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Lies28

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  1. @Tutti Spoiler: Scusate il ritardo, ho avuto alcuni problemi @Sanjuro Spoiler: -''Si, meglio che niente ... ma non ci aiuta poi molto, credo che non troveremo molto nei libri. Ho l'impressione che dovremmo trovare una fonte attendibile di persona''- Constato io, annuendo poi alla proposta del ragazzo -''Spero proprio che qualcuno possa darci alcune delucidazioni in merito, quindi concordo con te: ti seguo''- Il tutto si fa sempre più fitto e nebuloso, inizio a dubitare che potremmo trovare risposte in merito ... ma la speranza è l'ultima a morire, no? Speranza ... si, forse dovrei avere più speranza, dopotutto non è forse la luce di Lathander quella che porto? La luce è speranza ... se la abbandonassi ... chi la porterebbe per me? I miei amici hanno bisogno della mia fede. E io ho bisogno di Lathander. Signore del Mattino, se mi senti ... dammi una risposta.
  2. Aryan Nailo Pianificare, credo sia importante tenere sott'occhio tutte le carte in tavola che possiamo giocarci. Abbiamo due piste al momento da seguire, tutto fuorché aspettare inutilmente. Ammetto però che i misteri come questo mi hanno sempre gettata in un tremendo stato d'ansia. Il mistero è tenebra fitta e solida, che confonde ed esaspera la ragione. Che Lathander possa aiutarmi a far luce su questo groviglio oscuro. -''Credo che seguirò Sanjuro, preferirei non lasciarlo solo.''- Dico, rivolgendogli un sorriso quasi materno. Mi trovo bene in compagnia del ragazzo, dopotutto ha fede come me nella luce di Lathander ... come potrei non gradire la sua presenza? Spero solo che Shanna e Sgrunto non abbisognino delle mie cure in mia assenza, ma sono già in due, preferirei che ci dividessimo in maniera equa. -''C'è ... troppa sofferenza in giro. La malattia del ragazzo è tenebra per il mio animo, fa soffrire anche me.''- Prendo una pausa e addolcisco la mia espressione -''Quando sarà possibile vorrei poter contribuire a guarirlo. Temo che anche ad altri potrebbe toccare la stessa sorte sua. Tutto pur di scoprire l'origine del suo male e ... dei nostri nemici''-
  3. Scheda Spoiler: Nome: Aryan Cognome: Nailo Sesso: F Classe: Chierica 7 Razza: Mezzelfa Divinità: Lathander Allineamento: NB Iniziativa: 0 BaB: +5 Temp: +9 (base, mod. cos., mantello) Rifl: +5 (base, mantello, mod des.) Vol: +11 (base, mod. sag., mantello) CA: 16 (10+5 cotta + 1 Des) CA colto alla sprovvista: 10 Pf: 59 Velocità: 9 metri Mano Principale: Mazza leggera +1 (danni: 1d6+1/ Taglia Arma: M) Caratteristiche: For: 11 Des: 12 (+1) Cos: 16 (+3) Int: 10 Sag: 18 (+4) Car: 12 (+1) Talenti e Privilegi: Vero Credente Guarigione Sacra Attacco Intuitivo Scacciare non morti (classe) (4 volte al giorno) Competenza armature leggere, pesanti e medie (classe) Competenza armi semplici (classe) Dominio del Sole (classe) Dominio della Protezione (classe) Aura (classe) Incantesimi da Chierico: Livello 0 - Guida, Individuazione del magico, Purificare cibo e bevande, Luce/Individuazione del veleno, creare acqua (Lancio spontaneo cura ferite minori) Livello 1. Benedizione,Alone di Luce, Favore divino, Scudo della fede, Raggio di speranza, Santuario(Dominio) (Lancio spontaneo cura ferite leggere) Livello 2: Grazia del Gatto, Resistenza dell’Orso, Blocca persone, Forza del toro, Aiuto (Dominio) (Lancio spontaneo cura ferite moderate) Livello 3: Rimuovi malattia, Dissolvi Magie, Cerchio Magico contro il Male, Luce incandescente (Dominio) (Lancio spontaneo cura ferite gravi) Livello 