Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Mezzanotte

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da Mezzanotte

  1. Il povero Philippe dunque, da bravo cavaliere anche se lui avrebbe forse sognato qualcosa di diverso, si arrangia a dormire sul pavimento lasciandoti la cuccetta. L'apotecario ha una grande conoscienza del bioma di Pentolino e delle sue risorse, ma al di fuori di questo deve imparare tutto. Tu, con i tuoi limiti, cerchi di essergli maestra. Phil sembra accettare il fatto che non vuoi essere sua. Ma coltiva la speranza che con la prolungata vicinanza i tuoi sentimenti possano cambiare. Vivete segregati in cabina; a portarvi i pasti è il giovane mozzo della Khianat fars.
  2. Ora non esageri con le richieste, signor Ublyudok, ti rimprovera Afràs, temo dovranno accontentarsi di quanto le ho appena detto. Vi ho gentilmente fornito una versione accettabile dei fatti, per cui mi dovrebbe essere grata. Vuole veramente la verità? Quella che non la farà dormire la notte.
  3. Il ragazzino fa capire a Philippe che deve bere il latte mimando l'azione, e tu e l'apotecario eseguite il semplice rituale di benvenuto. Il Mercante sembra soddisfatto, così salite a bordo. Il Tajir poi vi fa entrare in una stanzetta e vi ci chiude dentro dicendo che non avete nulla da temere da lui, ma che il resto dell'equipaggio è un branco di animali abituato a sfogarsi sugli schiavi. Perciò, per evitare incidenti, vi farete il viaggio chiusi in cabina. Tutto per il vostro bene, s'intende. Se ne va via ridendo e così vi ritrovate, in un certo senso, di nuovo prigionieri. La robusta porta bloccata, un bagno che fa schifo e una sola cuccetta. L'unico a cui non sembra dispiacere affatto la sistemazione è Philippe.
  4. Ah! Segreti e misteri! esclama il mercante. Non mi dispiacciono. Si vendono assai meglio di schiavi, erbe e minerali e occupano meno spazio! Avrai il tuo passaggio, ragazzo, perché in genere ho fiuto per gli affari e credo spunterò un ottimo prezzo dalla femmina che ti porti dietro. La Khianat fars (خيانة فرس), la nave del tajir, è una tozza fregata mercantile color melanzana dall'aspetto trasandato con undici membri di equipaggio e l'aspetto di una cannoniera. Il mercante non ha lesinato sugli armamenti infatti: conti non meno di cinque laser multifocali e persino un lancia-torpedini. "A volte condividiamo la rotta di Pentolino con i pirati" dice il tajir a Phillippe, e nominando l'anatema dei Mercanti si produce in un energico scongiuro sputandosi nel palmo della mano e strizzandosi i testicoli. "Vengono qui per vendere i loro schiavi, ma se ne tornano con le stive vuote di solito. Perciò se sulla strada del ritorno avvistano qualche boccone succulento.." Stai imparando a conoscere gli altujjar. Quando trattano in presenza di un maschio ignorano platealmente le donne presenti, fossero anche capi di stato e regine. La loro stirpe sarebbe già stata epurata da un pezzo dalle tue sorelle, non fossero così maledettamente utili. Sulla rampa di accesso della Khianat un ragazzino offre a te e Philippe una coppa di latte di pecora. Purtroppo non sai molto della loro cultura. Hai sentito dire che per gli altujjar l'ospitalità è sacra. Aderiscono ad un codice detto alramz che gli impone alti standard di correttezza. Ma hanno anche una ricca casta di giuristi specializzati nell'indicare scappatoie per aggirarlo, alla bisogna, senza violarlo.
