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Dragons´ Lair

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esahettr

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da esahettr

  1. tonnellate di appassionati di marquez a quanto vedo riguardo al nome della rosa, seppure l'abbia molto apprezzato, sono imho sicuro che non diventerà mai un classico. alla definizione di calvino postata dallo strikkio aggiungo che un'opera d'arte veramente grande dovrebbe, anzi, no, deve, essere "necessaria". ciò avviene quando l'artista in questione sente l'assoluto bisogno di creare. eco è un professore di semiologia che si diletta a scribacchiare (attenzione, facendolo imho piuttosto bene, non è un'offesa) nel tempo libero. in nessuno dei suoi libri, nemmeno nel nome della rosa, c'è una vera necessità. i suoi romanzi, benchè ottimamente costruiti e orchestrati, difettano di quel bisogno primordiale di esprimersi comune a tutti i capolavori
  2. già, lo dicono in molti. però fa un po' gasato andare sempre in giro con sto taccuino...
  3. non l'ho visto. merita davvero o è solo sadico autocompiacimento sulla reiterazione perversa della violenza albergante nell'animo umano? e con sta frasona l'adc dovrebbe darmi una palma d'oro
  4. so che è roba quasi contemporanea, ma cosa ne pensate dell'opera di gabriel garcia marquez? io ho letto solo un breve racconto su di un naufrago, di cui purtroppo non ricordo il titolo, e cent'anni di solitudine, che reputo uno dei migliori libri del secolo. è un romanzo di una potenza visionaria e simbolica da rimanerci secchi. il primo capitolo, quello del ghiaccio, poi, lo trovo semplicemente folgorante.
  5. ecco un altro libro da segnare nella lista del "da leggere"
  6. a carnevale me lo leggo
  7. ce l'ho anch'io sto problema, ma ho imparato ad arginarlo un po'. il trucco è fare in modo che il vulcano che c'è in noi riesca a venire "educato" a sfornare idee in un'unica direzione. insomma, tutte le idee bisognerebbe farle diventare tutte parte di un unico progetto. è molto difficile, ma se ci si riesce viene davvero fuori un racconto, o magari qualcosa di più, davvero con i controcogl****
  8. esahettr ha risposto a Devron a un discussione Libri, fumetti e animazione
    sono circa a pagina 200 del primo. non male, anche se l'ambientazione mi sembra oltremodo scarna
  9. purtroppo io ho visto prima il film sapevo già prima di iniziarlo chi era l'assassino e qual era il suo movente. cmq ciò non toglie che il nome della rosa sia stato uno dei libri che mi hanno tenuto più incollato alle pagine. il pendolo di foucalt l'ho abbandonato dopo 20 pagine, sapendo di aver sbagliato. domanda a chi l'ha letto: è veramente un bel libro, di quelli da leggere? se sì, appena ho un po' di tempo mi ci metto
  10. io dico QUESTE OSCURE MATERIE di philip pullman. l' ho letto 5 volte e a ogni rilettura scopro qualcosa di nuovo.
  11. secondo me il settimo è (forse assieme al decino, dovrei pensarci un po' su ) il miglior ff di sempre. pensa quindi all'accanimento con il quale vorrò vederlo
  12. appena esce vado a vederlo di corsa!!!!!!!!
  13. qual è il più bel libro, o la saga, per questa volta sono tollerante , sul quale i vostri occhi abbiano mai posato lo sguardo? quale tomo polveroso ha catturato il vostro amore al punto di farsi leggere decine e decine di volte? poi magari se il topic sopravvive per un po' stiliamo una classifica
  14. e allora posta nel thread su eco! l'ho aperto 2 mesi fa e l'unico a rispondere all'appello è stato paladino. mi sa proprio che il nome della rosa è... un libro da paladini
  15. imho ti perdi un casino di giochi di parole, ammiccamenti e robe varie. martin è un maestro tale che credo debba essere gustato al meglio. in caso mi farei in english i volumi che ho già letto, in modo da apprezzarli melgio.
  16. infatti, se ci pensiamo è già mezzo libro in inglese, poi in italiano lo dividono in 3... saranno 3 volumi da 300 pagine circa, potevano tranquillamente farne 2. cosa non si fa per i soldi...
  17. come al solito la mondadori lo divide in 3 parti. la prima, il sabba dei corvi, uscirà a maggio. la seconda parte, ancora senza titolo, a settembre e la terza a dicembre.
  18. VOGLIO IL SABBA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  19. ok. inizio su una spiaggia, poi gli faccio attraversare il bosco...
  20. Nome: sconosciuto per il momento (Ramuthra) Razza: umano Classe: ranger Anni: non lo sa di preciso, sui 16-17 E' alto un un metro e settantacinque, capelli castano-chiari tagliati abbastanza corti, occhi azzurri come il ghiaccio. Ha parecchie cicatrici, anche se non si ricorda come se le è procurate. Il suo vestiario è composto da un paio di pantaloni di tela grezza (un po' jeans antelitteram se vogliamo), una maglietta bianca, un maglione di lana nero e delle scarpe di corda e tela semidistrutte. Il suo unico equipaggiamento è una spada lunga da combattimento, nera come l'ebano. Non ha la più pallida idea di come usarla per il momento e la vede come un peso. Oltre alla spada porta a tracolla una bisaccia di cuoio con all'interno dei funghi; in tasca tiene un'ampolla contenente una strana sostanza trasparente, che si è miracolosamente salvata dalla furia del mare. Non si ricorda nulla del proprio passato, ma ho già pronto un espediente narrativo per raccontare con cura il suo background, che qui troverete in forma molto riassunta. Spoiler: Ramuthra è nato a Ktaon, un minuscolo villaggio nelle montagne di Gnaldor diciassette anni prima dell'inizio di questa storia. Compiuti i dieci anni, fu mandato a imparare l'arte del combattimento e della spada al monastero di Lakau, come si usava fare con tutti i primogeniti da quelle parti. Per farla breve, sei anni dopo l'addestramento finì. Ramuthra era diventato un maestro del combattimento. Se ne andò da Ktaon e incominciò a girovagare in ogni dove, indeciso su come sfruttare le proprie capacità. Poi...
  21. proverò a soddisfarla una cosa: è un problema se incomicio la mia parte su una spiaggia?
  22. è per quello che io invece sono venuto su benissimo
  23. boccaccio non mi fa impazzire, però preso a piccole dosi lo apprezzo non poco. a scuola abbiamo letto un bel po' di roba sua e mi sono appassionato senza troppa difficoltà alle sue strane novelle. rodari l'ho letto un casino alle elementari, la nostra maestra di italiano era una fanatica, e ho anche personalmente interpretato (chi ride gli spacco il c***) alcuni suoi testi teatrali. credo che per insegnare la grammatica agli under 10 sia perfetto, ma non bisogna sottovalutare la potenza simbolica di alcuni suoi racconti, anche se all'apparenza ci sembrano "naif"
  24. da oggi ci sarei anch'io se volete incolpare qualcuno del mio arrivo, prendetevela con strike
  25. voleva dire "mio tesoro"

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