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Dragons´ Lair

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Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Wolf

  1. La ragazza era scossa. Si leggeva engli occhi. E Ariaston lo capiva, condivideva quel suo dolore per la morte del padre..suo padre.. "Come immaginavo" disse con un tono di voce basso, conscio di essere risultato brusco in un momento delicato. "Beh" continuò a bassa voce, parlando quasi con se stesso, " le cose non sono cambiate molto da ieri. Sappiamo cosa può succedere in caso di utilizzo della magia, ma non sappiamo come controllare la cosa. Dovremmo solo stare più attenti e sperare che non ci sia bisogno di usarla ancora." I suoi occhi guardavano terra, mentre parlava soppesando il significato delle sue parole. "Aixela, non pensare che non capisca che ora stai male. Lo capisco eccome. E so che qualsiasi parola per alleviare il tuo dolore ora sarebbe vana, sopratutto da uno sconosciuto come me. Quello che tu hai è un dono, non una maledizione, un dono ereditato dai tuoi genitori, credo." Si alzò in piedi, lo sguardo deciso sul volto, le mani nascoste sotto al mantello che si stringeva al petto. "Non rimuginare su ciò che è stato, non commettere questo errore. La vita va avanti, e se non vuoi rendere vano il tuo passato devi guardare al domani e far valere le tue esperienze e i tuoi doni." Si voltò e scattò verso la boscaglia in direzione della montagna con un "vado in esplorazione..." a seguirlo, e una domanda che ora gli tamburellava in testa...si chiedeva se quello che aveva detto lo dicesse alla ragazza o a se stesso... Prosegui in direzione della montagna, continuando a concentrarsi sui rumori e sui segnali che riusciva a cogliere dagli animali della foresta. Sembrava tutto tranquillo, le normali presenze di una bella foresta viva. Poi all'improvviso percepì qualcosa di anomalo. Non riusciva ancora a distinguere bene, forse un odore, forse un rumore, ma qualcosa lo aveva messo all'erta. Era a circa 3 chilometri di distanza da dove aveva lasciato gli altri, e davanti a se qualcosa viveva. Si occultò nelle ombre, grazie al suo amuleto, e avanzò cautamente e silenziosamente. I rumori e gli odori ora aumentavano, e lui poteva percepirli chiaramente e riconoscerli. Quel lezzo e la devastazione che regnava li attorno significava solo una cosa: Orchetti! Si trovava a poca distanza da un accampamento di orchetti, forse un villaggio, forse un accampamento provvisorio, anche se a giudicare dal lezzo che aleggiava doveva essere li da un po' ormai. Ed era proprio sul sentiero che portava alla montagna. Si voltò e iniziò a tornare verso i compagni, fermandosi di tanto in tanto ad ascoltare per accertarsi di non essere seguito, raccogliendo tutte le informazioni che poteva dagli esseri viventi della zona. Era solo, di questo ne era certo. Si stava avvicinando al luogo dove avrebbe dovuto incontrare i suoi compagni. Doveva avvertirli di quanto aveva visto, e forse avrebbero dovuto elaborare una strada alternativa, se non si voleva dover combattere contro quegli essere devastatori.. Sperava non si fossero mossi da li, e fossero rimasti in attesa del suo ritorno per avere informazioni..era passata all'incirca un'ora.
