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Iri

Ordine del Drago
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  1. Frate Leo Rimane inginocchiato accanto all'anziano cacciatore, non perdendosi un solo gesto del francescano e attendendo con ansia il responso. Quando questo giunge, morde con forza il labbro inferiore, cercando di reprimere un minimo lo sconcerto. Mentre Padre Giulio segna la fronte del morente e lo assolve dai propri peccati, lui osserva quel volto, quegli occhi sul punto di spegnersi per sempre e un pensiero importante si fa strada nella sua mente. Lentamente prende una mano di Ludovico e la stringe tra le proprie "Non aver paura fratello, non sei solo." la voce trema appena ma trattiene ancora le lacrima, non è ancora il momento "Salveremo Filomena, te lo prometto." Ciò detto tace e rimane così, accanto a lui, in attesa.
  2. Frate Leo Solleva un sopracciglio e lo sguardo si fa ancora più attento e penetrante, le braccia incrociate e le mani che si stringono appena ad esse "Anche volendo sorvolare sul fatto che la presenza della cicuta in casa non sia un indizio sufficiente, mi sta dunque confermando che lei non ha avuto modo di svolgere un'accurata autopsia e che il cadavere è stato dato alle fiamme senza riceverne?" Probabilmente la risposta non arriverà, non subito almeno, visto che in quel momento la voce di Ludovico sovrasta quella del Sotium, il quale rimane interdetto, indeciso se invitare il cacciatore a mantenere un minimo di calme, almeno per il momento, o se lasciare che sfoghi una rabbia e una frustrazione che del resto, per quanto stoicamente trattenuta, è anche sua e forse non solo. Tuttavia, quando Ludovico avanza verso Padre Giulio minacciandolo, non può più restare a guardare e si fa avanti a propria volta nel tentativo di bloccare il compagno "Ludovico, per favore, dovremmo... Ludovico?" Vedendolo accasciarsi in preda al dolore, cerca di afferrarlo prima che rovini sul pavimento, onde sorreggerlo e adagiarvelo gentilmente. E intanto cerca di capire cosa gli succeda, se sia ancora cosciente e se respiri, mentre cerca di agevolarlo in ciò allargando il colletto della camicia o della maglia che indossa. "Si sente male, che cos'ha?" spaventato, istintivamente cerca prima lo sguardo dell'unico medico presente tra loro e poi degli altri compagni, non sapendo proprio cosa sia giusto fare.
  3. Frate Leo Mantiene un tono pacato e cortese e intanto non smette nemmeno per un attimo di studiare il religioso, onde non farsi sfuggire alcuna sfumatura delle sue reazioni e del suo stato d'animo. Se ne sta a braccia incrociate e col capo appena reclinato, ascoltando quel breve e nervoso snocciolarsi di quelle che gli suonano molto come frasi fatte. "Indubbiamente una tragedia. Ma ci dica, per favore: come mai è stato stabilito l'avvelenamento da cicuta come causa della morte? L'autopsia non ha lasciato dubbi in proposito?" domanda poi.
  4. Frate Leo La domanda più che legittima della bambina pare colpirlo con la stessa malagrazia e potenza di un pugno allo stomaco. Per alcuni secondi rimane in silenzio, i grandi occhi scuri fissi su di lei. Infine risponde, la voce che scivola fuori dalle labbra per lasciar spazio all'aria fino ad allora trattenuta: "E' l'ultima cosa che vorrei e intendo fare, Filomena. Vorrei solo tu potessi crescere in pace sotto la guida di qualcuno che ti vuole bene." Nel breve tratto di strada che li separa dall'abitazione di Padre Giulio, valuta l'idea di dare qualche boccata al sigaro che gli è stato offerto, ma alla fine ci rinuncia e lo rimette a posto. "Quando tutto sarà risolto..." dice a mezza voce, praticamente tra sé e sé. Una volta giunti a destinazione, ritrovandosi davanti l'altro frate, inclina la testa in segno di saluto. "Il Signore sia con voi, fratello. Sono Frate Leo, Sotium dell'Inquisitore e costoro sono i miei compagni di viaggio. Siamo stati incaricati dal mio Maestro di indagare sulla morte della povera sorella Lucia." Ripete per l'ennesima volta, in quell'interminabile giornata, il saluto di rito, le presentazioni, le spiegazioni... comincia quasi a sentirsi ridicolo... più del solito, almeno. Comunque ringrazia con un sorriso la cortesia di Elvio ed entra assieme ai compagni all'interno della casa. Qui si guarda un po' attorno, ma più che altro segue i movimenti, i gesti e l'espressione del religioso, onde intuirne lo stato d'animo non solo adesso, ma anche durante tutta la durata della conversazione. "Ci raccontereste la vicenda dal vostro punto di vista, cortesemente?"
