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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Sinceramente Veela non capisce. E' seduta in macchina, con accanto il ragazzino e quel maledetto bastardo. la tipa lo chiama Paul, lei ancora non sa come si chiama... oppure sì, ha sentito quel Paul dire il suo nome, ma non se lo ricorda. Ed evita di fissarla troppo a lungo. Mai far vedere il proprio interesse con tipi del genere. Lo sbirro è inoffensivo: ha una pistola puntata alla tempia però, mentre guida e dimostra un certo sangue freddo. Per un istante Veela si sorprende ad ammirarlo... è duro, tenace quel tipo... sembrerebbe a posto. Ma è uno sbirro... Ma che importa? Con la coda dell'occhio vede Eliah guardare dietro, attraverso il lunotto posteriore... la macchina va veloce, molto veloce, ma sono inseguiti. C'era da aspettarselo. Veela nota che i sedili puzzano di plastica, l'interno è praticamente nuovo di pallino. Chiunque fossero quei tipi sono attrezzati al meglio... Sente qualcuno commentare che ci sono delle armi lì dietro. Ma lei nemmeno guarda, fa scattare il caricatore della pistola, lentamente... per fortuna è ben oliata e fa poco rumore... gli altri mnemmeno la sentono mentre estrae il caricatore con indifferenza. Bene, ci sono ancora proiettili. E poi è un insieme di eventi veloci, che non riesce a comprendere, parlano di qualcuno che lei non conosce con un tipo e la sua banda... Non ha paura, ma vorrebbe capirci qualcosa. Sembra che il bastardo debba andare in ospedale a far secco qualcuno, nonostante lui e la tipa nel frattempo abbiano prurito alle mani e per passatempo vogliano far fuori quella banda di teppistelli loro amici... E poi parla di un hacker..e del fatto che loro, bene o male sono tutti morti. Sì bello, questo lo sapevo da me, ma c'è altro. E poi Paul chiede loro di entrare in quel ballo, ma lei in ballo c'è già da tempo...da tutta la sua vita. Da quando ha chiuso con quell'altra vita... ed ora bene o male sembra che qualcosa la costringa ad indossare su di sè quella persona sepolta, quell'odio antico che non vuole più vedere... Non vuole più essere lei. Ma questo per fortuna gli altri non lo sanno, nè occorre che lo sappiano. Lo sbirro è l'unico che potrebbe fregarla, senza saperlo, ma quello è un problema del quale si occuperà quando ce ne sarà il bisogno... Per ora deve soltanto aspettare e vedere cosa accade. Poi Eliah fa qualcosa di stupido... dice agli altri che quel Mike è uno sbirro. Veela si trattiene, tesa, mentre i teppisti lo tengono sotto tiro e Mike a sua volta tiene sotto tiro gli altri. Basta un colpo e qui è una strage, pensa lei.... -Bene, ragazzi, non è il caso di mettersi a litigare adesso. Togliamoci da qua senza che nessuno si faccia male, ma prima di ballare con qualcuno preferisco sapere in quale storia sto ballando. Non so quanto tu sappia, Paul e quanto no, ma sarebbe il caso che tu ci dessi una prospettiva più generale, bello mio.- esclama, decisa, mettendosi davanti allo sbirro.
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La nostra storia...
Beh, era ORA!!!!
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La nostra storia...
Si sentì improvvisamente esausto e la cosa lo terrorizzò ancora di più. Sapeva che molto probabilmente, finchè fossero rimasti in quel luogo, gli sarebbe stato impossibile pregare e meditare. Quindi nessun nuovo incantesimo di cura, proprio quando sarebbe stato a loro più utile. -Dobbiamo andare via immediatamente da qui.- sussurrò piano ad Ariaston. L’elfo fece un cenno, aveva compreso al volo. Sturmir non disse una parola, semplicemente si preparò per invocare un altro incantesimo. Aspettarono tutti quanti che la via di fuga comparisse dal nulla evocata dalle parole del nano. Ma nell’oscurità, ora rotta da un sinistro bagliore sanguigno non accadde nulla. Le piante contorte ed annerite non si mossero; tutto rimase perfettamente immobile. Nemmeno i tatuaggi sulla pelle della bambina elfa si misero a luccicare. Sturmir attese, pensò a cosa avesse potuto sbagliare recitando l’incantesimo, ma non trovò errore alcuno in come l’aveva recitato. Semplicemente non funzionava. Perenor avrebbe voluto sotterrarsi sottoterra;adesso più che mai sentiva pesantemente la responsabilità di averli cacciati tutti lì, in un pericolo più grande di loro. Strinse il libro, che teneva inconsciamente tra le mani e si accorse che da quando si erano trovati lì non l’aveva mollato un istante, quasi fosse una risorsa di potere, un appoggio alle loro speranze. Ma lì, in quello strano ed inquietante buio sembrava essere inutile. Delicatamente lo ripose nello zaino. -Ed ora che facciamo?- esclamò Entreri, portando rabbiosamente le mani all’elsa della sua spada. - Non ci rimane che trovare un’uscita.- gli rispose Ariaston, in tono beffardo. La sua proposta venne accolta da un gelido silenzio. Non ora, pregò il giovane chierico... non è ora il momento di mettersi a litigare: - Potrebbe essere un’idea, potremmo seguire i demoni.- disse. Lo guardarono, soppesando per un istante la sua proposta. Perenor trattenne il fiato, ma la tempesta per stavolta passò sopra alle loro teste. -Potrebbe essere un’idea.- esclamò Sturmir- Abbiamo visto che i demoni passano dal loro piano, ovvero QUESTO piano, a quello dal quale noi proveniamo attraverso un passaggio. Potremmo approfittarne anche noi.- - Dimentichi il problema principale però: siamo circondati dai demoni ed ogni volta che ci muoviamo corriamo il rischio di venire attaccati. Non potremo resistere a lungo...- gli contestò Entreri. - Sì ma forse quella in cui noi ci troviamo ora è la coda di una processione di demoni diretti al passaggio tra i piani.- spiegò pacatamente Ariaston. -...E quindi non dobbiamo far altro che aspettare che passi oltre rispetto a dove ci troviamo ora e quindi potremo seguirla a distanza, senza correre inutili rischi.- concluse per lui Sturmir. Rimasero in silenzio un istante, soppesando la possibilità che una tale ipotesi potesse essere vera. Ma visto che la magia non funzionava non rimaneva loro altra strada percorribile... Perenor si guardò intorno esaminando le piante contorte ed annerite che davano loro riparo e parzialmente almeno, un nascondiglio. -Aspettiamo un’ora e quindi ripartiamo, se a tutti va bene.- propose. Nessuno protestò: nonostante tutto erano ancora esausti, si acquattarono a terra e lì rimasero in attesa, immobili. Il chierico pregò stavolta che quel piccolo ritardo non fosse decisivo per la salvezza di Garfuss... nel bacino avevano visto tutti qualcosa, ma nessuno di loro aveva osato parlarne. Avevano semplicemente ignorato che una cosa del genere avesse potuto accadere. Ma quello non era l’unico problema che avevano tranquillamente ignorato... qualora avessero raggiunto il portale di comunicazione tra i due piani cosa avrebbe garantito loro che avrebbero potuto passarlo indenni’ E che cosa avrebbero trovato dall’altra parte... Domande, sempre inutili domande, si disse Perenor, appisolandosi con la testa fra le mani, poggiata sulle ginocchia. Na'Rghal aveva portato quel piccolo miserabile kender al cospetto di Korbag finalmente. Il kender era ancora svenuto e con parecchi uncini piantati nella carne ancora... ma era vivo. E di questo Korbag era soddisfatto... avrebbe ricompensato bene l'astuzia e l'intelligenza del kyton: aveva fatto un buon lavoro. Soltanto ora era suo desiderio che il kyton portasse quel kender nel semipiano, là avrebbe trovato altri ad attenderlo. Insieme avrebbero potuto interrogarlo finchè non avesse detto tutto quello che interessava loro sapere. Poi, poteva fare del kender quello che desiderava... Il suo servizio era stato ottimo e la ricompensa era vicina. Na'Rghal uscì dall'edificio, trascinandosi dietro Garfuss... il colloquio era stato breve, ma significativo. Non rimaneva che una sola cosa da fare. Il kyton si diresse verso il portale dal quale ancora ora sciamavano fuori i demoni... chissà chi lo attendeva dall'altra parte... Avevano aspettato alcune ore in quel posto terribile. Poi, non venendo più attaccati da alcuno avevano deciso di rischiare. Era andato in avanscoperta Ariaston, visto che poteva facilmente nascondersi dai possibili pericoli, poi non doveva allontanarsi troppo. Ed in effetti nell' oscura boscaglia deserta, dove non gli era difficile dissimularsi, non trovò difficoltà a trovare quello che stavano cercando. Gli era bastato seguire le tracce. Ora stava tornando indietro, dagli altri, ma non con buone notizie: il portale per uscire da lì era vicino e gli ultimi demoni stavano sciamando fuori da esso. Tutti tranne alcuni, che aspettavano sull'ingresso. Guardie? Ariaston non sapeva, ma aveva la netta impressione che stessero aspettando qualcuno... e come se non bastasse tra loro vi era una figura ammantata. Ariaston aveva faticato a trattenere il pugnale che era bollente al suo fianco. Si affrettò per raggiungere gli altri... Perchè quella figura ammantata era il lich. Narratori? Su sveglia!!!
