso sopravvivere e nascondermi. Dove posso cacciare. Torno dentro in casa ed accendo il computer... attendo con ansia il ronzio informe del modem ed entro nella chat, pronto ad iniziare. Il brivido della caccia si insinua in me, dandomi il capogiro. Cerco, fra le infinite identità nascoste le mie vittime. E' la mia natura... perchè sono un mostro. Ma non sono sempre stato così... soltanto sono rinato quando non avrei voluto. Un tempo avrei riso, dissipando ogni dubbio che una simile oscurità potesse esistere. Ora sono io ad essere costretto a rifugiarmi in essa per sopravvivere. Tra questi pensieri continuo a chattare, ad intrecciare trame e confini dove qualcuno di loro... mortali... si possa invischiare per mai più liberarsi. Fisso un appuntamento ed uno scambio di battute il posto. Tra mezz'ora sarò là, anche meno. Ed il pensiero che finalmente potrò assaporare il dolce sangue di un maledetto mortale mi ritempra. E' una sorta di rivalsa per me, che ero uno di loro. Finchè un giorno la mia seconda madre non mi ha marchiato con il dono che perseguita e che non avrà mai fine. Spengo il computer di scatto e mi preparo ad uscire. Una volta provavo pena per me stesso e rimorso per quello che facevo. Ora non provo più nulla, se non odio e rimpianto per ciò che mi ha ridotto in questo stato. Esco di casa e mi incammino verso il luogo dell'appuntamento... è una notte buia e senza stelle che mi feriscano gli occhi. Pioverà tra poco, ma non importa, anzi è meglio così perchè cancellerà le tracce. Mi aspetta all'angolo della strada, vittima dolce ed ignara... i capelli lunghi ed il viso fragile ed acerbo. La sua vita sarà mia ed ancora non lo sa... ma questo è il mio destino e quello dei mortali che trovo sulla mia strada. Dopo, quando prima dell'alba rientrerò dalla caccia piangerò per le vite che ho spezzato... forse. Pian piano non sento neppure più questo sentimento, antica vestigia di un'umanità che più non mi appartiene.
  13. Strikeiron

    La nostra storia...

    Bestia d'un kender...confesserai prima o poi...
  14. Strikeiron

    La nostra storia...

    Nemmeno io Mi dite che autore è?
  15. Strikeiron

    La nostra storia...

    Ma cos'è? Un drago? Veramente belli i vostri post Joram e Manzo...
  16. Strikeiron

    La nostra storia...

