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FeAnPi

Circolo degli Antichi
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Commenti profilo inviato da FeAnPi

  1. De nada, grazie a te della fama. ^^

  2. Ehm, grazie ma io e i livelli epici non andiamo d'accordo...

  3. Tranquillo, capito benissimo. ^^ Ma i giovinastri fascistizzanti vanno corretti da subito.

  4. Sine Requie va demolito, dal punto di vista forgita: è l'elefante nel giardino che sputtana ogni loro teoria. Poi ci sono quelli, come Blackstorm, che nel flame ci sguazzano. Ma per i forgiti Sine Requie va abbattuto, ammettere che un gioco tradizionale sia il GdR italiano più di successo equivale ad ammettere che le loro eieculazioni cerebrali sulla superiorità dei propri giochi sono sterili quanto qualsiasi pugnetta.

  5. Ah, ecco. Perché hanno fatto una cosa intelligente: da noi invece è tutto da 3 (idoneità), 6 o 12 (due esami accorpati) crediti. Col risultato che a volte ti fa un po' incazzare vedere che gli esami di lingue antiche valgono in crediti quanto quello di storia della scuola.

  6. Grazie per avermi dato fama! :) E grazie per i complimenti. ^^

  7. Standing ovation, avessi potuto ti avrei dato fama. E' ora che i testimoni di Gelliva, anche quelli che sono divenuti moderatori, la smettando di pretendere il rispetto che non offrono agli altri.

  8. Io ho visto Hasimir moderatore su un altro forum; era ai livelli di come potrebbe essere un Berlusconi giudicato dal tribunale, appunto, di Forum. Fenna non so, a me a volte non dà proprio un'ottima impressione, ma penso che sia più "spirito di bandiera" che altro.

  9. Guarda, quel forum l'ho mollato da anni, e l'ho mollato proprio perché queste cose l'avevano reso invivibile; si era corsi ai ripari, sì, ma era stata una corsa tardiva e un po' sterile che non aveva impedito l'adunata dei testimoni di Gelliva. Comunque, di fatto i giochi forgiti in Italia NON sono più indie: è nata una bella discussione a riguardo su un gruppo facebook, e gelliani a parte si concorda sul fatto che un dungeon world (oltre a essere un sistema inserito in ogni dove a mo' di Carlo Conti, il che sputtana le premesse forgite sull'importanza del sistema, perché se un sistema va bene per mille ambientazioni diverse allora evidentemente non c'è questo legame così stretto) pubblicato e tradotto in Italia da terzi, così come qualsiasi GdR che venga distribuito da terzi e con artwork di terzi (qualsiasi gioco di Gelli?) smette di essere indie. Giochi che a me personalmente sembrano discutibili (per diversi motivi, se vuoi approfondisco), ma di cui non sopporto i piazzisti.

  10. Senza dubbio: ormai di indie non hanno nulla; che poi non sono stati i primi giochi indie, anzi. MAP era indie alle origini, ogni autoproduzione nostrana è indie, solo che non se la tirava. In due parole, i motivi per cui i giochi narrativi mi sembrano discutibili sono legati a come di fatto rendano possibile un power playing peggiore, permettendo a qualsiasi persona con un briciolo di conoscenze retoriche di sfruttare il regolamento per monopolizzare le sessioni; e nel contempo questi tratti li rendono impossibili da giocare in certe situazioni. Io ho avuto attorno al tavolo giocatori con ritardi mentali, giocatori timidissimi, giocatori con "disagio sociale" e scarsa educazione; con loro un gioco simile sarebbe inutilizzabile.

  11. Hai la cartella dei messaggi piena di nuovo. :/

  12. Infatti; questo senza considerare le "trappole logiche" che qualche retore potrebbe creare senza troppe difficoltà. Semplicemente, in un gioco di narrazione non devi essere un matematico ma un affabulatore per essere un power player, ma puoi fare porcate anche peggiori. Il problema è che alcuni (spesso gli autori stessi oltreoceano, che se ne uscivano fuori con sparate deliranti sui "danni cerebrali" provocati dai giochi di ruolo classici, ma qui da noi molto i testimoni di Gelliva) questi giochi dovevano essere la panacea per ogni problema di gioco... solo che non lo sono: talvolta risolvono dei problemi, talaltra li evitano senza affrontarli, altre volte ancora ne creano di nuovi. Come è normale, eh. Ma il fanatismo poco ha da spartire con la normalità. PS: comunque un post che aveva scritto lollapalooza per invitare i vari spammer (Domon, Hasimir) a chetarsi è stato cancellato. La moderazione di Fenna non è diversa da quella di Hasimir, ma Fenna è più bravo a dissimulare.

  13. The Stroy? Too mainstream. Comunque avevo già veduto e provveduto.

  14. Due tipi di paradosso, giusto. Ma col paradosso dei giochi più "parlantinocentrici" si arriva a un paradosso peggiore, perché le regole non sono oggettive. Il gioco cambia a seconda del gruppo: in un gruppo di esperti di scherma storica le cose andranno in un modo, in un gruppo di appassionati del wuxia lo stesso gioco funzionerà diversamente. Addirittura, col regolamento di dungeon world io potrei far fuori un nemico a suon di peti con un gruppo compiacente. E c'è di peggio: che succede quando al tavolo ci sono giocatori con pareri diversi? Chi ha ragione? Si va a maggioranza anche se l'opinione dei più è sbagliata? Si va su internet a controllare bloccando a metà la sessione? Ci si basa solo su quel che è figo anche a costo di partorire aborti narrativi che stabiliscono precedenti per future giocate a ramengo? Se non altro, una regola oggettiva quella è e quella rimane.

