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Dragons´ Lair

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Mythrandir

Circolo degli Antichi
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  1. Thalion – @SamPey Egnir – @Voignar
  2. Thalion - @SamPey Leggi lo spoiler qui.
  3. @Cronos89 per mandare il corvo in avanscoperta devi comunque aprire la porta, o almeno socchiuderla, per farlo passare. Ti va bene?
  4. Egnir Una volta che Egnir vi raggiunge, riprendete il vostro cammino verso il Maniero Tresendar. La strada che collega il maniero a Phandalin si snoda fra due file di case dai tetti spioventi e le travi a vista, con panni stesi ad asciugare al sole che pendono da corde tese sulle facciate delle case o fra le pareti laterali. A circa metà strada, poco prima di uscire dai confini veri e propri dell’abitato di Phandalin, superate un basso edificio con un piccolo porticato che ombreggia la porta d’ingresso: alcuni tavoli sono disposti a casaccio all’ombra del porticato, mentre dall’interno giungono brandelli di conversazione. Un’insegna cigola pigramente appesa al bordo del porticato, rappresentando un uomo incredibilmente grande addormentato con un barile al suo fianco. Superata la taverna, la strada prosegue in una dolce discesa verso le pendici della collina, su cui poi si inerpica in una serie di ampie curve. *** La cima della collina è quasi interamente occupata da un complesso in rovina, in cui riconoscete un misto di fondamenta in pietra e muratura in legno. Nonostante gli evidenti segnali di incuria, le mura portanti del maniero ancora si reggono in piedi e sostengono il tetto spiovente, da cui si innalza una piccola torretta con un vecchio orologio fermo. La strada che avete seguito conduce fino all’ingresso del maniero. Ispezionando le rovine, facendo attenzione a non causare crolli inavvertitamente, notate chiare ed evidenti diversi serie di tracce: piedi umanoidi hanno chiaramente disturbato la polvere e le ragnatele che coprono quasi ogni angolo dell’edificio, tracciando un sentiero fra le rovine, attraverso diversi corridoi e stanze la cui funzione è ormai persa nei decenni passati. Seguendo questo sentiero, giungete in quella che pare essere un’antica cucina, identificabile come tale solo dai resti di un vecchio forno a legna in pietra. Sulla destra della stanza entrando, in quello che probabilmente era un muro portante, si apre un’alcova che conduce ad una breve rampa di scale in pietra, che conduce ad una porta chiusa. L’aria è sensibilmente più fresca e umida attorno alla porta e, assieme alla patina di umidità e muffa leggera che copre la porta in più punti, vi indica che questa porta conduce probabilmente alla cantina o ai sotterranei del maniero. La serie di impronte nel terreno che avete seguito fin qui termina davanti ad essa... Tutti
  5. Mzolu Talro'a Prigione
  6. Ok, di oggi cercherò di postare. È la festa del Ringraziamento qui in Canada, per cui dovrò intrufolare il post fra le 8 ore di cottura del tacchino
  7. Thalion: 1d12 + 3 = 11 + 3 = 14 pdf recuperati.
  8. Uscendo dalla casa del sindaco, dopo esservi congedati da quest’ultimo e da Sildar, vi prendete qualche minuto per riorganizzare i pensieri e bendare le vostre ferite. Nella piazza, sembra sia ripresa una certa attività dopo il vostro breve scontro con i Mantelli Rossi. Mentre state per mettervi in cammino verso il Maniero Tresendar, la cui sagoma diroccata di staglia contro il cielo ad oriente, una voce di donna richiama la vostra attenzione. Mastro Egnir? Un parola in privato, se non vi dispiace. Una donna dall’aspetto raffinato, avvolta in un lungo abito rosso dal collo di pelliccia bianco, si trova in piedi a poca distanza chiaramente in attesa del vostro compagno. Una volta che Egnir la raggiunge, i due si allontanano quanto basta per evitare che le loro voci giungano ai vostri orecchi. Egnir – @Voignar
  9. Dakkar: 1d12 + 2 = 3 + 2 = 5 pf recuperati. Neroon: 1d6 + 3 = 3 + 3 = 6 pf recuperati.
  10. Se va bene per tutti, possiamo allora considerare la vostra chiacchierata con il sindaco e Sildar come riposo breve visto che l’azione più impegnativa che avete fatto è stata sedervi :) Stasera o domani posto per farvi arrivare al Maniero.
  11. Ok. Vi dirigete subito lì, o volete fare un riposo breve o esteso in paese? O anche visitare alcuni degli altri luoghi presenti a Phandalin (la stazione commerciale, la compagnia mineraria, il tempio…)?
