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Ferion vallas

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Ferion vallas

  1. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    ah,gia fatto allora....
  2. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    gia fatto,le spade sono disegni di mesi fa,il drago e il gith risalgono a questa settiana non credo di avere capito..
  3. Ferion vallas ha risposto a Shar a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    Dragon's lair era tutta altra roba,nevvero?
  4. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Lo so....sono tutte state fatte nella stessa settimana di calo creativo...
  5. Ferion vallas ha risposto a Shar a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    si,c'era veramente un cartone su D&D,ho visto qualche puntata....
  6. Uppo la discussione. che nedite degli ultimi avvenimenti? Spoiler: tipo la morte di Shiba
  7. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    non è che sono il mio forte,ho praticamente disegnato solo armi per tutta la mia vita quindi,ecco un altro blocchetto di spade(a sto punto il topic avrei dovuto chiamarlo l'armeria di Ferion:-)
  8. Bardo Guerriero Elfo Caotico Buono Seguace di Hanali Cenanil Allineamento Caotico Buono - Questi personaggi sono dei tipi indipendenti con un forte credo nel valore della bonta'. Prestano poca attenzione ai Governi e ad altre forze dell'ordine e generalmente continueranno a fare di testa loro senza unirsi a Gruppi di questo tipo. Razza Elfi - Sono la razza piu' longeva, benche' essi siano generalmente poco piu' piccoli degli Umani. Sono solitamente acculturati, con un forte senso artistico, amanti della vita facile, ed a causa di questa loro 'lunga vita' tendono a dissociarsi dalle altre razze, svolgendo le loro attivita' soltanto tra di loro. Gli Elfi sono 'effettivamente' una razza immortale, benche' comunque posson essere uccisi. Dopo migliaia di anni o finito il loro tempo, essi passano semplicemente al prossimo piano di 'esistenza'. Classe Primaria Bardi - Sono gli intrattenitori. Essi cantano, danzano e suonano strumenti musicali per rendere la gente allegra, oltre che frequentemente per guadagnarsi da vivere. Essi amano dilettarsi anche, seppur per semplici trucchi o giochetti, nell'uso della magia.. e delle tecniche illusorie. Classe Secondaria Guerrieri - Sono i Combattenti. Essi usano le armi per raggiungere i propri obiettivi. Non e' detto che non siano intelligenti, ma in tutto cio' che fanno, mettono nell'uso della violenza il loro credo, e quindi la piu' frequente risposta a tutti i problemi. Divinità Hanali Cenanil is the Chaotic Good elven goddess of love, beauty, and art. She is also known as the Heart of Gold and Lady Goldheart. Her followers delight in creation and youth, and work to spread happiness, love, and beauty. Their preferred weapon is the dagger. perfetto!!