  5. Il mercante è irritato dal dover trattare con una donna. "C'è un solo motivo per cui una femmina dovrebbe aprir bocca", dice. Ma per fortuna Philippe si intromette e non gli fa terminar la frase, perché non sai come reagiresti ad un altro insulto. Il tuo giovane amante afferma con convinzione che sei una grande guerriera proveniente da un mondo in cui le donne combattono anche meglio degli uomini. E al tajir certo non dispiacerebbe avere un valente guerriero in più nel viaggio di ritorno. Non ci sono forse insidie fra le stelle? Philippe sta un po' abbellendo la realtà. Non è che tu abbia fatto chissà quale sfoggio di perizia bellica da quando hai messo piede quaggiù. Deve aver sentito qualcosa sulla tua provenienza mentre eri schiava di guerra, ma evidentemente non sa nulla di Zadracarta o si guarderebbe bene dal tesserne le lodi. Sia come sia il tajir ora appare più interessato. Si liscia la barba, poi arriccia i baffi. Sei una latariana? Ti chiede. è raro vedervi viaggiare da sole. Sopratutto, come è possibile che tu sia finita qui?
  6. Un piccolo aggiornamento: la campagna kickstarter di Historia si è conclusa in questi giorni (anche se sarà possibile pledggiare il progetto anche in seguito) con enorme successo. Gli obiettivi annunciati sono stati raggiunti con grande soddisfazione di tutti, perciò il piatto dei backers sarà bello ricco. Gli sviluppatori hanno anche inserito una classe extra (lo studioso) per ringraziare i sostenitori. Ora tocca aspettare fino a novembre 2020 *sigh*
  7. Sono costernata, dice Afràs, il malessere di Vadim si è dimostrato più grave del previsto. Una rara quanto pericolosa forma di reazione ad un antigene del nostro mondo natale presente al banchetto di stasera, a quanto sembra. Ho ritenuto opportuno autorizzare il suo trasferimento ad un centro specializzato, su Latarius. Vi terrò informati sulle sue condizioni, ovviamente.
  8. Ti blocchi quando il tuo insulto sortisce il prevedibile effetto. La tipa che ti ha dato della puttana esteroflette il manganello con un movimento secco. Le compagne devono saltarle addosso per evitare ti faccia del male. La bloccano a terra e la disarmano, torcendogli le braccia dietro alla schiena, schiumante di rabbia, mentre urla di lasciarle passare cinque minuti con te. Solo la ragazza che ha parlato per ultima è rimasta calma e al suo posto, immobile. Non puoi vederla in faccia a causa del visore che le copre il volto, ma senti i suoi occhi piantati su di te. "Nessuna ti ha detto di fermarti. Togliti i pantaloni. Subito" la sua voce ora è un po' più roca e ansimante. Persino i filtri della maschera non riescono a nasconderlo. In quel momento Darya Afràs entra nella stanza. Vede una delle sue ragazze fuori controllo, inchiodata a terra dalle sorelle e te, braghe calate e uccello in mano. Forse dovrei ripassare più tardi, dice. Mortalmente seria. Si scusano immediatamente tutte, con lei, non con te, per l'inqualificabile comportamento tenuto. Afràs le manda via, però ferma la ragazza che voleva guardarti afferrandola con forza per per il braccio. Preme sul suo casco per aprirle la maschera e fissarla dritta negli occhi. Darejani, ho combattuto al fianco di tua madre, sibila. Perciò ti do un consiglio. La prossima volta che vuoi divertirti spegni le videocamere di sorveglianza. La ragazza piega il capo in segno d'intesa e guarda te per un fugace istante. Ha occhi verdi e non più di sedici anni. Poi si afretta a richiudere il visore e raggiungere le sorelle della sicurezza. Tutto questo non era voluto, deve credermi, si scusa a sua volta Afràs. Le punirò, ti assicura l'ambasciatrice una volta soli. Non le facciamo mai uscire per timore di problemi con i locali, perciò si annoiano. Sono giovani e mancano di autodisciplina. Provvederò al loro rimpatrio con la prossima nave per Zadracarta, promesso. Anche lei lancia un'occhiata veloce, prima di darti le spalle. Ora, mister Ublyudok, se volesse rinfoderare l'arma...