  12. Posso provare a convincerlo che stiamo seguendo antiche leggende del Chult, e/o la fama di Omu come città un tempo ricca di pratiche magiche e favorita da Ubtao. Che ne dite?
  13. Mzolu Talro'a Prigione
  14. Il sindaco strabuzza gli occhi alla risposta di Thalion ma poi, solerte, estrae un foglio di pergamena da uno dei cassetti della scrivania. Con una pena d’oca, traccia alcuni segni sulla pergamena, prima di volgerla verso di voi. È un sollievo che qualcuno sia interessato a quegli incarichi! – dice, con gratitudine – Sono solo voci, capite, ma è meglio avvertire tutti coloro che vivono lontano da Phandalin che un drago potrebbe aggirarsi nella zona. Qui ho segnato dove si trovano gli scavi dei nani, l’enclave gnomica e la casa di Adabra. La pergamena mostra quest’area della Costa della Spada, inclusa Neverwinter ed il Monte Hotenow, ed i tre scarabocchi tracciati dal sindaco sono poco distanti dalla città, nella zona collinare e leggermente montagnosa a sud del paese. Bene, se non c’è altro… – si intromette Sildar, lasciando in sospeso la frase per qualche istante in attesa che qualcuno parli, prima di continuare – Credo che abbiate diverse cosa a cui dedicarvi. Aspetteremo vostre notizie e, nel frattempo, mi dedicherò a stabilire contatti con i miei superiori a Neverwinter ed investigare sui goblin. Buona fortuna, amici miei. Tutti
  15. Mzolu Talro'a DM
  16. Sildar annuisce con un’espressione soddisfatta sul volto. Bene, non mi aspettavo altro da voi tre – commenta, diretto verso Dakkar, Neroon e Xavir – e mi fa piacere che abbiate trovato altre persone degne di fiducia. Conclude, con uno sguardo verso Egnir e Thalion. Poi annuisce verso Dakkar. Non piace neanche me lasciare Grunden in mano a quegli sgorbi ma la situazione è quella che è. Lasciarci alle spalle questo problema, potrebbe causare danni maggiori in futuro: ci servirà una base d’operazioni sicura per setacciare la zona alla ricerca di questo Castello Cragmaw. Come vi dicevo, Iarno è scomparso da un paio di mesi, per cui vi troverete a dover seguire una pista fredda ma ho fiducia nelle vostre capacità. Mastro sindaco, sapete altro riguardo a questi cosiddetti Mantelli Rossi che potrebbe aiutare i miei amici in questo compito? Il sindaco sembra sorpreso che Sildar si sia rivolto a lui. L’espressione sorpresa, comunque, lascia rapidamente il passo ad una di seria apprensione. Oh, dunque, vediamo… i Mantelli Rossi sono arrivati in città circa otto settimane fa, come avete detto voi mastro Hallwinter. Arrivano sempre da est, dal Maniero Tresendar… o, almeno, così pare. Nessuno ha visitato quel maniero in decenni, a parte il vostro amico Iarno, e con buona ragione! Dicono sia infestato di fantasmi e che le loro voci compaiano nelle menti di chi è folle abbastanza da visitare le rovine, conducendoli alla pazzia… o peggio. La sua voce si fa più flebile man mano che parla. Non so se i Mantelli Rossi vi abbiano trovato alloggio, ma è da quella direzione che entrano nel villaggio, a quanto abbiamo notato. Anche la loro taverna preferita, il Gigante Addormentato, si trova da quella parte del paese. Inoltre, recentemente, ci sono stati eventi… inquietanti che hanno coinvolto i Mantelli Rossi. Il più recente è stato un breve tafferuglio con il falegname, Thel Dendrar. Pare che alcuni dei merce… pardon, briganti, avessero fatto qualche commento di cattivo gusto verso sua moglie. Thel ha un bel temperamento, e non s’è fatto pregare per dirgliene quattro. I briganti sembrava se ne fossero andati ma il mattino dopo la bottega era in rovine e dei Dendrar non c’era più traccia… Nessuno ha più osato far nella che potesse infastidirli, da allora. S’interrompe, con un’espressione che sfiora quasi la contrizione. Fino a questa mattina, s’intende. Il sindaco si rivolge direttamente a voi ora, distogliendo lo sguardo da Sildar. Se, come mi pare di capire, intendete investigare il Maniero… potreste cercare anche Thel, e la sua famiglia? Il paese ve ne sarebbe grato. Tutto ciò è molto grave, mastro Wester. Mi stupisce che non aveste ancora scritto a Neverwinter per ottenere assistenza, date le circostanze. – replica, serio e corrucciato Sildar. Wester pare avvizzire sotto il suo sguardo: incapace di reggerlo a lungo, torna a pulire i propri occhiali. – Ad ogni modo, d’ora in avanti dei Mantelli Rossi ce ne occuperemo io ed i miei amici. Sildar torna a rivolgersi a voi. Bene, credo che sia chiaro il vostro compito. Confido che ne farete la vostra priorità, anche se non vi impedirò di svolgere altri incarichi, se volete. – conclude, rivolto a Egnir. Ah, sì. – esclama il sindaco, rivolgendosi al ranger – Perdonate, messere, mi stava sfuggendo di mente la vostra domanda. Nessuno di quegli incarichi appesi in bacheca è stato svolto, finora. A quale sareste interessato? Tutti
  17. Non mi sono dimenticato di voi! Ma questa settimana è come un giro di montagne russe, sul lavoro. Spero di riuscire a poster per Sabato. Nel frattempo, se volete ruolare fra voi continuate pure :)
  18. Mzolu Talro'a Prigione
  19. Ve lo scrivo poi nel TdG per bene ma intanto, se volete cominciare a ragionare su distanze e luoghi da visitare, la mappa della regione è qui: Nello stesso album trovate la mappa di Phandalin.