  9. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    gia....sono cose che ti segnano:-p
  10. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    :redface:Grazie!Oggi stesso inizierò a costruire,pietra su pietra,il tempio della Lady di Ferro(però,suona bene...) :pray:
  11. Ferion vallas ha risposto a DarthVader a un messaggio in una discussione Mi presento
    Mi sembra di ricordare che la prima volta che ho visto DL vagavo per gli archivi leggendo due risate con D&D,ho cliccato per vedere la versione completa e ho visto il bottoncino registrati.... e sono arrivato nella mia Celestia
  12. Ferion vallas ha pubblicato un messaggio in una discussione in Disegni e Illustrazioni
    Ecco il mio debutto artistico su DL Crocifiggetemi da sinistra:Higaru,Yirados,Githyanki in armatura pesante
  13. Ferion vallas ha risposto a Serghuio a un messaggio in una discussione Disegni e Illustrazioni
    Ho scannerizzato i disegni,ma sono trooooooooppo grandi,che faccio? EDIT risolto la cosa
  14. Il vecchio attirò l’attenzione di Ferion con un piccolo colpo di tosse. <Gia,Gia…in futuro avrai molte occasioni di mostrare il tuo valore > battè le mani e le ballerine di prima arrivarono danzando in cerchio,al centro del quale un’altra fanciulla trasportava qualcosa di lungo al di sopra della testa. Il cerchio si aprì e la ballerina centrale salì sul palco,portando l’oggetto:era uno spadone. Era uno splendido spadone,della lunghezza di un metro e mezzo,che ricordava una sciabola,data la lama ricurva che si intuiva dalla forma del fodero rivestito in pelle nera,la guardia formata da un paio di ali di drago,color della notte,che ricoprivano quasi tutta la lunghezza dell’impugnatura,in fondo alla quale vi era una testa di drago dalle fauci aperte e gli occhi di zaffiro. <Questa è Lothrien,messaggera delle stelle>disse il vecchio,prendendola gentilmente dalle mani della ragazza e sfoderandola,mostrando le numerose incisioni lungo la lama bianca,che sembravano riprodurre un braccio della galassia,con tutte le sue costellazioni <Ci sono voluti diciotto anni per forgiarla…è stata cominciata il giorno in cui sei nato e completata il giorno in cui hai raggiunto la maggiore età,è tua di diritto>la porse a Ferion. Ferion afferrò Lothrien con delicatezza,e la impugnò con entrambe le mani,muovendo le dita per trovare la presa ideale sull’impugnatura sagomata,rigirandola per ammirarne la magnificenza;il suo sguardo si fermò sul filo della lama,che sembrava in grado di tagliare a metà un blocco di pietra con il minimo sforzo. Resistette alla tentazione di passarci sopra un dito per provarlo e chiese il fodero,dopo averlo ricevuto,rinfoderò la messaggera delle stelle. <E’ una spada magica>Disse il vecchio<Creata per mondare le tenebre,perché,se entrerai tra i Vallas,questo sarà il tuo unico scopo d’ora in poi> Iniziò a recitare in maniera solenne. <Ferion,accetti la responsabilità di vegliare sul mondo e difenderlo dall’oscurità?> Ferion si inginocchiò,appoggiando Lothrien a terra. <Io Ferion,accetto questo fardello>. <Giuri con tutta l’anima di seguire la retta via di Ariel?> <Lo giuro>Esclamò Ferion abbassando il capo. Il vecchio frugò tra le pieghe del mantello e ne estrasse quello che sembrava un ditale e una piccola lametta. Allargò le braccia per mostrare i due oggetti,finemente decorati,dall’ovvio scopo rituale,a tutti i presenti,poi fece scorrere velocemente la lametta sulla punta dell’indice,la sua bocca si mosse appena dal fastidio;una goccia di sangue uscì dal taglio,e fu abbastanza svelto da raccoglierla nel ditale,e continuò finche non si riempì fino all’orlo. <Nelle vene dei Vallas scorre latente il sangue di Pyrabos,il drago capostipite…Ferion,il più giovane tra noi,attingi alla fonte scarlatta del più anziano e risveglia il drago>porse il ditale a Ferion. Ferion lo prese,attento a non rovesciare la preziosa linfa vitale,e la bevve. Il vecchio sfoderò uno stiletto. <Ora,ragazzo,domina il potere,non permettere il contrario>sussurrò Ferion cadde in ginocchio,afferrandosi la gola,e iniziò ad urlare,con gli occhi sbarrati. Le sue urla di sofferenza rimbombavano nella grande sala,alcune delle sorelle si coprirono le orecchie e gli occhi per non vedere quel bel giovane con il volto contratto in una smorfia bestiale,rotolare a terra dal dolore. <Non ce la fa….