Lynx_UK

Uzza, dopo aver seguito il cameriere rispondendogli con gentilezza eccessiva, si chiede quanto le costerà la serata e in quali rischi si sta cacciando. Entra nella sala sorridendo smaccatamente a Carlos e salutandolo per nome, mentre si siede al tavolo osservando con muta meraviglia i delfini che volteggiano attorno. Decidere di inseguire la curiosità fino a qui è stato un passo importante nel suo progetto di costruzione di una rete segreta di contatti e appoggi per la sua carriera corporativa, senza contare che stava per conoscere uno dei pochi che avevano una posizione migliore della sua nei media, con tutte le conoscenze che ne conseguono. Non le dispiaceva nemmeno che lui avesse dei legami nella Zona di Combattimento, allargare il giro d'affari era sempre un'opzione.

Con un sorriso sfacciato stampato in faccia alla reazione che provoca al suo passaggio, Uzza si avvicina a passi lenti, per gustarsi ogni scena, all'afroamericano cui mentre alza la testa per rivolgergli la parola dice con voce suadente: "Kawtar, del Quotifax, dovrebbe esserci una prenotazione a mio nome.".

Uzza passa senz'altro in un meganegozio di abbigliamento di prezzo medio (di buona fattura ma non di griffe dell'alta moda), vuole infatti spendere al massimo sugli 800€$ per tutto l'outfit comprese borsa e scarpe, con la borsa abbastanza grande per inserirci quello che sta portando adesso (le scarpe attuali finiscono nella vecchia borsa). L'idea è un vestito da cocktail, non da sera per cui dovrebbe riuscire a rimanere nella cifra se i prezzi sono paragonabili a quelli odierni, scarpe col tacco 12 e un bel borsone. Per farti un esempio sceglierebbe questo tubino asimmetrico con il drappo in chiffon ma possibilmente rosso http://d3rdxpzcwpd7j6.cloudfront.net/upimg/l/d4/c5/fedbd16c9ab524c652a62e8b788ad4c5.jpg (che in bianco costa 206$), un semplicissimo sandalo se possibile in nero http://cdn.supadupa.me/shop/20154/images/1571593/cocktail-526-ssa_grande.jpg (84$), e una borsa larga 50 cm alta 30 e profonda 20 in un colore dignitoso (quindi non quello mostrato) http://lifestyle.inquirer.net/files/2012/01/t0106ingrid-bags_6.jpg (prezzo a tua discrezione). Poi corre all'Adeguato (e glissiamo sul resto del nome che è meglio).

Controlla i tempi per raggiungere il luogo dell'appuntamento con il giornalista fenomenale che è alle 19, e vede se ha tempo di andare a cambiarsi (anche eventualmente usando un negozio di abbigliamento e accessori dove acquistare tutto) perché se non ricorda male si tratta di un locale alla moda.

Uzza si sposta di carrozza, per non farsi riconoscere da chi è salito con lei. Controlla alla stazione seguente dove sta andando e quando la metro riparte cerca un posto dove sedersi e controllare lo smartphone che cerca di accendere, se non altro per vedere l'ora.

"Niente che non sapessi già... Questo per il disturbo." Le allunga 5€$, si alza stringendo la borsa e esce, camminando a passo sostenuto verso la fermata della metro più vicina. OOC: Suppongo di aver già pagato il barista, altrimenti lo faccio prima di uscire.

OOC: Correggo il post precedente in quanto basato su una svista. "Bene, allora inizi a dirmi qualcosa di interessante visto che è tanto informata." Uzza inizia a guardarsi attorno nervosa facendo finta di essere invece annoiata, sbuffando ed evitando accuratamente di incrociare lo sguardo altrui. Fa quindi cenno di alzarsi a meno che senta qualcosa di utile.

"Harry? Ma non mi ha detto prima che l'autista che ha parlato con la polizia si chiamasse Jesus? Signora, mi dica chi è lei."

"Se vuole che valga qualcosa la notizia sull'autista mi deve fornire nome completo di entrambi gli autisti e un loro recapito... Il figlio non è stato rapito?"