  20. Sildar annuisce mentre parlate, ascoltando attentamente. Il sindaco ascolta anch’egli interessato e le sue sopracciglia schizzano verso l’alto quando Egnir menziona gli avvistamenti di draghi. Un incontro fortunato per voi, un po’ meno per i due ospiti del sotterraneo! - commenta Sildar, con una gioiosa risata, quando finite il vostro resoconto. Poi annuisce in direzione di Dakkar. Quel che il buon Dakkar dice è vero. Stavo giusto chiacchierando con il buon mastro Wester qui presente riguardo ai goblin ma, e perdonate se sbaglio mastro sindaco, non pare che abbiano infastidito Phandalin od i suoi abitanti, finora. Esatto, mastro Hallwinter, esatto. In verità, non avevamo mai neanche avuto il sospetto della presenza di queste bande di goblin di cui parlate, prima del vostro arrivo in paese. Commenta il sindaco. Tuttavia, i goblin non sono creature coraggiose o piene d’iniziativa, neanche quando comandate da un grosso bugbear. – rimugina Sildar – Mi stupirei se il loro covo principale, questo Castello Cragmaw di cui parlava Klarg, sia molto distante. Il sindaco strabuzza gli occhi ma Sildar continua imperterrito. Fare una ricognizione verso Nord, oltre la strada per Triboar, potrebbe essere utile. Ma questo può attendere un poco, forse. – l’uomo di rivolge a voi – Abbiamo problemi più pressanti, che il vostro arrivo con quei due furfanti mi costringe ad affrontare subito. Come forse ricorderete dalla nostra conversazione di ieri sera – dice rivolto a Dakkar, Neroon, e Xavir – i miei superiori nell’Alleanza mi hanno inviato qui assieme a Gundren ed ai suoi fratelli per portare ordine e giustizia, ed investigare sulla scomparsa di uno nei nostri agenti in questa zona. Iarno Albrek, un mago, era stato inviato qui un paio di mesi fa con lo stesso obbiettivo ma, discorrendo con il sindaco, sembra che dopo una breve permanenza in città sia scomparso mentre esplorava le rovine del Maniero Tresendar — quella grossa casa sulla collina a est del paese. Poco dopo la scomparsa di Iarno, la banda di furfanti noti come Mantelli Rossi, con cui avete fatto conoscenza poco fa, ha cominciato a spadroneggiare in città. Non sono a conoscenza del fato di Iarno, se questi briganti lo abbiano sopraffatto e preso prigioniero, o peggio. Ma, in ogni caso, la loro minaccia va rimossa ed il fato di Iarno stabilito. Vorrei, se siete interessati, approfittare dei vostri servigi per risolvere questa questione, se possibile. – dice, abbracciando tutti e cinque voi con lo sguardo – Dietro pagamento, s’intende. Una volta stabilito un po’ d’ordine in paese, senza dover più doversi azzuffare nella piazza principale con poco-di-buono con troppo tempo tra le mani, potremmo dedicarci a scovare questi goblin e salvare il mio amico Gundren. Cosa ne dite?
  21. @Hicks con Adept Linguist dal mio background, sono per caso riuscito a carpire qualche parola, frase, gesto per comunicare con gli Yuan-ti nella loro lingua durante le ore di prigionia? Magari osservando le guardie (se ci sono) fuori dalle celle o qualcosa di simile.
