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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 10/03/2018 in Commenti Voci blog

  1. E tre... Tanto per iniziare hai detto "noi", il che risolve il problema al contrario: c'è chi la pensa in un modo e chi in un altro. Tutti possono rispondere e dire la propria e naturalmente il discorso può articolarsi (come sta accadendo ora). E ancora: io riconosco perfettamente le idee diverse dalla mia, il fatto che tu la pensi diversamente non rende meno vera la mia intenzione... ma non per questo devo specificare sempre che la verità sta nel mezzo. Siamo persone adulte, se qualcuno si sentisse offeso dal mio post vorrei sapere perché e gli spiegherei che non ce n'è motivo. Semplicemente perché un'idea personale del genere, per quanto soggettiva (e comunque ironica, lo dico per la quarta volta e spiegare uno stile vanifica gran parte dell'intento originario) non è offensiva. Per esempio, tu hai confuso giocare di ruolo con recitare. Puoi tranquillamente descrivere sommariamente le tue azioni, l'intento conta più del risultato, specie quando hai a che fare con persone timide o con attitudini diverse... L'importante è che il personaggio sia il filtro di tutte le tue azioni. I personaggi che non lo fanno, ripeto, NON giocano di ruolo. Meglio di così non posso spiegarlo, anche perché è un ragionamento semplice e concreto. A mio avviso se c'è una cosa sbagliata è tre quarti di questa discussione: le parti in cui discutiamo attivamente degli stili e delle prospettive hanno senso, quelle in cui mi suggerisci avere rispetto degli altri quando continuo a pensare (specie in virtù dell'insieme del blog e non solo di quell'articolo) che a parte il sarcasmo non esiste mezzo insulto, né velato né esplicito, mi sembrano di troppo e un filo pretestuose, ben più dei toni del mio blog originale. Quanto a mettermi sulla "difensiva" è una provocazione e replico solo dicendoti che è ciò che fa un essere senziente quando ritiene che una parte della sua libertà venga infranta dal giudizio pretestuoso di qualcuno. Forse non ci siamo capiti, ma non colgo una dialettica volta alla risoluzione del mio blog, ma una serie di lezioni di stile e, ripeto, processi alle intenzioni. Da un lato dici che non mi ammonisci come moderatore, dall'alto i tuoi interventi sembrano a tutti i costi voler far apparire il mio punto di vista ciò che non è. Oppure le persone che (visto che dici noi, adotto lo stesso metro) sono d'accordo col blog sono tutti dalla parte sbagliata solo perché "concordano"? Tu scriverai cose che io non condividerò: a quel punto dovrei fare lo stesso o semplicemente attenermi a quel che scrivi senza andare oltre (come stai facendo tu con valutazioni personali, rileggi i post, mirati a me come persona e non come "avatar in un blog")? Quindi torno all'origine del punto, che mi pare il nocciolodi tutti questi problemi filosofici, riformulo: il mio punto di vista è che un giocatore che NON gioca il proprio personaggio (non importa il grado di recitazione, può attenersi al minimo indispensabile per muoversi nel mondo) non sta giocando di ruolo, ma usando una scheda per il proprio personale tornaconto. Questo con la system mastery non ha niente a che fare, poiché il system master ha comunque la possibilità di giocare ottimamente, come il "narratre farlocco" ha la possibilità di fingere di giocare, di fatto preservando solo il suo pg. Non insulto nessun punto di vista diverso dal mio, ma formulo la mia opinione in un blog. I flame non vengono originati dalle opinioni, ma dall'incapacità o meno di un soggetto di formulare un'opinione a sua volta. Se i due interlocutori sono civili, non c'è nessun flame... Se uno non lo è (come MadLuke), il flame parte (anche se, mi sembra evidente sotto tutti i profili di galateo web, che sia stato totalmente a senso unico). Non sono affatto adirato: non è che uno che prova a difendere la sua posizione passa nel torto solo perché non è massiva o popolare. A me non interessa essere o meno popolare. Do i miei giudizi, ritenendo di averne quantomeno la capacità