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Of Orcs and Men - TdS
Ragazzi scusate la risposta tardiva ma ho affrontato un periodo di sterco. Ho mollato tutte le campagne in altri forum perché non trovo il tempo di gestirle...tutte tranne questa. Arkail e gli Zampa di Sangue non si possono abbandonare 😈
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Arkail La risposta del capo dei Lupi non mi piace per nulla. Non so perché, ma sapevo che sarebbe successo. Ed è per questo che avevo consigliato di staccargli la testa subito, a prima vista, così da prenderci i suoi orchi e tanti saluti. Ora, all'alba di un nuovo attacco, questa grana non ci voleva. Tra l'altro sento anche di non poter intervenire più di tanto, rischio di mettere in una situazione ancora più scomoda il capo. Di certo la sete di sangue che mi porto dietro da giorni e giorni non migliora la mia situazione: sento le tempie pulsare e la testa quasi esplodere per la rabbia repressa. Lo sguardo che rifilo al Lupo è di quanto meno amichevole esista in questo mondo. Eppure non fiato, non muovo un muscolo. Anche se...gli occhi continuano a cadere sulla sua dannatissima arma. La voglio, la desidero quasi quanto la morte di tutti i pellerossa. Dovrà essere mia, prima o poi...
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Per me l'idea di divisione proposta da Tayyip ha senso, soprattutto se vogliamo fare crepare il capo degli altri orchi in combattimento. Una tragica fatalità, ahimè 😂
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Arkail Prima della decisione definitiva sul da farsi le mie giornate sono avvolte dalla noia più totale. Allenarmi a spaccare i nasi degli altri orchi non è più divertente: ho bisogno di sfondare crani soffici come quelli degli umani per sentirmi appagato. O di fo.tere, ma non ho né Yotul né Ciel con me e di sicuro la monta di un'altra pelleverde non sarebbe la stessa cosa. Figurarsi una pellechiara, mi sale la rabbia solo a pensarci. Alla malora! Sbraito gettando l' ennesimo corno lontano, ovviamente dopo averne trangugiato il contenuto. Per fortuna il giorno della mobilitazione non tarda ad arrivare. Non ho ancora idea di come il capo voglia dividerci, ma di certo le cose da fare non mancano: meglio tenere la mente e il corpo impegnati in qualche lavoro di bassa lega piuttosto che pensare ai giorni di astinenza appena trascorsi.
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gli altri orchi ci servono direi, è il capo che mi pare una testa calda. Mi sembra di averlo già scritto con Arkail, se quegli orchi seguono "il più forte", finché è in vita credo continueranno a seguire il loro capo. Ma rimettendolo in riga (o ammazzandolo), potrebbero riconoscere Wurrzag come nuovo leader.
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io ragazzi scusate se latito un pò ma sto facendo turni di merda in fabbrica e quando non lavoro praticamente dormo. Ad ogni modo, attualmente Arkail non ha molto da aggiungere a parte fare la faccia cattiva. Cercherò di essere più presente se si aumenterà il ritmo.
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Arkail La conversazione sembra proseguire per le lunghe ed io inizio ad essere stanco. Intreccio le braccia al petto e continuo a guardare la mappa, seguendo i gesti del capo. Vorrei poter rispondere io alle domande dell'altro, ma taccio, aspettando che sia Wurrzag a soddisfare i suoi dubbi. E i miei, a dire il vero: io il guscio di legno volevo farlo esplodere, con tutti i pellerosa dentro. Sogghigno all'idea tornando serio un attimo dopo.
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Arkail Annuisco quando il capo mi dice di seguirlo insieme a Scania. Dinnanzi agli altri orchi gonfio il petto e incrocio le braccia, cercando di assumere un aspetto quanto più truce possibile. Ascolto i racconti dei due capiclan, ma quando sento le parole dell'altro mi pare di vedere un me stesso davanti ad uno specchio d'acqua. Questo è stupido, proprio come me. Eppure dicono di aver distrutto un villaggio, ed io so quanta fatica abbiamo fatto nonostante ci fosse una vecchia volpe come Wurrzag a guidarci. Le cose sono due: o costoro hanno più fortuna che anima, oppure...sono forti, davvero forti. Non parlo, non fiato, solo rimango a guardarli e continuo ad ascoltare i loro racconti.