  2. Un sorriso. Un sorriso era andato lentamente a solcare il volto di Ariaston, man mano che il ladro raccontava e l'espressione di Aixela mutava. Ora capiva un po' meglio il perchè del potenziamento dei suoi poteri magici, cosa che poteva tornare utile se riusciva a capire in quali limiti si conteneva la cosa. Capiva cos'era successo al nano, anche se non capiva ancora perchè la spada splendeva all'unisono con i tatuaggi di Aixela e Alathariel e perchè la lama li aveva protetti la sera precedente. "Credo che questo nuovo potere potrebbe essere un vantaggio e un problema contemporaneamente. Da una parte potenzia gli incantesimi del nano, che se impara a controllarli può finalmente diventare utile in questa storia " disse Ariaston con un sorriso complice rivolto al nano. La sua voce dolce gli permetteva di scherzare sarcasticamente anche con i nani, talvolta. "Ma da un altro lato c'è da considerare che anche i nemici potrebbero essere influenzati da questa cosa, e se qualche magia dovesse sfuggire dal controllo sarebbero guai. Ma dopotutto non ci si può fare niente per ora..le cose restano cosi e il viaggio deve continuare, anche se si può tentare di limitare l'uso della magia." Mentre Ariaston parlava non pensava minimamente a questo problema. Ripensava alle immagini impresse nella sua mente, le immagini di suo padre, sua madre e sua sorella, quel demone spietato, quel combattimento, quel...si riscosse agitando la testa, innervosito dall'essere ricaduto nella tristezza di quei ricordi. Si sedette più comodamente a terra, con calma e naturalezza, come se niente fosse successo. Chissà se era riuscito a nascondere il suo turbamento? Passò lo sguardo sui compagni, tutti attenti a soppesare il significato delle parole dette finora e delle conseguenza implicite. La situazione si faceva interessante, e forse sarebbe riuscito a trarne qualche tipo di vantaggio anche. E la sua determinazione a voler aiutare quella ragazza aumentava sempre più, sentendola ora più vicina di un tempo, ora che capiva il dolore che stava provando in quell'istante...per un attimo gli tornarono alla mente le immagini, il suo passato e la sua missione, ma poi si ridestò, con un altro leggero movimento nervoso del capo. E notò una cosa: Garfuss era assurdamente silenzioso in quell'istante!!! "Beh, credo che non ci sia molto altro da dire..io ho da chiedere solo una cosa: Aixela, tu credi di essere in grado di controllare in parte questa tua capacità??". Pose la domanda nel tono più dolce che la sua voce gli concedesse, capendo il dolore di queste ultime rivelazioni e le miriadi di sentimenti che stavano passando per il suo cuore...
  3. OT come nn detto... /OT
  4. porca miseria li faccio si i complimenti!!! veramente molto belli, espressivi!!! una mano degna di nota!!!
  5. OT nn so cosa sia un Marilith perchè è un mostro che non ho mai incontrato...se arriverà, giga, dovrai farmelo vedere in real o farcelo incontrare mentre giochiamo a D&D..ma naturalmente quello era solo il riscaldamento, per movimentare la notte...e abbiamo rischiato di + ke a ucciderci fosse il nano, non i demoni... Vai joram aspettiamo il tuo ora!! /OT
  6. Wolf ha risposto a dyrn a un discussione Dungeons & Dragons
    benvenuto...beh mi sembra che una volta giga abbia fatto 3 20 di fila..stesse probabilità..e stesso risultato visto ke lui è master e i dolori sono nostri!!! ma non era in combattimento mi sembra...
  7. Era l'alba. Cosa ci faceva sdraiato a terra? Era a terra, svenuto, tutti i suoi compagni svenuti come lui, sdraiati tutt'intorno e i corpi dei demoni bruciati e fumanti. Lentamente si rialzò, radunando i ricordi nella sua mente, ricostruendo l'edificio degli avvenimenti della sera precedente. Ricordava il combattimento, il sapore provato nell'uccidere quelle deboli creature, le sensazioni che da sempre lo animavano. Ricordava la spada di Aixela all'opera, la facilità con cui quella lama lacerava le carni e la rabbia e la passione che la ragazza metteva nel combattimento. Era molto che non si divertiva cosi. E poi ricordò la magia del nano, incontrollata tra le sue mani e il suo stupore.La traccia luminosa da Aixela al nano, la spada che splendeva come una stella, la ragazzina che splendeva quasi altretanto, il volto una maschera luminosa. Rimembrò di aver usato anche lui la magia, per tentare di capire cosa stava succedendo, analizzando la trama magica che era in atto. E all'improvviso si era accorto di quanto la sua magia fosse diventata più potente! Riusciva a percepire molte cose