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La nostra storia...
Perenor abbassò lo sguardo, era colpa sua! Tutta colpa sua! Per quale motivo si era distratto ed aveva permesso che il kender fosse catturato? Ed ancora peggio... come era riuscito a portare non i demoni, ma loro stessi su un piano? Ora che il suo peggiore sospetto si era mutato in realtà il giovane chierico rimase svuotato, come incapace di decidere cosa potessero fare per cavarsi d'impiccio. -Dobbiamo salvare Garfuss!- affermò Sturmir, rivolto verso di lui. Ma come? Potevano loro contrastare i demoni su quel piano quel tanto da potersene andare inosservati. E poi come avrebbero liberato il kender? Perenor non vedeva altra via d'uscita a doversi scontrare ancora con i demoni... e non sapeva se stavolta sarebbero stati capaci di cavarsela. Ma Paladine li accompagnava... si disse, a suo modo seguiva i loro passi. Per quale altro motivo sennò erano ancora vivi. Vide l'urgenza e la preoccupazione del nano e decise che non era di certo il momento di mostrare i propri dubbi agli altri. Dovevano uscire di lì? Bene, lo avrebbero fatto, nonostante tutto! Solo... perchè il kyton era ritornato al villaggio? Perchè aveva portato solo il kender con sè? Per quale motivo Garfuss era così importante in quella storia? Troppe domande senza risposta... Continua...
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Io se riesco dopo scriverei qlcsa... se non dò segni di vita nn faccio fino a domattina.
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Anche il mio...fra un po' però...
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Pausa pranzo.... Quelli sono dei killer, non c'è dubbio alcuno... ma hanno trovato qualcuno che non cede, stavolta, pensa Veela rialzandosi in piedi. Il tipo le porge una mano che lei non accetta... è quel bastardo, quello che le ha rovinato la vita. Lo riconosce subito ed il suo primo istinto è quello di saltargli addosso e spezzargli il collo, lì per lì. Ma immediatamente sa che non è possibile, non lì... è un gesto stupido. Per questo la rabbia le monta dentro, diventando furia quasi... -Maledetto bastardo! Sei stato tu, hai distrutto la mia bici!- L'altro ride, quasi... ha uno sguardo beffardo, da persona sicura di sè. Lei vede che si trattiene, ma legge ancora l'ironia nei suoi occhi. Cosa voleva da lui? Vendetta? Quel tipo è talmente stupido da non capire che la sua bicicletta era la sua intera vita... anni di lavoro pesante per poter fare quel salto in più, che l'avrebbe portata fuori dai bassifondi. Per lui una bicicletta è un giocattolo. Per lei la vita. Lui sta continuando a parlare adesso, ma Veela non lo sente... si stupisce che Eliah sia riuscito a fermare quei due, ma pensa che sarebbe bastato un solo istante per sacrificare la propria vita in una vendetta. Tanto, per come stanno le cose ora, non le importa più nulla... Calmati, dice a sè stessa... ed il ragazzo? Ma che cazzo te ne frega del ragazzo? E' grande e può cavarsela da solo... Veela capisce che quel bastardo le sta dicendo che corrono un grosso rischio a stare lì, vicino a loro... Ed allora? Vorrebbe sputargli in faccia? Chi si crede? Crede forse che lei non abbia mai visto delle cose del genere? Lavoretti facili e puliti, li chiamavano... entravano in un posto e massacravano qualunque cosa vi fosse a portata di mano... cercando e seminando morte, una morte inarrestabile che nulla poteva fermare... Ma quello era passato, faceva parte di una vita che non le apparteneva... la vita di una persona diversa da lei. Che con lei non aveva in comune neppure più il nome... Il tipo le porgeva la mano, ora. Veela capì che erano forse più in pericolo di quanto quel tipo volesse far intendere. Aveva fretta di uscirsene da lì, anche troppa per volerla liquidare così semplicemente... Stava per prendergli la mano, il viso scuro ed i muscoli tesi... Aveva male... fitte che le salivano sugli avambracci. Quella piccola troietta assieme al bastardo era stata perfino più brava di quanto avesse sospettato... Stava per prendergli la mano e torcergli il braccio dietro di lui, una mossa leggera, nulla di che... Non voleva fargli male, ma voleva chiarire che non si sarebbe arresa facilmente alle sue scuse.. E poi lo sbirro, quello che aveva cercato di sedurla, sulla porta. Veela lanciò uno sguardo dietro di sè... l'apertura era divelta e poteva essere un vicolo cieco. E poi il poliziotto era solo?...Alzò le mani in alto, lo sguardo che sfrecciava su e giù per la stanza, pronta a scappare... anche se li teneva sotto tiro non poteva sparare a tutti contemporaneamente. Si preparò a rifugiarsi dietro il bancone... facendo finta di obbedire ai suoi ordini. Ottimo post davvero Wolf... e tu Joram non sottovalutare la mia Veela...ehehehe
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Fai tu... se poi non vai giù abbastanza pesante ci penso io a rincarare la dose, Okk?
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Ieheheheh mio caro bastardo adesso sono c***i acidi!!! Scherzo, ovv. Veela non vedeva l'ora di fare la tua conoscenza!!!
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La nostra storia...supporto hardware
Si sono d'accordo a spostarli: Wolf Joram Rosebringer Strikeiron No, non sono d'accordo a spostarli:
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La nostra storia...
Umm tra oggi e domani ci inventiamo qualcosa... Vero Wolf? Ma anche daermon però... Iehehehe che bastardo che sogno
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La nostra storia...
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L'ingresso ai livelli sotterranei era deserto. Veela puntò con sicurezza nel buio, sovrappensiero per quanto aveva appena scoperto dalle parole del ragazzino che caracollava dietro di lei. Burton. Una leggenda... Le voci passano di bocca in bocca, dovunque. Lei aveva sentito raccontare molte cose su quel tipo, così come sugli Psychodeath... una banda male organizzata, prima dell'arrivo di quel Burton. Un gruppo forte e molto potente dopo... c'era stato un periodo in cui quel tipo sembrava aver voluto qualcosa in più oltre che radunare la banda. Agiva per qualche suo interesse personale. Ma nessuno lo aveva mai capito... Veela aveva avuto degli agganci con qualcuno vicino agli Psychodeath e sapeva che nessuno aveva mai capito Burton. Neppure quelli più vicini a lui... Proprio nessuno. E la leggenda si era rafforzata giorno dopo giorno. La banda era diventata qualcosa di più, ma nessuno di loro, semplici pony express, aveva mai capito cosa sarebbe venuto dopo. Sì perchè quel Burton aveva delle idee precise...loro, come corrieri l'avevano capito subito. Veela sapeva soltanto che tutte le volte che era passata nelle loro zone di influenza negli ultimi tempi non le era mai successo nulla. Non le avevano chiesto percentuali. Non le avevano chiesto nulla in cambio. Così era, punto e basta. Nonostante lei si fosse interrogata molte volte su questa strana lacuna; in genere i corrieri dovevano pagare delle percentuali per passare a fare le consegne nelle zone di influenza delle bande. E così era sempre stato, fino all'arrivo di Burton... Con lui come capo dei Psychodeath chiunque dei corrieri non lo avesse provocato poteva passare indisturbato. Sembrava quasi che vi fosse un'etica sotto. Sì, pensò Veela camminando frettolosamente nella penombra, evitando le macerie lungo la strada, l'udito teso a captare qualsiasi rumore... probabilmente Burton aveva semplicemente aspettato per fare più soldi dopo. Ma non c'era stato un dopo: soltanto una bomba umana ed un intero isolato polverizzato. Ed ora tutto ciò che rimaneva di lui era quel ragazzetto dietro di lei ed a giudicare da come era ridotto, Veela si convinse che non poteva essere stato lui a far fuori Burton. Non aveva i mezzi, non aveva l'esplosivo e soprattutto non era stato nemmeno tanto furbo da trovarsi un rifugio sicuro dopo l'attentato. Nel buio Veela sorrise, attenta a non farsi vedere da quel ragazzetto straccione. Ma quell'Eliah era un Burton... il figlio, ricercato e con una grossa taglia sulla testa. Sarebbe potuto tornare utile non appena avesse cercato di fregarla. Anche se un simile gesto non era da lei. E poi se quel ragazzetto diceva il vero ed era il figlio di Burton lei doveva almeno rispettare la memoria di quel vecchio bastardo degli Psychodeath... quasi a ricambiare il fatto che grazie a quel Burton nessuno dei Psychodeath l'aveva mai disturbata quando lavorava. Ma in realtà quel ragazzino era una bella grana, si disse: dovunque andassero erano braccati. Ma lo erano comunque ormai... se non dalle bande dei sottolivelli, almeno dagli sbirri che certamente, non appena si fossero accorti con chi avevano avuto a che fare, avrebbero raddoppiato gli sforzi per trovarli. Sempre che li avessero trovati ancora vivi, pensò Veela. Anche se a dire il vero ormai non le fregava più niente di nulla e di nessuno, tranne che di quel bastardo. Soldi o non soldi gliel'avrebbe pagata cara. Un rumore. Un barattolo che rimbalzava per terra più volte. Proprio adesso che stavano arrivando al tunnel verso il sottolivello successivo e fino ad ora non avevano incontrato anima viva. Laggiù si vedeva il bagliore dei neon improvvisati. Ma Veela si fermò ed arrestò Eliah con un braccio, bruscamente. Con un dito sulla bocca gli fece segno di tacere. Eliah annuì e sussurrò: -Fammi andare avanti... me la cavo io.