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Sir Daeltan Fernagdor

Circolo degli Antichi
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Messaggi inviato da Sir Daeltan Fernagdor

  1. Io vorrei tanto l'ambientazione Nephandum, è da tempo che la cerco. Non sono di Pescara, come vedi, ma se ho qualche manuale che ti interessa potremmo magari inviarceli a vicenda, oppure, se tu sei disponibile, potrei acquistarlo... Venire fino a Pescara sarà dura, ma magari parlandoci troviamo una soluzione. Fammi sapere...

  2. Ultimamente mi sono sorte alcune domande, anche di natura legale, alle quali non so dare risposta. C'è qualcuno, più esperto di me, che può fornirmi chiarimenti?

    1. Il layout dei manuali di D&D (in particolare, lo sfondo semi-pergamenato delle pagine e i bordi marmorizzati, con il cartiglio sul bordo esterno che porta l'indicazione del capitolo) sono utilizzabili, senza che ciò costituisca infrazione della legge, in un documento che redigo per me solo, che non intendo né diffondere, né vendere? Posso utilizzare tali bordi e tale sfondo, se poi il prodotto risultante non verrà in alcun modo divulgato?
    2. Se la risposta alla domanda precedente è "Sì, puoi utilizzarli", dove posso trovare una scansione con buona definizione, che non sia sgranata come quelle che ho trovato cercando con google? Esistono? Se non è così, qualcuno con competenze grafiche migliori delle mie sarebbe disposto, data un'immagine di bassa qualità, a migliorarla, se possibile, o ridisegnarla? Naturalmente lo chiedo a condizione che sia legale, se non lo è, tanto peggio, non voglio incappare né in guai legali, né in guai con la moderazione del forum.
  3. Attento, io non ho mai detto questo. Quello che mi lascia perplesso è il concepire come uno sbaglio qualcosa che il paladino fa per la sua divinità. O a livello di meccaniche, lo sbaglio è nel tirare basso col dado o che il master è fortunato a colpirti sempre, o avere sfiga col ts. Sono questi atteggiamenti che mi lasciano, usando un eufemismo, perplesso. Quasi cme se fosse una colpa essere sfortunati o ruolare il proprio pg. Perchè, se rileggi quella frase, è palese che la seconda parte (uno sbaglio è concesso, due no) si riferisce alla frase da me sottolineata.

    Io l'avevo interpretata diversamente, forse alla luce del fatto che conosco sia il giocatore, che il DM, che il loro regolamento e modo di giocare, ma in effetti non m'ero reso conto della tua possibile interpretazione.

    Dimmi un gruppo di PG di 15 che non ha un buco portatile e una borsa conservante. 2.5 quintali d'oro è un mucchietto, l'oro pesa tanto al metro cubo: è un cubo da venti-venticinque centimetri di spigolo. Ce ne entrano centinaia in un buco portatile. E no, non serve il corpo per True Resurrection, non serve nulla. Se anche ci si limitasse a Resurrection, basta portarsi appresso un dito. E no, non vedo perché girare con tanti valori potrebbe attirare attenzioni indesiderate: stai girando esattamente con tanti valori quanto un qualsiasi personaggio di 15° livello, l'equivalente di 200kMO. Si attira quindi esattamente la solita attenzione che si attira essendo un PG di 15° livello. Con un buco portatile in tasca, come tutti i personaggi di 15° livello. E no, i viaggi non sono un problema: teletrasportarsi nella capitale è un incantesimo di quinto livello che qualsiasi mago di 15° ha sicuramente sul libro. E sicuramente in qualsiasi grande città vi sono pronti comodi sacchettini da 25k mo di polvere di diamanti. Perché? Perché altrimenti non costerebbero 25k MO.

    Non vedo oltretutto perché impegnarsi a renderlo complicato. Se si decide di giocare in un'ambientazione eroica, in cui la morte non è un problema maggiore di rompere la macchina, non ha senso creare poi complicazioni da contabile. Non rendere la vita facile ai giocatori è una verità universale per quanto riguarda le cose epiche e divertenti, rendergli difficili e noiose le cose facili e banali (vendere e comprare) è semplicemente un tentativo del master di adattare l'ambientazione a quello che lui ha in mente. In questo caso, un mondo in cui resuscitare è difficile ed eroico. Non lo è: in D&D ha un costo specifico, 25k MO.