e fornisco spunti di riflessione, ma mi pare che di tutto si parli tranne che dell'OP, cosa che dovrebbe. Per lavoro e non mi confronto con persone che non sono d'accordo e non ho alcun problema a digerire le opinioni altrui, o i giudizi su cose ancora più personali come, che so, una mia avventura per dire. Il punto è che da quando è uscita la quinta e da quando si cerca di difendere e tutelare una forma di "buon gioco" che va ben oltre le edition war (basterebbe leggere il mio ultimo post), in questa community c'è "l'ossessione" del flame. E' una delle ragioni per cui ho scritto meno anche sul forum, visto che (non solo nel mio caso) molti interventi venivano sempre presi come un insulto nei confronti dei power gamers (non ottimizzatori, parlo della categoria sopracitata di chi gioca a D&D e vorrebbe di fatto giocare a Diablo senza alcun interesse per il pg n se) che tempestano le board e che fanno l'esatto opposto senza contraddittorio. Qui si verifica la stessa cosa: una sensazione di costante "pericolo" che spinge i mod a mettere una pezza dove (lo comprendo) c'è il rischio di edition War dietro ogni angolo. In questo caso, però, a volte si esagera all'opposto. Perché gli interventi di alcuni mod sono come a dire "no, ma puoi dire quello che vuoi, ma devi sempre rispettare il prossimo" come se non fosse la base della civiltà cui (è evidente almeno per i qui presenti) siamo stati educati. Qui è un blog chiamato "La gentile arte di uccidere giocatori", in cui espongo le mie idee e le mie creazioni secondo il mio filtro del gusto ed esperienza, pronto a raccogliere anche il dissenso, purché: A. sia formulato con educazione; B. contenga spunti per espandere il discorso (anche andando OT, ma restando nei confini del patto tacito di utenti da forum che non si conoscono e non dovrebbero dare giudizi personali che vanno oltre la conoscenza degli Avatar. Quindi laddove la totale carenza di educazione del flamer sopracitato è evidente e oggettiva, non credo si possa dedurre una qualche forma di flame o addirittura la "nomea" di anti-democratico per un post evidentemente sarcastico). Quello che poi continua a non essere chiaro è cosa si dovrebbe scrivere in un blog di così magistralmente equilibrato senza attirare la santa inquisizione. Anche perché da un lato mi dici di intervenire sul piano personale, dall'altro lo fai con l'attitudine del MoD. Capisci che quando si ha un ruolo, tutto quello che si scrive sa di istituzionale e vorrei capire, in secundis, quale è la ragione che ha attirato i mod in questa direzione. Perché da un lato mi sembra come se si stia mescolando il tuo punto di vista con il tuo ruolo, cosa che non è particolarmente positiva a mio avviso. Cioè, cerchi di spiegarmi (manco fossimo alle elementari) cosa devo scrivere e come, però dicendomi "ma no sei libero di scriverlo". Il pubblico del mio blog non so quale sarà: so che ci sei tu, c'è MadLuke, c'è Silent, MattoMatteo, 4life... Insomma, vedo una moltitudine di soggetti che criticano (più o meno elegantemente), ma non colgo il nocciolo del discorso o, quanto meno, fatico a distinguere il confine tra "la penso così" e la ripresa da moderazione. Visto che, come ho detto anche professionalmente, mi imbatto nel medesimo problema all'opposto, se volete un consiglio da me stavolta, chiarite sempre se l'intervento è da "mod" o da "privato", perché per onestà intellettuale non si dovrebbero fare entrambe le cose (anche inconsciamente, non dico che c'è dolo). Buona serata DB
