Personalmente ricordo una vecchia edizione di D&D venduta in una grande scatola tipo gioco da tavolo, con miniature cartonate e regolamenti che sembravano pensati più per il dungeon crawling che per l’interpretazione di un personaggio. Anche oggi, gran parte delle regole è incentrata su combattimenti, poteri, ricompense, e poco o nulla viene spiegato su come ruolare davvero, gestire i conflitti interiori, costruire dialoghi o sviluppare relazioni tra i personaggi. Certo, col tempo e grazie anche agli actual play e agli show moderni, si è diffusa una sensibilità maggiore verso la teatralità e la narrazione. Ma se si cerca un gioco nato con quel tipo di profondità interpretativa, guarderei più a titoli come La leggenda dei Cinque Anelli. D&D non è HeroQuest, ma è innegabile che si presti benissimo ad essere giocato come HeroQuest: mostri, tesori, dadi, mappe e via. Poi ovviamente tutto dipende dal tavolo. Se giochi con un gruppo che vuole solo spaccare porte e collezionare loot in allegria, D&D va benissimo così. Basta sapere cosa si cerca.