4: Potere divino, Ristorare, Immunità agli Incantesimi (dominio) (Lancio spontaneo cura ferite critiche) Abilità (2x4 1° livello + 2 +2 +2 +2 +2 +2 = 20) Guarire 5 + 4 = 9 Diplomazia 6 + 1 = 7 Percepire Intenzioni 1 + 4 = 5 Conoscenze (Religioni) 4 Concentrazione: 4+2 = 6 Equipaggiamento: Cotta di magia elfica (10Kg/ 4150 mo) Mazza leggera + 1 (2005 mo/ 2 Kg) Simbolo sacro in argento di Lathander (25mo/0.45 Kg) Braccialetto della Salute +2 (4000 mo/ 0,5Kg) Mantello della resistenza +2 (0.5Kg/ 4000 mo) Borsa per componenti d’incantesimi (5mo/1 kg) Anello del Sostentamento (2500 mo) BG Spoiler: Nata e cresciuta a Waterdeep, dove ha vissuto sino al’età di 22 anni. Prima di parlare della sua partenza dalla grande città degli splendori , forse è opportuno ricordare la sua infanzia e in particolare l’evento che ne ha segnato la vita. Cresciuta nella ricca famiglia di mercanti degli Shine: il padre Augustus era un uomo alto, dalla figura imponente e l’aria assorta; raramente si riusciva a percepire le sue emozioni; devoto come i suoi antenati a Lathander , faceva frequenti donazioni al magnifico tempio della città. I sacerdoti del tempio erano soliti frequentare la grande villa della famiglia Shine, che aveva fatto erigere un altare sormontato da un’effige dorata della divinità, rivolto ad est, in un angolo sopraelevato del giardino. Ma tutte le ricchezze e la fede nel suo dio non avevano risparmiato ad Augustus il dolore della morte della moglie Arya, della nobile famiglia dei Tempher, dalla quale aveva avuto l’adorato figlio Marcus. Gli anni passarono e il temperamento di Augustus si fece sempre più freddo e distaccato, fatta eccezione per l’amore per il figlio che cresceva forte e fin troppo consapevole dell’importanza del suo ruolo per quella famiglia, rischiando di diventare altero e superbo. Un mercante si sa, però, che viene in contatto con tantissima gente e questo non gli risparmiò l’incontro con Ielenia Nailo, una giovane maga elfa che cercava, presso i suoi negozi , artefatti e libri ,necessari ai suoi studi. In breve fu amore e dopo sei anni di vita ritirata, dove ogni traccia di leggerezza era scomparsa dalla sua casa e dal suo volto, il sorriso tornò. Ielenia dagli occhi grandi e verdi sembrava riempire ogni stanza della villa; cercò di amare anche il figlio di Augustus, che però non mancò mai ,per contro, di mostrare il suo disprezzo per la matrigna dalle orecchie a punta. Questa situazione fece passare le prime nuvole sul sole che era ricomparso nella vita del ricco mercante. A circa un anno di distanza dal matrimonio fra i due, celebrato con grande sfarzo nel tempio di Lathander, Ielenia ,più interessata ai suoi studi che alla religione ,non ebbe nulla da obbiettare, nacque Aryan . La bambina mostrò sin da piccola una natura introversa e timorosa nei confronti dei coetanei; sensibile e di bell’aspetto con la sua carnagione chiara, i lunghi capelli biondi, gli occhi verdi e un corpo slanciato. Fu oggetto delle poco benevoli attenzioni del fratello maggiore sin dalla nascita, ma Augustus ,per quanto addolorato da questo, non si schierò mai contro il suo primogenito. Col passare degli anni il volto del ricco mercante si spense nuovamente. Era tormentato dai sensi di colpa per essersi nuovamente sposato e per non essere in grado di difendere la piccola Aryan dal fratello maggiore. La famiglia Shine doveva conservare intatto il proprio patrimonio ,per garantire a chi ne avrebbe portato il nome e le responsabilità, Marcus, una posizione di privilegio. Il giorno del suo decimo compleanno, il