  2. Ciao! Spiegatemi cosa dovrei smentire perché non l'ho capito. xD Per punti, anche se ot, chiarisco il mio pensiero visto che sono stati tirati in ballo molti elementi e supposizioni: A. Questo é lo spazio dei blog. Tu sei qui a dire che non sei d'accordo con me, io che non sono d'accordo con te. Ma essendo il mio spazio, si presuppone che io scriva con un senso di fondo che in qualche modo é proprio la via di mezzo tra esperienza e gusto. Non devo fare una recensione imparziale o rispondere a regole: dico la mia. Quel che noto é un elenco di processi alle intenzioni e nessun punto di vista opposto (che é ciò che ci si aspetta in un confronto, al posto delle lezioni di stile). Il mio stile narrativo ed editoriale é sarcastico e povocatorio, ma mai offensivo. Se si vedono cose che io non ho scritto é il suddetto processo o una deduzione. Fa parte del gioco. Rispondetemi come la pensate e confrontiamoci (come hai fatto tu nell'esempio del barbaro). B. Sul tema del barbaro rispondo a tema: 13th Age. É giusto avere regole che supportino la narrazione, ma non che la guidano. Non ce l'ho con gli ottimizzatori (giusto oggi esprimevo questo concetto sulla pagina fb) anche perché molti miei amici lo sono... L'importante é che giochino bene di ruolo.. Una cosa non esclude l'altra naturalmente. Ma quel che 13th Age insegna é che un personaggio é fatto di background innanzi tutto e che si può anche attingere al regolamento purché non si cerchi sempre e comunque di tradurre tutto in una combo. C. Segue da B. Lo dico chiaro senza peli sulla lingua: si, credo esistano diversi livelli di gioco nella mia scala di valutazione. Sempre detto e argomentato. La System Mastery NON é un problema in se, vedi sopra. Period. Un giocatore che gioca la scheda e non il pg non sta giocando di ruolo, IMHO. Ho il diritto di sostenerlo e chiunque di dirmi che non é vero. Un System master che gioca di ruolo bene vale quanto un giocatore non System master, perché contribuisce al gioco. Per dire: ti piace che il tuo personaggio sia forte, ma non ti interessa che fine fa se muore per giocare l'allineamento. Esempio stupido ma spero si comprenda. D. Il mio articolo incoraggia soltanto a un gioco che tenda meno al controllo del sistema e nella catena di articoli che spero seguiranno volevo dare qualche consiglio in merito. Anche quello di trovare vie di mezzo o usare le regole per descrivere, senza eccedere nella mastery spietata. Il fatto che ci siano risposte contrarie conferma che si tratta di un argomento vivo che suscita reazioni, per molti motivi diversi... E ne sono felice. Meglio una discussione animata (ma educata) che lo status quo che poco ha a che fare col concetto di blog. xD Poi all'atto pratico si, avere CERTE regole fa più comodo, ma visto che c'è una generazione di giocatori che giocano anche senza (e non sono da scartare solo perché magari giocano giochi vecchi o cosa) mi piaceva fare un articolo che ponesse in evidenza questa possibilità. Gli esempi portati sono ironici!!! L'ho già spiegato. Boh credo che ormai non potrò difendermi oltremodo senza ripetermi quindi buona lettura a tutti e ai posteri l'ardua sentenza!!!
  3. ) dipende pesantemente dal tipo di sistema utilizzato, oltre che dal gruppo. Se io sono in un gruppo che ama ottimizzare e giochiamo a 3.X, ma io ritengo che sia giusto concentrarmi più sulla storia che sui numeri, finisce che io non mi diverto e non solo: il mio pg, così ben caratterizzato non è nemmeno tanto caratterizzato (a meno di esempi particolari). D'altro canto, se io sto affrontando un gioco più narrativo, il discorso potrebbe cambiare. Più che giusto... ma il fatto che tutto il gruppo debba giocare con lo stesso "stile", per evitare problemi e discussioni, è un'assioma a valle, vale a dire una cosa decisa PRIMA. Credo di aver capito qual'è l'origine dell'incomprensione tra te e DB_Cooper. Primo, hai ragione sul fatto che il peso della "system mastery" dipende dal gioco in se (come hai fatto notare sulle varie edizioni di d&d); su questo non si discute (almeno, io non lo faccio, nè mi sognerei mai di farlo). Secondo, DB non ha mai detto che la s.m. (abbrevaizione per non scrivere sempre "system mastery") sia il male assoluto (e infatti il discorso che fai nel quote è sacrosanto)... tanto per dirne una, AD&D è, comunque, molto più portato al s.m rispetto a giochi come Fate o Dungeon World. Il problema è che d&d 3/3.5/PF ha "fatto scuola" (più di AD&D), per cui ora la magior parte delle persone sono (consciamente o inconsciamente) a pensare il proprio personaggio solo (o, quanto meno, soprattutto) secondo i numeri, facendo perdere un pò di vista il personaggio in quanto storia.
