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sleepingcreep

Circolo degli Antichi
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  1. Burke non sapeva quanta esperienza delle terre selvagge avessero i suoi compagni. Di certo, però, il sale in zucca non mancava a nessuno di loro. Lui era abituato a fare di testa sua e a vivere da solo, in autosufficienza: stavolta, però, non era così e non poteva mettere a repentaglio la vita dei suoi compagni con leggerezza. "Perfetto - disse, alla fine - direi che avete tutti ragione. Facciamo così: io, Alex ed Ella andremo a controllare il casolare. Se è tutto ok, Madama Nèphely e Markus porteranno l'auto lì. Poi, se avanza luce, prepareremo un fuoco e ci accamperemo. Altrimenti... beh... ci arrangeremo senza fuoco. Che ne dite?" ciò detto guardò i suoi compagni, specialmente Alex e Nèphely, dai quali si aspettava maggior partecipazione - vai a capire perché.
  2. "Alex ha ragione, non possiamo stare in mezzo alla strada... " disse Burke, mentre rovistava nel bagagliaio dell'auto e tirava fuori coperte e tenda. "Qualcuno dovrà montare la guardia, però, perché potrebbero tentare di sottrarci l'auto... O peggio... " ciò detto si incamminò verso il bosco, pronto a far legna, in modo da avere qualcosa con cui accendere un fuoco non troppo visibile ma che desse calore.
  3. "Finalmente possiamo sgranchirci un po' le gambe... " disse Burke, fermando la macchina e guardandosi in giro con attenzione. Poi si diresse verso il bagagliaio dell'auto: per qualche assurda ragione aveva dimenticato di controllarlo...
  4. Mo se ci fermano trovano la troca nel bagagliaio...
  5. Se nessuno la vuole, la tengo io. Master, mi ricordi le statistiche delle armi?
  6. "Che strada di m€rd@... " pensò Burke mentre evitava l'ennesima buca. Non che le strade da dove veniva lui fossero meglio, ma era solo per rinforzare il concetto. Poi si rivolse ad Alex "Temo che la velocità sia obbligatoria: se superassi gli 80 ci ribalteremmo in un attimo, con questa carriola... Ad ogni modo, comincia a fare buio. Non credo sia il caso di farlo qui, ma devo chiedervelo: vogliamo fermarci e riposare?"
  7. Questo posto è marcio e maledetto... lo sento nelle ossa, fin dentro. È una miniera, ma è come se qualcosa fosse sbagliato... Signori, temo che ci sia qualcosa di peggio della terra marcia ad appestare questo posto... state in guardia e, qualunque cosa accada, pregate il Signore della Luce, che guidi la vostra mano... ciò detto, avanzo verso il buio, tenendo la mia fida torcia in alto, a rischiarare la strada.
  8. Io prenderei una pistola, che non si sa mai Per quanto riguarda la cassa comune, ok, sono con @Kehr. La mia scheda la trovate qui: https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=1405050
  9. A Burke vennero immediatamente in mente le parole di sua nonna "Il caso non fa regali: quando ti sembra che qualcosa sia fatto di proposito, probabilmente è destino" e decise quindi di non farsi troppe domande. Inoltre, se il meccanico aveva fatto tutta quella strada per mettere fretta a degli sconosciuti, la situazione doveva essere critica anche per lui. " Mastro Flint, il vostro arrivo è provvidenziale, stavamo giusto cercando di capire come arrivare alla fonte del problema. Per quello che mi riguarda, una volta fatto il pieno, possiamo procedere. "
  10. "Quest'elfa ha un potere di persuasione fuori dal comune... " pensò Burke mentre rinfoderava il suo arco. Poi si rivolse ai suoi compagni e disse "Cavolo, a quanto pare qualcuno ci ha disegnato un bersaglio enorme sul fondoschiena! D'accordo, io controllo se c'è benzina, ma se non ce n'è, temo sia sconsigliabile andarla a recuperare in città, a questo punto... " ciò detto si avviò verso l'auto e cominciò a analizzare il serbatoio.
  11. Scusatemi, ho avuto una serie di imprevisti. In generale ho sempre postato con costanza, se dovesse ricapitare, avvertirò per tempo.
  12. Non l'ho segnato, ma lo tengo a mente.
  13. Vedendo Trincaduro frugare tra pale e picconi Burke si accigliò... Solo un umano poteva pensare che simile ciarpame valesse il tempo e il peso di essere trasportato. Si rivolse quindi ai suoi compagni improvvisati e disse, facendo cenno con la torcia, "Amici miei, direi che è giunto il momento di avanzare..." e ciò detto, si avviò verso l'apertura nel muro.
  14. Il livello di sopportazione del ranger era sceso a livelli infimi... Fidando che i suoi nemici non fossero così saggi e, soprattutto, che i suoi compagni fossero pronti all'azione come era parso nel vicolo, incoccò una freccia e fece fuoco verso l'avversario più distante, in modo che Ella e chiunque volesse andare in corpo a corpo avesse qualcuno da stendere.