solstizio d’estate, Aryan Shine nacque dolorosamente a nuova vita. Mentre si recava al tempio per la celebrazione della grande festa dedicata a Lathander, assieme a tutta la sua famiglia, un invasato uscì dalla folla armato di un lungo pugnale. La lama compì un arco scintillante alla luce del sole e affondò ,sino all’elsa ,nel petto di Ielenia, che percepito il pericolo con i sui sensi acuti, si era frapposta a scudo di sua figlia, nel timore che potesse essere colpita. Aryan ,già a quell’età ,di poco più bassa della madre, si ritrovò seduta a terra con la testa della madre morente poggiata in grembo. Ielenia allungò una mano per un’ultima tenera carezza al volto della figlia, mentre un rivolo di sangue le usciva dall’angolo della bocca. I suoi occhi si spensero in quelli atterriti e spalancati della bambina. Dell’omicida si persero le tracce fra la folla, mentre la bambina, incapace di piangere e di staccare gli occhi dal corpo della madre a terra ,veniva riaccompagnata a casa da alcuni servitori. Rimase per giorni chiusa nel più assoluto mutismo, senza toccare cibo, sino a che, dopo una settimana, entrò nella sua stanza il padre. Un’espressione indecifrabile ,fra il malinconico e il tormentato ,dipinta sul volto, solitamente impassibile, e poche parole di commiato per lei: era stato deciso che da quel giorno si sarebbe trasferita al tempio di Lathander, dove i sacerdoti si sarebbero presi cura di lei; avrebbero provveduto alla sua istruzione e una volta al mese sarebbe tornata a fare visita al padre, perché quella era sempre casa sua. Avrebbero potuto dirle anche che era stato deciso di offrirla in sacrificio a Malar, che non avrebbe certamente risposto, né si sarebbe opposta. Non riuscì, nel tempo, a ricordare quanti giorni… settimane(?) , davanti ai suoi occhi e nella mente passò il volto sorridente della madre. La sua guancia sentiva ancora il tocco di quell’ultima carezza e ,ancora oggi, ogni volta che chiudeva gli occhi e traeva un profondo respiro, sentiva il profumo dei suoi morbidi capelli. Anni di studio e preghiera passarono e Aryan divenne meno introversa e timorosa sotto la guida dei gioviali sacerdoti di Lathander. Affascinata dalle luci delle candele della cerimonia del Tramonto, imparò a credere profondamente che “C’è sempre un’altra aurora”. Sotto la guida dell’anziano maestro Epheset , prometteva di diventare una grande sacerdotessa del tempio di Waterdeep e ,grazie al maestro d’armi, aveva appreso a maneggiare con dovuta efficacia la mazza e a lanciare con la balestra. Per non parlare delle estenuanti sedute di attività ginnica a cui veniva sottoposta, come del resto tutti gli altri novizi, che ne avevano temprato il fisico slanciato ,ma minuto, ereditato dalla madre elfa. Elfa…. Donna…. Mezzelfa…. Mezzaumana…. Che cosa era veramente lei? L’irrequietezza si era fatta strada nel suo cuore, la voglia di scoprire cose nuove ,vedere nuove genti e forse trovare il bandolo del groviglio, che era il suo cuore ,riscaldata dalla fede di Lathander. Così, all’ età di 22 anni , rinnovò il suo voto di novizia ,in una cerimonia celebrata all’alba, alla presenza di pochi altri giovani chierici e partì per aiutare gli altri, per alimentare nuove speranza e nuove idee ”Ovunque sia possibile assisti ad una nuova alba” Non salutò il padre , che a volte compariva alla celebrazione di riti a cui lei ,che mai era tornato a trovare nella grande villa, prendeva parte. Tenne chiuse in un cassetto della sua mente le cattive dicerie ,che volevano fosse stato il denaro del fratellastro ad armare la mano