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Riflessioni sul Drago #34: Divine Right e il dungeon “Doomkeep”
Un numero che spazia dal gioco Divine Right a un dungeon da torneo completo, con trappole, mostri strani e recensioni di Gygax. TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 34 nel febbraio del 1980. È lungo 73 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,50 $. In questo numero troviamo molti articoli sul gioco da tavolo Divine Right, una nuova rubrica dedicata alle trappole e “Doomkeep”, un dungeon di Brian Blume! Questo numero contiene sette articoli dedicati a Divine Right, un gioco da tavolo fantasy pubblicato dalla TSR nel 1979, in cui i giocatori controllano regni impegnati in guerre e diplomazia. Gli articoli trattano errata, regole alternative e un po’ di lore aggiuntiva per l’ambientazione, Minaria. Colpisce vedere quanto impegno The Dragon abbia messo nel promuovere questo gioco. Annunciarono persino una nuova rubrica semi-regolare a supporto, intitolata “The Minarin Legends”. Tutto questo sforzo per un gioco appena uscito porta davvero al limite l’affermazione “non siamo un house organ”! “Sage Advice” ha la solita miriade di domande sulle minuzie delle regole. Per esempio: “Uno dei miei amici pazzi ha un Chierico/Guerriero/Mago che per di più è un umano. Nel Manuale del Giocatore sotto la voce umani c’è scritto che gli umani non hanno limiti alle classi che possono diventare. Nella sezione sui personaggi multiclasse, c’è scritto che solo i mezzelfi possono essere Chierici/Guerrieri/Maghi. Ho ragione a dire che il suo umano non può essere un personaggio multiclasse?” Roba importante! “Leomund's Tiny Hut” propone un’alternativa ancora più complessa al sistema di iniziativa standard di AD&D, già notoriamente complicato di suo. “Bazaar of the Bizarre” presenta un metodo dettagliato per generare fontane magiche. “Dragon's Bestiary” descrive il Vilkonnar, un umanoide sotterraneo che prosciuga e scarica energia. L’illustrazione d’accompagnamento non è granché, ma il mostro in sé ha del potenziale. C’è una nuova rubrica dedicata alle trappole intitolata “Dastardly Deeds & Devious Devices”. L’introduzione dell’editor fa pensare che i lettori stessero sommergendo la redazione di articoli di questo genere, e l’entrata pubblicata è un buon esempio di trappola in stile Grimtooth. Per qualche motivo, la serie vide solo un’altra uscita (nel numero 35) e poi cessò. Troviamo regole alternative per Risk, D-Day della Avalon Hill e Snit’s Revenge. Per Dungeons & Dragons c’è un set di tabelle casuali di mostri, un simpatico generatore di nomi per personaggi, e una lista di stranezze e piccole maledizioni da associare a oggetti magici altrimenti utili. Alcune delle stranezze mi piacciono molto, ad esempio: il tuo tocco uccide le piante verdi oppure i piccoli fuochi nel raggio di 3 metri da te crepitano e si spengono. “Dragon's Augury” presenta una raccolta di recensioni più piccola del solito. L’RPG Bushido della Tyr Gamesmakers Ltd “vale il prezzo per chi è interessato a sviluppare una visione più cosmopolita”. Una bella pretesa! Ma il gioco fu ampiamente recensito e lasciò un impatto notevole all’epoca. Per contro, Spacefarers Guide to Alien Monsters della Phoenix Games è “un prodotto scadente e realizzato con negligenza, che non ha posto in nessun gioco di ruolo di fantascienza intelligente”. Fortunatamente, la Phoenix Games poi fece lavori migliori, tra cui la seconda edizione di Bushido! Due romanzi ricevono una recensione da Gary Gygax. Hammer’s Slammers di David Drake è “un’opera molto buona, ricca d’azione”, mentre The Wolfen di Whitley Strieber è “piacevole e meritevole”. L’articolo più lungo contiene un dungeon da 24 stanze intitolato “Doomkeep”, scritto da Brian Blume per il Secondo Torneo Ufficiale dei Master di AD&D. I 36 giocatori invitati vennero divisi in gruppi e tentarono di completarne il più possibile entro il limite di 3 ore. Il dungeon stesso è la classica trappola mortale, pieno di enigmi, trappole, labirinti e mostri strani. Ecco un incontro d’esempio: Qualsiasi cosa tocchi il raggio blu, eccetto un braccio nudo, viene istantaneamente disintegrata. Così funzionavano le cose nel ’79! L’articolo include anche il sistema di punteggio e i punteggi originali dei giocatori, permettendo ai lettori di confrontare i propri gruppi con i “Master”. Robin Hostetter della Georgia vinse il torneo, anche se sembra essere sparito dalla storia del gioco di ruolo. E questo è più o meno tutto ciò che c’è di interessante. È stato un numero più debole di alcuni precedenti, anche se l’inclusione di un dungeon da torneo completo è stata un punto forte. Il mese prossimo avremo varianti per Traveller, un sistema di valutazione dei giocatori di AD&D e Gary Gygax che discute del futuro della TSR! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-34.675042/ Articoli della stessa serie Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Riflessioni sul Drago #27: Wargame, Miti Africani e la Magica Bag of Wind Riflessioni sul Drago #28: Il Ritorno di Monty Haul e la Politica dell'Inferno Riflessioni sul Drago #29: Il ritorno di Wormy e l’arrivo di una leggenda Riflessioni sul Drago #30: Il debutto di Greenwood e il Satanic Panic Riflessioni sul Drago #31: Debutta Sage Advice Riflessioni sul Drago #32: tra mostri ibridi e segreti nascosti Riflessioni sul Drago #33: magia vanciana, computer e il debutto di Roger E. Moore Visualizza articolo completo
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Riflessioni sul Drago #34: Divine Right e il dungeon “Doomkeep”
TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 34 nel febbraio del 1980. È lungo 73 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,50 $. In questo numero troviamo molti articoli sul gioco da tavolo Divine Right, una nuova rubrica dedicata alle trappole e “Doomkeep”, un dungeon di Brian Blume! Questo numero contiene sette articoli dedicati a Divine Right, un gioco da tavolo fantasy pubblicato dalla TSR nel 1979, in cui i giocatori controllano regni impegnati in guerre e diplomazia. Gli articoli trattano errata, regole alternative e un po’ di lore aggiuntiva per l’ambientazione, Minaria. Colpisce vedere quanto impegno The Dragon abbia messo nel promuovere questo gioco. Annunciarono persino una nuova rubrica semi-regolare a supporto, intitolata “The Minarin Legends”. Tutto questo sforzo per un gioco appena uscito porta davvero al limite l’affermazione “non siamo un house organ”! “Sage Advice” ha la solita miriade di domande sulle minuzie delle regole. Per esempio: “Uno dei miei amici pazzi ha un Chierico/Guerriero/Mago che per di più è un umano. Nel Manuale del Giocatore sotto la voce umani c’è scritto che gli umani non hanno limiti alle classi che possono diventare. Nella sezione sui personaggi multiclasse, c’è scritto che solo i mezzelfi possono essere Chierici/Guerrieri/Maghi. Ho ragione a dire che il suo umano non può essere un personaggio multiclasse?” Roba importante! “Leomund's Tiny Hut” propone un’alternativa ancora più complessa al sistema di iniziativa standard di AD&D, già notoriamente complicato di suo. “Bazaar of the Bizarre” presenta un metodo dettagliato per generare fontane magiche. “Dragon's Bestiary” descrive il Vilkonnar, un umanoide sotterraneo che prosciuga e scarica energia. L’illustrazione d’accompagnamento non è granché, ma il mostro in sé ha del potenziale. C’è una nuova rubrica dedicata alle trappole intitolata “Dastardly Deeds & Devious Devices”. L’introduzione dell’editor fa pensare che i lettori stessero sommergendo la redazione di articoli di questo genere, e l’entrata pubblicata è un buon esempio di trappola in stile Grimtooth. Per qualche motivo, la serie vide solo un’altra uscita (nel numero 35) e poi cessò. Troviamo regole alternative per Risk, D-Day della Avalon Hill e Snit’s Revenge. Per Dungeons & Dragons c’è un set di tabelle casuali di mostri, un simpatico generatore di nomi per personaggi, e una lista di stranezze e piccole maledizioni da associare a oggetti magici altrimenti utili. Alcune delle stranezze mi piacciono molto, ad esempio: il tuo tocco uccide le piante verdi oppure i piccoli fuochi nel raggio di 3 metri da te crepitano e si spengono. “Dragon's Augury” presenta una raccolta di recensioni più piccola del solito. L’RPG Bushido della Tyr Gamesmakers Ltd “vale il prezzo per chi è interessato a sviluppare una visione più cosmopolita”. Una bella pretesa! Ma il gioco fu ampiamente recensito e lasciò un impatto notevole all’epoca. Per contro, Spacefarers Guide to Alien Monsters della Phoenix Games è “un prodotto scadente e realizzato con negligenza, che non ha posto in nessun gioco di ruolo di fantascienza intelligente”. Fortunatamente, la Phoenix Games poi fece lavori migliori, tra cui la seconda edizione di Bushido! Due romanzi ricevono una recensione da Gary Gygax. Hammer’s Slammers di David Drake è “un’opera molto buona, ricca d’azione”, mentre The Wolfen di Whitley Strieber è “piacevole e meritevole”. L’articolo più lungo contiene un dungeon da 24 stanze intitolato “Doomkeep”, scritto da Brian Blume per il Secondo Torneo Ufficiale dei Master di AD&D. I 36 giocatori invitati vennero divisi in gruppi e tentarono di completarne il più possibile entro il limite di 3 ore. Il dungeon stesso è la classica trappola mortale, pieno di enigmi, trappole, labirinti e mostri strani. Ecco un incontro d’esempio: Qualsiasi cosa tocchi il raggio blu, eccetto un braccio nudo, viene istantaneamente disintegrata. Così funzionavano le cose nel ’79! L’articolo include anche il sistema di punteggio e i punteggi originali dei giocatori, permettendo ai lettori di confrontare i propri gruppi con i “Master”. Robin Hostetter della Georgia vinse il torneo, anche se sembra essere sparito dalla storia del gioco di ruolo. E questo è più o meno tutto ciò che c’è di interessante. È stato un numero più debole di alcuni precedenti, anche se l’inclusione di un dungeon da torneo completo è stata un punto forte. Il mese prossimo avremo varianti per Traveller, un sistema di valutazione dei giocatori di AD&D e Gary Gygax che discute del futuro della TSR! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-34.675042/ Articoli della stessa serie Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Riflessioni sul Drago #27: Wargame, Miti Africani e la Magica Bag of Wind Riflessioni sul Drago #28: Il Ritorno di Monty Haul e la Politica dell'Inferno Riflessioni sul Drago #29: Il ritorno di Wormy e l’arrivo di una leggenda Riflessioni sul Drago #30: Il debutto di Greenwood e il Satanic Panic Riflessioni sul Drago #31: Debutta Sage Advice Riflessioni sul Drago #32: tra mostri ibridi e segreti nascosti Riflessioni sul Drago #33: magia vanciana, computer e il debutto di Roger E. Moore
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Lo Psion riceve aggiornamenti nel nuovo Unearthed Arcana
Il feedback ha influenzato diversi cambiamenti importanti. È uscito un nuovo Unearthed Arcana, che presenta una versione rivista della classe Psion. Secondo un articolo su D&D Beyond, lo Psion ha subito cambiamenti considerevoli. Il feedback sulla classe si è concentrato in tre aree principali: Dadi di Energia Psionica, Modalità Psioniche e Incantesimi. I Dadi di Energia Psionica ora sono più flessibili e facili da ottenere – una nuova caratteristica chiamata Riserve Psioniche consente ai giocatori di recuperare utilizzi dei Dadi di Energia Psionica, mentre Propulsione Telepatica e Connessione Telepatica permettono ai giocatori di usare quelle abilità una volta ciascuna senza consumare dadi di energia. Nel frattempo, le Modalità Psioniche sono state eliminate dalla classe, con vari aspetti dell’abilità incorporati in diverse sottoclassi come nuove caratteristiche. Infine, lo Psion ora ha una lista di incantesimi aggiornata ed ampliata. UA contiene inoltre sette nuovi incantesimi e versioni aggiornate di incantesimi già esistenti. Inoltre, Metamorfo, Psichinetico e Telepate hanno tutti ricevuto aggiornamenti. Le abilità del Metamorfo ora spesso includono un tiro del Dado di Energia Psionica mentre vengono utilizzate. Lo Psichinetico ottiene una caratteristica Telecinesi Potenziata con un uso migliorato dell’incantesimo Mano Magica. Inoltre, i giocatori ora possono usare Propulsione Telecinetica senza consumare un Dado di Energia Psionica. Infine, il Telepate ha una nuova caratteristica chiamata Distrazione Telepatica che permette di interferire con il tiro per colpire di un’altra creatura se si trova nel raggio della telepatia. Menti Confuse è stato riprogettato per ridurre il numero di tiri di dado necessari, così da evitare che il combattimento rallenti troppo. Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/new-psion-update-dungeons-and-dragons-unearthed-arcana.715562/ Visualizza articolo completo
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Lo Psion riceve aggiornamenti nel nuovo Unearthed Arcana
È uscito un nuovo Unearthed Arcana, che presenta una versione rivista della classe Psion. Secondo un articolo su D&D Beyond, lo Psion ha subito cambiamenti considerevoli. Il feedback sulla classe si è concentrato in tre aree principali: Dadi di Energia Psionica, Modalità Psioniche e Incantesimi. I Dadi di Energia Psionica ora sono più flessibili e facili da ottenere – una nuova caratteristica chiamata Riserve Psioniche consente ai giocatori di recuperare utilizzi dei Dadi di Energia Psionica, mentre Propulsione Telepatica e Connessione Telepatica permettono ai giocatori di usare quelle abilità una volta ciascuna senza consumare dadi di energia. Nel frattempo, le Modalità Psioniche sono state eliminate dalla classe, con vari aspetti dell’abilità incorporati in diverse sottoclassi come nuove caratteristiche. Infine, lo Psion ora ha una lista di incantesimi aggiornata ed ampliata. UA contiene inoltre sette nuovi incantesimi e versioni aggiornate di incantesimi già esistenti. Inoltre, Metamorfo, Psichinetico e Telepate hanno tutti ricevuto aggiornamenti. Le abilità del Metamorfo ora spesso includono un tiro del Dado di Energia Psionica mentre vengono utilizzate. Lo Psichinetico ottiene una caratteristica Telecinesi Potenziata con un uso migliorato dell’incantesimo Mano Magica. Inoltre, i giocatori ora possono usare Propulsione Telecinetica senza consumare un Dado di Energia Psionica. Infine, il Telepate ha una nuova caratteristica chiamata Distrazione Telepatica che permette di interferire con il tiro per colpire di un’altra creatura se si trova nel raggio della telepatia. Menti Confuse è stato riprogettato per ridurre il numero di tiri di dado necessari, così da evitare che il combattimento rallenti troppo. Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/new-psion-update-dungeons-and-dragons-unearthed-arcana.715562/
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Hasbro apre un nuovo studio di videogiochi di Wizards of the Coast a Montréal per supportare il franchise di D&D
Il nuovo studio si occuperà della produzione di videogiochi di D&D. Hasbro ha annunciato l’apertura di un nuovo studio di videogiochi a Montréal, con un nuovo focus dedicato al supporto dei videogiochi di D&D. Il nuovo studio, chiamato Wizards of the Coast Studios Inc., sarà concentrato sullo sviluppo di nuovi contenuti per il franchise di Dungeons & Dragons e sull’espansione del catalogo di giochi digitali di Hasbro. Si prevede che lo studio supporterà 200 posti di lavoro. Dan Ayoub, responsabile del franchise di D&D, guiderà anche il nuovo studio. Ayoub vanta una lunga esperienza nello sviluppo di videogiochi. Il nuovo studio non sostituirà Invoke Studios, l’altro studio di Hasbro situato a Montréal. Il nuovo ufficio di Wizards of the Coast Studios Inc. sarà collocato accanto a Invoke Studios. Hasbro ha grandi ambizioni per l’espansione del franchise di D&D attraverso i videogiochi. Diversi titoli videoludici di D&D sono attualmente in sviluppo presso studi di terze parti e ora stiamo assistendo a un’espansione interna del portafoglio digitale di D&D. Una delle speculazioni più ovvie è che il nuovo studio possa lavorare a Baldur’s Gate 4, che Hasbro ha promesso verrà rilasciato in futuro dopo il colossale successo di Baldur’s Gate 3. View full articolo
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Hasbro apre un nuovo studio di videogiochi di Wizards of the Coast a Montréal per supportare il franchise di D&D
Hasbro ha annunciato l’apertura di un nuovo studio di videogiochi a Montréal, con un nuovo focus dedicato al supporto dei videogiochi di D&D. Il nuovo studio, chiamato Wizards of the Coast Studios Inc., sarà concentrato sullo sviluppo di nuovi contenuti per il franchise di Dungeons & Dragons e sull’espansione del catalogo di giochi digitali di Hasbro. Si prevede che lo studio supporterà 200 posti di lavoro. Dan Ayoub, responsabile del franchise di D&D, guiderà anche il nuovo studio. Ayoub vanta una lunga esperienza nello sviluppo di videogiochi. Il nuovo studio non sostituirà Invoke Studios, l’altro studio di Hasbro situato a Montréal. Il nuovo ufficio di Wizards of the Coast Studios Inc. sarà collocato accanto a Invoke Studios. Hasbro ha grandi ambizioni per l’espansione del franchise di D&D attraverso i videogiochi. Diversi titoli videoludici di D&D sono attualmente in sviluppo presso studi di terze parti e ora stiamo assistendo a un’espansione interna del portafoglio digitale di D&D. Una delle speculazioni più ovvie è che il nuovo studio possa lavorare a Baldur’s Gate 4, che Hasbro ha promesso verrà rilasciato in futuro dopo il colossale successo di Baldur’s Gate 3.
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D&D Heroes of the Borderlands Starter Set - Prime Impressioni
Diamo uno sguardo al nuovo Set Introduttivo di Dungeons & Dragons. Il nuovo Starter Set Heroes of the Borderlands fornisce una nuova introduzione a Dungeons & Dragons, prendendo molto in prestito dai giochi da tavolo per semplificare i concetti base del gioco senza sacrificare troppo del gameplay effettivo. In uscita entro la fine di questo mese, Heroes of the Borderlands è una bestia diversa rispetto ai tre precedenti Starter Set pubblicati da Wizards of the Coast nell’ultimo decennio. Per cominciare, il nuovo set è molto più ricco di componenti, con un’abbondanza di pezzi in cartoncino fustellato per simulare tutto, dagli slot degli incantesimi ai Punti Ferita, oltre a una miriade di carte che rappresentano PNG, equipaggiamenti, incantesimi e mostri. In secondo luogo, questo nuovo Starter Set offre un importante nuovo punto di accesso alla versione rivista del 2024 della Quinta Edizione, fornendo ai neofiti un ingresso semplificato alle regole aggiornate. Ispirazione dai giochi da tavoloAvendo provato tutti i precedenti Starter Set, Heroes of the Borderlands sembra più un’esperienza che non Dragons of Stormwreck Isle o l’Essentials Kit. La confezione da sola fa sembrare il set molto più vicino a un gioco da tavolo, completa di un vassoio di plastica che separa le carte, contiene le mappe e persino conserva i dadi. Ci sono persino alcune bustine di plastica extra per aiutare a ordinare i vari componenti e mantenerli organizzati. Anche i componenti hanno ricevuto un aggiornamento. Addio alle carte perforate che dovevano essere staccate per formare mazzi di oggetti magici o fornire condizioni. Invece, troviamo vere carte in cartoncino, molto più robuste e adatte a un utilizzo ripetuto. Allo stesso modo, le tanto decantate Schede Personaggio sembrano molto simili alle plance giocatore di un boardgame d’avventura. I giocatori usano segnalini in cartone per i poteri e per i Punti Ferita, così da tracciare i danni e l’uso delle abilità, con diversi spazi per aggiornare armature, armi o persino segnare gli incantesimi a concentrazione. Le caratteristiche base delle classi, come Attacco Furtivo e Canalizzare Divinità, si trovano sul lato destro della scheda, insieme a brevi regole su cosa ripristinare quando i personaggi fanno un riposo breve o lungo. Su ogni scheda si trovano anche le istruzioni “Cosa ti serve per giocare”, che indirizzano i giocatori alle carte extra necessarie per preparare il proprio personaggio. Le schede personaggio sono probabilmente la grande innovazione, andando a sostituire le schede pre-generate presenti nei precedenti Starter Set. È un’arma a doppio taglio. Mi piace che queste schede siano praticamente a prova di errore: chiunque può capire come gestire il proprio personaggio grazie alle istruzioni semplici presenti sulla carta. D’altro canto, questa non è una vera rappresentazione di come sia D&D, e sono curioso di vedere come i giocatori passeranno da questa plancia molto guidata a una classica scheda personaggio. Suppongo che, dato quanto spesso si usa D&D Beyond nelle partite, questa scheda rappresenti probabilmente un ponte più semplice verso le schede digitali, che mantengono comunque l’ottimizzazione e le istruzioni aggiuntive. Un vero sandboxHeroes of the Borderlands è una reimplementazione de La Rocca sulle Terre di Confine (The Keep on the Borderlands), un’avventura sandbox che accompagnava le copie del Set Base di D&D alla fine degli anni Settanta e all’inizio degli anni Ottanta. Per un’intera generazione di giocatori, La Rocca sulle Terre di Confine fu l’avventura introduttiva, un po’ come La Miniera Perduta di Phandelver lo è stata per migliaia di giocatori della Quinta Edizione. La Rocca sulle Terre di Confine era volutamente basilare, piena di semplici scontri di combattimento pensati per aiutare i nuovi giocatori a prendere confidenza con le regole. In questa nuova versione, Heroes of the Borderlands offre tre aree distinte da esplorare. La Rocca sulle Terre di Confine è l’insediamento classico nelle terre selvagge, pieno di piccole missioni e PNG amichevoli. La Rocca è un luogo brulicante di vita, ma molto statico. I giocatori troveranno PNG bisognosi di aiuto, ma nessun aggancio narrativo profondo, a parte qualche accenno a un culto malvagio nascosto da qualche parte oltre le mura della rocca. Le Terre Selvagge sono popolate da pericoli di basso livello, come briganti, hobgoblin e stirgi, ma offrono poco in termini di avventure vere e proprie. Infine, ci sono le Caverne del Caos, una serie di caverne con minacce sempre più pericolose che culminano in una battaglia contro dei cultisti. Tutti i precedenti Starter Set avevano numerosi ganci narrativi e trame da seguire. Heroes of the Borderlands, seguendo l’esempio de La Rocca sulle Terre di Confine, non li ha. Al di fuori di qualche legame accennato con il Culto del Caos, non ci sono linee narrative da scoprire o trame da svelare. L’attenzione è posta su come questi incontri possano essere usati per insegnare ai giocatori a giocare, sia tramite prove di abilità che attraverso semplici incontri risolvibili con il combattimento o con la persuasione. Sebbene le campagne in stile sandbox siano ancora popolari, di solito sono più ricche di intrighi e segreti rispetto a questa. In Borderlands, l’unica ricompensa per completare una missione è l’oro e magari un oggetto magico, invece di avanzare in una trama. Ancora una volta, questo segue la linea dell’originale Borderlands, ma mi chiedo sinceramente se un’esperienza puramente sandbox, priva di qualsiasi trama, sia rappresentativa di D&D nel 2025. Considerazioni finaliOggi non conosco molte persone che non abbiano giocato almeno una volta a Dungeons & Dragons, quindi non so quando avrò l’occasione di tirare fuori questo Starter Set. Penso che il set offra sicuramente un ingresso più rapido rispetto ai precedenti. Un giocatore ha davvero solo bisogno della sua scheda personaggio e forse di 10 minuti di spiegazioni, e poi sarà pronto a entrare nel gioco, il che rappresenta davvero una rampa ideale per iniziare. Tuttavia, mi chiedo se questo Starter Set sia davvero rappresentativo del D&D dell’era moderna. Niente schede personaggio tradizionali e nessuna trama eliminano due componenti critici di D&D, quindi sono curioso di vedere come questo Starter Set si confronterà con una normale partita di D&D. Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dungeons-dragons-heroes-of-the-borderlands-first-impressions.715238/ View full articolo
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D&D Heroes of the Borderlands Starter Set - Prime Impressioni