>Disse Garuf cercando di prendere le monete. <Ce la fa…..>Disse Kart cercando di impedirglielo. Improvvisamente Ferion si alzò,con la schiena curva,le mani contratte ad artiglio. Il vecchio si preparò a colpire alzando il braccio al disopra della sua testa,ma Ferion si raddrizzo,le mani si rilassarono e si tolse i capelli dalla fronte madida di sudore,sorridendo soddisfatto. Il vecchio mise via l’arma appuntita e raccolse Lothrien,restituendola a Ferion. Non sentendo più le grida,Sorella Sil si scopri gli occhi. <Ora sei Ferion Vallas,ultimo dei draconi>disse il vecchio. Nella sala fu tirato un respiro di sollievo,non si poteva perdere in maniera tanto orribile l’ultimo rampollo della prima linea di sangue. Ferion si tolse il mantello grigio,simbolo del potere dormiente,e rimase a torso nudo con dei pantaloni blu. Vedendolo così,Sorella Sil inconsciamente si leccò le labbra,e persino Sorella Vielr deglutì. Ferion sfoderò Lothrien e la alzò sopra la testa,gridando di gioia,accompagnato da quelli che ora erano suoi fratelli <Benvenuto,Fratello Ferion>fu il grido del vecchio unito a quello di tutti gli altri. <Ora osserviamo quanto il sangue di drago ha agito in te…> disse il vecchio battendo le mani. In risposta giunsero molti uomini di fatica,che trascinavano con delle lunghe e spesse catene cinque creature più alte di un uomo,dalle spalle larghe e massicce e la pelle grigiastra. Orchi. <Li abbiamo trovati che esploravano i dintorni con equipaggiamento da guerra>disse il vecchio a Ferion. Il vecchio si avvicinò al più grosso dei cinque. <Non provate a scappare,non varchereste la soglia dell’uscita….>disse con calma poi indico Ferion <Uccidetelo e sarete liberi>Sentendo ciò Ferion si mise in posizione di combattimento,con Lothrien che risplendeva in risposta alle luci delle lanterne. L’orco emise un grugnito per indicare che aveva inteso. Il vecchio scese dal gradino e un altro uomo salì,a togliere le catene e portare le armi orchesche,rozze asce e picche,ai loro proprietari. Intanto Ferion passò delicatamente il palmo della mano sul piatto della spada pronunciando sottovoce una breve formula,e una runa rossa apparve dove toccò. Appena fu liberato e riprese la propria arma,l’orco più vicino a Ferion caricò menando un poderoso colpo orizzontale,che Ferion evitò semplicemente flettendo le ginocchia e attaccò con un fulmineo fendente anch’esso orizzontale. L’orco guai e tornò dai compagni,si guardò il torace,dove non vi era nient’altro che un graffio rosso,che lo attraversava da parte a parte,ma niente sangue. Garuf scoppiò a ridere. <Era in una posizione perfetta e lo ha colpito di striscio con un spadone a due piedi di distanza>gridò Gli orchi si unirono alla risata. Ferion puntò la mano verso l’orco che lo aveva attaccato,e la mosse come se stesse chiamando qualcosa. L’orco,da grigio,divenne bianco,il graffio divenne uno squarcio e la parte superiore cadde a terra con un tonfo,seguita da quella inferiore che si accasciò. Gli altri orchi urlarono di terrore,mentre Ferion iniziò a sussurrare velocissime formule in maniera cosi sciolta che pareva stesse sibilando. Il sangue dell’orco,sia quello che lordava il pavimento,che quello rimasto dentro alle due parti del cadavere,si alzò in volo e iniziò a raggrupparsi in una grossa sfera rosso cupo,lucida come giada. <Un emomante!!