dell’assassino della madre, volendo credere fermamente :”Dalla morte la vita”. Ma nei sogni notturni, con grande senso di colpa si vedeva ricoperta di sangue, e non era il suo: qualcuno aveva pagato per il sorriso di sua madre spento e per i suoi verdi occhi per sempre chiusi. Aryan Shine era morta a dieci anni… ora esisteva solo Aryan Nailo. Ma chi era lei in realtà? Certo è che i suoi anni di vagabondaggio da un paese, ad una fattoria, ad una comunità di elfi non lo avevano aiutata sino adesso a scoprirlo. Si era spinta sino il lontanissimo, est nell’ Aglarond, nel bosco Yuir abitato un tempo dagli antichi elfi delle stelle ed ora abitato da comunità di mezzelfi devoti a Mielikki e Silvanus. Aveva conquistato la loro fiducia con le sue capacità di guaritrice sino al punto che le avevano consentito di accedere alla Radura del Sole e di addentrarsi fra i cerchi di menhir . Sotto la guida di un esperto druido Signore dei Boschi, aveva potuto viaggiare da un portale all’altro della foresta. Non era mai stata in mezzo a così tanti mezzelfi come lei e mai aveva provato un così profondo senso di isolamento. L’isolamento di un popolo che viveva lontano dalle coste e dalle città degli umani. Umani che a loro volta avevano eretto il grande muro di guardia che assieme alle catene montuose dell’ Umbergoth tenevano lontane le minacce di Thay. Era stato difficile arrivare sin lì in cerca di risposte. Quella terra lontana come un miraggio aveva in realtà acuito sempre più il suo senso di non appartenenza. Agli occhi degli umani era una mezzelfa: quasi un uomo nel cui corpo viveva un bambino. Agli occhi degli elfi era una mezzaumana: quasi un elfo troppo serio per la sua età. Quanto detestava sentirsi chiamare “mezza”, lei che aveva perso tutto e dalla sua fede era rinata, ma per arrivare ad essere chi? Sicuramente non una mezza. Non c’era una mezza alba e non c’era un mezzo tramonto. Luce o tenebra… non penombra. E lei avrebbe scoperto a pieno il suo essere nello splendore di Lathander, anche se sapeva che la tenebra è sempre in agguato ,pronta a ghermire i più deboli. Ma lei non era più debole. Questa ansia interiore mal sopita faceva sì che il suo sorriso fosse spesso velato di un’ombra di malinconia, che ne increspava l’angolo della bocca e che, quando era più stanca, le faceva comparire qualche lieve ruga agli angoli degli occhi e sulla fronte. E questa stessa ansia, la portò a viaggiare ancora, pensando che forse quello che aveva cercato tanto lontano era in realtà molto vicino alla sua città natale: Silverymoon. La città dai giardini pensili e grandi antichi alberi, costruita nello spirito di cooperazione fra le razze. Non c’erano quartieri riservati per razza; gli uomini potevano costruire la loro casa ai piedi di un albero i cui rami erano abitati da elfi e nelle profondità delle radici vivevano i nani. Sì, era proprio un luogo fantastico che al solo pensarlo riempiva il cuore di aspettative. Il bene più prezioso che aveva riportato da questo viaggio era una mazza incantata, frutto della sconsideratezza di un mercante di Neverwinter, che aveva accompagnato durante il viaggio di ritorno verso le terre dell’ovest. Il ricco Tharen Narfell era stato sorpreso dal disgelo primaverile sulle rive del lago Mulsantir e lì era dovuto restare per due settimane. La crosta di ghiaccio non poteva reggere il peso della carovana e le barche dei traghettatori non erano ancora in grado di navigare. Il tempo per ogni buon uomo d’affari era denaro e questo ritardo aveva irritato alquanto il mercante; per non dire delle tariffe