Il nuovo Starter Set Heroes of the Borderlands fornisce una nuova introduzione a Dungeons & Dragons, prendendo molto in prestito dai giochi da tavolo per semplificare i concetti base del gioco senza sacrificare troppo del gameplay effettivo. In uscita entro la fine di questo mese, Heroes of the Borderlands è una bestia diversa rispetto ai tre precedenti Starter Set pubblicati da Wizards of the Coast nell’ultimo decennio. Per cominciare, il nuovo set è molto più ricco di componenti, con un’abbondanza di pezzi in cartoncino fustellato per simulare tutto, dagli slot degli incantesimi ai Punti Ferita, oltre a una miriade di carte che rappresentano PNG, equipaggiamenti, incantesimi e mostri. In secondo luogo, questo nuovo Starter Set offre un importante nuovo punto di accesso alla versione rivista del 2024 della Quinta Edizione, fornendo ai neofiti un ingresso semplificato alle regole aggiornate. Ispirazione dai giochi da tavoloAvendo provato tutti i precedenti Starter Set, Heroes of the Borderlands sembra più un’esperienza che non Dragons of Stormwreck Isle o l’Essentials Kit. La confezione da sola fa sembrare il set molto più vicino a un gioco da tavolo, completa di un vassoio di plastica che separa le carte, contiene le mappe e persino conserva i dadi. Ci sono persino alcune bustine di plastica extra per aiutare a ordinare i vari componenti e mantenerli organizzati. Anche i componenti hanno ricevuto un aggiornamento. Addio alle carte perforate che dovevano essere staccate per formare mazzi di oggetti magici o fornire condizioni. Invece, troviamo vere carte in cartoncino, molto più robuste e adatte a un utilizzo ripetuto. Allo stesso modo, le tanto decantate Schede Personaggio sembrano molto simili alle plance giocatore di un boardgame d’avventura. I giocatori usano segnalini in cartone per i poteri e per i Punti Ferita, così da tracciare i danni e l’uso delle abilità, con diversi spazi per aggiornare armature, armi o persino segnare gli incantesimi a concentrazione. Le caratteristiche base delle classi, come Attacco Furtivo e Canalizzare Divinità, si trovano sul lato destro della scheda, insieme a brevi regole su cosa ripristinare quando i personaggi fanno un riposo breve o lungo. Su ogni scheda si trovano anche le istruzioni “Cosa ti serve per giocare”, che indirizzano i giocatori alle carte extra necessarie per preparare il proprio personaggio. Le schede personaggio sono probabilmente la grande innovazione, andando a sostituire le schede pre-generate presenti nei precedenti Starter Set. È un’arma a doppio taglio. Mi piace che queste schede siano praticamente a prova di errore: chiunque può capire come gestire il proprio personaggio grazie alle istruzioni semplici presenti sulla carta. D’altro canto, questa non è una vera rappresentazione di come sia D&D, e sono curioso di vedere come i giocatori passeranno da questa plancia molto guidata a una classica scheda personaggio. Suppongo che, dato quanto spesso si usa D&D Beyond nelle partite, questa scheda rappresenti probabilmente un ponte più semplice verso le schede digitali, che mantengono comunque l’ottimizzazione e le istruzioni aggiuntive. Un vero sandboxHeroes of the Borderlands è una reimplementazione de La Rocca sulle Terre di Confine (The Keep on the Borderlands), un’avventura sandbox che accompagnava le copie del Set Base di D&D alla fine degli anni Settanta e all’inizio degli anni Ottanta. Per un’intera generazione di giocatori, La Rocca sulle Terre di Confine fu l’avventura introduttiva, un po’ come La Miniera Perduta di Phandelver lo è stata per migliaia di giocatori della Quinta Edizione. La Rocca sulle Terre di Confine era volutamente basilare, piena di semplici scontri di combattimento pensati per aiutare i nuovi giocatori a prendere confidenza con le regole. In questa nuova versione, Heroes of the Borderlands offre tre aree distinte da esplorare. La Rocca sulle Terre di Confine è l’insediamento classico nelle terre selvagge, pieno di piccole missioni e PNG amichevoli. La Rocca è un luogo brulicante di vita, ma molto statico. I giocatori troveranno PNG bisognosi di aiuto, ma nessun aggancio narrativo profondo, a parte qualche accenno a un culto malvagio nascosto da qualche parte oltre le mura della rocca. Le Terre Selvagge sono popolate da pericoli di basso livello, come briganti, hobgoblin e stirgi, ma offrono poco in termini di avventure vere e proprie. Infine, ci sono le Caverne del Caos, una serie di caverne con minacce sempre più pericolose che culminano in una battaglia contro dei cultisti. Tutti i precedenti Starter Set avevano numerosi ganci narrativi e trame da seguire. Heroes of the Borderlands, seguendo l’esempio de La Rocca sulle Terre di Confine, non li ha. Al di fuori di qualche legame accennato con il Culto del Caos, non ci sono linee narrative da scoprire o trame da svelare. L’attenzione è posta su come questi incontri possano essere usati per insegnare ai giocatori a giocare, sia tramite prove di abilità che attraverso semplici incontri risolvibili con il combattimento o con la persuasione. Sebbene le campagne in stile sandbox siano ancora popolari, di solito sono più ricche di intrighi e segreti rispetto a questa. In Borderlands, l’unica ricompensa per completare una missione è l’oro e magari un oggetto magico, invece di avanzare in una trama. Ancora una volta, questo segue la linea dell’originale Borderlands, ma mi chiedo sinceramente se un’esperienza puramente sandbox, priva di qualsiasi trama, sia rappresentativa di D&D nel 2025. Considerazioni finaliOggi non conosco molte persone che non abbiano giocato almeno una volta a Dungeons & Dragons, quindi non so quando avrò l’occasione di tirare fuori questo Starter Set. Penso che il set offra sicuramente un ingresso più rapido rispetto ai precedenti. Un giocatore ha davvero solo bisogno della sua scheda personaggio e forse di 10 minuti di spiegazioni, e poi sarà pronto a entrare nel gioco, il che rappresenta davvero una rampa ideale per iniziare. Tuttavia, mi chiedo se questo Starter Set sia davvero rappresentativo del D&D dell’era moderna. Niente schede personaggio tradizionali e nessuna trama eliminano due componenti critici di D&D, quindi sono curioso di vedere come questo Starter Set si confronterà con una normale partita di D&D. Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dungeons-dragons-heroes-of-the-borderlands-first-impressions.715238/
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Alla riscoperta dei Forgotten Realms: dal Grey Box al Campaign Setting del 1993
Un'Analisi Integrata dell'Evoluzione dell'Ambientazione più Influente di D&D C’è stato un tempo in cui i Forgotten Realms non erano la patinata fiera rinascimentale che conosciamo oggi, ma una terra aspra, pericolosa, vicina a un medioevo tardo e sporco. Un mondo da esplorare, pieno di spazi bianchi sulle mappe e misteri lasciati apposta perché i Master potessero riempirli di sangue, sudore e avventure. Quel tempo coincide con il Forgotten Realms Campaign Set del 1987 – la mitica Grey Box – e in parte con il suo successore, il Campaign Setting del 1993 per AD&D 2a edizione. Due scatole, stesse mappe, ma filosofie diverse. La Genesi di un Impero FantasyIl 1987 ha segnato un momento cruciale nella storia dei giochi di ruolo. Con l'allontanamento di Gary Gygax nel 1985 e la conclusione della celebre saga Dragonlance, la casa editrice TSR si trovava in un momento di transizione, alla ricerca di un'ambientazione di punta che potesse ridefinire il futuro di Advanced Dungeons & Dragons (AD&D). In questo vuoto, la scelta ricadde sul mondo creato da Ed Greenwood, un'ambientazione che l'autore aveva sviluppato fin dall'infanzia, ispirato da autori come Fritz Leiber. Sebbene Greenwood avesse già pubblicato numerosi articoli ambientati nei Reami sulla rivista Dragon, fu solo in questo momento che il suo mondo casalingo venne ufficialmente acquisito dalla TSR. La conversione del mondo di Greenwood in un'ambientazione giocabile per AD&D fu un processo di collaborazione. Fu un'amica dell'autore, conosciuta come "September", una fan di AD&D che Greenwood considerava il "miglior Dungeon Master" che avesse mai incontrato, a convincerlo ad adattare i suoi Reami alle regole di AD&D. La sua influenza e la sua tragica e prematura scomparsa furono il catalizzatore che spinse Greenwood a intraprendere la transizione, trasformando il suo progetto personale in qualcosa di condivisibile con il mondo. Questo articolo offre una panoramica comparativa dei due set di ambientazione che hanno definito la prima era dei Forgotten Realms: il Forgotten Realms Campaign Set (1031) della 1ª edizione, comunemente noto come "Grey Box", e il Forgotten Realms Campaign Setting (1085) della 2ª edizione. L'analisi si concentrerà in particolare sui contenuti geografici, la cronologia, l'atmosfera e le curiosità di creazione che distinguono e collegano questi due prodotti fondamentali. Forgotten Realms Campaign Set (1ª Edizione, 1987) – Il "Grey Box"Il Forgotten Realms Campaign Set, conosciuto affettuosamente come "Grey Box" per il colore della sua scatola, fu pubblicato nel 1987. Rappresentò la prima introduzione ufficiale dei Reami al grande pubblico e fu una pietra miliare che ne consolidò la popolarità. Box e suo contenuto Contenuto e CronologiaIl set è un'esperienza tattile, composta da due manuali di 96 pagine a copertina morbida con illustrazioni a colori e pagine interne in seppia. Il Cyclopedia of the Realms funge da guida enciclopedica per il mondo, mentre il DM's Sourcebook of the Realms fornisce gli strumenti necessari per la gestione della campagna. La scatola contiene inoltre quattro mappe a colori di grandi dimensioni (55 x 86 cm) e due fogli di plastica trasparente con griglie esagonali, ideali per calcolare le distanze e la pianificazione delle avventure. L'ambientazione temporale del "Grey Box" è fissata alla fine dell'anno 1357 CV (Calendario delle Valli), con una sezione dedicata a "notizie e voci" che copre gli anni 1356 e 1357 CV. Questo posiziona l'ambientazione in un periodo specifico, fungendo da punto di partenza canonico per il mondo. Pagina interna del manuale Geografia: La Frontiera Occidentale di FaerûnIl focus geografico del "Grey Box" è intenzionalmente limitato e profondo. Le quattro mappe si concentrano sulla metà occidentale del continente di Faerûn. Due mappe offrono una vista d'insieme del territorio, estendendosi dalle Isole Moonshae a ovest fino a Thay a est, e dalle montagne della Spina del Mondo a nord alle giungle di Chult a sud. Le altre due mappe, invece, forniscono una scala molto più dettagliata (1 pollice = 30 miglia) di una regione più ristretta: l'area compresa tra la Costa della Spada e il Dragon Reach. Questo approccio geografico riflette l'origine dell'ambientazione come campagna casalinga. La zona mappata e descritta in dettaglio è il cuore delle campagne di Greenwood, con una grande enfasi su regioni come Shadowdale, dove risiedeva l'iconico mago Elminster, e Waterdeep, la città che ha visto nascere la sua prima campagna ufficiale. Le mappe sono state concepite come una "tela su cui dipingere", offrendo ampio spazio per i Dungeon Master di inserire le proprie storie. Una della quattro mappe Tono e Filosofia: Un Mondo Grintoso e PericolosoL'atmosfera del "Grey Box" è marcatamente diversa da quella delle edizioni successive. Il tono prevalente è quello del "sword and sorcery", un mondo più grintoso e pericoloso, che alcuni hanno paragonato all'Europa del XIII-XIV secolo. L'ambientazione si presenta come una "frontiera" meno popolata e più selvaggia, dove l'avventura non è solo un passatempo, ma una necessità intrinseca alla vita. Il set suggerisce che la sopravvivenza in questo mondo richiede un focus su umani, guerrieri e ladri, riflettendo un'atmosfera meno orientata alla magia e agli elfi rispetto a ciò che sarebbe arrivato in seguito. Gli iconici Personaggi Non Giocanti (PNG) come Elminster, Mirt e Durnan sono presenti ma fungono principalmente da "rumore di fondo". Sono figure che abitano il mondo, ma i personaggi dei giocatori sono invitati a diventare i veri protagonisti della narrazione. Questo stile di gioco, più aperto e meno influenzato da trame preesistenti, ha contribuito a definire il set come un eccellente punto di partenza per campagne "sandbox". Pagina interna del manuale Curiosità di Creazione e StoriaIl nome "Forgotten Realms" deriva da un concetto di multiverso in cui il mondo di Toril e la nostra Terra (considerati "Primi Piani Materiali paralleli") erano un tempo collegati da portali. Con il tempo, il contatto tra i mondi si è perso, e la Terra ha "dimenticato" l'esistenza di Toril. Le nostre leggende su draghi e magia sono i residui distorti di quella connessione. Un'altra curiosità degna di nota riguarda il nome stesso del pianeta. Prima dell'acquisizione da parte della TSR, il mondo di Greenwood non aveva un nome ufficiale. Fu Jeff Grubb a proporre "Toril", prendendolo dalla sua campagna personale, e ad aggiungere il prefisso "Abeir" affinché il nome apparisse per primo nell'elenco alfabetico della Cyclopedia of the Realms. L'ambientazione originale di Greenwood era nota per avere un'atmosfera più cupa e matura, con riferimenti che la TSR decise di "pulire" per rendere il prodotto più adatto a un pubblico di massa. Ad esempio, il termine "brothels" (bordelli) sulle mappe originali fu sostituito con "festhalls" (case delle feste) per un'operazione di "addolcimento" che rifletteva un cambiamento nella politica editoriale. L'adozione del "Grey Box" da parte di TSR non fu solo il lancio di un nuovo prodotto, ma un cambio di filosofia aziendale. Con il declino di Greyhawk dopo l'uscita di Gygax, la TSR aveva bisogno di un'ambientazione flessibile e di vasta portata che potesse supportare una vasta gamma di prodotti. Il "Grey Box", con la sua struttura aperta e la sua sensazione di frontiera, ha fornito esattamente questo: una "tela" su cui i futuri autori avrebbero potuto "dipingere" nuove storie. Questo approccio ha segnato un allontanamento dalla narrazione più lineare e fissa dei prodotti come Dragonlance, dimostrando la volontà della TSR di consolidare i Reami come l'ambientazione predefinita di AD&D. Forgotten Realms Campaign Setting (2ª Edizione, 1993)Il Forgotten Realms Campaign Setting per la 2ª edizione di AD&D, pubblicato nel 1993, rappresenta il consolidamento dell'ambientazione in un vero e proprio "franchise". Box prima versione e ristampe successive Contenuto e CronologiaIl set della 2ª edizione fu pubblicato nel 1993 e si posiziona cronologicamente nell'anno 1368 CV. Questo pone l'ambientazione dieci anni dopo gli eventi del "Grey Box" e, cosa fondamentale, dieci anni dopo il cataclisma noto come "Tempo dei Disordini" (Time of Troubles). La scatola contiene tre manuali (A Grand Tour of the Realms, Shadowdale e Running the Realms), un compendio di mostri, schede di personaggi e quattro mappe pieghevoli. Contenuto del Box Geografia: Un'Espansione Globale (o quasi)Il cambiamento geografico più significativo di questo set è la sua portata espansiva. A differenza del suo predecessore, che si concentrava sulla metà occidentale di Faerûn, il set della 2ª edizione ha assimilato e integrato ufficialmente altre ambientazioni precedentemente separate, come Kara-Tur (ispirata all'Asia), Maztica (allusioni al Centro America) e Zakhara (ispirata all'Arabia). Questo ha reso Toril un mondo molto più vasto e diversificato, sebbene le descrizioni di queste nuove regioni siano piuttosto concise, fornendo spunti per avventure senza sovraccaricare il Dungeon Master. Il manuale A Grand Tour of the Realms esplora le diverse regioni di Faerûn, offrendo una panoramica su aree come Cormyr, Sembia, la Costa del Drago, il Cuore Occidentale (che include la Costa della Spada) e Waterdeep. Questo approccio enciclopedico ha trasformato l'ambientazione da una frontiera selvaggia a un mondo più popolato e complesso, un vero e proprio "kitchen sink" fantasy che poteva ospitare quasi ogni genere di avventura. Le due mappe dettagliate (1" = 30 miglia) Tono e Filosofia: L'Ascesa dell'High FantasyIl tono del set della 2ª edizione è notevolmente più "high fantasy" e luminoso rispetto alla 1ª edizione. Questo cambiamento è una conseguenza diretta del successo esplosivo dei romanzi dei Forgotten Realms, in particolare quelli di R.A. Salvatore. Personaggi come Drizzt Do'Urden, Artemis Entreri ed Elminster, un tempo semplici figure di sottofondo, sono ora figure centrali nella lore, con statistiche ufficiali incluse nel set. Il mondo sembra meno una frontiera e più un luogo di alta magia e intrighi cosmopoliti, un'atmosfera che è stata definita "più felice" o "più leggera". Se da un lato ciò ha reso l'ambientazione più accessibile e popolare, dall'altro ha portato alcuni critici a sostenere che abbia perso parte della sua grinta originale e che i personaggi dei romanzi abbiano in qualche modo rubato la scena ai personaggi dei giocatori. Pagine interne L'Evento Chiave: Il Tempo dei DisordiniL'evento narrativo centrale che giustifica il passaggio dalla 1ª alla 2ª edizione è il "Tempo dei Disordini", un cataclisma avvenuto nel 1358 CV. In questo evento, il dio supremo Ao costrinse tutte le divinità a scendere su Toril sotto forma di avatar mortali, per punirle per il furto delle Tavole del Destino. Questo evento non è stato un semplice elemento di lore, ma un'intelligente mossa editoriale che ha fornito una ragione in-game per i cambiamenti delle regole di gioco e dell'ambientazione. La morte di alcune divinità, come Bhaal (il dio dell'omicidio), ha giustificato la rimozione di intere classi di personaggi, come l'assassino, dalle regole della 2ª edizione. Il "Tempo dei Disordini" ha inoltre introdotto concetti permanenti come le zone di "wild magic" (magia selvaggia) e "dead magic" (magia morta) e ha modificato il pantheon. La decisione di creare un evento narrativo così massiccio per spiegare un aggiornamento delle regole dimostra una sofisticazione nel marketing e nella narrazione. La TSR non si è limitata a dire "le regole sono cambiate", ma ha fornito una ragione in-lore per cui il mondo si era evoluto. Questo ha permesso alla compagnia di integrare le nuove regole e di incorporare i personaggi e le trame dei romanzi, trasformando i Forgotten Realms da una semplice campagna a una proprietà intellettuale multimediale con una storia complessa e dinamica. Il set della 2ª edizione non è solo un aggiornamento, ma il prodotto finale di una strategia di espansione e consolidamento che ha reso i Reami l'ambientazione predefinita di D&D per decenni. Il manuale che porta i Reami alla 2a edizione Analisi Comparativa e ApprofondimentiLa transizione dal "Grey Box" al set della 2ª edizione non è stata solo un aggiornamento delle regole, ma una profonda evoluzione del concetto stesso dei Forgotten Realms. Il "Grey Box" della 1ª edizione si è presentato come un mondo di frontiera, grintoso e pericoloso, offrendo una "tela bianca" su cui i Dungeon Master potevano dipingere le proprie storie. La sua atmosfera evocava un senso di esplorazione e scoperta in un mondo ancora in gran parte sconosciuto e non definito. Al contrario, il set della 2ª edizione ha rappresentato la trasformazione dei Reami in un'ambientazione più matura e consolidata. È un "kitchen sink" fantasy che ha abbracciato una vasta gamma di elementi, integrando altri mondi e dando risalto ai personaggi dei romanzi. Il tono si è spostato verso un'atmosfera più luminosa e "high fantasy", riflettendo la crescente popolarità della narrativa legata all'ambientazione. Sebbene il set della 2ª edizione sia più completo e dettagliato, alcuni critici sostengono che abbia perso parte del fascino selvaggio e grintoso del suo predecessore. La storia di questi due set è quella di una campagna casalinga che si trasforma in un fenomeno culturale. Il "Grey Box" ha gettato le basi con la visione originale di Ed Greenwood, invitando i giocatori a essere i protagonisti. Il set della 2ª edizione ha capitalizzato questo successo, usando eventi di lore come il "Tempo dei Disordini" per giustificare cambiamenti e integrare la crescente popolarità dei romanzi. Questa strategia ha reso i Forgotten Realms l'ambientazione di fatto di default di D&D per le edizioni successive, creando un vasto universo narrativo che va oltre il semplice gioco e che ha influenzato videogiochi e film. Entrambi i set mantengono un posto speciale nella storia di D&D, il Grey Box per aver dato vita ai Reami sul tavolo da gioco, e la versione 2ª edizione per averli portati alla maturità, confermando i Forgotten Realms come uno dei mondi fantasy più amati di sempre. Altri articoli della serie Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici - Articoli Visualizza articolo completo
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Alla riscoperta dei Forgotten Realms: dal Grey Box al Campaign Setting del 1993
C’è stato un tempo in cui i Forgotten Realms non erano la patinata fiera rinascimentale che conosciamo oggi, ma una terra aspra, pericolosa, vicina a un medioevo tardo e sporco. Un mondo da esplorare, pieno di spazi bianchi sulle mappe e misteri lasciati apposta perché i Master potessero riempirli di sangue, sudore e avventure. Quel tempo coincide con il Forgotten Realms Campaign Set del 1987 – la mitica Grey Box – e in parte con il suo successore, il Campaign Setting del 1993 per AD&D 2a edizione. Due scatole, stesse mappe, ma filosofie diverse. La Genesi di un Impero FantasyIl 1987 ha segnato un momento cruciale nella storia dei giochi di ruolo. Con l'allontanamento di Gary Gygax nel 1985 e la conclusione della celebre saga Dragonlance, la casa editrice TSR si trovava in un momento di transizione, alla ricerca di un'ambientazione di punta che potesse ridefinire il futuro di Advanced Dungeons & Dragons (AD&D). In questo vuoto, la scelta ricadde sul mondo creato da Ed Greenwood, un'ambientazione che l'autore aveva sviluppato fin dall'infanzia, ispirato da autori come Fritz Leiber. Sebbene Greenwood avesse già pubblicato numerosi articoli ambientati nei Reami sulla rivista Dragon, fu solo in questo momento che il suo mondo casalingo venne ufficialmente acquisito dalla TSR. La conversione del mondo di Greenwood in un'ambientazione giocabile per AD&D fu un processo di collaborazione. Fu un'amica dell'autore, conosciuta come "September", una fan di AD&D che Greenwood considerava il "miglior Dungeon Master" che avesse mai incontrato, a convincerlo ad adattare i suoi Reami alle regole di AD&D. La sua influenza e la sua tragica e prematura scomparsa furono il catalizzatore che spinse Greenwood a intraprendere la transizione, trasformando il suo progetto personale in qualcosa di condivisibile con il mondo. Questo articolo offre una panoramica comparativa dei due set di ambientazione che hanno definito la prima era dei Forgotten Realms: il Forgotten Realms Campaign Set (1031) della 1ª edizione, comunemente noto come "Grey Box", e il Forgotten Realms Campaign Setting (1085) della 2ª edizione. L'analisi si concentrerà in particolare sui contenuti geografici, la cronologia, l'atmosfera e le curiosità di creazione che distinguono e collegano questi due prodotti fondamentali. Forgotten Realms Campaign Set (1ª Edizione, 1987) – Il "Grey Box"Il Forgotten Realms Campaign Set, conosciuto affettuosamente come "Grey Box" per il colore della sua scatola, fu pubblicato nel 1987. Rappresentò la prima introduzione ufficiale dei Reami al grande pubblico e fu una pietra miliare che ne consolidò la popolarità. Box e suo contenuto Contenuto e CronologiaIl set è un'esperienza tattile, composta da due manuali di 96 pagine a copertina morbida con illustrazioni a colori e pagine interne in seppia. Il Cyclopedia of the Realms funge da guida enciclopedica per il mondo, mentre il DM's Sourcebook of the Realms fornisce gli strumenti necessari per la gestione della campagna. La scatola contiene inoltre quattro mappe a colori di grandi dimensioni (55 x 86 cm) e due fogli di plastica trasparente con griglie esagonali, ideali per calcolare le distanze e la pianificazione delle avventure. L'ambientazione temporale del "Grey Box" è fissata alla fine dell'anno 1357 CV (Calendario delle Valli), con una sezione dedicata a "notizie e voci" che copre gli anni 1356 e 1357 CV. Questo posiziona l'ambientazione in un periodo specifico, fungendo da punto di partenza canonico per il mondo. Pagina interna del manuale Geografia: La Frontiera Occidentale di FaerûnIl focus geografico del "Grey Box" è intenzionalmente limitato e profondo. Le quattro mappe si concentrano sulla metà occidentale del continente di Faerûn. Due mappe offrono una vista d'insieme del territorio, estendendosi dalle Isole Moonshae a ovest fino a Thay a est, e dalle montagne della Spina del Mondo a nord alle giungle di Chult a sud. Le altre due mappe, invece, forniscono una scala molto più dettagliata (1 pollice = 30 miglia) di una regione più ristretta: l'area compresa tra la Costa della Spada e il Dragon Reach. Questo approccio geografico riflette l'origine dell'ambientazione come campagna casalinga. La zona mappata e descritta in dettaglio è il cuore delle campagne di Greenwood, con una grande enfasi su regioni come Shadowdale, dove risiedeva l'iconico mago Elminster, e Waterdeep, la città che ha visto nascere la sua prima campagna ufficiale. Le mappe sono state concepite come una "tela su cui dipingere", offrendo ampio spazio per i Dungeon Master di inserire le proprie storie. Una della quattro mappe Tono e Filosofia: Un Mondo Grintoso e PericolosoL'atmosfera del "Grey Box" è marcatamente diversa da quella delle edizioni successive. Il tono prevalente è quello del "sword and sorcery", un mondo più grintoso e pericoloso, che alcuni hanno paragonato all'Europa del XIII-XIV secolo. L'ambientazione si presenta come una "frontiera" meno popolata e più selvaggia, dove l'avventura non è solo un passatempo, ma una necessità intrinseca alla vita. Il set suggerisce che la sopravvivenza in questo mondo richiede un focus su umani, guerrieri e ladri, riflettendo un'atmosfera meno orientata alla magia e agli elfi rispetto a ciò che sarebbe arrivato in seguito. Gli iconici Personaggi Non Giocanti (PNG) come Elminster, Mirt e Durnan sono presenti ma fungono principalmente da "rumore di fondo". Sono figure che abitano il mondo, ma i personaggi dei giocatori sono invitati a diventare i veri protagonisti della narrazione. Questo stile di gioco, più aperto e meno influenzato da trame preesistenti, ha contribuito a definire il set come un eccellente punto di partenza per campagne "sandbox". Pagina interna del manuale Curiosità di Creazione e StoriaIl nome "Forgotten Realms" deriva da un concetto di multiverso in cui il mondo di Toril e la nostra Terra (considerati "Primi Piani Materiali paralleli") erano un tempo collegati da portali. Con il tempo, il contatto tra i mondi si è perso, e la Terra ha "dimenticato" l'esistenza di Toril. Le nostre leggende su draghi e magia sono i residui distorti di quella connessione. Un'altra curiosità degna di nota riguarda il nome stesso del pianeta. Prima dell'acquisizione da parte della TSR, il mondo di Greenwood non aveva un nome ufficiale. Fu Jeff Grubb a proporre "Toril", prendendolo dalla sua campagna personale, e ad aggiungere il prefisso "Abeir" affinché il nome apparisse per primo nell'elenco alfabetico della Cyclopedia of the Realms. L'ambientazione originale di Greenwood era nota per avere un'atmosfera più cupa e matura, con riferimenti che la TSR decise di "pulire" per rendere il prodotto più adatto a un pubblico di massa. Ad esempio, il termine "brothels" (bordelli) sulle mappe originali fu sostituito con "festhalls" (case delle feste) per un'operazione di "addolcimento" che rifletteva un cambiamento nella politica editoriale. L'adozione del "Grey Box" da parte di TSR non fu solo il lancio di un nuovo prodotto, ma un cambio di filosofia aziendale. Con il declino di Greyhawk dopo l'uscita di