  5. Frate Leo Risponde volentieri alla stretta di mano di Wakanda, sorridendo e annuendo alle sue parole "Nostra Signora ha messo tutti noi sullo stesso cammino, non ci resta che essere degni del compito che ci ha affidato. E sì, credo andremo d'accordo." Un sorriso accoglie anche il commiato di Padre Franco, poi è fuori assieme agli altri compagni, salutando Federico e ascoltando lo scambio di battute tra Elvio e la bambina "Sì Filomena, andrà tutto bene. Ora noi andremo a parlare con altre persone per capire cosa sia successo alla mamma, ma non permetteremo che nessuno ti faccia altro male" le dice con dolcezza, sempre inginocchiato in modo da non farle pesare la sua statura da adulto "Ti sei divertita col Nonno, vero? Ora rimani pure qui con Padre Franco, noi penseremo al resto, va bene?" Quindi si rialza e annuisce alle esortazioni degli altri, sebbene all'idea di dover rincontrare Padre Matteo i denti si piantino nel labbro inferiore e le sopracciglia si contraggano in un evidente moto di nervosismo con grande impegno trattenuto. Alle parole di Wakanda si abbandona a un sorrisetto sardonico "Probabilmente dirà tante cose, tutte insensate. Persone così ignoranti e intossicate dall'odio non dovrebbero ricevere credito se non per tentare di portare un po' di luce nell'oscurità che si portano dentro, ma costui... e non solo lui... è un uomo di chiesa, quindi è in grado di fare molto male e dobbiamo farci i conti a tutti i costi."
  6. Frate Leo Ascolata con estrema attenzione la spiegazione di Wakanda, guardandolo negli occhi e rimanendogli molto vicino in modo da evitare che chiunque altri possa udirli. Inizialmente colpito e sorpreso, riassume man mano un sorriso amichevole e prova a posare una mano sulla spalla dell'uomo, rispondendogli di nuovo con voce estremamente bassa, sì che nessun altro possa udirlo. Wakanda Infine si accomiata da Padre Franco, stringendogli la mano e promettendogli di fargli sapere al più presto come si siano evoluti i fatto, attenderebbe solo la sua risposta alla richiesta di Elvio e poi lascerebbe la stanza con gli altri, raggiungendo Ludovico e i ragazzi, salutando tutti e tre ed abbassandosi alla loro altezza per non metterli in soggezione. Quindi ascolterebbe la risposta data dalla piccola al cacciatore.
  7. Frate Leo Posa una mano sulla spalla di Padre Franco, annuendo e sorridendo con aria incoraggiante "Comprendo perfettamente e condivido. Faremo del nostro meglio, lo prometto." Attende dunque che anche i compagni siano pronti a prendere commiato, ma nel frattempo prende a mordicchiarsi il labbro inferiore e a riflettere bene su quanto accaduto e udito fin'ora... ricordi, pensieri, riflessioni... un dubbio... Guarda Wakanda negli occhi, avvicinandoglisi e domando a mezza voce: "Perdonatemi fratello, ma vorrei che la nostra conoscenza e collaborazione incominciasse nel migliore dei modi e in totale amicizia, anche perché è la vita di una bambina ad essere in ballo." reclina appena il capo, non c'è nulla di aggressivo in lui, solo il desiderio di potersi fidare "Avete detto di volerci aiutare, che a muovervi è il desiderio di aiutare una creatura in difficoltà e io vi credo. Ma... come mai avete discusso con fratello Ludovico? Perché proprio lui e Filomena, tra tutti gli abitanti del paese, hanno attirato la vostra attenzione, se avete sostenuto di non sapere nulla di questa storia prima di parlare col nostro compagno?" abbassa ulteriormente il tono, ora gli è accanto ed il suo è quasi un sussurro "C'è forse qualcosa che dovrei sapere? Non intendo giudicarvi, solo capirvi."