usando la magia, i pensieri di tutte le creature, di tutte le piante in una grande zona, forse anche quelli dei mostri che li stavano attaccando. Perchè? perchè era diventata cosi potente la sua magia? Cosa era cambiato? Era stato il caos, fuoco all'improvviso, incontrollato e indomito. Era convinto che sarebbero morti tutti in quell'istante, bruciati da un fuoco che doveva essere amico. L'aveva sempre detto: i nani non c'entrano niente con la magia! Ma poi era successo qualcosa, la guerriera aveva sollevato la spada ed erano stati avvolti da una cappa luminosa, solo loro, mentre i nemici bruciavano al di fuori di essa. E ora si era risvegliato. Tutto il terreno li attorno era bruciato, carbonizzato, ma loro erano incollumi. Un odore di carne bruciata ristagnava nell'aria, e il silenzio regnava sovrano. Si era alzato, aveva controllato la situazione, accertandosi di essere soli li intorno. Si tolse il mantello dalle spalle, adagiandolo sopra la ragazzina per proteggerla dal freddo notturno e dall'umidità, e poi si era seduto ad aspettare che si risvegliassero, pensando, ricostruendo...quella donna era interessante. "Ora siete tutti svegli. Non ho capito bene cos'è successo questa notte, il perchè dell'attacco di quei demoni e il perchè di quel fuoco pazzo, ma ora dobbiamo andarcene da qua. Se quei demoni erano qui, ce ne saranno sicuramente anche altri, e lo scoppio di magia li avrà attirati. Non so se cercano noi o se è stato un caso, ma è certo che d'ora in poi avremo qualche problema in più." Disse queste cose al gruppo mentre si rimetteva il mantello sulle spalle, restituito dall'elfa e mentre risistemava la daga nella cintura. "Partiamo forza, addentriamoci un po' nella foresta, e quando avremo trovato un ruscello potremo abbeverarci e discutere sull'accaduto..credo ce ne sia bisogno." Quando tutti furono pronti si incamminarono, e dopo un oretta erano sulle sponde di un ruscello. Bevvero qualcosa, mangiarono qualche bacca che cresceva li vicina, si lavarono per scacciare le bruciature verificando il loro stato di salute. Stavano tutti bene, nonostante il combattimento. E anche il kender sembrava parlare meno, forse ancora scosso dall'accaduto, o forse stava semplicemente consesrvando fiato per quando tutti avrebbero parlato. Ariaston bevve un po' d'acqua, si spremette delle bacche in bocca, assaporandone il gusto avidamente. Ne mangiò parecchie, lentamente e quando tutti si furono ripresi chiese: "Dunque, Trebor, tu senbri capire più degli altri gli avvenimenti di ieri sera" la voce melodiosa che riempiva l'aria, confondendosi con lo scrosciare dell'acqua nel ruscello. "Che ne diresti di illuminare anche noi, in modo da poterci regolare in futuro...". L'attenzione di tutti si spostò sul ladro, che per qualche istante sembrò a disagio, mentre spostava lo sguardo dall'elfo, ad Aixela, al kender, forse nella speranza che il piccoletto partisse con una delle sue storie...
  8. ehi! stiamo aspettando il tuo post!!! di la fai da spettatore ma qua potresti contribuire no??
  9. se rileggi ti accorgi che alla fine nn la beve la vodka..la lascia la e prende una Coca cola..
  10. OT oh tranquillo, non lo pensa nessuno che tu sia pazzo..no no..affatto... /OT
  11. Niente. E' tardi, e passa poca gente. E nessuno di quelli che passa ha voglia di dare qualche soldo a un mendicante. Anche perchè la maggior parte delle persone non ne ha in tasca. Eliah si rialza, ha freddo e non sa dove andare. Anche stanotte dovrà dormire all'aperto. E' la terza di seguito e la fame e la fatica cominciano a farsi sentire. Decide di rischiare e tornare verso il bar. Vuole vedere la situazione, e capire se gli Psycodeath c'entrano qualcosa. Pe strada ripassa davanti al monitor, altro notiziario in corso. Ascolta brevemente e vede le immagini del segretario che si pensava morto nel bar, rassicurare la popolazione al microfono di un giornalista. Era a casa al momento dell'esplosione e aggiunge che non frequenta quei postacci. Probabilmente era un suo sosia li dentro. Ripercorre il vicolo, arriva di fronte al bar esploso e si appoggia al muro, nascosto da un cassone di immondizie. C'è molta polizia, e per lui è rischioso rimanere li, ma vuole capire. Poco più in la c'è una ragazza accucciata su una bicicletta distrutta. Ha la divisa da pony express e sembra molto arrabbiata. Un poliziotto le si avvicina e le dice qualcosa, con aria interessata. Eliah non riesce a sentire cosa si dicono, però osserva interessato. Forse può tornargli utile quella bicicletta, prima o poi...