>Esclamò il vecchio meravigliato. Con un altro gesto della mano,la sfera andò a schiantarsi contro il petto di un altro nemico,fracassandone le costole e tornando indietro. La vittima iniziò a tossire sangue,Ferion sorrise,era sufficiente. Mosse nuovamente le mani verso l’orco a terra,contratte a ghermire qualcosa,la sua vita che scorreva;uscì come un lungo serpente scarlatto dalle fauci della bestia,che si abbandonò a terra bianco in volto, e strisciando si andò ad unire alla sfera,che partì nuovamente all’attacco,ma prima di colpire si vaporizzò,trasformandosi in nebbia rossa,che si insinuò nelle narici e la bocca dell’orco avvolto dalla nube. Sembrava ancora integro,quando cominciò a tossire,qualcosa gli squarciò il petto:una testa di drago scarlatta che in quel momento luccicava come cristallo. Il corpo del drago uscì dall’apertura,trascinando via il resto della linfa vitale. Il Draghetto adocchiò uno dei due orchi e gli balzò addosso,dilaniandolo con zanne e artigli di sangue;l’altro era paralizzato dall’orrore e ciò diede a Ferion il tempo di avvicinarsi camminando e mozzargli la testa con un gesto elegante del braccio che impugnava Lothrien. Nella stanza per l’ennesima volta ristagnava il silenzio,orripilati e incantati dalla esibizione di Ferion,i Vallas osservavano il giovane dracone ergersi fra i cadaveri mutilati degli orchi,senza neanche una goccia di sangue a sporcarlo. Ferion smise di recitare le arcane formule,e la creatura di sangue si disciolse ,allagando il palco e iniziando a colare sul pavimento più in basso. Fratello Kart prese la sua vincita. Qualcuno batte le mani,e tutti lo imitarono. Sorella Sil rabbrividì nuovamente davanti a quell’esempio di forza,grazia e bellezza. Terminato l’applauso,il vecchio riprese a parlare. <Fantastico!!Quale incredibile potere!!!Se sai gia usare la emomanzia a questi livelli a diciotto anni,non oso immaginare quale potenza tu possa sviluppare con l’esperienza.>Disse traendo da sotto il proprio mantello rosso,quello blu di Ferion e avvolgendoglielo attorno alle spalle,dichiarò conclusa la cerimonia. Ferion balzò giù dal palco,dirigendosi all’uscita della stanza,la pozza di sangue che si apriva per lasciarlo passare,rinfoderò Lothrien e attraversò la porta.
  15. Le ali dell’arcangelo nero Parte 1°a Sangue e spada Capitolo 1 L’iniziazione Una carrozza,nera come la notte,avanzava cigolando nell’oscurità di quella sera senza luna. La strada dissestata la faceva balzare e sbandare,lanciando sassi e fango in ogni direzione e il cocchiere faticava a mantenere la propria posizione sulla cassetta,impegnato a proteggersi il volto con un lembo del proprio mantello dalla pioggia incessante che sferzava la campagna sin dal crepuscolo. I lampi bianchi squarciavano le tenebre e lo aiutavano a vedere la via,ma il rombo di tuono successivo spaventava i quattro potenti cavalli,che nitrivano nervosi,rimanendo uniti solo grazie ai finimenti di cuoio scuro,reso lucido dall’acqua. I passeggeri contemplavano il silenzio dell’oscurità,rotto solamente dall’interminabile scricchiolare del legno e dal monotono ticchettio della pioggia,le cui pesanti gocce colpivano come il maglio l’incudine;le tende coprivano i vetri delle finestre,nascondendo al mondo esterno chi si celava li dentro. Un altro tuono,più forte dei precedenti,fece fischiare le orecchie per qualche minuto al conducente,che si distrasse per un attimo nel tentare di stapparsele con un dito agguantato di cuoio viscido e un altro scossone gli fece sfuggire dalle dita la frusta,che cadde tra i duri zoccoli ferrati dei cavalli,affondando nella melma. Un ennesimo balzo della carrozza gli fece perdere anche le redini,ma l’imprecazione del cocchiere venne coperta da una lunga serie di rombi dei tuoni,che fece imbizzarrire i cavalli,i quali iniziarono a correre senza controllo,facendo sbandare eccessivamente la carrozza,che iniziava a dare segni di voler rompersi,con grandi scricchiolii e col rumore del metallo che si piega. La