  8. Frate Leo Per un momento spia di sottecchi Padre Franco con aria un po' perplessa: tanto sospetto verso un forestiero che si offra di dare una mano gli risulta lievemente in contraddizione con quanto professato fino a qualche secondo fa e anche lo sconvolgimento per il suo aspetto fisico... tuttavia, sapendo quanto il prete sia legato alla bambina, soggetto principale della situazione, decide di lasciar perdere o far finta di nulla. Piuttosto accetta con un sorriso e un cenno del capo il sigaro "Grazie, molto gentile!" ma evita di accenderlo al chiuso, riponendolo all'interno della solita tasca. Quando Wakanda nomina il proprio gruppo di cacciatori, l'espressione si fa quasi divertita ma non certo di scherno. E la spiegazione della sua presenza in paese e ora in quella stanza con loro gli pare abbastanza plausibile ed accettabile, sicché annuisce alle parole di Yelena confermando quanto detto fin'ora: "E' così. La madre di Filomena è stata trovata morta nella loro casa, si sospetta per avvelenamento di cicuta, sebbene non ci sia chiaro se l'autopsia sia potuta effettivamente avvenire. C'è chi ha puntato il dito contro la bambina, avendo lei preparato il decotto alla madre, ma penso di parlare a nome di tutti quando dico che una tale ricostruzione sia piuttosto superficiale e puzzi di pregiudizio. Anche perché la piccola sostiene di aver seguito fedelmente la ricetta medica." Tace attendendo se qualcuno voglia aggiungere qualcosa o se Wakanda voglia fare domande, quindi prosegue "Padre Franco ci stava parlando della defunta e della sua sventurata famiglia, della sua vita e di quella della piccola, nonché di alcuni personaggi che stanno prendendo parte alla vicenda." si stringe nelle spalle per concludere "Ora stavamo pensando di andare a parlare col medico e col farmacista, in modo da capire qualcosa in più sui terribili mal di testa che affliggevano la povera donna e, soprattutto, se l'autopsia sia avvenuta o meno, visto che è praticamente solo su essa che si reggerebbero le accuse contro Filomena, almeno a mio parere."
  9. Frate Leo "Non credo si possa ancora stabilire se le cause della morte di Lucia siano state naturali, ma l'assoluzione di Filomena sarebbe un primo bel risultato." Specifica non riuscendo a far svanire del tutto quel lieve sorriso sollevato, sebbene la faccenda di Padre Matteo lo disturbi profondamente. Soprattutto quando viene loro spiegato l'atteggiamento del religioso verso i forestieri e il sotium torna a mordersi le labbra per trattenere quei commenti a caldo che sa di non potersi più permettere da tempo. Però le parole di Padre Franco lo rincuorano profondamente, ridisegnandogli il sorriso e facendolo annuire convintamente "Amatevi gli uni con gli altri, come io ho amato voi. Qualunque cosa facciate al più piccolo tra voi sarà come l'aveste fatto a me." aggiunge solo. Nota il malumore di Yelena, comprendendone le ragioni e arrossendo appena, imbarazzato in quanto uomo e in quanto religioso. Probabilmente sarebbe sul punto di dirle qualcosa ma il chierichetto richiama il nuovo ospite con quel tono amichevole e quell'epiteto buffo che suscitano irrimediabilmente una risatina al sotium, il quale si alza rispettosamente dalla sedia per salutare Wakanda. Il suo aspetto fisico non pare turbarlo minimamente, semmai incuriosirlo. "Il Signore sia con voi fratello. Io sono Frate Leo, sotium dell'Inquisitore." dilata appena gli occhi, colpito, quando il nuovo arrivato rivela le proprie origini, per poi reclinare appena il capo quando scopre il motivo della sua visita. "Qualsiasi aiuto sarà ben accetto." dice mentre recupera un'altra sedia in modo che anche l'altro possa accomodarsi con loro "Avete appreso questa storia poco fa da Fratello Ludovico o ve ne era già giunta voce? E' molto che siete in paese?" domanda curioso e interessato.
  10. Frate Leo Si stringe nelle spalle "Appunto, qualora decidessimo di indire un tribunale inquisitorio. Non è ancora così e, personalmente, le proverei tutte per non indirlo. E quanto alla vostra seconda osservazione, non mi sembrate tipo da credere sia l'abito a fare il prete..." osserva con sguardo altrettanto complice, che tuttavia non dura a lungo, un po' per prudenza un po' perché di nuovo concentrato sulle risposte dell'altro e sulle ulteriori domande dei compagni. "Diciamo che non escludiamo alcuna ipotesi e, in ogni caso, le dinamiche che hanno incastrato Filomena ci paiono sospette." precisa. Corruccia le sopracciglia quando si torna a parlare di Padre Matteo, annuendo per confermare che sì, è stato proprio lui uno dei primi a entrare in casa di Lucia e trovarla morta. E sarà evidente a tutti quanto lo infastidiscano le motivazioni per cui ce l'abbia con la bambina, tanto che deve addentarsi il labbro inferiore per non abbandonarsi a commenti sgradevoli e inadatti alla propria carica. "Nessuna di queste ragioni... se così vogliamo chiamarle... è valida per accusare qualcuno di stregoneria. Solo le prove. E noi di prove, fin'ora, non ne abbiamo trovate, solo indizi." Le parole di Elvio lo trovano ancora una volta concorde ed attende con grande interesse la risposta del prete all'ultima domanda del cacciatore, specialmente alla seconda parte di essa, nonché a quella di Yelena.
