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Hiade Airik

Circolo degli Antichi
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Inserzioni blog inviato da Hiade Airik

  1. Hiade Airik
    Grazie.

    Grazie D'L per avermi regalato una vita. Grazie perché fu durante un periodo buio che approdai a queste sponde in cerca di svago e distrazione dai miei problemi, trovando invece un tesoro inestimabile. Grazie per tutti gli amici che oggi mi circondano, grazie per avermene regalati di tanto sinceri, affini e generosi. Grazie per Piri, per nonno Merin, per la pigna Dusdan, per Leonard, per Airon, Saky, Balder, Padishar, Zel, Sire, Azar, Chiavix, Shar, Imizael, Kyran, Morwen, Freppi, Luthien, Onirica, Loth, Loth, Loth, Loth, Loth, Loth, Loth (ma quanti siete?), Loth, Loth, Loth, Loth, Argoth, Laerex, Aerys, Wiggly, Strike, Darth, Celandra, Revel, DarkNight, il cosplay di Eiden, Goblin Zoppo, On The Rocks, Bradipo... ma non riuscirò mai ad elencarli tutti! Grazie per FSiNG, grazie per i flame, grazie per gli un tempo sporadici raduni. Grazie per Gid, che disegna ogni mio sogno da quell'indimenticabile giorno.

    Ma soprattutto GRAZIE perché qui ho trovato la promessa di una vita.

    Tra circa 36 ore io e Samirah diventeremo marito e moglie.
    Cavoli... marito e moglie. Ricordo come fosse oggi la prima foto che vidi di lei in Noi IV, la giornata a casa di Piri coronata da un incontro fugace con lei davanti ad un centro commerciale di Imola. Poi i primi raduni, sempre più frequenti. Le telefonate, le ore su Skype.
    Al tempo nessuno dei due si sognava nemmeno potesse nascere qualcosa; ma stava nascendo e guardavamo semplicemente dall'altra parte. Entrambi.

    Poi i tre giorni di raduno a Sansepolcro, dopo che la mia vita era stata ribaltata come un guanto. Ricordo il calore, le risate, gli sguardi, uno splendido regalo (il più bello mai ricevuto per un compleanno). Ricordo una notte sotto le stelle che volevo non finisse mai... e ancora la voce dentro di me che diceva che eravamo solo amici. Ma doveva urlare per farsi sentire sopra l'insistente battere del cuore.

    Poi ricordo la telefonata al lavoro. Era lei e mi diceva di Claudio. Ricordo lacrime, altre ore su Skype con tutti quanti e una sola fortissima certezza, la voce che mi diceva forte e chiaro di smetterla di fare finta di nulla.

    Poi il funerale, una notte dolceamara, un addio appena sussurrato con la pioggia che si mescolava alle lacrime.

    E poi ancora Pad che mi chiamò dicendo se volevo partecipare a sorpresa al complanno di Sami.
    "Quando?"
    "Venerdì sera"
    "Ma venerdì io lavoro fino alle 18.00, cavoli..."
    "Ah, è vero. Non riesci mica a venire..."
    "Ma sei matto? Certo che vengo, solo che mi costerà parecchie multe!".

    Ricordo quell'abbraccio che fece crollare tutto quanto. Ricordo fiumi di parole per convincerci che non poteva funzionare, un bacio, il suo sorriso il giorno dopo, le nostre mani che si tenevano come se non potessimo credere che fosse tutto vero.

    A distanza di tre anni dalla mia iscrizione sul forum, di due dal nostro primo incontro e di poco più di un anno da quella serata per cui non ringrazierò mai abbastanza i nostri amici, tra due giorni io e Sami diventeremo una famiglia.

    Non so se ci sono parole bastanti a descrivere cosa provo. Non credo.
    D'L è la gente che qui, più o meno, trova casa sua.
    D'L sei anche tu che stai leggendo della mia felicità.

    Perciò, grazie D'L!
    La strada è li per farci camminare, per farsi percorrere. Non per arrivare da qualche parte perché chi è arrivato (o chi crede di esserlo) abbandona la strada e si lascia morire.
    A volte sembra impervia ma ricorda: la strada va nella direzione sbagliata solo per chi non sa dove andare.

    Perciò: Buona Strada
  2. Hiade Airik
    E' tempo di scrivere questo post. Ho procrastinato per giorni, non per timore o indecisione ma per pura, pratica impossibilità.

    Inutile e dannoso perdersi in chiacchiere. Devo dire arrivederci a DL.
    Lo scrivo qui perchè alla fin fine ormai credo che un annuncio pubblico suoni decisamente stonato, come se un giorno un vecchio amico che non sentite da anni vi chiamasse per dirvi che non si farà sentire per un po'...
    Tanto vale lasciar detto qui e chi (se) leggerà, saprà.

