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  1. Ah ah che bell'excursus !! Alcune delle meccaniche me le ricordavo, altre mi sono tornate in mente solo dopo averle lette. Il 18/00, la velocità delle armi, gli incantesimi persi se venivi colpito....bellissimo resoconto. Certo che si poteva spiegare ai millenials cos'era la THAC0 (to hit armor class 0): quanti scervellamenti per capire se avevi colpito o no... robe da pazzi. Eppure, anche se come l'autore del brano afferma, non ci giocherei più tant'era approssimativo rispetto alle nuove edizioni (la 3° era già l'esatto opposto, ai limiti della giocabilità secondo me, da avvocati penalisti aggiungerei), rimane in me quel fascino del vero GDR. Si poteva fare di tutto, potevi immaginare e descrivere qualsiasi situazione, compiere qualsiasi azione (saltare sulla testa dei nemici, appendendosi al lampadario per volare su un balcone) tanto alla fine il Master ti diceva "fai una prova di destrezza".... e finiva li, riuscivi o meno, al 1° liv come al 18° (che era il max.) Molta più fantasia, molta più liberta, molto più gioco di ruolo. Oggi ci sono le regole che stabiliscono se puoi muoverti di un quadretto o meno! Decisamente meccanico, decisamente asettico. Il combattimento è diventato il 90% del gioco e ogni combattimento una serie di regole da applicare, di infiniti manuali. Ricordo quando in una sera facevamo 3 o 4 combattimenti: oggi ne facciamo uno in 3 o 4 sere. Qualcosa, nel meccanismo, deve essersi inceppato (oppure siamo diventati vecchi). Ma in ogni caso non tornerei indietro. Ad ogni modo fa piacere rivedere l'evoluzione del gioco e delle regole, come si è tentato di migliorarle e/o modificarle nel corso delle varie edizioni. Credo però che oggi, a differenza di decenni or sono, per un vero neofita, comprendere a fondo il regolamento sia cosa ardua ed infatti sento sempre di più di ragazzi che "provano" D&D per 2/3 sessioni e poi abbandonano. Essersi avvicinati a questo mondo con Advanced ci ha permesso invece di assimilare pian piano tutte le meccaniche e di arrivare a gestire facilmente i vari cambi di edizione senza eccessivi traumi (se non per i portafogli). Ad oggi riteniamo, come gruppo, la Quarte edizione la più bilanciata e giocabile. Ringrazio l'autore dell'articolo per avermi riportato alla mente emozioni di tanto, tanto tempo fa.
  2. Salve a tutti, sono nuovo del forum , mi chiamo Emanuele. Premetto che sono molti anni che gioco con il mio gruppo a D&D : dalla prima edizione, il che la dice lunga sulla mia età e quella dei miei amici Comunque, Dopo aver passato anni su tutte le versioni di D&D ormai da 5/6 giochiamo alla 4° che abbiamo ritenuta (come gruppo) quella con il maggior equilibrio tra complessità delle regole e fluidità di gioco (la 3.5 era da avvocati penalisti) Fin' ora, tra manuali originali in inglese e compendi alle regole non abbiamo mai trovato problemi di sorta e il tutto si riduce, come scritto proprio sul manuale a "se non c'è scritta l'eccezione si applica la regola base". Stasera però, per la rima volta, si è creato paradosso sapziotemporale che potrebbe distruggere il mondo... tanto per citare vecchi film. Mi spiego: Come da figura il mostro A attacca il giocatore B. L'attacco attiva una reazione immediata da parte di B (ci è chiarissima la differenza tra interruzione e reazione). Quindi, dopo essere stato colpito, il giocatore B, con la sua reazione immediata, interrompe il round di A e lo contrattacca con un attacco a distanza 5. Qui nasce il dilemma. Essendo il contrattacco un "renged 5", di sua natura provocherebbe un attacco di opportunità da parte del mostro C (attacchi a distanza effettuati in mischia). Tra l'altro il potere NON specifica, come di solito accade, "l'attacco non provoca attacchi di opportunità" (potere: vera nemesi, paladino 15, manuale giocatore 1). Su tutti i manuali, sia italiano, sia inglese, sia i compendi, si legge: "un personaggio può effettuare soltanto un'azione di opportunità DURANTE il turno di ogni altro combattente, ma può effettuarne un numero indeterminato nell'arco di un round" pag. 287 man. gioc. due interpretazioni: SENSO STRETTO: B esegue un'azione di opportunità (reazione immediata) durante il TURNO di A. Il suo attacco Renged 5 GENEREREBBE un'attacco di opportunità, ma in realtà, non essendo il suo turno (di B ) il mostro C non ha diritto all'azione di opportunità. oppure SENSO LARGO: supposto quanto sopra, C esegue un attacco di opportunità durante il turno di "ogni altro combattente" (nella fattispecie il suo collega A ) ed effettua l'attacco di opportunità su B come scritto nel manuale (provocati da attacchi ad area e/o a distanza effettuati in mischia). In sostanza: un'azione di opportunità (attacco di opportunità, di C) può interrompere un'altra azione di opportunità (reazione immediata di B ) durante il turno di A ???? qualcuno dice si ("durante il turno di ogni ALTRO combattente"), qualcuno no (non essendo il turno di B, C non può compiere attacchi di opportunità su di lui). Non riusciamo a venirne a capo... abbiamo fatto le 2,43 ed è ora di andare a nanna. grazie in anticipo per chi si cimenterà nella risposta. buon D&D a tutti
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