    Se si vuole giocare in un'ambientazione in cui è difficile, si cambiano le regole ovviamente. Lasciarle apparentemetne uguali ma poi decidere che procurarsi un oggetto da 25k MO richiede uno sforzo da 100k MO, è arbitrario e confusionario. Se vale 25k MO deve richiedere uno sforzo da 25kMO, che può essere pagare 25kMO al negoziante O essere il premio per una miniquest che avrebbe dovuto pagare 25kMO. Se richiede una miniquest E sganciare 25kMO, si sta facendo pagare 50kMO. Se richiede una quest di due sessioni e pagare 25kMO, si sta facendo pagare 100kMO. Non si fa prima a dire esplicitamente "Nel mio mondo servono 100kMO di diamanti per la resurrezione", piuttosto che far passare una sessione ai giocatori a capire come ridurre in polvere un diamante (banale per qualsiasi gioielliere, ma non mi sembra il punto)?

    Guarda che, pur condividendo io parte del tuo discorso, mi pare che ci sia in esso una piccola confusione: VALORE e PREZZO non sono la stessa cosa. Ci sono esempi di questo nella vita di tutti i giorni: commercianti che gonfiano i prezzi, prodotti il cui prezzo sale o scende a seconda del luogo in cui lo compri.

    Una volta il PG di un mio giocatore è morto in una zona la cui città principale era vicina alle montagne, dove si trovavano numerosi insediamenti nanici noti per l'estrazione e lavorazione di pietre preziose. I PG hanno comprato facilmente i diamanti che servivano. Ma se la stessa cosa fosse capitata 10000 chilometri più a sud, in una zona desertica, non sarebbe stato così facile. Magari in zona non venivano prodotti diamanti; i PG vogliono viaggiare verso la città di cui parlavo prima? Bene, allora magari spenderanno che so, 20000 mo per il viaggio, prima di arrivarci, per comprare i diamanti, e poi pagheranno 25000 mo per i diamanti. Avranno speso 45000 mo per comprare diamanti del valore di 25000 mo; nulla di strano in questo, non sono io DM che sono sadico o crudele. Magari non avevano il teletrasporto, o chi lo aveva era proprio il mago, che è morto, o qualunque altra stupidaggine.

    Supponiamo ancora per un momento che i PG non abbiano teletrasporto: vanno nella più vicina città, ma in quella città non ci sono 25000 mo in diamanti, perché diamanti in quella zona non ce ne sono proprio. Oppure c'è un gioielliere che ha diamanti per un valore di circa 1000 mo, non di più, perché la città è lontana dalle zone di produzione di diamanti. Vogliono che un mercante locale faccia arrivare per loro dei diamanti dal nord? Bene, ma ciò costerà, e magari loro dovranno spendere 50000 mo per far arrivare 25000 mo di diamanti. Ciò non significa che io abbia deciso che per una resurrezione, nella mia ambientazione, ci sia bisogno di 50000 mo di diamanti, o di spendere 50000 mo; significa solo che, in quella situazione, è necessario spendere di più. Se si fossero trovati nella città montana di cui parlavo prima, avrebbero speso solo 25000 mo, nulla più, eppure si tratta della stessa ambientazione.

    Valore e prezzo sono ben distinti. Farò un esempio idiota, ma forse efficace: io abito ad Aosta. Se voglio comprare un manuale di D&D, non lo posso fare, perché l'unico negozio di GdR della regione ha chiuso qualche mese fa. Devo, per comprarlo, spendere dei soldi per farmelo spedire, oppure andare a Torino a prenderlo. Perciò, per comprare un Manuale, il cui valore, supponiamo, è uguale al prezzo di copertina, io devo spendere, magari, 10 € in più. Ciò significa che il mio manuale vale 40 € anziché 30 €, solo perché io ne ho spesi 40? Assolutamente no, continua ad avere un valore di 30 €, anche se, per procurarmelo, io devo spendere 40 €.