  9. "Sta' zitto puttana" ti apostrofa una delle donne. "Sei tu che sei voluto restare" Un'altra, più urbanamente, ti informa che c'è un bagno se devi andare di corpo. Non lo avevi notato, ma effettivamente una specie di bagno alla turca si trova in un angolo della stanza. Tuttavia non ha porte o parapetti per la privacy. "Puoi usarlo, se devi" dice la ragazza. "Ad alcune di noi non dispiacerebbe stare a guardare". Un paio di guardie ridacchiano dietro i visori.
  10. Sorella maggiore è solo il modo formale di rivolgersi ad un superiore fra le latariane, non implica necessariamente un legame di sangue. Si considerano tutte sorelle in armi e dato che un numero non trascurabile di loro nasce da stupri con padri anonimi o provette numerate, la sorellanza è percepita in modo spirituale più che genetico (è il rapporto con le madri quello dominante). La situazione potrebbe cambiare se le recenti conquiste latariane nel campo della partenogenesi dovessero prendere piede nella loro società. Il sogno della ginocrazia. Un esercito di cloni nate da madri vergini, senza alcun apporto di gameti maschili ❤️ Vedete due delle donne della sicurezza trascinare Vadim via. Non sembrano tanto gentili adesso, mentre trattano il ragazzo semicosciente come fosse un sacco di patate. L'ambasciatrice si mette in mezzo, reclamando la vostra attenzione. Credo abbiate cose più importanti di cui occuparvi, ma se proprio insistete... acconsente Afràs. Venite condotti in un piccolo ambiente con un divano, un tavolo e una pianta artificiale, senza finestre. Sembra più una stanza per gli interrogatori. Quattro latariane non vi perdono mai di vista. Una di loro mette sul tavolo una bottiglia d'acqua. Non vi fanno del male, ma rimangono a fissarvi immobili dietro i loro visori opachi, come sfingi. Passate lì diverse ore senza che nessuno entri o vi dica nulla.
  11. Un numero che garantisca al guanliao il suo stretto fabbisogno di Grigio. Se i mandarini si sentiranno indipendenti nella fornitura non avranno motivo di contestare la vostra leadership sul pianeta, mentre voi potrete continuare a vendere al resto del Settore al prezzo che volete. A noi ovviamente farete un prezzo di favore, ma vi resterà comunque un ampio margine di profitto. Avrete scacciato i soldati del guanliao e impedito che tornassero, non perderete il favore della popolazione locale per questo. Faremo ottimi affari assieme. L'età apparente di una latariana può differire molto da quella biologica. Ed Afràs è nel giro da un mucchio di tempo. Forse troppo. Deve avere una bella collezione di scelte e conseguenze che gli pesa addosso. Un intrico di cicatrici nascoste dietro il suo aspetto da implacabile mostro politico. Forse non troveresti neanche un centimetro di pelle sana lì sotto. Questi dolori affiorano di tanto in tanto, sopratutto sotto l'effetto dell'alcool diresti, come arti fantasma della sua coscienza mutilata. Debolezze di cui è consapevole ma che a volte deve mostrare. A chi ama e persino a potenziali nemici, come nel vostro caso. Perché sono l'ultimo frammento di umanità che ancora possiede. Sentite un rumore di piatti e cristalli rotti. A Vadim crollano le gambe e Sepideh è pronta a prenderlo al volo. Si affloscia fra le braccia della sua accompagnatrice che lo trattiene dal precipitare sul pavimento. Pallido, gli occhi rovesciati nel cranio a mostrare le sclere. Un filo di bava e vino gli cola da un angolo della bocca, a sporcargli l'alta uniforme. Ottima presa, commenta la vosta effabile ospite, affatto allarmata. -Ha bevuto troppo, sono mortificata sorella maggiore, si scusa Sepideh. è certamente stato il vino, conviene Afràs, le latariane non lo sorbiscono prima dei venti anni. Abbiamo un apposito rituale per la nostra prima sbronza che... oh, ma dove ho la testa! Sepideh, fai portare immediatamente il nostro giovane ospite in una stanza buia e tranquilla, dove possa riposare e riprendersi. Poggia il suo calice sul tavolo e si rivolge a voi. Bene. Se non avete altre obiezioni sui termini dell'accordo possiamo considerare l'incontro concluso. Verrete accompagnati al vostro mezzo. Il nobile Gesaffelstein vi raggiungerà quando si sentirà meglio, ovviamente.