  15. Ciao, visto. Devo essere sincero? Da un certo punto di vista sono molto "inorgoglito" del vedere la mia ambientazione usata e giocata. Però da un altro punto di vista, beh, è una storia un po' lunghetta. Il mio blog, in origine, era nato per un semplice motivo: essere l'unico a controllare la fonte originale dei miei lavori. In passato, quando ero un baldo nerd teenager giocatore di ruolo con tanto tempo da buttare, avevo scritto molte regole che erano finite sul forum di GdR dove bazzicavo, GdRItalia. Poi, quando per questioni varie il forum mi era stato stretto e avevo deciso di mollarlo, c'ero rimasto male scoprendo che i miei lavori dovevano restare lì e che non avvo più nessun controllo su di essi; il blog è nato per evitare il ripetersi del problema Posso proporti un compromesso? A suo tempo, quando stavo lavorando all'ambientazione, avevo fatto dei singoli articoli con le singole parti di ambientazione. Potresti magari linkarli in calce a ogni estratto.

  16. Di discussioni di questo tipo ne ho avuto molte anche io, e penso tutti; come anche ho avuto i giocatori calcolatori i cui calcoli funzionavano male e che se la prendevano con me per questo (tipo: "creo acqua sul mostro e tu la congeli facendolo restare paralizzato" mentre si combatte su un terreno in discesa e mentre l'incantesimo crea pochi litri d'acqua). E oserei dire che sono questi i veri problemi del GdR; ma che dei giochi promossi come la soluzione a questi problemi tirino fuori gli stessi problemi, soltanto ampliati, mi fa decisamente ridere.

  17. Niente di più facile: qui trovi tutti gli articoli etichettati assieme (http://giochiepensieri.blogspot.it/search/label/Per%20il%20mare). Riguardo alle nuove regole, non ho potuto creare molto. Anche perché il temo è sempre più quello che è, cioè poco. E quel poco, dato che ormai non riesco più a giocare di ruolo, lo sto dedicando ad altre cose. :( Però sì, c'erano i mostri infuocati del Carcer Aeternum. ^^

  18. Il problema, appunto, che dicevo: discussioni master-giocatore su diversi punti in cui si ritiene che il regolamento sia in bilico o in cui il regolamento fa a pugni col senso comune. Poi diciamocelo: risalendo un po' alla storia di come sono nate le teorie da cui sono nati questi giochi si capiscono e spiegano molte cose sui loro sostenitori...

  19. Beh, sostanzialmente la celebre teoria che tripartisce i giochi nacque da discussioni degli anni '90 fra chi poneva il focus su giochi realistici ("simulazionisti"), su chi giocava per la trama ("narrativisti") e su chi pensava che l'importante fosse giocare ("gamisti"); in seguito quando il forum Forgia di Efesto o come si chiamava venne preso in gestione e trasformato in the forge, attraverso una libera discussione pilotata (sostanzialmente: libera discussione ma con moderazione nazista... moooolto libera) si elaborò la teoria da cui poi saltaron fuori i giochi forgiti; è importante sottolineare come la tripartizione dei giochi (già di per sé indice di schema mentale applicato al reale più che di analisi del reale) sia stata fatta appiccicando significati diversi a etichette già esistenti, più per "render propria" la discussione che per altri motivi. La teoria, di fatto, è stato lo strumento ideologico che i suoi creatori si sono dati per vendere i loro giochi.

  20. Sai cosa? Ci ho rimesso mano (sto spostando tutti i manuali e libri in vista del cambio di mobili della camera da letto) e ho trovato la mappa originale. Se mi dai un po' di tempo (non chiedermi quanto :/ ) posso metterla on line.

  21. No beh, più che altro è stata una nobilitazione dei propri giochi, secondo me anche da parte di giocatori che avevano bisogno di essere "qualcuno" nell'hobby: se un ricercatore scientifico, che ha studiato per anni le leggi dei vari Kepler, Newton e affini ti battezza una supposizione come "legge di [nome proprio/del suo amico]" secondo te che cos'è? Siamo giocatori di ruolo, di persone che sentono il bisogno di affermarsi coi giochi perché nella vita non ci riescono come vorrebbero ne abbiamo incontrato tutti; perché negare che negli USA sia diverso? Comunque, il concetto dei giochi "gamisti" in origine era nato all'infuori del forgitismo, era piuttosto un "non rompete le balle con la storia delle distinzioni, a noi interessa giocare", che venne etichettata dai primi contendenti come "terza fazione" gamista (gamist, ovvero chi si interessa al game e ciccia), poi ridefinita (e, oserei dire, "svilita") dai forgiti come quella di chi gioca a un GdR come fosse un gioco d'altro tipo.

  22. Che poi in verità i giochi "indie" esistevano anche prima dei forgiti: un Maschiacce Armate Pesantemente, che alla sua prima edizione è stato uno spillato autoprodotto e spacciato in fiera, era un gioco indie. I forgiti non hanno inventato nulla, anche se cercano di farsi passare per inventori di molto. Anche l'aver cercato di inserire nella diatriba quelli che della diatriba se ne fregavano (i primi "gamists") ne è la prova. Comunque, secondo me alcune idee attirano gli integralisti più di quanto non facciano altre. E spesso c'è chi gli integralisti li cerca e li sfrutta per il proprio tornaconto monetario.

  23. Dimmi pure, qui o via mp. ^^

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