- Veela fece un segno di diniego. Non era il caso di rischiare. Volevano arrivare tutti interi. Poi dalle macerie davanti a loro apparvero. Erano in due e li tenevano sotto tiro con delle pistole. Chissà che cannoni potevano essere osservò Veela sovrappensiero. Veela si fece cautamente avanti e sentì che puzzavano e molto anche. Represse una smorfia di disgusto e rimase immobile, tesa... ogni muscolo pronto. Che volevano? Poi associò la puzza che emanavano e capì cos'erano: mutati. Uno dei due si stava avvicinando: -State fermi e dateci tutto quello che avete! Per passare di qui si paga il pedaggio...- La voce era raschiante e sgradevole, accentuata dal rumore metallico di un impianto. Veela li riconobbe e seppe che anche qualora gli avessero dato tutto non sarebbe bastato... li avrebbero uccisi comunque, per espiantare gli organi, per avere occhi freschi per trapianti. Qui Eliah non poteva fare nulla... non era una banda quella, ma pazzi maniaci sfuggiti tra le maglie della rete. E Veela avrebbe dovuto sapere che erano lì, o perlomeno aspettarselo. Odiava la feccia e soprattutto farsi sorprendere così stupidamente. Il tipo si avvicinava, ghignando, tenendoli sempre sotto tiro. Sottovoce Veela sibilò qualcosa ad Eliah: -Buttati a terra!- Non guardò se il ragazzo l'avesse sentita: aveva lo sguardo fisso su quello davanti a lei... era sempre così, li attirava perchè sembrava indifesa. Ma non lo era. Affatto. Aspettò il momento giusto e scattò scivolando contro quello che aveva davanti. L'altro non si rese nemmeno conto che gli aveva preso il braccio... almeno finchè non glielo spezzò con un movimento secco e lo fece volare letteralmente a terra, mentre in una capriola sul terreno Veela si ritrovava la pistola fra le mani. Era accucciata a terra, pronta a sparare ora su qualsiasi cosa si muovesse. Il tipo gemeva lì accanto, incapace ormai di muoversi per il dolore. Alcuni colpi a casaccio erano partiti attorno a lei... ma non l'avevano neppure sfiorata. Era stata troppo veloce per loro.. ed era abituata ad esserlo. Controllò la pistola... un vecchio modello e senza la sicura inserita. Bastardi! Veela si controllò attorno. Nessun segno di vita... solo rumore di passi che si allontanavano correndo. L'altro stava scappando ora. Non c'era più pericolo. Si alzò: ai suoi piedi il mutato rantolava come un sacco di stracci. Sparò solo un colpo... preciso ed alla testa. L'eco dello sparo rimbombò nel tunnel, ma almeno il rantolo cessò. Non era un'assassina, ma bastava... il compagno si sarebbe guardato bene da seguirli. La pistola fra le mani Veela si guardò attorno: -Eliah?- Il ragazzo si alzò in piedi, una strana espressione in volto. ma era così per tutti: non se l'aspettavano. Non la conoscevano... non avevano idea di che cosa fosse capace. - Sei a posto?- -Sì- le rispose. -Bene, seguimi. Siamo quasi arrivati.- Ormai erano vicini al TATTOOine...- La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Vado adesso sul mio portatilino a scrivere qualcosina...- La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
=D> =D> =D> =D> =D> =D> Veramente bello sto pezzo. Mi dovrò impegnare forte ora...- La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Eliah stava divorando un piatto di sintopasta... Veela notò il sorriso sarcastico ed appena accennato di Bezzy, mentre allungava al ragazzo un secondo piatto. Non sapevano nulla di lui, tranne il nome, che chissà come erano riuscite ad estorcergli, davanti alla promessa di cibo caldo. Veela non aveva tempo per sorridere. Era rovinata, i soldi di anni buttati via nel giro di pochi secondi. Senza la bicicletta non aveva più un lavoro, senza lavoro niente eurodollari. Niente eurodollari voleva dire niente vita. Ed in più era anche braccata dalla polizia. Se l'avessero ripresa gli sbirri l'avrebbero semplicemente sbattuta in una cella e l'avrebbero fatta marcire dentro, torturandola magari per ottenere una confessione qualunque. Per questo doveva trovare quel bastardo. Non le importava che potesse essere più pericoloso di lei, poteva essere un killer, anche il re dei killer. Ma di certo non era disperato quanto lo era lei. E duri anni di disperazione e sopravvivenza l'avevano addestrata ad essere peggio di un killer. Chi la conosceva bene lo sapeva: era dura, ma soltanto perchè così doveva essere per sopravvivere. E là dove molti avevano fallito lei era sopravvissuta per questo. Allungò le mani su un piatto di sintopasta che Bezzy le porgeva e mangiò svogliatamente, riflettendo su quanto era accaduto. Prima il tipo che usciva dal locale, poi l'esplosione, poi ancora un altro tipo che frugava tra le macerie, ma con la stessa inconfondibile andatura. E poi quello che l'aveva buttata per terra.. veloce, riflessi rapidi e scappava da qualcosa. Possibile che fossero la stessa persona? Sui primi due era sicura, ma sul terzo.... eppure si era sempre fidata del proprio istinto. Se era la stessa persona tutte e tre le volte lei lo conosceva. Aveva fatto diverse consegne a quel tipo, sempre pacchi piccoli, sempre poche parole ed una discreta mancia. Nessuna domanda: poteva essere qualche droga da cybersballo... qualsiasi cosa. Ma no, pensò. Una volta aveva provato a sentirne l'odore e non puzzava. L'involucro era cartonato, impossibile sapere cosa vi fosse dentro... Ma lui lo ricordava e molto bene anche. Ed il suo istinto le diceva di averlo incrociato quella mattina per ben tre volte. -Bezzy, cara. Vieni qui un attimo.- sussurrò. Bezzy capì al volo: -Vieni con me sul retro.- le disse. Si allontanarono mentre Gemin teneva d'occhio il ragazzetto. Aveva quasi finito il secondo piatto. Quando superarono la porta e si furono sincerate che bnessuno le sentisse Veela chiese: -Ti ricordi quel tipo, quello dei paccchetti? Quello delle grosse mance?- Bezzy ci pensò su un attimo:- Sì, forse, dov'era che andavamo a fargli le consegne? Nel settore orientale?- -Penso di sì.- o così le sembrava almeno di ricordare. -Per caso sai chi è quel tipo? Lo devo vedere...- Bezzy spalancò gli occhi: -Lo posso sapere, ma non è che ti cacci in uno dei tuoi guai?- Veela sorrise, un sorriso freddo, senza calore: -Non preoccuparti, è una semplice sciocchezza. Personale però... puoi sapere chi è e come si chiama quel tipo?- Bezzy ci pensò su un attimo: - Non io, tutte le volte che ti passavo gli ordini, parlavo con qualcun'altro. Una ragazza, una tipa dei bassifondi... dovresti parlare con lei per sapere chi è. Penso che basti dirle che gli devi dei soldi perchè svuoti il sacco.- -Perfetto- sussurrò Veela covando la propria vendetta. Avrebbe scucito a quel tipo tutti i soldi che LUI le doveva, per averle distrutto la bicicletta. Costi quel che costi. -Ma questa tipa come la trovo, cara la mia Bezzy?- Bezzy rise, divertita e piccata insieme: -Ah, questo è semplice per te. Ha un negozio nei sottolivelli... mi pare che si chiami TATTOOine.- -Scusa un negozio di cosa?- le chiese Veela. -Tatuaggi.- rispose. Scusate per la tirata trita e ritrita, ma mi sembra che questo possa essere un buon collegamento nella storia. Wolf sappimi dire se ti va bene e Joram, vediamo se in un modo o nell'altro riusciamo a rincrociarci...- La nostra storia...supporto hardware
Sì, poi ho visto quello che ha postato daermon, io avevo postato quell'osservazione prima.... Cmq se serve una mano per inguaiarvi io sono sempre qua...- La nostra storia...