  12. Non dovresti tirare niente. Fatti solo delle idee.
  13. L'unico spunto che mi ha incuriosito è quello del drago d'argento. Mi immagino quando si arrabbia 😏
  14. Raggiungete la città di Albi e Philippe riesce ad arrangiare un incontro con un tajir di Suvali in una taverna. L'uomo è scortato da una guardia del corpo armata di pistola laser, indossa un ampio caffettano con turbante ed ha il viso tatuato con i simboli del suo clan; è di buon umore perché ha piazzato bene la merce ed è in procinto di tornare sul suo mondo natale, la stiva piena di campioni vegetali e minerali indigeni per conto di una società che spera di cavarci sostanze per nuove droghe o qualcosa di simile. Sembra più interessato a Philippe che a te, anche se non abbastanza da prenderlo a bordo come suo amante. Qui può avere tutti i ragazzini che vuole per qualche cianfrusaglia, senza la necessità di doverli scorrazzare per l'universo. E poi ha già un fanciullo che gli allieta le traversate sulla fregata e non sopporta la scenate di gelosia. Dice di non aver mai sentito parlare del capitano Vonnegut, ma gli Al-Shanfara sono un nome che conta nella Gilda. E a lui non dispiacerebbe entrare nelle loro grazie. Quando tiri in ballo Eleni tuttavia aggrotta la fronte segnata dai soli di molti mondi. Eleni è un nome straniero e da femmina, e le femmine non contano nulla nella loro società. "Non me ne farei nulla della riconoscenza di una stupida donna" obietta.
  15. Vorrei la politica fosse così semplice mister Ublyudok. La sua esperienza di pirata può aiutarla ad assaltare una nave, ma non le farà governare un pianeta a lungo. Per giungere dove è adesso ha dovuto operare delle scelte. Ma queste scelte portano con loro delle conseguenze. Sempre. Se vuole restare nel gioco dei grandi invece di attraversarlo come una meteora in fiamme dovrà impararlo. Imparerà le conseguenze delle sue azioni. Afràs guarda assorta Sepideh e Vadim scherzare, come amici di vecchia data. Come se non appartenessero a mondi così distanti e alieni fra loro. ...e cercherà di conviverci per il resto della sua vita. Si riscuote quando si accorge che anche voi state osservando la scena e si versa altro shiraz riempiendo i vostri boccali, nel caso li aveste vuotati. è per questo che ci piace tanto il vino su Zadracarta, dice bevendone con apparente gratitudine un sorso e alzando il calice prima in direzione di Vadim e poi vostra. Ma il malinconico languore indotto dal miracoloso nettare non dura, e lei torna mortalmente seria. Le condizioni che permetteranno alla Vorota di continuare ad esistere sono le seguenti. Primo: rilascerete immediatamente i prigionieri guanliao ancora in vostra custodia perché vengano rimpatriati. Secondo: permetterete al mandarinato di ristabilire una presenza sul pianeta. Niente soldati stranieri stavolta e niente Jing Wu. Sarà una presenza discreta che userà manodopera locale, ma avranno una loro flotta da pesca e un centro di lavorazione del Grigio. La Vorota garantirà personalmente per la loro sicurezza. Al ripetersi di atti di sabotaggio l'accordo salterà immediatamente. Terzo: la Vorota e i suoi eventuali futuri asset extra-mondo non verranno perseguiti dal guanliao, ma lei e il dottor Petrov sarete condannati in contumacia come i diretti responsabili dei crimini di guerra perpetrati durante l'insurrezione. Finché rimarrete su Fog la condanna resterà in sospeso, ma doveste mai lasciare il pianeta e venir catturati dai mandarini verrete giustiziati. Se accettate queste condizioni il guanliao salverà la faccia e riterrà i suoi interessi strategici sufficientemente garantiti. Non ci sarà nessuna invasione. Spero apprezzerete il mio sforzo di garantirvi, per quanto possibile, e di permettervi di continuare a governare questo mondo in modo libero ed indipendente.