Gygax, la TSR aveva bisogno di un'ambientazione flessibile e di vasta portata che potesse supportare una vasta gamma di prodotti. Il "Grey Box", con la sua struttura aperta e la sua sensazione di frontiera, ha fornito esattamente questo: una "tela" su cui i futuri autori avrebbero potuto "dipingere" nuove storie. Questo approccio ha segnato un allontanamento dalla narrazione più lineare e fissa dei prodotti come Dragonlance, dimostrando la volontà della TSR di consolidare i Reami come l'ambientazione predefinita di AD&D. Forgotten Realms Campaign Setting (2ª Edizione, 1993)Il Forgotten Realms Campaign Setting per la 2ª edizione di AD&D, pubblicato nel 1993, rappresenta il consolidamento dell'ambientazione in un vero e proprio "franchise". Box prima versione e ristampe successive Contenuto e CronologiaIl set della 2ª edizione fu pubblicato nel 1993 e si posiziona cronologicamente nell'anno 1368 CV. Questo pone l'ambientazione dieci anni dopo gli eventi del "Grey Box" e, cosa fondamentale, dieci anni dopo il cataclisma noto come "Tempo dei Disordini" (Time of Troubles). La scatola contiene tre manuali (A Grand Tour of the Realms, Shadowdale e Running the Realms), un compendio di mostri, schede di personaggi e quattro mappe pieghevoli. Contenuto del Box Geografia: Un'Espansione Globale (o quasi)Il cambiamento geografico più significativo di questo set è la sua portata espansiva. A differenza del suo predecessore, che si concentrava sulla metà occidentale di Faerûn, il set della 2ª edizione ha assimilato e integrato ufficialmente altre ambientazioni precedentemente separate, come Kara-Tur (ispirata all'Asia), Maztica (allusioni al Centro America) e Zakhara (ispirata all'Arabia). Questo ha reso Toril un mondo molto più vasto e diversificato, sebbene le descrizioni di queste nuove regioni siano piuttosto concise, fornendo spunti per avventure senza sovraccaricare il Dungeon Master. Il manuale A Grand Tour of the Realms esplora le diverse regioni di Faerûn, offrendo una panoramica su aree come Cormyr, Sembia, la Costa del Drago, il Cuore Occidentale (che include la Costa della Spada) e Waterdeep. Questo approccio enciclopedico ha trasformato l'ambientazione da una frontiera selvaggia a un mondo più popolato e complesso, un vero e proprio "kitchen sink" fantasy che poteva ospitare quasi ogni genere di avventura. Le due mappe dettagliate (1" = 30 miglia) Tono e Filosofia: L'Ascesa dell'High FantasyIl tono del set della 2ª edizione è notevolmente più "high fantasy" e luminoso rispetto alla 1ª edizione. Questo cambiamento è una conseguenza diretta del successo esplosivo dei romanzi dei Forgotten Realms, in particolare quelli di R.A. Salvatore. Personaggi come Drizzt Do'Urden, Artemis Entreri ed Elminster, un tempo semplici figure di sottofondo, sono ora figure centrali nella lore, con statistiche ufficiali incluse nel set. Il mondo sembra meno una frontiera e più un luogo di alta magia e intrighi cosmopoliti, un'atmosfera che è stata definita "più felice" o "più leggera". Se da un lato ciò ha reso l'ambientazione più accessibile e popolare, dall'altro ha portato alcuni critici a sostenere che abbia perso parte della sua grinta originale e che i personaggi dei romanzi abbiano in qualche modo rubato la scena ai personaggi dei giocatori. Pagine interne L'Evento Chiave: Il Tempo dei DisordiniL'evento narrativo centrale che giustifica il passaggio dalla 1ª alla 2ª edizione è il "Tempo dei Disordini", un cataclisma avvenuto nel 1358 CV. In questo evento, il dio supremo Ao costrinse tutte le divinità a scendere su Toril sotto forma di avatar mortali, per punirle per il furto delle Tavole del Destino. Questo evento non è stato un semplice elemento di lore, ma un'intelligente mossa editoriale che ha fornito una ragione in-game per i cambiamenti delle regole di gioco e dell'ambientazione. La morte di alcune divinità, come Bhaal (il dio dell'omicidio), ha giustificato la rimozione di intere classi di personaggi, come l'assassino, dalle regole della 2ª edizione. Il "Tempo dei Disordini" ha inoltre introdotto concetti permanenti come le zone di "wild magic" (magia selvaggia) e "dead magic" (magia morta) e ha modificato il pantheon. La decisione di creare un evento narrativo così massiccio per spiegare un aggiornamento delle regole dimostra una sofisticazione nel marketing e nella narrazione. La TSR non si è limitata a dire "le regole sono cambiate", ma ha fornito una ragione in-lore per cui il mondo si era evoluto. Questo ha permesso alla compagnia di integrare le nuove regole e di incorporare i personaggi e le trame dei romanzi, trasformando i Forgotten Realms da una semplice campagna a una proprietà intellettuale multimediale con una storia complessa e dinamica. Il set della 2ª edizione non è solo un aggiornamento, ma il prodotto finale di una strategia di espansione e consolidamento che ha reso i Reami l'ambientazione predefinita di D&D per decenni. Il manuale che porta i Reami alla 2a edizione Analisi Comparativa e ApprofondimentiLa transizione dal "Grey Box" al set della 2ª edizione non è stata solo un aggiornamento delle regole, ma una profonda evoluzione del concetto stesso dei Forgotten Realms. Il "Grey Box" della 1ª edizione si è presentato come un mondo di frontiera, grintoso e pericoloso, offrendo una "tela bianca" su cui i Dungeon Master potevano dipingere le proprie storie. La sua atmosfera evocava un senso di esplorazione e scoperta in un mondo ancora in gran parte sconosciuto e non definito. Al contrario, il set della 2ª edizione ha rappresentato la trasformazione dei Reami in un'ambientazione più matura e consolidata. È un "kitchen sink" fantasy che ha abbracciato una vasta gamma di elementi, integrando altri mondi e dando risalto ai personaggi dei romanzi. Il tono si è spostato verso un'atmosfera più luminosa e "high fantasy", riflettendo la crescente popolarità della narrativa legata all'ambientazione. Sebbene il set della 2ª edizione sia più completo e dettagliato, alcuni critici sostengono che abbia perso parte del fascino selvaggio e grintoso del suo predecessore. La storia di questi due set è quella di una campagna casalinga che si trasforma in un fenomeno culturale. Il "Grey Box" ha gettato le basi con la visione originale di Ed Greenwood, invitando i giocatori a essere i protagonisti. Il set della 2ª edizione ha capitalizzato questo successo, usando eventi di lore come il "Tempo dei Disordini" per giustificare cambiamenti e integrare la crescente popolarità dei romanzi. Questa strategia ha reso i Forgotten Realms l'ambientazione di fatto di default di D&D per le edizioni successive, creando un vasto universo narrativo che va oltre il semplice gioco e che ha influenzato videogiochi e film. Entrambi i set mantengono un posto speciale nella storia di D&D, il Grey Box per aver dato vita ai Reami sul tavolo da gioco, e la versione 2ª edizione per averli portati alla maturità, confermando i Forgotten Realms come uno dei mondi fantasy più amati di sempre. Altri articoli della serie Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici - Articoli
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Riflessioni sul Drago #32: tra mostri ibridi e segreti nascosti
Un numero del 1979 che mescola mostri bizzarri, folklore druidico e nuove idee di gioco: dalle stanze di The Fell Pass al primo crawling claw di Ed Greenwood. TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 32 nel dicembre 1979. È lungo 56 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,50 $. In questo numero troviamo ibridi goblin/insetto, il vincitore dell’International Dungeon Design Contest e un nuovo mostro di Ed Greenwood! L’editor Tim Kask dà il benvenuto a un nuovo membro dello staff, Corey Koebernick, che in seguito lavorò a Top Secret e sposò anche Jean Wells. In generale, Kask appare ottimista ed entusiasta riguardo alle prospettive della rivista per l’anno a venire. È difficile credere che sarebbe andato via nel giro di pochi mesi. Questo numero contiene l’avventura vincitrice dell’International Dungeon Design Contest, che era stato lanciato tempo prima. Intitolata The Fell Pass, fu scritta da Karl Merris, che sembra aver pubblicato poco altro nell’industria dei GdR. Questa avventura è un dungeon crawl di 72 stanze nello stile di un “mostro-hotel”, con geni che vivono accanto a manticore che vivono accanto a licantropi, ecc. Sembra un po’ ripetitivo, ma contiene alcune buone idee, come una scala magica che porta a un "pocket plane" dove un antico essere ti rivela un segreto in cambio di un sacrificio. C’è un articolo importante intitolato The Druid in Fact and Fantasy di William Fawcett, che scrisse una serie eterogenea di pezzi per Dragon, spesso riguardanti questioni militari. Questo articolo è eccellente. La ricerca è solida, la scrittura interessante, e Fawcett include anche un gruppo di nuove meccaniche (come abilità e oggetti magici) derivate dal folklore. Diamo un’occhiata alle rubriche regolari. In Sorcerer’s Scroll, Gygax risponde alla richiesta dei fan di materiale sulle avventure nei piani di esistenza. L’articolo fornisce una panoramica degli sforzi della TSR fino a quel momento per codificare il multiverso, e la conclusione è che furono fatti molti piani ma prodotti pochi risultati. Si potrebbe sostenere che la TSR non affrontò adeguatamente i piani fino a Planescape del 1994. In Leomund’s Tiny Hut, Lakofka introduce diversi nuovi mostri, frutto dell’incrocio di insetti con goblinoidi. Così abbiamo lo scorpiorc (scorpione/orco), il koasp (kobold/goblin), il woblin (vespa/goblin) e così via. Mi piacciono molto! Sono ben descritti e includono statistiche utili. Sono tentato di usarli in futuro. Il Dragon’s Bestiary ospita un nuovo mostro di Ed Greenwood: ecco a voi l’artiglio strisciante (crawling claw)! Queste piccole creature non morte sono apparse in varie edizioni del gioco, inclusa la 5E. Mostri davvero belli, che ho usato moltissimo nel corso degli anni. In Sage Advice, Jean Wells inaugura la rubrica con uno sfogo scherzoso sulla questione se le donne naniche abbiano la barba o meno. Gygax dice di sì, Jean dice di no, e molti hanno opinioni forti a riguardo. Tutto molto divertente, così come le domande di questo mese, tra cui: “Sto avendo una relazione con un dio, ma lui non vuole avere niente a che fare con me finché non divorzio dal mio attuale marito. Come faccio a divorziare da mio marito?” Jean commenta ironicamente di essere la “Dear Abby” di D&D. Come sempre, in questo numero troviamo diverse varianti di regole. Poisons from AA to XX presenta un sistema completo sui veleni per D&D che a me sembra troppo complicato. Aquatic Encounters with Megaflora ha un titolo fantastico che meritava un articolo migliore. Some Spells for the Very Smart Sorcerer trasferisce alcuni incantesimi di D&D nel gioco da tavolo Wizard di Steve Jackson (che poi si trasformò in The Fantasy Trip e in seguito in GURPS), mentre The Traveller Politician aggiunge una nuova carriera al popolare GdR di fantascienza. Infine, WRG Rules Modifications: General Rules Armor & Infantry 1925-80 propone alcune varianti alle regole di miniature di successo del Wargames Research Group. Questo numero include diverse recensioni. Samurai della Heritage Models “affronta in modo appropriato la situazione nel Giappone storico di quel periodo.” Middle Sea della Fantasy Games Unlimited fa un “ottimo lavoro nel rappresentare... economia, guerra e diplomazia nel Mediterraneo” durante le Crociate. Ironclad della Yaquinto Games è “una delle migliori uscite dell’anno”, mentre il gioco autoprodotto Sandlot Football è “raccomandato... a tutti i giocatori che si divertono occasionalmente con un gioco a tema sportivo per cambiare un po’ ritmo.” Infine, Michael Kluevar condivide un seguito dell’articolo del mese scorso sulle armature dell’Asia; questo è intitolato Weapons of the Far East. La ricerca sembra di prim’ordine, ed è un peccato che non abbia incluso delle statistiche per trasformarlo in un vero e proprio articolo per D&D. E questo conclude il numero. Nel complesso è stato forte, con i migliori articoli firmati da Greenwood e Lakofka. Il mese prossimo avremo una nuova rubrica regolare sui giochi per computer, Gary Gygax che difende il sistema magico di D&D e il debutto di Roger E. Moore! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-32.671014/ Altri articoli della stessa serie Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Riflessioni sul Drago #27: Wargame, Miti Africani e la Magica Bag of Wind Riflessioni sul Drago #28: Il Ritorno di Monty Haul e la Politica dell'Inferno Riflessioni sul Drago #29: Il ritorno di Wormy e l’arrivo di una leggenda - Articoli Riflessioni sul Drago #30: Il debutto di Greenwood e il Satanic Panic - Articoli Riflessioni sul Drago #31: Debutta Sage Advice - Articoli View full articolo
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Riflessioni sul Drago #32: tra mostri ibridi e segreti nascosti
TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 32 nel dicembre 1979. È lungo 56 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,50 $. In questo numero troviamo ibridi goblin/insetto, il vincitore dell’International Dungeon Design Contest e un nuovo mostro di Ed Greenwood! L’editor Tim Kask dà il benvenuto a un nuovo membro dello staff, Corey Koebernick, che in seguito lavorò a Top Secret e sposò anche Jean Wells. In generale, Kask appare ottimista ed entusiasta riguardo alle prospettive della rivista per l’anno a venire. È difficile credere che sarebbe andato via nel giro di pochi mesi. Questo numero contiene l’avventura vincitrice dell’International Dungeon Design Contest, che era stato lanciato tempo prima. Intitolata The Fell Pass, fu scritta da Karl Merris, che sembra aver pubblicato poco altro nell’industria dei GdR. Questa avventura è un dungeon crawl di 72 stanze nello stile di un “mostro-hotel”, con geni che vivono accanto a manticore che vivono accanto a licantropi, ecc. Sembra un po’ ripetitivo, ma contiene alcune buone idee, come una scala magica che porta a un "pocket plane" dove un antico essere ti rivela un segreto in cambio di un sacrificio. C’è un articolo importante intitolato The Druid in Fact and Fantasy di William Fawcett, che scrisse una serie eterogenea di pezzi per Dragon, spesso riguardanti questioni militari. Questo articolo è eccellente. La ricerca è solida, la scrittura interessante, e Fawcett include anche un gruppo di nuove meccaniche (come abilità e oggetti magici) derivate dal folklore. Diamo un’occhiata alle rubriche regolari. In Sorcerer’s Scroll, Gygax risponde alla richiesta dei fan di materiale sulle avventure nei piani di esistenza. L’articolo fornisce una panoramica degli sforzi della TSR fino a quel momento per codificare il multiverso, e la conclusione è che furono fatti molti piani ma prodotti pochi risultati. Si potrebbe sostenere che la TSR non affrontò adeguatamente i piani fino a Planescape del 1994. In Leomund’s Tiny Hut, Lakofka introduce diversi nuovi mostri, frutto dell’incrocio di insetti con goblinoidi. Così abbiamo lo scorpiorc (scorpione/orco), il koasp (kobold/goblin), il woblin (vespa/goblin) e così via. Mi piacciono molto! Sono ben descritti e includono statistiche utili. Sono tentato di usarli in futuro. Il Dragon’s Bestiary ospita un nuovo mostro di Ed Greenwood: ecco a voi l’artiglio strisciante (crawling claw)! Queste piccole creature non morte sono apparse in varie edizioni del gioco, inclusa la 5E. Mostri davvero belli, che ho usato moltissimo nel corso degli anni. In Sage Advice, Jean Wells inaugura la rubrica con uno sfogo scherzoso sulla questione se le donne naniche abbiano la barba o meno. Gygax dice di sì, Jean dice di no, e molti hanno opinioni forti a riguardo. Tutto molto divertente, così come le domande di questo mese, tra cui: “Sto avendo una relazione con un dio, ma lui non vuole avere niente a che fare con me finché non divorzio dal mio attuale marito. Come faccio a divorziare da mio marito?” Jean commenta ironicamente di essere la “Dear Abby” di D&D. Come sempre, in questo numero troviamo diverse varianti di regole. Poisons from AA to XX presenta un sistema completo sui veleni per D&D che a me sembra troppo complicato. Aquatic Encounters with Megaflora ha un titolo fantastico che meritava un articolo migliore. Some Spells for the Very Smart Sorcerer trasferisce alcuni incantesimi di D&D nel gioco da tavolo Wizard di Steve Jackson (che poi si trasformò in The Fantasy Trip e in seguito in GURPS), mentre The Traveller Politician aggiunge una nuova carriera al popolare GdR di fantascienza. Infine, WRG Rules Modifications: General Rules Armor & Infantry 1925-80 propone alcune varianti alle regole di miniature di successo del Wargames Research Group. Questo numero include diverse recensioni. Samurai della Heritage Models “affronta in modo appropriato la situazione nel Giappone storico di quel periodo.” Middle Sea della Fantasy Games Unlimited fa un “ottimo lavoro nel rappresentare... economia, guerra e diplomazia nel Mediterraneo” durante le Crociate. Ironclad della Yaquinto Games è “una delle migliori uscite dell’anno”, mentre il gioco autoprodotto Sandlot Football è “raccomandato... a tutti i giocatori che si divertono occasionalmente con un gioco a tema sportivo per cambiare un po’ ritmo.” Infine, Michael Kluevar condivide un seguito dell’articolo del mese scorso sulle armature dell’Asia; questo è intitolato Weapons of the Far East. La ricerca sembra di prim’ordine, ed è un peccato che non abbia incluso delle statistiche per trasformarlo in un vero e proprio articolo per D&D. E questo conclude il numero. Nel complesso è stato forte, con i migliori articoli firmati da Greenwood e Lakofka. Il mese prossimo avremo una nuova rubrica regolare sui giochi per computer, Gary Gygax che difende il sistema magico di D&D e il debutto di Roger E. Moore! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-32.671014/ Altri articoli della stessa serie Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Riflessioni sul Drago #27: Wargame, Miti Africani e la Magica Bag of Wind Riflessioni sul Drago #28: Il Ritorno di Monty Haul e la Politica dell'Inferno Riflessioni sul Drago #29: Il ritorno di Wormy e l’arrivo di una leggenda - Articoli Riflessioni sul Drago #30: Il debutto di Greenwood e il Satanic Panic - Articoli Riflessioni sul Drago #31: Debutta Sage Advice - Articoli
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Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici
Con questa serie di articoli andiamo a riscoprire la ricchezza originaria dei Reami, quando l’ambientazione veniva esplorata in tutta la sua vastità. Nel passaggio alla 4ª edizione di D&D, la timeline dei Forgotten Realms fu avanzata di circa 100 anni. Questa scelta editoriale, giustificata dalla trama con l’evento cataclismatico della Spellplague (Piaga della Magia), stravolse l’ambientazione storica dei Reami. Improvvisamente ci si ritrovò nel 1479 CV, un secolo dopo le ultime storie note: intere regioni erano state sconvolte, regni caduti o mutati, e molti personaggi classici erano scomparsi o invecchiati irrimediabilmente. I fan di vecchia data si trovarono spaesati di fronte a un Faerûn quasi irriconoscibile, come snaturato rispetto al mondo ricco di dettagli che avevano conosciuto fino alla 3ª edizione. La decisione di far avanzare di un secolo la timeline dei Forgotten Realms con l’arrivo della 4ª Edizione di D&D (2008) ebbe conseguenze fortemente negative sull’ambientazione. La nuova versione dei FR, sconvolta dall’evento catastrofico noto come Spellplague e adattata al nuovo concept “Points of Light” di 4E, fu accolta «con esiti disastrosi» dalla fanbase. Molti giocatori manifestarono disinteresse o aperto dissenso verso i Reami aggiornati: i drastici cambiamenti alla lore, dall’uccisione di Mystra (dea della magia) allo stravolgimento di geografia e cosmologia del mondo, con intere regioni eliminate o alterate e diversi personaggi e divinità iconiche rimossi, infuriarono i fan storici dell’ambientazione. Autori di primo piano come R.A. Salvatore e Ed Greenwood espressero anch’essi forte contrarietà: Salvatore rivelò che spostare i Reami di 100 anni avanti avrebbe «rovinato i suoi personaggi» (un umano di cent’anni non è più un buon guerriero) e che scrisse alla WotC implorando di non farlo; Greenwood (creatore dei FR) ne rimase devastato, al punto che dopo la riunione in cui venne annunciato il cambiamento appariva sul punto di mettersi a piangere. Di fatto l’interesse per i Forgotten Realms calò bruscamente durante il periodo della 4E, con una flessione nelle vendite e pochissimi supplementi pubblicati rispetto al passato (indice del generale scarso gradimento ottenuto). La stessa Wizards of the Coast fu infine costretta a fare marcia indietro: con l’evento The Sundering (2013) e l’uscita di D&D 5ª Edizione molti degli elementi più controversi introdotti dalla 4E vennero accantonati o “revisionati”, riportando i Reami a uno stato più simile alla versione classica. Questa fase viene spesso citata come un passo falso nella storia dei Forgotten Realms, tanto che ex post è stata definita una scelta «incredibilmente insensata» e strettamente legata all’insuccesso commerciale della 4ª edizione Come detto, la 5ª edizione ha in parte rimediato a questi cambiamenti. Tramite la storyline della Seconda Frattura (Second Sundering), alcuni degli stravolgimenti introdotti sono stati corretti: ad esempio è tornata Mystra, la dea della magia, insieme a molte altre divinità classiche, ripristinando in buona misura l’assetto cosmologico originale. Nonostante questo “aggiustamento” narrativo, però, il focus delle pubblicazioni recenti è rimasto piuttosto limitato. La Costa della Spada, la regione occidentale di Faerûn dove sorgono città celebri come Waterdeep, Baldur’s Gate e Neverwinter, ha monopolizzato quasi tutte le avventure ufficiali. Basti pensare che gran parte delle campagne 5e pubblicate sono ambientate lungo la Costa della Spada e nel Nord, mentre vaste zone dei Reami sono rimaste nell’ombra. Le terre orientali di Thay e Mulhorand, le giungle meridionali di Chult, le steppe dell’Hordelands, le isole remote e molte altre regioni affascinanti ricevono a malapena cenni marginali nei manuali più recenti. In pratica, i Forgotten Realms della 5ª edizione risultano “ristretti” rispetto all’immenso mondo che era stato costruito nelle edizioni precedenti. I moduli FR1–FR16: un mondo esplorato a 360 gradiI manuali della serie FR1–FR16 testimoniano un’epoca in cui l’ambientazione dei Forgotten Realms veniva approfondita in tutte le sue sfaccettature. Si spaziava dai deserti assolati di Empires of the Sands alle gelide lande di The Great Glacier, dai giochi di potere di Dreams of the Red Wizards ai misteri racchiusi in Hall of Heroes. Ogni volume si concentrava su una regione o un tema differente, sviluppando i Reami in modo profondo, ricco e coerente. In quegli anni la TSR (e l’ideatore Ed Greenwood) espandevano Faerûn in ogni direzione: invece di limitarsi alla Costa della Spada, esploravano continenti, culture e personaggi ovunque, aggiungendo dettagli che sarebbero diventati il fondamento della lore dei Forgotten Realms. Questa storica collana di manuali identificati dal codice “FR” nacque con AD&D 1ª edizione e proseguì con la 2ª edizione. Non si trattava di semplici moduli d’avventura, ma per lo più di accessori e guide regionali dell’ambientazione. Ad esempio, Waterdeep and the North (FR1) e Moonshae (FR2) furono tra i primissimi supplementi dei Reami (1987-88) e delineavano rispettivamente la metropoli di Waterdeep e le terre del Nord e le lontane Isole Moonshae dall’atmosfera celtica. Col tempo la serie toccò praticamente ogni angolo di Faerûn, creando un mosaico di ambientazioni interconnesse. La tabella seguente offre qualche esempio della varietà di questi prodotti: Waterdeep and the North – FR1 (1987). Guida approfondita alla città di Waterdeep (la “Città degli Splendori”) e alle regioni settentrionali limitrofe del litorale della Spada. The Savage Frontier – FR5 (1988). Descrizione dettagliata della Frontiera Selvaggia a nord di Waterdeep, tra popoli barbari, rovine naniche e pericoli delle montagne Spine del Mondo. Empires of the Sands – FR3 (1988). Approfondimento sui cosiddetti “Imperi delle Sabbie” del sud-ovest Faerûn: i regni di Amn, Tethyr e Calimshan, terre aride popolate da mercanti, tiranni e potenti magie. Dreams of the Red Wizards – FR6 (1988). Focus sulla malvagia nazione magocratica di Thay, governata dai perfidi Maghi Rossi, con intrighi politici e minacce che incombono sul resto dei Reami. Hall of Heroes – FR7 (1989). Raccolta di eroi leggendari dei Forgotten Realms: offre background e statistiche di AD&D per personaggi celebri come Elminster, Drizzt Do’Urden, Wulfgar, e altri protagonisti dei romanzi, svelandone segreti e dettagli finora solo narrati nelle storie. The Great Glacier – FR14 (1992). Guida alle remote terre glaciali dell’estremo Nord est di Faerûn: introduce la cultura degli Ulutiun (ispirata agli Inuit) e fornisce spunti per avventure artiche con regole su sopravvivenza e ambienti estremi. Come si può intuire, la ricchezza di temi e ambientazioni era enorme. Questi manuali presentavano una quantità sorprendente di spunti: città e dungeon nascosti, genealogie di regni, usanze esotiche, mappe dettagliate e PNG memorabili. L’insieme della serie dipingeva un Affresco dei Reami veramente completo, perché ogni supplemento si collegava agli altri mantenendo coerenza interna. Insomma, i Reami Dimenticati della 1ª e 2ª edizione erano un mondo vivo ed espanso, in cui potevi avventurarti dal Calimshan fino al Grande Ghiacciaio senza uscire mai dall’ambientazione ufficiale. Riscoprire i classici: l’obiettivo di questa serieAlla luce di questa differenza di scala e profondità rispetto alle edizioni recenti, abbiamo deciso di proporre su Dragons’ Lair una serie di articoli dedicati, per iniziare, proprio ai moduli FR1–FR16 dei Forgotten Realms. L’obiettivo è duplice: da un lato valorizzare la ricchezza di questi supplementi classici, spesso poco conosciuti dalle nuove generazioni di giocatori; dall’altro aiutare i veterani a rispolverare (e magari rivalutare) com’erano i Reami prima dei grandi cambiamenti narrativi introdotti negli ultimi anni. Ogni articolo della serie analizzerà uno dei moduli FR1–FR16 in dettaglio. Esploreremo il contenuto di ciascun manuale, dalle informazioni geografiche alle trame avventurose incluse, dai personaggi introdotti alle curiosità editoriali, cercando di trasmettere ciò che rendeva speciale quel volume. Sarà un viaggio cronologico che ci porterà, modulo dopo modulo, dalle origini nel 1987 (Waterdeep and the North) fino al 1993 (The Shining South, ultimo della serie). Speriamo che questa retrospettiva possa risultare utile e coinvolgente sia per i nuovi giocatori, che potranno scoprire uno scrigno di idee e lore da riutilizzare nelle campagne attuali, sia per i fan di lunga data, che ritroveranno con piacere le atmosfere dei Forgotten Realms classici. Preparatevi dunque a sfogliare nuovamente (o per la prima volta) queste pagine dal sapore old school. Che siate curiosi di conoscere i segreti di Waterdeep, di viaggiare nelle giungle di Chult o di affrontare i maghi di Thay sul loro terreno, i moduli FR1–FR16 vi aspettano per farvi (ri)vivere l’epoca d’oro dei Reami Dimenticati! Con questa serie di articoli, vi faremo da guida in un tour attraverso i Forgotten Realms di un tempo, per riscoprire insieme quanto fossero vibranti e vasti i Reami prima dei cent’anni di salto e dei cataclismi che ne hanno cambiato il volto. Buona lettura e buon viaggio nei Forgotten Realms classici! Visualizza articolo completo