  12. OT dopo posto il combattimento..ho qualcosa in mente..ma se qualcuno lo sta già scrivendo o vuole farlo basta dirlo... ; /OT
  13. Aveva svegliato tutti, e il nano era stato prontissimo a reagire alla minaccia. Erano circondati, e Ariaston sembrava quasi divertito, finalmente eccitato dalla battaglia imminente. La magia di Sturmir sembrava rallentare i nemici che li circondavano, e avevano qualche attimo di pausa. La daga era già da tempo nella sua mano, nascosta sotto al mantello, mentre la mano sinistra riscaldava il pugnale aggangiato alla cintura. Ma forse non ci sarebbe stato bisogno di usarlo. O per lo meno lo sperava. "Perenor, resta vicino alla ragazzina, non voglio che si faccia del male. Io direi di formare un cerchio, e il kender e la ragazzina dovrebbero mettersi al centro, meno esposti alla battaglia." Dovevano prepararsi in fretta, e lui non voleva che l'elfetta si facesse del male. Trebor sembrava agitato al vedere il nano prepararsi alla battaglia, mentre Ariaston percepiva già le trame della magia muoversi ai comandi di Sturmir. Dopo qualche breve istante di agitazione Trebor parlò:"Sturmir, forse è meglio se non usi la tua magia per il momento..vediamo se ce la facciamo senza..non so come dire...ehm..è pericoloso ecco..." Sembrava a disagio nel dire ciò, come se non volesse dire troppo. All'improvviso qualcosa saettò all'interno del cerchio azzurro, con uno stridio forse di dolore, forse di rabbia. Correva veloce verso Aixela, di fianco rispetto alla creatura, impegnata ad ascoltare le parole del ladro. Ma Ariaston fu più veloce, e in un attimo era al lato della guerriera, nella traiettoria dell'essere che stupito si fermò sulle quattro zampe, per un attimo e poi balzò in avanti per attaccare l'elfo. Non era molto grande, poco più di un cane robusto ma magra. Ariaston non fu sorpreso, la sua daga balenò nell'aria, sconquassando il ventre del nemico, il sangue che usicva accompagnato da un grido di dolore, mentre la vita si spegneva in essa. "Non c'è tempo per parlare ora..Sturmir, se puoi fai come dice lui, ma se serve usa la tua magia! E non abbassate la guardia. Non sono molti, e se sono tutti come questo non avremo problemi, ma non sappiamo cosa ci sia li fuori. E non preoccupatevi per me.." disse Ariaston, mentre strofinava l'amuleto e scompariva nella notte..