-Alatharièl? Sei tu, piccola?- chiese Perenor, sottovoce, quasi in un bisbiglio soffocato. Avrebbe potuto chiamarla a voce alta, ma si sentiva di minuto in minuto sempre più a disagio là dentro. Qualcosa non andava... dove erano finiti? Perenor aveva il terrore di controllare, mentre un brivido freddo gli scendeva lungo la schiena. Era gelido lì dentro... se mai avesse avuto un senso parlare di un dentro in quel pauroso silenzio che li avvolgeva. - Sì sono qui.- rispose la bambina elfa, anche lei in un sussurro stavolta. In quell'istante entrambi udirono un gemito, non distante da loro. Alcune parole appena sussurrate, mentre Perenor valutava se valesse la pena di correre un simile rischio, ma per fortuna non accadde nulla. Solo si accese una piccola luce davanti a lui. In condizioni normali avrebbe illuminato bene la zona attorno a loro, invece in quel luogo sembrava vacillare sotto la spinta dell'oscurità. Il chierico mandò la luce avanti, nella direzione del gemito e vide. Una sagoma diafana, prona a terra e su di essa la bambina elfa. Perenor la guardò attentamente e la riconobbe: Ariaston. Sturmir era dietro di loro, ma dove poteva essere Entreri? Avanzando con circospezione arrischiò la luce appena più in là... sperava soltanto che la luce potesse passare inosservata in una simile oscurità, soprattutto dal momento che si faceva di minuto in minuto sempre più fioca. Vacillava ora... ma per fortuna era sufficiente. Individuò Entreri e lo raggiunse. Era svenuto, ma vivo. Perenor rischiò ancora di essere scoperto e lo curò. Gli avanzava un solo incantesimo di cura ora... e non sapeva dove fossero. Almeno, aveva controllato, il libro era al sicuro nello zaino. Ma dove poteva essere finito il kender? Perenor strinse a sè lo zaino mentre la sensazione che qualcuno potesse osservarli al riparo dell'oscurità divenne quasi pungente. Sbrigativamente il chierico spense la luce magica, mentre trascinava con sè nel buio il corpo ancora inerte di Entreri verso la bambina elfa ed Ariaston. Non avevano molto tempo. Si riprende raga, se Manzo nn si sbriga qui il suo kender ne combinerà di cotte e di crude a sua insaputa...- La nostra storia...supporto hardware
A questo punto scatta il conto alla rovescia... o Manzo si fa vivo in tempi brevi o ci mettiamo d'accordo io e Wolf e facciamo andare avanti la storia... d'altronde in questi giorni di relax mi sono venute alcune idee per inguaiare anche Trebor ed Aixela, altrimenti detti piccioncini di taverna...- La nostra storia...
Vediamo se Manzo si fa vivo, io sto aspettando sennò comincio a mumblare per portare avanti il raccontino... MAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNZOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! Dove sei?- La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
C’era qualcosa di strano in quel tipo che le era venuto addosso... avrebbe quasi giurato di conoscerlo. Per quanto lo scontro fosse stato improvviso quella faccia l’aveva già registrata e vista da qualche parte. Forse un clienet del Pony express; quelli lei se li ricordava praticamente tutti. Scrollò la testa rialzandosi dal fango nel quale era scivolata e rifiutando la mano che le stava offrendo il ragazzo per rialzarsi. Lei non aveva mai avuto bisogno di una mano da parte di nessuno. Era sola, ma amava, anzi adorava la sua indipendenza. A quel punto delle cose non avrebbe lasciato che niente e nessuno si intrufolasse nella sua vita. Eppure quel viso era certa di averlo già visto da qualche parte. Forse uno dei clienti al quale aveva portato dei pacchi? Sì, più di uno pensò... Pacchi piccoli ed anonimi, quasi sospetti. Corrugò la fronte in un fugace senso di stizza, non tollerava di dimenticarsi i particolari. Forse quando avesse fatto abbastanza soldi e fosse stata abbastanza ricca avrebbe potuto essere più indulgente con sè stessa. Ma non ora. Adesso doveva essere nient’altro che inflessibile con la propria memoria. Ma forse l’esplosione l’aveva scombussolata. Ricordava il pacchetto ed un qualche particolare... ma nulla di più. E questo non era da lei. Per il momento accantonò il problema; sapeva che in un modo o nell’altro sarebbe venuta a capo di quel mistero. Anche una città con trenta livelli nel sottosuolo e due superficiali sa essere troppo piccola. Sorrise. E poi lei aveva i suoi informatori. Ma per ora doveva scrollarsi di dosso di quel ragazzo e doveva anche farsi una doccia calda, dal momento che non un solo centimetro della sua pelle ora conservava l’antica apparenza. Si sentiva letteralmente impiastricciata di fango, fuliggine e sudore. Finalmente, con un sospiro di sollievo e senza nuovi guai, raggiunsero la mensa. In realtà era anche uno spaccio clandestino. Di facciata cucinavano cibi per le guardie e gli sbirri del circondario. Ma gli sbirri non mangiavano mai lì dentro. Da lì il cibo veniva portato sempre alla centrale, non lontana. Quindi era un posto sicuro. Difatti non si preoccupavano neppure troppo di quello che avveniva là dentro. Veela sorrise tra sè, in quel posto aveva combinato ottimi affari. E soprattutto era di casa. Incontrò subito Bezzy; Gemin intanto si sbracciava da dietro le pentole, quel porco. -Ciaooo.- le abbaiò contro Bezzy, con un sorriso marcio- Si può sapere dove ti sei cacciata stavolta per ridurti così?- Veela allargò le mani: -Sai è sempre una merda là fuori.- le rispose, fingendosi desolata. Scoppiarono a ridere. Si conoscevano da troppo tempo ormai per non capirsi al volo. Bezzy aveva un intuito formidabile per quello che non doveva chiedere alle amiche. Difatti anche stavolta non fece domande. La guardò con un’aria fintamente desolata. -Avresti dovuto rimanere qui, a lavorare con noi con il buon vecchio Gemin. Vero?- chiese, rivolta all’uomo indaffarato dietro alle pentole. Nel frattempo il ragazzo stava saltellando su uno dei grandi bollitori con fare frenetico. Nessuno gli fece caso. Gemin non aveva occhi che per Veela e lei lo sapeva. Alzò gli occhi ed i loro sguardi si incrociarono per un istante. Veela scoppiò a ridere sonoramente: -Non pensarci neppure vecchio porco. Non tornerei a lavorare qui dentro nemmeno per tutti gli eurodollari del mondo.- gli abbaiò contro. -Afferrato il messaggio.- le rispose Gemin, leggermente imbronciato. Fingeva e male anche. Veela e Bezzy si misero insieme a ridere, quasi sguaiatamente. -Senti, mi puoi fare un favore? Cerco un tipo...- le chiese, ritornando seria. Adesso le sembrava di ricordare un particolare che prima le stava sfuggendo... -Ehi!- la interruppe Gemin, sul più bello- vedi un po’ qui cosa combina il tuo ragazzetto. Mi sembra che stia male!- Veela si girò e vide il ragazzo esausto, che era svenuto, cadendo a terra. Era sempre così per quelli particolarmente disperati... l’odore dei cibi là dentro era talmente forte da farti perdere la testa le prime volte. Anche se la maggior parte era roba sintetica. Bisognava essere nel giro per avere la roba buona davvero... A grandi passi si avvicinò al ragazzo e si chinò su di lui, divertita e preoccupata insieme. Le sembrava impossibile che quello potesse avere una benchè minima possibilità di cavarsela da solo. E questo era un problema... soprattutto con la polizia che li stava sicuramente cercando dappertutto là fuori. Scambiò uno sguardo di commiserazione con Bezzy che le strizzò un’occhio. -Non è che mi stai diventando tenera?- le chiese ilei ronicamente. Veela fece le spallucce: sapeva che sarebbe stato meglio per tutti non dire semplicemente nulla. Ed il ragazzo rinvenne dopo pochi istanti. Farfugliava qualcosa. Veela non capì cosa stesse dicendo perchè improvvisamente si era ricordata con assoluta precisione dove poteva aver già visto quel tipo col quale si era scontrata in strada... Z********!!!! WindowsXP=windows baracca!!! Riesco a postare dopo multiple schermate blu... Alla prox puntata l'aggancio di Veela Ed Elhja (Wolf nn me ne volere se l'ho scritto sbagliato) con il carissimo Joram- Due risate con D&D
Per chi interessasse gli originali sono all'url: http://www.livejournal.com/users/cassieclaire/- Due risate con D&D