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Alla riscoperta dei Forgotten Realms classici
Nel passaggio alla 4ª edizione di D&D, la timeline dei Forgotten Realms fu avanzata di circa 100 anni. Questa scelta editoriale, giustificata dalla trama con l’evento cataclismatico della Spellplague (Piaga della Magia), stravolse l’ambientazione storica dei Reami. Improvvisamente ci si ritrovò nel 1479 CV, un secolo dopo le ultime storie note: intere regioni erano state sconvolte, regni caduti o mutati, e molti personaggi classici erano scomparsi o invecchiati irrimediabilmente. I fan di vecchia data si trovarono spaesati di fronte a un Faerûn quasi irriconoscibile, come snaturato rispetto al mondo ricco di dettagli che avevano conosciuto fino alla 3ª edizione. La decisione di far avanzare di un secolo la timeline dei Forgotten Realms con l’arrivo della 4ª Edizione di D&D (2008) ebbe conseguenze fortemente negative sull’ambientazione. La nuova versione dei FR, sconvolta dall’evento catastrofico noto come Spellplague e adattata al nuovo concept “Points of Light” di 4E, fu accolta «con esiti disastrosi» dalla fanbase. Molti giocatori manifestarono disinteresse o aperto dissenso verso i Reami aggiornati: i drastici cambiamenti alla lore, dall’uccisione di Mystra (dea della magia) allo stravolgimento di geografia e cosmologia del mondo, con intere regioni eliminate o alterate e diversi personaggi e divinità iconiche rimossi, infuriarono i fan storici dell’ambientazione. Autori di primo piano come R.A. Salvatore e Ed Greenwood espressero anch’essi forte contrarietà: Salvatore rivelò che spostare i Reami di 100 anni avanti avrebbe «rovinato i suoi personaggi» (un umano di cent’anni non è più un buon guerriero) e che scrisse alla WotC implorando di non farlo; Greenwood (creatore dei FR) ne rimase devastato, al punto che dopo la riunione in cui venne annunciato il cambiamento appariva sul punto di mettersi a piangere. Di fatto l’interesse per i Forgotten Realms calò bruscamente durante il periodo della 4E, con una flessione nelle vendite e pochissimi supplementi pubblicati rispetto al passato (indice del generale scarso gradimento ottenuto). La stessa Wizards of the Coast fu infine costretta a fare marcia indietro: con l’evento The Sundering (2013) e l’uscita di D&D 5ª Edizione molti degli elementi più controversi introdotti dalla 4E vennero accantonati o “revisionati”, riportando i Reami a uno stato più simile alla versione classica. Questa fase viene spesso citata come un passo falso nella storia dei Forgotten Realms, tanto che ex post è stata definita una scelta «incredibilmente insensata» e strettamente legata all’insuccesso commerciale della 4ª edizione Come detto, la 5ª edizione ha in parte rimediato a questi cambiamenti. Tramite la storyline della Seconda Frattura (Second Sundering), alcuni degli stravolgimenti introdotti sono stati corretti: ad esempio è tornata Mystra, la dea della magia, insieme a molte altre divinità classiche, ripristinando in buona misura l’assetto cosmologico originale. Nonostante questo “aggiustamento” narrativo, però, il focus delle pubblicazioni recenti è rimasto piuttosto limitato. La Costa della Spada, la regione occidentale di Faerûn dove sorgono città celebri come Waterdeep, Baldur’s Gate e Neverwinter, ha monopolizzato quasi tutte le avventure ufficiali. Basti pensare che gran parte delle campagne 5e pubblicate sono ambientate lungo la Costa della Spada e nel Nord, mentre vaste zone dei Reami sono rimaste nell’ombra. Le terre orientali di Thay e Mulhorand, le giungle meridionali di Chult, le steppe dell’Hordelands, le isole remote e molte altre regioni affascinanti ricevono a malapena cenni marginali nei manuali più recenti. In pratica, i Forgotten Realms della 5ª edizione risultano “ristretti” rispetto all’immenso mondo che era stato costruito nelle edizioni precedenti. I moduli FR1–FR16: un mondo esplorato a 360 gradiI manuali della serie FR1–FR16 testimoniano un’epoca in cui l’ambientazione dei Forgotten Realms veniva approfondita in tutte le sue sfaccettature. Si spaziava dai deserti assolati di Empires of the Sands alle gelide lande di The Great Glacier, dai giochi di potere di Dreams of the Red Wizards ai misteri racchiusi in Hall of Heroes. Ogni volume si concentrava su una regione o un tema differente, sviluppando i Reami in modo profondo, ricco e coerente. In quegli anni la TSR (e l’ideatore Ed Greenwood) espandevano Faerûn in ogni direzione: invece di limitarsi alla Costa della Spada, esploravano continenti, culture e personaggi ovunque, aggiungendo dettagli che sarebbero diventati il fondamento della lore dei Forgotten Realms. Questa storica collana di manuali identificati dal codice “FR” nacque con AD&D 1ª edizione e proseguì con la 2ª edizione. Non si trattava di semplici moduli d’avventura, ma per lo più di accessori e guide regionali dell’ambientazione. Ad esempio, Waterdeep and the North (FR1) e Moonshae (FR2) furono tra i primissimi supplementi dei Reami (1987-88) e delineavano rispettivamente la metropoli di Waterdeep e le terre del Nord e le lontane Isole Moonshae dall’atmosfera celtica. Col tempo la serie toccò praticamente ogni angolo di Faerûn, creando un mosaico di ambientazioni interconnesse. La tabella seguente offre qualche esempio della varietà di questi prodotti: Waterdeep and the North – FR1 (1987). Guida approfondita alla città di Waterdeep (la “Città degli Splendori”) e alle regioni settentrionali limitrofe del litorale della Spada. The Savage Frontier – FR5 (1988). Descrizione dettagliata della Frontiera Selvaggia a nord di Waterdeep, tra popoli barbari, rovine naniche e pericoli delle montagne Spine del Mondo. Empires of the Sands – FR3 (1988). Approfondimento sui cosiddetti “Imperi delle Sabbie” del sud-ovest Faerûn: i regni di Amn, Tethyr e Calimshan, terre aride popolate da mercanti, tiranni e potenti magie. Dreams of the Red Wizards – FR6 (1988). Focus sulla malvagia nazione magocratica di Thay, governata dai perfidi Maghi Rossi, con intrighi politici e minacce che incombono sul resto dei Reami. Hall of Heroes – FR7 (1989). Raccolta di eroi leggendari dei Forgotten Realms: offre background e statistiche di AD&D per personaggi celebri come Elminster, Drizzt Do’Urden, Wulfgar, e altri protagonisti dei romanzi, svelandone segreti e dettagli finora solo narrati nelle storie. The Great Glacier – FR14 (1992). Guida alle remote terre glaciali dell’estremo Nord est di Faerûn: introduce la cultura degli Ulutiun (ispirata agli Inuit) e fornisce spunti per avventure artiche con regole su sopravvivenza e ambienti estremi. Come si può intuire, la ricchezza di temi e ambientazioni era enorme. Questi manuali presentavano una quantità sorprendente di spunti: città e dungeon nascosti, genealogie di regni, usanze esotiche, mappe dettagliate e PNG memorabili. L’insieme della serie dipingeva un Affresco dei Reami veramente completo, perché ogni supplemento si collegava agli altri mantenendo coerenza interna. Insomma, i Reami Dimenticati della 1ª e 2ª edizione erano un mondo vivo ed espanso, in cui potevi avventurarti dal Calimshan fino al Grande Ghiacciaio senza uscire mai dall’ambientazione ufficiale. Riscoprire i classici: l’obiettivo di questa serieAlla luce di questa differenza di scala e profondità rispetto alle edizioni recenti, abbiamo deciso di proporre su Dragons’ Lair una serie di articoli dedicati, per iniziare, proprio ai moduli FR1–FR16 dei Forgotten Realms. L’obiettivo è duplice: da un lato valorizzare la ricchezza di questi supplementi classici, spesso poco conosciuti dalle nuove generazioni di giocatori; dall’altro aiutare i veterani a rispolverare (e magari rivalutare) com’erano i Reami prima dei grandi cambiamenti narrativi introdotti negli ultimi anni. Ogni articolo della serie analizzerà uno dei moduli FR1–FR16 in dettaglio. Esploreremo il contenuto di ciascun manuale, dalle informazioni geografiche alle trame avventurose incluse, dai personaggi introdotti alle curiosità editoriali, cercando di trasmettere ciò che rendeva speciale quel volume. Sarà un viaggio cronologico che ci porterà, modulo dopo modulo, dalle origini nel 1987 (Waterdeep and the North) fino al 1993 (The Shining South, ultimo della serie). Speriamo che questa retrospettiva possa risultare utile e coinvolgente sia per i nuovi giocatori, che potranno scoprire uno scrigno di idee e lore da riutilizzare nelle campagne attuali, sia per i fan di lunga data, che ritroveranno con piacere le atmosfere dei Forgotten Realms classici. Preparatevi dunque a sfogliare nuovamente (o per la prima volta) queste pagine dal sapore old school. Che siate curiosi di conoscere i segreti di Waterdeep, di viaggiare nelle giungle di Chult o di affrontare i maghi di Thay sul loro terreno, i moduli FR1–FR16 vi aspettano per farvi (ri)vivere l’epoca d’oro dei Reami Dimenticati! Con questa serie di articoli, vi faremo da guida in un tour attraverso i Forgotten Realms di un tempo, per riscoprire insieme quanto fossero vibranti e vasti i Reami prima dei cent’anni di salto e dei cataclismi che ne hanno cambiato il volto. Buona lettura e buon viaggio nei Forgotten Realms classici!
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Ritratti con uno scopo: come usare ChatGPT per creare immagini suggestive di PNG guidate dalla trama
Un ritratto ben fatto di un PNG non è solo un volto da mostrare: è una finestra sulla storia, un frammento di atmosfera che i giocatori porteranno con sé più a lungo di qualsiasi dungeon. Un ritratto efficace di un personaggio non giocante (PNG) fa molto più che mostrare l’aspetto del personaggio: stabilisce il tono, rafforza il tema e trasmette la storia a colpo d’occhio. Tuttavia, molti Game Master (GM) faticano a trasformare un concetto in un prompt chiaro che produca risultati coerenti. Ho recentemente collaborato con un GM che stava affrontando proprio questo problema. Cercava di utilizzare strumenti di generazione d’immagini AI per creare ritratti per la sua campagna personalizzata, ma tutto veniva fuori sbagliato. Il tono era fuori luogo, l’armatura sembrava appartenere a un’ambientazione diversa, e i ritratti non si adattavano al mondo realistico e a bassa magia che stava creando. Abbiamo lavorato insieme su come strutturare meglio i prompt, a strati, per guidare l’AI verso ritratti accurati e immersivi. La differenza è stata immediata. I suoi PNG finalmente sembravano appartenere davvero alla sua campagna. Questa guida ti insegnerà come ottenere lo stesso risultato. Il potere dei prompt strutturatiI prompt strutturati danno ai tuoi PNG un peso visivo. Non spiegano solo cosa indossa il personaggio, ma anche come si sente, dove si trova e qual è il momento in cui si trova. Senza una struttura, i prompt spesso risultano piatti. Potresti ottenere un personaggio fantasy, ma che non sembra appartenere alla tua campagna. Con una struttura, ottieni: Migliore narrazione visiva Migliore corrispondenza col tono desiderato Framework riutilizzabili per PNG e campagne diverse La maggior parte dei GM usa prompt vaghi come “crea un bandito spaventoso che cavalca un cavallo nella foresta” o “illuistra un mago elfico che lancia una palla di fuoco”. Questi mancano di profondità e chiarezza, necessari per guidare l’IA verso un tono o un mondo specifico. I prompt strutturati scompongono l’immagine in strati: Cosa sta facendo il personaggio Dove si trova Come funziona l’illuminazione Che emozione o atmosfera deve evocare Trattando il prompt come una scena cinematografica, si fornisce all’IA un blueprint visivo, non un suggerimento casuale. Il risultato è coerenza tra le immagini, un allineamento con il tono della campagna e ritratti di PNG che non sembrano piatti o generici. Il framework principale per i promptMi concentrerò sul generare una visuale coerente in stile ritratto di un PNG attraverso temi diversi: dark fantasy, high fantasy, horror, steampunk e sci-fi. Il formato di prompt per il ritratto che utilizzo include sei parti. Ognuna aggiunge dettagli senza sovraccaricare l’IA. È modulare, coerente e veloce da costruire una volta imparato il ritmo. Ecco la suddivisione: 1. Tipo di scenaRitratto (immagine profilo): immagine focalizzata dal busto in su, da usare in schede personaggio, token digitali o appunti del GM. Enfatizza i lineamenti del volto, l’equipaggiamento e l’espressione. Posa d’azione (incontro dinamico): immagine a figura intera che cattura il PNG in azione, lancia un incantesimo, brandisce un’arma o è in un momento critico. Ideale per rivelazioni cinematografiche o immagini d’incontro. Storia ambientale (pezzo d’atmosfera): immagine atmosferica che mostra il PNG nel suo ambiente, a una scrivania piena di pergameni, in un vicolo nebbioso o mentre comanda i suoi seguaci da un trono. Focalizza sulla narrazione attraverso il contesto e la postura. Esempio: “Crea un’immagine in stile ritratto di un PNG per un gioco di ruolo da tavolo. La composizione dovrebbe concentrarsi sul personaggio dalla vita in su, catturando espressione, equipaggiamento e atmosfera visiva.” 2. ComposizioneTre livelli Primo piano: cosa sta facendo il PNG o cosa tiene in mano Campo medio: elementi magici o narrativi che lo circondano Sfondo: il luogo e il mondo in cui si trova Questa struttura a strati aiuta l’AI a comprendere scena e tono emotivo. Esempio (Dark Fantasy): Primo piano: il PNG è inginocchiato, una mano stringe una reliquia insanguinata mentre l’altra regge una lama nera incrinata Campo medio: spire di fumo salgono da un cerchio rituale inciso nel terreno, con rune tremolanti in luce viola Sfondo: lapidi frantumate e alberi contorti che si perdono nella nebbia sotto una falce di luna 3. Stile visivoQuesto definisce il tono artistico del ritratto, combinando stile artistico, illuminazione e angolo di ripresa, per mantenere coerenza con il tema della campagna. Stile artistico:High Fantasy: Romanticismo eroico, Art Nouveau, Crystalpunk Dark Fantasy: Gotico pittorico, Rot & Ruin, Barocco horror Horror: Acquerello lovecraftiano, Inchiostro monocromatico, Surrealismo Steampunk: Realismo industriale, Collage in ottone Sci-Fi: Tech Noir al neon, Iperrealismo cromato, Minimalismo olografico Questo controlla la trama del pennello, la saturazione del colore e il tono. Esempio (Dark Fantasy): Stile artistico: Gotico pittorico, pennellate materiche, toni desaturati, grana sottile Tecniche di illuminazioneL’illuminazione aggiunge emozione, contrasto e atmosfera. Descrivi da dove proviene la luce e che tipo di energia trasmette. Ecco alcuni approcci per chiarire l’intento: Illuminazione divisa (Split Lighting): luce calda da un lato (torcia, bagliore divino) e fredda dall’altro (luce lunare, ombra, bagliore arcano) per rappresentare conflitto interiore o ambiguità morale Raggio di luce (Beam of Light): un punto luce divino o magico che taglia l’oscurità e illumina il volto o un oggetto Bagliore soffuso (Soft Glow): luce magica o naturale ambientale, pacifica, misteriosa o ultraterrena Illuminazione dal basso (Underlighting): luce che proviene da sotto (falò, rune luminose), spesso usata per creare tensione o minaccia Controluce / Silhouette (Backlighting): luce dietro la figura che crea un alone drammatico o ne delinea la sagoma, utile per suggerire segretezza o potere Non serve nominare la tecnica: basta descrivere come si sente la luce e da dove proviene. Esempi: “Una fiamma dorata danza su un lato della sua guancia, mentre una nebbia fredda si raccoglie sull’altro.” “Un raggio viola da una finestra infranta taglia la polvere e cade sulla sua mano aperta.” “Un bagliore rosso pulsante sale dal nucleo incrinato della sua armatura.” Angolo della cameraScegli un’angolazione che faccia provare qualcosa all’osservatore: Dal basso (Low Angle): fa sembrare il PNG potente, imponente o divino A livello degli occhi (Eye-Level): crea neutralità e connessione, spesso usato per alleati Leggera inclinazione (Tilt): aggiunge imprevedibilità o instabilità, ottimo per ladri, folli o figure caotiche Primo piano (Close-Up): si concentra sui dettagli del volto e sulle emozioni Ritratto grandangolare (Wide-Angle Portrait): inquadra il PNG all’interno del suo ambiente, utile per raccontare la storia e impostare il tono Esempio: “Stile gotico pittorico con illuminazione divisa: oro divino da un lato, viola freddo dall’altro. Inquadratura grandangolare dal basso, rivolta verso l’alto verso il PNG.” 4. Elementi in movimentoDai vita al tuo ritratto includendo movimento. L’IA interpreterà questi elementi come forze attive all’interno della scena: Fumo che si arriccia nell’aria Capelli o tessuti mossi dal vento Scintille o glifi magici fluttuanti Candele tremolanti o lampi sullo sfondo Scegli 2 o 3 elementi che si leghino al tema o ai poteri del PNG. Esempi: (Dark Fantasy): una sottile scia di cenere si alza dall’armatura del PNG, fluttuando verso l’alto e dissolvendosi nell’aria notturna. (Horror): uno sciame di falene spettrali svolazza in lenti e innaturali cerchi attorno al capo del PNG, con ali che brillano come braci morenti. (Steampunk): vapore sfiata da valvole dietro le sue spalle, mentre una spallina meccanica si sposta con un clic metallico. 5. Personaggi e creatureOra avvicinati al PNG. Metti in evidenza: Lineamenti del volto Cicatrici, tatuaggi o tratti insoliti Postura ed emozione Abbigliamento o equipaggiamento (scegline 2–3 significativi) Opzionale: aggiungi un secondo personaggio o creatura — come un famiglio, un fantasma o un’ombra. Esempi: (High Fantasy): una diplomatica elfica baciata dal sole con capelli d’argento intrecciati, una mano poggiata con delicatezza su un astuccio ornato per pergamene. Un dragonetto grande quanto un colibrì è posato sulla sua spalla, lo sguardo riflesso nei suoi occhi. (Dark Fantasy): un warlock umano emaciato, la pelle tesa sugli zigomi aguzzi. Un’orbita vuota, l’altra che brilla debolmente sotto una corona d’ossa. Dietro di lui, l’ombra di qualcosa di immenso incombe, appena fuori fuoco. (Sci-Fi): un cacciatore di taglie con impianti cibernetici, visore incrinato e una cicatrice che attraversa la mascella cromata. Un drone sferico ronzante lo accompagna, proiettando ologrammi di taglie mentre scandaglia l’area. 6. Atmosfera e simbolismoAvvolgi il tutto con il tono emotivo e un dettaglio simbolico. Scegli: un’emozione primaria (come meraviglia, paura, ambizione, dolore) un simbolo visivo, un oggetto o un dettaglio che rifletta il mondo interiore del PNG Esempi: “Una maschera incrinata ai suoi piedi” “Una catena che pende dal suo polso, spezzata e luminosa” “Un occhio che brilla di luce arcana, l’altro completamente oscuro” Questo è ciò che trasforma l’immagine da semplice ritratto a narrazione visiva. Un PNG, cinque mondiPer mostrare quanto sia flessibile questa struttura, prendiamo un unico personaggio, Ozzark, un PNG imbroglione, e facciamolo passare attraverso cinque stili di campagna. Cambiano solo tono e stile. Le immagini seguenti sono state rigenerate utilizzando i prompt tradotti in italiano, pertanto differiscono da quelle dell'articolo orgiginale. High Fantasy OzzarkOzzark tende una mano guantata, il palmo rivolto verso l’alto, dove una moneta luminosa e fluttuante gira nell’aria. Nell’altra mano stringe un liuto intagliato con rune dorate incastonate. Tono: eroico, giocoso, brillante High Fantasy Ozzark Esempio di prompt completo: Ozzark il Vagabondo Imbroglione Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark tende una mano guantata, il palmo rivolto verso l’alto, dove una moneta luminosa e fluttuante gira nell’aria. Nell’altra mano stringe un liuto intagliato con rune dorate incastonate. Campo medio: una scia vorticosa di farfalle illusorie e scintille luminose lo avvolge, reagendo a incantesimi invisibili. Sfondo: tende ornate di ricami araldici brillano sotto un baldacchino dorato di foglie, suggerendo un bosco elfico mistico o un festival magico. Stile visivo Stile: Fantasy Art Nouveau — linee fluide, decorazioni elaborate, vividi gradienti di colore Illuminazione: luce divisa — oro solare caldo da un lato, argento lunare freddo dall’altro Angolo di ripresa: inquadratura grandangolare dal basso, che esalta la postura di Ozzark come interprete ed enigma Elementi in movimento Una fila di monete dorate che orbitano attorno alla sua mano come pianeti Nastri magici che svolazzano dietro i suoi movimenti Illusioni di giullari e spiriti danzanti che tremolano alle sue spalle Personaggi e creature Focus principale: i tratti raffinati e furbi di Ozzark trasmettono una sicurezza maliziosa. La sua armatura di cuoio è ben tenuta e volutamente disomogenea, arricchita da ciondoli magici — piume, campanellini e gemme. Le zanne sono lucidate e gli occhi scintillano di ambizione. Secondario: una piccola creatura fatata appollaiata sulla sua spalla, che sussurra segreti o ride insieme a lui. Atmosfera ed emozione Tono: incanto, carisma, mistero giocoso Simbolismo: la moneta fluttuante brilla sia con simboli solari che lunari — un segno di dualità, fortuna e cammino tra i mondi Dark Fantasy OzzarkEcco un prompt completo per il ritratto del personaggio Ozzark, seguendo il tuo modello strutturato e utilizzando lo stile Dark Fantasy: Tono: cupo, da sopravvissuto, tormentato Dark Fantasy Ozzark Prompt completo: Ozzark il Giullare Bandito Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark si appoggia a una spada corta arrugginita, una mano lancia un paio di dadi d’osso intagliati, l’altra stringe una sacca penzolante piena di cianfrusaglie rubate. Campo medio: carte da gioco sbiadite e ossa galleggiano a mezz’aria, sospese in un momento caotico di risate e pericolo. Sfondo: tende logore cucite con scampoli colorati e vecchia pelle ondeggiano dietro di lui, mentre il fumo di un fuoco da campo morente si mescola con la foresta nebbiosa sullo sfondo. Stile visivo Stile: Gotico pittorico — verdi spenti, marroni ombrosi, pennellate materiche Illuminazione: luce divisa — il lato sinistro illuminato da un tenue bagliore dorato del fuoco da campo, il destro avvolto da nebbia viola fredda Angolo di ripresa: grandangolare dal basso, rivolto verso Ozzark, per conferirgli una presenza al tempo stesso sinistra e giocosa Elementi in movimento Fumo arricciato che si solleva dai dadi nel suo palmo Una carta da gioco che fluttua a mezz’aria, leggermente bruciata ai bordi Ombre tremolanti proiettate dal fuoco da campo che guizzano dietro di lui Personaggi e creature Focus principale: il sorriso storto e gli occhi penetranti di Ozzark brillano sotto una zazzera di capelli neri unti; una zanna scheggiata, l’armatura di cuoio è asimmetrica e decorata con strani ciondoli — denti, bottoni e nastrini. Secondario: una figura ombrosa appena visibile dietro il lembo della tenda — forse un rivale che osserva, o un ricordo che lo perseguita. Atmosfera ed emozione Tono: minaccia maliziosa, umorismo cupo, transitorietà Simbolismo: un dado mostra un teschio, l’altro una corona — sorte e destino intrecciati per sempre nelle mani di Ozzark. Horror OzzarkOzzark si sporge in avanti nell’inquadratura, stringendo una lama frastagliata incrostata di sangue secco. Un occhio gli guizza con un’euforia innaturale mentre porge una moneta macchiata di carne tra due dita lunghe. Tono: folle, maledetto, empio Horror Ozzark Prompt completo: Ozzark il Folle Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark si sporge in avanti nell’inquadratura, stringendo una lama frastagliata incrostata di sangue secco. Un occhio gli guizza con un’euforia innaturale mentre porge una moneta macchiata di carne tra due dita lunghe. Campo medio: fili di tendini pendono come ragnatele tra pali storti di tenda dietro di lui. La sua armatura sembra assemblata dai resti delle vittime — pelle cucita, bottoni fatti di denti. Sfondo: un accampamento soffocato dalla nebbia, con braci fumanti e segni di artigli sulle tende. Ossa appese scricchiolano al vento e sagome indistinte incombono appena fuori dalla luce del fuoco. Stile visivo Stile: Acquerello lovecraftiano — ombre sfumate, bordi che si dissolvono, forme semiformate Illuminazione: irregolare e dura — lato sinistro rischiarato da una fiamma verde malata, lato destro inghiottito da un’ombra simile a inchiostro Angolo di ripresa: primo piano dal basso, leggermente decentrato, che genera una sensazione di squilibrio e inquietudine Elementi in movimento Sangue che gocciola lentamente dalla lama e si raccoglie nella terra Fumo che si alza dal fuoco da campo, formando volti contorti che svaniscono se osservati Mosche che ronzano in lenti cerchi innaturali vicino alla sua spalla Personaggi