  4. Le idee sono invero molto belle, complimenti. Un possibile punto debole, secondo me, potrebbe essere il fatto che, a seconda di cosa fanno i PG, il fratello della PG abbia destini così diversi e contrastanti tra loro. Secondo me potresti, per rendere più unitario il tutto, e anche più coerente da un punto di vista di logica interna del mondo, stabilire una linea temporale che comporti il destino di questo PNG. Ovvero, per esempio, decidere che, se i PG non lo liberano (qualunque modo utilizzino per farlo) entro due giorni (o qualunque altro intervallo di tempo) dal loro arrivo in città, egli fuggirà nelle fogne, dove, se aiutato dai PG entro x tempo (dove x potrebbe essere un giorno, o un giorno e una notte) sarà in salvo, altrimenti sarà catturato da Io e torturato per y giorni (y potrebbe essere tre, per esempio), finiti i quali morirà. Così, in pratica, tu hai una linea temporale molto molto chiara, indipendente dai PG, di cosa succederebbe al PNG fratello se loro non intervenissero (fuggirebbe all'alba dell'esecuzione, nelle fogne, verrebbe catturato, torturato per tre giorni, poi morirebbe). Sta a loro interrompere, in qualunque punto, questa timeline; se non ci riescono, non stare a inventarti mille altre possibili soluzioni per far sì che loro lo incontrino. Nel mondo reale, si può anche non riuscire a trovare qualcuno in tempo.

    Comunque, ti rinnovo i complimenti per le ottime idee.

  5. Cioè, ho sbagliato io a morire per ciò in cui credevo? Queste sono le cose di cui preoccuparsi, non il costo o la difficoltà della resurrezione.

    Faccio presente (lasciando all'autore dell'intervento eventuali sue personali spiegazioni o ulteriori chiarimenti) che il sistema di gioco utilizzato da azael e dal suo DM, che conosco personalmente, è un regolamento ispirato ad AD&D, molto riveduto e profondamente modificato, nel quale una delle cose più evidenti è che la morte dei personaggi è un evento molto, molto più probabile e frequente, specialmente ai livelli medio bassi, che non nelle altre edizioni. Pertanto non c'è nulla di sbagliato nel morire per ciò in cui si crede, ma ciò non fa sì che la resurrezione diventi più frequente o più semplice da utilizzare di quanto non sia già di suo in quel regolamento.

  6. Avevo optato per tutti quei danni, poiché il personaggio doveva guadagnarsi a tutti gli effetti il rispetto totale dagli Azer. E poi sì, avevo pensato ad una possibile preparazione con incantesimi di riduzione, sennò ovviamente sarebbe stato potenzialmente letale per ogni PG di 6° livello. Ma la cosa sarebbe dovuta accadere all'oscuro degli Azer stessi, così che essi credessero che il personaggio meritasse a tutti gli effetti di divenire un loro consanguineo

    Perché imbrogliare, scusa? Il Personaggio dovrebbe essere investito di un onore che merita, non carpire quell'onore con l'inganno... A parte il fatto che gli Azer possono accorgersene, e infuriarsi, direi che è meglio mettere un requisito accettabile, che faccia meno danni, e far poi sostenere la prova al PG in modo onesto, magari anzi addirittura facendo in modo che debba sostenerla stando dentro un campo anti magia, in modo da impedire che possa imbrogliare e dimostrare di essere degno. Dopotutto gli Azer non sono stupidi, sanno bene che un incantatore si può proteggere con la magia, e quindi o lo considerano accettabile e giusto (ma non credo, per le ragioni esposte da Blackstorm), oppure prenderanno contromisure.

  7. Ormai diversi giorni fa ho inserito nella sezione download la scheda per D&D 3.5 da me sviluppata, frutto di anni di esperienza e di moltissime ore di lavoro. Come è naturale che sia, dopo che ho effettuato l'inserimento è comparso il messaggio che mi comunicava l'inserimento della mia scheda nella coda di moderazione. Il fatto che non sia stata ancora inserita significa che è stata ritenuta inadeguata o indegna di essere parte della sezione download del nostro forum? Io ho creduto che essa potesse essere utile a molti, qui sul forum, poiché dalle mie parti diversi già la usano.

    Scrivo non per lamentarmi, ma semplicemente per avere chiarimenti in merito a un procedimento (l'approvazione dell'upload) che non conosco, e che per la prima volta mi trovo ad affrontare.

  8. Il covo principale secondo me potresti metterlo, se non è un problema (io butto lì idee) in una grande tenuta fuori città, apparentemente solo sede di un nobilotto o di un ricco mercante, anzi, magari è davvero la casa di un ricco mercante, che però è in giro per il mondo (o magari lo era, poi è morto, anche solo per cause naturali, e invece la gilda ha mandato uno dei suoi in giro a fingere di essere il mercante, per far credere che questi sia ancora vivo, e poter continuare ad utilizzare casa sua come covo). La tenuta è collegata alla città da un tunnel sotterraneo, che permette ai ladri di tenere facilmente e velocemente sotto controllo le attività in città.

  9. sitting_duck_inn_by_fred73fr-d4fes2s.jpg

    Questa è l'immagine di una "locanda" (The Sitting Duck Inn) che ho trovato tempo fa; tale "locanda" è naturalmente solo una copertura per la sede della Gilda dei Ladri... Dacci un'occhiata, certo non sarà utile come gli ottimi consigli di nani (ai quali è difficile aggiungere qualcosa) ma potrebbe farti comodo ugualmente.

    Aggiungerei, ancora, solo un paio di cose:

    • Una stanza, magari nascosta dietro una porta segreta (un'idea potrebbe essere la parete di un caminetto, semplice ed efficace) che funga da sala delle riunioni per i ladri più importanti, quando si debba discutere di affari molto, molto segreti
    • Una o più "uscite di sicurezza", diciamo almeno due, di cui una per tutti e una negli alloggi del capo, che potrebbero essere porte segrete che danno su un edificio vicino (per esempio, dai sotterranei della Gilda all'adiacente cantina di una taverna, o addirittura di una casa privata, in stile Arsène Lupin), tunnel sotterranei che portano fuori città, nelle fognature, in un altro edificio, a tua scelta, oppure semplici aperture sul tetto, per fuggire saltando da un tetto all'altro della città, e chi più ne ha più ne metta...

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  10. C'è anche il rovescio della medaglia però: la considerazione che la serie sfortunata di tiri è sempre in agguato e quindi magari sarebbe meglio non far fare scemenze al PG cui si è tanto affezionati... In quel caso la domanda sarebbe "preferisci stare attento a ciò che fai e dici o dover costringere il gruppo a farsi un mazzo così per resuscitarti il PG morto?"...

    Ci sono DM a cui non piace che i PG agiscano in base al principio "tanto se muoio, il chierico mi resuscita e dovrò solo dargli un po' di soldi"...

    Io sono uno di quei DM, peccato che cose del genere nei miei gruppi non succedano. Innanzi tutto, perché i miei giocatori generalmente sanno che ci tengo molto all'interpretazione e all'evitare ogni forma, più o meno pesante, di metapensiero del gioco. Anzi, sovente sono talmente abituati a interpretare realisticamente che nemmeno ci pensano, prima di morire, che poi potrebbero usare un incantesimo di resurrezione. Per di più, io trovo che le limitazioni fornite dalla descrizione stessa dell'incantesimo - come già detto da altri - siano più che sufficienti: trovare tutti quei diamanti non è facile, e sufficiente di per sé già a rendere difficoltoso il lancio dell'incantesimo. Non mi soffermerò sulle altre limitazioni, ma aggiungerò che, sovente, i miei giocatori fanno in modo che i loro PG agiscano, nei confronti del compagno morto, in modo il più realistico possibile. Mi spiego: se muore il mago del gruppo, con loro sin da quando erano dei pivelli sconosciuti di primo livello, che ha salvato il fondoschiena a tutti almeno una volta con i suoi incantesimi e che è sempre stato la "mente" del gruppo, i PG saranno probabilmente intenzionati a fare tutto il possibile per riportarlo in vita; se muore il mezzorco guerriero che ad ogni fermata in città si cacciava nei guai, cacciando nei guai anche il gruppo, perché si infilava in una rissa, in un postribolo, in una bisca, o simili, per di più cercava sempre di accaparrarsi la parte più grossa di tesoro e rifiutava di usare il proprio denaro per gli altri quando ne avevano bisogno, ecco allora che molto probabilmente il gruppo, pur essendo dispiaciuto perché si trattava pur sempre di un compagno di avventure, sarà assai meno propenso a spendere vagonate di risorse e di tempo per addentrarsi in quest pericolose per riportarlo in vita.

    Raramente ho avuto problemi con gli incantesimi di resurrezione, direi che i gruppi si autoregolano, il più delle volte, e anche quando non lo fanno, un'interpretazione letterale della descrizione dell'incantesimo è più che sufficiente.

  11. Sono stato assente dal forum per qualche mese, ora rieccomi qui. Ho scritto un post nella sezione "Mi presento", per annunciare il mio ritorno, come avevo visto fare da molti, tempo fa. Tuttavia la discussione, come anche altre, nella stessa sezione, è stata subito chiusa, senza che vi fossero risposte, cosa che non avevo mai visto capitare.

    Posso domandarne la ragione, giusto perché è una cosa, per me, almeno, insolita? Vorrei essere sicuro di non aver infranto alcuna regola o consuetudine consolidatasi durante la mia assenza.

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