Diario Segreto di Arwen Undomiel Giorno 1: Ho rotto con Aragorn. Insiste a regalarmi pipe di argilla e pantaloncini alla zuava per il giorno di San Valentino, quando io gli ho chiesto chiaramente una sottoveste. Lo ho cacciato da Rivendell. Giorno 2: Sola e annoiata. Mi pento d'aver mandato via Aragorn. Dopo tutto, che male c'era se mi voleva vestita con capelli corti e ricci, e camminando sulle ginocchia durante i momenti di intimità? Sono certa che gli altri umani hanno stramberie simili in testa. Mi piacerebbe provare interesse per altri Elfi, ma dalla litigata con Glorfindel nella seconda era, quando mi ha accusato di star copiando la sua messa in piega, ho lasciato perdere la mia stirpe. Giorno 3: Qualcuno insiste a provarsi i miei vestiti. Sono tutti sformati, soprattutto quello viola. Giorno 6: Legolas s'è tutto stizzito quando l'ho accusato di provarsi I miei vestiti. Ha impugnato in difesa la sua mascolinità. QUALE mascolinità??? Giorno 11: Legolas tiene il broncio. Dice che dall'incidente dei vestiti gli altri elfi lo scherzano. Non lo prendono più sul serio come uomo. Dev'essersi perso quella volta all'ultimo raduno del Concilio, quando papà lo ha chiamato "il più gay dei gay elfici che abbia mai cavalcato una lancia". E' tremendamente carino, ma non tanto sveglio. Giorno 13: Troppo, troppo, troppo annoiata. Forse lascio Rivendell in cerca di avventure, o per fare shopping. Giorno 15: Sono andata fino alla Breccia di Rohan solo per scoprire che non ci sono Brecce a Rohan, nè rotture o contrasti di sorta. Non è neppure una repubblica delle banane. Pubblicità ingannevole. Giorno 17: Arrivata a Brea. Ho chiesto all'oste se aveva visto Aragorn di recente. "Chi, quel pervertito hobbifilo?" Gli ho detto che intendevo quell'altro Aragorn, il figlio di Arathorn. Ha risposto "Il tipo <Non sono ancora Re> , giusto?" Non ho risposto. Con certa gente non merita parlare. Giorno 18: Ho seguito Aragorn per due giorni. Non avevo mai visto da vicino gli Hobbit, prima. Di colpo tutta la faccenda dei capelli ricci e del camminare ginocchioni guadagna senso. Sono davvero incazzata. Questa mi brucia forte. Giorno 20: Ma se non sono attorno non si lava MAI i capelli? Giorno 24: Ufficiale. Aragorn è un totale pervertito hobbifilo. Palesemente cotto di quel Frodo occhioni-blu. Sam lo accopperà se solo ci prova. Giorno 25: Ho stretto all'angolo Sam mentre cercava erbe. Gli ho spiegato esattamente come si può uccidere qualcuno istantaneamente ed in silenzio, usando solo una forcina ed un elastico per i capelli. Poi lo ho voltato e gli ho dato una leggera spinta verso Aragorn...ma senza risultato. "Ma abbiamo bisogno di lui per proteggere il sig. Frodo, intimidente signora Elfa". Lagnoso piccolo Hobbit, io non ho pazienza. Giorno 26: Ho deciso di occuparmi di Aragorn da sola. Stavo per sgozzarlo quando sono stata distratta dai lamenti di dolore del Portatore. Ho deciso di far incazzare Aragorn fregandogli il suo piccolo eroe e portandomelo a fare una lunga cavalcata. Il piccolo Hobbit è davvero adorabile, sia dannato! Non posso credere di sentirmi tutta scombussolata per un hobbit. Ripeti fra te "Sii superiore, inarrivabile principessa elfica" - "Sii superiore, inarrivabile principessa elfica". Soprattutto, non posso creder di star diventando infoiata di un hobbit moribondo e verdognolo. Giorno 27: Inseguita dai Nazgul. Noiosi. Torno a Rivendell. Giorno 29: Beh, che cavolo. Non posso neppure avvicinarmi al Portatore. Sam è sempre attorno, e poi Aragorn sta sempre in agguato vicino alle stanze degli Hobbit. L'ultima volta che lo ho pescato ha finto di star cercando dei frammenti di Narsil che aveva perso. Giorno 30: Questi hobbit sono una noia. In cucina, sono sparite tutte le carote. La sala da bagno è inavvicinabile, con tutte quelle bolle e quel puzzo di fragola. Legolas rompe le scatole; non vuole che vada al Concilio perché se no non sarebbe il più grazioso dei presenti. Ovviamente, tutto questo sta stressando papà. Ieri mi ha chiesto bruscamente se pensavo che il completo viola gli donasse. Gli ho risposto ovviamente di no, dato che è troppo maturo. Giorno 32 Ho speso tutto il giorno a gironzolare sul ponte cercando di esser graziosa quando Aragorn sarebbe arrivato. Lo ho accusato in tronco di essere un pervertito. Mi ha detto che Isildur era uguale, e che lui sta cercando di seguire le orme degli Avi per farsi una carriera. Gli ho spiegato che lui è l'erede di Isildur, NON Isildur. Ha risposto "Se solo fossi più bassa e coi piedi pelosi". Giorno 40: Ho passato la notte con Gimli. Che Treccione. Che Ascia! Che... Sono annientata. Niente Hobbit per me, sono i NANI che voglio. Beh, forse curioserò un'ultima volta per guardare Sam che fa il bagno a Frodo. Dopo tutto, non è per niente che ho sfilato le chiavi del bagno dalla tasca di Aragorn. Diario Segreto di Sauron Giorno 1: Ho rovinato il weekend sporcaccione con Elrond. Si è inacidito quando gli ho detto che il viola non gli dona. Giorno 5: Marciato contro l'Ultima Alleanza fra quelle checche di elfi e gli uomini. E' un tentativo palese di cercare di riconquistare Elrond dopo quel commento sul viola. Non credo funzionerà. Io gli ho detto che in viola somiglia ad una melanzana, ma è vero! Non dovrebbe essere così stizzoso al riguardo. Giorno 6: Non è tanto il fatto di essere stati sconfitti dall'Ultima Alleanza; nemmeno quello di essere ridotti ad un enorme bulbo oculare disincarnato, anche se un po' di collirio ogni tanto non guasterebbe. Ma chi è che ha avuto la grande idea di tagliare cipolle qua vicino??? -più tardi- Dannati gli orchetti e la loro mania per la salsa alle cipolle. Gli ho tolto di nuovo gli effetti di luce in disco. Dio, è divertente essere malvagi. Giorno 3 milioni e cinque: Annoiato. E' dalla seconda era che aspetto l'addetto Telecom-di-Mezzo per installare l'ADSL a Barad-Dur. Userò il Palantir come alternativa all'ads personale; mi sento troppo solo. Giorno 3 milioni e sette: Ho spiato un tizio col mio orrendo-enorme-occhio -fiammeggiante...una roba somigliante a quelle carabattole ornamentali da duty free shop. Il Re Stregone di Angmar mi ha detto che è un hobbit. Carino. Un po' tappetto, ma non sono certo il meglio per parlare dell'aspetto esteriore altrui, di questi tempi. Giorno 3 milioni e nove: ARGH! Quel piccolo str... ha il MIO ANELLO! - Più tardi - Ho mandato i Nove a recuperare l'Anello. Sempre che riescano a staccare le ossa del bacino dalle selle, quei debosciati. Giorno 3 milioni e undici: Incontrato un tipo a posto col Palantir. E' vecchiotto e sembra copiare l'acconciatura da Galadriel, ma non importa. Gli piaccio per quel che sono. Finalmente qualcuno guarda oltre il puro bulbo oculare. Gli spedirò pacchi di barre caramellate. Giorno 3 milioni e tredici: Stavo cercando di invitare Saruman a cena, ma mi sono impappinato e ho farfugliato qualcosa di stupido sul creare un'armata, invece. E' abbastanza buffo vederlo suonare il violino nel tentativo di creare un'atmosfera romantica tra Orchetti e umani, per cui non chiarirò subito il malinteso. Giorno 3 milioni e sedici: Mi chiedo se Saruman sia sordo? Gli ho detto che speravo di stabilire un rapporto ben radicato, e lui ha iniziato a sradicare tutta Isengard. Giorno 3 milioni e venti: Un tipo barbuto col cappellone puntuto sta cercando di intromettersi nella mia relazione. Hmmmm. Ex-boyfriend? Penso che Saruman lo abbia messo nella stanza degli ospiti. Devo chiarire con lui la faccenda. Giorno 3 milioni e ventuno: Elrond ha dato un altro dei suoi disastrosi party. Perché non mi ha invitato? Solo perché non ho più corpo e non posso giocare a Twister con Legolas non c'era motivo di snobbarmi. Giorno 3 milioni e ventidue: Osservato la Compagnia attraverso il Palantir. Il Portatore è davvero carino. Devo ammetterlo, con quei grandi occhioni blu e quei piccoli piedi pelosi. Cosa non darei per avere un corpo e farmi una buona doccia, adesso. Anche se quell'altro hobbit ossessionato dai bagni mi ucciderebbe, se solo provassi qualcosa. Giorno 3 milioni e ventitre: Noia, Noia, Noia. Ho passato la giornata in Palantirnet. Bel posto, Moria, ci facevo delle belle vacanze. L'ex Boyfriend Cappello-a-punta sembra nervoso; ho inviato un messaggio a Bob perché ci dia un'occhiata. Volevo dire, aguzzi la vista. Insomma...aah, al diavolo. Giorno 3 milioni e ventiquattro: Nessuna risposta da Bob. Sospetto che sia ancora giù di corda. Niente riesce a distrarlo dalla sua vita sentimentale. Sta sempre a frignare e a scrivere il suo diario. Dannata specie di demoni ipersensibili; sono del tutto inutili. Giorno 3 milioni e venticinque: Cappello-a-punta ex B. è scomparso nelle ombre. Evvai! Il Portatore è triste. Sospetto che Aragorn figlio di Arathorn vorrebbe avere una storia con lui. Sembra proprio sia una specie di pervertito hobbifilo. Ora capisco come si sia estinto il sangue di Numenor. Giorno 3 milioni e ventisei: Compagnia a Lothlorien. Oh dio, Galadriel-Galadriel-Galadriel. C'è sempre di mezzo LEI. E tingimi le unghie, Sauron. E non toccarmi i capelli, Sauron. E voglio un anello carino, Sauron. Per poi mettersi con quel rintronato testa quadra di Celeborn. Scommetto che LUI non sa forgiare venti anelli di potere. Sospetto si stia preparando una lotta senza quartiere fra Legolas e Galadriel, per vedere chi dei due riesce meglio a vagare leggiadro tenendo una caraffa d'acqua in mano. Roba da farmi uscire l'occhio dalle orbite, se ne avessi. Meglio se rovescio qualche botto ben carico dentro Monte Fato e mi godo i fuochi d'artificio." - Più tardi - Dovevate vedere che ha combinato quel nano con Celeborn! Giuro: sono 3 milioni di anni che sto sulla Terra di mezzo, ed ancora certe cose mi sorprendono. Giorno 3 milioni e ventinove: Finalmente un pestaggio decente. Orchi uccisi: quattrocento; cattivissimi umani uccisi: uno. Forza Orchetti! Sembra solo a me, o Aragorn figlio di Arathorn è un tantino gay? Magari sembra solo a me.- Due risate con D&D