e creature Focus principale: il sorriso storto di Ozzark è troppo ampio — le zanne affilate e ingiallite. Gli occhi sono spaiati: uno lattiginoso, l’altro che brilla di un rosso fievole. La pelle è di un verde pallido, con ombre simili a vene che si arrampicano sul collo. Secondario: una figura traslucida e sfumata dietro di lui — forse una vittima passata, la bocca spalancata in un urlo silenzioso. Atmosfera ed emozione Tono: inquietudine, follia, predazione Simbolismo: la moneta nella sua mano porta incisa una maschera incrinata — rappresenta il sottile velo di fascino che nasconde una fame mostruosa. Steampunk OzzarkOzzark si erge sotto un lampione di ottone fumante, con gli occhiali spinti all’indietro tra i capelli unti. In una mano tiene un orologio da tasca ticchettante con il vetro incrinato, nell’altra stringe una lama simile a una chiave inglese incisa con motivi a ingranaggi. Tono: astuto, ruvido, caotico Steampunk Ozzark Prompt completo: Ozzark l’Inventore Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark si erge sotto un lampione di ottone fumante, con gli occhiali spinti all’indietro tra i capelli unti. In una mano tiene un orologio da tasca ticchettante con il vetro incrinato, nell’altra stringe una lama simile a una chiave inglese incisa con motivi a ingranaggi. Campo medio: dietro di lui, bobine di tubi di rame serpeggiano tra tende di pelle rattoppata, e ingranaggi sputano scintille come se funzionassero a malapena. Un tavolo da gioco improvvisato brilla di deboli simboli arcani incisi su piastre metalliche. Sfondo: un vicolo buio e nebbioso di uno slum meccanico — tubi scoperti rilasciano sbuffi di vapore, e arti di automi rotti pendono da ganci. Scintille volano da un generatore improvvisato assemblato con pezzi rubati. Stile visivo Stile: Realismo industriale sudicio — texture striate di fuliggine, ottone e ferro logorati, tonalità smorzate da gas-luce Illuminazione: luce divisa — da un lato il bagliore caldo di una forgia vicina, dall’altro i tremolii blu arcani di bobine malfunzionanti Angolo di ripresa: ritratto dal basso, con una leggera inclinazione, come se fosse colto in movimento o osservato da una sorveglianza Elementi in movimento Vapore che sfiata da tubi montati sulle spalle Filamento luminoso dentro l’orologio da tasca che pulsa come un cuore Braci fluttuanti provenienti da una fonderia vicina Personaggi e creature Focus principale: l’armatura di cuoio di Ozzark è rinforzata con rottami metallici rivettati. La sua mascella ha una cerniera di ottone dove l’osso un tempo era spezzato. Gli occhi guizzano con energia paranoica. Dal cinturone pendono cianfrusaglie: chiavi a carica, lenti di vetro e amuleti di filo arrugginito. Secondario: un ratto meccanico appollaiato sulla sua spalla, con ingranaggi che ticchettano rumorosamente e un occhio che brilla di rosso fievole. Atmosfera ed emozione Tono: paranoia, astuzia, cupa intraprendenza Simbolismo: l’orologio da tasca incrinato fermo a mezzanotte — suggerisce che il tempo stia per finire o sia già finito per qualcuno. Sci-Fi OzzarkOzzark sta in piedi con una lama cibernetica frastagliata poggiata su una spalla e un chip dati luminoso che gira sopra il suo palmo. Tono: veloce, imprevedibile, digitale Cybepunk Ozzark Prompt completo: Ozzark la Lama Cibernetica Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark sta in piedi con una lama cibernetica frastagliata appoggiata su una spalla e un chip dati luminoso che gira sopra il suo palmo. Campo medio: circuiti al neon lampeggiano lungo il bordo del suo mantello urbano logoro, mentre un piccolo display olografico fluttua accanto a lui — pieno di taglie segnalate e glifi criptati. Sfondo: un vicolo arrugginito di spazioporto sotto cieli alieni al neon. Cavi scoperti pendono come liane e trasporti volanti solcano in lontananza lo skyline pieno di smog. Stile visivo Stile: Neon Tech Noir — colori luminosi, decadenza urbana, sovrapposizioni eleganti e tremolanti Illuminazione: luce divisa — un neon ciano intenso da un’insegna a sinistra, bagliore magenta profondo da un pannello incrinato a destra Angolo di ripresa: ritratto grandangolare con orizzonte inclinato, che suggerisce sorveglianza o instabilità Elementi in movimento Statico tremolante da un visore HUD incrinato sopra un occhio Pioggia digitale che cade in archi lenti attorno a lui Scintille che esplodono da una giunzione elettrica vicina, illuminando il suo sorriso Personaggi e creature Focus principale: la pelle verdognola di Ozzark è innestata con impianti cibernetici — una zanna è cromata, e il suo occhio destro è una lente scanner pulsante. Il trench coat è rinforzato con armatura di scarto e nodi di energia. Secondario: un drone sferico fluttuante con una lente incrinata e un occhio AI tremolante, sospeso al suo fianco. Atmosfera ed emozione Tono: scaltro, imprevedibile, con un margine da sopravvissuto Simbolismo: il chip dati brilla con un triangolo rotante — un simbolo dimenticato di ribellione, ora fuorilegge. Guida passo-passo con modelloSegui questi sei passaggi e utilizza il modello in markdown qui sotto per generare qualsiasi ritratto di PNG. Sfrutta l’IA per aiutarti a compilare il modello fornito. Passo 1: Definisci il PNGDescrivi brevemente chi è e qual è il suo ruolo nella tua campagna. Esempio: Un cacciatore di taglie tiefling segnato da cicatrici, che porta un simbolo sacro spezzato e parla per enigmi. Passo 2: Scegli lo stile della campagnaSeleziona un tono: High Fantasy Dark Fantasy Horror Steampunk Sci-Fi Questo determinerà lo stile artistico visivo, l’illuminazione e l’atmosfera. Passo 3: Descrivi l’incontroScrivi alcune righe che descrivano dove si trova il PNG e cosa sta facendo. Esempio: Sta in piedi in una cattedrale abbandonata, osservando la polvere che cade dalla cupola di vetri colorati mentre il sangue si raccoglie ai suoi piedi. Passo 4: Compila il modelloCrea un’immagine [in stile ritratto] di [Nome PNG], un [Ruolo/Tipo PNG] da una campagna [Tipo di campagna]. --- ## Tipo di scena - Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. --- ## Composizione - Primo piano: [Dettaglio in primo piano dall’incontro o dal PNG – es. “Un sacerdote mascherato che stringe un turibolo incrinato da cui cola fumo nero”] - Campo medio: [Dettaglio di campo medio dall’incontro – es. “Simboli rituali che bruciano con fuoco invertito sotto i suoi piedi”] - Sfondo: [Dettaglio di sfondo legato al PNG o alla campagna – es. “Una cattedrale in rovina avvolta da nebbia e rampicanti”] --- ## Stile visivo - Stile: [Stile visivo basato sul tipo di campagna – es. “Dark Fantasy” o “High Fantasy Art Nouveau”] - Illuminazione: luce divisa: un lato [Colore emotivo della luce – es. “oro radioso”], l’altro [Colore emotivo dell’ombra – es. “viola profondo”] - Angolo di ripresa: grandangolare, prospettiva dal basso leggermente rivolta verso l’alto, per evocare mistero e potere --- ## Elementi in movimento - [Elemento 1 – es. “Glifi cremisi che girano lentamente attorno alla testa del PNG”] - [Elemento 2 – es. “Vesti lacere che svolazzano come se fossero sott’acqua”] - [Elemento 3 – es. “Polvere o spore che si sollevano dal terreno”] --- ## Personaggi e creature - Focus principale: [Descrizione PNG, es. “Un warlock elfo con occhi color oro fuso e la bocca cucita”] - Secondario: [Figura o silhouette opzionale dall’incontro, es. “Un famiglio ombroso avvolto intorno alle sue spalle”] --- ## Atmosfera ed emozione - Tono: [Parole chiave per l’umore, es. “Inquietante, divino, ultraterreno”] - Simbolismo: [Elemento simbolico dall’incontro, es. “Una mano che si tende verso la luce, l’altra che trascina catene nell’oscurità”] Passo 5: Genera l’immagineIncolla il tuo prompt completato in ChatGPT e chiedigli di finalizzare la descrizione dell’immagine. Poi inseriscila nello strumento di generazione che preferisci (come DALL·E o MidJourney). Passo 6: Salva il formatoQuesto modello è riutilizzabile. Una volta creato un PNG, puoi adattarlo facilmente per decine di altri. Consigli pratici per prompt miglioriUna volta che avrai creato alcuni ritratti di PNG con struttura, noterai un modello ricorrente: più sarai intenzionale in ogni livello, più i tuoi risultati saranno potenti e accurati. Questi consigli ti aiuteranno a perfezionare i prompt ed evitare errori comuni. 1. Evita aggettivi genericiParole come misterioso, potente o dall’aspetto figo non aiutano l’IA a capire cosa desideri. Sostituiscile con un linguaggio visivo. Invece di: Prova con: 2. Descrivi la narrazione, non le statisticheNon scrivere cose come: Va bene per le meccaniche, ma i prompt visivi hanno bisogno di colore narrativo. Pensa in termini di storia: Cosa porta con sé? Cosa dice la sua postura? In quale momento lo stiamo sorprendendo? 3. Concentrati sull’atmosfera, non su dettagli eccessiviNon serve elencare ogni oggetto che indossa. Concentrati su 2–3 elementi simbolici che riflettano la sua storia. Esempi: Un simbolo sacro spezzato legato alla cintura Un anello di piume stretto in una mano Una moneta incrinata con un lato levigato e lucido Questi dettagli trasmettono molto di più di una lista completa dell’equipaggiamento. 4. Usa verbi, non solo oggettiRendi il tuo PNG attivo, anche in un ritratto. Mostralo mentre fa qualcosa, anche di piccolo. Esempi: Accendere una pipa Far roteare un pugnale tra le dita Tenere una mappa con un’impronta di sangue sul margine Questo aggiunge movimento e carattere. 5. Riutilizza, mescola e sperimentaIl prompt strutturato non è un copione — è un framework. Una volta che ne hai creati alcuni, inizia a sperimentare: Prova a cambiare il tipo di campagna Modifica solo l’atmosfera o l’angolo della camera Spingiti verso composizioni più surreali o simboliche Scoprirai che con pochi cambiamenti puoi ottenere risultati completamente nuovi, restando però coerente con il tuo mondo. ConclusioneI ritratti non sono solo arte: sono ganci visivi. Quando i tuoi giocatori vedono un PNG che sembra davvero appartenere al tuo mondo, se lo ricordano. E quando i ritratti rispecchiano il tono, l’emozione e lo scopo del PNG, rafforzano la tua storia. Con i prompt strutturati e ChatGPT, non devi accontentarti di un “abbastanza buono”. Puoi generare immagini accurate, cinematografiche e davvero tue. Prova. Parti da un personaggio e scopri in quanti mondi può vivere. Link all'articolo originale https://www.the-enchanted-scribe.com/post/portraits-with-purpose-how-to-use-chatgpt-to-generate-stunning-story-driven-npc-images View full articolo
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Ritratti con uno scopo: come usare ChatGPT per creare immagini suggestive di PNG guidate dalla trama
Un ritratto efficace di un personaggio non giocante (PNG) fa molto più che mostrare l’aspetto del personaggio: stabilisce il tono, rafforza il tema e trasmette la storia a colpo d’occhio. Tuttavia, molti Game Master (GM) faticano a trasformare un concetto in un prompt chiaro che produca risultati coerenti. Ho recentemente collaborato con un GM che stava affrontando proprio questo problema. Cercava di utilizzare strumenti di generazione d’immagini AI per creare ritratti per la sua campagna personalizzata, ma tutto veniva fuori sbagliato. Il tono era fuori luogo, l’armatura sembrava appartenere a un’ambientazione diversa, e i ritratti non si adattavano al mondo realistico e a bassa magia che stava creando. Abbiamo lavorato insieme su come strutturare meglio i prompt, a strati, per guidare l’AI verso ritratti accurati e immersivi. La differenza è stata immediata. I suoi PNG finalmente sembravano appartenere davvero alla sua campagna. Questa guida ti insegnerà come ottenere lo stesso risultato. Il potere dei prompt strutturatiI prompt strutturati danno ai tuoi PNG un peso visivo. Non spiegano solo cosa indossa il personaggio, ma anche come si sente, dove si trova e qual è il momento in cui si trova. Senza una struttura, i prompt spesso risultano piatti. Potresti ottenere un personaggio fantasy, ma che non sembra appartenere alla tua campagna. Con una struttura, ottieni: Migliore narrazione visiva Migliore corrispondenza col tono desiderato Framework riutilizzabili per PNG e campagne diverse La maggior parte dei GM usa prompt vaghi come “crea un bandito spaventoso che cavalca un cavallo nella foresta” o “illuistra un mago elfico che lancia una palla di fuoco”. Questi mancano di profondità e chiarezza, necessari per guidare l’IA verso un tono o un mondo specifico. I prompt strutturati scompongono l’immagine in strati: Cosa sta facendo il personaggio Dove si trova Come funziona l’illuminazione Che emozione o atmosfera deve evocare Trattando il prompt come una scena cinematografica, si fornisce all’IA un blueprint visivo, non un suggerimento casuale. Il risultato è coerenza tra le immagini, un allineamento con il tono della campagna e ritratti di PNG che non sembrano piatti o generici. Il framework principale per i promptMi concentrerò sul generare una visuale coerente in stile ritratto di un PNG attraverso temi diversi: dark fantasy, high fantasy, horror, steampunk e sci-fi. Il formato di prompt per il ritratto che utilizzo include sei parti. Ognuna aggiunge dettagli senza sovraccaricare l’IA. È modulare, coerente e veloce da costruire una volta imparato il ritmo. Ecco la suddivisione: 1. Tipo di scenaRitratto (immagine profilo): immagine focalizzata dal busto in su, da usare in schede personaggio, token digitali o appunti del GM. Enfatizza i lineamenti del volto, l’equipaggiamento e l’espressione. Posa d’azione (incontro dinamico): immagine a figura intera che cattura il PNG in azione, lancia un incantesimo, brandisce un’arma o è in un momento critico. Ideale per rivelazioni cinematografiche o immagini d’incontro. Storia ambientale (pezzo d’atmosfera): immagine atmosferica che mostra il PNG nel suo ambiente, a una scrivania piena di pergameni, in un vicolo nebbioso o mentre comanda i suoi seguaci da un trono. Focalizza sulla narrazione attraverso il contesto e la postura. Esempio: “Crea un’immagine in stile ritratto di un PNG per un gioco di ruolo da tavolo. La composizione dovrebbe concentrarsi sul personaggio dalla vita in su, catturando espressione, equipaggiamento e atmosfera visiva.” 2. ComposizioneTre livelli Primo piano: cosa sta facendo il PNG o cosa tiene in mano Campo medio: elementi magici o narrativi che lo circondano Sfondo: il luogo e il mondo in cui si trova Questa struttura a strati aiuta l’AI a comprendere scena e tono emotivo. Esempio (Dark Fantasy): Primo piano: il PNG è inginocchiato, una mano stringe una reliquia insanguinata mentre l’altra regge una lama nera incrinata Campo medio: spire di fumo salgono da un cerchio rituale inciso nel terreno, con rune tremolanti in luce viola Sfondo: lapidi frantumate e alberi contorti che si perdono nella nebbia sotto una falce di luna 3. Stile visivoQuesto definisce il tono artistico del ritratto, combinando stile artistico, illuminazione e angolo di ripresa, per mantenere coerenza con il tema della campagna. Stile artistico:High Fantasy: Romanticismo eroico, Art Nouveau, Crystalpunk Dark Fantasy: Gotico pittorico, Rot & Ruin, Barocco horror Horror: Acquerello lovecraftiano, Inchiostro monocromatico, Surrealismo Steampunk: Realismo industriale, Collage in ottone Sci-Fi: Tech Noir al neon, Iperrealismo cromato, Minimalismo olografico Questo controlla la trama del pennello, la saturazione del colore e il tono. Esempio (Dark Fantasy): Stile artistico: Gotico pittorico, pennellate materiche, toni desaturati, grana sottile Tecniche di illuminazioneL’illuminazione aggiunge emozione, contrasto e atmosfera. Descrivi da dove proviene la luce e che tipo di energia trasmette. Ecco alcuni approcci per chiarire l’intento: Illuminazione divisa (Split Lighting): luce calda da un lato (torcia, bagliore divino) e fredda dall’altro (luce lunare, ombra, bagliore arcano) per rappresentare conflitto interiore o ambiguità morale Raggio di luce (Beam of Light): un punto luce divino o magico che taglia l’oscurità e illumina il volto o un oggetto Bagliore soffuso (Soft Glow): luce magica o naturale ambientale, pacifica, misteriosa o ultraterrena Illuminazione dal basso (Underlighting): luce che proviene da sotto (falò, rune luminose), spesso usata per creare tensione o minaccia Controluce / Silhouette (Backlighting): luce dietro la figura che crea un alone drammatico o ne delinea la sagoma, utile per suggerire segretezza o potere Non serve nominare la tecnica: basta descrivere come si sente la luce e da dove proviene. Esempi: “Una fiamma dorata danza su un lato della sua guancia, mentre una nebbia fredda si raccoglie sull’altro.” “Un raggio viola da una finestra infranta taglia la polvere e cade sulla sua mano aperta.” “Un bagliore rosso pulsante sale dal nucleo incrinato della sua armatura.” Angolo della cameraScegli un’angolazione che faccia provare qualcosa all’osservatore: Dal basso (Low Angle): fa sembrare il PNG potente, imponente o divino A livello degli occhi (Eye-Level): crea neutralità e connessione, spesso usato per alleati Leggera inclinazione (Tilt): aggiunge imprevedibilità o instabilità, ottimo per ladri, folli o figure caotiche Primo piano (Close-Up): si concentra sui dettagli del volto e sulle emozioni Ritratto grandangolare (Wide-Angle Portrait): inquadra il PNG all’interno del suo ambiente, utile per raccontare la storia e impostare il tono Esempio: “Stile gotico pittorico con illuminazione divisa: oro divino da un lato, viola freddo dall’altro. Inquadratura grandangolare dal basso, rivolta verso l’alto verso il PNG.” 4. Elementi in movimentoDai vita al tuo ritratto includendo movimento. L’IA interpreterà questi elementi come forze attive all’interno della scena: Fumo che si arriccia nell’aria Capelli o tessuti mossi dal vento Scintille o glifi magici fluttuanti Candele tremolanti o lampi sullo sfondo Scegli 2 o 3 elementi che si leghino al tema o ai poteri del PNG. Esempi: (Dark Fantasy): una sottile scia di cenere si alza dall’armatura del PNG, fluttuando verso l’alto e dissolvendosi nell’aria notturna. (Horror): uno sciame di falene spettrali svolazza in lenti e innaturali cerchi attorno al capo del PNG, con ali che brillano come braci morenti. (Steampunk): vapore sfiata da valvole dietro le sue spalle, mentre una spallina meccanica si sposta con un clic metallico. 5. Personaggi e creatureOra avvicinati al PNG. Metti in evidenza: Lineamenti del volto Cicatrici, tatuaggi o tratti insoliti Postura ed emozione Abbigliamento o equipaggiamento (scegline 2–3 significativi) Opzionale: aggiungi un secondo personaggio o creatura — come un famiglio, un fantasma o un’ombra. Esempi: (High Fantasy): una diplomatica elfica baciata dal sole con capelli d’argento intrecciati, una mano poggiata con delicatezza su un astuccio ornato per pergamene. Un dragonetto grande quanto un colibrì è posato sulla sua spalla, lo sguardo riflesso nei suoi occhi. (Dark Fantasy): un warlock umano emaciato, la pelle tesa sugli zigomi aguzzi. Un’orbita vuota, l’altra che brilla debolmente sotto una corona d’ossa. Dietro di lui, l’ombra di qualcosa di immenso incombe, appena fuori fuoco. (Sci-Fi): un cacciatore di taglie con impianti cibernetici, visore incrinato e una cicatrice che attraversa la mascella cromata. Un drone sferico ronzante lo accompagna, proiettando ologrammi di taglie mentre scandaglia l’area. 6. Atmosfera e simbolismoAvvolgi il tutto con il tono emotivo e un dettaglio simbolico. Scegli: un’emozione primaria (come meraviglia, paura, ambizione, dolore) un simbolo visivo, un oggetto o un dettaglio che rifletta il mondo interiore del PNG Esempi: “Una maschera incrinata ai suoi piedi” “Una catena che pende dal suo polso, spezzata e luminosa” “Un occhio che brilla di luce arcana, l’altro completamente oscuro” Questo è ciò che trasforma l’immagine da semplice ritratto a narrazione visiva. Un PNG, cinque mondiPer mostrare quanto sia flessibile questa struttura, prendiamo un unico personaggio, Ozzark, un PNG imbroglione, e facciamolo passare attraverso cinque stili di campagna. Cambiano solo tono e stile. Le immagini seguenti sono state rigenerate utilizzando i prompt tradotti in italiano, pertanto differiscono da quelle dell'articolo orgiginale. High Fantasy OzzarkOzzark tende una mano guantata, il palmo rivolto verso l’alto, dove una moneta luminosa e fluttuante gira nell’aria. Nell’altra mano stringe un liuto intagliato con rune dorate incastonate. Tono: eroico, giocoso, brillante High Fantasy Ozzark Esempio di prompt completo: Ozzark il Vagabondo Imbroglione Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark tende una mano guantata, il palmo rivolto verso l’alto, dove una moneta luminosa e fluttuante gira nell’aria. Nell’altra mano stringe un liuto intagliato con rune dorate incastonate. Campo medio: una scia vorticosa di farfalle illusorie e scintille luminose lo avvolge, reagendo a incantesimi invisibili. Sfondo: tende ornate di ricami araldici brillano sotto un baldacchino dorato di foglie, suggerendo un bosco elfico mistico o un festival magico. Stile visivo Stile: Fantasy Art Nouveau — linee fluide, decorazioni elaborate, vividi gradienti di colore Illuminazione: luce divisa — oro solare caldo da un lato, argento lunare freddo dall’altro Angolo di ripresa: inquadratura grandangolare dal basso, che esalta la postura di Ozzark come interprete ed enigma Elementi in movimento Una fila di monete dorate che orbitano attorno alla sua mano come pianeti Nastri magici che svolazzano dietro i suoi movimenti Illusioni di giullari e spiriti danzanti che tremolano alle sue spalle Personaggi e creature Focus principale: i tratti raffinati e furbi di Ozzark trasmettono una sicurezza maliziosa. La sua armatura di cuoio è ben tenuta e volutamente disomogenea, arricchita da ciondoli magici — piume, campanellini e gemme. Le zanne sono lucidate e gli occhi scintillano di ambizione. Secondario: una piccola creatura fatata appollaiata sulla sua spalla, che sussurra segreti o ride insieme a lui. Atmosfera ed emozione Tono: incanto, carisma, mistero giocoso Simbolismo: la moneta fluttuante brilla sia con simboli solari che lunari — un segno di dualità, fortuna e cammino tra i mondi Dark Fantasy OzzarkEcco un prompt completo per il ritratto del personaggio Ozzark, seguendo il tuo modello strutturato e utilizzando lo stile Dark Fantasy: Tono: cupo, da sopravvissuto, tormentato Dark Fantasy Ozzark Prompt completo: Ozzark il Giullare Bandito Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark si appoggia a una spada corta arrugginita, una mano lancia un paio di dadi d’osso intagliati, l’altra stringe una sacca penzolante piena di cianfrusaglie rubate. Campo medio: carte da gioco sbiadite e ossa galleggiano a mezz’aria, sospese in un momento caotico di risate e pericolo. Sfondo: tende logore cucite con scampoli colorati e vecchia pelle ondeggiano dietro di lui, mentre il fumo di un fuoco da campo morente si mescola con la foresta nebbiosa sullo sfondo. Stile visivo Stile: Gotico pittorico — verdi spenti, marroni ombrosi, pennellate materiche Illuminazione: luce divisa — il lato sinistro illuminato da un tenue bagliore dorato del fuoco da campo, il destro avvolto da nebbia viola fredda Angolo di ripresa: grandangolare dal basso, rivolto verso Ozzark, per conferirgli una presenza al tempo stesso sinistra e giocosa Elementi in movimento Fumo arricciato che si solleva dai dadi nel suo palmo Una carta da gioco che fluttua a mezz’aria, leggermente bruciata ai bordi Ombre tremolanti proiettate dal fuoco da campo che guizzano dietro di lui Personaggi e creature Focus principale: il sorriso storto e gli occhi penetranti di Ozzark brillano sotto una zazzera di capelli neri unti; una zanna scheggiata, l’armatura di cuoio è asimmetrica e decorata con strani ciondoli — denti, bottoni e nastrini. Secondario: una figura ombrosa appena visibile dietro il lembo della tenda — forse un rivale che osserva, o un ricordo che lo perseguita. Atmosfera ed emozione Tono: minaccia maliziosa, umorismo cupo, transitorietà Simbolismo: un dado mostra un teschio, l’altro una corona — sorte e destino intrecciati per sempre nelle mani di Ozzark. Horror OzzarkOzzark si sporge in avanti nell’inquadratura, stringendo una lama frastagliata incrostata di sangue secco. Un occhio gli guizza con un’euforia innaturale mentre porge una moneta macchiata di carne tra due dita lunghe. Tono: folle, maledetto, empio Horror Ozzark Prompt completo: Ozzark il Folle Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark si sporge in avanti nell’inquadratura, stringendo una lama frastagliata incrostata di sangue secco. Un occhio gli guizza con un’euforia innaturale mentre porge una moneta macchiata di carne tra due dita lunghe. Campo medio: fili di tendini pendono come ragnatele tra pali storti di tenda dietro di lui. La sua armatura sembra assemblata dai resti delle vittime — pelle cucita, bottoni fatti di denti. Sfondo: un accampamento soffocato dalla nebbia, con braci fumanti e segni di artigli sulle tende. Ossa appese scricchiolano al vento e sagome indistinte incombono appena fuori dalla luce del fuoco. Stile visivo Stile: Acquerello lovecraftiano — ombre sfumate, bordi che si dissolvono, forme semiformate Illuminazione: irregolare e dura — lato sinistro rischiarato da una fiamma verde malata, lato destro inghiottito da un’ombra simile a inchiostro Angolo di ripresa: primo piano dal basso, leggermente decentrato, che genera una sensazione di squilibrio e inquietudine Elementi in movimento Sangue che gocciola lentamente dalla lama e si raccoglie nella terra Fumo che si alza dal fuoco da campo, formando volti contorti che svaniscono se osservati Mosche che ronzano in lenti cerchi innaturali vicino alla sua spalla Personaggi e creature Focus principale: il sorriso storto di Ozzark è troppo ampio — le zanne affilate e ingiallite. Gli occhi sono spaiati: uno lattiginoso, l’altro che brilla di un rosso fievole. La pelle è di un verde pallido, con ombre simili a vene che si arrampicano sul collo. Secondario: una figura traslucida e sfumata dietro di lui — forse una vittima passata, la bocca spalancata in un urlo silenzioso. Atmosfera ed emozione