  14. /OT stasera dovrei avere qualche min x postare...ho già qlcs in mente..bella manzo!! /OT
  15. "Quanto sarà passato?? un'ora all'incirca..ahia..fa malissimo..devo avere una costola rotta..o forse è solo una botta...azz." Eliah sta borbottando da solo, mentre si rialza dalle spazzature, indebolito e tutto contuso. Pian piano muove qualche passo, lentamente, verso la strada. Il volto ripulito dalla pioggia presenta dei tagli e delle contusioni, ma non è orrendo da vedere, e si può permettere di girare per strada. Ma puzza terribilmente. Quelle spazzature erano fresche. In strada c'è poco luce, i lampioni ridotti al minimo in quest'epoca di tecnologia dilagante che permette a tutti di vedere la notte.A tutti coloro che possono comprarsi dei dispositivi ottici avanzati. "Devo pensare, pensare. Da chi posso andare, senza rischiare la vita?..uhm..domanda sciocca...da nessuno! ok..da chi posso andare e rischiare il meno possibile la vita??" si dice Eliah, tra se è se con un sorriso sarcastico e rassegnato sul volto. E mentre cammina per strada passa davanti a uno di quei monitor nelle pareti, quelli che servono a distribuire informazioni e a collegarsi nella rete. Stanno trasmettendo un notiziario locale, e la sua attenzione viene attirata dalle immagini del bar esploso li vicino. Una voce mettallica e sintetica annuncia: " ..il bar esploso qualche ora fa era di proprietà di Aduel Scott, un barista di mezza età con un passato da mercenario. Sembra, da voci raccolte in queste ultimi minuti, che ultimamente avesse avuto degli screzzi con la banda Psycodeath, un gruppo di solitari mercenari di vecchia conoscenza dell'uomo. Probabilmente il fatto è imputabile a questi avvenimenti, ma tra le vittime dell'esplosione sembra essere stato rinvenuto anche il cadavere del segretario Governativo Mc. Donuldin, personalità che proponeva l'introduzione di un chip dermale per l'individuazione automatica di ogni essere vivente, proposta che non andava molto a genio a buona parte delle bande sparse pe...." eliah si allontanò. Gli Psycodeath erano la banda di solitari in cui lavorava suo padre, e lui sapeva benissimo che quello non era il loro modo di agire. Ma suo padre ora non c'era più e magari potevano aver cambiato tecnica, per non farsi distinguere. Se cosi fosse, beh, allora era proprio un "grande amico di suo padre" quello Scott. Sorrise amareggiato e stupito per la sua igenuità. Chissà se il segretario c'entrava qualcosa con l'esplosione? Se ne disinteressò, e gli venne in mente un nome, o quasi. Un trafficante che più volte aveva procurato cyber-ricambi per suo padre e la sua banda, il rifornitore di fiducia. Ma non ricordava il nome per intero, anche se ricordava il volte..Cyberslime, Cyberstone...no, non era cosi..come si chiamava..ah si: Cyberslave!! suo padre lo chiamava spesso slave, canzonandolo, mentre quel contrabbandiere diceva " cyber, solo i dispositivi cybernetici mi comandano!! " arrabbiato, mentre cercava di controllare i suoi impulsi neuronici virtuali. Doveva trovarlo in qualche maniera, ma per ora non sapeva come. Si accucciò qualche centinaio di metri più in la, spossato e affamato, appoggiando la schiena ad un muro, raccogliendo le ginocchia al petto, con una mano appoggiata a terra, palmo al cielo, sperando nella clemenza di qualche passante. Aveva molta fame. QUANTO ODIAVA ELEMOSINARE!!!
  16. Wolf ha risposto a dyrn a un discussione Dungeons & Dragons
    W O W!!! è ore che sono davanti al monitor ipnotizzato!! per fortuna che l'invasione di alieni mi ha distolto...ma non lo guardo più...nn lo guardo più... [alt+tab]..DOH!!!
  17. OT toc toc!!! c'è nessuno??? /OT
  18. ah non server seguire le classi proposte immagino, ma è solo un indicazione generale di quello che si può trovare in giro..dopo ognuno si inventa la propria cybervita...
  19. Il grande Lebowski devi vederlo assolutamente!!! un filmone, sia come bellezza, che come durata. Io l'ho visto quest'estate dalle 4 alle 6.30 di mattina prima di andare in spiaggia, e sono riuscito a rimanere sveglio. da vedere viva il DRUGO!