Diario Segreto del Nazgul n. 5. Giorno 1: Appena aperto il regalino di natale di Sauron. Oh che anello carino, carino, cariiino! Giorno 1.000.967: Ho ricevuto ANCORA dei cioccolatini come bonus natalizio dal Signore Oscuro. Come al solito, lui prima si mangia tutti i ripieni e ci lascia i cremini alla fragola. Come detesto questa vita di squallido servaggio. Ancora disincarnato. Giorno 1.001.056: Che noia, a Barad-Dur. Si può solo giocare a Scarabeo con gli Orchetti. Una palla, visto che conoscono solo la Lingua Nera. Provati tu a comporre "Azg Nazg Gimbatul" per beccarti il tre volte la parola. Giorno 1.001.102: Sospetto che Sauron si stia preparando per qualcosa. L'ho pescato che si stava applicando il mascara cerimoniale immateriale. Credo che sarà contento quando avrà di nuovo un corpo per vestirsi con qualcosa. Giorno 1.001.105: Sì, Sauron decisamente si prepara a qualcosa. Abbiamo ordine di cacciare gli hobbit e i loro amici più stretti; sembra che uno di loro in qualche modo abbia ripescato l'Anello Dominante. Il suggerimento del Re Stregone di Angmar, di far pubblicare le foto dell'Unico Anello sui cartoni del latte e aspettare chiamate, è stato ignorato. Giorno 1.001.106: Ci han dato dei bei stalloni nuovi. Non per fare gli sporcaccioni, ovviamente. Yuppi! Piccolo particolare...sono ancora disincarnato. Giorno 1.001.107: Stanotte per un pelo non beccavo il Portatore; ma il nostro capo è stato preso da un attacco esilarante constatando l'eccesso di affettuosità fra il Portatore e i suoi tre "compagni". Sospetto che Gandalf abbia scelto il Portatore più per gli occhioni azzurri e per le labbra vezzose che per il possesso di doti di resistenza eroica. Beh, ci rincontreremo con i ragazzi-hobbit a Brea, dopo una rimpatriata con vecchi amici di Boccale. Non aspetto altro che la sbornia post-massacro. Giorno 1.001.109: Dannato Aragorn. Dannato Isildur e tutti i suoi parenti. Generazioni di pervertiti hobbifili, buoni a nient'altro. Il figlio di Aragorn ha appena salvato la pellaccia al Portatore. Abbiam perso tutta la notte ad annegare nell'alcool il fallimento nel compiere la missione di Sauron. La gente di Brea è molto loquace. Drink: 10 Mai Tai (poi ho impalato l'oste sulla sua scopa). Uccisi: 17 umani. A noi! Giorno 1.001.115: Pediniamo da sei giorni l'erede d'Isildur e il suo branco di Hobbit. Aragorn è palesemente cotto del Portatore. Sam l'accopperà, se solo ci prova. Giorno 1.001.116: Per un pelo non mi sono intortato col Portatore, a Colle Vento. Aragorn è diventato possessivo e geloso, e mi ha incendiato. E Sam ha cercato di uccidermi, anche se ho scoperto solo più tardi che aveva provato a colpirmi sulle ginocchia con pannocchie arrostite. Giorno 1.001.119: Sono incocciato nella squinzia dell'erede d'Isildur, oggi. Ero troppo impegnato a ridere del concetto di Aragorn lo sciupa-hobbit che ha una "ragazza", per accorgermi che la piena ci stava travolgendo. I cavalli son morti, le armature ruggini. Dobbiam tornare a Mordor per spalmarci d'olio. No, non QUEL tipo di spalmate. Non è che siete dei pervertiti Spettrofili, no? Diario Segreto di Gollum Giorno 1: Sono andato al Raduno dei Pervertiti Hobbifili Anonimi nelle Montagne Nebbiose, solo per scoprire che era una trappola di Sauron. Stupido Sauron. Giorno 5: Prigioniero degli orchetti a Barad-Dur. Mi obbligano a guardare "Flipper" continuamente finché non confesso dove sta l'Anello. Dannati i loro metodi di tortura raffinati per millenni. Non cederò, resterò forte. Giorno 6: Gli Orchi han cambiato tattica con visioni ripetute di "Beautiful". Non posso resistere. Gli ho detto dov'è l'Anello. Giorno 8: Fuggito da Mordor. In viaggio per la Contea. Sono davvero seccato; nelle ultime settimane nessuno ha risposto al mio annuncio su "Contea Settimanale". <<Sdentata, fetida creatura verdognola cerca hobbit dagli occhi blu e capelli ricci. Deve apprezzare il nascondino nelle ombre, amare i gioielli e parlare di sé in terza persona. Astenersi fumatori.>> Giorno 10: Ho finalmente scovato il Portatore a Rivendell, ma non riesco ad avvicinarmi. E' costantemente mezzo affogato in vasca da bagno dal suo grassottello compare. Io ho paura dell'acqua, dopo aver visto a forza 300 volte film sui delfini. E poi fragole! Io ODIO le fragole. Giorno 11: Ho tentato invano di infiltrarmi nel Concilio travestito da insolito ornamento da giardino. Sono stato sbattuto in uno sgabuzzino da un Glorfindel incavolato, perché costretto ad assistere per ore un Elrond che si provava tutti i vestiti di Arwen mormorando qualcosa sul fatto che, dopo tutto, non era Legolas l'elfo più grazioso. Mi mancano i tempi andati, quando gli uomini erano uomini, i nani nani e gli elfi portavano i pantaloni. Sebbene, a dire il vero, la mise stivali-giacchetta di Legolas sia notevole. Giorno 13: Scappato da Rivendell, seguendo la Compagnia. Ho spedito lettere anonime a Elrond scrivendogli che il viola non gli dona. Credo che sentirò le urla fino alla Breccia di Rohan. Giorno 15: Non posso credere che gli uomini usino ancora il vecchio trucco del "Soffia nel Corno di Gondor". Io che mi ricordo la ipotesi originale di creare un Xilofono di Gondor per le adunate, fatta a pezzi dal Reggente in favore di quel buffo corno. Ora capisco perché. E' un peccato per l'erede d'Isildur, che non ha Corni con sé (e gli Hobbit non paiono interessati alla sua collezione di schegge di spada), dato che sta facendo la tira a Frodo. Tanto Sam lo accoppa, se ci prova. Giorno 30: Che freddo sul Caradhras. Tutti vogliono portare Frodo su per il monte. Nessuno vuole portare me su per i monti. Mi sono intrufolato nello zaino di Legolas, ma il ballonzolare era eccessivo per il mio stomaco. E poi mi sono stufato di curiosare nella sua infinita collezione di prodotti elfici per capelli. Spero non se ne accorga. Giorno 31: Che scure, le miniere di Moria. Pessime per il giochino di fare l'occhiolino. Ho seguito tutto il tempo i lamenti di Legolas sulle condizioni del suo zaino e sul pessimo effetto dell'aria stantia di Moria per la pelle. Gandalf gli ha messo una chewing gum nei capelli quando non guardava. Mi piace Gandalf. Ha sempre delle gomme. Giorno 33: Incontro col Balrog in una ben decorata cancelleria sotterranea. Il Balrog è davvero nero. Ancora incavolato con Gandalf. Ho cercato di spiegargli che la cosa migliore era parlarne, spiegando a Gandalf che anche se sono tipi molto diversi, con opposti usi e stile di vita, questo non significa che non si possa essere romanticismo fra loro. Il Balrog ha detto che gli sembrano tutte chiacchiere New Age senza senso. Gli ho risposto di svegliarsi, uscire dalla Seconda Era ed iniziare a vivere in questa. Giorno 34: La chiacchierata Balrog-Gandalf non è andata granché bene, finendo con la morte cruenta di entrambi. Non sono tagliato per fare il sensale, a quanto pare. Ho spiato quatto quatto la gran festa hobbit degli abbraccini consolatori fra le rocce. Nessuno mi vuole mai coccolare, solo perché son brutto e coperto di limo. E' ingiusto. Neanche Gimli sembrava in forma, ma almeno lui riceve attenzioni folli da Boromir. Giorno 36: Lothlorien. Il tentativo di separare i due Indistinguibili Hobbit di backup dal Portatore seminando carote in giro è stato vanificato da Legolas, che le ha trovate e usate per farsi una maschera di bellezza. Aragorn gli ha detto che è imbarazzante vederlo con la faccia coperta di polpa di carota. Legolas ha risposto che non può ringiovanire da solo. Aragorn ha fatto notare che d'altra parte non è neppure che possa invecchiare granché, in quanto elfo. Giorno 39: Nessuno mi calcola. Non lo sopporto. Progetto di fare un agguato al Portatore a Mordor. Forse dopo che gli avrò staccato il dito per prendere l'anello non rifiuterà più una cenetta con me. Però prima devo trovare il modo di liberarmi di Sam.- Due risate con D&D