applicate dai traghettatori in seguito. Proseguì il viaggio a ritmo serrato verso l’ovest, facendo tappa, una sera, presso le rovine di Shandaular. Aryan aveva consigliato il mercante di fermarsi nel pomeriggio nella città di Kront. Il sole ancora alto, invece, aveva spinto ancora più la brama di ritorno di Tharen e fu così che l’accampamento venne improvvisato quella sera nel luogo che la chierica riteneva essere un’antica capitale del regno Ashanath, nota agli studiosi di storia e agli avventurieri incauti e avidi di oggetti magici, come Città dei Fantasmi Piangenti. La ragazza aveva studiato molto bene la storia dei regni dell’est, purtroppo! La notte la città si popolò di tante creature, che delle merci e le ricchezze non sapevano che farne. Un branco di sciami di topi d’ossa fu il primo ad assalire l’accampamento e a seminare il panico. Nel cuore della notte arrivarono anche sei ghoul. Solo la presenza di Aryan garantì la salvezza alla maggior parte dei membri della carovana. Inseguendo l’ultima delle abominevoli creature spaventata dalla potenza di Lathander, in una delle sale adiacenti ad un chiostro, di quella che sembrava essere un’antica dimora signorile, rinvenne l’arma magica. D’istinto la impugnò e dopo pochi rapidi passi la calò sul cranio del ghoul che scricchiolò e prese a fumare, spargendo odore di carne putrida nella stanza. Adesso Aryan tuttavia non si fermò a SIlverymoon, la voglia di viaggiare proseguendo nella sua sacra missione di assistenza era troppo importante per lei. Continua a spostarsi, portando l’Alba di Lathander dove ce n’è bisogno, talvolta aiutando anche gruppi di mercenari e soldati che lavorano per una nobile causa. E forse, un giorno scoprirà chi lei è davvero e cosa è realmente destinata a fare. Descrizione http://dreadgazebo.net/wp-content/uploads/2013/03/Celeste.jpg
  4. Ve benissimo! Tra oggi o massimo domani pomeriggio la posto! P.S. Non è che qualcuno potrebbe ricordarmi a che pagina stanno del manuale del DM le monete iniziali per livello?
  5. Allora, piccola domanda: le schede le facciamo su Mythweavers o vanno bene anche in formato Word (che poi casomai ti mandiamo via MP)? Perché io ce l'avrei praticamente già pronta (le devo togliere solo un livello, togliere un paio di punti abilità e rivedere l'equipaggiamento visto che la campagna in cui usavo Aryan un paio di anni fa era partita dall'ottavo livello) .
  6. Juliet -''E se davvero l'ispettore avesse scoperto qualcosa che desiderava tenere segreto? Non so ... magari non voleva coinvolgere la signorina Rose in faccende troppo pericolose''- Ipotizzai guardando uno ad uno i miei amici. -''Comunque suppongo anch'io che sarebbe bene andare a parlare nuovamente con lei, dopo potremmo concentrarci sul resto''- Feci spallucce e scrollai il capo -''Però ... è decisamente strano. Cosa avrà mai avuto l'ispettore da nascondere alla sua assistente?''
  7. Juliet Annuii al sentire l'ipotesi di Francis -''Esattamente professore, il cognome Hawthorn è decisamente vecchio di anni ed anni. E' un cognome saldamente legato agli storici processi contro la stregoneria''- Constatai io aggrottando appena la fronte. -''Non è da escludere che dietro a tutto questo si nasconda qualcosa di assai losco e sinistro''- Azzardai, dopodiché schioccai distrattamente la lingua sul palato ed arricciai il naso ponderando bene la situazione. -''E' un valido indizio credo. La sparizione di queste ragazze in simili circostanze mi fa pensare che dietro ci sia l'opera di una qualche pseudo setta mal intenzionata.''- Dissi rivolgendomi a Julius.