  11. Frate Leo La diffidenza del prete nei suoi confronti parrebbe continuare a non turbarlo o sorprenderlo. Risponde alle sue domande e ascolta le sue parole guardandolo negli occhi, accennando un gentile sorriso quando apprezza ciò che ode. "Sono stati gli Excurbitores a chiederci di intervenire, visto che Padre Matteo aveva richiesto la convocazione dell'Inquisizione per il caso." Spiega studiando a propria volta l'uomo, quella ruga di disappunto e ogni reazione alle loro informazioni. La sua preoccupazione per il destino della bambina gli piace e anche quella proposta in cui aveva confidato fin da subito. Annuisce sia ad essa che alle rassicurazioni di Elvio "Sarebbe sicuramente la soluzione migliore per lei." Conferma a propria volta "Francamente, non ci troverei nulla di sconveniente anche se rimanesse con voi, qualcuno che conosce e di cui si fida, nel paese in cui è nata e cresciuta fin'ora. Ma questa decisione spetta a voi, anche in base a chi siano e come siano i parenti di Filomena ancora in vita." La storia della famiglia Cerasari rapisce completamente la sua attenzione, sia dal punto di vista empatico che come fonte di confronto coi racconti di Filomena. Lascia quindi che siano i due cacciatori a porre le successive domande, non dissimili comunque da quelle che avrebbe posto lui e dunque strumento per ricavare ulteriori notizie. Quando il prete accenna alla vivacità e curiosità dei bambini si stringe nelle spalle e amplifica il sorriso, ora intenerito, come a dire che sì, sono atteggiamenti del tutto normali. E quando sempre Padre Franco si domanda che razza di prete sarebbe a pretendere denaro da qualcuno con cui è cresciuto e alla cui figlia ha dato i sacramenti risponde con con pacata sicurezza e un'aria malinconica: "Non sareste un prete." Poi riprende a partecipare attivamente alla conversazione partendo dalle considerazioni di Elvio "E' per questo che ipotizzo qualcuno voglia incastrare Filomena: mettiamo anche che i mal di testa di Lucia avessero origine naturale... e sì, riguardo a ciò sarà opportuno informarci personalmente da Gianni e Padre Giulio... rimane il fatto che la piccola sia accusata di aver personalmente avvelenato la madre preparandole una dose mortale di cicuta. Una dose, secondo i racconti di lei, che le era stata prescritta." Mordicchia il labbro inferiore e aggrotta le sopracciglia, pensieroso. "Quindi qualcuno ha voluto nuocere a Lucia e usare Filomena come capro espiatorio? Oppure voleva mettere nei guai la piccola e la madre è stato il mezzo? O questo qualcuno ambiva a entrambi i risultati? E, soprattutto, perché?" Guarda tutti gli altri, sperando nella loro opinione o in ulteriori proposte. Infine si arriva a parlare di Padre Giulio e il sotium non riuscirà a celare del tutto il turbamento che la tragica storia della sua famiglia gli suscita, né il fastidio quando viene nominato Padre Matteo. E quando poi il prete rivela il legame di sangue tra i due sgrana i gli occhi e un rumoroso "Ah!" gli rotola fuori dalle labbra. "Vi dispiacerebbe approfondire la cosa e parlarci più precisamente di Padre Matteo? Potreste spiegarci come mai sia stato proprio lui ad accusare pubblicamente Filomena del matricidio? Dal nostro incontro di stamattina, m'è parso di capire non abbia mai ben visto la bambina." Reclina il capo di lato "E poi diteci: è il medico a prescrivere la cura e le dosi per i pazienti, i quali poi li richiedono al farmacista... giusto? Allora com'è possibile che Padre Giulio, tanto capace nella propria mansione, non abbia compreso l'origine dei mal di testa di Lucia, arrivando addirittura a prescriverle una dose sbagliata della medicina?" Solleva le mani "Non fraintendetemi, per favore, non sto accusando nessuno, ma ritengo abbiamo bisogno di tutte le informazioni e di percorrere tutte le strade possibili se vogliamo arrivare a individuare quella giusta e giungere alla verità. Per ora voglio solo capire se Padre Giulio abbia effettivamente commesso un errore o se qualcuno abbia compromesso il suo operato."