Diario Segreto di Peregrino Tuc Giorno 1: Stavo razziando verdura quando mi son scontrato con Sam e Frodo. E' stato divertente rotolare attorno con Frodo nel grano, prima che Sam mi separasse a forza. Devo scambiare con Frodo qualche parola sul lasciare familiarità ed iniziativa ai servi. Caduti dalla collina. Merry è davvero seccato di aver rotto la sua carota. Comunque, poi ne ha trovata un'altra della forma giusta. Giorno 2: Molto carina, Rivendell. Stufo di stare in stanza con Sam, comunque. E' sempre bagnato e puzza di fragola. E sono anche stufo di elfi che mi scambiano per uno strano ornamento da giardino. Giorno 3: Unito alla compagnia per una gita. Sono tutti simpatici, a parte Legolas che è un po' spocchioso. Ieri mi ha tenuto a testa in giù sopra un crepaccio finché non ammettevo che lui era il più bell'elfo della Compagnia. Non me la son sentita di far notare che è l'unico elfo della compagnia, perché il crepaccio era molto profondo. Giorno 7: Sono venticinque giorni che ho incontrato Aragorn e non si è ancora lavato i capelli. Mi sta davvero seccando. Giorno 9: Sam non ha capito nulla di Boromir. E' davvero una persona simpatica. Mi ha invitato a fare una passeggiata stanotte e mi ha detto che mi avrebbe lasciato soffiare il suo Corno di Condor. Non so aspettare. Notte tarda. Avevo sempre pensato che imboccando il Corno di Gondor e soffiando si richiamassero le armate dell'Ovest...non sembra funzioni così. Molto educativo, ad ogni modo. Giorno 11: Che buio a Moria. Sono in qualche modo sollevato, perché Boromir non può portarmi in un angolo per lamentarsi di quanto Aragorn sia insensibile, preso com'è dalla fissazione per gli hobbit. La cornacchia che dice al corvo quanto sia nero, secondo me. Aragorn comunque sta palesemente dietro a Frodo. Sam lo ucciderà se tenta qualcosa. Giorno 13: Ho pescato Legolas che dava la cera alle suole degli stivali di Aragorn, così ho capito com'e successo poi che Aragorn sia caduto fra le sue braccia. Astuto elfo. Aragorn ancora non si è lavato i capelli. Giorno 14: Gandalf morto. Tutti giù di corda. Tentando di risollevare la Compagnia Legolas si è spogliato e ha provato a recitare alcune scene da "Silmarillion: il Musical". Tutti giù di corda. Legolas è troppo effeminato per fingere lo sguardo imbronciato di principi elfici vecchi 3000 anni. Giorno 15 Bellissima, Lothlorien. Ho incappato per sbaglio in Gimli che si faceva il bagno. Ora ho capito cosa intendeva Gandalf con "esistono cose più paurose degli orchetti". Non sarà stato Aragorn quello nascosto sotto tutte le bolle??? Avrò gli incubi per settimane. Giorno 16: Aragorn si è lavato I capelli! Hurrah! ...Forse era davvero lui quello sotto le bolle. Giorno 20: Boromir mi ha scritto un poema. Merry dice che è perché lo attraggo. Tipico; Merry dice anche che grido come una donna. Effettivamente, Merry è un bastardo totale la maggior parte del tempo. Il poema non era granché. Niente rime. Mi sento offeso. Giorno 30: Ho detto a Boromir che non mi sentivo pronto, e quello è andato a farsi frecciare dagli orchetti. Onestamente, gli umani sono davvero ipersensibili a volte. Rapito dagli Uruk-hai. Non sono granché amichevoli. Merry dice che dovremo penetrare le loro difese con ogni mezzo, per liberarci. Sospetto che Merry non aspetti altro che penetrare, brutto inutile calzino usato. Gli orchetti sono davvero puzzolenti. Di colpo mi manca Boromir. Diario Segreto di Saruman il Bianco Giorno 1: Annoiato. Niente ADSL ad Isengard. Non ho nulla da fare se non scrivere lettere anonime a Radagast il Bruno o a Manfred il Vagamente Ocra. Forse mi metterò a guardare il Palantir. Giorno 2: Ho incontrato un tipo simpatico via Palantir. Sembra che io gli piaccia molto, e non solo perché sono il più potente mago nella Terra di Mezzo. Mi chiedo che aspetto abbia. Giorno 3: Comincio a disilludermi riguardo il tipo del Palantir. Non vuole mandarmi sue foto, a parte una con un grosso bulbo oculare. Dice di essere timido ma sospetto sia grasso, o forse peloso. Ho sentito bruttissime storie riguardo le relazioni in Palantir. Forse dovrei ignorarlo per un po'. Giorno 4: Beh, non ci crederete, ma il tipo del Palantir pare sia l'Oscuro Signore di Mordor. La mia tipica fortuna. Beh, poteva essere peggio, credo. Sauron non è né grasso ne peloso, semplicemente è una immateriale potenza malefica. Ora devo andare, devo creare una massiccia armata demoniaca per devastare la terra. E poi ho appuntamento dal manicure. Non e' facile tenere le unghie acuminate. Giorno 9: Tipico. Gandalf è appena arrivato tutto allegro e SA che odio le visite a sorpresa. Pretendeva di straparlare continuamente su un anello che ha regalato al suo nuovo boy-friend...certo che è davvero un pervertito hobbifilo, il vecchio Gandalf. Che disgrazia per l' Ordine. Lui voleva solo farsi bello e dimostrarmi che si fa gli hobbit, mentre io sto a dare appuntamenti ad una palla di vetro. Beh, Saruman il bianco non tollera certi trattamenti. Gli ho mostrato le mie mosse della Wizard Wrestling Federation, lo ho schiantato a terra. Gloria a me! Giorno 13: Sono stufo di farmi otto milioni di scale solo per sfottere Gandalf. Lo avrei dovuto rinchiudere in un sotterraneo a facile accesso, dove potevo sfotterlo più facilmente e senza dover aspettare dopo colazione. Giorno 14: Chi è che sputa chewing gum sui miei orchetti? Onestamente. Giorno 15: Ero nel bel mezzo di uno sfottò molto divertente e Gandalf mi è scappato. Bah, se non altro mi risparmierà queste scalate quotidiane. Giorno 16: Guardato nel Palantir. Gandalf ha superato sé stesso organizzando una scampagnata con quattro hobbit, un elfo molto alla moda e un umano bizzarro - oh che scatole, è Aragorn figlio di Arathorn! Una volta lo ho buttato fuori da Isengard perché non la finiva mai di lamentarsi che non è ancora Re. Poi c'è un tipo apparentemente ombroso e una specie di coso peloso...forse un nano. Che accozzaglia. Giorno 20: Ho incrociato orchi e uomini nelle caverne sotto Isengard. Esperimento noioso, perché orchi e uomini erano riluttanti ad accoppiarsi, anche con una cena romantica e fiori. La prossima proverò qualcosa di più facile, tipo accoppiare orchetti e ragazze pon-pon per creare un'armata super-ganza che possa viaggiare di giorno e non si lamenti delle uniformi rosa. Giorno 22: Quando ho deciso di metter su la mia armata demoniaca per Sauron non credevo fosse così impegnativo. Maledetta la mia decisione di esser Saruman il Bianco. Fossi stato Saruman il Marrone Fango, o il Saruman il Verdognolo! Col Bianco si nota subito ogni traccia di melma. Giorno 24: Se resto a guardare nel Palantir, riuscirò a vedere Gandalf fare quel suo trucchetto col cappellone a punta? Giorno 25: Gandalf ha fatto il trucchetto del cappellone puntuto. Il Portatore era molto impressionato. Aragorn sembra davvero innamorato del Portatore. Bah, tanto Sam lo accoppa se solo prova qualcosa. Giorno 26: La cosa pelosa è decisamente un nano. Lo ho pescato a giocare a "nascondi l'elmetto" con uno degli Hobbit. L'altro umano sembra Boromir di Gondor. Sono l'unico che desidera da tanto cavalcare fino a Minas Tirith e dire al Reggente che Gondor suona come "gonadi" e dovrebbero trovare un nome meno buffo? Mah, forse sembra solo a me. Giorno 28. Gli Uruk-hai son pronti a partire. Ho guardato un po' la Compagnia oggi. Boromir ha convinto l'Hobbit più piccolo a "Soffiare nel Corno di Gondor"!!! Non ho riso tanto dall'appuntamento durante la seconda era in cui si trovarono Gandalf ed il Balrog, ed il Balrog finì piantato al ristorante col conto della cena da pagare. I Palantir sono grandi. Meglio dell'ADSL. Diario Segreto di Gimli figlio di Gloin Giorno 1: Grr. Argh. Giorno 2: Girovagare a Rivendell con tutti questi elfi impettiti attorno è pessimo per la mia digestione. Ho chiesto ad Elrond di spostarmi al secondo piano, visto che non posso entrare in bagno senza subire la vista di hobbit che fanno bagnetti fra candele profumate. E' ridicolo. Ieri mi son trovato fradicio di bagno schiuma alla fragola. Quel che è peggio,ora ho la barba serica e vaporosa. Giorno 3: Elrond rifiuta di spostarmi di stanza. Sono incappato di nuovo negli Hobbit stamattina. Che DIAMINE stavano facendo con quella carota? Malsana genia di pazzoidi, non ci si meraviglia che non riescano neppure a farsi venire barbe decenti. Giorno 7: Sospetto che Aragorn figlio di Arathorn sia un pervertito hobbifilo. Sta ignorando completamente quella conturbante fidanzatina elfica e invece traffica con quei gnomi dai piedi villosi in completo alla zuava. Fortunatamente io, Gimli figlio di Gloin, son qui per