"Interessante, allora cosa può dirmi di utile perché io la paghi? Qualche affare losco per cui gli Orlando sono stati attaccati? Magari che li coinvolga con un distretto periferico?"

"Va bene, ce ne occuperemo più tardi. Intanto immagino che le dichiarazioni dell'autista siano fuori discussione perché riservate all'NCPD, giusto? Quindi passerei al dunque: mi faccia una descrizione dell'auto rubata e mi parli in dettaglio del bambino rapito." Uzza cerca di tenere tutto a mente, non avendo supporti dove scrivere.

"Naturalmente dipende dalle informazioni... Ma prima di tutto lei sa qualcosa del motivo per cui mi si è spento il telefono senza riuscire a riattivarlo?" Tiene la borsa sulle ginocchia, pronta ad estrarre la pistola in caso di problemi.

Sempre scegliendo il momento di non essere vista, Uzza ripone lo smartphone nella borsa. Poi si alza e va a sedersi di fronte alla donna "Buongiorno, sta cercando me?".

Quando è sicura che nessuno la guardi, Uzza controlla velocemente l'ora ed eventuali messaggi e chiamate perse sullo smartphone.

Uzza si avvicina al bancone, senza guardare la sala per non attirare troppo l'attenzione degli altri clienti. "Una birra piccola." La beve lentamente, senza alzare lo sguardo.

Uzza cammina in fretta e poi si appoggia spingendo con tutto il suo peso la porta metallica, entrando.

Uzza passa da casa: si cambia mettendosi un vecchio paio di jeans e un maglione con un bomber grigio, prendendo una vecchia borsa dove mette solo lo smartphone e la P38, oltre a qualche chip di credito. Poi si avvia verso il locale, prendendosi tutto il tempo per guardarsi bene attorno mentre gira nel quartiere per raggiungerlo.

"Intesi. A presto." Chiude la comunicazione e cerca subito sullo smartphone il locale: location, opinioni postate, immagini in rete e simili. Uzza giudica di avere abbastanza tempo per andare a cambiarsi e prepararsi in ogni modo al luogo dove andrà, visto che non ha chiaro chi andrà a incontrare.

Chiama il numero che l'aveva contattata per l'appuntamento "Buongiorno, sono pronta a incontrarla ovunque voglia."

"Grazie di nuovo e arrivederci" e lascia sul bancone una lauta mancia. Mentre esce si guarda bene attorno per studiare i clienti, pensando a farne prossimamente una sua base operativa per scopi personali. Si avvicina all'EFH controllando sullo smartphone che ore sono e dove era previsto l'appuntamento misterioso con il riferimento degli Orlando.

"Molto bene allora, l'aiuto sarà reciproco. Intanto sia così gentile da tenermi in considerazione" e gli allunga un biglietto da visita con nome completo, cellulare e indirizzo dell'ufficio Quotifax mentre scende dallo sgabello "Prego, mi mostri come posso contattare la titolare."

"Grazie, lei mi è stato molto utile. Mi faccia sapere se mai rivedrà quell'uomo e me lo tenga d'occhio. C'è qualche modo in cui posso ricambiare il favore, a parte mettere online il video non appena ho materiale sufficiente per un servizio?" Allontana la testa dalla videocamera che abbassa quasi fosse un'arma e spegne.

"Li aveva mai visti prima, che si ricordi? La 24 ore era ammanettata al polso dell'uomo o semplicemente la impugnava? Nel bagno e nel magazzino avete trovato qualche traccia del loro passaggio? Immagino avrete consegnato i video interni ed esterni alla NCPD e che questa vi abbia chiesto di fare degli identikit dei due."

Annuisce sempre sorridendo ed imbraccia la videocamera "Mi dica il suo nome completo la prego. Poi faccia una pausa, si prepari con la sua posa preferita e racconti in camera quello che è successo quel giorno. Pronto?"

Sempre sorridendo coi suoi denti bianchissimi, si arrampica su uno degli alti sgabelli color acciaio mentre ricambia la stretta con altrettanto calore. "Del punch, grazie. Vuole essere ripreso?"