    Sto diventando grande e diventare grande significa tante cose. Soprattutto significa capire che per fare davvero qualcosa di bello, spesso si deve rinunciare a qualcosa di altrettanto bello.
    La buona notizia è che la vita insegna che nulla è per sempre, nè nel bene, nè nel male!
    Ma andiamo con ordine.

    Immagino di essere al volante. Guido verso il mare, con la mia dolce metà accanto. Ridiamo, scherziamo e le tengo la mano, conducendo con una mano sola; ogni tanto le carezzo i capelli.
    Il traffico si fa intenso e col fatto che sono ritardatario cronico, devo correre. La strada richiede tutta la mia attenzione e devo rinunciare a carezzare i capelli di mia moglie per tenere entrambe le mani sul volante.
    Rincresce, ma so che è un momento. So che fuori dalla calca, tornerà il tempo per coccolarsi.
    So anche che quel tempo finirà e che altri istanti si alterneranno.

    Ecco un'immagine nemmeno poi tanto distante dal vero per descrivere questo periodo. Sto mettendomi anima e corpo nella costruzione di un futuro tangibile e vero, dove i sogni di cui sono vissuto finora, prendano la vita che ho loro sottratto e diventino realtà.
    In questo momento lo sforzo richiede tutta la mia attenzione, tutto il mio tempo. Mi serve tempo per lavorare anche la sera (uno stipendio in due e le scadenze di fine mese dettano legge a riguardo), tempo per aiutare la Lady di Ferro a curare un po' la casa, tempo per finire un disco cominciato una vita fa, tempo per stare con i cungini. E mi serve tempo per giocare, creare campagne da masterizzare e dare concretezza ad una serie di progetti che elaboro in momenti così ritagliati da impedirmi di condividerli come vorrei. Ad esempio, il concetto alla base del sistema True Magic che avevo immaginato ha preso forma, finalmente. Ma non ho il tempo di formalizzarlo su questo blog.

    Per ora.

    La vita va ad ondate ed ora sono in balia della risacca, che mi porta lontano da riva. Ma non mi preoccupo. Cavalcherò la prossima onda che mi avvicini di nuovo a DL, alla FSiNG, all'essere Hiade prima che Paolo.

    Per ora, Hiade vi dice arrivederci. Ovviamente ci sarò per tutti coloro che mi cercheranno, ma non posso promettere altro che briciole di giornate e un grande affetto.
    Fin qui è stato meraviglioso! Verrà tempo per vivere altri meravigliosi momenti. Nel frattempo, divertitevi anche per me!

    Buona strada!
    Hiade "Paolo" Airik
  3. Hiade Airik
    Scrivo questo primo post dopo molto tempo dal suo concepimento. E devo dire che mi trovo piuttosto impacciato, nonostante la lunga gestazione.

    Ho deciso, sebbene mi riprometta puntualmente d'andare a letto per un'ora decente, di curare questo spazio che D'L mi regala come corredo alla tessera soci. Avendo già un blog a cui non resco a star dietro più che due o tre volte l'anno, con tutta la roba che ho sempre in ballo da fare, mi sto chiedendo se sarò in grado di usare questo strumento con la dovuta continuità (non parliamo d'assiduità, per l'amor del cielo).
    Nonostante i dubbi e le poche rassicurazioni che posso dare a me stesso, faccio comunque il piccolo grande passo. Il motivo ufficiale è che ho deciso di pubblicare una serie di analisi e riflessioni volte a trovare nuove tecniche e punti di vista sullo sviluppo del GdR e dei mondi di fantasia.
    Il motivo ufficioso è che ho scelto questo spazio per riversare i miei pensieri in ordine sparso e cercare, con il prezioso aiuto di chi vorrà contribuire con commenti od altro, a mettervi un po' d'ordine e tirarne fuori qualcosa di buono.