carrozza avanzava a velocità folle lungo il pantano che fino a poche ore prima era un sentiero,che in quest’ultimo tratto continuava senza curve;Il povero uomo,che era costretto a tenersi avvinghiato al proprio sedile per non venire scaraventato nel fossato che accompagnava la strada in quel tratto,guardò dove si stesse dirigendo e vide in lontananza delle lucidi una abitazione,che si avvicinavano sempre di più,ma ancora più vicino vide un imponente cancello,circondato da molte lanterne che persistevano a diffondere il loro chiarore anche sotto quel tremendo temporale. Un ennesimo lampo illuminò le figure di due uomini avvolti in un mantello con cappuccio che facevano la guardia all’ingresso,e appena videro la carrozza arrivare,ai affrettarono ad aprirlo e ad aspettare ai lati,pronti al salto. Appena i due cavalli davanti furono a portata,i due figuri incappucciati vi saltarono in groppa con agilità,afferrandosi alle lunghe criniere degli animali;una volta trovata stabilità,avvicinarono la bocca alle orecchie degli animali terrorizzati e sussurrarono qualcosa. Quando ebbero finito,si voltarono in sincronia,sfruttando la schiena bagnata del cavallo per scivolare,e fecero la stessa cosa con i due di dietro. I quattro cavalli iniziarono a rallentare finche non si fermarono ad una cinquantina di metri dall’immensa villa,circondata da un vastissimo cortile,divenuto ora un acquitrino nel quale numerose statue,come se nascessero dall’acqua,si ergevano ad abbellire quello che sarebbe stato un meraviglioso spettacolo,una volta che l’acqua si fosse asciugata. Il cocchiere scese e andò incontro ai due,e iniziò a ringraziarli,mentre scendevano dai destrieri. <Chi trasportate,buon uomo?>disse uno dei due guardiani del cancello cercando di sovrastare il rumore della pioggia,interrompendo i ringraziamenti dell’uomo. <Oh….>si interruppe<Vi ho portato Fratello Garuf e le sorelle Vielr e Sil>disse andando ad aprire la porta della carrozza. Da questa uscirono tre persone anche loro avvolte nel mantello,tutte evidentemente scosse dal viaggio che ha rasentato la catastrofe. Un uomo,Fratello Garuf,si avvicinò al cocchiere. <Ti sembra il modo di trattare la carrozza che ti ho concesso di condurre?>disse adirato,poi si rivolse ai guardiani<Siamo molto in ritardo?>chiese con tono dispiaciuto. <No,siete ancora in tempo se fate in fretta>dissero i due. Il guardiano che parlò col cocchiere lo guardò ancora. <Potete andare a riposarvi la,sarà una cosa lunga…..>gli disse indicando una piccola capanna dietro al cancello <Vi troverete anche di che sfamarvi> <Grazie messeri>disse lui correndo verso la modesta abitazione. Fratello Garuf si rivolse a Sorella Vielr e a Sorella Sil. <Andiamo mie care?>chiese loro,le quali annuirono da sotto il cappuccio. I tre si diressero spediti verso la pesante porta di ingresso,senza evitare le pozzanghere che tappezzavano la strada,schizzando acqua fangosa da tutte le parti;Infine giunsero di fronte all’ingresso della magione. Sorella Vielr bussò con insistenza finche la porta non fu aperta dall’ennesimo incappucciato. <Finalmente siete arrivati!!> disse nervosamente quest’ultimo<Stiamo per cominciare…sbrigatevi!> Si precipitarono dentro,in un immenso atrio,da cui partivano numerose scalinate di marmo bianco inerpicandosi sulle alte mura,che si univano in un soffitto a volta,sulla quale era affrescato un immenso drago,di colore blu,che impugnava tra gli artigli della destra una spada,mentre fra quelli della sinistra fluttuava una goccia di sangue;corsero su per la rampa più vicina e si infilarono in un lunghissimo corridoio decorato da centinaia di ritratti,tutti della stessa famiglia,dato che tutti avevano il cognome Vallas. Erano molto diversi tra loro,tranne per un unico particolare:gli occhi…tutti avevano gli occhi dello stesso colore azzurro intenso. Arrivati ad un bivio,presero la via di sinistra,una lunga scalinata che andava verso il basso,illuminata da piccole lanterne che splendevano di tremolante luce azzurra;continuarono a correre,i loro passi in principio echeggiavano nel silenzio,per poi venire coperti dal crescente rumore di risa,grida e musica. <Ci siamo persi la festa….