  16. Ho già accennato, durante il nostro primo incontro, al mio piano per scongiurare la guerra. Zadracarta ha tutto l'interesse che il conflitto non scoppi qui e in un momento di transizione così delicato per il governo. A questo punto si lascia sfuggire il fatto che i quadri dell'esercito sono stati falcidiati dalle purghe e occorre tempo per ricostruire gli organigrammi con elementi leali alla nuova direzione politica. Vorremo anche continuare ad avere buoni rapporti con voi della Vorota, se fosse possibile, aggiunge. E non impiegate molto a capire che quel 'fosse possibile' è strettamente legato alla vostra capacità di scendere a compromessi. Dovete perdonami, continua l'ambasciatrice, ma ho già discusso nei dettagli un piano per risolvere la crisi con il mio corrispettivo del guanliao. Voi e la Vorota resterete al vostro posto se ne accetterete i termini.
  17. Stasera sono qui in veste di ambasciatrice di Zadracarta e voi i miei unici ospiti, dice Afràs. Le questioni che dobbiamo affrontare sono troppo importanti per il futuro dei nostri mondi e forse dell'intero Settore. Piega lievemete il capo in direzione di Vadim e beve dalla coppa con evidente gusto. Sono contenta lo abbiate portato con voi. Nello spazio avrei dovuto abbatterlo, invece qui su Fog possiamo parlare liberamente e persino bere shiraz assieme. Vi sono grata del dono. Il gesaffelstein risponde con un rigido inchino, portando a sua volta il calice alle labbra con un gesto meccanico. Sepideh gli sta molto vicina. Non vi siete accorti quando lo ha dirottato verso un altro tavolo. Ad un certo punto la responsabile della sicurezza gli sussurra qualcosa all'orecchio e stranamente lui ride. Sorride anche lei. Una scena surreale visti gli attori in scena. L'ambasciatrice osserva l'improbabile coppia dal bordo dorato del suo calice, brindando nella loro direzione. Sepideh a volte sconcerta persino me, confessa. Immagino sia perché ha avuto un padre che riesce ad essere così... socievole con un maschio, quando necessario. Forse la guardate strano perché lei continua, oh, non nasciamo tutte dalle provette, non lo sapevate? Alcune di noi si sposano con -non può fare a meno di prodursi in una smorfia disgustata- degli uomini. Un costume vecchio e decadente, ma che a volte produce frutti apprezzabili, come la mia assistente appunto. In tempo di pace abbiamo bisogno di menti più aperte. Anche se la situazione potrebbe cambiare presto, grazie a voi.
  18. Ehhh sì. Anche se a dire il vero non sono "armate fino ai denti". A parte i guanti di lattice hanno la solita roba della sicurezza. Manganelli elettrificati, taser e pistole laser. Afràs e Sepideh invece sono apparentemente disarmate.
  19. @Maiden Dunque ti rechi in città per incontrare i mercanti? Come li convincerai ad offrirti un passaggio? Non hai nulla di valore con te.
  20. Si era piazzata alle sue spalle, zitta zitta. Protocollo standard latariano .-D E poi gli hanno fatto tenere lo spadino per tenerlo buono. Non dirmi che non sono adorabili con i bambini.