  4. Ma Ithiliond io mi reputo moderato in questo momento. Forse si scambia la passione per altro, ma non ho mai offeso nessuno, nemmeno quando feci il post seriale (cui posi fine, ma secondo me sarebbe stato invece molto simpatico continuarlo) sui personaggi bislacchi. xD L'unico utente che ha acceso i toni è qualche post più su, prima di quel post non c'era molto di cui lamentarsi a mio avviso. Anzi, l'intervento di MadLuke è un buon segno, fosse stato magari corredato da un tono e un'argomentazione più profonda l'avrei anche presa meglio... Ma comunque mi sembra di aver risposto in modo educato e discorsivo. Per farti un esempio, non credo che in tutto e per tutto Silent sia sempre e comunque d'accordo con me... Un blog attrae lettori di tutti i generi, poi chi è d'accordo si ferma, chi lo è parzialmente commenta in modo costruttivo e intessisce un dialogo, chi non lo è affatto può fare lo stesso o andarsene (c'è anche chi concorda e non commenta per esempio). Quel che intendo è che non ho la pretesa di essere il "guru" di nessuno, solo di sponsorizzare con passione alcuni paletti che (credo) hanno contribuito a rendermi un buon master, dove buono è da intendersi non come auto-valutazione, ma come "giusto". xD
  5. Mi spiace Ithilliond, ma colgo un processo alle intenzioni che mi infastidisce. Scrivo articoli da molto tempo, anche in altri settori e tengo vivamente in considerazione l'opinione altrui. Ciò non toglie che questo è un blog personale e, pertanto, dominato dalle mie idee. La spersonalizzazione dei forum è già una piaga per certi versi "dovuta" vista l'incapacità di certi soggetti di tenere una discussione agevole e rilassata... Ma i blog hanno un senso individuale per definizione. Se non si può esprimere un'idea nemmeno sul blog, è inutile avere i blog individuali. Ma anche qui va fatta una specifica, visto che la mia presunta "idea imposta" è in realtà una parte del tutto. Non sono un recensore, non sono un dipendente WoTC e naturalmente valuto secondo il mio gusto. Hai comunque dedotto erroneamente il risultato di quel passaggio, perché quel che ho posto in evidenza è che ogni sistema è giusto per fare determinate cose. Riporto l'esempio di 13th Age: è mooooolto crunch per il DM e per i giocatori, ma la fuffa è predominante. A dimostrazione di ciò, abbi la pazienza di leggere gli articoli più votati al crunch che scriverò o la lunga guida di 4th edition (con tutte le lodi al seguito) e capirai che non sono un nazista indie. Aggiungo, inoltre, che essendo un blog privo di qualsivoglia forma di offesa (pari pari a qualsiasi post pro - power gaming che si può leggere altrove), va letto per quel che é, ovvero l'opinione di un singolo che legittimamente espone il suo punto di vista, cosa che non include in alcun modo la mancanza di rispetto verso idee opposte (altrimenti dovremmo dire che stare "in mezzo" è sempre meglio, visto che esporre un'idea vuol dire sempre in qualche modo compiere una flessione). Sono sarcastico, è il mio stile "editoriale". Quando scriverò un post sui giochi "indie" dirò quel che penso, senza offendere, ma conservando il mio diritto di esporre quel che penso senza processi alle intenzioni. Il D&D è un gioco di efficienza e narrativa fantasy: non c'è nulla di male se un barbaro viene costruito secondo i crismi... Qui evidenzio soltanto che i medesimi risultati sono ottenibili anche passando per la via della fuffa. Non sono stili esclusivi: allo stesso tavolo, a testimonianza di quanto sia in realtà aperto a tutto, consento l'utilizzo di moduli e approcci diversi proprio per accontentare