Tono: inquietudine, follia, predazione Simbolismo: la moneta nella sua mano porta incisa una maschera incrinata — rappresenta il sottile velo di fascino che nasconde una fame mostruosa. Steampunk OzzarkOzzark si erge sotto un lampione di ottone fumante, con gli occhiali spinti all’indietro tra i capelli unti. In una mano tiene un orologio da tasca ticchettante con il vetro incrinato, nell’altra stringe una lama simile a una chiave inglese incisa con motivi a ingranaggi. Tono: astuto, ruvido, caotico Steampunk Ozzark Prompt completo: Ozzark l’Inventore Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark si erge sotto un lampione di ottone fumante, con gli occhiali spinti all’indietro tra i capelli unti. In una mano tiene un orologio da tasca ticchettante con il vetro incrinato, nell’altra stringe una lama simile a una chiave inglese incisa con motivi a ingranaggi. Campo medio: dietro di lui, bobine di tubi di rame serpeggiano tra tende di pelle rattoppata, e ingranaggi sputano scintille come se funzionassero a malapena. Un tavolo da gioco improvvisato brilla di deboli simboli arcani incisi su piastre metalliche. Sfondo: un vicolo buio e nebbioso di uno slum meccanico — tubi scoperti rilasciano sbuffi di vapore, e arti di automi rotti pendono da ganci. Scintille volano da un generatore improvvisato assemblato con pezzi rubati. Stile visivo Stile: Realismo industriale sudicio — texture striate di fuliggine, ottone e ferro logorati, tonalità smorzate da gas-luce Illuminazione: luce divisa — da un lato il bagliore caldo di una forgia vicina, dall’altro i tremolii blu arcani di bobine malfunzionanti Angolo di ripresa: ritratto dal basso, con una leggera inclinazione, come se fosse colto in movimento o osservato da una sorveglianza Elementi in movimento Vapore che sfiata da tubi montati sulle spalle Filamento luminoso dentro l’orologio da tasca che pulsa come un cuore Braci fluttuanti provenienti da una fonderia vicina Personaggi e creature Focus principale: l’armatura di cuoio di Ozzark è rinforzata con rottami metallici rivettati. La sua mascella ha una cerniera di ottone dove l’osso un tempo era spezzato. Gli occhi guizzano con energia paranoica. Dal cinturone pendono cianfrusaglie: chiavi a carica, lenti di vetro e amuleti di filo arrugginito. Secondario: un ratto meccanico appollaiato sulla sua spalla, con ingranaggi che ticchettano rumorosamente e un occhio che brilla di rosso fievole. Atmosfera ed emozione Tono: paranoia, astuzia, cupa intraprendenza Simbolismo: l’orologio da tasca incrinato fermo a mezzanotte — suggerisce che il tempo stia per finire o sia già finito per qualcuno. Sci-Fi OzzarkOzzark sta in piedi con una lama cibernetica frastagliata poggiata su una spalla e un chip dati luminoso che gira sopra il suo palmo. Tono: veloce, imprevedibile, digitale Cybepunk Ozzark Prompt completo: Ozzark la Lama Cibernetica Crea un ritratto del PNG. Usa lo stile e il tono appropriati per il tipo di campagna. Incorpora elementi di narrazione visiva che riflettano il suo ruolo e il contesto emotivo nell’incontro. Tipo di scena Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. Composizione Primo piano: Ozzark sta in piedi con una lama cibernetica frastagliata appoggiata su una spalla e un chip dati luminoso che gira sopra il suo palmo. Campo medio: circuiti al neon lampeggiano lungo il bordo del suo mantello urbano logoro, mentre un piccolo display olografico fluttua accanto a lui — pieno di taglie segnalate e glifi criptati. Sfondo: un vicolo arrugginito di spazioporto sotto cieli alieni al neon. Cavi scoperti pendono come liane e trasporti volanti solcano in lontananza lo skyline pieno di smog. Stile visivo Stile: Neon Tech Noir — colori luminosi, decadenza urbana, sovrapposizioni eleganti e tremolanti Illuminazione: luce divisa — un neon ciano intenso da un’insegna a sinistra, bagliore magenta profondo da un pannello incrinato a destra Angolo di ripresa: ritratto grandangolare con orizzonte inclinato, che suggerisce sorveglianza o instabilità Elementi in movimento Statico tremolante da un visore HUD incrinato sopra un occhio Pioggia digitale che cade in archi lenti attorno a lui Scintille che esplodono da una giunzione elettrica vicina, illuminando il suo sorriso Personaggi e creature Focus principale: la pelle verdognola di Ozzark è innestata con impianti cibernetici — una zanna è cromata, e il suo occhio destro è una lente scanner pulsante. Il trench coat è rinforzato con armatura di scarto e nodi di energia. Secondario: un drone sferico fluttuante con una lente incrinata e un occhio AI tremolante, sospeso al suo fianco. Atmosfera ed emozione Tono: scaltro, imprevedibile, con un margine da sopravvissuto Simbolismo: il chip dati brilla con un triangolo rotante — un simbolo dimenticato di ribellione, ora fuorilegge. Guida passo-passo con modelloSegui questi sei passaggi e utilizza il modello in markdown qui sotto per generare qualsiasi ritratto di PNG. Sfrutta l’IA per aiutarti a compilare il modello fornito. Passo 1: Definisci il PNGDescrivi brevemente chi è e qual è il suo ruolo nella tua campagna. Esempio: Un cacciatore di taglie tiefling segnato da cicatrici, che porta un simbolo sacro spezzato e parla per enigmi. Passo 2: Scegli lo stile della campagnaSeleziona un tono: High Fantasy Dark Fantasy Horror Steampunk Sci-Fi Questo determinerà lo stile artistico visivo, l’illuminazione e l’atmosfera. Passo 3: Descrivi l’incontroScrivi alcune righe che descrivano dove si trova il PNG e cosa sta facendo. Esempio: Sta in piedi in una cattedrale abbandonata, osservando la polvere che cade dalla cupola di vetri colorati mentre il sangue si raccoglie ai suoi piedi. Passo 4: Compila il modelloCrea un’immagine [in stile ritratto] di [Nome PNG], un [Ruolo/Tipo PNG] da una campagna [Tipo di campagna]. --- ## Tipo di scena - Immagine in stile ritratto, focalizzata sulla parte superiore del corpo e sul volto del PNG, pensata per l’uso come profilo personaggio. --- ## Composizione - Primo piano: [Dettaglio in primo piano dall’incontro o dal PNG – es. “Un sacerdote mascherato che stringe un turibolo incrinato da cui cola fumo nero”] - Campo medio: [Dettaglio di campo medio dall’incontro – es. “Simboli rituali che bruciano con fuoco invertito sotto i suoi piedi”] - Sfondo: [Dettaglio di sfondo legato al PNG o alla campagna – es. “Una cattedrale in rovina avvolta da nebbia e rampicanti”] --- ## Stile visivo - Stile: [Stile visivo basato sul tipo di campagna – es. “Dark Fantasy” o “High Fantasy Art Nouveau”] - Illuminazione: luce divisa: un lato [Colore emotivo della luce – es. “oro radioso”], l’altro [Colore emotivo dell’ombra – es. “viola profondo”] - Angolo di ripresa: grandangolare, prospettiva dal basso leggermente rivolta verso l’alto, per evocare mistero e potere --- ## Elementi in movimento - [Elemento 1 – es. “Glifi cremisi che girano lentamente attorno alla testa del PNG”] - [Elemento 2 – es. “Vesti lacere che svolazzano come se fossero sott’acqua”] - [Elemento 3 – es. “Polvere o spore che si sollevano dal terreno”] --- ## Personaggi e creature - Focus principale: [Descrizione PNG, es. “Un warlock elfo con occhi color oro fuso e la bocca cucita”] - Secondario: [Figura o silhouette opzionale dall’incontro, es. “Un famiglio ombroso avvolto intorno alle sue spalle”] --- ## Atmosfera ed emozione - Tono: [Parole chiave per l’umore, es. “Inquietante, divino, ultraterreno”] - Simbolismo: [Elemento simbolico dall’incontro, es. “Una mano che si tende verso la luce, l’altra che trascina catene nell’oscurità”] Passo 5: Genera l’immagineIncolla il tuo prompt completato in ChatGPT e chiedigli di finalizzare la descrizione dell’immagine. Poi inseriscila nello strumento di generazione che preferisci (come DALL·E o MidJourney). Passo 6: Salva il formatoQuesto modello è riutilizzabile. Una volta creato un PNG, puoi adattarlo facilmente per decine di altri. Consigli pratici per prompt miglioriUna volta che avrai creato alcuni ritratti di PNG con struttura, noterai un modello ricorrente: più sarai intenzionale in ogni livello, più i tuoi risultati saranno potenti e accurati. Questi consigli ti aiuteranno a perfezionare i prompt ed evitare errori comuni. 1. Evita aggettivi genericiParole come misterioso, potente o dall’aspetto figo non aiutano l’IA a capire cosa desideri. Sostituiscile con un linguaggio visivo. Invece di: Prova con: 2. Descrivi la narrazione, non le statisticheNon scrivere cose come: Va bene per le meccaniche, ma i prompt visivi hanno bisogno di colore narrativo. Pensa in termini di storia: Cosa porta con sé? Cosa dice la sua postura? In quale momento lo stiamo sorprendendo? 3. Concentrati sull’atmosfera, non su dettagli eccessiviNon serve elencare ogni oggetto che indossa. Concentrati su 2–3 elementi simbolici che riflettano la sua storia. Esempi: Un simbolo sacro spezzato legato alla cintura Un anello di piume stretto in una mano Una moneta incrinata con un lato levigato e lucido Questi dettagli trasmettono molto di più di una lista completa dell’equipaggiamento. 4. Usa verbi, non solo oggettiRendi il tuo PNG attivo, anche in un ritratto. Mostralo mentre fa qualcosa, anche di piccolo. Esempi: Accendere una pipa Far roteare un pugnale tra le dita Tenere una mappa con un’impronta di sangue sul margine Questo aggiunge movimento e carattere. 5. Riutilizza, mescola e sperimentaIl prompt strutturato non è un copione — è un framework. Una volta che ne hai creati alcuni, inizia a sperimentare: Prova a cambiare il tipo di campagna Modifica solo l’atmosfera o l’angolo della camera Spingiti verso composizioni più surreali o simboliche Scoprirai che con pochi cambiamenti puoi ottenere risultati completamente nuovi, restando però coerente con il tuo mondo. ConclusioneI ritratti non sono solo arte: sono ganci visivi. Quando i tuoi giocatori vedono un PNG che sembra davvero appartenere al tuo mondo, se lo ricordano. E quando i ritratti rispecchiano il tono, l’emozione e lo scopo del PNG, rafforzano la tua storia. Con i prompt strutturati e ChatGPT, non devi accontentarti di un “abbastanza buono”. Puoi generare immagini accurate, cinematografiche e davvero tue. Prova. Parti da un personaggio e scopri in quanti mondi può vivere. Link all'articolo originale https://www.the-enchanted-scribe.com/post/portraits-with-purpose-how-to-use-chatgpt-to-generate-stunning-story-driven-npc-images
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Riflessioni sul Drago #30: Il debutto di Greenwood e il Satanic Panic
TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 30 nell'ottobre del 1979. È lungo 48 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,00 $. In questo numero, TSR affronta il panico satanico, debutta una nuova rubrica di Len Lakofka e fa il suo esordio Ed Greenwood! L’editor Tim Kask apre il numero osservando che "DUNGEONS & DRAGONS sta ricevendo la pubblicità che un tempo potevamo solo sognare, quando gelavamo nel seminterrato di Gary..." Sfortunatamente, questa pubblicità non è esattamente positiva. Poche settimane prima, un adolescente di nome James Dallas Egbert III scrisse una lettera suicida e scomparve. Egbert era un appassionato giocatore di D&D, e si scatenò un putiferio mediatico, con molti commentatori che collegarono il gioco alla scomparsa. Le autorità trovarono Egbert vivo alcune settimane dopo (purtroppo si suicidò circa un anno dopo), ma questo evento diede inizio al cosiddetto "satanic panic", con genitori, leader religiosi e insegnanti che sollevarono gravi preoccupazioni riguardo all'impatto di D&D sui giovani. Ironia della sorte, gli storici dei GDR affermano che non c’è dubbio che questa pubblicità abbia portato a un enorme aumento della popolarità di D&D. Forse è stato davvero così, ma per molti anni una vera ombra gravò sul gioco, e l’idea che D&D fosse psicologicamente dannoso e legato a poteri oscuri era ancora molto viva quando iniziai a giocare nei primi anni '80. Il nuovo arrivato Kim Mohan racconta la GenCon XII, che fu la sua prima convention. Segue un saggio lungo e divertente intitolato The Game’s the Thing, con Mohan che riassume la sua esperienza con "Mi è piaciuto ogni singolo minuto." Il collaboratore occasionale Jon Pickens propone “Tournament Success in Six Steps” rivolto ai giocatori di D&D competitivo. I consigli sono perlopiù buon senso, ma sono un buon promemoria dei tempi in cui il gioco in convention significava gioco competitivo. A margine, ho partecipato a un’avventura competitiva di D&D poche settimane fa in una convention e mi è piaciuta moltissimo. C'è una nuova rubrica fissa chiamata Leomund’s Tiny Hut, che offre al veterano Len Lakofka uno spazio per condividere la sua saggezza su D&D. Questo pezzo inaugurale riguarda i vampiri, e Len espande notevolmente le informazioni contenute nel Monster Manual con un bel po’ di orpelli e regole casalinghe. Il materiale è solido. Passiamo alle altre rubriche regolari. Giants in the Earth include le statistiche di Sol of All Weapons (di Piers Anthony), Zorayas (di Tanith Lee) e Maal Dweb (di Clark Ashton Smith). Si potrebbe giustamente pensare che stiamo già attingendo ai personaggi di seconda fascia! In From the Sorcerer’s Scroll, Gygax rimprovera gentilmente Giants in the Earth per aver reso i personaggi “più simili a dei che a eroi.” Ma dedica la maggior parte della rubrica a difendere l’indipendenza editoriale di The Dragon. Non so cosa abbia provocato questa presa di posizione, ma la TSR è sempre stata sensibile a qualsiasi accusa che la rivista fosse semplicemente un organo interno della casa editrice. In Bazaar of the Bizarre, Bill Fawcett (che scriverà in seguito per FASA) presenta una serie di piccoli oggetti magici presumibilmente ideati da “Orlow l’Indolente.” Sono del tipo che oggi considereremmo oggetti magici “comuni” nella 5e. Le voci sono divertenti e ingegnose. La rubrica occasionale Up on a Soap Box ritorna con un contributo di Bob Bledsaw (fondatore di Judges Guild). Il sottotitolo, "Standardization vs. Playability", non comunica bene il contenuto. Bledsaw suggerisce che si può aumentare notevolmente l'interesse narrativo nei giochi introducendo elementi che deviano dalla “norma.” Ad esempio, bisognerebbe incontrare occasionalmente orchi molto intelligenti, le religioni significative dovrebbero avere tutte delle fazioni, la tecnologia dovrebbe variare da regione a regione e la lingua comune dovrebbe avere dialetti che portano a malintesi divertenti o pericolosi. Queste idee possono sembrare ovvie, ma mi pare che vengano applicate solo sporadicamente. L'ultima delle rubriche regolari è Dragon’s Bestiary, e qui abbiamo una chicca speciale. Un ventenne canadese di nome Ed Greenwood fa il suo debutto editoriale con una creatura chiamata “curst.” Avendo letto ogni articolo pubblicato nei primi 30 numeri di The Dragon, posso dirvi che questo, pur essendo breve, è di altissimo livello. Le idee sono forti, la meccanica ben congegnata, la scrittura chiara. Va detto che il livello della rivista in questa fase non era ancora altissimo (due numeri fa, nella stessa rubrica, è stato proposto il “Whiz-Bang Beetle”). Ma credo che non si tratti solo di giudicare a posteriori: il talento di Greenwood è già evidente. In questo numero sono presenti anche alcune varianti di design e discussioni. The New, Improved Ninja offre una raccolta di armi, strumenti e altri accessori per personaggi in stile ninja. Ci sono ottime idee, ma l’autore non fornisce sempre una meccanica solida per ciascuna. Boot Hill? Sure! But What Scale? discute le varie opzioni per le miniature del gioco Boot Hill. In FLATTOP: A Long Game but a Strong Game, il creatore del wargame FLATTOP spiega il processo di progettazione. Purtroppo ci sono solo poche recensioni in questo numero. Spellmaker della Gametime Games è “un gioco eccellente che offre un grande intrattenimento.” Black Hole, un gioco di fantascienza tattica della Metagamming, “si gioca molto velocemente” ed è “divertente.” Down Styphon, un regolamento per miniature con moschetti e picche della Fantasy Games Unlimited, è “molto giocabile” anche se la presentazione delle regole è solo “OK.” Sono presenti anche un paio di articoli di approfondimento. Armies of the Renaissance è il quinto capitolo di quella che sembra una serie interminabile. Più divertente è Lankhmar: The Formative Years of Fafhrd and The Mouser, un memoriale di Franklin C. Macknight, che frequentò il college con Fritz Leiber e Harry Fischer. Si prende il merito di aver introdotto Leiber all’arte della scherma e agli scritti di H.P. Lovecraft, il che è qualcosa. La pagina delle lettere è tornata e contiene contributi più positivi e intelligenti di quanto visto in passato. L’ultimo elemento degno di nota è una breve rubrica intitolata Tell Us Your Fantasies!, nella quale l’editore invita a inviare articoli. Vogliono contributi che siano “comprensibili, leggibili e illuminanti e/o divertenti e che trattino gli aspetti del gioco che conoscete meglio.” Quanto al compenso, “Paghiamo un minimo di 1 centesimo a parola, molto spesso ben più di così, e molto di più per materiale di altissima qualità.” Nel complesso, questo è uno dei numeri migliori, con un assortimento stuzzicante di articoli ben scritti. Si percepisce chiaramente che The Dragon è “salito di livello” di recente. Nel prossimo numero: avventure nella giungla, narrativa di J. Eric Holmes e la prima puntata di una rubrica di gioco diventata iconica! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-30.669891/
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Riflessioni sul Drago #30: Il debutto di Greenwood e il Satanic Panic
Nel numero 30 di The Dragon (ottobre 1979), la TSR affronta le polemiche del "satanic panic", Len Lakofka inaugura la rubrica Leomund’s Tiny Hut, e un giovane Ed Greenwood fa il suo sorprendente debutto con una creatura originale. TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 30 nell'ottobre del 1979. È lungo 48 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,00 $. In questo numero, TSR affronta il panico satanico, debutta una nuova rubrica di Len Lakofka e fa il suo esordio Ed Greenwood! L’editor Tim Kask apre il numero osservando che "DUNGEONS & DRAGONS sta ricevendo la pubblicità che un tempo potevamo solo sognare, quando gelavamo nel seminterrato di Gary..." Sfortunatamente, questa pubblicità non è esattamente positiva. Poche settimane prima, un adolescente di nome James Dallas Egbert III scrisse una lettera suicida e scomparve. Egbert era un appassionato giocatore di D&D, e si scatenò un putiferio mediatico, con molti commentatori che collegarono il gioco alla scomparsa. Le autorità trovarono Egbert vivo alcune settimane dopo (purtroppo si suicidò circa un anno dopo), ma questo evento diede inizio al cosiddetto "satanic panic", con genitori, leader religiosi e insegnanti che sollevarono gravi preoccupazioni riguardo all'impatto di D&D sui giovani. Ironia della sorte, gli storici dei GDR affermano che non c’è dubbio che questa pubblicità abbia portato a un enorme aumento della popolarità di D&D. Forse è stato davvero così, ma per molti anni una vera ombra gravò sul gioco, e l’idea che D&D fosse psicologicamente dannoso e legato a poteri oscuri era ancora molto viva quando iniziai a giocare nei primi anni '80. Il nuovo arrivato Kim Mohan racconta la GenCon XII, che fu la sua prima convention. Segue un saggio lungo e divertente intitolato The Game’s the Thing, con Mohan che riassume la sua esperienza con "Mi è piaciuto ogni singolo minuto." Il collaboratore occasionale Jon Pickens propone “Tournament Success in Six Steps” rivolto ai giocatori di D&D competitivo. I consigli sono perlopiù buon senso, ma sono un buon promemoria dei tempi in cui il gioco in convention significava gioco competitivo. A margine, ho partecipato a un’avventura competitiva di D&D poche settimane fa in una convention e mi è piaciuta moltissimo. C'è una nuova rubrica fissa chiamata Leomund’s Tiny Hut, che offre al veterano Len Lakofka uno spazio per condividere la sua saggezza su D&D. Questo pezzo inaugurale riguarda i vampiri, e Len espande notevolmente le informazioni contenute nel Monster Manual con un bel po’ di orpelli e regole casalinghe. Il materiale è solido. Passiamo alle altre rubriche regolari. Giants in the Earth include le statistiche di Sol of All Weapons (di Piers Anthony), Zorayas (di Tanith Lee) e Maal Dweb (di Clark Ashton Smith). Si potrebbe giustamente pensare che stiamo già attingendo ai personaggi di seconda fascia! In From the Sorcerer’s Scroll, Gygax rimprovera gentilmente Giants in the Earth per aver reso i personaggi “più simili a dei che a eroi.” Ma dedica la maggior parte della rubrica a difendere l’indipendenza editoriale di The Dragon. Non so cosa abbia provocato questa presa di posizione, ma la TSR è sempre stata sensibile a qualsiasi accusa che la rivista fosse semplicemente un organo interno della casa editrice. In Bazaar of the Bizarre, Bill Fawcett (che scriverà in seguito per FASA) presenta una serie di piccoli oggetti magici presumibilmente ideati da “Orlow l’Indolente.” Sono del tipo che oggi considereremmo oggetti magici “comuni” nella 5e. Le voci sono divertenti e ingegnose. La rubrica occasionale Up on a Soap Box ritorna con un contributo di Bob Bledsaw (fondatore di Judges Guild). Il sottotitolo, "Standardization vs. Playability", non comunica bene il contenuto. Bledsaw suggerisce che si può aumentare notevolmente l'interesse narrativo nei giochi introducendo elementi che deviano dalla “norma.” Ad esempio, bisognerebbe incontrare occasionalmente orchi molto intelligenti, le religioni significative dovrebbero avere tutte delle fazioni, la tecnologia dovrebbe variare da regione a regione e la lingua comune dovrebbe avere dialetti che portano a malintesi divertenti o pericolosi. Queste idee possono sembrare ovvie, ma mi pare che vengano applicate solo sporadicamente. L'ultima delle rubriche regolari è Dragon’s Bestiary, e qui abbiamo una chicca speciale. Un ventenne canadese di nome Ed Greenwood fa il suo debutto editoriale con una creatura chiamata “curst.” Avendo letto ogni articolo pubblicato nei primi 30 numeri di The Dragon, posso dirvi che questo, pur essendo breve, è di altissimo livello. Le idee sono forti, la meccanica ben congegnata, la scrittura chiara. Va detto che il livello della rivista in questa fase non era ancora altissimo (due numeri fa, nella stessa rubrica, è stato proposto il “Whiz-Bang Beetle”). Ma credo che non si tratti solo di giudicare a posteriori: il talento di Greenwood è già evidente. In questo numero sono presenti anche alcune varianti di design e discussioni. The New, Improved Ninja offre una raccolta di armi, strumenti e altri accessori per personaggi in stile ninja. Ci sono ottime idee, ma l’autore non fornisce sempre una meccanica solida per ciascuna. Boot Hill? Sure! But What Scale? discute le varie opzioni per le miniature del gioco Boot Hill. In FLATTOP: A Long Game but a Strong Game, il creatore del wargame FLATTOP spiega il processo di progettazione. Purtroppo ci sono solo poche recensioni in questo numero. Spellmaker della Gametime Games è “un gioco eccellente che offre un grande intrattenimento.” Black Hole, un gioco di fantascienza tattica della Metagamming, “si gioca molto velocemente” ed è “divertente.” Down Styphon, un regolamento per miniature con moschetti e picche della Fantasy Games Unlimited, è “molto giocabile” anche se la presentazione delle regole è solo “OK.” Sono presenti anche un paio di articoli di approfondimento. Armies of the Renaissance è il quinto capitolo di quella che sembra una serie interminabile. Più divertente è Lankhmar: The Formative Years of Fafhrd and The Mouser, un memoriale di Franklin C. Macknight, che frequentò il college con Fritz Leiber e Harry Fischer. Si prende il merito di aver introdotto Leiber all’arte della scherma e agli scritti di H.P. Lovecraft, il che è qualcosa. La pagina delle lettere è tornata e contiene contributi più positivi e intelligenti di quanto visto in passato. L’ultimo elemento degno di nota è una breve rubrica intitolata Tell Us Your Fantasies!, nella quale l’editore invita a inviare articoli. Vogliono contributi che siano “comprensibili, leggibili e illuminanti e/o divertenti e che trattino gli aspetti del gioco che conoscete meglio.” Quanto al compenso, “Paghiamo un minimo di 1 centesimo a parola, molto spesso ben più di così, e molto di più per materiale di altissima qualità.” Nel complesso, questo è uno dei numeri migliori, con un assortimento stuzzicante di articoli ben scritti. Si percepisce chiaramente che The Dragon è “salito di livello” di recente. Nel prossimo numero: avventure nella giungla, narrativa di J. Eric Holmes e la prima puntata di una rubrica di gioco diventata iconica! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-30.669891/ View full articolo
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Malattie Letali per la tua campagna in D&D 5e
