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sleepingcreep

Circolo degli Antichi
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  1. Il problema è che ora attaccherà o me o Markus. Penso che faccia un attacco fisico, perché se no si becca un attacco di opportunità. Quindi farà danni a me o a lui. Il che vuol dire che per telare ci beccheremo un attacco di opportunità noi. Se ribecca la stessa persona, però, c'è il serio rischio che ci lasci le penne. Attaccare corpo a corpo è stata una pessima idea... ed era la mia idea.
  2. Poteva essere anche l'anno del Rock: anno d'oro peraltro.
  3. Per curiosità... che età avete? Ho la percezione di essere il più vecchio, coi miei 33 anni...
  4. In realtà, tecnicamente, sei tu che ci candidi a essere dei kebab di elfo e umano...
  5. Eh, pure io, ma non lo abbiamo preso pur avendo fatto tiri alti, abbiamo provato con le buone e non ci ha cagati... penso che sia meglio darcela a gambe o cercare aiuto. Oh, io ho fatto 14 per colpire al primo giro (+3 =17) e temo che, se pure riesco a colpirlo avrà un boato di PF. La situazione è messa abbastanza male: da giocatore di Ultima Torcia, io direi che bisogna comprendere quando un avversario è troppo forte e darsela a gambe...
  6. Non è molto onorevole, ma... se damo?
  7. "cosa cacchio di diavolo... " pensò Burke, ma poi si fermò: diavolo era la parola giusta. Il combattimento ravvicinato non era la sua specialità, ma come diceva sempre sua nonna "una volta che hai cominciato a ballare, non puoi certo fermarti di botto senza che sia finita la musica". Si affidò alla sua buona stella, mentre caricava il colpo successivo, sperando non fosse bloccato come il precedente.
  8. Domanda: quanto ci metto a rimontare l'arco?
  9. Beh, purtroppo non ho l'arco montato e non ho neppure altre armi, quindi mi tengo i danni non letali. Meglio inabile che vivo e vegeto. E poi potremmo cavare informazioni da un inabile... Se rimaniamo vivi...
  10. Burke è ora molto perplesso. A Forte Metallo ha visto cose... cose orribili, aggirarsi nelle profondità. Cose che sarebbero dovute essere morte... Se è veramente opera dei Sacerdoti del Dio della Morte, la ricompensa è l'ultimo dei problemi. "Sarà meglio preparare i miei compagni o qui si metterà molto, molto male" pensa. Poi si rivolge all'uomo "Buon uomo, mi impegno a capire cos'è successo alle spoglie di suo figlio e, se possibile, dargli degna sepoltura. Tuttavia, se la mano del Dio della Morte è scesa su queste terre, ho paura che ci servirà un aiuto più concreto oltre a queste monete. Viveri e cure, se ci sono, o almeno qualcuno che possa fornirle a un prezzo ragionevole." Cio detto, si rivolge ai suoi compari: "Se accettiamo, signori, ci serviranno torce, razioni, cure e corde. Le montagne qui intorno brulicano di feccia... E non parlo solo di morti che risorgono dalle tombe" .
  11. L'estrema sicurezza con la quale questo tizio ignora le minacce non piace per niente a Burke. Dev'essere abituato a qualcosa di peggio di quattro tizi pericolosi e incazzati. Questo lo fa riflettere. Non è tipo da dare il primo colpo, però. "Vediamo cosa fa, alla fine siamo in quattro... dubito che riesca a sfuggirci facilmente, alla fine è solo un uomo... o no?". Poi si rivolge allo sconosciuto "Amico, non so cosa diavolo stai cercando, ma secondo me hai trovato guai..."
  12. Le vesti da Chierico impediscono a Burke di cedere all'alcol facilmente, mentre l'odoraccio di sidro andato a male gli chiude definitivamente lo stomaco. Sarà anche alcol gratis, ma se lo possono tenere. Alla richiesta del Capitano di avere del rum, Burke immagina solo che squallido piscio di goblin potranno servirgli... ma comunque sono fatti suoi. Il Signore della Luce lo perdoni, quel tizio non si regola per nulla. Quando poi il "capitano" comincia a interrogare Gandolfo, Burke capisce immediatamente dove vuole andare a parare e rincara la dose: "Il Signore della Luce ha molte strade, fratello Gandolfo, ma nessuna di queste è completamente incognita. Aiutaci a rischiarare questo mistero, non lasciarci nell'oscurità dell'ignoranza. Essa è figlia del Signore della Morte, e sono certo che tu non voglia seguire la via delle tenebre..."
