Apprezzo il tuo intervento, ma mi permetto solo di evidenziare un punto che parzialmente ne modifica il senso: ovvero che io non tifo.
Il post è simpaticamente atto a porre in evidenza una contrapposizione paradossale (editerò il post a sottolineare l'ironia della cosa), ma ho evidenziato sia lì che altro come io sia di fatto in ENTRAMBI i gruppi descritti, ma che a seconda delle esigenze alterni i regolamenti da cui attingo.
Detesto i giochi a matrice puramente indie per esempio, che apparentemente vanno incontro a quanto ho descritto nel post... Nel contempo, gioco a 13th Age, un gioco in cui crunch e libertà si uniscono senza sosta, in modo persino altisonante e pacchiano.
Questo è un post che stimola un certo tipo di pensiero e suggerisce un elemento oggettivo, ovvero che le regole aiutano a rendere migliore un gioco, ma nel tempo si è confuso il confine tra le regole necessarie e la necessità di regole per narrare, che sono cose completamente diverse.
Quindi no, i miei post non sono mai tifo da stadio né intendono fomentare atteggiamenti simili l'ho anche chiarito più volte, risponendo anche in modo elaborato al maleducatissimo MadLuke.
Il D&D è un punto di forte contrasto per le scuole di pensiero, ma se da un lato si può dire che non tutti i mali vengono per nuocere e che i punti di vista sono tutti legittimi, dall'altro io posso autonomamente affermare nel mio blog che esiste un gioco più sano e uno meno sano, cosa che raramente ha a che fare con l'edizione utilizzata, anche se a volte la corrispondenza è effettiva.
Il punto insindacabile (per definizione, non perché lo dico io) è che si può ri-imparare a giocare con meno opzioni predeterminate e più elementi che ci consentano di concentrarci sul pg nell'insieme e non sui suoi poteri in se. La quinta lo fa per sua stessa ammissione e per questo la ritengo, in relazione ai tempi, l'edizione migliore.
E se leggi la mia guida sulla 4th edition, le mie lodi a 13th Age, il mio post nostalgico su Eberron 3.x capisci che sono un giocatore a 360 gradi e il contrario di un "fazioso", visto che riconosco li errori di tutti i giochi che pratico. Alla fine, ovviamente scelgo quelli che come master mi gratificano di più, ma questo è un altro discorso.
Peace,
DB