>Si lamentò Sorella Sil. <Gia,cerchiamo almeno di non mancare all’inizio della cerimonia,risparmia il fiato e corri!>le rispose Fratello Garuf,con il cappuccio che per la corsa era scivolato indietro,rivelando il volto scolpito come quello di una statua,sulla quale erano incastonati due profondi occhi azzurri intenso. Finalmente giunsero in fondo alle scale,in un’ampia sala circolare,rischiarata dalle stesse lanterne,nel cui centro,su un alto gradino che fungeva da palco,danzavano e suonavano varie fanciulle seminude,impegnate ad allietare la marea di gente seduta a tavoli disposti attorno,anche loro avvolti negli ampi mantelli blu,che mangiavano,bevevano e guardavano lo spettacolo. Il cappuccio non copriva i loro volti,quindi erano visibili in tutti gli stessi occhi di Fratello Garuf e dei quadri del corridoio. Garuf,Vielr e Sil si diressero in fretta verso tre posti liberi verso la metà del tavolo più vicino al centro e si sedettero. L’uomo accanto a Garuf aveva lo sguardo fisso sulla ballerina che scuoteva i fianchi davanti a lui. <Sei sempre in ritardo…>disse senza girarsi,gli occhi che danzavano con la ragazza seguendola in ogni piroetta. <Fatti gli affari tuoi,Fratello Kart>Disse Garuf tirando a se un piatto pieno di carne arrostita<C’è un tempo da licantropi la fuori!>continuò dopo aver inghiottito il primo boccone. <Si fa la solita scommessa?>chiese Fratello Kart distogliendo lo sguardo dalla danzatrice e traendo di tasca un sacchetto di monete. <Questo è ciò che preferisco della cerimonia!>rispose Garuf mostrando a sua volta un sacchetto di pelle,che tintinnò allegramente quando venne appoggiato sul legno scuro del tavolo. Improvvisamente la musica cessò,un altro uomo avvolto in un mantello,questa volta rosso sangue,si portò al centro del rialzo circolare e si calò il cappuccio,rivelando un volto segnato dall’età e una capigliatura brizzolata. Il vecchio alzò le braccia e nella stanza calò il silenzio,interrotto solo da qualche raro sussurro. <Fratelli!!!>tuonò con voce profonda,che echeggio varie volte nel silenzio ormai totale. <Questa cerimonia è stata compiuta infinite volte nel corso della storia…..>continuò<Ma mantiene sempre la sua magnificenza e il suo significato> L’uomo inspirò profondamente. <Millenni e millenni or sono,all’inizio del tempo…..>Iniziò con tono solenne<Nacque Ariel,la splendente,regina di tutto ciò che è luce…In principio ella era solo una bambina,e vago in solitudine per le realtà dell’universo,piangendo…..e da ogni sua lacrima ebbero origine tutte le creature esistenti..>fece una piccola pausa per aumentare la suspence,come aveva sempre fatto in questo punto<Ma noi siamo qui,tutti riuniti,perché due specifiche lacrime,caddero molto vicino tra loro!> Guardò gli ascoltatori,tra i quali,i più anziani che conoscevano la storia a memoria,erano più distratti,mentre i più giovani lo fissavano avidi di sentire la storia sgorgare da lui con quella voce così potente da far vibrare i tavoli. <La lacrima Ietrai,dalla quale nacquero gli umani,e la lacrima Matran,la lacrima dei draghi…> <Il sacro testo narra che le due caddero vicine,narra che si è creato un legame…e abbiano condiviso i doni di Ariel:Loro diedero a noi la capacità di attingere alle infinite energie magiche che muovono la realtà di Nidrya,e loro ricevettero la razionalità e l’intelligenza,e si elevarono dalle bestie,come noi che ne eravamo destinati>Pose molta enfasi sulle molte parole,forse troppa,pensò. <Quando tutte le razze furono create,Ariel la luminosa era ancora giovane,e lo erano anche le razze,divennero amici,giocavano insieme,ma lei