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Arkail Già... commento alle parole di Scania lisciandomi il pizzetto canuto. Mi avvicino a Wurrzag, facendo attenzione che le mie parole giungano a lui e al massimo ai nostri alleati, non agli orchi appena arrivati. Capo, quegli orchi ci servono. gli occhi giallognoli corrono con bramosia sull'ascia bipenne del capo. Sono stupidi, e forse non è così male. una breve pausa. anche il loro capo è stupido. E questo invece può essere molto male, soprattutto se i suoi orchi ascoltano le sue parole. tiro su con il naso. Quegli orchi ci servono. ripeto come un mantra. Il loro capo, invece? Ci serve per forza? chiedo con fare vagamente retorico. Che sia Wurrzag a decidere...
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Arkail Dopo aver completato le riparazioni attendo con malcelata impazienza che qualcuno ci attacchi. Così, tanto per vedere se io e Scania siamo stati efficienti. E per bagnare le armi nel sangue, ovviamente. Il tempo passa e nessuno compare in vista. La frustrazione di giorni sempre uguali inizia a farsi sentire, fino a quando... ...fino a quando non avviene qualcosa che nessuno aveva preventivato. Altri orchi, altri pelleverde con il loro vessillo. Per tutti gli spiriti. Ruggisco sorpreso. Condivido la preoccupazione del capo, motivo per cui non fiato e lo seguo come da ordini sui camminamenti, non senza aver imbracciato le mie armi.
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Io mi scuso per l'assenza prolungata di questa settimana ma negli ultimi 7 giorni è stato un delirio tra lavoro e tutto. Mi metterò in pari quanto prima!
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Arkail Ascolto ciò che il capo ha da dire e finalmente giungono compiti: io e Scania dovremo fortificare il vilalggio. Mi sfrego le mani sogghignando. Bene. Sarà pure un ottimo allenamento per il nostro corpo spostare carichi pesanti. Ed anche per le truppe...i miei iniziano a diventare nervosi. commento in direzione del pugile. Voglio persino renderla migliore, la fortificazione. Ma non ho in mente come fare, né cosa aggiungere. Scania...dovremo chiedere a qualcuno più sveglio di noi. faccio una pausa. beh, potremmo chiedere anche ad un sasso, detta così...ringhio divertito della mia stessa battuta. dm e Scania
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Arkail Ed ecco qua, come sempre succede dopo una battaglia. Una noia, una noia mortale. Non sono fatto per restarmene fermo ed ogni volta che finiamo vincere uno scontro mi ritrovo nella medesima situazione: tentare di ammazzare il tempo in qualche modo. Bere, mangiare, fare a pugni. Maledizione, non posso nemmeno fottere: quelle due bastarde di Yotul e ciel mi hanno rovinato il sess.o con le altre orchesse. Nessuno fotte meglio di loro. Scuoto il capo, non voglio pensarci. Sospiro passando davanti la tenda di Wurrzag: finalmente è riuscito ad inzuppare la propria carne in quella di un'altra pelleverde. T'kava, per la precisione. In parte sono contento per lui...dall'altra...chissà come potrà traviarlo. ma no, che vado a pensare. Il capo è una vecchia volpe e nessuno può distoglierlo dai suoi piani. O almeno...questo è quello che continuo a ripetermi. Con tali rovelli in testa mi aggiro come uno spettro per il campo, le mani conserte dietro la schiena, lo sguardo più torvo del solito. Sono un'anima in pena. In pena, sì...perché non so quanto ancora dovrò attendere prima di poter di nuovo alzare le mani.
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Signori miei, scusate la latitanza ma sto periodo sto facendo turni merdosi a lavoro e torno a casa cotto. Domani, al massimo mercoledì posterò qualcosa 💪
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Io sarei più per ammazzarli tutti e lasciare teste appese a picche come monito, o i loro corpi sbudellati in giro nei luoghi che radiamo al suolo. Preferisco che continuino a considerarci bestie senza cervello.