    Non so ancora dirvi cosa questo blog non conterrà, vista anche la mia compulsiva sesquipedalità oratoria, ma posso sin d'ora anticipare che i primi argomenti trattati, a differenti gradi di profondità, saranno:
    Un tentativo di razionalizzare la creazione di un mondo di gioco, dal motore fino all'ultimo PNG secondo un modello a pila, derivato da concetti di multilayering già usati in ambito informatico.
    Speculazioni su un sistema di magia/poteri alternativo al classico vanciano e compatibile con il sistema magico proposto dal True20, che permetta di caratterizzare l'archetipo del Mago studioso, sbarazzandosi però delle forzature assolutamente anti-interpretative come lo studio mattutino, gli slot di incantesimi e gli incantesimi distribuiti su più livelli di potere. Altro scopo principale di tale sistema sarebbe quello di permettere una forte e concreta caratterizzazione delle classi di incantatori spontanei, attualmente una specie di farsa/surrogato, incapaci di scrollarsi di dosso l'eredità di trent'anni di regole create ad-hoc per gli incantatori vanciani.
    Recensioni, pareri, proposte e polpettoni infiniti sul True20, che (al di fuori dei suoi intenti complessivi) considero "il miglior motore che un utente maturo possa scegliere per giocare a DnD". D'altro non so. Credo vi saranno divagazioni a tutto tondo sulla creatività, la fantasia e i sogni... ma sono un po' inevitabili in un simile contesto, no?!
    Nella speranza di poter imparare dai vostri pareri e di riuscire a trovare qualche spunto teorico che possa essere messo in pratica da chi poi sviluppa per davvero, auguro per un volta a me stesso

    buona strada!
  4. Hiade Airik
    Finalmente, dopo giorni di silenzio, eccomi qui a rubare dei minuti alla mia vita professionale ed iniziare quello che vuole essere il primo passo verso la costruzione (o quantomeno la definizione) di un sistema magico completo e versatile per i giochi basati su True20 o, con pochi e semplici adattamenti, sul caro vecchio d20 System.

    Alcune premesse sono doverose. In primo luogo, la mia prima intenzione era quella di scrivere un unico post dove presentare la mia visione, ma in questi giorni di ragionamento mi sono reso conto che l'impresa è piuttosto irrealizzabile. Al di fuori della lungaggine, su cui già non lesino, ho ancora idee troppo lanuginose per poter stendere qualcosa di chiaro e comprensibile. Inoltre preferirei percorrere questa strada assieme a voi e ai vostri pareri, che mi saranno utili per "ragionare".
    Dai lettori che si sono palesati alle mie presentazioni mi attendo più domande che risposte e più questioni che proposte, poichè ho bisogno d'essere stimolato a ragionare sul problema. Cionondimento ogni idea è ben accetta, da chiunque!

    Altra premessa riguarda una nota "un po' dolente". Durante i miei ragionamenti, da qui in poi, presupporrò che il sistema di magia proposto nel manuale "True20 Adventure Roleplaying" di Green Ronin Publishing (tradotto in italiano da Wyrd Edizioni) sia materia assodata. Risponderò volentieri a domande a riguardo ma non posso riscrivere per tutti come funziona l'intero sistema di magia del True20, con il quale il nostro nuovo sistema dovrà risultare compatibile, almeno a grandi linee.
    Per chi volesse, una specie di bigino per il True20 è disponibile gratuitamente a questo indirizzo. Per tutti gli altri, posso solo dire che esiste una pletora di modi più o meno legittimi per procurarsi una versione leggibile del manuale, ma che il migliore rimane quello di spendere 20€ e fare proprio uno dei prodotti migliori che il mercato dei GdR proponga ad oggi.

    Infine, e poi la chiudo con l'introduzione, ho deciso di intitolare questa serie di post True Magic. La GR pubblicò tempo fa un manuale intitolato True Sorcery, che voleva creare una variante del sistema di magia che desse un reale spessore agli stregoni del DnD 3.5. Il sistema ivi presentato è macchinoso e farraginoso, per quanto efficace, e richiede grande maturità da parte del giocatore per non essere abusato. In definitiva fu un flop.
    La Magia, d'altro canto, è una componente tanto fondamentale della fantasia e dell'immaginario di tutti noi, che merita un posto d'onore nelle meccaniche di quasi ogni GdR. Sperando che la magia si avveri e strizzando l'occhiolino al tentativo della GR di dare risalto a questo argomento, ho scelto True Magic. Vedremo dove andremo a finire!

    In questo post presenterò la scaletta degli argomenti futuri e cercherò di definire una visione d'insieme molto, molto vaga.
    Andiamo quindi ad incominciare!

    SOMMARIO DEI LAVORI

    Concetti e definizioni:
    La magia vanciana: il concetto di spell
    La magia spontanea: il concetto di power
    Cosa serve per lanciare uno spell (il concetto di Mago)
    Cosa serve per usare un power (il concetto di Stregone) La base del sistema:
    Un passo indietro: Maghi e Stregoni in un mondo senza classi.
    Proposte per la gestione degli spell:

    Gli adepti e gli spell: sistema a talenti
    Gli adepti e gli spell: sistema ad abilità
    [*]Gli spell e i power per i non adepti
    Regole opzionali e riflessioni:
    La Magia Rituale

    Differenze tra un rituale ed uno spell
    I rituali e i power
    I rituali e gli spell
    [*]Oggetti magici ed artefatti
    CONSIDERAZIONI