  22. Postato, scusate il ritardo. Buono a sapersi @MattoMatteo! E nessun problema @Pippomaster92 :)
  23. Il sindaco sembra ondeggiare come un giunco sotto il torrente di parole che si riversa dalle labbra di Dakkar. Più volte, l’uomo fa per intervenire ma si blocca con la bocca mezza aperta, o la mano mezza alzata, incapace di interrompere il discorso del monaco. Quando, infine, anche Thalion e Egnir hanno dato supporto vocale a Dakkar, il sindaco replica con un filo di voce. Forse… una notte o due nelle celle nel sotterraneo? Offre, con uno sguardo di sconfitta e al tempo stesso speranza, ed un tono che cerca conferma da parte vostra. Anche più di due, mastro Wester! – replica una voce alle sue spalle. Dalla penombra che avvolge l’interno dell’edificio, oltre la soglia della porta da cui vi sta parlando il sindaco Wester, spunta un uomo di mezz’età vestito in semplici abiti di buona fattura ma dal portamento sicuro e regale. Thalion, Egnir Ah, mastro Hallwinter! – esclama il sindaco – Perdonate, non pensavo aveste sentito… mi scuso per il contrattempo, non dovevate disturbarvi per un tale affare da poco… – farfuglia il sindaco prima che Sildar lo interrompa con gentilezza. Nessun disturbo, mastro sindaco. Ero in attesa che i miei amici ci raggiungessero e sono arrivati al momento più opportuno, come ormai mi hanno abituato! Non vorrete lasciarli sulla soglia, nevvero? Certo che no, mastro Hallwinter! – risponde il sindaco, interdetto e insicuro su chi concentrare la sua attenzione. Dopo un paio di istanti di indecisione, si rivolge a voialtri guardando oltre i due furfanti – Messeri, perdonate le mie maniere: m’avete colto alla sprovvista. Prego, entrate pure: gli amici di mastro Hallwinter sono i benvenuti a Phandalin. Conclude, facendosi da parte in modo che possiate entrare e fregandosi le mani con insistenza. Una volta entrati, avete modo di dare un’occhiata più approfondita al interno dell’edificio. Un breve corridoio si snoda al di la della porta d’ingresso per una decina di metri, forse, terminando contro una porta a doppio battente. Su entrambi i lati del corridoio, si aprono alcune porte: tre a destra, e due a sinistra, queste ultime precedute da un alcova in cui è incassata una rampa di scale che sembra collegare il piano terra su cui vi trovate al piano seminterrato ed al piano superiore. Diverse lampade ad olio sono affisse alle pareti in pietra, illuminando sia il corridoio che il soffitto a volta semplice in legno. Il sindaco, dietro gentile insistenza di Sildar, vi fa strada verso il seminterrato, dal quale proviene il tipico odore d’umido e di chiuso. Il pavimento qui è in terra battuta e l’aria fresca e carica d'umidità. Un’ampio locale, cui si accede tramite archi aperti nel muro di destra, conduce in quella che è una sorta di cantina. Sul lato sinistro, invece, si susseguono due celle. Entrambe hanno solide mura in pietra ed ingressi separati, ciascuno bloccato da una solida porta in sbarre di ferro incrociate. Il sindaco armeggia con un grosso anello di chiavi che cava da sotto la sua ampia veste, prima di riuscire ad aprire la porta di una delle due celle. Sospinti all’interno i due briganti, la porta viene rapidamente chiusa a doppia mandata e ripercorrete i vostri passi fino al piano superiore. Il sindaco vi fa nuovamente strada verso una delle porte sul lato sinistro del corridoio principale, che ora notate essere socchiusa e che si apre su un semplice ma accogliente studiolo. Quattro sedie sono disposte attorno ad un semplice tavolo coperto di libri mastri, pergamene, calamai e penne d’oca. Harbin si dirige verso una delle seggiole presenti nella stanza, lasciandocisi cadere sopra con sollievo, mentre Sildar si accomoda su un’altra sedia a lato del sindaco. Mentre il sindaco, dopo essersi levato gli occhiali, si massaggia gli occhi con la mano libera, Sildar prende. la parola. Bene, credo che alcune presentazioni siano d’obbligo. Mastro Wester, questi sono gli avventurieri di cui vi stavo parlando, coloro che mi hanno salvato dai goblin: il possente Dakkar, l’abile Xavir, ed il capace Neroon. – dice, indicando a turno i tre avventurieri, prima di rivolgersi ad Egnir e Thalion con sguardo penetrante – Non credo abbiamo avuto ancora il piacere di incontrarci, messeri. Chi siete, e come avete incontrato i miei tre salvatori?

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