tutti. Esempio pratico: nella campagna recente di AD&D due giocatori su quattro avevano bisogno di una creazione più crunch perché non vedevano realizzabile il loro concept altrimenti... Loro hanno avuto pieno accesso a Skills and Powers, mentre gli altri no. Non ho denigrato nessuno: laddove la fuffa può fare il suo lavoro lo fa, dove non può arriva il sistema. Mi sembra una banale osservazione di carattere oggettivo (se c'è un'affermazione che ritieni contraria sono felice di leggerla e di discuterla). Aggiungo che uno dei miei giochi preferiti è Shadowrun 5e... Fuffa sì, ma c'è più crunch che in pathfinder. Non è che essere sempre moderati e al centro di tutto sia una qualità in ogni caso: a volte un pò di passione e parzialità animano la discussione ed è quello che ritengo di aver fatto. Quindi non ho capito se ho ricevuto un'ammonizione per qualcosa (ne sarei profondamente scioccato) o è semplicemente una tua osservazione personale e come tale va rispettata e trattata. Fermo restando che l'unico post che doveva ricevere una discussione simile non è stato nemmeno sfiorato, alquanto singolare direi. Buona vita.
  6. Premettendo che il tono del tuo intervento è a dir poco maleducato, se non peggio, provo comunque a risponderti con compostezza. In primis, probabilmente non mi conosci: se avessi seguito la linea dei miei post (da anni ormai sono qui) sapresti che non sono assolutamente un "indie-style" tutto parole e niente cervello/regole. Ho specificato che a me i regolamenti complessi piacciono, persino i regolamenti da ottimizzazione (3.x / 4th ed). Ma c'è un elemento importante: per esempio Shadowrun, sopracitato, è moooooolto più complesso di d20 OGL. Con una differenza: D20 OGL è "complicato", Shadowrun è "articolato". Sono due livelli di complessità diversi, che producono disagi simili, ma risultati potenzialmente molto diversi. Evidentemente, non tutti sanno quello che per te è scontato, altrimenti non ci sarebbe bisogno di argomentare, cosa che invece c'è. Se c'è un nuovo giocatore e devo insegnargli un GdR (come ho fatto di recente), lo faccio con AD&D o 5th ed, forse 13th Age... Questo perché sono giochi con sistemi "complessi", ma che improntano il gioco sul roleplay, per tutta una serie di ragioni. A me da molto più fastidio la demagogia al contrario, ovvero di chi dice che queste sono cose scontate, ma quando ti siedi al loro tavolo senti un magone immenso, come se quello che di per se è il roleplay fosse di fatto sullo sfondo. Tornando agli esempi, Shadowrun è un gioco in cui il sistema è lo strumento di espressione del pg. Se non hai un concept, il tuo pg è vuoto e probabilmente nemmeno funziona.. .Perché la complessità del sistema è tarata sul concetto, sull'archetipo. Ma qui non si fa un processo ai sistemi (il "professore" qui presente gioca a tutto, da Angeli e Demoni a Kult, passando per la Leggenda dei Cinque Anelli 1st ed. a Shadowrun)... Ciò che mi spinge ad approfondire questo argomento è proprio il fatto che io stesso e altri giocatori sulla carta eccelsi si ritrovano talmente viziati da non rendersi conto di perdere di vista il focus della creazione di un personaggio. Un pò come con gli smartphone: ci hanno cambiato la vita e diciamo che non è vero. Quindi, se a te un argomento non interessa bene, ma non denigrare un pensiero che va ben oltre quello che hai inteso tu (dopotutto bastava andare in profondità dei concetti) solo perché non lo concepisci, comprendi o condividi. Critica, ma con educazione e un contro-pensiero costruttivo. Buona giornata
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