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Più che d'accordo su questo! Per lo scambio dei prigionieri, l'idea non mi convince. Per gli umani iniziamo ad essere una spina nel fianco, presentarci per uno scambio potrebbe pure significare che gli umani se ne fregano e cercano di spianarci senza pensarci due volte. Preferisco continuare ad attaccare di notte, all'improvviso, trucidando tutti 😂
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Arkail Io sono impegnato a bere, mangiare, strafogarmi. Ho un cosciotto in bocca, uno in mano, un corno colmo d'alcool nell'altra. E quando Tayyip mi chiama per nome io non ci ho capito un accidente. Eh?! Blatero a bocca piena, masticando rumorosamente. Impiego un attimo di troppo a capire cosa stia accadendo. E quando ormai mi è chiaro non posso che guardare in tralice i due contendenti. E Tanya che si è intromessa. Siediti, donna! Tuono ringhiando. Ingoio un pezzo di carne. Se vogliono affrontarsi che si affrontino. Una sana scazzottata è sempre ben accetta. Guardo Tayyip ghignando. O forse qualcuno è buono solo a parole? Bevo tutto il contenuto del corno, poi lo frantumo stringendolo con le dita. Balzo in piedi, aizzando i guerrieri seguaci di Scania. Allora? Volete vedere qualche zanna saltare oppure no? Ruggisco incitando gli orchi intorno a noi.
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Arkail Una smorfia disgustata alle parole di Tayyip. Scania ride, a me il solo pensiero fa accapponare la pelle. Ah,lo sapevo che sotto sotto sono il tuo tipo. commento grugnendo. ma non credevo arrivassi a tanto. rabbrividisco. Vorrei torcergli quel piccolo, esile collo...ma devo ammettere che nell'ultima battaglia si è fatto valere. Non capirò mai i suoi scopi, e non li capirò perché lui è furbo come una volpe, io sono stupido come le stesse zappe che usiamo per i campi. Ah, ma perché perdo tempo in queste cose. Meglio andare a mangiare, affogare i pensieri nell'alcol. Ed è un peccato che Yotul e Ciel non siano qui. Già, dannazione. Quelle due mi hano rovinato. Fottono così bene che nessun'altra può reggere il confronto. Maledizione. Mi avvicino a Scania. Dille che voglio da bere qualcosa di forte. scuoto la testa, mi ricordo un attimo dopo che Tanya conosce la nostra lingua. La guardo di traverso. Non mi piace, non mi piacerà mai.
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Arkail Sogghigno alle parole di Scania. Eccone un altro di mistero. mugugno. quel verme di Tayyip è piccolo come un ratto...ma beve per tre, forse quattro orchi. non mi preoccupo che lui senta. Per fortuna non fotte come tre o quattro orchi...o ci ritroveremmo un esercito di piccoli Tayyip. E sarebbe...un brivido corre lungo la mia schiena. Non voglio nemmeno pensarci. alla fine Scania "invita" anche Tanya a mangiare con noi. Faccio un profondo respiro, la sua presenza non mi piace. La guardo fissa, lo sguardo truce. Poi indico i miei occhi, infine i suoi. Ti tengo d'occhio. e' questo il messaggio che voglio far passare.
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Arkail La cerimonia continua. E quando giungono gli spiriti a fare visita ai due nuovi giunti anche io devo sgranare gli occhi per la sorpresa. Non succede spesso di essere scelto, motivo per cui ora osservo i due nuovi adulti con sguardo diverso. So che saranno utili alla causa, che moriranno per la nostra terra, se necessario. A proposito di morire...commento a mezza bocca in direzione di Scania. Muoio di fame. Grugnisco. Mi domando come fanno ad essere così deboli, così gracili i pellechiara. Il loro cibo è...sostanzioso. scuoto la testa. Evidentemente la madre terra li ha creati con gli scarti. Ecco perché sono così piccoli: non c era abbastanza materiale per farli grossi e robusti come noi. ruggisco divertito. In realtà...una parte di me crede davvero a ciò che ho detto. La parte più stupida di me. Ovvero la totalità del mio cervello...