prediligeva gli umani;ma notò una cosa…..mentre gli uomini invecchiavano e morivano,lei rimaneva una bambina…..in principio non capiva ciò che succedeva,ma quando vide che anche i draghi,le creature che aveva iniziato a ritenere più simili a lei,prima o poi venivano accolti dal braccio della morte…..Ariel fiorì,come un bocciolo a primavera>Allargò le braccia<Divenne adulta,consapevole della triste realtà,che solo lei sarebbe esistita in eterno,mentre tutto intorno a lei muore>con un gesto teatrale del braccio fece finta di asciugarsi una lacrima all’angolo degli occhi. <Non accettando il destino delle creature nate da lei,Ariel creò i campi eterni,il luogo dove l’anima di quelli che non sono più con noi può trovare eterna gioia,ma per mantenerli reali,dovette abbandonarci,lasciandoci la promessa che la avremmo rivista nei campi eterni se avessimo seguito una vita giusta all’insegna delle luce>Il vecchio smise di muoversi e parlare,ansimando leggermente per tutto quell’urlare. Ora che la storia era finita,tutti gli sguardi erano fissi su di lui,era giuntoli momento del vero motivo della cerimonia. Da qualche parte nella stanza riprese la musica <Noi non siamo umani!!>ricominciò all’improvviso<Siamo la perfetta unione di uomini e draghi,noi siamo i DRACONI!!!!!!> In tutta la sala esplose un urlò un risposta alla frase. <Noi siamo i prescelti di Ariel!!!>Gridò estasiato dal calore dei fratelli. Un altro urlo accompagnato da pugni sui tavoli. <E oggi….>gli urli si interruppero all’istante,il vecchio giunse le mani. <Oggi si unirà a noi un nuovo fratello!!>si voltò verso una zona in ombra della stanza circolare <Vieni avanti…>disse Dal piccolo cono d’ombra uscì una figura avvolta in un mantello grigio <Maschio!>sussurrò Fratello Garuf traendo silenziosamente una moneta dal sacchetto e appoggiandola sul tavolo. <Femmina!>fu la risposta di Fratello Kart,mentre imitava il compagno. Il nuovo arrivato si portò al centro del palco. <Mostrati a noi….>disse il vecchio dal mantello rosso. Il cappuccio grigio venne abbassato,rivelando il volto di un giovane dai lineamenti fini e dai lisci capelli neri lunghi fino alla cinta,tra i quali era possibile distinguere gli occhi color zaffiro Fratello Garuf prese la moneta di Kart. <Quinta linea di sangue>Disse questi scommettendo altre dieci monete <Settima>fu la risposta. <Fratelli….vi presento Ferion,l’ultimo nato della prima linea di sangue> I vari sussurri delle scommesse in corso,che era pratica comune in quella cerimonia,si interruppero. Garuf e Kart rimasero immobili e a bocca aperta,lasciando le monete al loro posto <P-prima??> riuscì a dire Kart,asciugandosi le mani sudate sui pantaloni Il vecchio lo aveva sentito e si avvicinò a lui. <Esatto,prima!Sembra incredibile,ma l’ultimo padre della prima linea,che era sempre stato considerato incapace di avere figli…..>gesticolò un poco<Invece,alla fine,prima di partire per la battaglia e non ritornare più,ha giaciuto con la sua amante,e nacque Ferion….> I sussurri ripartirono. <Potremmo continuare?>Parlò per la prima volta,con voce splendida ma anche con tono infastidito. Sorella Sil rabbrividì. <Che cosa ti succede,sorella?>le chiese Sorella Vielr. <E’ magnifico…..>disse lei sognante,ma Vielr le diede un piccolo schiaffo sulla testa. <Frena i tuoi pensieri lussuriosi,sai benissimo che il rapporto carnale fra due Vallas è vietato!!>le sibilò Sorella Vielr. Fratello Garuf aveva sentito e sogghignò. <Sarà anche magnifico e discendente della prima linea di sangue,ma scommetto che è una nullità,adatto solo per i rapporti diplomatici….>disse mettendo l’intero sacchetto di monete come posta. Fratello Kart fece la stessa cosa. Questa volta fu Ferion a sentirlo,si avvicinò a lui e lo fisso negli occhi. <Sono in grado di ucciderti due volte prima che te ne renda conto!>disse,e fratello Kart iniziò ad allungare la mano verso il sacchetto.