  8. Juliet La libreria di mister Edward era una lunga sfilza di romanzi (soprattutto gialli) e manuali di giurisprudenza maneggiati chissà quante volte negli anni. Proprio quando ero in procinto di allontanarmi ecco che i miei occhi caddero su un giornale ... ''Misteriose sparizioni di ragazze, la polizia brancola nel buio'' Bingo! Ecco cosa ci voleva. A quanto pare il caso che mister Edward seguiva era tutto fuorché facile, infatti i corpi delle ragazze, nonostante le ricerche non vennero rinvenuti dalla polizia. Probabilmente l'ispettore sperava di fare l'eroe ed era finito nel mezzo di qualcosa di decisamente pericoloso. Una banda criminale? O magari ... poteva davvero essere una setta? Non mi sarei per nulla stupita ed anzi, era il mio sospetto più radicato. -''Signori, ho trovato qualcosa di interessante! A quanto pare mister Edward era sulle tracce di un caso inerente a delle ragazze misteriosamente scomparse nel nulla''- Esclamai per farmi sentire dagli altri. Presi in mano il giornale e raggiunsi Julius e Romolo con l'intenzione di fornirgli il quotidiano.
  9. Juliet Ascoltai in silenzio le spiegazioni di Julius riguardo al come poter procedere nell'ispezionare l'abitazione. La polvere comunque fu già un chiarissimo indizio del fatto che mister Edward non mettesse più piede in casa sua da giorni. Strano ... davvero molto strano, anzi, quella faccenda iniziò a turbarmi un pochetto. Scrollai via un po' di polvere dai pantaloni, ma rimasi infastidita dalla sensazione che i granuli mi lasciarono sulle mani. -''Mentre voi cercate in giro dei possibili segni d'effrazione mi piacerebbe dare un'occhiata alla libreria e alla scrivania dell'ispettore. Sono certa che se trovassimo qualcosa che riguardi il caso su cui era al lavoro potremmo certamente avere la pallida ombra di una pista''- Mi piaceva prendere decisioni da sola, quando già in tanti si preoccupavano di un qualcosa ero sempre solita ad interessarmi ad altro. Sicuramente l'esperienza di Julius nel rilevare lasciti di impronte o di passaggi da parte di estranei era superiore alla mia; quindi decisi di dare un'occhiata alla libreria dell'ispettore, alla ricerca magari di un taccuino o un qualche appunto che avrebbe magari potuto esserci d'aiuto. E sapevo con certezza che nessuna pila di libri e la loro disposizione mi avrebbe impedito di destreggiarmi a dovere. Spoiler: Penso servano Biblioteconomia (75%) e Individuare (25%)
  10. Juliet -''Bene, credo che sia il caso aspettare domani per parlare con suddetti clienti''- Scrollai le spalle, arricciando appena le labbra -''Nel frattempo penso che sia proprio il caso di dare una controllata alla casa del suo datore, signorina''- Proposi io agli altri e alla ragazza quando quella ci avvertì che avrebbe potuto darci le chiavi dell'abitazione di Edward -''Dopotutto, come dice lei, essendo un tipo maniacale ed estremamente meticoloso, sono certa che abbia lasciato sicuramente qualche appunto riguardo il caso che stava seguendo''- Azzarda un'ulteriore ipotesi, confidando che avremmo potuto trovare qualcosa di più concreto e chiarificatore tra gli effetti personali dell'ispettore. -''Direi di andare a dare una controllata ... e magari, signorina, potrebbe venire anche lei. Sicuramente conosce meglio di noi la casa di mister Edward e di conseguenza potrebbe darci una mano nello scoprire dove potrebbe tenere delle ipotetiche annotazioni sul caso''-
  11. Juliet ''Signorina, è possibile che che questi due clienti sappiano dove possa trovarsi il vostro datore? Magari stava seguendo una pista di cui loro erano a conoscenza'' - Azzardai tale ipotesi. Incrociai le braccia al petto e lasciai vagare lo sguardo sul taccuino che la ragazza teneva in mano. Due nomi ed un caso di sparizione ... che l'ispettore fosse stato coinvolto in qualcosa di ... grosso? Ero a conoscenza di numerose sette pseudo occulte che si dilettavano a rapire e a torturare gente a caso per i loro fini. Dopotutto era risaputo, per quanto discutibile fosse il sangue era vita per chi si dilettava in certi rituali di dubbio gusto e sfortunatamente molti gruppi simili ne facevano uso ... ovvio, non potevo essere certa se si trattasse o no di una di queste sette. Oltretutto molte di esse erano solo bande di sbarbatelli senza arte né parte. -''Sa per caso dirci in cosa consisteva il caso che mister Edward stava seguendo? In caso contrario credo che sia proprio il caso di contattare il signor Hily e il signor Root''- Cercai di far ricorso a tutta la mia capacità di analisi, ben tenendo a mente che dietro quella faccenda poteva nascondersi tutto e niente. L'unica cosa certa era che l'ispettore sparito stesse seguendo un caso commissionatogli da due uomini. Molte poche prove per ora, nevvero?