  12. Frate Leo La confidenza tra Padre Franco e Filomena colpisce positivamente il Sotium che si abbandona a propria volta a un sorriso intenerito e quasi gli dispiace che la piccola debba essere allontanata, ma si rende conto sia la cosa migliore visti gli argomenti che si apprestano a trattare. Subisce e incassa i nemmeno tanto velati rimproveri del prete senza battere ciglio, come se li aspettasse o li condividesse intimamente. "Né io né il mio Maestro sapevamo nulla di questa faccenda: siamo qui di passaggio, diretti verso altra meta per altri scopi, ma ci è stato richiesto di sostare più a lungo e di intervenire." Spiega pacatamente. "Purtroppo Padre Geremia è molto anziano e necessita di più riposo, così mi ha mandato avanti assieme a questi signori ben più intelligenti ed esperti del mondo rispetto a me." Si stringe nelle spalle. "Immagino che, dato quanto accaduto e le fin troppo rapide conclusioni a cui qualcuno stava arrivando, potrebbe anche essere stato un bene..." Siede a propria volta su una delle sedie precedentemente sistemate, poi prosegue "Io personalmente non sono ancora giunto a una vera conclusione, ma temo che, se come credo e mi auguro la bambina fosse innocente, qualcuno abbia tentato di incastrarla: prove erano state compromesse e qualcosa della storia di quella disgraziata famiglia continua a sfuggire o venir nascosta." Si protende appena verso il prete, guardandolo negli occhi "Quindi, Padre, ora vorrei che lei mi raccontasse tutto quello che sa su di loro, senza lesinare sui dettagli, qualora fosse possibile: vorrei sapere di Filomena, di sua madre e di suo padre, i loro modi di fare, il loro rapporto con voi e con i compaesani, le eventuali voci che giravano a loro riguardo... Tutto quanto." Si morde il labbro, quasi incerto, ma poi aggiunge "Mi piacerebbe anche sapere, quando questa storia si sarà risolta, se qualcuno avesse già pensato al futuro della bambina... non potrà certo rimanere da sola in quella casa, qualcuno dovrà averne cura, crescerla e completarne l'educazione..." Fa una pausa tattica, poi di nuovo solleva le spalle e accenna un altro sorrisino "Perché in caso contrario, fratello Ludovico pensava di portarla con noi. Non che mi dispiacerebbe, ma forse qui sarebbe più al sicuro e più a proprio agio, direi che di traumi ne abbia già vissuti abbastanza..."
  13. Frate Leo Ricambia l'amichevole sorriso di Elvio, attende che anche gli altri si siano presentati poi aiuta il cacciatore a disporre al meglio le sedie, ma attende che tutti gli altri abbiano preso posto prima di farlo a propria volta, controllando e sperando che Ludovico porti effettivamente con sé la bambina. "Quindi immagino che... immaginiate l'argomento della nostra visita..." esordisce poi cordialmente.
  14. Frate Leo "Il Signore sia con voi Padre." Saluta gentilmente, chinando appena il capo. Capo che scuote leggermente in segno di diniego alle parole dell'altro e spiega: "Sono il Sotium di Padre Geremia. E' lui l'inquisitore, ma ha incaricato me di seguire il caso di Filomena."
  15. Frate Leo "Certo, è comprensibile" Osserva annuendo lentamente e sorridendo gentile alla piccola, lasciando che sia Ludovico a occuparsi di lei e invogliarla a seguirli.
  16. Frate Leo "Mi dispiace molto, dev'essere stato così triste..." E parrebbe davvero dispiaciuto per la storia della zia, ma forse per curiosità forse per non tralasciare nulla aggiunge: "E... il padre del tuo cuginetto?" Poi si concentra sulla domanda di Elvio, nonché sulla risposta della bambina, decisamente interessante. Solleva un sopracciglio, poi guarda i compagni e gli si rivolge. "Forse è davvero tempo di andare a parlare con Padre Franco. Ma prima..." Che l'abbia con sé, debba chiederli o procurarseli in casa, andrebbe alla ricerca di un foglio e una penna, su cui trascriverebbe i simboli intagliati sulla testiera del letto, riponendo poi accuratamente il foglio nella tasca interna alla manica del saio. "Potremmo continuare a parlare strada facendo..." azzarda, come a suggerire effettivamente agli altri di avviarsi. Notando il fastidio di Yelena si stringe nella spalle, in un gesto di scuse silenziose.
