I Colpi mirati non esistono nella 3.X, se non in NWN.
I Colpi mirati sono utilizzabili, in D&D, senza essere sgravati / inutili, e senza complicare il gioco ?
Si.
Lo dico perché li uso nella 2ed (dove i colpi mirati esistono per definizione), e visto che masterizzo la stessa campagna da 17 anni, beh, se non funzionassero (sgravati / complicati / ecc.) ce ne saremo accorti.
Nota: il sistema (base) di 2ed sui colpi mirati non era perfetto, aveva varie pecche: per esempio ti diceva come potevi colpire una parte mirata, ma non cosa succedeva (infatti, da regole, veniva usato per bypassare l’armatura).
Solo sistemi opzionali aggiuntivi permettevano di fare “danni opzionali”. Infatti non li ho mai usati. Troppo complessi, sgravati, problematici.
Ulteriore nota: che i colpi mirati non esistano in 3.5 è in realtà errato. Ufficialmente non esistono. Ma l’azione di Spezzare non è altro che un colpo mirato, in realtà.
Logicamente parlando, s’intende.
Infatti, a pensarci, da regole qualcuno può cercare di spezzare il guanto d’arme di un nemico, ma non di colpire la sua mano! Eppure, sono (quasi) esattamente la stessa cosa: ognuna delle azioni implica colpire la parte incriminata, e si può considerare un Colpo Mirato.
Quelli che trovano assurdo il fatto che il colpo mirato, alla gamba, per esempio, eviterebbe la CA data da un armatura che protegge il petto, dovrebbero riflettere: l’azione di Spezzare è identica in questo aspetto: non viene conteggiata l’armatura, in quanto, laddove si colpisce, non c’è armatura (se ci fosse, non ci sarebbe Line of sight con il bersaglio, e quindi non si potrebbe tentare lo Spezzare).
Considero personalmente l’azione di Spezzare uno dei sistemi sgravati e sbilanciati della 3.5. Un guerriero armato bene (con l’arma giusta) fa a pezzi qualsiasi oggetto magico dell’avversario, con una facilità incredibile, molto di più che se cercasse di colpirlo sul serio. In sintesi: è più facile ottenere il cliché dello spadaccino (che sveste senza ferire il suo nemico) che quello del guerriero che trapassa (uccidendo) il proprio avversario.
Ma stiamo andando OT.
Se ho detto questo, non è “contro” la 3.5, ma per sottolineare un concetto: magari l’azione di volere Spezzare qualcosa non è sgravata, o problematica, più di quella di volere fare un colpo mirato: in fondo, perché non ci si potrebbe provare ?
È il modo di gestire il tutto a livello regole che è fatto male, visti i risultati (e la 2ed, se aggiungiamo i danni “localizzati”, non era gestito meglio della 3.5 in riguardo. Non per nulla hanno deciso, in 3.5, di “eliminare” i colpi mirati. Hanno fatto bene, in un certo senso, perché semplifica. Certo, a livello realismo non siamo messi bene, ma D&D non è realismo.
C’era comunque un modo sempre semplice per gestire i colpi mirati.
A grandi linee, è il seguente:
a) come nella 3.5, rendere sempre più difficile il Colpo Mirato più il bersaglio è "piccolo".
Nella 3.5 però, inspiegabilmente (imho) hanno reso tali penalità molto meno pesanti che in 2ed, eppure, vi assicuro che i TxC di tutti i PG di 3.5 sono più elevati di quelli di 2ed, quindi la ragione di tutto questo è un po’ oscura.
In 3.5, la taglia più piccola (Fine) da un +8 alla CA del bersaglio. Si tratta di una stazza minuscola. Questo +8, in 2ed, era per colpire una “testa” (cioè, qualcosa di sicuramente più grosso di una monetina).
In 3.5, il fatto di mettere dei modificatori alla CA per la taglia del bersaglio è una bella cosa (e ha i suoi meriti), ma si può anche evitare, e infatti non solo complica il sistema di combattimento (è un modificatore in più), ma non regge alla logica (regge solo in un ottica “PG”, non per “il mondo”).