  21. Sepideh Gazsi chiede venia per l'assenza di personale maschile addetto alla perquisizione degli uomini, assicurandovi però che le donne presenti sono perfettamente addestrate ad intrattenere rapporti civili con il sesso opposto. Infatti le sei agenti si comportano in modo assai professionale tastandovi delicatamente e scansionandovi con la loro elettronica in modo composto e rispettoso. Solo una di loro, ad un certo punto, inizia ad infilarsi uno spesso guanto di lattice lungo fino al gomito prendendo posizione alle spalle di Vadim, ma viene immediatamente fulminata da un'occhiataccia di Sepideh che sibila fra i denti qualcosa in farsi. Al che la donna si affretta a mettere via il guanto e, chinando ripetutamente la testa, rispondere nella medesima lingua evidentemente frasi di scusa dirette alla sua superiore. Tutto questo, fortunatamente, senza che il nobile rampollo si renda veramente conto del pericolo corso. Forse per rassicurare il giovane, evidentemente teso e sulla difensiva, Sepideh gli concede di tenere la sciabola cerimoniale, poco più di una reliquia preistorica per le latariane. La mossa sembra funzionare. Vadim stringe l'elsa dell'arma sentendosi meno indifeso e con l'onore intatto. Dopo aver sfiorato l'incidente diplomatico tutto sembra tornare alla normalità. Le donne vi circondano e venite condotti altrove, alleggeriti di tutte le armi e la tecnologia che avevate addosso. Vi hanno sottratto persino i comunicatori. Se chiedete spiegazioni su questo fatto, Sepideh giustifica la cosa adducendo come scusa l'estremo grado di riservatezza degli incontri che si potrebbero verificare durante la festa. Giungete dunque, strettamente scortati, in un salone dove le vostre accompagnatrici vi liberano disponendosi discretamente in posti chiave, lungo il perimetro della sala. Accanto ad un buffet sontuoso vi attende l'ambasciatrice Afràs, in un austero ma aderente abito scuro da rappresentanza. Scambia qualche parola in farsi con Sepideh prima di farvi portare dei calici di rinomato nettare latariano. Con un certo sconcerto vi rendete conto che, a parte voi e le donne di zadracarta, la sala è deserta. Siete gli unici invitati.
  22. Il giovane abbassa lo sguardo. Potrebbe tenerti legata a lui, e non solo con gli antiallergeni. Conosce sostanze, veleni, in grado di annullare la volontà di un essere umano. Ma, al di là del momentaneo appagamento dei suoi più ripugnanti istinti animali, come potrebbe questo renderlo veramente felice? "Gli spaziali scendono presso la città di Albi" rivela infine. "è lì che devi essere scesa anche tu. Il Duca è sempre interessato a nuovi schiavi ed armi che vengono dal cielo. Ma se ti porto dai mercanti di mondi devi giurarmi che verrò con te. Non mi importa dove, né dei rischi. Con te la morte non è morte. Senza di te la vita non è vita" Non hai mai ricevuto una dichiarazione d'amore più appassionata ed ingenua. L'amore di Marjane era delicato e timido, quello delle tue commilitoni uno sfogo necessario. Questo di Philippe invece è solo triste e disperato, perché l'unico sentimento che provi per lui è pietà.
  23. Vadim può protestare quanto vuole, ma questo è il tuo feudo. E poi chissà cosa gli farebbe Kadriye se tornasse lasciandovi sul pianeta. Forse niente. Sotto l'armatura di dissimulazione e menzogne che si è dovuta costruire fin da bambina per sopravvivere al letale ambiente della famiglia, tua cugina nasconde qualcosa di sensibile, persino tenero. Lo hai visto distintamente, su Alatar. Deve soffrire terribilmente per questo. Non auguri a nessuno di passare la vita a fingere di essere un altro, un essere che odi con tutto te stesso, solo per la speranza di vivere un gorno in più. E neanche lei sicuramente. Per un attimo ti balena nella mente che la sua ambiziosa scalata ai vertici della casata possa avere un fine più grande del potere assoluto. Un obiettivo che possa giustificare tutto quel dolore. Cambiare le cose, ad esempio. Anche se vorrebbe dire perdere la vita e distruggere i Gesaffelstein nel tentativo. Per questo si sarebbe alleata con te. Gli servi. Di chi altro potrebbe fidarsi per il suo folle proposito se non di Nereo, il bastardo a cui la casata ha tolto tutto? No, folle è