Il mondo di Dungeons & Dragons è pieno di pericoli, ma il più grande di tutti potrebbe annidarsi proprio dentro i tuoi giocatori, in attesa di prendere il sopravvento. Le malattie sono un ottimo modo per creare mistero, tensione e intrigo nella tua campagna di D&D! Articolo di Halfling Hannah Quali sono alcune malattie in D&D 5e?Peste delle Fogne Marciume Oculare Febbre Sghignazzante Malattie Homebrew (tutto ciò che riesci a inventarti!) Ognuna di queste ha sintomi, cure ed effetti unici. Sapere quale malattia usare in quale momento della campagna può aumentare il dramma e l’emozione. E se i tuoi giocatori dovessero “superarle”, puoi sempre crearne di nuove. Peste delle FogneSintomi ed EffettiVuoi muoverti velocemente e furtivamente in città? Le fogne sono un’ottima opzione… ma non sempre la più sicura. Ratti infetti e altre creature vivono nei sistemi fognari, portando con sé malattie mortali. Dopo essere stati morsi da una creatura infetta dalla Peste delle Fogne, il giocatore deve effettuare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 13. Se fallisce, viene infettato ma non mostra sintomi fino a 14 giorni dopo. I giocatori infetti subiscono 1 livello di indebolimento, ricevono metà guarigione dall’uso dei dadi vita e nessuna guarigione dal riposo lungo. Dopo ogni riposo lungo, devono effettuare un TS su Costituzione con CD 11. Se falliscono, guadagnano un altro livello di indebolimento; se lo superano, riducono di uno il loro livello di indebolimento. Quando l'indebolimento torna a 0, si considerano guariti. Cure per la Peste delle FogneLa peste è curata quando il livello di indebolimento torna a 0 tramite i tiri salvezza descritti. Può anche essere curata con l’incantesimo Ristorare inferiore o con l’abilità Imposizione delle Mani del Paladino. Parola Guaritrice e Cura Ferite non hanno alcun effetto. Marciume OculareSintomi ed EffettiGli avventurieri si affidano alla vista per evitare i pericoli e colpire i nemici. Trovato in paludi e acquitrini, il Marciume Oculare è una malattia estremamente dolorosa. Il sintomo principale è il sanguinamento dagli occhi che porta infine alla cecità. Un personaggio può infettarsi bevendo acqua contaminata, intenzionalmente o meno (es. trascinato sott’acqua durante un combattimento). Dopo aver bevuto l’acqua infetta, il personaggio deve superare un TS su Costituzione con CD 15. Se fallisce, il giorno successivo la vista comincia a deteriorarsi: -1 a tutti i tiri per colpire e alle prove che richiedono la vista. Dopo ogni riposo lungo, la penalità peggiora di -1 fino a un massimo di -5, momento in cui il personaggio è considerato Accecato. Cure per il Marciume OculareSe i giocatori hanno competenza in Natura o Medicina, possono tirare per vedere se conoscono la malattia e la cura (DC 13 consigliata). Se il tiro ha successo, i giocatori sanno che gli effetti del marciume oculare possono essere annullati con un unguento creato da un fiore raro, chiamato Fiore della Vista. Il Fiore della Vista si trova in alcune paludi e consiglio una prova di Sopravvivenza o Natura a DC 15 per trovarlo (una volta al giorno). Un giocatore esperto in Erboristeria può trasformare 1 fiore in 1 dose di unguento in un'ora. Applicato sugli occhi del giocatore infetto prima di un riposo lungo, l'unguento impedisce che la condizione del giocatore peggiori. Dopo 3 dosi di unguento, il giocatore è guarito. Nota: la Guida del Dungeon Master non specifica se la malattia stessa possa essere curata con mezzi magici. Le tecniche di imposizione delle mani e di Ristorare Inferiore/Maggiore specificano che possono curare una malattia o un disturbo, ma se si vuole rendere questa malattia curabile solo con il Fiore della Vista, si potrebbe aggiungere un tocco narrativo e una bella missione secondaria per unire il gruppo. Se viene accecato dal Marciume Oculare il giocatore rimane accecato finché non viene guarito con mezzi magici (il fiore NON cura la cecità). La cecità può essere curata con un incantesimo di Ristorare Inferiore o con l'abilità del Paladino Imposizione delle Mani. (Nota: se si vuole rendere la cosa più impegnativa, si può richiedere un incantesimo di Ristorare Superiore, mentre Parola di Guarigione e Cura Ferite non hanno effetto su questa malattia) Febbre SghignazzanteSintomi ed EffettiTutti amano una buona risata… finché non riescono più a fermarsi. Questa malattia colpisce solo gli umanoidi (i Gnomi ne sono immuni) e porta le vittime ad essere colte da crisi di risate folli. Il manuale non specifica dove si trova questa malattia, ma suggerirei quanto segue: Nel covo/torre di un mago folle, sigillato da anni, i personaggi notano uno strano odore, leggermente ammuffito. Un grande forziere, bloccato magicamente, trovato in profondità in una caverna, raffigura scene di persone contorte a terra che si tengono i fianchi. Il ladro riesce finalmente ad aprirlo: la cassa contiene solo vecchi vestiti ammuffiti. Il gruppo entra in una città apparentemente deserta. All’improvviso vedono una persona uscire da un edificio e dirigersi verso di loro, con le braccia tese, ridendo in modo folle. Un villain sa di essere stato sconfitto. Mentre si ritira, lancia un congegno che emette un gas dal profumo strano. Curiosamente, il gas non ha effetti immediati. Quando esposti alla Febbre del Sghignazzante, i personaggi devono superare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 10; in caso di fallimento, gli effetti della malattia si manifestano dopo 1d4 ore. Un personaggio infetto ottiene un livello di indebolimento che non può essere rimosso finché la malattia non viene curata. Inoltre, i personaggi affetti devono effettuare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 13 ogni volta che subiscono stress (come entrare in combattimento, subire danni, provare paura, avere un incubo, entrare in un'area pericolosa, ecc.). In caso di fallimento, il personaggio subisce 1d10 danni psichici e diventa incapacitato, preso da una risata folle, per 1 minuto. Il personaggio può ripetere il Tiro Salvezza alla fine di ciascun suo turno durante il combattimento per cercare di terminare l’effetto in anticipo. Qualsiasi personaggio che inizi il proprio turno entro 3 metri dal personaggio che sta ridendo deve superare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 10 o diventa infetto a sua volta. Una volta che un personaggio ha avuto successo in un Tiro Salvezza contro la risata di un determinato individuo, diventa immune a quella risata specifica per 24 ore. (Se più di un membro del gruppo è infetto, il personaggio non è immune alla risata folle degli altri, ma solo a quella dell’individuo contro cui ha avuto successo nel Tiro Salvezza.) Cure per la Febbre SghignazzanteAlla fine di ogni riposo lungo, il personaggio infetto deve effettuare un Tiro Salvezza su Costituzione (CD 13); in caso di successo, la CD del Tiro Salvezza contro la risata folle si riduce di 1d6. La malattia si considera curata quando la CD scende a 0. Dopo tre fallimenti, il personaggio acquisisce un tratto di follia indeterminata dalla tabella a pag. 260 della Guida del Dungeon Master. Questo effetto diventa un difetto permanente del personaggio. La Febbre Sghignazzante può anche essere curata con l’incantesimo Ristorare Superiore o con l’abilità Imposizione delle Mani di un Paladino. Cura Ferite e Parola Guaritrice non hanno alcun effetto. Creare la Tua MalattiaSe vuoi creare una tua malattia o utilizzare una malattia comune, come la malaria, segui queste linee guida: Tempo di incubazioneQuanto tempo impiega la tua malattia per manifestarsi? Ore? Giorni? Settimane? Lancia 1d4 o 1d6 per determinare quanti minuti, giorni o settimane ci vogliono prima che i sintomi inizino ad apparire. Pensa anche a come si trasmette la malattia e alla velocità con cui si diffonde. Altri personaggi sono in pericolo di contrarla dal giocatore infetto? SintomiI sintomi più comuni per molte malattie sono febbre, disorientamento e indebolimento. A seconda della malattia, puoi assegnare al personaggio penalità ai test di caratteristica che richiedono Forza, Saggezza o Destrezza. Ad esempio, se il personaggio soffre di una malattia che lo fa sentire debole, potrebbe subire una penalità di -1 o -2 a tutte le prov di Forza, a seconda da quanto tempo è malato. Allo stesso modo, un personaggio che soffre di febbre alta e delirio potrebbe avere svantaggio su tutti i tiri di Percezione. Dai alla tua malattia un sintomo caratteristico, come il sanguinamento dagli occhi del Marciume Oculare, o la risata folle della Febbre Sghignazzante. Potrebbe essere qualcosa di semplice, come vene nere che si diramano da una ferita o sputare sangue. Qualunque sia il sintomo, dovrebbe attirare l’attenzione del personaggio e risultare riconoscibile. I sintomi dovrebbero anche peggiorare col tempo, portando infine a un effetto permanente o alla morte. I tiri salvezza sono utili per determinare se il personaggio sta gradualmente migliorando o peggiorando: assicurati di stabilire in anticipo una CD specifica. Le malattie comuni dovrebbero avere CD basse, mentre le malattie rare dovrebbero avere CD molto più alte. Curare la MalattiaNon lasciare che i tuoi giocatori usino la magia come una “scappatoia gratuita” da ogni situazione. Alcune malattie sono maledizioni inflitte dagli dèi e, in quanto tali, non possono essere curate con la magia mortale. Altre sono rare o particolarmente aggressive, costringendo i personaggi a trovare un’altra cura prima che il tempo scada. Qual è la cura per la tua malattia? Esiste davvero una cura? Non aver paura di far sì che i personaggi debbano rivolgersi a potenti Chierici o Paladini per guarire il loro compagno colpito dalla malattia. Forse il Chierico ha bisogno di certi materiali per preparare una cura, e i giocatori dovranno procurarseli prima che sia troppo tardi. Le malattie possono essere un ottimo modo per aggiungere minaccia e tensione al gioco senza dover ricorrere al combattimento. A seconda dell’estensione dell’epidemia, una malattia può persino diventare un punto centrale della trama. Forse un dio minore adirato ha maledetto una regione con una malattia finché un artefatto rubato non verrà restituito al suo santuario. O forse una malattia mortale, da tempo estinta, viene liberata per seminare il caos nel mondo quando il gruppo apre una tomba sigillata da secoli. I mostri sono divertenti, ma nulla colpisce il cuore (e le paure) del gruppo quanto vedere in prima persona la devastazione provocata da una malattia incurabile. Spero che questo ti abbia dato qualche spunto per aggiungere sfida e interpretazione alla tua campagna. Fino alla prossima volta, che il vantaggio sia sempre con voi, amici miei! – Halfling Hannah Link all'articolo originale https://halflinghobbies.com/5-diseases-in-dungeons-dragons/ Visualizza articolo completo
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Malattie Letali per la tua campagna in D&D 5e
Articolo di Halfling Hannah Quali sono alcune malattie in D&D 5e?Peste delle Fogne Marciume Oculare Febbre Sghignazzante Malattie Homebrew (tutto ciò che riesci a inventarti!) Ognuna di queste ha sintomi, cure ed effetti unici. Sapere quale malattia usare in quale momento della campagna può aumentare il dramma e l’emozione. E se i tuoi giocatori dovessero “superarle”, puoi sempre crearne di nuove. Peste delle FogneSintomi ed EffettiVuoi muoverti velocemente e furtivamente in città? Le fogne sono un’ottima opzione… ma non sempre la più sicura. Ratti infetti e altre creature vivono nei sistemi fognari, portando con sé malattie mortali. Dopo essere stati morsi da una creatura infetta dalla Peste delle Fogne, il giocatore deve effettuare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 13. Se fallisce, viene infettato ma non mostra sintomi fino a 14 giorni dopo. I giocatori infetti subiscono 1 livello di indebolimento, ricevono metà guarigione dall’uso dei dadi vita e nessuna guarigione dal riposo lungo. Dopo ogni riposo lungo, devono effettuare un TS su Costituzione con CD 11. Se falliscono, guadagnano un altro livello di indebolimento; se lo superano, riducono di uno il loro livello di indebolimento. Quando l'indebolimento torna a 0, si considerano guariti. Cure per la Peste delle FogneLa peste è curata quando il livello di indebolimento torna a 0 tramite i tiri salvezza descritti. Può anche essere curata con l’incantesimo Ristorare inferiore o con l’abilità Imposizione delle Mani del Paladino. Parola Guaritrice e Cura Ferite non hanno alcun effetto. Marciume OculareSintomi ed EffettiGli avventurieri si affidano alla vista per evitare i pericoli e colpire i nemici. Trovato in paludi e acquitrini, il Marciume Oculare è una malattia estremamente dolorosa. Il sintomo principale è il sanguinamento dagli occhi che porta infine alla cecità. Un personaggio può infettarsi bevendo acqua contaminata, intenzionalmente o meno (es. trascinato sott’acqua durante un combattimento). Dopo aver bevuto l’acqua infetta, il personaggio deve superare un TS su Costituzione con CD 15. Se fallisce, il giorno successivo la vista comincia a deteriorarsi: -1 a tutti i tiri per colpire e alle prove che richiedono la vista. Dopo ogni riposo lungo, la penalità peggiora di -1 fino a un massimo di -5, momento in cui il personaggio è considerato Accecato. Cure per il Marciume OculareSe i giocatori hanno competenza in Natura o Medicina, possono tirare per vedere se conoscono la malattia e la cura (DC 13 consigliata). Se il tiro ha successo, i giocatori sanno che gli effetti del marciume oculare possono essere annullati con un unguento creato da un fiore raro, chiamato Fiore della Vista. Il Fiore della Vista si trova in alcune paludi e consiglio una prova di Sopravvivenza o Natura a DC 15 per trovarlo (una volta al giorno). Un giocatore esperto in Erboristeria può trasformare 1 fiore in 1 dose di unguento in un'ora. Applicato sugli occhi del giocatore infetto prima di un riposo lungo, l'unguento impedisce che la condizione del giocatore peggiori. Dopo 3 dosi di unguento, il giocatore è guarito. Nota: la Guida del Dungeon Master non specifica se la malattia stessa possa essere curata con mezzi magici. Le tecniche di imposizione delle mani e di Ristorare Inferiore/Maggiore specificano che possono curare una malattia o un disturbo, ma se si vuole rendere questa malattia curabile solo con il Fiore della Vista, si potrebbe aggiungere un tocco narrativo e una bella missione secondaria per unire il gruppo. Se viene accecato dal Marciume Oculare il giocatore rimane accecato finché non viene guarito con mezzi magici (il fiore NON cura la cecità). La cecità può essere curata con un incantesimo di Ristorare Inferiore o con l'abilità del Paladino Imposizione delle Mani. (Nota: se si vuole rendere la cosa più impegnativa, si può richiedere un incantesimo di Ristorare Superiore, mentre Parola di Guarigione e Cura Ferite non hanno effetto su questa malattia) Febbre SghignazzanteSintomi ed EffettiTutti amano una buona risata… finché non riescono più a fermarsi. Questa malattia colpisce solo gli umanoidi (i Gnomi ne sono immuni) e porta le vittime ad essere colte da crisi di risate folli. Il manuale non specifica dove si trova questa malattia, ma suggerirei quanto segue: Nel covo/torre di un mago folle, sigillato da anni, i personaggi notano uno strano odore, leggermente ammuffito. Un grande forziere, bloccato magicamente, trovato in profondità in una caverna, raffigura scene di persone contorte a terra che si tengono i fianchi. Il ladro riesce finalmente ad aprirlo: la cassa contiene solo vecchi vestiti ammuffiti. Il gruppo entra in una città apparentemente deserta. All’improvviso vedono una persona uscire da un edificio e dirigersi verso di loro, con le braccia tese, ridendo in modo folle. Un villain sa di essere stato sconfitto. Mentre si ritira, lancia un congegno che emette un gas dal profumo strano. Curiosamente, il gas non ha effetti immediati. Quando esposti alla Febbre del Sghignazzante, i personaggi devono superare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 10; in caso di fallimento, gli effetti della malattia si manifestano dopo 1d4 ore. Un personaggio infetto ottiene un livello di indebolimento che non può essere rimosso finché la malattia non viene curata. Inoltre, i personaggi affetti devono effettuare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 13 ogni volta che subiscono stress (come entrare in combattimento, subire danni, provare paura, avere un incubo, entrare in un'area pericolosa, ecc.). In caso di fallimento, il personaggio subisce 1d10 danni psichici e diventa incapacitato, preso da una risata folle, per 1 minuto. Il personaggio può ripetere il Tiro Salvezza alla fine di ciascun suo turno durante il combattimento per cercare di terminare l’effetto in anticipo. Qualsiasi personaggio che inizi il proprio turno entro 3 metri dal personaggio che sta ridendo deve superare un Tiro Salvezza su Costituzione a CD 10 o diventa infetto a sua volta. Una volta che un personaggio ha avuto successo in un Tiro Salvezza contro la risata di un determinato individuo, diventa immune a quella risata specifica per 24 ore. (Se più di un membro del gruppo è infetto, il personaggio non è immune alla risata folle degli altri, ma solo a quella dell’individuo contro cui ha avuto successo nel Tiro Salvezza.) Cure per la Febbre SghignazzanteAlla fine di ogni riposo lungo, il personaggio infetto deve effettuare un Tiro Salvezza su Costituzione (CD 13); in caso di successo, la CD del Tiro Salvezza contro la risata folle si riduce di 1d6. La malattia si considera curata quando la CD scende a 0. Dopo tre fallimenti, il personaggio acquisisce un tratto di follia indeterminata dalla tabella a pag. 260 della Guida del Dungeon Master. Questo effetto diventa un difetto permanente del personaggio. La Febbre Sghignazzante può anche essere curata con l’incantesimo Ristorare Superiore o con l’abilità Imposizione delle Mani di un Paladino. Cura Ferite e Parola Guaritrice non hanno alcun effetto. Creare la Tua MalattiaSe vuoi creare una tua malattia o utilizzare una malattia comune, come la malaria, segui queste linee guida: Tempo di incubazioneQuanto tempo impiega la tua malattia per manifestarsi? Ore? Giorni? Settimane? Lancia 1d4 o 1d6 per determinare quanti minuti, giorni o settimane ci vogliono prima che i sintomi inizino ad apparire. Pensa anche a come si trasmette la malattia e alla velocità con cui si diffonde. Altri personaggi sono in pericolo di contrarla dal giocatore infetto? SintomiI sintomi più comuni per molte malattie sono febbre, disorientamento e indebolimento. A seconda della malattia, puoi assegnare al personaggio penalità ai test di caratteristica che richiedono Forza, Saggezza o Destrezza. Ad esempio, se il personaggio soffre di una malattia che lo fa sentire debole, potrebbe subire una penalità di -1 o -2 a tutte le prov di Forza, a seconda da quanto tempo è malato. Allo stesso modo, un personaggio che soffre di febbre alta e delirio potrebbe avere svantaggio su tutti i tiri di Percezione. Dai alla tua malattia un sintomo caratteristico, come il sanguinamento dagli occhi del Marciume Oculare, o la risata folle della Febbre Sghignazzante. Potrebbe essere qualcosa di semplice, come vene nere che si diramano da una ferita o sputare sangue. Qualunque sia il sintomo, dovrebbe attirare l’attenzione del personaggio e risultare riconoscibile. I sintomi dovrebbero anche peggiorare col tempo, portando infine a un effetto permanente o alla morte. I tiri salvezza sono utili per determinare se il personaggio sta gradualmente migliorando o peggiorando: assicurati di stabilire in anticipo una CD specifica. Le malattie comuni dovrebbero avere CD basse, mentre le malattie rare dovrebbero avere CD molto più alte. Curare la MalattiaNon lasciare che i tuoi giocatori usino la magia come una “scappatoia gratuita” da ogni situazione. Alcune malattie sono maledizioni inflitte dagli dèi e, in quanto tali, non possono essere curate con la magia mortale. Altre sono rare o particolarmente aggressive, costringendo i personaggi a trovare un’altra cura prima che il tempo scada. Qual è la cura per la tua malattia? Esiste davvero una cura? Non aver paura di far sì che i personaggi debbano rivolgersi a potenti Chierici o Paladini per guarire il loro compagno colpito dalla malattia. Forse il Chierico ha bisogno di certi materiali per preparare una cura, e i giocatori dovranno procurarseli prima che sia troppo tardi. Le malattie possono essere un ottimo modo per aggiungere minaccia e tensione al gioco senza dover ricorrere al combattimento. A seconda dell’estensione dell’epidemia, una malattia può persino diventare un punto centrale della trama. Forse un dio minore adirato ha maledetto una regione con una malattia finché un artefatto rubato non verrà restituito al suo santuario. O forse una malattia mortale, da tempo estinta, viene liberata per seminare il caos nel mondo quando il gruppo apre una tomba sigillata da secoli. I mostri sono divertenti, ma nulla colpisce il cuore (e le paure) del gruppo quanto vedere in prima persona la devastazione provocata da una malattia incurabile. Spero che questo ti abbia dato qualche spunto per aggiungere sfida e interpretazione alla tua campagna. Fino alla prossima volta, che il vantaggio sia sempre con voi, amici miei! – Halfling Hannah Link all'articolo originale https://halflinghobbies.com/5-diseases-in-dungeons-dragons/
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Riflessioni sul Drago #28: Il ritorno di Monty Haul e la politica dell’Inferno
In questo numero spiccano un saggio infernale, il folle dungeon di Monty Haul, e l’esordio del celebre mini-gioco Awful Green Things from Outer Space. TSR Periodicals pubblicò il numero 27 di The Dragon nell'agosto del 1979. L’edizione è lunga 59 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,00 dollari. In questo numero troviamo La politica dell’Inferno, il ritorno di Monty Haul, e Awful Green Things from Outer Space! In un breve editoriale, Tim Kask incoraggia i lettori ad aiutare a dissipare i pregiudizi che si sono accumulati attorno ai giocatori. Dice: Avrebbe potuto scoraggiarsi sapendo che ci sarebbero voluti quasi 40 anni perché lo stigma legato a questo tipo di gioco iniziasse a svanire. "Dragon's Bestiary" ci presenta lo Slinger di Jake Jaquet, «una creatura rettiliana simile a un’iguana» che può lanciare spine dalla coda. Non è mai stata inclusa in alcun manuale ufficiale. TSR pagava 20 dollari per i mostri, che poi diventavano proprietà intellettuale della compagnia. Sarà interessante osservare quanti mostri inviati dai lettori furono infine ristampati nei manuali cartonati. "Giants in the Earth" ci fornisce le statistiche di Eric John Stark, tratto da People of the Talisman di Leigh Brackett, e Welleran, da The Sword of Welleran di Lord Dunsany. "Bazaar of the Bizarre" condivide una raccolta di oggetti magici minori a cura di Len Lakofka, inclusi il Piatto e Calice di Leomund. Nella rubrica "Sorcerer’s Scroll", Gygax discute la differenza tra il legale malvagio e il caotico malvagio. Sono presenti diversi articoli minori. In "A Short Course in D&D", un insegnante descrive come istruisce gli studenti al gioco. In "Six Guns & Sorcery", Allen Hammack dello staff TSR spiega come fare dei crossover tra Boot Hill e AD&D, mentre "Fantasysmith’s Notebook" offre consigli sulla collezione di miniature. Ci sono anche numerosi contenuti legati ai wargame. "Simulating the Cavalry Plain" è uno scenario per System Seven Napoleonics, mentre "Elvish Tactics" discute la formazione e il dispiegamento degli eserciti elfici, apparentemente ispirato ai wargame con miniature nello stile de Il Signore degli Anelli. Sono presenti due articoli di storia militare: uno riguarda La Piana della Cavalleria ad Austerlitz, l’altro descrive Gli Eserciti del Rinascimento. Questo tipo di materiale scomparve del tutto dalla rivista una volta che Tim Kask se ne andò. La rubrica più notevole è "The Politics of Hell" di Alexander von Thorn, che in seguito scrisse per GURPS. È un saggio bizzarro ma coinvolgente, che intreccia concezioni medievali e puritane dell’inferno con il multiverso di D&D. L’articolo fu influente a suo modo e venne in seguito incluso in The Best of Dragon. Ed Greenwood fece buon uso di alcune delle sue idee qualche anno dopo, quando scrisse i suoi articoli autorevoli sui Nove Inferi. C’è una sola variante alle regole in questo numero. "Level Progression for Players and Dungeon Masters" propone di assegnare punti esperienza a giocatori e DM in base a quanto giocano. Lo scopo di questi premi sarebbe quello di permettere di misurare l’esperienza relativa durante le convention. L’idea non ebbe successo. Ci sono due recensioni. Divine Right di TSR Hobbies è definito «un gioco eccezionale, affascinante, stimolante e interessante, che merita senz’altro l’attenzione di chiunque». Sorcerer della SPI è «divertente», ma «ha diverse caratteristiche che servono solo a complicare inutilmente il gioco». Jim Ward torna con altra follia targata Monty Haul. Per gli appassionati della storia di D&D, è divertente cercare di capire chi partecipava a queste sessioni. Ward scrive: Credo che questo gruppo comprendesse Rob Kuntz, Jake Jaquet, Brian Blume, Ernie Gygax, Dave Megarry, Tom Wham e Tim Kask. Non sono sicuro su chi siano Freddie o il secondo Dave, ma qualcuno nei commenti lo saprà di certo. Né sono certo di quanto queste cronache descrivano partite realmente giocate, e quanto siano amalgami, espansioni o pure invenzioni! In ogni caso, è tutto molto divertente. C’è un’intervista estesa a Gary Gygax riguardo la recente Dungeon Master’s Guide, in cui si discute a lungo del perché i giocatori della prima edizione di D&D dovrebbero passare ad Advanced D&D. L’ironia (come ha fatto notare recentemente Skip Williams) è che i giocatori esperti restarono fedeli alla prima edizione (e in seguito a BECMI D&D), mentre i neofiti tendevano a preferire Advanced D&D! Ho lasciato il meglio per ultimo. Questo numero già ricchissimo include anche un gioco da tavolo completo: The Awful Green Things from Outer Space di Tom Wham. In questo piccolo gioco da tavolo stravagante, i membri dell’equipaggio combattono contro alieni per il controllo dell’astronave. Fu talmente popolare che TSR Hobbies ne pubblicò una versione in scatola l’anno successivo, prima che i diritti passassero a Steve Jackson Games, che ne pubblicò diverse edizioni. La rivista Black Gate aveva sicuramente ragione nel definirlo «uno dei migliori mini-giochi di tutti i tempi». Nel prossimo numero, scopriremo tutto su locande e taverne, Wormy ritorna e una futura leggenda si unisce a The Dragon! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-28.668138/ Link agli altri articoli della serie Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek) Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D? Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone! Riflessioni sul Drago #12: Chtulhu si Risveglia Riflessioni sul Drago #13: Come Vincere a D&D Riflessioni sul Drago #14: Dungeons & Dragons Diviso Riflessioni sul Drago #15: Buon Terzo Compleanno Riflessioni sul Drago #16: Gygax Controbatte Riflessioni sul Drago #17: Mostri Meccanici Riflessioni sul Drago #18: Giocatori che si Comportano Male Riflessioni sul Drago #19: La Battaglia delle Convention Riflessioni sul Drago #20: Demonologia Semplificata Riflessioni sul Drago #21: Il Ritorno di Monty Riflessioni sul Drago #22: Little Wars Riflessioni sul Drago #23: En Garde! Riflessioni sul Drago #24: Psionica, Satira e Polemiche Riflessioni sul Drago #25: Vampiri, Gamma World e il ritorno delle lettere Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Riflessioni sul Drago #27: Wargame, Miti Africani e la Magica Bag of Wind Visualizza articolo completo