Vi consiglio quindi di adottare un semplice sistema di malus, che si basa sulla 2ed/3.5, e che uso tutt’ora:
Volete colpire una parte del corpo che non sia la testa (esempio: braccio / gamba) ? Prendete -4 al TxC.
Volete colpire la testa, o una parte di un braccio / gamba (esempio: mano / piede) ? Prendete -8 al TxC.
Ecc. ecc.
Il che significa, ogni volta che cercate di colpire una parte più piccola, doppiate la penalità. Volete colpire un dito ? Prendete -16. Volete colpire un anello che sta su un dito ? Prendete -32.
Colpire un occhio sulla testa è simile a volere colpire un anello su una mano, quindi sempre -32.
Possono sembrarvi penalità assurde, forse, ma vi assicuro che non lo sono. Prima di tutto perché funzionano nella mia campagna (dove giochiamo in 2ed, con TxC più BASSI della 3.5, eppure funzionano…), e secondo perché, vi ricordo, c’è sempre il fatidico “20” in agguato sul TxC.
come gestire i danni inflitti da un colpo mirato ?
Avete due possibilità. La più semplice e meno realistica è quella di non gestirli. Fare un colpo mirato, a questo punto, servirebbe solo a bypassare l’armatura e fare danni più semplicemente.
La seconda è quella di lasciare al DM la gestione dei danni, senza imporre regole o tabelle al riguardo. Le tabelle infatti hanno sempre fallito a rendere un sistema facile e coerente. E usare altri sistemi, come dire “se un colpo fa pi di X danni al braccio, allora succede Y”, non tiene in considerazione il livello del bersaglio, la sua costituzione, il fatto che sia D&D, e mille altri fattori.
è più semplice quindi che gestisca tutto il DM, in modo comunque limitato.
Cioè, come hanno detto altri prima di me: il sistema dei colpi mirati NON deve dare vantaggi immediati e sgravati a chi li usa. Se no perdono di senso.
Vi consiglio di cominciare con la prima possibilità e passare poco a poco alla seconda.
c) cosa non funziona, in 3.5, e in 2ed, per i colpi mirati ?
Come ho detto, non è tanto il fatto che si possa fare un colpo mirato il problema. Sembra logico poterlo fare.
Il vero problema di entrambi i sistemi è l’assenza di un sistema decente di parata.
Infatti: “se qualcuno fa un Colpo Mirato, l’unica speranza che hai per non subirlo è quella che non riesca il TxC”
Lì sta il vero problema a livello bilanciamento del Colpo Mirato (o di qualsiasi altro attacco distruttore, e che per questo non si riesce ad implementare a livello regolistico).
Il fatto che il bersaglio sia inerme davanti al tentativo, a livello di “azioni”. Le sue azioni al riguardo sono già “passive” e “incluse” nella sua CA (come Destrezza, Deviazione, ecc.).
Create un sistema funzionale e interessante di “parata”, e il problema è risolto.
Soprattutto per il Colpo Mirato.
Come ?
Per esempio: se considerate che un PG possa sacrificare un suo attacco per effettuare un tentativo di parata, e che per riuscirci, deve colpire almeno la stessa CA dell’avversario, allora si vede subito già il vantaggio. Perché quello che fa un Colpo Mirato ha di base una penalità di 4 al TxC (se non di più), mentre chi para no.
Sintesi:
Ora, non voglio dilungarmi troppo, ma il succo del discorso è quello qui sopra:
- create penalità attinenti al sistema
- non complicatevi la vita con tabelle o danni mirati
- abbiate un sistema valido di parata (che incentivi alla parata)
Bastano questi 3 ingredienti per avere un sistema funzionante.
Per me, e i miei giocatori, funziona perfettamente. Ha funzionato al 5° Lvl e funziona tutt’ora al 30°.
è cosi funzionale che un mio amico master l’ha implementato nella sua campagna di 3.5.
Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.