  17. Frate Leo Si morde il labbro inferiore e, nel rispondere a Yelena ed Elvio, abbassa appena il capo, come si stesse scusando. "Io non posso tirarmene fuori. Sono il Sotium di un Inquisitore, un giorno sarò al posto del mio Maestro e situazioni come questa saranno la mia principale responsabilità. Inoltre Padre Geremia mi ha affidato questo caso, quindi non posso abbandonarlo finché non sarà stato risolto." Si volta di nuovo verso la bambina, con un piccolo sorriso "Se è così, non vedo proprio perché Dio non dovrebbe perdonare la tua mamma. Magari prima la rimprovererà per averti lasciata, ma poi... Il nostro è un Dio d'amore..." Non aggiunge altro in proposito e si stringe appena nelle spalle. Poi però reclina appena il capo e ascolta le parole della piccola, con l'attenzione di chi stia prendendo vari appunti mentali. "E chi era zia Marta?" chiede ancora, con aria curiosa. Attende poi che Filomena risponda alle domande di Elvio, facendo anche un passo indietro per lasciargli campo libero e non far sentire troppo pressata la piccola. Annuisce alla un paio di volte, con convinzione, alla proposta di andare a parlare con Padre Franco, pronto a seguire i compagni quando siano pronti ad andare.
  18. Frate Leo Studia quelle incisione, le sopracciglia aggrottate e lo sguardo che si assottiglia e allarga in continuazione. Si morde le labbra prima che un sospiro ne sfugga. "Riconosco questi simboli, ma fatico a comprendere perché siano assemblati in questo modo." Risponde a mezza voce a Yelena, alternando ora l'attenzione tra lei e la testiera del letto, verso cui allunga il dito indice pur senza toccare nulla. "Simboli cristiani, simboli ebraici, musulmani..." Il dito passa lentamente da un punto all'altro. "persino pagani. Formule differenti o in contrasto tra loro..." Quasi sussurra adesso, rivolgendo uno sguardo preoccupato alla donna. Quindi di nuovo si rivolge a Filomena, recuperando un tono normale: "E tuo padre quando li ha intagliati?" Annuisce alla risposta della bambina e prova a specificare ancora: "Ricordi quando ha iniziato ad essere turbata e a stare male? Nemmeno allora è successo nulla di insolito?" Non si lascia sfuggire alcun commento riguardo chi sia entrato nella casa prima di loro, del resto era solo una conferma. Ma qualcosa parrebbe non convincerlo del tutto, per cui è con un sorriso e un assenso del capo che accoglie la richiesta di Elvio. "La lettera l'ha Ludovico, ma per quanto mi riguarda fate pure. Mi pare una buona idea." Esita a rispondere a Ludovico, trovandosi la bambina ancora lì con loro e non volendo spaventarla o innervosirla. Prova quindi a percorrere un'altra strada: "Non sappiamo perché la tua mamma abbia deciso di lasciare questa vita, Filomena. Non ancora. Ma nessuno conosceva la tua mamma come te, nessuno meglio di te potrebbe aiutarci a capire la tua famiglia. In ogni caso, Dio Padre ama i propri figli, specialmente i più piccoli e fragili, quelli per cui è più facile sbagliare. E' giusto, non credi? Chi è più in difficoltà ha bisogno di più cure. Quindi, qualsiasi errore abbia commesso la tua mamma, se durante tutta la vita è stata una brava persona e, soprattutto, una brava madre, Dio avrà sicuramente pietà di lei, la perdonerà e l'accoglierà in paradiso." Sa di rischiare con un discorso del genere, ma confida nei compagni e nella propria posizione tutto sommato favorevole. Non guarda sempre negli occhi la piccola, temendo di impressionarla troppo, però ne spia attentamente le reazioni. "Perché... la tua mamma ti voleva bene, giusto? E anche il tuo papà e i tuoi nonni te ne volevano... non ti hanno mai fatto o detto nulla di strano o di male... è così? Non ti avrebbero mai... coinvolta in qualche guaio... vero?"