  15. La situazione si faceva piuttosto complicata, al piano di sotto: Burke si chiese se forzare la porta fosse possibile e, nel caso, quanto tempo avrebbe richiesto... perdere troppo tempo nello scassinare o abbattere la porta avrebbe potuto significare far morire i suoi compagni e perdere qualsiasi vantaggio dovuto al numero... in sostanza, lui e l'elfa sarebbero stati spacciati. Decise di non rischiare: prenderli dall'alto, certo, poteva dargli un vantaggio significativo, ma non era l'unico apporto che potevano dare alla battaglia. Guardò Nèphely e disse "Mia signora, temo che la nostra scelta non sia stata saggia. Urge che torniamo a dare supporto ai nostri compagni." e così dicendo si avviò verso la porta principale, cercando di trovare una posizione rialzata dalla quale tirare, qualora quei balordi avessero sfondato.
  16. "Certa gente non impara mai quanto è fortunata a rimanere viva... " disse Burke, citando le parole di sua nonna. Ora il Ranger era molto arrabbiato e questo voleva dire che doveva fare dl di tutto per rimanere lucido. Si guardò intorno e vide le scale. Con un po' di fortuna ci sarebbe stato un punto ideale per far diventare i suoi assalitori degli eleganti appendiabiti. Guardò Markus, che stava analizzando la scena, e disse "Io vado di sopra e cerco un buon punto per colpire, magari ne butto giù un paio prima che ci raggiungano..." e si avviò in fretta per le scale.
  17. Burke guardò i suoi compagni con compassione. Poi aggiunse sottovoce "Dubito che ci daranno fastidio. Se avessero voluto attaccarci, lo avrebbero già fatto. Come vedete, sono nemici di queste bestie immonde, figlie del dio della Morte, quasi quanto noi. Proseguiamo, dico io, ed evitiamo il contatto.
  18. "Ecco quello che succede a lasciare in vita gli str#0%zi..." pensò Burke mentre cominciava pazientemente a comporre il suo arco, cercando il posto migliore per poter seccare quanta più gente possibile. Ne aveva piene le p@%%e dell'atteggiamento diplomatico. Se quella gente bramava così tanto la morte, beh, chi era lui per negargliela?
  19. Malgrado cinque chilometri non fossero molti da fare, non c'era da fidarsi di quelle terre desolate. Finire in una macchina senza carburante era una condanna a morte quasi quanto proseguire a piedi, da lì. Burke buttò un occhio al serbatoio, per capire se fosse possibile arrivare al Raccordo e tornare alla città con il poco carburante rimasto.
  20. Ok, a quanto pareva non il tipo amava farsi delle domande e darsi delle risposte da solo... Burke ne aveva già visti di matti, mezzi matti e semplici svitati. Per essere schizzato, però, Jeff sapeva il fatto suo. Alle sue parole, il Ranger annuì in maniera decisa. "Beh, la macchina c'è, non è corazzatissima, ma può andare. Quanto ad armi... Ne abbiamo un po'. Che dite, signori, vogliamo andare verso l'avventura? Mastro Jeff, la contatteremo via radio una volta lì, a meno che non si allontani... "
  21. Burke vide il nugolo di pipistrelli avvicinarsi minacciosi, ma ne aveva già affrontate, di simili bestie immonde, nella sua vita precedente. Con noncuranza, tirò la testa fuori gridando "Attenti alla merda" ricordando una battuta ricorrente tra i nani da miniera. Con uno sbuffo, dopo il passaggio delle bestie, riprese la sua esplorazione.
  22. Può, tranquilla. Era solo perché temevo di essere stato io ad aver sbagliato qualcosa...
  23. "Bene, Mastro Jeff... dunque lei ci sta dicendo che il problema è nel raccordo secondario, ma che dei poveracci sono andati a cercare un problema nella Gola e non sono più tornati..." Burke guardò perplesso i suoi compagni e poi dice loro "Non so voi, ma io andrei a cercare di risolvere il problema idrico. Mi dispiace per la squadra di ricognizione, ma non ho intenzione di rischiare di fare la stessa fine..." Poi tornò a rivolgersi a Jeff "...a meno che non sia di strada. Quanto dista il secondo raccordo e quanto, invece, la Gola?"
  24. L'atteggiamento di Trincaduro disgusta Burke in maniera istintiva anche senza considerare la sua fede: Mastro Trincaduro, credo che i morti farebbero meglio a rimanere tali. Qui sento scorrere potente il potere della Morte che, onestamente, basta e avanza. Dovremmo procedere all'interno, magari illuminando il nostro cammino. Ma ricordiamoci che le torce non sono né infinite né eterne... Ciò detto il sacerdote prende una delle sue torce e la accende, infilando la testa nella caverna...
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