  16. tecnicamente un Sayan di IV livello è in grado di picchiare una divinità di D&D la vedo come classe di prestigio con prerequisiti epici per il monaco....
  17. Ferion vallas ha risposto a Dusdan a un messaggio in una discussione Videogiochi e Informatica
    certo'c'è scritta la lavorazione:rolleyes:
  18. Ferion vallas ha risposto a Liquid Shadow a un messaggio in una discussione D&D 3e personaggi e mostri
    1)c'è scritto 2)il pg rinuncia a qualsiasi oggetto magico e denaro per utilizzo personale(il mio chierico povero santo di Pelor le donava alle chiese) non puo usare armi che non siano semplici,e queste devono essere "base" cioè non perfette,anche gli oggetti che porta devono essere da poveri(sempre il mio chierico aveva una veste grezzissima e simbolo di legno) ma tutte queste cose vengono ripagate con la possibilità di prendere talenti eroici,le proprie armi gradualmente prendono i bonus di potenziamento (+1,+2,ecc.....) si perde la necessità di mangiare bere respirare(mi sembra) aumenti alle caratteristiche(a livelli alti mi pare di ricordare un +8) e altre robe che non ricordo però se il pg infrange il voto,è fregato,perde tutti i poteri e non li riprende mai più (ciao,ciao poteri....)
  19. Ferion vallas ha risposto a sepheander a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    io innanzitutto mi dimenticherei dell'innamoramento....nessuno si innamorerebbe di un balor.il 98%dei mezzi immondi nasce con uno stupro,nell'altro 1%ci sono i mezzi drow e mezzi Glabrezu(di cui ora non mi ricordo il nome)che nascono per una cerimonia,e il resto sono nati da pervertiti demonofili. è piu realistico che la povera elfa sia stata presa con la guardia abbassata e .... darebbe anche più carattere al pg,un abominio nato dalla violenza a sua madre....potrebbe essere il suo scopo finale fare fuori il Balor,che lo ha costretto ad una vita difficile e sofferta
  20. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    vabè,dopo Hamtaro chiama la sua compa e lo pestano di brutto
  21. Ferion vallas ha risposto a Ferion vallas a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    vince il criceto;-)
  22. Ferion vallas ha risposto a Uomo Del Monte a un messaggio in una discussione Ambientazioni e Avventure
    scusate,ma dove le trovo tutte 'ste battaglie fra divinità??
  23. Di niente;-)
  24. Non ne vedo il motivo la storia del vampiro è ispirata ad una malattia vera,la porfiria,mi pare,che oltre a far stare male con l'aglio,far ritirare le gengive mettendo in evidenza i canini,la pelle è danneggiata dal sole gli altri non morti non vedo su quale base debbano venire intaccati dalla luce solare.... tutto IMHO,ovvio