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Riflessioni sul Drago #28: Il ritorno di Monty Haul e la politica dell’Inferno
TSR Periodicals pubblicò il numero 27 di The Dragon nell'agosto del 1979. L’edizione è lunga 59 pagine e aveva un prezzo di copertina di 2,00 dollari. In questo numero troviamo La politica dell’Inferno, il ritorno di Monty Haul, e Awful Green Things from Outer Space! In un breve editoriale, Tim Kask incoraggia i lettori ad aiutare a dissipare i pregiudizi che si sono accumulati attorno ai giocatori. Dice: Avrebbe potuto scoraggiarsi sapendo che ci sarebbero voluti quasi 40 anni perché lo stigma legato a questo tipo di gioco iniziasse a svanire. "Dragon's Bestiary" ci presenta lo Slinger di Jake Jaquet, «una creatura rettiliana simile a un’iguana» che può lanciare spine dalla coda. Non è mai stata inclusa in alcun manuale ufficiale. TSR pagava 20 dollari per i mostri, che poi diventavano proprietà intellettuale della compagnia. Sarà interessante osservare quanti mostri inviati dai lettori furono infine ristampati nei manuali cartonati. "Giants in the Earth" ci fornisce le statistiche di Eric John Stark, tratto da People of the Talisman di Leigh Brackett, e Welleran, da The Sword of Welleran di Lord Dunsany. "Bazaar of the Bizarre" condivide una raccolta di oggetti magici minori a cura di Len Lakofka, inclusi il Piatto e Calice di Leomund. Nella rubrica "Sorcerer’s Scroll", Gygax discute la differenza tra il legale malvagio e il caotico malvagio. Sono presenti diversi articoli minori. In "A Short Course in D&D", un insegnante descrive come istruisce gli studenti al gioco. In "Six Guns & Sorcery", Allen Hammack dello staff TSR spiega come fare dei crossover tra Boot Hill e AD&D, mentre "Fantasysmith’s Notebook" offre consigli sulla collezione di miniature. Ci sono anche numerosi contenuti legati ai wargame. "Simulating the Cavalry Plain" è uno scenario per System Seven Napoleonics, mentre "Elvish Tactics" discute la formazione e il dispiegamento degli eserciti elfici, apparentemente ispirato ai wargame con miniature nello stile de Il Signore degli Anelli. Sono presenti due articoli di storia militare: uno riguarda La Piana della Cavalleria ad Austerlitz, l’altro descrive Gli Eserciti del Rinascimento. Questo tipo di materiale scomparve del tutto dalla rivista una volta che Tim Kask se ne andò. La rubrica più notevole è "The Politics of Hell" di Alexander von Thorn, che in seguito scrisse per GURPS. È un saggio bizzarro ma coinvolgente, che intreccia concezioni medievali e puritane dell’inferno con il multiverso di D&D. L’articolo fu influente a suo modo e venne in seguito incluso in The Best of Dragon. Ed Greenwood fece buon uso di alcune delle sue idee qualche anno dopo, quando scrisse i suoi articoli autorevoli sui Nove Inferi. C’è una sola variante alle regole in questo numero. "Level Progression for Players and Dungeon Masters" propone di assegnare punti esperienza a giocatori e DM in base a quanto giocano. Lo scopo di questi premi sarebbe quello di permettere di misurare l’esperienza relativa durante le convention. L’idea non ebbe successo. Ci sono due recensioni. Divine Right di TSR Hobbies è definito «un gioco eccezionale, affascinante, stimolante e interessante, che merita senz’altro l’attenzione di chiunque». Sorcerer della SPI è «divertente», ma «ha diverse caratteristiche che servono solo a complicare inutilmente il gioco». Jim Ward torna con altra follia targata Monty Haul. Per gli appassionati della storia di D&D, è divertente cercare di capire chi partecipava a queste sessioni. Ward scrive: Credo che questo gruppo comprendesse Rob Kuntz, Jake Jaquet, Brian Blume, Ernie Gygax, Dave Megarry, Tom Wham e Tim Kask. Non sono sicuro su chi siano Freddie o il secondo Dave, ma qualcuno nei commenti lo saprà di certo. Né sono certo di quanto queste cronache descrivano partite realmente giocate, e quanto siano amalgami, espansioni o pure invenzioni! In ogni caso, è tutto molto divertente. C’è un’intervista estesa a Gary Gygax riguardo la recente Dungeon Master’s Guide, in cui si discute a lungo del perché i giocatori della prima edizione di D&D dovrebbero passare ad Advanced D&D. L’ironia (come ha fatto notare recentemente Skip Williams) è che i giocatori esperti restarono fedeli alla prima edizione (e in seguito a BECMI D&D), mentre i neofiti tendevano a preferire Advanced D&D! Ho lasciato il meglio per ultimo. Questo numero già ricchissimo include anche un gioco da tavolo completo: The Awful Green Things from Outer Space di Tom Wham. In questo piccolo gioco da tavolo stravagante, i membri dell’equipaggio combattono contro alieni per il controllo dell’astronave. Fu talmente popolare che TSR Hobbies ne pubblicò una versione in scatola l’anno successivo, prima che i diritti passassero a Steve Jackson Games, che ne pubblicò diverse edizioni. La rivista Black Gate aveva sicuramente ragione nel definirlo «uno dei migliori mini-giochi di tutti i tempi». Nel prossimo numero, scopriremo tutto su locande e taverne, Wormy ritorna e una futura leggenda si unisce a The Dragon! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-28.668138/ Link agli altri articoli della serie Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek) Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D? Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone! Riflessioni sul Drago #12: Chtulhu si Risveglia Riflessioni sul Drago #13: Come Vincere a D&D Riflessioni sul Drago #14: Dungeons & Dragons Diviso Riflessioni sul Drago #15: Buon Terzo Compleanno Riflessioni sul Drago #16: Gygax Controbatte Riflessioni sul Drago #17: Mostri Meccanici Riflessioni sul Drago #18: Giocatori che si Comportano Male Riflessioni sul Drago #19: La Battaglia delle Convention Riflessioni sul Drago #20: Demonologia Semplificata Riflessioni sul Drago #21: Il Ritorno di Monty Riflessioni sul Drago #22: Little Wars Riflessioni sul Drago #23: En Garde! Riflessioni sul Drago #24: Psionica, Satira e Polemiche Riflessioni sul Drago #25: Vampiri, Gamma World e il ritorno delle lettere Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Riflessioni sul Drago #27: Wargame, Miti Africani e la Magica Bag of Wind
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Riflessioni sul Drago #27: Wargame, miti africani e la magica Bag of Wind
In questo numero di The Dragon troviamo qualche vago accenno a screzi tra le divisioni interne della TSR, recensioni di giochi da tavolo e interessanti articoli tra cui discussioni con il fondatore della Judge's Guild. TSR Periodicals pubblicò The Dragon Issue 27 nel luglio del 1979. È composto da 52 pagine, con un prezzo di copertina di 2,00 dollari. In questo numero, The Dragon celebra una pietra miliare, troviamo molti contenuti dedicati ai wargame, e la rubrica Bazaar of the Bizarre ci presenta la bag of wind! Questo numero segna l'inizio del quarto anno della rivista. L'editor Tim Kask scrive: Questo commento è interessante, considerando che Kask si sarebbe dimesso da TSR entro dodici mesi. Riflettendo su ciò che The Dragon ha ottenuto, menziona traguardi come l'essere diventata la rivista più grande del suo genere, l’espansione nei mercati esteri, e la pubblicazione di narrativa di qualità. Sorprendentemente, aggiunge anche: A questo aggiunge ironicamente: È importante ricordare che TSR Hobbies e TSR Periodicals erano due entità distinte, entrambe sotto la stessa casa madre. Questo commento è uno dei pochi accenni a possibili attriti tra le due divisioni. Potrebbe anche suggerire che Kask avrebbe preferito pubblicare giochi, piuttosto che una rivista. La rubrica "Out on a Limb" è tornata. Ray Rahman offre una lunga critica alla recente recensione de Il Signore degli Anelli, mentre Mark Hermansen si lamenta dell’abbondanza di materiale ora necessario per giocare a D&D. E stiamo parlando del 1979! Questo mese ci sono cinque articoli principali. "From the Sorcerer's Scroll" è scritto da un autore ospite: Bob Bledsaw, fondatore della Judge's Guild. Bledsaw sottotitola il suo articolo: "Cosa ha fatto la Judge's Guild per Dungeons and Dragons." Al suo interno discute di alcuni supplementi che la compagnia ha prodotto su licenza di TSR, come l’eccellente Wilderlands of High Fantasy. La Judge's Guild fu davvero innovativa, e continua a pubblicare materiale ancora oggi, sotto la guida del figlio di Bledsaw. "Giants in the Earth" ci fornisce le statistiche di Fafhrd e il Gray Mouser, John Carter di Marte, e anche Durathror (un principe nano da The Weirdstone of Brisingamen). "Dragon's Bestiary" presenta l’Horast, una mostruosità a sei zampe con coda a frusta, che non compare in nessun manuale ufficiale. "Bazaar of the Bizarre" propone un nuovo oggetto magico, la bag of wind, ideato da Gary Gygax. È un oggetto divertente, ricco di opzioni ed effetti. L’ultimo articolo è "A Quick Look at Dwarves". Pensato per i wargamer con miniature, descrive l’organizzazione degli eserciti dei nani e si ispira pesantemente a Tolkien. Il numero include anche due varianti per D&D. "Elementals and the Philosophers Stone" espande i quattro elementi classici a dodici, includendo concetti come calore, umidità e (stranamente) piacere. Le idee sono interessanti ma poco sviluppate. Quest'area venne trattata in modo molto più efficace in seguito, con la creazione dei piani para-elementali nel Monster Manual II. "The Mythos of Africa in Dungeons & Dragons" fornisce statistiche di gioco per divinità come Mulungu, Shango e Ala. Le statistiche in questi articoli mi sono sempre sembrate poco ispirate. Sono presenti anche due varianti per Traveller. "Tesseracts: A Traveller Artifact" introduce questi strani ipercubi come optional aggiuntivi per le astronavi, mentre "Star System Generation" fornisce un sistema casuale per generare tipi di stelle, orbite solari, ecc. "Go Boldly Where No Man Has Gone Before" propone regole per espandere il gioco da tavolo Imperium. Ci sono tre recensioni di giochi, nessuna delle quali riguarda giochi di ruolo. Agincourt della SPI è descritto come “incredibilmente giocabile” e “incredibilmente complesso”. The English Civil War di Philmar è “un grande gioco in una confezione pessima”, mentre MiG Killers di Gamescience è il “miglior gioco di combattimento aereo disponibile”. Sono incluse anche "Designer's Notes" per ben tre giochi in questo numero. James Dunnigen discute di come abbia combinato realismo e giocabilità in Agincourt. Glenn e Kenneth Rahman raccontano come è nato Divine Right, mentre Jay Facciolo spiega cosa rende unico Emerald Tablet. A completare il tema Agincourt, troviamo l’articolo storico "The Political and Military Effects of Agincourt on the Hundred Years War", un lungo contributo che offre esattamente ciò che promette: un’analisi degli effetti politici e militari della battaglia sull’intera Guerra dei Cent'anni. È un numero sostanzioso, con molto materiale legato ai wargame. Gli articoli sui giochi di ruolo sono generalmente utili, anche se nessuno di essi raggiunge il livello di un classico. L’editoriale di Tim Kask è probabilmente la parte che ho apprezzato di più! Il prossimo numero sarà un’ottima uscita, con articoli su la Politica dell’Inferno, il ritorno di Monty Haul, e Awful Green Things from Outer Space! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-27.668062/ Link agli altri articoli della serie Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek) Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D? Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone! Riflessioni sul Drago #12: Chtulhu si Risveglia Riflessioni sul Drago #13: Come Vincere a D&D Riflessioni sul Drago #14: Dungeons & Dragons Diviso Riflessioni sul Drago #15: Buon Terzo Compleanno Riflessioni sul Drago #16: Gygax Controbatte Riflessioni sul Drago #17: Mostri Meccanici Riflessioni sul Drago #18: Giocatori che si Comportano Male Riflessioni sul Drago #19: La Battaglia delle Convention Riflessioni sul Drago #20: Demonologia Semplificata Riflessioni sul Drago #21: Il Ritorno di Monty Riflessioni sul Drago #22: Little Wars Riflessioni sul Drago #23: En Garde! Riflessioni sul Drago #24: Psionica, Satira e Polemiche Riflessioni sul Drago #25: Vampiri, Gamma World e il ritorno delle lettere Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest Visualizza articolo completo
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Riflessioni sul Drago #27: Wargame, miti africani e la magica Bag of Wind
TSR Periodicals pubblicò The Dragon Issue 27 nel luglio del 1979. È composto da 52 pagine, con un prezzo di copertina di 2,00 dollari. In questo numero, The Dragon celebra una pietra miliare, troviamo molti contenuti dedicati ai wargame, e la rubrica Bazaar of the Bizarre ci presenta la bag of wind! Questo numero segna l'inizio del quarto anno della rivista. L'editor Tim Kask scrive: Questo commento è interessante, considerando che Kask si sarebbe dimesso da TSR entro dodici mesi. Riflettendo su ciò che The Dragon ha ottenuto, menziona traguardi come l'essere diventata la rivista più grande del suo genere, l’espansione nei mercati esteri, e la pubblicazione di narrativa di qualità. Sorprendentemente, aggiunge anche: A questo aggiunge ironicamente: È importante ricordare che TSR Hobbies e TSR Periodicals erano due entità distinte, entrambe sotto la stessa casa madre. Questo commento è uno dei pochi accenni a possibili attriti tra le due divisioni. Potrebbe anche suggerire che Kask avrebbe preferito pubblicare giochi, piuttosto che una rivista. La rubrica "Out on a Limb" è tornata. Ray Rahman offre una lunga critica alla recente recensione de Il Signore degli Anelli, mentre Mark Hermansen si lamenta dell’abbondanza di materiale ora necessario per giocare a D&D. E stiamo parlando del 1979! Questo mese ci sono cinque articoli principali. "From the Sorcerer's Scroll" è scritto da un autore ospite: Bob Bledsaw, fondatore della Judge's Guild. Bledsaw sottotitola il suo articolo: "Cosa ha fatto la Judge's Guild per Dungeons and Dragons." Al suo interno discute di alcuni supplementi che la compagnia ha prodotto su licenza di TSR, come l’eccellente Wilderlands of High Fantasy. La Judge's Guild fu davvero innovativa, e continua a pubblicare materiale ancora oggi, sotto la guida del figlio di Bledsaw. "Giants in the Earth" ci fornisce le statistiche di Fafhrd e il Gray Mouser, John Carter di Marte, e anche Durathror (un principe nano da The Weirdstone of Brisingamen). "Dragon's Bestiary" presenta l’Horast, una mostruosità a sei zampe con coda a frusta, che non compare in nessun manuale ufficiale. "Bazaar of the Bizarre" propone un nuovo oggetto magico, la bag of wind, ideato da Gary Gygax. È un oggetto divertente, ricco di opzioni ed effetti. L’ultimo articolo è "A Quick Look at Dwarves". Pensato per i wargamer con miniature, descrive l’organizzazione degli eserciti dei nani e si ispira pesantemente a Tolkien. Il numero include anche due varianti per D&D. "Elementals and the Philosophers Stone" espande i quattro elementi classici a dodici, includendo concetti come calore, umidità e (stranamente) piacere. Le idee sono interessanti ma poco sviluppate. Quest'area venne trattata in modo molto più efficace in seguito, con la creazione dei piani para-elementali nel Monster Manual II. "The Mythos of Africa in Dungeons & Dragons" fornisce statistiche di gioco per divinità come Mulungu, Shango e Ala. Le statistiche in questi articoli mi sono sempre sembrate poco ispirate. Sono presenti anche due varianti per Traveller. "Tesseracts: A Traveller Artifact" introduce questi strani ipercubi come optional aggiuntivi per le astronavi, mentre "Star System Generation" fornisce un sistema casuale per generare tipi di stelle, orbite solari, ecc. "Go Boldly Where No Man Has Gone Before" propone regole per espandere il gioco da tavolo Imperium. Ci sono tre recensioni di giochi, nessuna delle quali riguarda giochi di ruolo. Agincourt della SPI è descritto come “incredibilmente giocabile” e “incredibilmente complesso”. The English Civil War di Philmar è “un grande gioco in una confezione pessima”, mentre MiG Killers di Gamescience è il “miglior gioco di combattimento aereo disponibile”. Sono incluse anche "Designer's Notes" per ben tre giochi in questo numero. James Dunnigen discute di come abbia combinato realismo e giocabilità in Agincourt. Glenn e Kenneth Rahman raccontano come è nato Divine Right, mentre Jay Facciolo spiega cosa rende unico Emerald Tablet. A completare il tema Agincourt, troviamo l’articolo storico "The Political and Military Effects of Agincourt on the Hundred Years War", un lungo contributo che offre esattamente ciò che promette: un’analisi degli effetti politici e militari della battaglia sull’intera Guerra dei Cent'anni. È un numero sostanzioso, con molto materiale legato ai wargame. Gli articoli sui giochi di ruolo sono generalmente utili, anche se nessuno di essi raggiunge il livello di un classico. L’editoriale di Tim Kask è probabilmente la parte che ho apprezzato di più! Il prossimo numero sarà un’ottima uscita, con articoli su la Politica dell’Inferno, il ritorno di Monty Haul, e Awful Green Things from Outer Space! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-27.668062/ Link agli altri articoli della serie Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek) Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D? Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone! Riflessioni sul Drago #12: Chtulhu si Risveglia Riflessioni sul Drago #13: Come Vincere a D&D Riflessioni sul Drago #14: Dungeons & Dragons Diviso Riflessioni sul Drago #15: Buon Terzo Compleanno Riflessioni sul Drago #16: Gygax Controbatte Riflessioni sul Drago #17: Mostri Meccanici Riflessioni sul Drago #18: Giocatori che si Comportano Male Riflessioni sul Drago #19: La Battaglia delle Convention Riflessioni sul Drago #20: Demonologia Semplificata Riflessioni sul Drago #21: Il Ritorno di Monty Riflessioni sul Drago #22: Little Wars Riflessioni sul Drago #23: En Garde! Riflessioni sul Drago #24: Psionica, Satira e Polemiche Riflessioni sul Drago #25: Vampiri, Gamma World e il ritorno delle lettere Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest
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Riflessioni sul Drago #26: Giganti, Lich e Barghest
Dispute legali fra Gygax e Arneson, diavoli barghest, guide per creare un lich e tarocchi magici: il numero 26 di The Dragon (giugno 1979) è un vortice di rubriche inedite, regole varianti e recensioni imprescindibili per ogni fan del D&D delle origini. Articolo di M.T. Black del 28 settembre 2019 TSR Periodicals pubblicò The Dragon numero 26 nel giugno 1979. Era lungo 52 pagine, con un prezzo di copertina di 2,00 $. In questo numero abbiamo Giants in the Earth, D&D vs. AD&D e il Bazaar of the Bizarre! L’editor Tim Kask dà il benvenuto a un nuovo vice-redattore nel team. Gary Jaquet, conosciuto negli uffici TSR come “Jake”, era laureato in giornalismo e membro del gruppo di gioco di Kask. Jaquet lavorava nell’edilizia all’epoca, ma aveva già pubblicato diversi articoli su The Dragon ed era anche uno degli autori di Gamma World. Egli osserva che «Tim e io parliamo della rivista da tre anni, e ora abbiamo l’opportunità di lavorarci insieme. Entrambi abbiamo grandi aspettative». Ci sono cinque articoli di punta in questo numero. Il primo si intitola “Miniatures meet Boards” ed è una recensione di System 7 Napoleonics della Game Designer’s Workshop, un wargame in stile miniature giocato con segnalini. Il recensore è entusiasta del prodotto, ritenendolo rivoluzionario e capace di aprire il wargame in era napoleonica a un pubblico molto più ampio. “Giants in the Earth” è una nuova rubrica regolare che fornisce statistiche D&D per «eroi classici della narrativa e della letteratura». Questo numero inaugurale descrive Cugel l’Astuto di Jack Vance, Kane di Karl Edward Wagner e Trost di Samotracia di Talbot Mundy. Sebbene l’articolo sia anonimo, altrove ho sentito dire che sia stato scritto da Lawrence Schick e Tom Moldvay. I puristi potrebbero trovare questo genere di cose un po’ inutile, ma la rubrica proseguì per diversi anni ed evidentemente era popolare. Io la trovo molto divertente! Un’altra nuova rubrica è il “Bazaar of the Bizarre”, che Kask intende usare per inserire oggetti magici, incantesimi e altre cose «esotiche». Il primo articolo è di Len Lakofka e si chiama “Blueprint for a Lich”. Descrive come trasformare qualcuno in un lich e approfondisce in grande dettaglio il processo (alcuni passaggi sono troppo spiacevoli per essere ripetuti qui). “The Dragons Bestiary” è il nuovo nome della vecchia “Creature Feature”. Il nuovo mostro di questo mese è il Barghest, un diavolo simile a un cane proveniente dai piani infernali. Questa creatura è un solido demone di fascia medio-bassa ed è stata aggiornata per la 5e in Volo’s Guide to Monsters. L’ultimo articolo di rilievo è il “Sorcerer’s Scroll” di Gygax, con l’argomento di questo mese intitolato “D&D, AD&D and Gaming”. Per gli storici del gioco, si tratta di un saggio cruciale. In esso, Gygax offre una storia condensata di D&D, che (si potrebbe sostenere) ridimensiona il contributo di Arneson. Gygax cerca poi di convincerci che D&D è un gioco del tutto diverso da AD&D, che TSR aveva appena pubblicato. Gygax dice: Perché era così categorico? Forse perché la TSR aveva accettato di versare ad Arneson una royalty su tutti i futuri prodotti D&D, ma si rifiutava di pagargli alcunché per i prodotti di AD&D. Ne seguirono cinque cause legali, con il tribunale che alla fine diede ragione ad Arneson. Questo numero include una miriade di regole varianti. “And What of the Skinnies” presenta nuove unità e opzioni per il popolare gioco Starship Troopers. “Chinese Undead” offre una piccola raccolta di statistiche di creature ispirate alla mitologia cinese. “Boot Hill Additions” include una tabella “Exact Hit” di facile utilizzo, insieme ad altre regole varie. “Another View of the Nine-Point Alignment Scheme” fornisce un breve codice etico per ogni allineamento. È un’idea carina e utile. “Deck of Fate” contiene regole che permettono di usare un normale mazzo di tarocchi come un mazzo delle meraviglie. È un’idea simpatica, ma gli effetti delle carte non sono molto fantasiosi. “Birth Tables and Social Status” propone varie tabelle per dare maggior profondità al tuo personaggio di Empire of the Petal Throne. A completare le varianti, la “Strength Comparison Table” offre regole per punteggi di Forza inferiori a 3 e superiori a 18/00. Sono presenti diverse recensioni in questo numero, inclusa un’altra su System 7, descritto come «versatile, economico e divertente». Tribes of Crane, un nuovo gioco play-by-mail, «vale ogni centesimo che costa giocarlo». Ice War, un micro-wargame fantascientifico, è «veloce, divertente e impegnativo», mentre Mercenary, il 4º libro di Traveller, è solo «abbastanza buono». Il meglio che si possa dire di The Battle of Monmouth è che «l’enfasi nella progettazione è stata sulla semplicità, ma senza grande sacrificio di realismo». Infine, Battle Sphere è «abbastanza ingegnoso, seppure semplice». Ci sono alcuni altri articoli vari, inclusa una sessione di domande e risposte con il designer di System 7, Rick Banner. Vi sono consigli strategici sul posizionamento dei castelli per il gioco da tavolo Lords and Wizards della FGU, insieme a regole in solitario per il wargame William the Conqueror — 1066. In “Hirelings Have Feelings, Too”, l’autore discute il corretto trattamento dei mercenari di D&D, mentre “Notes from a Very Successful D&D Moderator” è un altro articolo su come battere sul tempo i giocatori astuti. Alcune idee sono piuttosto divertenti, come il mago che realizzò falsi cubi gelatinosi con la gelatina per proteggere il suo tesoro. In “Impromptu Adventuring Groups”, Gary Gygax presenta un sistema ben congegnato per generare casualmente personaggi D&D, includendo elementi quali equipaggiamento e oggetti magici per personaggi di alto livello. In “The Thief — A Deadly Annoyance”, l’autore sostiene che la classe del ladro sia molto più adatta alle avventure urbane che alle esplorazioni di dungeon. C’è un ultimo articolo degno di nota. “D&D Meets the Electronic Age” discute come utilizzare un computer per migliorare una partita di D&D automatizzando elementi quali le tabelle dei colpi. L’uso dei computer nei GdR da tavolo è diffuso al giorno d’oggi, ma nel 1979 la rivoluzione del personal computer era agli inizi, quindi si tratta di un articolo piuttosto seminale. Nel prossimo numero impareremo molto sulla Battaglia di Agincourt, ci sarà una rubrica ospite del proprietario di Judge’s Guild e il Bazaar of the Bizarre ci presenterà la Bag of Wind! Link all'articolo originale https://www.enworld.org/threads/dragon-reflections-26.667665/ Link agli altri articoli della serie Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek) Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D? Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone! Riflessioni sul Drago #12: Chtulhu si Risveglia Riflessioni sul Drago #13: Come Vincere a D&D Riflessioni sul Drago #14: Dungeons & Dragons Diviso Riflessioni sul Drago #15: Buon Terzo Compleanno Riflessioni sul Drago #16: Gygax Controbatte Riflessioni sul Drago #17: Mostri Meccanici Riflessioni sul Drago #18: Giocatori che si Comportano Male Riflessioni sul Drago #19: La Battaglia delle Convention Riflessioni sul Drago #20: Demonologia Semplificata Riflessioni sul Drago #21: Il Ritorno di Monty Riflessioni sul Drago #22: Little Wars Riflessioni sul Drago #23: En Garde! Riflessioni sul Drago #24: Psionica, Satira e Polemiche Riflessioni sul Drago #25: Vampiri, Gamma World e il ritorno delle lettere Visualizza articolo completo