  20. Biondo. Molti capelli lisci sulla testa, disordinati e ora incollati al volto. Il volto stanco dal lungo vagabondare, gli abiti consumati dal tempo e due occhi azzurri ricolmi di disperazione. Cosi si presenta Eliah, agli occhi della gente che lo vede passare nella strada principale. La pioggia cade battente, facendolo raggelare nonostante l'estate. Ma è grato per questa pioggia, che finalmente gli permette di bere qualcosa senza dover elemosinare.Quanto odia elemosinare! Sa bene che è pericoloso berla, quest'acqua ricolma di acidi e di scorie radioattive. Ma non può farne a meno. Gira nel vicolo, le mani sotto le ascelle per riscaldarsi, le spalle ricurve in un inutile tentativo di proteggersi dalla scroscio continuo. Velocemente percorre il vicolo, evitando i rifiuti e le pozzanghere come può, calciando una lattina vecchia. E' stanco, e sperduto, ma sa che da quella parte può trovare un bar, un piccolo e pericoloso bar. Suo padre una volta gliene aveva parlato "era un mio amico..." aveva detto con un sorriso sornione sulle labbra e gli occhi pensierosi e divertiti. Se non si ricordava male doveva essere proprio all'usita da questo vicolo. "Devo chiedere di Scott, il barista", dice a se stesso per convincersi e darsi forza. "Lui mi aiuterà, è amico di mio padre, si lui mi a..." un boato sconquassa improvvisamente l'aria e la zona, facendolo tremare e sussultare. Pessima mossa in mezzo a queste pozzanghere e in un attimo si ritrova disteso a terra, in un bagno di fango e lerciume. "Cosa succede?" pensa tra se e se, imprecando per lo scivolone. Sente urlare, vede del fumo e non capisce. Poi la paura lo coglie. Il fumo arriva da davanti a se, proprio di fronte al vicolo, da... "NOOO!" l'urlo gli sgorga spontaneo, rabbioso e disperato dalla gola, mentre corre disperato verso la strada, per vedere con i propri occhi. Lo spettacolo che gli si presenta davanti è disarmante, sconvolgente. Il bar che cercava è in fiamme, qualche corpo morto la attorno, morti bruciati, la polizia che si avvicina a sirene spiegate. Ora le lacrime stanno solcando il suo volto, salate come il prezzo che anche lui pagherà per quest'atto, non conoscendo nessun altro al mondo. Nessun altro che lo voglia vivo. Per un attimo gli balena l'idea di addossarsi la colpa dell'accaduto, sognando una cella accogliente e calda. L'idea è alletante. Ma poi ricorda, ricorda di essere ricercato per l'assassinio della madre e del padre, e della taglia che pende su di lui, vivo o morto. No! Non c'è nessuna cella ad aspettarlo, forse solo qualche pallottola, affatto invitante per quanto calda. Si gira, muove qualche passo lentamente dentro al vicolo, e poi inizia a correre piangendo, tornando alla strada maestra poco più in la, dove la folla lo aiuterà a scappare..dove non si sa, ma scapperà. Dieci metri, dieci metri nella strada maestra, e poi tre bulletti lo notano, vogliosi di fare a pugni nonostante la pioggia battente. Una volta suo padre lo avrebbe difeso, insegnandoli qualche colpo nuovo mentre picchiava quei bei bambocci, ma ora non c'era. Cerca di evitarli, di ignorarli facendo un sorriso divertito alle loro offese. Sorriso che dura qualche istante, fino a quando il primo pugno non lo raggiunge al basso ventre, togliendogli il fiato. E poi sono colpi, sangue e oblio. Tra le spazzature. Proprio li lo hanno buttato, dove una volta lui buttava i topi che uccideva con la piccola balestra laser che suo padre gli aveva comprato. E luogo dove ora si nascondeva meglio, ancora grondante sangue e con gli abiti logori. Due respiri, e poi il buio cala su di lui, in attesa del mattino che forse arriverà e forse no..
  21. wow a me il reggae e lo ska danno energia, emozioni, mi mettono allegria e dinamismo..forse dipende dal modo di percepire istintivamente la musica ke è diverso in ognuno di noi.. veramente, io nn li trovo noiosi o ripetitivi, ma molto espressivi come generi musicali..ma capisco anche ke possano nn piacere..de gustibus
  22. ciao...intanto ti do il benvenuto..poi appena ho un po' di tempo leggo l'ambientazione e ti do un opinione...