  19. Frate Leo Si avvicina dunque lentamente a Ludovico e, senza togliergliela di mano, legge e rilegge un paio di volte ciò che resta della lettera. Aggrotta appena le sopracciglia, ma per il momento rimane in silenzio, lasciando sia l'uomo più anziano a porre le domande, riflettendo sulle risposte della bambina. Solo alla fine domanda, col solito tono gentile: "Ricordi se negli scorsi giorni la mamma avesse parlato con qualcuno in particolare? O comunque se fosse accaduto qualcosa di insolito? Ti era mai parsa diversa? Più nervosa, più triste, pensierosa, spaventata... Andrebbe bene qualsiasi dettaglio ti venisse in mente, Filomena." In quel momento Yelena li richiama nell'altra camera e lui la raggiunge assieme agli altri. Guarda le incisioni sulla testata del letto e, anche incoraggiato dalla donna, comincia a studiarle con attenzione, cercando di capire se gli siano familiari o se possano ricordargli qualcosa, magari qualche insegnamento di Geremia o qualcosa già incontrato o letto altrove. "Sono sempre state lì, ma per caso sai chi le ha incise?" domanda intanto alla piccola, pur non distogliendo ancora lo sguardo dai segni. Poi solleva un sopracciglio e si volta pian piano aggiungendo "A proposito, Licia è davvero bella. Anche lei è stata fatta dalla tua mamma? Era un suo regalo?" Butta lì, come stesse introducendo un argomento leggero in una conversazione troppo pesante. Annuisce alla spiegazione di Ludovico riguardo al suicidio e forse sarebbe sul punto di aggiungere qualcos'altro, probabilmente il proprio punto di vista, ma si morde prontamente il labbro e rimane invece in silenzio. Anni da sotium saranno pur serviti a qualcosa, gli hanno insegnato ad aver paura al momento giusto. La richiesta di Elvio gli pare interessante e attende fiducioso che la bambina gli dia una risposta e, con essa, anche le altre da lui stesso richieste. Aggiunge anche un'ultimo quesito, di nuovo inginocchiato e sempre coi suoi modi garbati, sebbene ora non gli riesca proprio di sorridere (e del resto non gli pare che per Filomena faccia molta differenza, non con lui) "Era la prima volta che vedevi la lettera, vero? Ma hai visto qualcuno ravvivare la stufa prima del nostro arrivo?"
  20. Frate Leo Ispeziona a propria volta la casa, cercando di non tralasciarne alcun aspetto ma senza individuare nulla di particolarmente rilevante. Unitosi agli altri nella stanza della madre, rimane però sulla soglia, in modo da non avvicinarsi troppo e non spaventare ancora la bambina che finalmente, grazie a Ludovico, sta cominciando a raccontare la storia dal suo punto di vista. "Era passato Padre Giulio a lasciarvi la ricetta? E quando?" si azzarda infine a domandare, utilizzando un tono di voce particolarmente pacato e gentile e reclinando appena il capo mentre guarda la piccola. Si accuccia di nuovo a terra, in modo da essere alla sua altezza, sebbene si tenga sempre a distanza. "Ha ragione lui, non è stata colpa tua. Tu hai seguito le istruzioni del dottore perché la mamma stava male, non hai sbagliato niente." Accenna un piccolo sorriso incoraggiante, evidentemente colpito dal dolore e dallo smarrimento di lei. "Per favore, dimmi: la ricetta che hai seguito ce l'hai ancora? E le erbe indicate erano in casa?" Si risolleva pian piano e aggrotta appena le sopracciglia, seguendo i gesti di Ludovico, che recupera dalla stufa un foglietto che aveva rischiato di andare in cenere e ne legge il contenuto. Alle seguenti domande si fa di nuovo molto attento, tacendo e lasciando fare all'uomo che evidente mente, al momento, è in possesso di maggiori informazioni o indizi. Si scosta appena dalla porta per lasciar passare Yelena, domandandole sottovoce se le serva aiuto. In caso contrario, azzarderebbe qualche passo verso la stufa, sempre evitando di invadere lo spazio della piccola ma provando ad avvicinarsi a Ludovico.
  21. Frate Leo Solleva le spalle, le braccia ancora incrociate. "Eravamo in viaggio e abbiamo fatto sosta qui. Gli Excubitores hanno deciso di approfittarne per chiedere la nostra opinione sul caso, ma il mio Maestro è anziano e necessita di maggior riposo. Così eccoci qui." Riassume brevemente, aggiungendo subito dopo, vista la risposta che padre Matteo dà a Ludovico "Per fortuna... Come ho già detto, se al termine delle indagini la bambina verrà effettivamente ritenuta colpevole, procederemo secondo giustizia. Ma non prima di aver raccolto tutte le prove e ricostruito dettagliatamente" scandisce particolarmente bene la parola "l'accaduto." Ascolta con estrema attenzione il racconto del prete, volgendo lo sguardo a coloro che gli nomina ed indica e annuendo piano. Quindi si volta verso Elvio, il tono di nuovo gentile. "Mi pare una buona idea. Filomena, te la senti di tornar dentro con noi? Solo qualche minuto..." Chiede alla bambina addolcendo ulteriormente la voce ma non avvicinandosi alla piccola, essendosi accorto che solo Ludovico riesce a tranquillizzarla un poco. Infine si rivolge di nuovo al prete "Bene, vi ringrazio per la disponibilità e la collaborazione. Rimanete a disposizione per ulteriori domande e con voi vostro fratello, la signora Maria Vinci e i signori Fulvio De Giorgi, Paolantonio e Amedeo Musci" Conclude con un sorrisino di cortesia, poi, a meno che i compagni non abbiano altre domande da rivolgere a Padre Matteo, si avvierebbe con loro all'interno della casa.