    Come si può evincere dalla scaletta abbiamo creato una dicotomia tra la magia di carattere nozionistico (ben rappresentata dal sistema vanciano) e quella di carattere sovrannaturale.
    Preciso subito che le parole "Power" e "Spell" non sono state scelte a caso, o per fare il tamarro con l'Inglese. Ho scelto di non usare l'Italiano proprio per identificare due termini univoci, di cui daremo in futuro una precisa definizione! L'Inglese è ottimo perchè il senso delle parole è subito comprensibile ma esse, una volta definite, non daranno adito a fraintendimenti in una trattazione scritta in Italiano.
    Tornando a bomba: ritengo che la distinzione tra innato e nozionistico sia più che sensata nel tentativo di creare un sistema che coinvolga un po' tutti gli archetipi di incantatore presenti nell'immaginario.
    Dal vecchio druido che parla con la natura, al giovane Harry Potter di turno, con le sue formule magiche, ad Elric e le sue evocazioni simili a preghiere, finanche ai poteri mentali di razze aliene o ad antiche pergamene contenenti formule magiche che anche il primo ladruncolo può attivare per sbaglio, un sistema magico con pretese di completezza, dovrebbe poter rappresentare senza sforzi di "menefreghismo regolistico" da parte del giocatore, tutti questi casi e anche più.

    Il problema principale dei sistemi attuali infatti, è che richiedono questo tipo di sforzo, quando si arriva al dunque nell'utilizzo del proprio personaggio incantatore: stregoni che sentono la magia scorrere dentro e che nonostante ciò, devono imparare gli incantesimi la mattina appena svegli (ai quali ci ha abituato il DnD), piuttosto che non alacri studiosi che una volta conquistato il dominio su un ambito delle scienze arcane, possono fruirne come meglio gli pare (fenomeni ricreabili con il True20, se non si fa la giusta attenzione) sono solo alcuni esempi di come i sistemi attuali facciano cilecca nella descrizione degli uni e degli altri casi.
    Ma anche la congiunzione dei due tipi di magia, nozionistica e spontanea (pensate alla classe DnDesca dell'Ultimate Magus) piuttosto che la totalmente inadeguata rappresentazione della magia divina, o ancora il fatto che per risultare credibile la psionica debba fare eccezione con un intero manuale a se, mi da parecchio da pensare.

    Sancita infatti una distinzione tra i due approcci alla rappresentazione della magia, possiamo creare quell'omomorfismo di cui avevo parlato in precedenti commenti, tra magia e musica.
    Mi ripeto per dover di cronaca: immaginiamo un incantatore spontaneo come una persona dotata d'orecchio e talento musicale. Egli sarà in grado di creare musica (magia) anche senza nozioni, magari con particolari predisposizioni verso un certo stile o genere. E' i tipico autodidatta, che di volta in volta, in base alle sue capacità congenite, potrà azzardare qualcosa di nuovo ed ottenere differenti risultati, almeno entro un certo ambito.
    Dall'altra parte della medaglia abbiamo lo studente di conservatorio. Una persona che, pur senza essere dotata di un vero e proprio talento, può diventare un'ottimo esecutore di partiture scritte in precedenza. La sua forza è la tecnica pura e semplice dell'esecuzione. E' la confidenza con la meccanica del suo strumento e con la capacità di riprodurre fedelmente ciò che trova scritto.

    Quello che voglio far emergere da questa similitudine è qualcosa di nuovo rispetto agli attuali regolamenti: un quadro dove la magia spontanea e quella nozionistica non sono in contrapposizione ma soltanto due facce della stessa medaglia.
    Un talentuoso musicista dotato di grande orecchio e talento, dopo aver frequentato il conservatorio con profitto, non sarà menomato del suo orecchio; al contrario, avrà certamente maturato capacità che gli permetteranno di sfruttarlo al meglio.

    Ecco che allo stesso modo, un talentuoso stregone (nel senso DnDesco del termine) dovrebbe trovare nello studio della magia un'eccezionale risorsa per incanalare e sfruttare al meglio le sue capacità.
    Come diceva Piri, io vorrei trovare il modo di fare "magia jazz".

    Direi che per oggi è abbastanza, anche perchè meriterei il licenziamento in tronco, visto il tempo che ho rubato sul lavoro.
    Lascio sedimentare i concetti, per ora.

    Chiedendovi lo sforzo di non prendere per assoluto quanto fin qui scritto (visto che come dicevo, la visione è ancora nebulosa), rimango in trepidante attesa dei vostri pareri, delle vostre questioni e dei vostri dubbi.

    Grazie a tutti per la pazienza.

    Hiade
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