    Come d'accordo con daermon riporto su Aixela A svegliare Perenor fu la luce... lame che filtravano attraverso una volta. Il chierico si alzò in piedi, barcollando e guardò verso l'alto. Mentre prima non vi era possibilità di vedere il cielo, ora la volta sopra le loro teste non era altro che una fitta ragnatela di crepe luminose. Mentre ancora guardava notò che si stavano ancora allargando e propagando. Ora che la tempesta di fulmini era passata il semipiano si stava distruggendo. Dovevano assolutamente scappare ed in fretta anche. La testa gli girò, costringendolo pesantemente a sedersi sul terreno brullo; chiuse gli occhi e respirò profondamente, cercando di calmarsi. Lentamente era come se riacquisisse i propri sensi in quel lugubre silenzio. L'odore acre di carne bruciata lo avvolgeva. Era quella dei demoni, però, non di uno dei suoi compagni. Si alzò di nuovo, lentamente e come ubriaco si costrinse ad incespicare lì vicino. Stava arrivando... un enorme pericolo. Ma chi poteva svegliare per primo, tra loro? Per ora notò solo Ariaston a terra, la faccia coperta di sangue. Si avvicinò e gli prese il polso, respirava debolmente, ma non sembrava essere gravemente ferito. Solo esausto. Non poteva svegliare lui... non aveva la forza per affrontare un altro combattimento. Cadde carponi, sentendo l'urgenza del suo compito. Erano finiti... il pericolo che li sovrastava stava per abbattersi su di loro e non poteva fare nulla per fermarlo. Poi vide la spada brillare, pulsare come un cuore malvagio lì vicino... lì accanto la figura prona di Aixela la stringeva... C'era ancora una cosa che poteva provare... Perenor si avvicinò ad Aixela e la scosse, per svegliarla, attento a non toccare la spada che le pulsava lì accanto. Cosa sarebbe successo dopo, nessuno poteva prevederlo. Ma Perenor era deciso a correre quel rischio.
  17. - La ami ancora. vero?- gli chiede, il tono della sua voce è insolitamente dolce. Quel tipo è un assassino, un killer... e lei dovrebbe vendicarsi o quanto meno piantare lì tutti e tornare alla vecchia vita. Quale delle due? Non ha potuto non notare la foto che Paul tiene in mano. Ora non può non notare che mentre quel bastardo nasconde la foto ha un piccolo tremito nelle mani. Forse ha paura. Ma non di lei, non di quelli che vogliono fargli la pelle. Forse soltanto di sè stesso. Paul nota che il gesto impacciato col quale nasconde la foto sembra un atto di maleducazione, ma non può farci nulla. Questo è affar suo, di nessun altro lì dentro. Nonostante ci siano invischiati tutti in quella faccenda, ora. Veela non si aspettava una risposta, sorride. Come sempre fa di tutte le debolezze e fragilità altrui. Ma è un sorriso amaro, un compatimento beffardo che non è rivolto agli altri, ma semplicemente a sè stessa. - Farò quel che devo.- risponde Paul, deciso. Entrambi sanno a che cosa intende. Meglio morta che un'esca in mano a quei bastardi che li stanno inseguendo. Meglio così, anche se con questo se ne andassero anche le speranze. La risposta la colpisce, teme che dietro quella sicurezza vi sia qualcos'altro. Cerca negli occhi di Paul il minimo segno di rottura... ma non ne trova. O è folle, oppure la sua è una decisione irrevocabile. Annuisce, mentre realizza che sì quel bastardo la ama ancora, che forse ha deciso di ucciderla, o forse no... solo lui sa cosa farà. Ma non vuole dirlo a nessuno. Non vuole l'aiuto di nessuno. -Avevo un'amica una volta. E' morta tanto tempo fa...- gli sussurra improvvisamente- Ma tanto moriva ogni maledetta giornata. Ogni volta che sparava alla testa di qualcuno. Odiava ogni singolo minuto e si nutriva di quell'odio per aggrapparsi alla vita, ma era fredda, implacabile... un giorno la assegnano ad una missione speciale. Devono smantellare una base di pericolosi terroristi informatici... sono protetti da mercenari spietati e quindi ogni mezzo è lecito. Nella notte, nel più assoluto silenzio ammazzano tutti. E' stato facile.. avevano solo alcune armi di piccolo calibro. Non hanno nemmeno fatto in tempo ad usarle. Non pensa, agisce ed alla fine sul campo di battaglia ha un attimo di debolezza... alza la visiera di un casco di uno dei terroristi a terra. E' un ragazzino che riconosce... l'ha visto molte volte. Appena più in là comincia frenetica a sollevare tutte le visiere dei corpi a terra. Nel buio li riconosce tutti lo stesso, fino all'ultimo...- La voce le si spezza. Tace un istante, lasciando in sospeso il proprio racconto. Qualcosa di rovente le si agita dentro: perchè? Perchè è arrivata a questo punto? Ha commesso un grave errore a confidarsi così... -Chi era quell'ultimo?- le chiede Paul, serio. -Lo conosceva meglio di tutti gli altri. Ed è morta per questo, tanto tempo fa.- Veela si gira di scatto e va via, quasi fugge per non farsi vedere. Sente le lacrime che le gonfiano gli occhi ancora una volta. Il dolore perduto che ritorna a galla. Credeva di aver dimenticato... ma forse non è del tutto vero. - Chi era?- le chiede nuovamente, quasi angosciato, perplesso... Lei non gli risponde. Bastardo, pensa. Adesso l'ho detto a qualcuno, l'ho detto a te. Perchè dovesse essere proprio quel maledetto killer lei non lo sa. Forse perchè è l'unico in grado di capire.
  18. Be, bello. Oggi vedo di imitarti eposto qualcosa.... forse
  19. Strikeiron

    Due risate con D&D

    MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
  20. Ho solo visto il film con Tom Cruise
  21. Strikeiron

    La nostra storia...

    SEMBRA il cappello del vecchio... SEMBRA...muahahahahahaha
  22. Cosa devo fare? Andare a vedere Van Helsing e poi postare anche qui? Ma laaaa miseriaaaaaa.... fra un po' trasloco sul forum!!!! 8)
  23. Strikeiron

    La nostra storia...

    Noto con piacere che a nessuno è venuto in mente di domandarmi cosa ha "trovato" il kender....
  24. Io con aia (che mi fa da master)... tiro i 4 d6 per le caratteristiche... 1 1 1 2 aia:- Certo che sei sfigato!- Io: -Te l'avevo detto! Se per esempio tiro un d20 faccio 1!- Io *Tiro il d20 e viene 1* aia:
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