  23. e nessuna sa consigliarmi qualche buon gruppo reggae??? che non sia bob marley, africa unite, o giuliano palme and the bluesbeaters (che nn sono neanche sicuro is scriva cosi...)...tkn
  24. Le vibrazioni. Si, stranamente le sentiva anche lui, anche se non capiva minimamente cosa fossero. Era una sensazione mai provata prima, un qualcosa di nuovo, ma gli sembrava che alcune sue capacita fossero migliorate, da quando avevano iniziato il viaggio. In particolare poteva percepire più chiaramente i desideri e i pensieri degli animali, tramite la sua magia, come se questa fosse diventata più potente. Ma non poteva essere cosi. Lui non si sentiva cambiato, e se la sua magia si fosse potenziata se ne sarebbe accorto. Probabilmente il motivo era un'altro. "Tu non hai fame?" chiese l'elfetta, e Ariaston tornò allora al suo impegno; doveva andare a caccia, e mentre Aixela e Trebor decidevano se accompagnarlo o meno lui si era distratto ascoltanto la bambina. "Un pochino, piccola..ma tra un po' provvediamo. Che ti piacerebbe mangiare stasera? Non hai che da chiedere e io te lo porterò..." disse inchinandosi come se fosse al cospetto di una regina, cn un sorriso divertito e giocherellone sulle labbra, sempre attento però ai movimenti del kender. Non avrebbe toccato ancora il suo pugnale...
  25. E cosi erano finalmente partiti tutti assieme. Ariston pensò che si stava preannunciando un viaggio difficile, con il kender che blaterava a più non posso, e l'elfetta che sembrava essere stata contaggiata da Garfuss, in quanto a parlantina. Ariaston era abituato a viaggiare da solo, e questa nuova condizione lo metteva un po' a disagio, ma non lo spaventava. Forse poteva diventare interessante condividere i pericoli che li aspettavano sicuramente, con altri avventurieri. Erano in viaggio da qualche ora ormai, e Ariaston decise di scambiare due parole con Aixela, che si era disposta in coda al gruppo, affiancata dal fedele Trebor. Rallentò leggermente il passo, fino a farsi raggiungere dai due umani di coda, e poi li affiancò. Trebor subitò lo osservò, un po' sospettoso. Sembrava in gamba il ladro, ed esperto anche probabilmente, anche se non avrebbe dimenticato in fretta il tocco della sua daga alla gola.. <<Ma chissà se tornerà utile in mezzo ai boschi, abituato com'è alla città..>> si chiese Ariaston. Fece un sorriso, cercando di essere rassicurante riguardo alle sue intenzioni, e si rivolse ad Aixela. "Beh, alla fine ci siamo ritrovati in viaggio assieme eh Aixela? Forse potrò veramenta aiutarti, come mi dicesti tu, anche se non so a fare cosa." Osservò Trebor di sfuggita, conscio del fatto che il ladro stava ascoltanto il discorso, senza capire. "Il viaggio sarà lungo credo, e nessuno di noi si è procurato da mangiare prima di partire, anche se credo che non ce ne sarebbe stato il tempo, ad averci pensato. Per me non sarà un gran problema, non ho..ehm..come dire?? un gran appetito...ma voi dovrete cacciare..Uno di voi due vuole farmi compagnia nella caccia tra un paio d'ore, appena arriveremo nella boscaglia un po più fitta??" chiese rivolgendosi ai due compagni di viaggio, la voce dolce che riempiva l'aria.. "nel bosco sarà più facile trovare qualcosa da mangiare, anche se credo dovremmo cacciare parecchio per sfamare tutta questa compagnia. E l'elfetta presto avrà fame credo..alla sua età bisogna mangiare parecchio, fin che si può..." disse tutto ciò con un aria sognante sul volto sfigurato dalla ciccatrice, e poi tornò in se, riprendendosi; e rivolgendosi ai due: "chi viene allora? sarebbe meglio se ci prendessimo avanti con la strada, cosi da arrivare al bosco prima che il kender faccia fuggire tutta la selvaggina con il suo torrente di parole..."

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