  22. Frate Leo Quando Padre Matteo comincia a scuotere la bambina, il viso del sotium torna duro, quasi minaccioso "Toglietele le mani di dosso." dice con voce dura e scandendo bene ogni parola. Il prete gliela spinge contro e lui si inginocchia per trattenerla. "Non aver paura di me. Non sono un inquisitore, mi chiamo Leo. Voglio solo farti delle domande per capire cos'è successo alla tua mamma, va bene?" Le si rivolge con tono gentile e un piccolo ma rassicurante sorriso. L'affida poi alle cure di Ludovico, parandosi davanti a lei e fronteggiando ancora il prete. "Essendo ora il caso di competenza dell'Inquisizione, prenderei in custodia la bambina fino al suo scioglimento." dice con tono ormai di nuovo calmo ma uno sguardo che non ammette repliche. "Quella di fratello Ludovico è un'ottima domanda per cui gradirei una risposta. Inoltre vorrei conoscere anche i vostri rapporti con la vittima e con Filomena, visto che sembrate conoscerla a fondo e da molto tempo." Incrocia le braccia al petto e attende risposta, non pare proprio impressionato dai modi dell'altro, tant'è vero che, quando questi enuncia la propria carica e la sua lunga durata, non può trattenere un sorrisino ironico "I miei più vivi complimenti. Comunque interrogherò da solo la bambina e, in seguito alle sue risposte, avrò cura di esaminare la casa così rigurgitante di vistosi indizi compromettenti. Poi ricontatterò voi e vostro fratello e chiunque altro ritenga necessario per comprendere cosa sia effettivamente accaduto. Auspico che Santa Madre Chiesa possa contare sulla totale disponibilità vostra e del vostro gregge..." Solleva le spalle e torna a sorridere con fare conciliante, il capo di nuovo piegato leggermente di lato "Spero vi rendiate conto che, prima di condannare una bambina per omicidio e possessione demoniaca, l'Inquisizione desideri raccogliere prove che non possano essere assolutamente messe in discussione, nonché valutare ogni possibile ipotesi. Per tal motivo, non mi dispiacerebbe ricevere un resoconto veritiero e dettagliato di come si sia svolto il vostro interrogatorio alla presunta colpevole e su come sia stato scoperto il delitto. Con la vostra collaborazione e l'aiuto di Dio, risolveremo il tutto al meglio e il responsabile, chiunque sia, verrà giustiziato secondo la legge."
  23. Frate Leo Un sopracciglio si solleva quando il prete guarda altrove, segno forse di fastidio oppure di curiosità. E rimane sollevato durante l'ascolto di tutta quella storia che, evidentemente, non riesce a convincere il sotium. "La bambina ha ammesso di aver portato la bevanda alla madre o di aver avvelenato la bevanda?" Esordisce alla fine, per aggiungere subito dopo "E come avrebbe potuto ammetterlo? Non mi avete appena detto che il Demonio le ha annodato la lingua in culla? Ne deduco che non parli, quindi come avrebbe potuto ammettere di aver compiuto il crimine?" Tiene il capo appena reclinato e gli occhi fissi in quelli del prete, quasi a deriderlo, a provocarlo o a studiarlo... o tutte e tre le cose insieme. Certamente quel tipo non gli va a genio. Annuisce convintamente alle parole di Ludovico e ancora domanda, con tono quasi ingenuo: "Prima della cremazione, qualcuno si è premurato di studiare il corpo della povera defunta? I segni dell'avvelenamento erano chiari e indiscutibili?" Solleva quindi le spalle e si volta verso la bambina, aggrottando la fronte quando le sente sussurrare qualcosa alla bambola. "Comunque sì, gradirei interloquire con lei o almeno provarci, padre..?" Lascia la frase in sospeso, non conoscendo ancora il nome dell'altro religioso. "Sotium." Ci tiene comunque a correggerlo "I dettagli sono molto importanti."
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