rimediare alla solitudine della dama. Più tardi. Le donne elfiche sono alte q.b. per tenermi calde le orecchie. Alla mia! Giorno 9: Acconsentito ad entrare nella Missione. Arwen sta diventando tremendamente possessiva. Ma Gimli figlio di Gloin non ammette legami. Preferisco perdere tempo fra hobbit stizzosi e ipersensibili e donnicciole elfiche che restare a Rivendell parlando per giorni riguardo la "nostra relazione". Giorno 13: Bel freddo in cima al Caradhras. Grossa lite su chi doveva portare a spalla gli hobbit. Non ho partecipato perché stavo spiegando a Legolas come si intrecciano correttamente i capelli. E' finita con l'erede d'Isildur che ha sollevato il Portatore e se lo è ficcato nei pantaloni. Così si fa, erede d'Isildur. Ora soffocaci pure il Portatore! Onestamente...che gente. Giorno 14: Miniere di Moria. Devo aver sbagliato I segni sul calendario, perché il cugino Balin pare morto da almeno sedici anni. Mi sarà capitato l'ultima volta che mi sono arrivate le cartoline di natale da Moria. Insomma, non si può pretendere che tenga nota di ogni cosa! Giorno 15: Gandalf è caduto nell'ombra. Gli Hobbit l'han presa come scusa per fare lacrimose scenate alla "consoliamoci sulle rocce". Ho sopportato il virile abbraccio di Boromir, anche se mi piantava il Corno di Gondor nel plesso solare. Oddio, io almeno spero che quello fosse il Corno. Non oso pensarci troppo su. Giorno 16: Legolas mi ha detto che Aragorn è cotto di Frodo. Sam lo accopperà se tenta qualcosa. Ho suggerito a Legolas che potrebbe desiderare un capo che sia meglio di una checca. Poi Legolas mi ha chiesto se volevo fare il bagno con lui. Inizio a sospettare che tutti quei canti elfici sulla gloria dei legami guerrieri fra uomini non sia che una copertura per giochi erotici innominabili. Giorno 20: Lothlorien. Gran gnocca, Galadriel. Mentre gli Hobbit insistevano a coccolarsi e Boromir faceva il filo ad Aragorn, ho avuto il tempo di mostrarle un po' di giochini nanici. Niente di particolare, solo un assaggio di "Nascondi l'Elmetto" e "Scava nella miniera". Molto soddisfacente per tutti, salvo forse Celeborn. A ripensarci, forse invece quello ERA Celeborn. Non si capisce mai bene la differenza, con gli elfi. Giorno 22: Lasciata Lothlorien. Remato in barca per giorni. Mi sento tanto solo. Gli Hobbit non sembrano poi tanto male. In effetti sono così carini, a parte quei riccioloni da messa in piega sui capelli. Non riesco ad avvicinarmi a Frodo senza esser morso sulle rotule da Sam, e Pipino scambia appuntamenti con Boromir. Mi chiedo se Merry gradirebbe una piccola passeggiata al chiaro di luna. Evviva i legami guerrieri fa uomini. Diario Segreto di Meriadoc Brandybuck Giorno 1: Messo nei casini con la storia dei fuochi d'artificio. Sospetto che Gandalf l'abbia usata solo come scusa per guardare hobbit vestiti in cuoio e bagnati. Ancora più sospettoso dopo che alla punizione "lavate i piatti" è subentrata "lucidate il bastone di Gandalf" ; poi quella "massaggiate i piedi di Gandalf ed infine i "balzi a rana nel campo da nudi". Insomma, chi sta cercando di infinocchiare, quello? Soprattutto con la storia del massaggio ai piedi. Giorno 2: Ottimi presagi per la giornata, ho trovato una carota con la forma adatta. Ancora meglio quando Pipino ha scovato sei cavoli, due sacchi di patate e tre bei pannocchioni. Anche se non è di aiuto penso che Pipino sia un po' troppo ottimista. Intendo, forse riesco a reggere due pannocchie, ma non prima di colazione. Tutto a puttane quando abbiamo impattato in Frodo e quel fedele scaldaletto, whoops "leale servitore" di Sam, nel campo di grano. Sam ha impedito che Pipino riuscisse a scambiarsi coccole a lungo con Frodo, buttandolo alla prima occasione giù da un pendio. Nel bisticcio seguito m'hanno rotto la carota. Sono triste. Giorno 3: Vagato per la Contea con Frodo, Sam e Pipino. Siamo inseguiti da un manipolo di cavalieri imbacuccati con completini neri totalmente fuori moda. Come ho detto tempo da a Gandalf "il Grigio", il monocromatico è così out a tutt'oggi. Mi sto chiedendo se Frodo scappa per evitare i casini di una storia troncata o di una faccenda di corna. Ho sentito dire di parecchi Hobbit che stanno ancora sbollendo la rabbia a Hobbiville, ma più di tanto non mi immischio. Giorno 5: Sempre peggio. La fermata a Brea è finita col farci raccattare un umano mal sbarbato che è palesemente un pervertito hobbifilo, ma nessuno mi sta a sentire. Ha insistito che condividessimo i letti della sua stanza invece di tornare nei nostri bei alloggi, poi è stato in piedi tutta la notte sperando di vedere delle follie Hobbit sotto alle coperte. Non è successo, ma ho dovuto passare la notte tenendo Pipino per la cintura, per evitare che scavalcasse Sam per ficcarsi in letto con Frodo. Ma Pipino ha desideri di morte o cosa? Giorno 6: Mi sono svegliato spiacevolmente, con l'umano che mi solleticava sornione. Gli ho detto di piantarla e ha risposto "non la pensavi così ieri notte". Io credevo fosse stato Pipino. Glielo ho spiegato. E' arretrato, molto imbarazzato, scusandosi dicendo "Io voglio davvero essere Re, devi capire". See, lui è Re e io sono la Regina degli Elfi di Bosco Atro. Giorno 7: Rivendell. M'hanno ficcato a dormire proprio a fianco del bagno. Si sentiva sguazzare tutta la notte, e le pozze di bagnoschiuma alla fragola rendono i pavimenti scivolosi. Mi son svegliato la notte scorsa solo per scoprire che Elrond si era intrufolato nel mio letto. S'è districato molto imbarazzato, quando ha scoperto che l'hobbit con cui si stava rotolando sotto le coperte non era Pipino. Ho deciso di metter da parte soldi per il cambio di nome. Giorno 9: Riparata la carota con una colla elfica speciale. Sono un grande! Giorno 11: Acconsentito ad unirmi alla Missione per tenere Pipino d'occhio. Son pure curioso di vedere come va a finire con Frodo e Aragorn, che lo sta ovviamente puntando. Ovvio che Sam lo accopperà, se prova qualcosa. Io spero ci provi. Giorno 15: Boromir ci insegna la scherma. Tipico umano; è un libro aperto quando si ficca la spada nei pantaloni e chiede a "noi piccoletti" di riprenderla. Oggi ha arruffato i capelli a Frodo e poco ci mancava che Aragorn gli mozzasse la testa. Gli umani sono buffi. Ho pescato Pipino che spiava languido gli esercizi mattutini dell'elfo, ma lo ho distratto con un discorso sugli ortaggi. Non so che succederà quando finisco la verdura. Giorno 16: Boromir mi ha chiesto di camminare con lui. Non cascherò un'altra volta nel vecchio trucco del "corno di Gondor". Non devo. Non devo. Aah, al diavolo...per una volta sola! Giorno 19: Pessimo umore. Boromir mi ha chiamato "Pipino" nel momento peggiore. Gli ho fatto notare che mi chiamo Merry e che ci siamo frequentati a fondo per tre settimane, ormai, ma ha soltanto riso e mi ha dato un buffetto sulla testa. Mi rendo conto che non può vedermi diversamente da Pipino. Sono condannato ad essere l'Indistinguibile Backup-Hobbit per sempre, anche nelle faccende di cuore. Sto accarezzando l'idea di un drastico cambio d'acconciatura, tipo Mohawk, forse. Giorno 20: Mi sono fatto la cresta, ma nessuno la vede perché nelle miniere è dannatamente buio. E' difficile tener d'occhio Pipino. Mi son svegliato scoprendo Legolas che si stava infilando sotto le mie coperte. Gli ho detto che non ero Pipino. Ha risposto "non è che ci sia una gran differenza, eh?" Nel bisticcio seguente ho di nuovo rotto la carota. La ho data a Gandalf perché la aggiusti. Mi ha detto "Pazzo di un Tuc. Ho meglio da fare che rammendare i tuoi vegetali". Non lo ho corretto perché ho paura del suo cappellone puntuto. Giorno 22: Gandalf è caduto nell'ombra. Portando con sé la carota. Ho fatto il possibile per confortare Pipino, ma è stato molto più rasserenato dalla rappresentazione nudista di "Silmarillion: il Musical" fatta da Legolas. Io non la sopportavo, troppe scalciate alte alla Can-Can. Giorno 28. Lothlorien. Mi hanno visitato non meno di quindici elfi e una marmotta. Tutti convinti che fossi Pipino. Pipino ovviamente era introvabile, forse fuori con Boromir. Devo fare qualcosa. La marmotta era tremendamente insistente. Giorno 30: Rapiti dagli Orchetti. Tutto secondo i piani. Ho detto a Pipino che dobbiamo penetrare le loro difese ad ogni costo, per liberarci. Pipino sembrava compiaciuto. Aspetterò finché non capisce che deve prima penetrare ME per liberarsi. In più, gli orchetti mi hanno regalato una carota nuova di zecca come compenso per aver dipinto quei bei bersagli gialli sulla schiena di Boromir quando non vedeva. Tutto sommato, bella giornata. - La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -