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Deda

Ordine del Drago
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Obiettivi di Deda

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Apprendista (3/15)

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Punti Esperienza

  1. Deda

    La nostra storia...

    IL simpatico uomo che Jendal aveva chiamato dalla locanda usci' e si dresse verso l'altra locanda in cerca della donna di cui Jendal aveva fatto riferimendo mimando buffamente l'imagine di essa. L'uomo entro' cercando di dare il massimo della sua immagine anche se in realta',non era proprio un granche'anzi non era proprio per niente bello . Appena entrato grido': "E' qui la bella pupa che mi aspetta?" e senza nemmeno guardarsi attorno si diresse verso il bancone dal quale spuntavano guardacaso due belle colline. Era piegata a meta' e dal bancone si vedevano solamente due cose che spuntavano. Quindi si avvicino' e si mise con il gomito meta' sul bancone e meta' che sporgeva. "Ehi bella!" Lei si alzo',in realta' le cose che spuntavano era soltanto una parte di braccio,una donna sui 200kg gli si paro' davanti e senza che lui potesse dire niente lei disse: "Ciao bel maschio cosa vuoi?" Lui imbarazzato e inorridito dalla facia brufolosa della donna disse: "Ehm niente" Poi camminando veloce verso l'uscita chiuse la porta sbuffo... "Maledetto sia quello che mi ha detto di andare in sto posto." Jendal da dietro il cespuglio con il suo amico intanto stava osservado la scena ridendo.........
  2. Deda

    La nostra storia...

    «Il passo lungo, ciondolante, accompagna Jendal ogni volta che sbarca in qualche porto. Lo si nota subito: l'ampia benda rossa a fasciargli fronte e capo, copre in parte i lunghi capelli biondi legati a ciocche dalla salsedine e ornati con pietre colorate e piccoli monili, ognuno a ricordo di ogni suo abbordaggio. L'incolta e rada barbetta completa il volto in cui spiccano i vivaci occhi scuri. I caratteristici movimenti delle mani ne sottolineano la stravaganza del carattere.La lunga giacca di pelle consunta copre in parte due cinturoni. Quello ai fianchi regge la spada mentre sull'altro, messo a tracolla, è agganciata la faretra e un lungo arco. A ricordo della notte in cui diventò pirata conserva ancora l'anello che il suo re gli aveva donato prima del viaggio.» Si diresse verso quella che sembrava una locanda e ci entro'. Vide all'interno un uomo e decise di prenderlo di mira. Non c'erano solo lui e il suo "amico"ma anche delle donne e delle ragazze. Poi si diressse verso il suo nuovo amico e disse: "Aha! Allora hai notato come mi guardavano le pulzelle... beh, d'altronde, modestamente, guarda che bel faccino..." Così Jendal canzonò l'amico mostrandogli, con impostata, finta eleganza, il suo profilo. "Ebbene dunque,la mia persona acconsentirà a tutto quanto da Voi chiesto... oh, noblesse oblige!" In un teatrale gesto tragico si portò il dorso della mano alla fronte mentre con l'altra si apprestò ad aprire la porta. Qualcuno, dall'interno, lo anticipò le sue parole. Erano in due e, a giudicare, dalle concitate parole, anche loro, come molti là intorno, parlavano di una festa in un'altra locanda. "Vieni con me?"disse Jendal al suo amico. Lui annui' . i due prodeguirono sul viale della citta'. Hai visto, hai visto?" disse Jendal al suo amico indicando i due uomini usciti dalla taverna. "No! Il signorino vuole fare il galantuomo con le signore. E' da maleducati lasciare aspettare. Ma insomma! Che razza di p..." Jendal si avvide che stava lasciando correre troppo velocemente la lingua. La recuperò al volo: "p...escatore, intendevo dire pescatore... sei... ehm... dai..." La buttò sul pietoso per cambiare tono "...eddai... si beve... e ci saranno altre donne... e... capisci, sono un elfo..." Casualmente, gli occhi vivaci dell'elfo, volendo evitare lo sguardo dell'amico, si mossero alla ricerca di un altro punto da dove sbirciare in un altra locanda . Dentro, intravide solo un piccolo uomo. Dei suoi compagni nessuna traccia. "...e... e poi là dentro c'è solo il piccoletto. Mi sa che anche i suoi amici hanno preferito l'altra locanda... su ragazzi..." All'improvviso, un pensiero sfiorò la mente dell'elfo. Si affacciò alla porta della locanda. "Psst...ehi tu... psst... Messer piccolo..." bisbigliò per richiamare il piccoletto dal cappello piumato. Avuta l'attenzione di quello, gli mimò le forme di una donna seguito da un eloquente gesto di abbondanza e indicando in direzione dell'altra locanda. Era sicuro di una pronta reazione del mezzuomo. Si divertiva cosi' prendendo in giro le persone,ma questo era solo l'inizio.
  3. Deda

    La nostra storia...

    «Il passo lungo, ciondolante, accompagna Jendal ogni volta che sbarca in qualche porto. Lo si nota subito: l'ampia benda rossa a fasciargli fronte e capo, copre in parte i lunghi capelli biondi legati a ciocche dalla salsedine e ornati con pietre colorate e piccoli monili, ognuno a ricordo di ogni suo abbordaggio. L'incolta e rada barbetta completa il volto in cui spiccano i vivaci occhi scuri. I caratteristici movimenti delle mani ne sottolineano la stravaganza del carattere.La lunga giacca di pelle consunta copre in parte due cinturoni. Quello ai fianchi regge la spada mentre sull'altro, messo a tracolla, è agganciata la faretra e un lungo arco. A ricordo della notte in cui diventò pirata conserva ancora l'anello che il suo re gli aveva donato prima del viaggio.» Si diresse verso quella che sembrava una locanda e ci entro'. Vide all'interno un uomo e decise di prenderlo di mira. Non c'erano solo lui e il suo "amico"ma anche delle donne e delle ragazze. Poi si diressse verso il suo nuovo amico e disse: "Aha! Allora hai notato come mi guardavano le pulzelle... beh, d'altronde, modestamente, guarda che bel faccino..." Così Jendal canzonò l'amico mostrandogli, con impostata, finta eleganza, il suo profilo. "Ebbene dunque,la mia persona acconsentirà a tutto quanto da Voi chiesto... oh, noblesse oblige!" In un teatrale gesto tragico si portò il dorso della mano alla fronte mentre con l'altra si apprestò ad aprire la porta. Qualcuno, dall'interno, lo anticipò le sue parole. Erano in due e, a giudicare, dalle concitate parole, anche loro, come molti là intorno, parlavano di una festa in un'altra locanda. "Vieni con me?"disse Jendal al suo amico. Lui annui' . i due prodeguirono sul viale della citta'. Hai visto, hai visto?" disse Jendal al suo amico indicando i due uomini usciti dalla taverna. "No! Il signorino vuole fare il galantuomo con le signore. E' da maleducati lasciare aspettare. Ma insomma! Che razza di p..." Jendal si avvide che stava lasciando correre troppo velocemente la lingua. La recuperò al volo: "p...escatore, intendevo dire pescatore... sei... ehm... dai..." La buttò sul pietoso per cambiare tono "...eddai... si beve... e ci saranno altre donne... e... capisci, sono un elfo..." Casualmente, gli occhi vivaci dell'elfo, volendo evitare lo sguardo dell'amico, si mossero alla ricerca di un altro punto da dove sbirciare in un altra locanda . Dentro, intravide solo un piccolo uomo. Dei suoi compagni nessuna traccia. "...e... e poi là dentro c'è solo il piccoletto. Mi sa che anche i suoi amici hanno preferito l'altra locanda... su ragazzi..." All'improvviso, un pensiero sfiorò la mente dell'elfo. Si affacciò alla porta della locanda. "Psst...ehi tu... psst... Messer piccolo..." bisbigliò per richiamare il piccoletto dal cappello piumato. Avuta l'attenzione di quello, gli mimò le forme di una donna seguito da un eloquente gesto di abbondanza e indicando in direzione dell'altra locanda. Era sicuro di una pronta reazione del mezzuomo. Si divertiva cosi' prendendo in giro le persone,ma questo era solo l'inizio.
  4. Deda

    Due risate con D&D

    si e' vero pero' a volte qundo si organizzano le partitone di mezzanotte alcune volte al master mancano le ideee e percio' i pg nn si divertono
  5. Deda

    Due risate con D&D

    qesto e' completamente pazzo vuole imparare le regole....e non sa giocare? prima di diventere un master ce ne vuole di tempo.....io pero' quando ho provato a masterizzare con un gruppo di miaei amici mi sono detto che e' piu' divertente fare il pg
  6. Deda

    Due risate con D&D

    ah ah ah vorrei conoscerlo!!!
  7. Deda

    Due risate con D&D

    da semmpre e' che noi non le vediamo..........
  8. Deda

    Due risate con D&D

    Belle tutte e due...ma la prima...chi e' quel pers. cosi' scmemo
  9. Deda

    Due risate con D&D

    l'aveva sfondata troppo forte,le due zolle si era no rotte ,un terremoto,la casa e' caduta,lui e' morto,no non no.... il master non aveva piu' voglia di giocare
  10. Deda

    Due risate con D&D

    Se il master vuole fregarti ....lo fa...se non vuole....in qualche modo lo fa lo stesso no?
  11. Deda

    Due risate con D&D

    Ke fico immaginarselo
  12. Deda

    Due risate con D&D

    questa storia nnbisogna metterla in 4 risate ma in casi straordinari
  13. Deda

    Due risate con D&D

    E come e' finita la tragica storia?
  14. Deda

    Due risate con D&D

    Il chierico e' il pg + migliore
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