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Arkail Non mi sorprende molto il fatto che gli umani siano così restii nell'affrontarci. Alla fine, tra una minaccia e l'altra, in due si fanno avanti. Dopo le dovute traduzioni di Tanya, capisco cosa vogliono i sacchi di letame. Un'arma, una spada, un qualcosache possa farli passare a miglior vita con un minimo d'orgoglio. Scrollo le spalle: la loro fine è ormai segnata, tanto vale assecondarli. Grugnisco assenso alla donna che finge di essere un orco. Mi avvicino alla pila delle armi ed afferro due spade, nelle mie mani sembrano bastoncini da infilare nei pesci per cuocerli sul fuoco. Mi muovo con una calma innaturale e cammino scandendo ogni passo stringendo le armi sull'elsa, una per mano. Alla fine mi presento davanti ai pellerosa, troneggiando su di loro come una montagna che disegna la sua ombra sulla foresta. Li osservo con sguardo truce, austero, rimanendo in completo silenzio. Tanto non capirebbero una singola parola. Rimango per istanti infiniti lì davanti a loro, poi allungo le braccia in avanti, sbattendo letteralmente le else delle spade sui loro petti. Infine li spingo ad entrare nell'arena, senza badare troppo alle maniere...quindi, con un cenno del capo, faccio segno ai due giovani orchi di raggiungerli per dare inizio al rituale. Alla fine mi avvicino a Scania. Quanto mi piace intimidire le persone. commento scherzando, pur tuttavia mantenendo un'aria severa in volto.
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Mi pare ottimo! Avevo un'arma perfetta quindi ci sta 💪 poi aggiorno
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Anche io avevo una cintura di forza, ma non l'avevo convertita per niente proprio per quel motivo. Che devo prendere al suo posto quindi?
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nel frattempo ho terminato la scheda. Ho considerato i punti vita con la seguente progressioe. Liv 1 full, livello pari metà dv, livello dispari metà+1 dv. Se non va bene correggo. Per quanto riguarda la razza, mi sono affidato al manuale di Volo, mi pare 🤔 Per il BG ho scelto il forestiero, ma i tratti caratteriali li ho fusi con quelli del soldato perché ci stavano troppo 😄 anche qui, se non va bene cambio. Mi pare di aver messo tutto, lascio qui la scheda. Se qualcosa non va ditemi pure 😉 https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2616681
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Arkail Quando il Colosso parla mi rialzo dalla mia postazione e mi avvicino al circolo, con in mano un corno ricolmo d'alcool. Ho scelto volontariamente di non farmi rattoppare per il momento: il mio corpo è un intricato intreccio di ferite ancora pulsanti di sangue, che continua a sgorgare come zampilli d'acqua di una cascata. Voglio godere del dolore, mi ricorda che sono sopravvissuto ad una nuova battaglia, una nuova mattanza nei confronti dell'invasore. Con lo sguardo tronfio e carico d'orgoglio mi appresto ad osservare in silenzio il rituale. Ora è Wurrzag a rubare la scena. Guardo con attenzione i suoi movimenti e sento la sua agonia sulla mia pelle quando inizia a danzare con le ossa infilate nel petto. Le corde si tendono ad ogni suo salto e alle orecchie pare arrivarmi il rumore della sua pelle che si lacera. Non posso che ghignare. E mentre lo faccio snudo le zanne. Quando riesce a liberarsi dai legami che lo costringono, il capo crolla a terra esausto, il corpo immerso in una pozza del suo stesso sangue. I miei muscoli fremono per l'adrenalina, ma io rimango immobile, in silenzio, a sorseggiare il liquore. Ringhio assenso per lo spettacolo, poi mi volto verso i due giovani che dovranno diventare adulti. Li studio rifilando loro uno sguardo truce...quindi attendo che giunga il loro turno.