avere queste idee mentre dovresti invece pensare a come salvare il tuo piccolo regno, merce di scambio in un gioco molto più grande di te. O mangi o vieni mangiato. A parlare è stato Vadim. Lo guardi perplesso. Il cugino è rimasto in silenzio mentre indossava l'uniforme da gala dei Gesaffelstein, tutta alamari e ricami dorati. E cingeva la sciabola da cerimonia con la solennità di un crociato in procinto di battersi per il Santo Sepolcro. Il suo mutismo si è protratto lungo tutto il viaggio nella limousine pressurizzata. Fino ad ora. Non diventiamo tutti grandi e spietati per il piacere di farlo, dice abbassando timidamente lo sguardo. Lo facciamo per sopravvivere. Intendo alcuni di noi, almeno. Se la metto così riesco a sopportare molte delle cose che devo fare. E di quelle che mi vengono fatte. Il tempo che ho passato qui e quello che hai detto prima cugino, quando mi hai minacciato, mi ha fatto pensare. Non sono stupido. So quanto siete importanti per la mia signora e quanto abbiate bisogno di aiuto per restare sul pianeta. Ebbene sono io quell'aiuto. Ma forse la signora non mi ha inviato per portarvi via. Gli sareste infatti maggiormente utili qui, a gestire il più prezioso bene del Settore. La mia signora è così intelligente e buona! Assieme cambierete il mondo, molti mondi, ne sono sicuro. Hanim Kadriye mi ha salvato la vita quando ero solo un bambino. Sarei onorato di restituirle il favore, ora. Perchè forse siete voi che dovete restare e io che devo andare. Vadim si asciuga gli occhi umidi quando esce dalla limo, nel bagliore accecante del garage sotterraneo della Kahar. Ed è di nuovo lo strafottente ragazzino di una volta. Il nobile schizzinoso e superbo che può fare e dire qualsiasi cosa per diritto di nascita. Almeno apparentemente. Impiegate lunghi istanti per abituavi alla luminosità del nuovo ambiente. Sei donne in fila in lucide divise nere, i volti completamente coperti da visori opachi, vi attendono immobili in posizione di riposo con le braccia dietro alla schiena. Una settima donna completamente calva con indosso un abito da gala latariano, una elaborata tunica d'argento che fa risaltare il pallore diafano della sua carnagione, si avvicina presentandosi come Sepideh Gazsi, la responsabile della sicurezza della Fondazione. La donna ha gli occhi socchiusi e il collo e parte del cranio tatuati con caotiche e sinuose linee dorate. Ivan Petrov Sepideh vi offre un educato ma freddo benvenuto. Siete attesi con ansia dalla direttrice della fondazione, nonché ambasciatrice del suo mondo su Fog. Ma prima deve farvi perquisire. Gli oggetti e le armi presi in custodia vi verranno restituiti alla fine della serata. Non è niente di allarmante, si tratta del normale protocollo di sicurezza. Del resto siete già stati perquisiti prima del vostro incontro con l'ambasciatrice, anche se non alla presenza di un tale spiegamento di forze.
  24. Nell'esercito militavo in un battaglione psico-medico. Dopo gli scontri la mia unità soccorreva i nemici sopravvissuti alla ricerca di volontari per la raccolta di informazioni e la sperimentazione di nuove terapie, ammette candidamente Afràs. Ma la mia specialità è sempre stata la psionica e i Gesaffelstein sono psichici di eccezionale talento. Mi piacerebbe conoscerne uno, tutto qui: per noi ricercatrici di Zadracarta è difficile avere rapporti con loro. Intendo dire parlarci in modo civile come stiamo facendo noi ora mister Ublyudok, precisa. Sa, la politica. Ritieni non sia completamente sincera. Anche se probabilmente la sua militanza negli infami squadroni medici della Ginarchia è vera. Le proprietà dello shiraz e della tua parlantina devono essere notevoli per averla fatta sbottonare così. La lasciate per tornare da Vadim che non è affatto contento dell'invito. Non dopo che hai minacciato di venderlo alle latariane. Ti implora di legarlo, picchiarlo persino, se ti ha offeso in qualche modo, e rinchiuderlo in uno sgabuzzino della Vorota guardato a vista dai tuoi gorilla piuttosto. Reputi i gusti di tuo cugino in fatto di divertimento a dir poco opinabili, dato che in fondo gli stai offrendo una festa piena di ragazze e ottimo vino.

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.