  13. Il sorriso del tizio è veramente inquietante e mette quasi i brividi a Burke. Ma nella sua vita ne ha affrontate di cose, non sarà certo uno odioso a caso, in inferiorità numerica, a rappresentare un problema. Agitando il tubo che ha recuperato da terra, si rivolge al malcapitato e, con aria minacciosa, gli fa "Buonsempre, messere, io e i miei amici abbiamo avuto l'impressione che abbia perso qualcosa e che la cercasse nella nostra direzione. Ci può dire come possiamo aiutarla? "
  14. "Le cose non si mettono mai bene, quando dipende dal caso" pensa Burke mentre raccoglie il tubo sa terra e si lancia dietro ad Alex. Poi, correndo, si rivolge all'elfa: "Ehi Nèphely, tu non ti unisci alla festa? "
  15. Non sono mai stato un tipo socievole e questo brulicare di umani certo non mi aiuta a essere a mio agio. Sono arrivato in questo cesso umano solo per sfuggire alla vita di me##@ che facevo a Forte Metallo, tra urla di prigionieri e strane presenze nelle profondità. Ed eccomi qua: non amo gli umani, non amo gli elfi, non amo i nani. Bella merda. Ieri sera mi sono rifugiato in una taverna, senza denaro e senza nulla di preciso da fare: ho visto questo spaccone ubriacarsi come una bestia e ciarlare di avventure, così mi sono detto Porca puttana, Edmund, non hai mai alzato un dito per aiutare gli altri, magari è la volta buona che ti pulisci la coscienza. E così ho accettato di seguire questo fantomatico capitano in questa folle impresa. Lo spettacolo che sta offrendo Trincaduro alla folla sembra funzionare, quindi decido di stare al gioco: "Signori il pericolo che vi attanaglia è certamente grande, ma noi... beh, sappiamo il fatto nostro in fatto di avventure: io sono Edmund Burke di Forte Metallo e ne ho viste di cose... oh, sì, miei signori... Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi! E vi assicuriamo, signori, che la mia ascia è pronta a difendervi e a portare la pace e la giustizia in queste lande dimenticate dalla Baronia!"
  16. Burke segue il ragionamento dei suoi compagni e annuisce con un sorriso a Markus: dal poco che ha visto, di certo è lui il più indicato a prendere ad agire di soppiatto. Non può fare molto per prendere di sorpresa l'osservatore nascosto, ma di certo rimanendo lì aumenterebbe i suoi sospetti. Quindi, al richiamo di Flint, risponde con un sonoro "Certo, mastro Flint, arrivo subito, ma dato che ci vorrà un po' e rischio di annoiarmi, stavo giusto chiedendo alla mia amica di allietare il nostro lavoro con una bella canzone." Poi, mentre Flint si avvia verso la macchina, aggiunge sottovoce "Lo seguo o si insospettirà, ma all'occorrenza sarò subito da voi". Detto ciò, si avvia verso la macchina e comincia a lavorarci, curando di avere a portata di mano un grosso tubo da usare come arma, nel caso le cose si mettessero male.
  17. Burke cerca di scorgere l'uomo che preoccupa i suoi sodali e, nel frattempo, si rivolge a loro dicendo "Ragazzi, bisogna fare in modo di aggirarlo e prenderlo alle spalle senza che se la dia a gambe. Potrei dire a Flint che mi servono dei cavi nuovi e propormi di andarli a comprare, in modo da aggirarlo e prenderlo di sorpresa. Nel frattempo, voi potreste attirarlo in qualche modo..."
  18. Sì, scusa, giornata di mer**.
  19. Burke sogghigna al "ci siamo abituati" di Flint: ne ha viste anche lui un po' di cose strane... come lo strano confronto che stanno avendo i suoi improvvisati amici, proprio davanti a lui. Senza pensarci molto, si rivolge a Flint "Mastro Flint, vi aiuterò immediatamente a riparare l'impianto elettrico di questo... gioiellino... ma ho bisogno di chiarire una cosa con i miei compagni, mi dia giusto qualche minuto". Senza aspettare una risposta, prende un panno e si asciuga le mani dal grasso, poi rivolge il passo verso i suoi amici. Una volta raggiunti, dice a voce alta "Ehi, amici, mi sa che ci vorrà un po'" per poi aggiungere sottovoce "Non ci vuole un genio per capire che c'è un problema... allora, qual è?".
  20. In questo caso prendo 20, allora.
  21. La pioggia che comincia a ticchettare sull'uniforme di Burke non smorza di un minimo il suo entusiasmo: lavorare su un motore, per quanto sfasciato, è sempre una gioia per lui. Anzi, più sfasciato è, più gioia gli da. "Beh, signore, non contavamo certo che facesse qualcosa per noi, senza fare qualcosa anche per lei. Quanto alla mia uniforme, vedo che ci vede lungo: Corpi Speciali, al servizio della mia gente." Detto questo si mette immediatamente al lavoro sull'auto che gli indica Flint. Mentre si mette al lavoro sull'automobile, però, aggiunge "Giusto per capire, mastro Flint... cosa ci può aspettare là fuori?".
  22. L'odore di olio motore e grasso gli fa sempre bene al cuore. Almeno più di quanto gliene faccia ai polmoni. Burke si avvicina all'officina di Flint con l'occhio curioso di un esperto, cercando di capire che tipo di automobili ripari il meccanico e per quale tipo di uso e clientela. Poi, dopo un cenno d'intesa ai suoi improvvisati compari, si rivolge al titolare dell'officina sfoderando il suo sorriso più diplomatico: "Buonsempre mastro Flint, ci è giunta voce che la città ha un problema con l'acquedotto e che voi potreste darci una mano a risolverlo... "
  23. "Magari stavolta la fortuna tira dalla mia parte" pensa Burke mentre si alza e paga per sé e per l'elfa: lo fa in modo del tutto naturale, non per piaggeria o per presunta galanteria. Lo fa senza neanche chiederlo o darlo a vedere. Semplicemente perché gli va. Mentre si avvicina al bancone, però, nota la mano attaccata alla fondina del nuovo commensale... come aveva detto di chiamarsi? D'istinto, si volta cercando nella sala eventuali minacce.
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