  12. Juliet Ho sempre amato viaggiare, eppure talvolta capitavano dei viaggi la cui meta mi era del tutto sconosciuta. Quel vecchio barbagianni del professor Mils si è sempre divertito a darmi vaghe indicazioni quando aveva bisogno che andassi fuori Londra per le sue ricerche e, non troppo di rado, pure Moore, nella fretta derivata dall'eccitazione della scoperta, a volte risultava vago. Tuttavia, in ogni caso, sapevo sempre, bene o male, quali sarebbero stati i miei compiti ed i miei obbiettivi ... questa volta però fu diverso. Prima di tutto a chiamarmi fu Julius e non qualche collega o qualche accademico. Ciò che mi disse mi suonò abbastanza strano: aveva bisogno del mio aiuto per ritrovare il datore di lavoro di una sua vecchia amica misteriosamente scomparso. In primo luogo non capii effettivamente come sarei potuta essere d'aiuto, ma quando Julius sottolineò il ''misteriosamente'' seppi subito che la faccenda sarebbe potuta risultare estremamente interessante. Sapeva benissimo quanto amassi situazioni simili, indi feci i bagagli in fretta e furia per raggiungere Salem. Non ero l'unica ed essere stata chiamata: Julius infatti aveva contattato persone che conoscevo già da tempo ... e soprattutto il coinvolgimento di Della Casa in quella situazione fu un ulteriore incentivo per far scattare la molla della mia tanto dibattuta curiosità. Un sacerdote ed un'esperta di occultismo ... sicuramente Julius sospettava qualcosa, ne ero estremamente sicura. Quando arrivammo all'abitazione della ragazza ci accolse lei stessa, salutando Julius e chiedendo a noialtri chi fossimo. -''Mi chiamo Juliet, Juliet Lewis ... lei deve essere Rose, giusto?''- Risposi laconica ma cortese, dandole del lei quasi per abitudine del formale.
  13. Qui quello che c'è da sapere sulla mia PG : Nella sua freddezza e nella sua sensibilità Juliet è caratterizzata da una personalità assai difficile da dipanare e comprendere. Appare calma, enigmatica e impassibile a qualsiasi cosa e a questo suo aspetto glaciale gli occhi azzurri e i capelli biondi conferiscono maggior enfasi. E' tuttavia innegabile che Juiet sia tutto fuorché una donna cattiva, anzi, è la prima a prendere in mano la situazione quando si verifica un problema e non si fa scrupoli ad aiutare chi necessita della sua assistenza. Superata la sua facciata da sfinge impassibile è possibile scoprire un carattere tutto nuovo e più vivo, delicato e affabile che rende Juliet una persona degna di fiducia. Una delle primissime donne ad aver scalato con tenacia e ambizione il mondo della cultura e della ricerca, lanciando un chiaro segnale di come i tempi stiano sempre più cambiando. Proviene da un'abbiente famiglia londinese ed è orfana di madre. E' una ricercatrice specializzata in Greco antico, Latino e Storia ed inoltre assieme al professore universitario che le funge da patrono è anche una ricercatrice in ambito occulto a tal punto che è finita per abbracciare la filosofia esoterica del noto occultista Aleister Crowley.
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